ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 374

Welfare di Comunità: il CAAT in prima linea

Al via la sigla dell’accordo a sostegno delle persone in difficoltà

“Welfare di Comunità” al CAAT per aiutare le persone in difficoltà è il nome del progetto di solidarietà a cui il Centro Agroalimentare di Torino aderisce, dimostrando ancora una volta l’importanza e la centralità che l’aiuto alle famiglie e alle persone più fragili da sempre assumono per il CAAT, e ancor più in quest’epoca di pandemia.

Lunedì 21 dicembre prossimo alle ore 11, presso il mercato coperto del CAAT (Centro agroalimentare di Torino), in strada del Portone 10, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del progetto denominato “Welfare di Comunità “, che prevede il recupero da parte dei grossisti del CAAT delle eccedenze alimentari ancora consumabili e la loro distribuzione mirata a soggetti in difficoltà. Verranno così soddisfatti i bisogni primari di oltre duecento nuclei familiari in condizioni di momentanea necessità, raddoppiati rispetto al numero presente nello stesso periodo del 2019.

Alla conferenza stampa parteciperanno il Presidente del CAAT Marco Lazzarino e il Direttore generale del CAAT Gianluca Cornelio Meglio; il presidente di APGO Federagromercati di Torino (Associazione Piemontese Grossisti Ortoflorofrutticoli) Stefano Cavaglia’; Marisa Bugnone, Presidente del Consorzio CISAP; Marco Formato, Direttore generale CISAP, e Alberto Claudio Saluzzo, Presidente dell’Associazione Solidarietà Alimentare. Alla presenza del sindaco di Grugliasco Roberto Monta’ e dell’Assessore al Welfare di Grugliasco Elisa Martino, verrà siglato l’accordo tra la Città di Grugliasco, il CAAT, i Grossisti di APGO Federagromercati, CISAP e Associazione Solidarietà Alimentare.

Granado, dal Brasile a Torino

Sono torinesi i primi distributori italiani di Granado, marchio nato nell’Ottocento a Rio de Janeiro

Granado. Un nome che evoca culture lontane che si perdono nelle straordinarie terre brasiliane.

“Granado – spiega il torinese Carlo Patetta Rotta, che ha ottenuto in Italia l’esclusiva per la distribuzione del marchio – è presente nei settori dei prodotti terapeutici, della cura del corpo e della casa e, più recentemente, della profumeria. Nata nel 1870 a Rio de Janeiro con il nome di “Granado Pharmacias” in quanto all’epoca ci si focalizzava sui prodotti terapeutici, quali il borotalco e le creme curative, in seguito è diventata azienda leader nella produzione di prodotti per la cura del corpo, le cui formule includono ingredienti botanici tropicali. Ai Tropici il marchio è, infatti, assolutamente richiesto e i suoi negozi frequentati da intere generazioni di fedeli clienti.

In Europa il marchio è sbarcato nel 2017 a Parigi, dove è stato aperto il primo negozio monomarca Granado, che in seguito è stato affiancato da altri due, mentre i prodotti non sono ancora distribuiti negli altri Paesi europei”. “In Italia – prosegue Carlo Patetta Rotta – abbiamo già iniziato a riscuotere successo con il marchio Granado presso negozi di design e profumerie. Granado presenta una ricca varietà di prodotti che sono orientati alla cura del corpo e del viso. Molto apprezzati sono le saponette, il sapone liquido, il burro e l’esfoliante per il corpo. Tutti sono arricchiti con estratti di origine vegetale dalle proprietà benefiche e profumazioni particolari, quali ad esempio la noce brasiliana, la calendula, la lavanda, l’eucalipto, il thè bianco e lo zenzero. Sono numerose inoltre le profumazioni Granado, presentate tutte in eleganti confezioni floreali e in boccette dallo stile vagamente vintage. Tra queste, il sandalo, l’ambra, le fave di tonka, il vetiver, l’eucalipto.

Seppure l’intero catalogo Granado preveda più di 400 prodotti, tra quelli più richiesti vale la pena menzionare anche la linea ‘barberia’, che include diversi prodotti per la cura della barba e dei baffi e le profumazioni per la casa, quali i diffusori di fragranza e le candele”. “I prodotti Granado – aggiunge Carlo Patetta Rotta – sono presentati anche in bellissime confezioni laccate, che richiamano, nelle figure femminili presenti, i colori tipici della solarità della terra brasiliana e possono diventare un omaggio gradito per un Natale in cui il clima, nel nostro emisfero, è lontano dai colori dei tramonti di quelle terre”. I prodotti Granado possono anche essere acquistati online sul sito www.incube.letsell.com e possono anche essere di interesse per negozi di profumeria e design desiderosi di offrire alla propria clientela questi prodotti esclusivi.

Mara Martellotta

ConfiApp: l’App Multiservice di Confartigianato Imprese Alessandria e Asti

Market Place- Servizi Digitali Informazione che aiuta le piccole aziende a superare l’emergenza Covid-19

Confartigianato Imprese Asti, in collaborazione con Confartigianato Imprese Alessandria ha aderito ad un importate progetto sviluppato da alcuni anni, riguardante la promozione delle micro e piccole imprese artigiane o commerciali, assistendole ed offrendo loro dei servizi di comunicazione all’avanguardia; l’avvento ed il progressivo consolidamento del web marketing, ha fatto sì che sempre di più le imprese saranno portate ad utilizzare le nuove tecnologie informatiche per accrescere e potenziare la visibilità delle imprese sul mercato “virtuale”, ormai divenuto globale. Per questo motivo anche Confartigianato Asti ha aderito allo sviluppo di ConfiApp, il progetto digitale nato nel 2017 per agevolare l’accesso delle piccole imprese al mercato delle vendite on- line, rendendolo semplice e soprattutto molto più economico rispetto ai costi di realizzazione e gestione di una piattaforma privata aziendale.
Con questa filosofia ConfiApp si è rivolta fino ad oggi alle piccole imprese e professionisti della provincia iscritte alla Camera di Commercio di Alessandria e Asti, con l’obiettivo di creare una “mostra – mercato on-line”; ideata inizialmente come semplice vetrina promozionale virtuale (market place b2b / b2c), la piattaforma si è successivamente evoluta, trasformandosi in un vero e proprio portale di e-commerce, studiato appositamente per aiutare le piccole aziende a contrastare la flessione di vendite causate dall’emergenza epidemiologica tuttora in corso. L’utente/consumatore può infatti avviare una ricerca del bene o servizio a cui è interessato, anche mediante l’applicazione per smartphone ConfiApp, dedicata e scaricabile gratuitamente da Apple Store IoS e Play Store Android, la quale evidenzia i contenuti caricati su di una piattaforma on-line, indirizzandolo all’azienda inserzionista, grazie alla sua elevata indicizzazione, che permette di mantenere un posizionamento elevato nelle prime pagine dei motori di ricerca (Google), dovuto ad un’attenta e costante attività svolta direttamente dai gestori e ideatori del portale, l’Agenzia di advertising D&N marketing S.r.l. di Casale Monferrato.
ConfiApp consente ad Artigiani, Commercianti, Produttori e Aziende di ottenere visibilità su tutto il territorio Nazionale grazie ad un sistema di retarget che indicizza tutte le Regioni delle ditte inserite. Il pubblico che scaricherà ConfiApp o visiterà il sito, potrà trovare numerose Aziende provenienti da tutta Italia e comprare tramite il marketplace inserito all’interno.
Le aziende, con ConfiApp potranno beneficiare anche di un circuito vero e proprio di Digital Marketing grazie anche all’interazione con gruppi e pagine social di FB, in partnership con il progetto, che contano quasi 40.000 utenti iscritti, sempre in costante crescita.
Inoltre, la stessa la ricerca si può effettuare direttamente sulla piattaforma, accedendo ai diversi settori merceologici, e grazie alla geolocalizzazione (Google Maps), si possono individuare le aziende aventi sede nella zona più prossima al cliente. In aggiunta, l’utente/consumatore può ricevere una notifica “push” sul proprio cellulare, transitando in prossimità di una azienda inserita fra le sue preferite.
L’azienda inserzionista, a sua volta ha la possibilità di programmare offerte speciali, sconti e promozioni dedicate a potenziali clienti, ricevendo gli ordini sulla propria e-mail tramite appositi moduli, o su Whatsapp, il tutto autonomamente, in modo semplice e intuitivo, ovvero mediante l’assistenza dei gestori della piattaforma, qualora richiesta.
Ogni scheda azienda è equivalente ad un vero e proprio minisito, comprendente uno “slideshow

dinamico” di grande impatto visivo, la descrizione dei prodotti e servizi offerti, i recapiti, il modulo di contatto e uno spazio con comunicazioni in evidenza, il tutto integrato con la possibilità per il cliente di procedere all’acquisto del prodotto a cui è interessato, con la relativa consegna a domicilio tramite corriere, effettuando direttamente il relativo pagamento mediante i più diffusi circuiti di pagamento (PayPal, PostePay, carte prepagate, carte di credito-debito, bonifici bancari).
Confartigianato Imprese Alessandria e Asti, in seguito all’emergenza Sanitaria in corso, hanno deciso di implementare i servizi offerti da ConfiApp arricchendoli con nuovi strumenti e funzionalità comunicative il tutto per favorire i consumi e privilegiare la scelta delle imprese del territorio delle nostre Province.
La nuova versione aggiornata di ConfiApp offre, offre ad aziende ed utenti li seguenti servizi:
1) UN MARKETPLACE composto da singoli e-commerce a disposizione dei clienti di ogni azienda inserita nel portale web indicizzato;
2) UNA SEZIONE DEDICATA ALLA CONSEGNA A DOMICILIO per le realtà commerciali che le effettuano nel rispetto delle vigenti normative;
3) SERVIZI DIGITALI TRA CUI LA TESSERA “ConfiApp persone”, con cui si può accedere a imperdibili e vantaggiose Convenzioni Territoriali e Nazionali offerte dal sistema Confartigianato;
4) UNA SEZIONE DEDICATA ALLE “NEWS” consultabile in ogni momento da chiunque scarichi l’applicazione sul proprio smarthpone, che permette di ricevere direttamente le notifiche di tutte le notizie e informazioni pubblicate;
5) UN CANALE DI COMUNICAZIONE DIRETTA ed immediata tra Confartigianato e le imprese, che permette di aggiornare in tempo reale gli utenti tramite notifiche push, nuovi decreti e sulle ultime notizie relative all’epidemia, offrendo un’informazione affidabile e puntuale.
Dalla prossima settimana quindi anche le imprese aderenti a Confartigianato Asti, potranno aderire a questa interessante vetrina ed a tutti i servizi che sono stati recentemente implementati, per informazioni rivolgersi ai nostri uffici Confartigianato Asti Categorie 0141/5962 o visitare il sito www.confiapp.it

“Prodotto di montagna”, il Piemonte è primo

AGROALIMENTARE: IL PIEMONTE E’ LA PRIMA REGIONE IN ITALIA PER NUMERO DI PRODUTTORI CHE UTILIZZANO L’INDICAZIONE “PRODOTTO DI MONTAGNA”

La ricerca condotta dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino in collaborazione con la Regione Piemonte dimostra il potenziale valore aggiunto di questa indicazione

Il Piemonte vanta, a livello nazionale, il maggior numero di aziende che hanno comunicato la volontà di utilizzare l’indicazione di qualità “prodotto di montagna”, per identificare i propri prodotti con il logo istituito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Attualmente sono quasi 300 i produttori piemontesi che risultano registrati nell’elenco regionale e in quello nazionale.

“Prodotto di montagna” è l’indicazione facoltativa di qualità istituita dall’Unione europea attraverso il Regolamento (UE) n. 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. Il Mipaaf ha acquisito la normativa comunitaria a livello nazionale e, nel 2018, ha istituito il logo identificativo. In questo modo gli operatori del settore agroalimentare che producono e trasformano in territorio montano hanno la possibilità di utilizzare il logo “prodotto di montagna” sui prodotti di origine animale, su quelli di origine vegetale e su quelli dell’apicoltura.

Il gradimento per questa indicazione di qualità è stato oggetto di studio nella ricerca, prima in Italia, condotta nel 2019 dalla Sezione di Scienze Merceologiche del Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino e dall’Assessorato all’Agricoltura, Cibo, Caccia e pesca della Regione Piemonte. L’indagine, pubblicata sul sito della Regione Piemonte, conferma quanto sia importante per le aziende piemontesi montane avvalersi del logo nella commercializzazione dei propri prodotti e mostra quanto sia apprezzata dal consumatore la possibilità di disporre di un segno di qualità capace di comunicare in modo semplice e chiaro le peculiarità qualitative di un prodotto agroalimentare.

“L’indicazione prodotto di montagna è un valore aggiunto che va a sottolineare non solo la qualità ma anche il lavoro dei nostri produttori che nelle aree montane operano in ambienti spesso difficili – precisa l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa – La ricerca ha dimostrato che il consumatore sa riconoscere questi aspetti chedifferenziano le produzioni di montagna dai prodotti alimentari convenzionali”. “L’indagine, frutto della proficua collaborazione tra Assessorato regionale all’Agricoltura e Dipartimento di Management , – prosegue l’assessore Protopapa – risulta essere un utile strumento di programmazione per la valorizzazione di una nuova filiera dell’agroalimentare in Piemonte che merita di essere sviluppata e sostenuta”.

La Prof.ssa Francesca Culasso, Direttrice del Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino sottolinea “l’importanza di continuare questa proficua e consolidata collaborazione nelle attività di ricerca in ambito agroalimentare tra i due enti, che ha visto la partecipazione non solo di docenti ma anche di studenti, i quali hanno concluso il loro percorso formativo universitario sviluppando la tesi di laurea magistrale proprio in questo ambito”.

Giovanni Peira ed Alessandro Bonadonna, docenti della Sezione di Scienze Merceologiche del Dipartimento di Management e coordinatori dell’attività di ricerca, sottolineano che “l’indicazione facoltativa di qualità europea può costituire un’occasione di valorizzazione dei prodotti delle aziende agroalimentari ubicate in territorio montano. Per poter creare valore e redistribuire ricchezza in aree marginali come quelle montane, vi è infatti la necessità di ricostruire filiere territoriali, laddove il rapporto tra produttore e consumatore finale si è affievolito o, addirittura, si è interrotto. In tal senso è evidente, da un lato, la necessità di pesare adeguatamente la struttura dell’attuale foodsupply chain globalizzata e, dall’altro, di individuare eventuali strategie per potenziare o ricostruire strutture di filiera corta che coinvolgano anche le aree rurali più fragili come quelle montane. L’individuazione di opportunità derivanti dall’implementazione di strutture a filiera ridotta potrebbe quindi stimolare nuovi equilibri socio-economici a beneficio delle comunità locali e di prossimità”.

Il “Prodotto di montagna in Piemonte” Indagine sull’utilizzo dell’indicazione facoltativa, Regione Piemonte e Università di Torino, Dipartimento di Management è pubblicata sul sito della Regione Piemonte e scaricabile gratuitamente al link

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/promozione-qualita/prodotto-montagna-piemonte

Vaccini, Uncem: “Camper Primula anche nei piccoli centri”

“Ad Arcuri e Speranza dico ‘non solo padiglioni per il vaccino nelle piazze delle grandi città’. Ma anche ‘camper-primula per il vaccino’ che possano salire nelle valli alpine e appenniniche, raggiungere i paesi, tutti i borghi, per la somministrazione del vaccino a tutti.

Usiamo camper, rivestiamoli della primula scelta per indicare la ‘rinascita’ e facciamo in modo che nel primo semestre 2020, nei tempi previsti per la somministrazione, vadano dappertutto. Facciamoli disegnare da giovani studenti di design, coordinati dall’Istituto di Architettura Montana, ad esempio. Facciamo salire le unità mobili di somministrazione anche nei piccoli Comuni. Camper-primula che vadano incontro alle fasce più deboli, più fragili, agli anziani, ma anche alle famiglie che risiedono nei borghi montani. Coordiniamo insieme, con Uncem, con il CTS e il Ministero della Salute, il Piano. Siamo pronti, a disposizione. Non solo padiglioni. Sì a unità mobili per il vaccino anti-covid”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani.

Mauriziano, chiusa la vertenza su ospedale Lanzo e presidio Valenza

La Giunta regionale del Piemonte stamattina ha ratificato l’accordo raggiunto in Assessorato regionale alla Sanità tra la Fondazione Ordine Mauriziano, la Regione Piemonte e le Aziende sanitarie locali To4 e Alessandria sull’ospedale di Lanzo e il presidio sanitario di Valenza, i due immobili che la Fondazione affitta alla Regione dal 2003 per uso sanitario e sui quali pende dal 2009 un contenzioso ultradecennale legato al riconoscimento dei canoni di locazione e alle spese anticipate dalla Regione per la manutenzione degli immobili.

In particolare, sono stati approvati i conteggi transattivi relativi ai canoni decurtati delle spese di manutenzione straordinarie sostenute dall’Asl di Alessandria e dall’Asl To 4 fino al 31 dicembre 2019 il cui l’importo è pari a 623.240 euro per il presidio di Valenza e a 1.114.376 euro per il presidio di Lanzo, per un totale complessivo di 1.737.616 euro.

«Porre fine a questa storica vertenza locataria – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – era fondamentale per poter guardare con maggiore razionalità e funzionalità ai bisogni strutturali delle Sanità del territorio di Lanzo e Valenza. Abbiamo già disposto le perizie per avere modo di individuare il migliore percorso di utilizzo sanitario delle due strutture. Ora che il campo è sgombro da contenziosi, sarà possibile ragionare sull’entità del canone di affitto o sull’eventuale acquisizione degli immobili. Ringrazio i rappresentanti delle parti in causa che hanno collaborato al buon esito della trattativa».

Per il Sindaco di Valenza Maurizio Oddone “questa non è la vittoria di una parte politica, ma di tutta la Città. Abbiamo lavorato tutti questi mesi in silenzio perché quanto affermato in campagna elettorale diventare una realtà e così grazie all’impegno dell’assessore Icardi è stato, nonostante il periodo di emergenza sanitaria“.

 

Massimo Iaretti

 

Impacchettiamo un sogno con Fondazione Cesvi e Mondadori

L’iniziativa sostiene i progetti a tutela dell’infanzia in Italia insieme a Mondadori Store

Per il sesto anno consecutivo, Fondazione Cesvi – organizzazione umanitaria che opera da 35 anni in Italia e nel mondo – e Mondadori Store si uniscono per l’iniziativa natalizia. Impacchettiamo un sogno: più di 500 volontari, inoltre, in oltre 40 librerie Mondadori Store delle principali città italiane per realizzare pacchetti regalo e supportare il programma della Fondazione di prevenzione e contrasto al maltrattamento infantile nelle città di Bergamo, Bari e Napoli. Con una piccola donazione, infatti, ogni cliente potrà contribuire a realizzare questo importante progetto.

 

Fondazione Cesvi, da sempre impegnata nel contrasto alla violenza su bambini e adolescenti nel mondo attraverso le Case del Sorriso, interviene in Italia con un programma nelle città di Bergamo, Napoli e Bari allo scopo di prevenire e contrastare i fenomeni di trascuratezza, maltrattamento e abuso ai danni di bambini e adolescenti. Gli obiettivi sono: creare spazi sicuri di ascolto per i bambini e adolescenti; fornire supporto psicologico appropriato individuale o di gruppo; attivare programmi di genitorialità positiva; formare i professionisti che si occupano d’infanzia e rafforzare il ruolo protettivo delle comunità.

 

A oggi il programma ha raggiunto oltre 1.100 bambini e ragazzi, che hanno usufruito di centri di ascolto e/o di sessioni di psicoterapia; 500 genitori, che sono stati coinvolti in percorsi di genitorialità positiva e 360 professionisti (operatori e insegnanti), che sono stati formati per diventare ancora più efficaci nell’affrontare e prevenire il maltrattamento e la trascuratezza.

 

Una partnership di successo quella tra Fondazione Cesvi e Mondadori Store che si rinnova in questo periodo di incertezza grazie al grande coinvolgimento di oltre 500 volontari in tutta Italia, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa e che opereranno in piena sicurezza e nella massima tutela della salute di tutti. Attraverso questa collaborazione Mondadori Store sostiene un progetto a favore di contesti socialmente difficili per offrire un contributo ulteriore all’educazione di bambini e ragazzi, in linea con la mission del network, che da sempre opera su tutto il territorio per promuovere la diffusione della cultura e dei suoi valori, essenziali per la crescita di tutta la comunità.

L’iniziativa prosegue fino al 24 dicembre. Ogni volontario può trasformare il proprio tempo in valore e fare la differenza aiutando bambini e adolescenti in Italia.

È possibile inviare la propria candidatura a iniziative@cesvi.org o chiamando il numero 035/2058058.

 

Piano Industriale Iren, oltre 962 milioni di euro su Torino

Presentato alle imprese associate all’Unione industriale di Torino il Piano Industriale di Iren al 2025: previsti oltre 962 milioni di euro di investimenti sotto la Mole.

Importanti opportunità per il territorio torinese nell’ambito dello sviluppo del teleriscaldamento e dell’efficienza energetica per la riqualificazione urbana. Al via la realizzazione di un impianto di selezione e separazione della plastica a Borgaro Torinese e la sostituzione dei contatori con apparecchi di nuova generazione.

Torino, 16 dicembre 2020 – Si è tenuto oggi, in diretta streaming, il roadshow di presentazione del Piano Industriale Iren @2025 alle imprese associate all’Unione Industriale di Torino alla presenza di Massimiliano Cipolletta, Vice Presidente Unione industriale di Torino, Renato Boero Presidente Iren, Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato Iren, Giuseppe Bergesio Amministratore delegato Iren Energia, Eugenio Bertolini, Amministratore delegato Iren Ambiente, Fabio Giuseppini, Amministratore delegato IRETI e Vito Gurrieri, Direttore Approvvigionamenti Logistica e Servizi Iren. Un incontro per presentare gli importanti investimenti e progetti previsti nei prossimi cinque anni in provincia di Torino e riflettere sulle significative opportunità per le imprese del territorio.

Il Piano Industriale al 2025 testimonia la volontà del Gruppo di proseguire nel percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni, più che raddoppiando gli investimenti rispetto al Piano presentato nel 2015, con importanti ricadute sui territori in cui il Gruppo opera in termini di creazione di valore.

Per quanto riguarda Torino, il Piano Industriale al 2025 di Iren prevede circa 962 milioni di euro di investimenti che saranno distribuiti tra le diverse aree di business in cui opera il Gruppo.

Il Gruppo Iren, da sempre attento al delicato ruolo svolto dai piccoli e medi imprenditori nel garantire gli equilibri economici e sociali dei territori, riserva alle imprese locali il 50% degli inviti ad attività negoziali, nell’ambito della giusta competizione tra aziende. È quindi sempre più utile e conveniente per le imprese l’iscrizione all’albo fornitori Iren, condizione necessaria per poter accedere alle richieste di forniture del Gruppo.
Iren seleziona i propri fornitori attraverso gare che rispettano la procedura dell’offerta economica più vantaggiosa, sottoponendo a valutazione quindi, non solo il prezzo d’offerta, ma anche parametri qualitativi precisi e puntuali.

In particolare, negli ultimi 5 anni il totale ordinato a fornitori del Piemonte e della provincia di Torino è pari a 631 milioni di euro in tutta la Regione, di cui 516 milioni di euro nella sola provincia di Torino.

Più nel dettaglio, l’attivazione delle filiere di fornitura e subfornitura da parte di Iren genera un contributo al PIL complessivo di 2,7 miliardi di euro e circa 30mila posti di lavoro. In Piemonte, gli acquisti di beni e servizi di Iren generano un giro d’affari diretto, indiretto e indotto di 332 milioni di euro in molteplici settori economici e più di 2.000 posti di lavoro, che sommati ai 3.600 dipendenti diretti di Iren in regione, concorrono a generare un’occupazione complessiva in Piemonte di 5.600 persone.
Nell’ambito degli investimenti, dei 962 milioni di euro totali che verranno investiti al 2025, circa 459 milioni di euro saranno nell’ambito della produzione cogenerativa e del teleriscaldamento, tra cui i principali progetti sono le realizzazioni di un impianto di storage elettrico nella centrale di Torino Nord, di un impianto aerotermo nella centrale di Moncalieri, di accumulatori e impianti nell’area Torino Nord Est e l’estensione della rete di teleriscaldamento di Torino Nord.

Sono anche previsti interventi di rigenerazione, riqualificazione ed efficientamento energetico nella città di Torino con progetti di riqualificazione di edifici con superbonus 110%, progetti di efficientamento dell’illuminazione pubblica, efficientamento degli 800 edifici pubblici del Comune, progetti di rigenerazione urbana, riqualificazione e gestione servizi di edifici pubblici.

Nell’ambito del ciclo dei rifiuti circa 73 milioni di euro saranno destinati alla raccolta, 70 milioni di euro al trattamento (dei quali 40 sono dedicati alla costruzione di un impianto di selezione e separazione plastica a Borgaro Torinese) e 11 milioni di euro nell’elettrificazione della flotta.

200 milioni di euro saranno, invece, impiegati per l’ammodernamento dell’infrastruttura di distribuzione elettrica e la sostituzione dei contatori con smart meters 2G. È prevista, infatti, a partire dal 2021 la sostituzione dell’intero parco misuratori in bassa tensione con misuratori di seconda generazione (2G), in base al Piano di messa in servizio del sistema di smart metering 2G (PMS2) in relazione alle specifiche funzionali definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) per un monitoraggio più efficiente e per la gestione dei consumi di energia elettrica.

E, ancora, 30 milioni di euro di investimenti saranno destinati per la produzione di energia idroelettrica da impianti del Gruppo e 119 milioni di euro in iniziative di digitalizzazione e facility management.

Iren a Torino – alcuni numeri:

4.700 km di Rete Elettrica, 2.730 GWh distribuiti e oltre 560 mila abitanti serviti

Torino città più teleriscaldata d’Italia: 70 mmc di volumetrie e circa 650 mila abitanti serviti

Impianti idroelettrici: oltre 1 TWh di energia generata dagli impianti del Gruppo

Raccolta e smaltimento: 1,1 milioni di abitanti serviti e crescita della raccolta differenziata al 52% (media città di Torino e altri Comuni dell’area metropolitana serviti dal Gruppo)

Polo E-Mobility: Torino città chiave per lo sviluppo di IrenGo

Amazon: “salario competitivo e benefit, orgogliosi dei nostri dipendenti”

Caro direttore, in riferimento all’articolo “Il “cimitero” di Mascherine Tricolori davanti ad Amazon”, ecco la posizione dell’azienda:

Amazon riceve critiche su diverse tematiche. Siamo diventati un bersaglio di diverse organizzazioni in cerca di visibilità per le loro cause. Spesso queste organizzazioni veicolano deliberatamente storie fuorvianti per un proprio tornaconto. Chiediamo pertanto che i fatti, le fonti e le storie vengano prima verificati, assicurando di non diffondere falsità e inesattezze.

Siamo orgogliosi dei nostri dipendenti, ormai un milione in tutto il mondo, e di offrire loro la possibilità di svolgere diverse mansioni adatte a ogni tipo di persona. I nostri contratti includono un salario competitivo, numerosi benefit e ottime opportunità di carriera, il tutto in un ambiente di lavoro positivo, sicuro e moderno.

Incoraggiamo chiunque a paragonare il nostro salario, i nostri benefit e il nostro posto di lavoro a quello dei principali operatori della grande distribuzione e datori di lavori in tutto il mondo.

Lifonti & Company – Ufficio stampa Amazon

Ream Sgr: nuova acquisizione per conto del Fondo Geras

REAM SGR, per conto del Fondo immobiliare GERAS, ha acquisito da FCA Partecipazioni la proprietà di un immobile sito a Torino in Corso Massimo d’Azeglio, utilizzato da CeMeDi come centro medico con diverse specializzazioni oltre a diagnostica per immagini e laboratorio analisi. Tale acquisizione è stata fatta nell’ottica di diversificare il portafoglio del Fondo, fino ad oggi composto esclusivamente da Residenze Sanitarie Assistenziali.

Con la formalizzazione di questa operazione e con altre attualmente in fase di avanzata due diligence, inoltre, il Fondo si avvicina all’obiettivo complessivo di investimento fissato in Euro 270 milioni.

REAM SGR continua così nella sua politica di investimento in strutture a servizio delle persone. In tale direzione va anche la prosecuzione del collocamento del Fondo GERAS 2, il quale oggi ha in portafoglio circa 850 posti letto (suddivisi fra strutture socio sanitarie e ricettive) e ha in pipeline ulteriori investimenti per complessivi circa Euro 90 milioni in immobili adibiti a servizi di natura socio-assistenziale e/o socio-sanitaria e/o servizi sanitari di qualsiasi tipo o natura e/o di natura residenziale sociale, e/o a residenze universitarie e/o a strutture ricettive e/o ad uso ufficio.

REAM SGR S.p.A., società di gestione del risparmio con un azionariato espressione al 100% di Fondazioni di origine bancaria piemontesi, ha istituito e gestisce 13 fondi immobiliari con portafogli di immobili di varia tipologia: trophy, uffici, residenziale, commerciale, sanitario, green economy, NPL, per un AUM pari a oltre Euro 1,4 MLD.