di Pier Franco Quaglieni
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Terrorismo. Un’accusa forse esagerata, ma certo esistono, documentate da filmati, le prodezze non proprio gandhiane dei No Tav. Anche la violenza verbale e i danni arrecati alle cose sono fatti incontestabili. Gli stessi blocchi dell’autostrada sono stati atti di illegalità per troppo tempo tollerati
stoico. Il folto pubblico l’ha applaudita a lungo.E ovviamente ha ascoltato la presentatrice,la brillante docente di filosofia Carla Barbero , ed ha discusso con lei . Si è anche intrattenuta con i lettori ,firmando molte copie del libro. Alla fine è uscita a fatica dalla sala sorretta dal marito.Mi è capitato di dover supplire all’ improvvisa assenza di relatori che, per una minima indisposizione, danno forfait. Addirittura ho conosciuto relatori che ambivano quasi esclusivamente ad ottenere il loro nome nel panel , vere prime donne viziate e poco serie. Potrei citare ,ad esempio, il compianto Nico Orengo che si faceva notare per le sue assenze neppure anticipate da una telefonata e per la sua smemoratezza indisponente.
solo Enzo Ghigo, presidente della Regione Piemonte per dieci anni,uomo capace,con i piedi per terra, radicato e stimato a Torino e in Piemonte per il suo buongoverno. Il centro-destra con Rocco Buttiglione candidato sindaco scelse il suicidio e fece trionfare Chiamparino al primo turno. E’ strano che il centro-destra non sia riuscito a trovare un candidato torinese credibile,se se si eccettua la candidatura di testimonianza dell’assessore regionale Michele Coppola. Nell’ultima tornata elettorale si è addirittura diviso con tre candidati diversi in corsa. Il risultato non poteva che essere pessimo. Eppure c’erano professionisti e professori che avrebbero potuto essere alternativi al centro- sinistra. Alcuni non ebbero il coraggio di accettare,altri non furono mai interpellati. Un ricambio democratico al “sistema Torino” avrebbe evitato il successo grillino, come è accaduto a Milano l’anno scorso nello scontro tra Sala e Parisi .Ma, in effetti, il sistema Appendino è in linea di continuità con il sistema Chiamparino ed a molti questa continuità fa molto comodo.Fassino resta un’altra cosa,anche se fu imprigionato dal sistema consolidato nei decenni e dai debiti contratti dal suo predecessore. Anche solo l’idea di candidare il prof. Buttiglione, che a Torino fece un anno di liceo al “d’Azeglio” quando il padre era questore, fa accapponare la pelle:sarebbe bastato un macellaio come Guazzaloca, senza andare a cercare il candidato a Gallipoli.
malattia. Era la vedova del prof. Giancarlo Wick, scienziato di fama internazionale,figlio di Barbara Allason, liberale torinese antifascista,amica di Benedetto Croce .Giancarlo era stato uno stretto collaboratore di Enrico Fermi. Una volta venne al “Pannunzio” a parlare dei “ragazzi di via Panisperna” e del suo maestro. Ho a lungo frequentato Vanna e Giancarlo Wick che abitavano al 35 di Via Maria Vittoria. Una coincidenza che mi ha offerto l’opportunità di conoscere un uomo che superava anche il celebrato Tullio Regge che fu deputato al Parlamento Europeo. Wick amava la riservatezza di una vita appartata. Vanna gli è sopravvissuta per un quadro di secolo. Parlava poco con le persone ,ma più volte mi ha raccontato la sua vita. Wick e mio padre erano ricoverati in due stanze vicine nello stesso repartino delle Molinette. Avemmo tante volte occasione di parlare in momenti difficili per ambedue nell’anno horribilis 1992. Era ricoverato anche il prefetto Carlo Lessona. Non voglio scrivere dei nostri dialoghi che continuarono negli anni ,perché forse Vanna non gradirebbe .Voglio però ricordarla come una grande donna colta e raffinata che viveva con la stessa dignità della grande suocera scrittrice e germanista che nella villa di Pecetto dava ospitalità alle riunioni clandestine degli antifascisti. Era gente fuori ordinanza con una signorilità innata. A Torino simile a lei ho conosciuto solo Edoarda Fusi e l’avvocato Maria Adelaide Zammitti Dal Piaz . Che differenza con le donne torinesi più in vista che Montanelli chiamava “madamazze” e sono poco di più che delle “madamine”, che Gozzano descrive da Baratti a mangiare pasticcini.
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Vittimismo No TAV
LETTERE (scrivere a quaglieni@gmail.com)
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Nella sua rubrica ha citato Saverio Vertone, considerandolo “un po’ volubile” Non è stato troppo generoso?
Gianni Cusano
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Ho conosciuto Vertone quand’era comunista duro e puro,l’ho frequentato quando si staccò dal Pci e scriveva sul “Corriere della Sera” ed anche quando fu deputato di FI.Quando passò con Dini e poi con la Margherita,tornando addirittura con i comunisti italiani,rallentai i nostri rapporti. Era un uomo complicato,colto,contraddittorio,aspro. Era anche di rara intelligenza. I suoi articoli ed i molti suoi saggi appaiono pregevoli. Ha creduto nel Pci,in Craxi, in Berlusconi e poi lentamente è tornato alle origini.E’ passato troppo poco tempo dalla sua morte per dare giudizi.Figlio di un colonnello dell’Esercito caduto in Russia,era stato anche nella Repubblica sociale italiana. Definirlo volubile mi è sembrato inevitabile. Seppe andare controcorrente. Aveva l’ambiguità del laico che aveva abiurato le certezze del marxismo.Su di lui invoco una sospensione di giudizio che mi pare doverosa. C’è una parte dei suoi saggi destinati ad andare oltre le sue (discutibili) scelte politiche. Lo chiamavano professore,ma non era neppure laureato. E’ stato uno dei pochi intellettuali che Torino abbia avuto.E l’intellettuale ha il diritto- dovere di contraddirsi. Il politico molto meno.
PFQ
L’A.I.P. Associazione Italiana Parkinsoniani Sez. Cavallari di Torino,
La morosità soffoca il condominio, anche in conseguenza della crisi economica. Sempre più spesso sia i condomini proprietari, che gli inquilini versano in ritardo, o non versano proprio le loro quote di spese condominiali. Come recuperare i crediti, che creano un contenzioso pesante e costoso per tutti?
IL COMMENTO / di EffeVi
nascondersi dietro citazioni scritturali e letture difficili).
Per farla più semplice per i semplici, forse sarebbe meglio che il vicario di Cristo in Terra si esprimesse sul piano dei principi, senza impegolarsi nei numeri: no son lo suyo, come direbbero le sue pecorelle bonaerensi. Qualche pierino potrebbe far notare che lo stesso Bergoglio, in quanto capo di Stato, regna con mano ferma su 600 cittadini vaticani, ben protetti entro le Mura Leonine, dove non si ammettono rifugiati dal 



‘900 da una famiglia di armeni, che ospitò tra gli altri re Faysal, Lawrence d’Arabia, lo scià di Persia e Agatha Christie, e accolse anche Assad nei primi anni della sua presidenza (1971-2000). Negli anni Ottanta le condizioni di Aleppo migliorarono nettamente con la ricostruzione della città devastata dalla stagione delle violenze, con la realizzazione di nuove ferrovie, strade e industrie. Si sviluppò in modo eccezionale
Il ponte del 25 Aprile, tra venerdì 21 e lunedì 24 ha registrato per gli hotel torinesi, dopo i positivi dati ottenuti nelle vacanze pasquali, risultati superiori alla media
le informazioni di numerose strutture torinesi, per un totale di 3.714 camere, circa il 54% della capacità del comparto alberghiero in città (6.817).
Torinesi venite a visitare e a conoscere le bellezze di Casale e del Monferrato. E’ il messaggio alla base di un progetto lanciato dall’amministrazione comunale di Casale Monferrato nei confronti del capoluogo subalpino, reso possibile grazie ad uno stanziamento effettuato dalla Regione Piemonte per valorizzare la Rete MoMu
captare nuovi visitatori sono organizzate quattro gite gratuite riservate ai titolari dell’Abbonamento Musei Torino – Piemonte. Per partecipare è sufficiente essere in possesso della tessera Abbonamento Musei Torino – Piemonte per prenotare il proprio posto sul bus accedendo online alla propria area riservata oppure telefonando al numero verde 800 329329 attivo dalle 9 alle 18. La prima della serie è prevista domenica 7 maggio, “Casale capitale del Monferrato”. Si tratta di una dedicata alla scoperta dell’antica capitale che conserva importanti testimonianze artistiche e storiche: partendo dalla splendida Sinagoga con i Musei Ebraici e la mostra di Fabio Mauri si arriverà a visitare l’antica Cattedrale di
Sant’Evasio con l’annessa Sacrestia Aperta per poi approdare, nel pomeriggio, al Museo Civico e alla Gipsoteca Bistolfi che custodiscono importanti testimonianze d’arte e dove è stato recentemente inaugurato il restauro del paliotto-arazzo fiammingo “La Circoncisione di Gesù”. Le altre date sono domenica 21 maggio, in concomitanza con la kermesse “Riso & Rose in Monferrato, domenica 24 settembre (il programma è ancora da definire) e domenica 8 ottobre “Dall’infernot al Paradiso” con una significativa puntata al Sacro Monte di Crea, da secoli meta devozionale delle genti monferrine e non solo. Ed è significativo che Casale, dopo anni in cui pareva avere lo sguardo (peraltro non ricambiato appieno) rivolto verso Milano, adesso riprenda a guardare nella direzione che le è naturale, ovvero Torino.

I fisioterapisti si confrontano sul tema della molteplicità delle diagnosi: medica, fisioterapica, differenziale