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Palazzo Madama 2.0 e il museo diventa interattivo

E’ una vera guida multimediale che permette di creare uno specifico percorso durante la visita e scegliere cosa si desidera approfondire delle varie collezioni e delle aree tematiche

 

PALAZZO MADAMAAnche Palazzo Madama diventa 2.0. “Step by step 2.0” infatti è il nome della nuovissima applicazione per tablet che consente ai visitatori del museo di personalizzare la visita, proprio passo dopo passo. E’ una vera guida multimediale che permette di creare uno specifico percorso durante la visita e scegliere cosa si desidera approfondire delle varie collezioni e delle aree tematiche.

 

 Con questa nuova app insomma Palazzo Madama diventa interattivo, e si possono postare e  condividere le opere preferite anche sui social network. Non solo. Per i più giovani visitatori, ma anche per chi desidera conoscere qualche pettegolezzo di corte sulle vicende settecentesche del palazzo, può dilettarsi con i giochi inseriti all’interno dell’app “Intrigo al museo” e “Pettegolezzi a corte”. Il divertimento e il gossip sono assicurati.

 

(Foto: il Torinese)

Cinemambiente, the winner is “Virunga”

cinemambienteUna guerra quotidiana contro violente milizie che vogliono impossessarsi delle straordinarie risorse naturali della zona per sfruttarle economicamente

 

‘Virunga’, film  di Orlando von Einsiedel, è il vincitore della 17a edizione del Festival Cinemambiente. La pellicola è stata girata nelle foreste del Congo, dove si trova il  parco nazionale chiamato, appunto,  Virunga, che fa parte del patrimonio Unesco.

 

Il film narra le vicende dei ranger che operano nella foresta (si tratta di ex bambini soldato, in molti casi) che devono ingaggiare una vera e propria guerra quotidiana contro violente milizie che vogliono impossessarsi delle straordinarie risorse naturali della zona per sfruttarle economicamente.

Cinema tra sogno e realtà

comingsoon

Gli obiettivi che l’associazione intende raggiungere, spiegano i promotori “sono in primis aiutare i propri iscritti a emergere in questo fantastico mondo che è il cinema, sempre che questi abbiano le qualità e scuola per poterlo fare”

 

Torino, si sa, è la città del Cinema. Da alcuni anni, poi, grazie al Museo della Mole e all’attività della Film Commission, che ha portato sul territorio decine di produzioni cinematografiche e televisive, questa connotazione si è rafforzata. Ecco, allora,  che un paio di anni fa nasce l’Associazione Attori & Figurazioni Comparse Torino, onlus riconosciuta dal Comune. Il sodalizio è aperto  a tutti, anche se la maggior parte degli iscritti è composta da addetti ai lavori delle molteplici categorie della cinematografia.

 

Gli obiettivi che l’associazione intende raggiungere, spiegano i promotori “sono in primis aiutare i propri iscritti a emergere in questo fantastico mondo che è il cinema, sempre che questi abbiano le qualità e scuola per poterlo fare, istituire per i nostri soci, dei corsi gratuiti seguiti da docenti conosciuti e affermati nella loro specifica materia, i quali cercheranno di fare uscire l’artista che c’è dentro, mettendoci l’entusiasmo che richiede l’insegnamento. Cercare di sostenere e impiegare tutte le categorie dei nostri associati presso le produzioni che transitano o che realizzano film non solo sul nostro territorio. Creare e aggiornare costantemente la propria banca dati in modo che le produzioni possano trovare tra gli associati i soggetti o le caratteristiche da loro richieste.”

 

Infine, un sogno: che qualcuno degli associati,  con le sue capacità e  il suo talento, venga accolto e ottenga successo nel meraviglioso universo dello spettacolo cinematografico.

 

www.assoattorifigurazionicomparsetorino.org

Il cibo ebraico: la fede e la storia

Al centro dell’attenzione anche il ruolo delle donne come guardiane della tradizione nella cucina e nella cultura  ebraica

 

ebreiA poco più di trenta minuti d’auto da Torino nella splendida tenuta di Pollenzo, diventata sede dell’Università del gusto, si parlerà di  storia  del cibo ebraico nel corso dei secoli . Il tema sarà oggetto di studio di un convegno internazionale che si svolgerà il  9 e 10 giugno .

 

 ‘The Global History of Jewish Food’, è il titolo dell’evento promosso dalla New York University e dall’Università di Scienze gastronomiche. Parteciperanno studiosi da  Stati Uniti e Germania.

 

Si parlerà di significato del cibo, della diaspora,  e della creazione delle identità ebraiche. Saranno affrontati aspetti religiosi e filosofici:  il principio di purezza e contaminazione, i tabù e i divieti. Al centro dell’attenzione anche il ruolo delle donne come guardiane della tradizione nella cucina e nella cultura  ebraica.

 

Quasi 40 mila per la grande festa alla Reggia

Ortinfestival, tutto il mondo a km 0.  Una grande  kermesse “green” dedicata ai prodotti della terra. E’ stato possibile  assaporare i piaceri del cibo e partecipare a spettacoli, giochi e dibattiti

 

venaria ortinfestivalIl tempo, tutto sommato, ha tenuto e alla Reggia di Venaria è stato un successo di visitatori per  Ortinfestival, “Festival gastronomico degli orti contemporanei. Nel weekend lungo si punta a raggiungere complessivamente 40mila presenze. Tutto il mondo a km 0”. Una grande  festa dedicata all’orto e ai prodotti della terra, dove  assaporare i piaceri del cibo, dagli antichi sapori tradizionali alle ricette delle culture gastronomiche internazionali. Vini pregiati e birre artigianali, cucina di strada e piatti esotici, prodotti biologici e ricette innovative. In programma erano anche meeting con esperti, dibattiti, giochi e intrattenimenti vari per grandi e piccini, concerti e musica dal vivo, arte e oggetti di design ispirati al Potager Royal e dei Giardini della Reggia di Venaria.

 

Tra le attrazioni proposte dalla manifestazione, segnalate dal sito www.lavenaria.it:

 

L’orto glocale a km 0: un percorso espositivo open air di due ettari con centinaia di erbe aromatiche, fiori eduli (che “si mangiano”) e verdure di tutto il mondo mai viste, da scoprire e da gustare!

Gli Showcooking con i suoi chef ospiti, stellati e non, foodblogger, etnobotanici e naturalisti per imparare a cucinare tanti nuovi piatti.

La Corte del gusto: un’area con chioschi e stand di cucina gourmet e di strada, italiana e del mondo.

Un Mercato dei Sapori con i prodotti di contadini e artigiani da assaporare.

La Merenda sull’erba per godere il pic-nic, comodamente sdraiati nei prati “regali”.

La Cantina del Festival: un’area con decine di vini di pregio e birre artigianali in degustazione.

La Shopping Area con cento espositori selezionati di prodotti enogastronomici, green e benessere.

La Pachamanca, il banchetto della Madre Terra del Perù, Paese ospite di Ortinfestival.

La rassegna gastronomica Ortinfestival CountDown, ospite di alcuni tra i migliori ristoranti di Torino e Provincia.

La Reggia da mangiare: Venaria vista dall’artista fotografo Carl Warner.

E ancora…: gli ospiti e gli incontri del Salotto dellìOrto, i workshops di Insegnare divertendo, gli allestimenti creativi di architetti e paesaggisti, il Blogger Village insieme a tanta Musica e Spettacoli.

Ortinfestival ha ricevuto per l’originalità dei suoi contenuti il Patrocinio dell’EXPO 2015, del Comitato Scientifico dell’Expo 2015 e del Gruppo Italiano della Stampa Turistica GIST

Torino Musei, boom di abbonati: sono 100 mila

 Numerose iniziative riservate ai soci: sono riportate dal sito www.abbonamentomusei.it

 

palazzo carignanoPiù di 200  musei con relativi 100 mila abbonati. Sono questi i numeri da vera “industria della cultura e dell’arte” di Torino Musei, iniziativa pubblica il cui abbonamento è acquistabile online oppure presso alcuni punti vendita in Torino e in tutto il Piemonte. Ecco alcune delle iniziative riservate agli abbonati, riportate dal sito www.abbonamentomusei.it:

 

Il programma prevede visite guidate al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e alla mostra Belle Epoque, allestita nelle sue sale; alla mostra L’Oriente di Alberto Pasini ospitata al Museo Accorsi-Ometto; a Dino… games, mostra del Museo Regionale di Scienze Naturali allestita al Temporary Museum; alle mostre dedicate al collezionismo degli Este e all’alta moda della Reggia  di Venaria; alle collezioni del MAO; alla mostra Doppio Sogno a Palazzo Chiablese; al Salotto Cinese del Castello di Rivoli restaurato di recente; alle mostre di Palazzo Madama Chapeau, Madame! e Architetture Immginarie; alle mostre dedicate a De Pisis e Ettore Spalletti esposte alla GAM; al Castello di Miradolo e viste dedicate al tema del tessuto che coinvolgono il MAO, il Borgo Medievale, Palazzo Madama e il Museo Accorsi-Ometto.

 

Gli itinerari invece vi porteranno in Valle d’Aosta per visitare la mostra Universo Depero al Museo Archeologico Regionale di Aosta e la mostra Montserrat. Opere maggiori dell’Abbazia al Forte di Bard; al Filatoio di Caraglio e alla Castiglia di Saluzzo per visitare rispettivamente la mostra dedicata a Escher e i nuovi musei aperti presso la Castiglia; a Ivrea per un itinerario nella citta della Olivetti; alla scoperta degli edifici che fecero da modelli per la costruzione del Borgo Medievale di Torino; e per un pomeriggio a ZOOM Torino, il primo bioparco immersivo d’Italia.

 

(Foto: il Torinese)

Conoscere la cultura cinese con la letteratura

Viene ripercorsa la storia della Cina del secolo scorso. L’evento si svolge in collaborazione con l’Istituto Confucio

 

cina muragliaL’incontro su “La canzone dell’eterno rimpianto” (Einaudi), di Wang Anyi, verrà presentato da Caterina Viglione.

 

Narra la  storia di due signore magnifiche, dai successi giovanili, negli anni ’40, fino al drammatico epilogo alla fine del ‘900.

 

La voce  di Wang Anyi propone un  intreccio affascinante di passioni e personaggi. Al contempo viene ripercorsa a storia della Cina del secolo scorso. L’evento si svolge in collaborazione con l’Istituto Confucio.

 

Biblioteca civica centrale, giovedì 29 maggio, alle 17.30

 

David Seymour, il fotografo delle emozioni

Nel dopoguerra scatterà la serie “Children of Europe” per l’Unicef; si tratta di fotografie che documentano in modo esplicito la drammaticità e la distruzione della guerra vista con gli occhi dei bambini. Sono immagini commoventi, che hanno messo sotto gli occhi del pubblico l’enorme numero di minori mutilati fisicamente ed emotivamente, rimasti orfani e privati del poco che la vita gli aveva dato

 

 

SEYMOURIl Palazzo Reale di Torino ospita la retrospettiva di David “Chim” Seymour (Varsavia, 20 novembre 1911 – El Qantara, 10 novembre 1956), uno dei maggiori fotoreporter esistiti, co-fondatore insieme agli amici Robert Capa e Henri Cartier-Bresson della cooperativa di fotografi Magnum Photos.

 

David Seymour, nome d’arte di David Szymin – abbreviato nello pseudonimo Chim – nasce a Varsavia da una famiglia ebrea benestante. Dopo aver completato i suoi studi a Lipsia si trasferisce a Parigi per seguire quella che sarà la sua passione più grande, la fotografia, che lo porterà a viaggiare per documentare il mondo con i suoi occhi e che lo appassionerà per tutta la vita. In Francia farà la conoscenza di Robert Capa e Henri Cartier-Bresson, che diventeranno per lui amici fraterni nonché soci co-fondatori nel 1947 della Magnum Photos, ancora oggi una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo, presso la quale negli anni transiteranno fotografi del calibro di James Nachtwey e Eve Arnold (la cui retrospettiva è stata in mostra proprio a Torino, Palazzo Madama, fino al 27 aprile scorso).

 

Chim negli anni 30 seguirà alcuni tra i più significativi eventi politici dell’epoca, collaborando come freelance per importanti riviste quali ”Life”e ”Regards”. Documenterà la Guerra Civile in Spagna, durante la quale scatterà la celebre foto della madre che allatta il suo bambino nel corso di una manifestazione contadina a Badajoz (1936).

 

Durante il secondo conflitto mondiale, si arruolerà nella US Air Force, con il delicato compito di foto interprete delle immagini aeree. 

 

Nel dopoguerra scatterà la serie “Children of Europe” per l’Unicef; si tratta di fotografie che documentano in modo esplicito la drammaticità e la distruzione della guerra vista con gli occhi dei bambini. Sono immagini commoventi, che hanno messo sotto gli occhi del pubblico l’enorme numero di minori mutilati fisicamente ed emotivamente, rimasti orfani e privati del poco che la vita gli aveva dato.

 

Il fotografo morirà sul campo: nel 1956 sarà ucciso al Canale di Suez mentre stava preparando un servizio per Newsweek sul conflitto arabo-israeliano.

 

Nella mostra trovano posto tanti esempi di fotografia, non solo di guerra, ma anche volti di personaggi icone del mondo del cinema e della politica dell’epoca, nonchè celebrità di Hollywood come Sophia Loren, Ingrid Bergman e Joan Collins.

 

L’ultima parte dell’esposizione è dedicata alle immagini che ritraggono il fotografo nella sua quotidianità, con i suoi amici.

 

L’esposizione è stata organizzata da Silvana Editoriale, in collaborazione con Magnum Photos e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte.
Il percorso espositivo si compone di 127 fotografie in bianco e nero, suddivise in 9 sezioni attraverso le quali il pubblico potrà attraversare le fasi fondamentali della sua carriera, cogliendo la vera essenza di questo fotografo poliedrico.

 

Giulia Pugliese

 

 

 

David Seymour – Retrospettiva
3 aprile – 14 settembre 2014
Torino, Palazzo Reale

www.ilpalazzorealeditorinio.it
Dal martedì alla domenica: 9.30 – 18.30
chiuso il lunedì

 

 

 

 

 

L’arcivescovo ai giovani: “Ragazzi reagite, non tacete”

“Non rassegnatevi al mondo di oggi dove in troppi ancora muoiono di fame e dove c’è miseria. Un mondo dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri’

 

duomoMessaggio di speranza e riflessione  rivolto ai giovani dall’arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, in occasione della festa di Maria Ausiliatrice: ” Reagite, non tacete. E non rassegnatevi al mondo di oggi dove in troppi ancora muoiono di fame e dove c’è miseria. Un mondo dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri, cassintegrati, disoccupati e precari sempre più poveri’, come scriveva Paolo VI nella Populorum Progressio”.

 

Il capo della Chiesa cattolica subalpina è ancora una volta in piena sintonia con la linea di Papa Francesco.

 

(Foto: il Torinese)

 

Torino si tinge di verde

Flor14, organizzata da Nuova Società Orticola del Piemonte, anche quest’anno si svolge nel cuore della città: in piazza Carlo Alberto e nel tratto pedonale di Via Carlo Alberto. Nelle ultime edizioni ha attirato più di 70.000 visitatori appassionati del verde urbano e privato. Saranno più di un centinaio gli espositori, provenienti da tutta Italia

 

flor14E’ tutto pronto per la quarta edizione di uno degli appuntamenti più attesi dai pollici verdi, non solo torinesi ma di tutto il Nord Italia. Da venerdì 23 a domenica 25 maggio (dalle 10.00 alle 20.00) torna Flor, la mostra mercato, ad accesso libero e gratuito, dedicata a piante, fiori, ortaggi, sementi, attrezzature per il giardinaggio, arredi da giardino. Un ottimo punto di incontro per gli appassionati, per chi coltiva orti e frutteti, per i collezionisti di piante rare, ma anche per chi semplicemente ama colorare la propria abitazione e chi desidera imparare a coltivare il verde ornamentale e commestibile.

 

Flor14, organizzata da Nuova Società Orticola del Piemonte, anche quest’anno si svolge nel cuore della città: in piazza Carlo Alberto e nel tratto pedonale di Via Carlo Alberto. Nelle ultime edizioni ha attirato più di 70.000 visitatori appassionati del verde urbano e privato. Saranno più di un centinaio gli espositori, provenienti da tutta Italia con i loro prodotti: dagli agrumi siciliani alle piante alpine, dai profumi del mediterraneo con olivi, bouganville e gelsomini ad alberi e arbusti come aceri, camelie, azalee, rose, ortensie; piante rampicanti ideali per abbellire terrazzi e balconi ma anche piante da appartamento. Passeggiando tra le bancarelle sarà possibile scoprire piante rare e insolite, piante tropicali e piante acquatiche, ma anche libri, decorazioni e prodotti naturali per la persona e per l’ambiente perché a Flor si è attenti anche alla cura del nostro pianeta.

 

Flor14, proprio grazie al suo interesse per l’ambiente, rinnova la sua collaborazione con il Workshop I.MA.G.E.. Gli incontri di I.MA.G.E. 2014 si terranno giovedì 22 e venerdì 23 maggio presso il Centro Congressi Torino Incontra e proporranno un focus su medicina ambientale, salute e smart healt. Due giorni di confronto interdisciplinare sulle patologie legate all’inquinamento outdoor e indoor, sulle forme di prevenzione e sulle cure attraverso le medicine non convenzionali (omeopatia, fi toterapia, naturopatia, medicine tradizionali).

 

A questo link approfondimenti e programma: http://www.workshop-image.it/edizione-2014/

 

eb