ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 495

Fisco: ecco tutte le scadenze di settembre

Dalla parte dei consumatori

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Buongiorno, Avvocato: quali gli appuntamenti inderogabili settembrini con le tasse? Grazie, Mirella.

Un settembre denso di impegni per i contribuenti italiani. Si tratta di obblighi finanziari che riguarderanno un po’ tutti gli operatori economici (titolari di aziende, piccoli imprenditori e liberi professionisti) che, dopo una serie di proroghe, rinvii e a seguito della pausa estiva del Fisco, saranno di nuovo chiamati ad adempiere ai propri doveri di contribuenti.

Di seguito il calendario da tenere bene a mente: da16 settembre 2019 si dovrà procedere con l’emissione e la registrazione delle fatture differite per i beni consegnati con documenti di trasporto relativi al mese precedente. Al 30 settembre 2019, invece, sono stati rinviati tutti i versamenti relativi alla già avvenuta presentazione delle dichiarazioni. Fino al 30 settembre 2019: verifica risultati Isa, liquidazione Iva e versamento ritenute.

Durante tutto il mese di settembre, e fino al 30 settembre 2019, gli studi professionali, per conto dei clienti che seguono e rappresentano, dovranno procedere con una verifica dei risultati ottenuti dall’applicazione degli Indici Sintetici di Attività (gli Isa, che hanno sostituito gli studi di settore). Dai risultati ottenuti, di fatto, dipenderà l’importo delle imposte dovute dal contribuente al Fisco, così come l’attribuzione o meno di specifici premi e agevolazioni.

Entro settembre, inoltre, bisognerà procedere con il versamento delle ritenute relative a provvigioni, cessione di titoli e valute, redditi di capitale e lavoro autonomo e provvedere alla liquidazione Iva relativa al mese di agosto, oltre che al versamento dell’Iva dovuta dalle pubbliche amministrazioni.

Produzione, i distretti su cui puntare

DA PALAZZO LASCARIS

Il Piemonte, per un rilancio del settore produttivo, punterà su nove distretti: agroalimentare e agroindustriale; fibre naturali; energia da fonti rinnovabili; automotive; aerospaziale; logistica integrata e intermodale; biomedicale, biotech e bioenginering; edilizia innovativa; elettrodomestici e accessoristica.

Lo ha spiegato in Terza commissione (presidente Claudio Leone) l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano, anticipando ai commissari le linee guida che verranno presentate.

“Dobbiamo tornare a programmare e in questa fase stiamo elaborando, grazie ad un gruppo di lavoro molto ampio, la strategia più corretta per scrivere il Piano della competitività che dovrebbe uscire a novembre. Il tentativo è basato su precise direttrici per ridare occupazione e smalto alle imprese: fare sistema, quindi meno diffidenza e più collaborazione, cercando di trasferire la ricerca e lo sviluppo in produzione. Per quanto riguarda il capitale umano, vogliamo migliorare la performance dei lavoratori e degli studenti indirizzandoli alle esigenze del mercato, utilizzando lo strumento di collaborazioni con soggetti altamente qualificati come il Politecnico. È poi importante istituire una progettualità comune tra Giunta, Consiglio, imprese, sindacati e tutto il mondo territoriale” ha detto Tronzano.

“Si tratta di creare un ‘cluster tridimensionale’, dove ai cicli produttivi e alla collaborazione tra imprese si affianchi l’attenzione per il territorio”, ha aggiunto l’assessore. “Se riusciremo a coinvolgerlo creando una sorta di megadistretto, avremo il cluster tridimensionale utile soprattutto alle piccole e microimprese, a cui noi daremo molto spazio senza dimenticare però le grandi, quelle che aiutano a crescere il settore produttivo in un’ottica collaborativa e di sistema” ha concluso.

Per la Maggioranza, a sostegno delle linee guida, sono intervenuti Paolo Bongioanni di Fdi (“Le piccole imprese sono il valore aggiunto dell’economia piemontese, ma serve una semplificazione legislativa”) e Michele Mosca della Lega (“Si incomincia a fare sistema. Sarà importante l’internazionalizzazione delle nostre aziende e l’Alta velocità è un’occasione di sviluppo”).

Per Ivano Martinetti (M5s) si dovranno evitare le delocalizzazioni delle aziende che hanno beneficiato di finanziamenti regionali.

Marco Grimaldi (Luv), facendo riferimento alla cospicua somma stanziata dalla precedente Giunta regionale per agevolare l’insediamento di nuove aziende, ha chiesto spiegazioni circa le notizie trapelate a mezzo stampa dell’intenzione di erogare incentivi alle imprese che assumono residenti in Piemonte da almeno cinque anni.

Richiesta avanzata anche da Raffaele Gallo (Pd), che ha poi chiesto di relazionare in commissione sui Fondi europei.

Maurizio Marello (Pd) è intervenuto sulla necessità di una modifica nazionale, nell’ottica della ripresa economica, del Decreto crescita per non penalizzare ulteriormente i piccoli artigiani. Ha poi sollecitato una specifica attenzione per l’immissione nel mondo del lavoro di quei dipendenti che sono stati costretti ad uscire per via della crisi.

Per Sean Sacco (M5s) è sempre più importante guardare alla mobilità elettrica, investendo sull’automotive dedicato.

Infine il capogruppo del Pd Domenico Ravetti si è detto preoccupato per i territori che sono stati spazzati via dalla crisi e necessitano di essere rigenerati: “Proponiamo la creazione di tavoli per lo sviluppo da attivare in ogni Provincia”.

A Torino la crisi è complessa. Parte il tavolo di coordinamento

Investimenti per l’erogazione di servizi di formazione, innovazione e trasferimento tecnologico e progetti per ridare forza alla competitività delle imprese, anche quelle micro e piccole, utilizzo degli ammortizzatori sociali nella fase di transizione e di riqualificazione professionale sono le linee progettuali definite e condivise durante l’incontro operativo del tavolo di coordinamento per “Torino area di crisi industriale complessa” svoltosi il 9 settembre nel palazzo della Regione.

Alla riunione hanno partecipato l’assessore regionale alle Attività produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, l’assessore all’Industria del Comune di Torino, Alberto Sacco, l’assessore alle Attività produttive della Città Metropolitana di Torino, Dimitri De Vita, rappresentantu degli Atenei torinesi, della Camera di Commercio di Torino, delle associazioni imprenditoriali, compresi i costruttori e il mondo della cooperazione, delle organizzazioni sindacali, di Tne e di Finpiemonte.

Rimangono strategici, quindi, il progetto MTCC e la Cittadella dell’aerospazio, perchè il territorio torinese è su questo eccellenza assoluta e vuole continuare ad esserlo. Questi strumenti operativi si completeranno con altre risorse, nell’ambito di un piano più vasto, che toccherà molteplici comparti produttivi, oltre all’automotive e all’aerospazio, in particolare l’economia circolare e la bioeconomia, l’edilizia e la salute. Un piano di intervento che interesserà tutta la scala in cui si articola l’imprenditoria (dalle micro alle grandi imprese, dall’artigianato all’industria) e l’insieme dei territori piemontesi, al di là di quelli strettamente ricompresi nel sistema locale di Torino.

“Mi aspettavo concretezza e la risposta degli attori presenti al tavolo è stata positiva – commenta TronzanoLa Regione Piemonte ha proposto alcune linee politiche che si basano su quattro concetti chiave: fare sistema, agire sul capitale umano, responsabilizzare attraverso la progettualità, scaricare sulla produzione il grande lavoro svolto con ricerca e sviluppo. In questo contesto bene si inserisce il Manifacturing Center che, insieme al Competence, costituisce una delle basi da cui partire per il dialogo con il Ministero. L’obiettivo è uno solo: creare occupazione, sostenendo le imprese, riportando così il Piemonte a risalire nella classifica del pil italiano. Pur nella consapevolezza che i settori automotive e aerospaziale sono determinanti, riteniamo imprescindibile riconoscere il giusto valore anche ad altri cluster quali, ad esempio, l’edilizia, il biomedicale, l’economia circolare, l’agricoltura e la gestione dei rifiuti.”

I prossimi passi saranno l’incontro dei tecnici delle istituzioni con il Ministero, per definire gli interventi finanziabili e il quadro preciso delle risorse disponibili e la creazione di tavoli di lavoro per il dettaglio dei progetti, a partire dall’area di Mirafiori, con l’industria 4.0, e da corso Marche, con la Piattaforma per l’Aerospazio. Questi due interventi faranno da apripista agli altri progetti.

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Foto Andrea Cherchi

Leggi www.regione.piemonte.it

Testimoni di Geova a congresso

Quattromila delegati del Ciriacese e Settimese. “L’amore non viene mai meno”

 

 

In Italia i Testimoni di Geova hanno organizzato, per questa estate, 73 congressi della durata di tre giorni, improntati sul tema “L’amore non viene mai meno”.

 

Ad uno dei congressi, in programma nella Sala delle Assemblee di Cameri dal 13 al 15 settembre, si prevede la presenza di 4mila delegati provenienti dal Ciriacese e Settimese, oltre che da alcune località della provincia di Cuneo e Asti.

 

La serie mondiale degli eventi congressuali in programma quest’anno abbraccerà sei continenti, sbarcherà in più di 200 Paesi, e il programma sarà presentato in oltre 400 lingue.

 

“Questi eventi dimostreranno in che modo l’amore può avere un’influenza positiva nell’unire persone provenienti da diversi ambienti culturali”, afferma Alberto Bertone, portavoce locale dei Testimoni di Geova. “I congressisti avranno l’opportunità di incontrarsi e trascorrere del tempo in compagnia dei loro fratelli cristiani. Gli abitanti della cittadina in provincia di Novara, ove ha sede una capiente e confortevole Sala di Assemblee di recente costruzione, saranno felici di accogliere l’afflusso di visitatori nei numerosi bar, ristoranti, hotel e luoghi di interesse turistico”.

 

È possibile conoscere le località e gli orari di questi congressi aperti al pubblico su jw.org, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova.

 

I momenti più attesi del congresso. Il programma esaminerà in che modo i princìpi biblici possono aiutare le persone in modi pratici. Durante la giornata di venerdì verrà spiegato in che modo l’amore può aiutare le persone a superare ostacoli come un’educazione difficile, una malattia cronica, o la povertà. Il programma del sabato esaminerà alcuni princìpi della Bibbia che aiutano mariti, mogli e figli a mostrarsi amore l’un l’altro. Infine, il programma della domenica includerà un discorso pubblico dal tema “Vero amore in un mondo pieno d’odio. Dove trovarlo?”, che mostrerà come superare il pregiudizio e l’odio.

 

 

Nota per la Redazione. I congressi dei Testimoni di Geova sono aperti al pubblico; non si fanno collette. Invitiamo chiunque desiderasse saperne di più a esaminare il programma completo su jw.org e guardare un video sui congressi dei Testimoni di Geova. Oltre che in italiano, i congressi in Italia saranno presentati in altre 14 lingue, tra le quali la lingua dei segni italiana. (LIS)

 

 

 

Statistiche sui Testimoni di Geova del 2018

  • 8.579.909: i Testimoni a livello mondiale
  • 251.502: i Testimoni in Italia
  • 240: i paesi in cui sono attivi i Testimoni di Geova
  • 119.954: le congregazioni in tutto il mondo
  • 2.921: le congregazioni in Italia
  • 20.329.317: il numero massimodi presenti alle riunioni dei Testimoni di Geova nel mondo
  • 975: le lingue disponibili su jw.org, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova

 

 

Per info consultare il sito ufficiale JW.ORG

“Per la Regione Sicurezza e Salute non sono una priorità”

Riceviamo e pubblichiamo

La sicurezza e la salute della collettività e dei lavoratori non sembrano una priorità per il governo
regionale. Due mesi orsono abbiamo inviato all’assessore alla Sanità una richiesta di audizione,
l’assenza di risposta è irrispettosa e inaccettabile.
I temi da trattare dovrebbero essere noti, ci uniamo all’accorato l’appello del Presidente
dell’Ordine dei Medici torinese sulle aggressioni ai camici bianchi negli ospedali, al suo posto
avremmo incluso anche gli altri lavoratori colpiti da questa piaga criminale, ad esempio le Forze
dell’Ordine, gli Infermieri e chi è quotidianamente impiegato in attività al servizio della persona.
La sicurezza sui luoghi di lavoro è altrettanto importante: non sappiamo se la notizia
sull’imminente trasferimento del 112 e della Centrale dell’emergenza sanitaria presso l’ex
palazzo doganale del sito interporto di Orbassano corrisponda al vero, ma se così fosse ci
chiediamo come si possano ubicare due funzioni così strategiche a meno di trecento metri dallo
scalo merci ferroviario, nonché probabile snodo del TAV.
Ci interesserebbe conoscere sul tema gli autorevoli pareri del Comandante dei Vigili del Fuoco,
del Questore e di Sua Eccellenza il Prefetto. Alcuni anni fa un carro cisterna contenente residui
di cloro, urtato da un altro vagone di gas Gpl, si è squarciato liberando fumi tossici; solo
l’improvviso volgere del vento ha evitato l’evacuazione totale dell’ospedale san Luigi, costretto
comunque a bloccare attività chirurgica per molte ore. Se la cisterna fosse stata piena nessuno
nelle vicinanze oggi potrebbe raccontare l’accaduto, ma a parità di condizioni e con le Centrali
trasferite, un evento analogo paralizzerebbe l’intera risposta di emergenza della Città
Metropolitana di Torino e della Valle D’Aosta.
Gentile Presidente Cirio, Il silenzio dei suoi assessori, probabilmente sordi al dialogo come i
loro predecessori, ci costringe a rivolgerci direttamente a Lei: i bisogni di salute e sicurezza non
si manifestano soltanto durante le campagne elettorali; mantenga quindi l’impegno assunto
quando ha firmato pubblicamente il manifesto “Piemonte sicuro”, illustrato nella conferenza
stampa congiunta del 15 maggio scorso. Non è una promessa che ha fatto a noi, ma ai cittadini.

Professioni Infermieristiche Vigili del Fuoco Polizia di Stato

NURSIND: F. Coppolella

CONAPO: A. Maglione

SIULP: E.Bravo
CONFSAL VVF: S. Astrella

SAP: A. Perna

FNS- CISL: A. Mazzitelli

UIL-PA: R. Molin

A Moncrivello un carico di solidarietà per la madonna del Trompone

Il giornalista e saggista cattolico Maurizio Scandurra racconta il grande raduno del 14 e 15 settembre nel Vercellese con i mezzi storici della ‘Collezione Carlo Marazzato’.

 

“Camion carichi di storia. Gravidi di emozioni. Veicoli che portano su di sé il peso, e il coraggio, del cambiamento e la trasformazione di un tempo, difficile ma prodigo, non tanto distante dal nostro.

Mezzi la cui opera preziosa e ruggente hanno permesso all’Italia di risollevarsi dalle tristi ceneri di un conflitto sulla cui fine tutto si sarebbe potuto pensare e sperare, fuorchè il destino dell’araba fenice che ne fiorì.

Autocarri fantastici, allora avveniristici, affascinanti, rombanti, cromati e decorati come vasi e suppellettili preziose con cui abbellire una tavola dai grandi confini: la strada, emblema per eccellenza dell’evoluzione, che inesorabile corre e scorre come una linea retta altresì non priva di curve, a volte anche difficili da superare. Come del resto la vita, di cui è paradigma più che perfetto per lo più condiviso, anche attraverso i secoli, nell’arco della storia delle civiltà.

Oggetti fedelmente riprodotti anche in scala nei formati, le dimensioni e i materiali più svariati indistintamente anche dalle maggiori case modellistiche e di giocattoli, trascorrendo in egual misura dalla nicchia costosa per gli appassionati al ben più ampio e diffuso mondo consumer: che avvicinano i giganti della strada del tempo che fu al momento presente, rendendoli facilmente riconoscibili anche dalle nuove generazioni che non li hanno conosciuti e vissuti direttamente e in prima persona.

Mezzi che ancora, talvolta (anzi, spesso, per fortuna!) sbucano e spuntano fuori qua è là sulle statali e provinciali delle campagne verdeggianti del Belpaese, colpendo l’occhio e al contempo rallentando il traffico (anche se pur meno dei trattori).

Che ancora lavorano con la stessa indefessa forza e slancio, forse soltanto con qualche sbuffo del motore in più, nel continente africano, laddove è ancora assente (per fortuna o purtroppo, a seconda del pensiero di ciascuno) qualsivoglia sigla e/o categoria Euro 0 e via dicendo, ma ben forte e presente l’esigenza primaria di risollevarsi e riscattarsi da una mordente, indegna povertà.

‘Fiat’, ‘Om’, ‘Alfa Romeo’, ‘Volvo’. ‘Isotta Fraschini’, esemplari multimarca dai primi del ‘900 a oggi. ma più semplicemente camion. Di ogni genere, tipologia, modalità d’impiego, a due, tre o quattro assi: tutti insieme per un poker di solidarietà giocato sul tavolo della beneficenza.

La posta in gioco? Un aiuto concreto e sincero al complesso del Santuario della Beata Vergine del Trompone a Moncrivello, in quel lembo di vercellese tutto riso e agricoltura spicciola cosidetta ‘a km 0’ al confine con la provincia di Torino, sorto agli albori del 1600 a seguito dell’apparizione miracolosa della Madonna a una certa Domenica di Millianotto di Cigliano, che le cronache dell’epoca riferiscono come una donna “gobba, balbuziente e che cascava di male caduco” (a indicar così anticamente ciò che la scienza moderna in anni ben più recenti avrebbe ribattezzato come epilessia), completamente riabilitata nella buona salute in seguito a quell’evento prodigioso fuori dall’ordinario. La fede fa miracoli. E il collezionismo autentico, profondo, viscerale, è proprio il caso di dirlo, la segue a ruota.

Oggi, in quel luogo sacro e misterioso che fu la base per l’avvio dell’opera assistenziale e ricettivo-sanitaria dei Silenziosi Operai della Croce del beato casalese Luigi Novarese (a dispetto del cognome sulle orme di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, il Santo della Divina Provvidenza, è sorta una preziosa struttura polifunzionale che assiste e cura al meglio i pazienti affetti da SLA e Alzheimer, e che necessita in primis di essere conosciuta, rispettata, aiutata e sostenuta.

Uomini, donne, bambini sui quali si riversa copioso il carico di amore e solidarietà che gli autocarri d’epoca finemente preservati dalla demolizione, restaurati e riportati ai primigenii splendore e funzionalità dal generoso Carlo Marazzato (solido industriale piemontese leader nel settore della logistica e delle soluzioni avanzate per l’ambiente da più di 60 lunghi anni con l’omonimo ‘Gruppo Marazzato’ – oggi presente anche in larga parte del mondo – da lui fondato, con, nonché il più grande e stimato collezionista di camion storici d’Europa: ne possiede ben oltre 250), che per l’occasione, il prossimo 14 e 15 Settembre sfileranno e poseranno – come nella più degna e sfavillante delle passerelle di moda – proprio davanti all’amato Santuario, in occasione della fortunata kermesse ‘Motori & Sapori al Trompone’, promossa e patrocinata dall’Associazione di Veicoli Storici ‘Quattro Assi Più’ (per informazioni, tel. 0161 320311, associazione4assi@gmail.com) che festeggia quest’anno la sua Settima Edizione.

A disposizione degli appassionati e di quanti vorranno, anche solo con la propria presenza, offrire un contributo dignitoso all’iniziativa benefica, ponendo l’attenzione su una così nobile causa e facendola conoscere anche ad altri.

Un modo simpatico, efficace e pedagogico per venire a contatto con le radici di un’Italia allora capace di costruire e di fare bene: cui bisognerebbe ancor più oggi rifarsi, guardare, a dispetto dei fremiti e delle turbolenze, delle contingenze incerte del momento attuale.

Sentirsi tutti realmente famiglia, nel senso più proprio, collante ed esteso del termine. Perché, a ben vedere, quei camion dal profumo ormai quasi mitologico, così fedeli e ligi al proprio dovere – e altrettanto infaticabili – sono in fondo un po’ nostri nonni anche loro”.

                                                                                                                       MAURIZIO SCANDURRA

Conferita a Pragelato la cittadinanza onoraria a Denisa Zamfira

Il Sindaco di Pragelato Giorgio Merlo ha conferito , a nome dell’Amministrazione Comunale, la cittadinanza onoraria a Denisa Zamfira. Una giovane pragelatese di origini rumene che si è particolarmente distinta in questi anni nel campo scolastico ed accademico.

“Ma la vita e l’esperienza di Denisa, ha detto il Sindaco durante il conferimento dell’onorificenza, e’ anche e soprattutto un modello di integrazione e di inclusione sociale, culturale e territoriale oltre al riconoscimento del merito. Per questi motivi – ha concluso il Sindaco – la cittadinanza onoraria a Denisa assume una importanza decisiva anche per il dibattito sull’immigrazione che da tempo attraversa e caratterizza il nostro paese”.

“Filo lungo filo, un nodo si farà” compie 25 anni

ECOMUSEO VILLAGGIO LEUMANN

Corso Francia 313 – Collegno – Torino

 

L’Associazione Amici della Scuola Leumann organizza, dal 20 al 22 settembre 2019, la venticinquesima edizione di “Filo lungo filo, un nodo si farà” presso l’Ecomuseo Villaggio Leumann di Collegno (TO).

 

L’iniziativa, nata nel 1995 per valorizzare il Villaggio Leumann come documento di assoluto valore nell’ambito dell’Archeologia Industriale torinese e come momento di riflessione e incontro tra artigiani tessitori e studiosi dell’arte tessile, anno dopo anno ha testimoniato e continua a testimoniare l’impegno, a volte quasi eroico, di perpetuare un patrimonio storico artigianale che rischia di andare perduto.

 

Filo lungo filo. un nodo si farà raccoglie in sé grandi potenzialità di far riscoprire al grande pubblico un’arte antica come l’uomo, l’arte del tessile a mano e di restituire dignità al lavoro di tanti artisti artigiani.

 

Il Convegno – che avrà luogo il 20 settembre, dalle ore 17 alle 20 ed è dedicato al rapporto tra Arte tessile e letteratura – la mostra-mercato, le mostre e la sfilata di abiti realizzati dagli espositori, rappresentano momenti significativi del percorso creativo perseguito con costanza e determinazione da chi ogni anno viene a Leumann a presentare i propri manufatti, a volte vere opere d’Arte.

 

Tra gli espositori ci sono artigiani provenienti dalla Francia, dalla Georgia caucasica e dall’Ungheria.

 

Nelle mostre da segnalare “MARIA LAI – Andando via. Omaggio a Grazia Deledda”: 22 tessitrici, in rappresentanza di 23 comuni sardi, hanno riprodotto su pannelli l’ultima Opera della grande Artista, conosciuta ed apprezzata a livello internazionale.

 

L’iniziativa, che rientra tra gli eventi della Settimana della Cultura promossa da UNI.VOC.A., viene realizzata con il patrocinio della Città di Collegno, della Regione Piemonte, del Consiglio regionale e della Città Metropolitana di Torino e la collaborazione del Coordinamento Tessitori, e di Diffusione Tessile.

 

Sabato 21 e domenica 22 settembre sono previste visite guidate al Villaggio Leumann.

 

Per informazioni:

Associazione Amici della Scuola Leumann Organizzazione di Volontariato Culturale

Corso Francia 345 – 10093 Collegno (To)

tel. 347 3596056

www.villaggioleumann.it e-mail:   info@villaggioleumann.it

 

Dalle Poste nessun aumento per notifiche di multe e atti giudiziari

Riceviamo e pubblichiamo

Poste Italiane opera legittimamente sul mercato delle notificazioni a mezzo posta degli atti giudiziari e delle multe stradali in quanto, in qualità di fornitore del servizio universale, possiede tutti i requisiti in grado di soddisfare le necessarie esigenze di ordine pubblico e sicurezza.

 

L’azienda precisa, con fermezza, che non c’è stato alcun aumento delle tariffe per i servizi di notificazione a mezzo posta.

 

In relazione alla segnalazione dell’Antitrust sul processo di liberalizzazione dei servizi di notificazione a mezzo posta degli atti giudiziari e di violazioni del codice della strada, Poste Italiane sottolinea che è concessionaria per legge del Servizio Postale Universale – nel cui alveo ricade a tutti gli effetti la notifica a mezzo posta degli atti giudiziari – e che, fino all’approvazione della “legge annuale sulla concorrenza”, i servizi oggetto della segnalazione erano “riservati”, ovvero garantiti esclusivamente da Poste Italiane (a differenza di quelli “non riservati”, forniti anche dagli oltre 3000 operatori postali alternativi).

 

Con l’abrogazione della riserva a favore di Poste, le notificazioni possono essere fornite anche da altri operatori, ma restano senza dubbio alcuno nell’ambito del Servizio Universale e dunque Poste Italiane è titolata e obbligata a proseguire l’attività senza necessità di conseguire una licenza “speciale”, necessaria invece per i nuovi operatori alternativi. D’altro canto, una diversa interpretazione delle norme porterebbe alla paradossale conclusione, che Poste, titolare degli obblighi del Servizio Universale, avrebbe dovuto sospendere l’attività di notifica nelle more della definizione del quadro regolamentare di riferimento, generando innegabili quanto gravi ripercussioni sul funzionamento del sistema giudiziario italiano.

 

Si aggiunge che, indipendentemente dagli obblighi di formazione, indicati nella delibera AGCom per i nuovi operatori alternativi, titolari di licenza “speciale”, Poste Italiane eroga ogni anno oltre 4 milioni di ore di formazione per tutti i dipendenti con corsi specifici per ciascuna attività per assicurare efficienza verso i cittadini e rispetto dei parametri della qualità del servizio, che sono andati, nell’ultimo anno, per le notifiche, ben oltre gli obiettivi di qualità fissati dal regolatore.

L’azienda ribadisce che non è vi è stato alcun aumento delle tariffe dei servizi di notificazioni a mezzo posta, circostanza confermata dalla Delibera AGCom 307/19/CONS di luglio 2019.

 

In dettaglio, da giugno scorso sono intervenute variazioni esclusivamente per le modalità di addebito delle cosiddette “comunicazioni connesse” (CAN e CAD) che riguardano solo i grandi clienti che hanno con Poste specifici contratti di fornitura e non per i cittadini, né per coloro che effettuano notifiche attraverso gli sportelli degli Uffici Postali.

 

La nuova modalità di pagamento passa da tariffe, come detto per le sole comunicazioni connesse, di 5,40 euro e di 6,50 euro, ad un unico importo minore e forfettario, di 2,70 euro.

Questa variazione al ribasso, condivisa con l’AGCom, si è resa necessaria per far fronte alle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2018 che, trasformando lo svolgimento dell’attività di notifica da fisico a digitale, impongono di conseguenza processi e tariffe differenti.

A Degusté Food Pride accende le luci sul “lato oscuro” del cibo

Domenica 8 settembre alle ore 16.00 è in programma presso lo stand Parco l’incontro dal titolo “Food P.R.I.D.E. (Partecipare, Recuperare, Integrare, Distribuire, Educare) buone pratiche per ridare dignità agli scarti”

Nell’ambito del festival sul cibo “Degusté”, al via oggi a Grugliasco, il progetto Food Pride organizza una serie di eventi dedicati alla lotta agli sprechi alimentari.

Anche se il comportamento degli italiani tra cibo e cassonetto sta diventando più virtuoso, gli ultimi dati a disposizione (progetto REDUCE – Min. Ambiente / Università di Bologna Distal) ci dicono che lo spreco pro capite settimanale in Italia pesa ancora oltre 700 grammi. Per questo motivo c’è ancora molto da fare sul tema.

In linea con questa filosofia, il progetto Food Pride, grazie alla collaborazione con Degusté, accende i riflettori sulla lotta allo spreco alimentare durante il festival dedicato al cibo che si svolge a Grugliasco dal 5 all’8 settembre 2019. Tra gli eventi in programma spicca il convegno “The Dark Side of The Food” tenutosi  venerdì 6 settembre  al Parco Le Serre di Grugliasco. Al centro dell’incontro il punto su presente e futuro della legge 166/2016, cosiddetta “legge anti-spreco”, grazie alla partecipazione dell’Onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria del provvedimento.

Inoltre, come recitava il sottotitolo del convegno, “la lotta allo spreco di cibo come politica territoriale”, l’evento è stata occasione per andare alla scoperta degli attori locali. La Rete Food Pride e il Comune di Grugliasco hanno presentato le azioni attive sul territorio di Torino, Grugliasco e Nichelino. L’attenzione si è spostata poi sulla gestione delle eccedenze alimentari nelle mense scolastiche di Vercelli e l’esperienza dell’associazione Pane al Pane nel recupero di cibo nei negozi del territorio cuneese.

L’attenzione al tema della lotta agli sprechi alimentare nell’ambito Festival non finisce qui. Domenica 8 settembre alle ore 16.00 è in programma presso lo stand Parco l’incontro dal titolo “Food P.R.I.D.E. (Partecipare, Recuperare, Integrare, Distribuire, Educare) buone pratiche per ridare dignità agli scarti”. Durante l’evento, Paola Uberti, fondatrice e responsabile di LIBRICETTE.eu, presenterà l’eBook gratuito CUCINA ANTI SPRECO VOLUME 3, un’opera che unisce cultura e ricette dedicate alla cucina sostenibile. Food P.R.I.D.E è Degusté Dream Food sono partner culturali e mediatici dell’eBook.

L’approfondimento del progetto Food Pride continuerà poi durante tutto il Festival con la mostra fotografica di Tommaso Valli dal titolo “Food pride. Lungo la catena del recupero” e con la presenza di uno stand a noi dedicato.

L’iniziativa è sostenuta dal contributo di Compagnia di San Paolo e di Cidiu e patrocinato da Comune di Torino, Circoscrizione 3, Comune di Grugliasco e Comune di Nichelino.

Come raggiungere Degusté

Bus:

linea 17 fermata 66 Martiri

linee 38, 76, 44 fermata Goito

Treno+Bus:

Stazione Collegno

Linea 38 fermata Goito

Metro + Bus:

Stazione Paradiso

Linea 36 direzione Martiri fermata Gramsci nord. Attraversare la strada e prendere la linea 17 fermata 66 Martiri

Stazione Fermi

Linea 76 direzione Olevano fermata Goito

[TO]BIKE

http://www.tobike.it/

La postazione più vicina è in Via C. Spanna / Centro Commerciale Le Serre – 7 posti bici

A proposito di Food Pride

Food Pride è una rete di enti ed associazioni di Torino e cintura che, ad inizio 2019, con il sostegno della Compagnia di San Paolo (Bando “Fatto per Bene” 2018), si è costituita per ampliare il raggio di azione, aumentare l’impatto ed unire le forze per dare una risposta concreta allo spreco alimentare sul territorio della Città Metropolitana, favorendo azioni di sensibilizzazione ed educazione, sviluppando solidarietà e comunità.

Fanno parte di Food Pride: Eufemia, Eco Dalle Citta’, Re.Te. Ong, Legambiente Metropolitano, Cooperativa Sociale Aeris, Ass. Popolare Dante Di Nanni, Scs Societa’ Cooperativa Sociale La Rondine, Ass. Insieme, Associazione Misteria, Associazione Commercianti C.So Brunelleschi, Parrocchia San Bernardino, Cooperativa Sociale Raggio, Greento, Circolo 1 Maggio, l’ASL Città di Torino e la Città di Torino (Assessorato alla Salute, Politiche Sociali e Abitative), i Comuni di Grugliasco e di Nichelino.

Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/FoodPrideTorino/