ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 635

Il giorno che ci smontano la Mole Antonelliana

perna foto mole mongolfieraSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Il giorno che ci smontano la Mole Antonelliana, comprata da un ricco petroliere texano o arabo per essere rimontata a casa propria,  ci accorgeremo che i primi ad avercela con Torino sono certi torinesi che, non vivendoci, hanno comunque avuto tutto? Sicuramente hanno avuto troppo.  Mi rivolgo alla politica ai politici nostrani. Qui è in mole vittoriogioco la sopravvivenza di questa città. Magari continuerà a vivere, ma sarà un sopravvivere. Non sempre più marginale…definitivamente marginale. Il Sindaco di Torino è in automatico presidente della Città Metropolitana. La maggioranza dei deputati o senatori del Piemonte sono stati eletti  in Torino. Se muore Torino muore e si marginalizza l’intera Regione. La crisi è per tutta la nazione ma per la nostra regione è più marcata ed i segnali di ripresa ampiamente insufficienti.  Ho percorso alcune volte il passante ferroviario di corso Inghilterra. Avveniristico, affascinante e scorrevole e dunque funzionale. Ma rischia d ‘essere una cattedrale nel deserto se non c’è economia, occupazione, lavoro e consumi. Si continua a costruire supermercati e molti sono vuoti. I conti non tornano e quando  mia figlia ha deciso di studiare all’estero mi ha reso felice. Nontosetto rischiamo di andare in coma. Lo siamo già.  Dunque?  Concordia istituzionale per un’ azione di lobby nazionale ed internazionale. E quelli che hanno ha “tradito”? Comunicargli  che la loro presenza non è più gradita in città. Non abbiamo più tempo. Mi scuso se mi ripeto : i torinesi rischiano l’estinzione.

Patrizio Tosetto

(Foto: il Torinese)

Dopo quasi 70 anni chiude il “Caval ‘d Brons”: l’affitto è troppo caro

A causa del caro affitti, che ha già fatto strage di negozi in centro, ora chiude anche il Neuv Cavald Brons

caval Ne dà notizia il quotidiano La Stampa. Il caffè storico  aprì i battenti nel 1948. Ma il caval2contratto con la società  proprietaria del Palazzo, è scaduto nel 2014. La richiesta di affitto per bar e ristorante è di ben 25 mila euro al mese, rispetto ai 12.500  fino a un anno fa. Così il locale che vide sedere ai suoi tavoli Totò e Frank Sinatra è sotto sfratto e ha già dovuto licenziare 10 dipendenti. Un altro pezzo di storia torinese che se ne va.

 

(foto: il Torinese)

Un selfie al museo

di Paolo Pietro Biancone*

Secondo le ultime rilevazioni Istat disponibili, circa il 70% della popolazione italiana in anno non ha mai visitato un museo, spostando l’osservazione a livello regionale, risulta una percentuale di “assenteisti” museali pari al 62 per cento.

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Questo dato, non certo soddisfacente, può avere molte spiegazioni, ma, al di là delle spiegazioni, deve essere contrastato. Il nostro Paese è universalmente conosciuto per la grande ricchezza culturale che lo caratterizza: 3.609 musei; quasi 5.000 siti culturali tra monumenti, musei e aree archeologiche; 46.025 beni architettonici vincolati; 34.000 luoghi di spettacolo; 49 siti Unesco, centinaia di festival ed iniziative culturali, tradizioni che animano i territori. Questa eredità rappresenta una risorsa da tutelare e valorizzare e che ci rende unici nel panorama internazionale. Possediamo il triplo dei musei della Francia (1.218) e più del doppio di quelli della Spagna (1.530); le biblioteche francesi (3.410) sono appena un quarto di quella italiane, mentre la Spagna ne ha circa la metà (6.608). Nonostante questo e a fronte di un aumento del turismo   nel nostro Paese nel 2012, musei e siti culturali statali non attraggono come dovrebbero. Complice anche i pochi investimenti in cultura: secondo i dati di Federcultura nel confronto sulla spesa statale per la cultura siamo fanalino di coda in Europa. Il budget del nostro ministero è praticamente pari a quello della Danimarca (1.400 milioni di euro) ed è circa un terzo di quello della Francia che ogni anno stanzia quasi 4 miliardi per il suo dicastero della cultura. Non stupisce, quindi, che la nostra spesa in cultura per abitante sia di soli 25,4 euro l’anno, ma colpisce che sia la metà di quella della Grecia che impegna 50 euro per ogni cittadino.

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Ma di necessità, virtù. I musei, che di contenuti e sostanza sono ricchi, devono stimolare l’esigenza culturale dei turisti. attraverso la loro messa in rete e lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi e integrati che interpretino tali attrattori in termini di sistema coerente e interconnesso con il territorio di riferimento e tra di loro. Tali attrattori richiamano infatti ogni anno un numero consistente di visitatori e turisti da tutta Italia e dall’estero e possono costituire il volano per la valorizzazione economica di interi territori, attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi e integrati, che siano in grado di incrementare il numero degli afflussi turistici e le ricadute economiche per tutta la filiera della ricettività. Dirigere o amministrare un piccolo museo non vuol dire soltanto “operare nell’ambito della cultura”, ma è anche e soprattutto essere nel business della cultura. Puntare alla capacità di innovazione e al marketing culturale e specificamente museale è una soluzione che produce ritorni positivi da parte dei fruitori.E poi il museo deve divertire, emozionare con esperienze nuove; ben vengano quindi iniziative parallele, integrative, che facciano in modo che ci diverta al museo. Occorre pensare a nuove esperienze per arricchire contenuti.

PALAZZO MADAMA

Il museo va vissuto. Plauso, dunque, a iniziative tipo Pokemon a Palazzo Madama e al Mao, musei di Torino. Qui, tra la cattura di un Pokemon e un pokéstop, i visitatori sono invitati ad andare alla ricerca di alcune opere esposte, per poi condividerle su Instagram utilizzando l’hashtag #pokemongo e taggando @palazzomadama e @mao_torino. Chi riuscirà a fotografe e a condividere le opere indicate sulle istruzioni consegnate in biglietteria, riceveranno un biglietto gratuito.Così come il Selfie al Museo: la tendenza di fotografarsi nelle sale dei musei, davanti alla propria opera preferita, è ben accolta nei musei torinesi (GAM e Palazzo Madama) che la promuovono con una campagna. Non si tratta di banalizzazione delle opere d’arte, ma si tratta di stimolo alla cultura, all’interesse, lasciando a ognuno la libera scelta di approfondire a vari livelli, appassionandosi a varie intensità a ciò che è il nostro patrimonio e la base del nostro futuro. Un popolo senza la conoscenza della propria storia, origine e cultura, è come un albero senza radici (Marcus Garvey).

(Foto: il Torinese)

Professore Ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Torino

Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management

Controllo del vicinato, nuovi sviluppi

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Prosegue il percorso per arrivare a definire una “dorsale protettiva” con il controllo del vicinato che dia una continuità dell’applicazione del sistema su una direttrice San Mauro Torinese in direzione, attraverso la Valcerrina, del Chivassese, del Casalese e della collina astigiana. Dopo la significativa adesione di Cavagnolo con una delibera della giunta guidata da Mario Corsato, il referente per la Città Metropolitana di Torino dell’Associazione Controllo del Vicinato, Ferdinando Raffero, insieme ad alcuni volontari di San Mauro Torinese, ha incontrato un gruppo di cittadini di Castiglione Torinese, presente anche il sindaco Roberto Pignatta. Sono state illustrate le caratteristiche del controllo del vicinato e ci si è lasciati con l’intenzione di un incontro pubblico a settembre, promosso in collaborazione con l’amministrazione comunale. Sul lato alessandrino, invece, il referente regionale Massimo Iaretti ha illustrato le caratteristiche del controllo del vicinato davanti al consiglio comunale di Gabiano, che aveva predisposto una delibera, su proposta del sindaco Domenico Priora. Gabiano, dove era stato presentato in precedenza in un incontro che si era svolto nei locali della parrocchia di San Pietro Apostolo, messi a disposizione dal parroco don Carlo Pavin, ha deliberato a sua volta l’unanimità del provvedimento.

Massimo Iaretti

Unioni civili, stessi tempi e modi dei matrimoni

nozze donne matrimonioSi farà in modo che ci siano gli tessi tempi e gli stessi luoghi per matrimoni e unioni civili. E’ l’intento della  giunta Appendino in applicazione del Decreto Legislativo che prevede il riconoscimento delle unioni civili. Lo annuncia  Marco Alessandro Giusta, assessore comunale alle Pari opportunità. “Per ribadire la trasversalità di intenti su questo tema, in aula abbiamo accolto e fatto nostro un emendamento della consigliera Eleonora Artesio, con la formulazione ‘stessi spazi e orari e forme attualmente destinati alla celebrazione del matrimonio civile.Come assessore alle Pari Opportunità sono al lavoro con i nostri uffici affinché la modulistica per la celebrazione delle unioni civili sia pronta il prima possibile, e per garantire la celebrazione del rito dal lunedì al sabato, esattamente come già avviene per i matrimoni”.

La lunga notte di Eurofidi

Eurofidi-LogoSTORIE DI CITTA’ / Di Patrizio Tosetto

Eurofidi dal Crepuscolo degli Dei al totale e profondo buio della lunga notte, e poi, diciamocelo, non ci sono più Dei. Due assemblee  per l’approvazione di un bilancio con un nulla di fatto. Due “puntate ” per approdare a nulla.  Preparativi pomposi,  addirittura due sale predisposte: nella prima i soci istituzionali e nella seconda i rappresentanti delle piccole e medie imprese. Realizzato che nella seconda c’era un solo socio si è  provveduto a riunificare il tutto. Sforzo organizzativo inutile.

Primo atto dell’assemblea l’elezione del nuovo presidente del collegio sindacale, considerate letosetto dimissioni del precedente.  Da piccolo  mi spiegavano che quando si dimette il presidente dei sindaci  non è  una buona cosa. Si entra nel vivo della non scelta.

FinPiemonte propone di congelare tutto rinviando l’approvazione del bilancio e  sospendendo l’attività di rilascio delle garanzie. Fermo attività Eurofidi ed elegante modo di rinviare la necessaria ricapitalizzazione. Presumo che Banca d’Italia non sia contenta. Qui non ci fossero anche 200 dipendenti  la tragedia rischia di diventare farsa.

Si astengono l’unico rappresentante di una piccola impresa, Collegio Costruttori e Confapi  Ma le banche non avevano detto: adesso tocca a noi la gestione dopo un passato disastroso?

Grosse difficoltà incombono. Una unica e finale domanda : che fine hanno fatto i passati amministratori? Direi bene, con oltre un milione e mezzo tra liquidazione e buonuscita,  o riconfermati in altre società della galassia Eurofidi. Ad altri sono rimasti i debiti.

Sempre da piccolo mi spiegavano che a chi amministra male una società i soci danneggiati possono chiedere conto con un atto giudiziale di responsabilità civile sull’attività. Insomma, chiedere loro conto dei danni patrimoniali causati. Chissà se alla prossima assemblea verrà sollevato il problema?

300 studenti per EIA, European Innovation Academy

POLITECNICOCONCLUSA LA PRIMA EDIZIONE A TORINO

Sono state tre settimane di intenso lavoro quelle della prima edizione italiana di EIA, European Innovation Academy, l’evento internazionale di formazione sull’imprenditorialità a base tecnologica ospitato dal Politecnico di Torino dall’11 al 29 luglio. Più di 300 studenti universitari e aspiranti imprenditori, provenienti da oltre 40 nazioni, hanno lavorato a Torino per tre intense settimane, durante le quali hanno potuto incontrare mentor e investitori provenienti dalla Silicon Valley e dal territorio regionale e nazionale e ricevere una formazione avanzata nel settore dell’imprenditorialità. Direttamente coinvolti nell’organizzazione dell’Academy sono, tra gli altri, l’Università di Berkeley e Google, mentre partner di EIA Torino 2016 sono FCA Group, Intesa Sanpaolo e Ferrero.

Grazie ad un accordo siglato tra il Politecnico ed EIA, dal 2016 Torino sarà la sede di questo StartUp (Extreme) Accelerator di grande prestigio internazionale per cinque anni; quest’anno sono stati circa 40 gli studenti dell’Ateneo che hanno avuto la possibilità di partecipare all’Academy, su tutti i livelli di studio, coinvolgendo i ragazzi di progetti di punta dell’Ateneo come il Progetto Talenti, ma anche i dottorandi, che hanno proposto all’Academy i loro progetti di ricerca per “accelerarne” l’evoluzione in imprese.

In particolare, 4 progetti dell’Ateneo sono arrivati alla fase finale di EIA pronti per il lancio sul mercato; si tratta di un’idea di impresa già sviluppata nell’ambito del progetto Innovation for Change e di tre progetti di impresa nati attorno a brevetti del Politecnico, derivati da ricerca di varia tipologia e sviluppata a diversi livelli –  dall’evoluzione di un progetto europeo ERC coordinato da un docente, fino al lavoro di laboratorio di alcuni dottorandi – a testimonianza di come siano ampie le possibilità di innovazione che nascono in ambiente universitario.

 

I PROGETTI POLITECNICO

 

Wound Viewer

Progetto coperto da brevetto del Politecnico di Torino – ambito: Salute e Sanità

 

Wound Viewer è un sistema per il monitoraggio 3D delle ulcere cutanee pensato e sviluppato con vulnologi per facilitare il loro lavoro e migliorare la terapia.

Il funzionamento del sistema è molto semplice: il medico scatta una foto dell’ulcera con il proprio device e i parametri della ferita (area, profondità, volume e granulazione) vengono automaticamente calcolati e registrati sulla piattaforma cloud in soli 120 secondi.

Il medico potrà quindi consultare le cartelle cliniche e controllare l’evoluzione della ferita del paziente semplicemente dal suo computer o dallo smartphone grazie al software Wound Analytics.

Il gruppo di lavoro è costituito da Jacopo Secco, dottorando Politecnico di Torino; Marco Farina, dottorando del Politecnico di Torino; Alberto Uberti, Politecncico di Torino. Durante EIA hanno lavorato al progetto anche Vito Musci, MBA (Master in Business administration) presso SAFM (Scuola di Alta Formazione al Management); Michele De Donno, studente del Politecnico di Torino; Isidora Perez Apparcel, Universidad del Desarrollo – Cile; Salwa Alsayegh, Portsmouth University (UK).

Toothpic

Progetto coperto da brevetto del Politecnico di Torino – ambito: Elettronica

Il gruppo di lavoro ha elaborato un sistema di autenticazione che si basa su un metodo brevettato per estrarre l’impronta digitale di uno scatto fotografico tramite un sensore di immagine, con un protocollo di autenticazione sicuro. Il processo è ottimizzato per un solo clic. Il sistema prende una foto, valuta l’impronta on-the-fly, la comprime in pochi KBytes e trasmette l’informazione a un server che verifica l’identità dell’utente. La tecnologia sviluppata da ToothPic ha anche applicazioni forensi per agevolare le indagini su larga scala, per proteggere il diritto d’autore su internet e sui social network ma anche per rintracciare device rubati.

Il progetto è coordinato da Enrico Magli, professore associato nel Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino e il gruppo è costituito da Tiziano Bianchi, ricercatore nello stesso dipartimento; Giulio Coluccia, PostDoc; Diego Valsesia, PhD.

Il team EIA è costituito anche da Ignacio Andrada, Director de Pregrado, Universidad Andres Bello, Cile; Jason Dunn, Vodafone Qatar; Francesco Beraldi, studente di Economia, Università di Torino; Laura Bertinazzi studentessa del Politecnico di Torino.

Ermes

Progetto coperto da brevetto del Politecnico di Torino – ambito: Servizi Web

Ermes è un sistema di auditing completo dei dati che gli utenti scambiano i con servizi Web. Sulla base di una ampia serie di informazioni acquisite, Ermes crea “etichette di informazione” che descrivono l’affidabilità e reputazione dei servizi Web e fornisce gli strumenti necessari per decidere se e come accedere a quei determinati servizi con consapevolezza. Le etichette vengono automaticamente create dalla piattaforma che, grazie ad algoritmi brevettati, elabora il feedback fornito dagli utenti. Il team è costituito da Hassan Metwalley, studente dottorando, Stefano Traverso, post-doc,  e Marco Mellia, professore associato, tutti  del Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino. Il team EIA è costituito anche da Andreas Klöfverskjöld, AAlto University (Finlandia), Matteo Lanfranco, IT manager di Ferrero,  e Matteo Piva, studente del Politecnico di Torino.

Demetra

Agricoltura

Progetto selezionato dall’iniziativa di Scuola di Alta Formazione al Management di Torino – Politecnico di Torino – CERN: “Innovation for change”

 

Una soluzione di Precision Farming che permette all’agricoltore di ridurre la complessità di gestione e massimizzare la resa produttiva, compiendo la scelta giusta al momento giusto.

A differenza delle attuali pratiche agricole, Demetra esegue alcuni macro processi, dal monitoraggio dati, tramite sensori disposti sul campo che interpretano lo stato della pianta, alla distribuzione automatizzata della quantità di nutrienti necessari alle piante. Tramite il sistema, l’agricoltore monitora lo stato dei suoi campi, riceve le notifiche in modalità “push” e conferma le operazioni attraverso semplici credenziali di accesso alla propria area privata e un device connesso a Internet.

La squadra: Davide Piumatti, Ricercatore presso il Politecnico di Torino; Andrea Balestra, Cnh Industrial e SAFM, ex-allievo Politecnico di Torino; Enrico Ciccone, Reda, e SAFM, ex-allievo Università degli Studi di Torino; Omar Mohussine, SAFM, ex-allievo Politecnico di Torino; Alberto Mussinatto, SAFM, ex-allievo Politecnico di Torino.

 

Elkann da Appendino: “Gli Agnelli non abbandonano Torino”

_john-elkann21La famiglia Agnelli non abbandonerà (del tutto) Torino, ma proseguirà attraverso le proprie società piani e attività nell’area torinese. lo sostiene il presidente di Exor e di Fca, John Elkann, che ha incontrato, a Palazzo Civico la sindaca Chiara Appendino, per  circa un’ora . Si è trattato del primo incontro dopo il cambio di  guida dell’amministrazione comunale. “Un buon incontro”, ha detto Elkann, che ha assicurato la collaborazione del gruppo  per gli investimenti industriali, attraverso il progetto della città ‘Open for business’. Nell’incontro si è parlato anche di crisi e povertà: Elkann ha ricordato la Fondazione Agnelli, che ha raddoppiato il budget per i progetti sociali, a partire dal sostegno agli oratori. La sindaca si è dichiarata soddisfatta.

European Innovation Academy per giovani talenti

politecnicoAl Lingotto, dall’11 al 29 Luglio, si tiene la European Innovation Academy, programma di accelerazione di startup che riunisce studenti e giovani talenti provenienti dalle università di tutto il mondo. I partecipanti sono supportati da mentor e investitori provenienti prevalentemente da aziende della Silicon Valley e del territorio piemontese: Ferrero, Intesa San Paolo, FCA (imain sponsor del programma, insieme al Politecnico di Torino) che forniscono la propria esperienza e le proprie conoscenze come strumenti per costruire la propria startup di successo. Un gruppo di studenti di Torino sta partecipando all’EIA con il progetto di una piattaforma che permetta a gruppi di persone di trovare eventi, luoghi e attività adatti alle preferenze e agli interessi dei partecipanti, al fine di suggerire le soluzioni più adatte al gruppo. Il prototipo dell’idea può essere visualizzato sul sito www.awanlo.itVenerdì 29 luglio i team partecipanti al programma presenteranno la loro idea agli investitori, che sceglieranno le dieci idee migliori.

Fonti: awanlo.cominacademy.eu

Foto: il Torinese

La Project & People Management School di Comau riparte

La Project & People Management School di Comau riparte con le edizioni di Detroit e Shanghai

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Dopo l’edizione di San Paolo, la Project & People Management School organizzata da Comau riapre i battenti del quarto anno di corsi, con gli appuntamenti di Detroit (25 luglio 5 agosto) e Shanghai (22 agosto 2 settembre). La formula di successo, ormai sperimentata in 8 precedenti edizioni, frequentate da oltre 200 studenti provenienti da tutto il mondo, si arricchisce di alcune importanti novità, che rafforzano il valore di una delle iniziative di formazione di maggior successo della Comau Academy.Sono 55, con un’età compresa tra 22 e 25 anni, i giovani studenti coinvolti nelle due edizioni estive della P&PM School 2016: 33 diretti a Detroit, mentre 22 faranno rotta su Shanghai.Gli studenti iscritti alla P&PM School di Detroit e Shanghai, quest’anno hanno avuto la possibilità di accedere a nove borse di studio. Tra queste, cinque sono state erogate dalla Finsaa (Associazione per il Finanziamento degli Studi in Amministrazione Aziendale), di cui quattro dedicate a studenti della SAA School of Management di Torino e una al corso di laurea in Scienze Internazionali dellUniversità di Torino. Una borsa di studio è stata offerta dal Comune di Grugliasco mentre altre tre borse, infine, sono state erogate dalla stessa Comau. Sempre in tema di novità, dal 2016 è prevista una partnership con la SAA School of Management di Torino, che va così ad ampliare il network che supporta la P&PM School, già costituito dal Politecnico di Torino, dall’Università Cattolica di Milano, dalla Technische Universität di Monaco di Baviera, dalla Tongji University di Shanghai, da HRC (HR Community) e CSR Innovators.Il corso, tenuto interamente in lingua inglese, permette ai partecipanti di entrare a far parte di un team multiculturale e di vivere un’esperienza di studio e di lavoro all’interno di una realtà industriale tra le più innovative e stimolanti, come Comau. Nell’arco di quattro anni, la P&PM School ha visto, infatti, la partecipazione di studenti provenienti da Brasile, Cina, Germania, Gran Bretagna, Francia, Argentina, India, Messico, Romania, Polonia, Russia, Stati Uniti, Inghilterra, Italia. Alcuni partecipanti sono stati assunti da Comau, altri hanno redatto la propria tesi di Laurea su temi trattati durante la P&PM School o hanno avuto la possibilità di svolgere il loro stage direttamente in azienda o in altre realtà del gruppo FCA.Le lezioni della P&PM School, condotte dai migliori manager Comau e da docenti provenienti dal network didattico, approfondiscono due macro aree tematiche, una dedicata al project management e l’altra al people management. Si alternano momenti di formazione in aula (il 25% della durata complessiva) e di esperienza diretta sul campo (25% del tempo), durante la quale gli studenti affiancano a livello operativo, i manager della multinazionale torinese. Per concludere il percorso di formazione, ogni partecipante, all’interno di specifici team di lavoro, ha la possibilità di gestire un project work (per il restante 50% delle ore previste). Al termine dei corsi, gli assessor Comau forniscono un feedback individuale. Questo momento di verifica permette di evidenziare le attitudini professionali di ogni partecipante, i suoi punti di forza e le possibili aree di miglioramento.Dopo i corsi dell’estate 2016, la Project & People Management School ripartirà alla fine di gennaio 2017 con l’edizione di San Paolo, in Brasile, a cui seguiranno, tra giugno e settembre, i corsi di Torino, Detroit e Shanghai.Tra gli strumenti didattici che guidano il percorso degli studenti, si segnalano i due manuali pubblicati dalla Comau Academy: “Project and People Management. An Operational Guide” e “Managing Challenges Across Cultures. A Multicultural Project Team Toolbox” (disponibili anche in versione ebook, sul sito Comau: http://www.comau.com/en/comau-academy/publications). Comau Academy è la learning factory che Comau ha sviluppato per raccogliere la propria educational offering e per acquisire le competenze necessarie ad affrontare le nuove sfide tecnologiche, che un mercato in continua evoluzione richiede. Attraverso numerosi programmi di formazione specializzata, in collaborazione con alcune tra le migliori Università, a livello internazionale, Comau mette quindi a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze anche allesterno del perimetro aziendale per dare un concreto contributo alla crescita delle nuove generazioni e allo sviluppo della cultura dellautomazione fra giovani talenti, professionisti, aziende, organizzazioni pubbliche e private. Tra le attività di alta formazione della Comau Academy, spicca il nuovo “Executive Master in Manufacturing Automation & Digital Transformation”, che Comau organizza insieme alla business school ESCP per sviluppare le skill tecniche e manageriali necessarie a progettare e gestire le soluzioni di automazione industriale più innovative. Le lezioni del Master prenderanno il via a gennaio 2017.Per maggiori informazioni:http://www.comau.com/en/comau-academy/companies-professionals/master-manufacturing-automation-digital-transformation

 

Comau:

Da oltre 40 anni Comau, Società del Gruppo FCA, si occupa della produzione e fornitura di sistemi avanzati di automazione industriale e dell’integrazione di prodotti, processi e servizi atti ad aumentare la resa e l’efficienza degli impianti, per ridurre i costi complessivi di produzione.Con una storia consolidata nell’industria automobilistica, Comau diversifica le proprie competenze e impiega il proprio know-how per operare in nuovi ambiti e realizzare innovative applicazioni, offrendo sistemi e linee di saldatura e assemblaggio scocche Body Joining Technology , sistemi di lavorazione e assemblaggio motori Powertrain e una vasta gamma di robot industriali per tutti i campi applicativi. Lazienda fornisce, inoltre, servizi di eco-sostenibilità e di manutenzione, destinati ad un’ampia gamma di settori industriali.Il network internazionale di Comau ha il suo Headquarter a Torino, in Italia, copre 17 Paesi con 33 sedi, 15 siti produttivi e impiega circa 12.600 persone in tutto il mondo. Il successo dellazienda deriva dalla capacità di soddisfare le aspettative e le necessità dei clienti, grazie all’applicazione di tecnologie strategiche per implementare soluzioni personalizzate e all’avanguardia che possono coprire ogni fase di un progetto. Il continuo sviluppo dei propri prodotti e servizi, consente a Comau di essere leader globale nel settore dell’automazione industriale. 

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