Caro Direttore, oggi, in occasione della festività della Madonna di Lourdes, nonché della giornata mondiale del malato, il gruppo “Lavoratori fragili uniti per sopravvivere”
Lavoratori fragili uniti per sopravvivere
Lavoratori fragili uniti per sopravvivere
L’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte ha approvato la graduatoria dei beneficiari che hanno partecipato al bando OCM Vino, per la promozione del vino sui mercati extraeuropei. I soggetti beneficiari sono i consorzi di tutela e le associazioni di produttori che hanno partecipato al bando 2020 e hanno presentato progetti regionali e multiregionali di promozione dei vini di qualità nei paesi extra UE, per l’annualità 2020/2021.
Complessivamente vengono assegnati oltre 10 milioni di euro che vanno ad interessare oltre 350 aziende vitivinicole.
“I contributi che abbiamo assegnato ai consorzi e alle associazioni di produttori tramite il bando OCM Vino sono una risorsa finanziaria importante per le nostre aziende vitivinicole piemontesi che stanno affrontando la crisi economica dovuta alla pandemia – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa – E’ essenziale potenziare le attività di promozione sui mercati dei Paesi extra europei per consolidare il posizionamento dei vini piemontesi sugli scenari internazionali al fine di migliorare sempre di più l’offerta dei nostri prodotti”.
La graduatoria è pubblicata sul sito della Regione Piemonte al link https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/ocm-vino-promozione-sui-mercati-dei-paesi-extra-ue-annualita-20202021
Giornata di Raccolta del Farmaco 2021 – Nei prossimi giorni faranno una donazione a sostegno delle persone in difficoltà sanitaria
Giovedì 11 febbraio, in occasione della Giornata Europea del Numero Unico Emergenza – NUE 112, alle ore 15 gli Assessorati alla Sanità e alla Protezione Civile della Regione Piemonte apriranno virtualmente le porte della centrale del Numero Unico Emergenza 112 di Saluzzo diretta da Walter Occelli, una delle due centrali presenti in Regione Piemonte.
L’iniziativa, intitolata “Sirene amiche – La conoscenza che salva la vita”, intende richiamare l’attenzione sul corretto utilizzo del Numero Unico di Emergenza oltre che sul funzionamento strategico della Centrale unica di risposta, attraverso la guida dei professionisti del settore.
Prenderanno parte all’appuntamento di Saluzzo l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi e l’assessore regionale alla Protezione Civile Marco Gabusi, oltre a diverse altre cariche istituzionali.
Il responsabile della Centrale operativa regionale Emergenza Covid del Dirmei, Fabiano Zanchi, illustrerà i servizi erogati dal nuovo numero verde 800.95.77.95, attivo dal 1° febbraio 2021 e fortemente voluto dalla Regione Piemonte per rispondere alle domande dei cittadini sulle necessità pratiche legate alla pandemia.
All’evento interverrà Marco Pappalardo, presidente dell’associazione no profit FormInLife, presente sul territorio piemontese da diversi anni e impegnata nella diffusione della cultura del soccorso e delle manovre salva vita, grazie al costante impegno dei suoi volontari, per la maggior parte professionisti sanitari medici e infermieri specialisti in emergenza.
Verranno inoltre premiate le Associazioni che hanno donato volontariamente la propria opera per supportare il precedente numero verde informativo regionale.
L’evento, riservato in presenza soltanto agli invitati, verrà diffuso in diretta social sulla piattaforma Facebook dalle pagine di FormInLife e degli assessori regionali presenti.
L’edizione 2020 digitale e diffusa della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola sarà la protagonista della puntata di giovedì 11 febbraio della trasmissione PARLACONME, in onda ogni giovedì dalle 18 alle 19 sulla Radio web Radiovidanetwork, condotta dall’Agrifood & Organic Specialist Simona Riccio.
Ospiti della puntata saranno la sindaca di Carmagnola Ivana Gaveglio, il Direttore della Ripartizione Cultura e Promozione del Territorio della Città di Carmagnola Lorenzo Sola, e Domenico Tuninetti, Presidente del Consorzio del Peperone di Carmagnola. La Fiera Nazionale del Peperone lo scorso anno, a causa dell’emergenza Covid, ha comunque potuto godere di un’edizione speciale che ha riscosso un notevole successo di pubblico, un’edizione digitale con allestimento di un bellissimo studio televisivo e lo svolgimento di incontri con i Maestri del Gusto di Torino e Provincia, in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino, talk show, show coworking, interviste e eventi trasmessi via streaming, volti alla valorizzazione delle eccellenze gastronomiche e vitivinicole del territorio.
Replica della trasmissione venerdì 12 febbraio dalle 9 alle 10
Per ascoltare le dirette www.vidanetwork.it oppure scaricare l’applicazione
Mara Martellotta
COVID-19: NEL 2020 AGLI ITALIANI E’ COSTATO 5.420 EURO A TESTA
Tra i paesi del G20, l’Italia presenta il maggiore incremento del rapporto debito/PIL (+22,9%) dopo il Canada (+28,9%) e il Giappone (+24,1%). Miani: “Evitare nuovi shock fiscali”
Roma, 5 febbraio 2021 – Nel 2020 la pandemia da Covid -19 è costata all’italiano medio 5.420 euro a testa, di cui 2.371 euro di minore Pil pro capite e i restanti 3.049 euro di incremento di debito. Il dato emerge dallo studio “Il debito pubblico italiano e il Covid – 19” realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti che ha misurato l’impatto dell’emergenza sull’economia italiana mettendola a confronto con quella dei paesi del G20.
Nell’analisi condotta a partire dai più recenti dati del Fondo Monetario Internazionale, emerge come il crollo del PIL reale per l’Italia, stimato per l’anno appena concluso al -9,2%, (-8,9% secondo gli ultimi dati Istat) sia il peggiore calo dopo l’Argentina (-10,4%) e il Regno Unito (-10%) mentre, a causa di un rimbalzo troppo corto nel 2021, l’Italia presenterebbe il calo del Pil maggiore nel biennio 2020-2021 (-6,5%).
Nel 2020, la spesa pubblica aggiuntiva e gli sgravi fiscali per far fronte alla pandemia hanno raggiunto il 6,8% del Pil collocando l’Italia al 9° posto nel G20. In termini pro-capite, cioè in media per ogni italiano, il sostegno statale è stato pari a 1.858 euro, molto meno che in Germania (4.414 €), in Francia (2.677 €), negli Stati Uniti (9.311 €) o nel Regno Unito (5.752 €).
Considerando che nel 2020 la perdita media per ogni italiano del Pil è pari a 2.371 euro, il sostegno statale di 1.858 euro non è stato sufficiente a coprirla generando una perdita di 513 euro pro-capite, mentre per la Francia il risultato è stato di -120 euro e per la Germania di +1.841 euro.
Per quanto riguarda il debito pubblico, nel nostro paese, l’anno scorso, in termini pro-capite aumenta di 3.049 euro. Nel 2021 aumenta di altri 2.372 euro a testa e nel biennio cresce in totale di 5.421 euro. Per effetto della pandemia, il debito pubblico italiano a livello pro-capite e cioè per ogni italiano in media passa da 39.864 € del 2019 a 42.913 € del 2020. Nel G20 si colloca al terzo posto insieme al Canada e dopo Stati Uniti e Giappone e nel 2021 arriva a 45.285 euro.
Per Massimo Miani, Presidente Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti “lo studio evidenzia come il nostro sia uno dei paesi più colpiti a livello mondiale nel Pil e nel rapporto debito/Pil. Allo stesso tempo è uno di quelli che meno ha adoperato la leva finanziaria per resistere alla crisi pandemica, da cui deriva una perdita di Pil nominale pro capite piuttosto rilevante. Le analisi e i dati presentati nella ricerca mettono in luce significativi profili di rischio per l’economia italiana tra cui il pericolo di nuovi shock fiscali che potrebbero aggravare la pressione fiscale italiana, già di per sé molto elevata”. Secondo Miani “è necessario promuovere politiche fiscali espansive maggiormente coerenti con la situazione di estrema difficoltà delle imprese e delle famiglie italiane e nello stesso tempo impiegare al meglio le risorse del Recovery Fund. Ma occorre anche ridiscutere, a livello europeo, le regole fiscali che governano la finanza pubblica. È assolutamente imprescindibile riconsiderare la sostenibilità del debito pubblico italiano alla luce delle mutate condizioni economiche post-pandemiche. Solo così si eviteranno shock pericolosi per l’economia del Paese che colpirebbero in modo sensibile la ricchezza degli italiani”.
Tabella 1. Il crollo del Pil a causa della pandemia tra i paesi del G20
Country |
Var. % 2020 su 2019 |
Country |
Var % 2021 su 2019 |
Argentina |
-10,4% |
Italy |
-6,5% |
United Kingdom |
-10,0% |
Argentina |
-6,4% |
Italy |
-9,2% |
United Kingdom |
-6,0% |
France |
-9,0% |
South Africa |
-4,9% |
Mexico |
-8,5% |
Germany |
-4,8% |
India |
-8,0% |
Mexico |
-4,6% |
South Africa |
-7,5% |
France |
-4,0% |
Canada |
-5,5% |
Japan |
-2,2% |
Germany |
-5,4% |
Canada |
-2,1% |
Japan |
-5,1% |
Saudi Arabia |
-1,4% |
Brazil |
-4,5% |
Brazil |
-1,1% |
Saudi Arabia |
-3,9% |
Indonesia |
-0,9% |
Russia |
-3,6% |
Russia |
-0,7% |
United States |
-3,4% |
Australia |
0,5% |
Australia |
-2,9% |
United States |
1,5% |
Indonesia |
-1,9% |
Korea |
2,0% |
Turkey |
1,2% |
Turkey |
7,3% |
United Kingdom |
-10,0% |
India |
9,4% |
United States |
-3,4% |
China |
10,6% |
Fonte: Elaborazione FNC su dati IMF, World Economic Outlook, Update January 2021
Tabella 2 – Aiuti fiscali post crisi pandemica Covid-19: spesa aggiuntiva e sgravi fiscali. Anno 2020. Valori espressi in euro.
Country |
% PIL |
Valore assoluto (mld. euro) |
Valori pro-capite (euro) |
Var. PIL pro-capite (euro) |
Var. netta (euro) |
United States |
16,7 |
3.073 |
9.311 |
-1.435 |
7.876 |
United Kingdom |
16,3 |
387 |
5.752 |
-2.980 |
2.772 |
Australia |
16,2 |
191 |
7.434 |
-1.090 |
6.343 |
Japan |
15,6 |
686 |
5.455 |
-1.601 |
3.853 |
Canada |
14,6 |
211 |
5.536 |
-2.408 |
3.128 |
Germany |
11 |
367 |
4.414 |
-2.573 |
1.841 |
Brazil |
8,3 |
104 |
490 |
-112 |
377 |
France |
7,7 |
174 |
2.677 |
-2.797 |
-120 |
Italy |
6,8 |
112 |
1.858 |
-2.371 |
-513 |
South Africa |
5,5 |
14 |
235 |
-263 |
-28 |
China |
4,7 |
624 |
444 |
284 |
729 |
Argentina |
3,8 |
13 |
290 |
1.565 |
1.855 |
Korea |
3,4 |
49 |
949 |
-97 |
852 |
India |
3,1 |
71 |
51 |
18 |
70 |
Russia |
2,9 |
37 |
251 |
-405 |
-154 |
Indonesia |
2,7 |
25 |
94 |
-154 |
-60 |
Saudi Arabia |
2,2 |
13 |
378 |
-2.833 |
-2.454 |
Turkey |
1,1 |
7 |
79 |
563 |
642 |
Mexico |
0,7 |
6 |
49 |
-530 |
-481 |
Fonte: Elaborazione FNC su dati IMF, Fiscal Monitor, Update January 2021.
Tabella 3 – Debito pubblico pro-capite. Valori espressi in euro.
Country |
2019 |
2020 |
2021 |
Japan |
84.322 |
88.772 |
86.478 |
United States |
63.040 |
71.821 |
73.273 |
Italy |
39.864 |
42.913 |
45.285 |
Canada |
35.860 |
43.457 |
43.525 |
France |
36.710 |
39.921 |
42.953 |
United Kingdom |
32.238 |
35.455 |
37.440 |
Australia |
23.001 |
29.413 |
35.430 |
Germany |
24.739 |
27.255 |
28.732 |
Korea |
11.914 |
13.113 |
12.840 |
Argentina |
7.983 |
7.232 |
7.211 |
China |
5.189 |
6.079 |
6.629 |
Saudi Arabia |
4.736 |
5.684 |
5.621 |
Brazil |
6.853 |
6.579 |
5.142 |
Mexico |
4.693 |
4.481 |
4.356 |
South Africa |
3.320 |
3.245 |
3.626 |
Turkey |
2.590 |
2.897 |
2.683 |
Russia |
1.429 |
1.847 |
1.829 |
India |
1.367 |
1.533 |
1.531 |
Indonesia |
1.147 |
1.318 |
1.426 |
Fonte: Elaborazioni FNC su dati IMF, Fiscal Monitor, Update January 2021.
Tabella 4 – Il costo del Covid-19 tra i paesi del G20: var. Pil + var. Debito. Valori espressi in euro pro-capite.
Country |
Var. Pil |
Var. Debito |
Costo Covid-19 |
Argentina |
1.565 |
-751 |
-2.316 |
Australia |
-1.090 |
6.412 |
+7.502 |
Brazil |
-112 |
-274 |
-162 |
Canada |
-2.408 |
7.596 |
+10.004 |
China |
284 |
889 |
+605 |
France |
-2.797 |
3.211 |
+6.008 |
Germany |
-2.573 |
2.516 |
+5.089 |
India |
18 |
166 |
-148 |
Indonesia |
-154 |
171 |
+325 |
Italy |
-2.371 |
3.049 |
+5.420 |
Japan |
-1.601 |
4.450 |
+6.051 |
Korea |
-97 |
1.199 |
+1.296 |
Mexico |
-530 |
-213 |
+317 |
Russia |
-405 |
418 |
+823 |
Saudi Arabia |
-2.833 |
947 |
+3.780 |
South Africa |
-263 |
-75 |
+188 |
Turkey |
563 |
307 |
-256 |
United Kingdom |
-2.980 |
3.217 |
+6.197 |
United States |
-1.435 |
8.781 |
+10.216 |
Fonte: Elaborazione FNC su dati IMF, Fiscal Monitor, Update January 2021.
L’ASSOCIAZIONE CHE PROMUOVE E VALORIZZA I TALENTI DELLE DONNE.
Nata nel 2017 da un gruppo di 11 tra professioniste e professionisti provenienti da settori e ambiti diversi,l’Associazione il rosa e il grigio ha come denominatore comune l’interesse e l’impegno a favore delle pari opportunità e della valorizzazione dei talenti delle donne. Grazie all’impegno continuo, ad una serie di interventi ed azioni come seminari, eventi, tavole rotonde, approfondimenti, studi e pubblicazioni ma anche attività formative e l’assiduo dialogo con istituzioni e soggetti dell’economia, dell’università e dell’organizzazionelavoro, il rosa e il grigio è una realtà in costante crescita.
L’Associazione, con sede a Torino, è figlia dell’esperienza progettuale dal titolo “Il rosa e il grigio. Donne, invecchiamento attivo e presenza nei luoghi di decisione”, realizzata tra il 2014 e il 2016 con la partecipazione del Dipartimento Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle Iniziative di promozione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni. Il progetto aveva proposto un ampio percorso di passaggio di esperienze e di competenze (azioni di formazione, di sensibilizzazione, occasioni di dialogo e di confronto, interviste e testimonianze video) da donne senior già impegnate in posizioni di governance a donne junior disposte a mettersi in gioco.
Questo gruppo, unito da obiettivi comuni e da un sodalizio mirato alla valorizzazione del genere femminile attraverso un impulso professionale e di carriera in tutti gli ambiti, sostiene e promuovel’accesso delle donne nei luoghi di decisione; inoltre si avvale di una rete di attori e associazioni come InclusioneDonna, che neraccoglie a sua volta più di cinquanta di alto livello, che lavorano con le donne e per le donne sull’intero territorio nazionale.
La presidentessa de Il rosa e il grigio, la Dr.ssa Monica Andriolo, attraverso una breve intervista ci spiega quali sono gli obiettivi dell’Associazione.
Dottoressa Andriolo quali sono le azioni che consentono una migliore visibilità delle donne e delle loro competenze, spesso di alto livello, all’interno delle aziende?
Certamente è fondamentale che sia data loro la possibilità di essere inserite in ruoli importanti e quindi di partecipare a riunioni, incontri e momenti di scambio in cui possano mettere a disposizione le loro competenze. Ovviamente non basta la presenza, per esempio con semplici ruoli di segreteria o meramente operativi, ma è necessario che sia data loro voce e che siano ascoltate le loro opinioni e le loro idee.
Come si rafforza nelle donne la capacità di leadership e di esercizio all’influenza?
L’opportunità di parlare in contesti importanti e la consapevolezza di essere ascoltate sono due passi fondamentali verso quello che viene chiamato empowerment che consiste, appunto, nella possibilità per le donne di essere leader e di influenzare le situazioni in cui si trovano ad operare.
Non bastano le competenze che le donne possiedono, che spesso sono pari se non più ampie rispetto a quelle degli uomini , ma è importante che queste siano davvero riconosciute e che trovino lo spazio giusto per esprimersi.
Le donne attualmente sono messe nella condizione di governare, amministrare e dirigere?
Ci sono ancora molti ostacoli. Si pensa come prima cosa, e forse legittimamente, alla maternità: esistono ancora resistenze e perplessità nel dare ruoli apicali a donne che abbiano anche carichi di cura. Inoltre perché parlare di carichi solo per le donne? Sarebbe ben meglio parlare di condivisione delle responsabilità. Persiste inoltre una abitudine a scegliersi tra pari e tra simili che porta gli uomini a creare team a larga maggioranza maschile ed a scegliersi reciprocamente come collaboratori.
Quali sono le strade da percorrere per far percepire la differenze di genere come risorsa positiva?
È fondamentale individuare role model femminili, finché infatti i modelli sono solo maschili (senza nulla togliere all’importanza degli uomini di valore) diventa difficile trovare dei punti di riferimento e degli esempi che consentano di far comprendere davvero a tutti che le donne ci sono e sanno dare il meglio.
Maria La Barbera
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, assegna ulteriori 6,2 milioni di euro di contributi per l’insediamento dei giovani agricoltori sul bando 2019 del Programma di sviluppo rurale. La dotazione finanziaria va ad integrazione dei 3.350.000 di euro originari del bando 2019 dell’operazione 6.1.1 del Psr del Piemonte 2014-2020, per un totale di 9,6 milioni di euro. In totale sono 227 i giovani agricoltori piemontesi beneficiari.
“Il rifinanziamento del bando 2019 relativo al premio di insediamento dei giovani agricoltori permette lo scorrimento della graduatoria del bando 2019 del Psr e andrà ad interessare ulteriori 145 beneficiari, un sostegno importante in tempo di crisi rivolto alle nostre aziende piemontesi”, precisa l’assessore Marco Protopapa.
Dopo appena un mese dal lancio dell’iniziativa i negozi che hanno aderito sono diventati già 22, e le donazioni sono arrivate a 537,00 euro. Naturalmente il nostro GRAZIE va sia ai commercianti per la disponibilità e l’impegno che stanno dimostrando, sia alle persone che hanno aderito con una donazione, perché anche pochi euro possono fare la differenza.
La Spesa SOSpesa è un gesto di generosità da parte dei cittadini nei confronti di famiglie in difficoltà e vuole essere anche un piccolo aiuto al commercio di prossimità.
Come funziona
Il cittadino che lo desidera può donare una minima quantità di denaro al commerciante aderente, anche solo lasciare il resto.
Una volta raggiunta una cifra stabilita, i nostri volontari passano a “fare la spesa”. I prodotti acquistati vengono poi distribuiti alle famiglie beneficiarie in carico al progetto attraverso i canali esistenti (centri di ascolto delle parrocchie, ecc…).
Cosa acquistiamo
Cibo, fresco o confezionato, materiali scolastici e generi di prima necessità (pannolini, articoli per la cura e l’igiene della persona). Pertanto gli esercizi commerciali individuati in questa prima fase sono principalmente piccoli negozi di alimentari, panetterie, macellerie, farmacie e cartolerie.
I beneficiari
Sono famiglie con bambini, anziani soli, persone in stato di fragilità, segnalati dai Servizi Sociali del Comune o dalle realtà caritatevoli e associative del quartiere coinvolte nella rete territoriale di Mirafiori Nord, che si sta sviluppando sulla spinta del progetto Quartieri Solidali.
I negozi
I negozi del quartiere che hanno aderito all’iniziativa sono già 22, ma il progetto è sempre aperto e confidiamo nella partecipazione di altri commercianti di Mirafiori Nord. In particolare speriamo nell’adesione degli esercizi commerciali che si occupano di prodotti alimentari, di farmacie e di cartolerie.
Se sei un negoziante interessato a partecipare alla spesa sospesa, contattaci:
quartierisolidali@cascinaroccafranca.it – Tel. 011.01136250
https://www.cascinaroccafranca.it/mirafiori-quartieri-solidali/
Ecco quali sono i negozi che hanno già aderito. A loro un sentito ringraziamento!
Alimentari
Il Capolinea delle frutta, v. Moncalieri 140, Grugliasco
La bancarella, v. Don Giovanni Grioli 19/A
La frutta del Borgo, v. G. Reni 96 int. 24
La mia bottega, v. Baltimora 161/A
Semplice & cortese, corso Siracusa 96/a
Pret a café, v. Boston 135 ang. via Ragusa 4/a
Cartolerie
Cartoleria La Mina, v. Gaidano 168
Cartolibreria Mille colori, v. Gaidano 67
Fotocartoleria, v. G. Reni 96 int. 22
Il dado, v. Filadelfia 261/A
Farmacie
Farmacia Santa Maria, v. Moncalieri 122, Grugliasco
Macellerie
La Macelleria del Gerbido, v. Moncalieri 49, Grugliasco
Astigiana Carni, v. Don Giovanni Grioli 17
Macelleria da Franco, v. Fulvio Croce 27
Macelleria Innovativa Rusconi, v. Baltimora 161
Macelleria Elio Prette, v. Ragusa 6
Panetterie
Il mulino, v. Gaidano 55
Il fornaio, v. Moncalieri 49, Grugliasco
Le delizie del Borgo, v. G. Reni 96 int. 26
Panificio Fiorica, v. Fulvio Croce 20
Profumo di pane, v. Bellono 2/c
Le dolci delizie, v. Don Giovanni Grioli 21
È possibile partecipare al progetto anche con una donazione diretta sul conto intestato a Fondazione Cascina Roccafranca IT 94M0501801 000000016976318.
La Spesa Sospesa è attiva anche a Mirafiori sud dove è gestita dalla Fondazione della Comunità Mirafiori.
Il progetto Quartieri solidali: una rete solidale sul territorio
Il progetto “Quartieri Solidali” si inquadra nelle azioni che le due Case del Quartiere di Mirafiori stanno svolgendo per potenziare e rendere efficiente la capacità del sistema territoriale di Mirafiori e Santa Rita di intercettare i bisogni primari della popolazione in difficoltà, darvi risposte sostenibili ed essere promotore di inclusione attiva.
Le azioni del progetto si possono riassumere sinteticamente in:
a) Raccolta donazioni di prodotti alimentari e di prima necessità da parte di cittadini.
b) Implementazione su tutto il territorio della Circoscrizione 2 del progetto “Spesa Sospesa”.
c) Potenziamento ed allargamento del progetto “Mirafiori Quartiere a spreco zero” rinsaldando la rete locale dei soggetti attivi nel recupero e nella distribuzione di aiuti su tutta la Circoscrizione 2 di Torino.
d) Rafforzamento e implementazione dell’azione degli snodi territoriali della rete “Torino Solidale” nel rispondere alle necessità alimentari e non delle fasce di cittadinanza più esposte agli effetti dell’emergenza epidemiologica del Covid-19.
Per informazioni:
Fondazione Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Torino
tel. 01101136250 – e-mail: quartierisolidali@cascinaroccafranca.it
Fabrizio Giacone, tel. 011.01136258, fabrizio.giacone@comune.torino.it
Per donazioni:
“La tragedia delle foibe e l’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia sono una ferita sulla quale nel nostro Paese era stata stesa per troppo tempo una densa cortina di silenzio – dichiara il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia – Una vicenda terribile e drammatica, carica di significato e di storia, segnata dal dolore, dalle paure e speranze delle decine di migliaia di persone che hanno vissuto quell’intricato momento storico, caratterizzato dallo scontro tra nazionalismi feroci ed esasperati. Le istituzioni e tutti coloro che ricoprono responsabilità pubbliche hanno il compito di promuovere ogni iniziativa utile alla memoria di quella orribile vicenda”.
“Le foibe e l’esodo dal confine orientale costituiscono una pagina drammatica della storia italiana, una ‘sciagura nazionale’ come l’ha definita il Presidente Mattarella. Il Giorno del Ricordo – afferma Mauro Salizzoni, vicepresidente del Consiglio regionale delegato al Comitato Resistenza e Costituzione – è una preziosa occasione per approfondire, commemorare e condividere una memoria comune. Furono migliaia e migliaia i profughi costretti ad abbandonare Istria, Dalmazia e Venezia Giulia. Il Piemonte fu la seconda regione d’Italia per numero di arrivi: alla fine del 1946 a Torino risiedevano 343 cittadini provenienti dai quei territori, dieci anni dopo erano più di 8 mila. Erano italiani ma in Italia si sentirono esuli. Troppo spesso accolti con indifferenza, talvolta con ostilità e ospitati in strutture in disuso. Questa mostra e le altre iniziative rendono omaggio a italiani esuli in patria, raccontandoci pagine di storia e di umanità”.
La mostra “L’Istria, l’Italia, il mondo”, curata da Enrico Miletto, affronta il tema della partenza forzata nel 1947 degli italiani dalle terre d’origine sulla costa jugoslava, dell’arrivo e dell’accoglienza, prima in Italia e poi a Torino, della vita nei campi profughi cittadini e nelle Casermette di Borgo San Paolo, il trasferimento nelle “case rosse” del villaggio di S. Caterina nel quartiere di Lucento, l’inserimento nel tessuto cittadino, il lavoro e il tempo libero dei profughi. Un viaggio che dà voce alla storia di un’intera comunità che è riuscita ad integrarsi nella realtà torinese, pur mantenendo vivo nel tempo il significato delle proprie origini.
Il progetto da cui è nata la mostra è stato realizzato dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Torino (Istoreto), in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia.
L’esodo di gran parte della popolazione italiana dell’Istria di Fiume e della Dalmazia, rappresenta uno dei passaggi più travagliati della storia contemporanea italiana. Uno spostamento forzato di popolazione che ha coinvolto il 90% del gruppo nazionale italiano in terra jugoslava, costretto a lasciare la propria terra nativa e a dirigersi verso i territori italiani, dove trova posto all’interno dei molti campi profughi sparsi nella penisola, oppure migra verso mete più lontane come l’Australia o il continente americano. Una traiettoria che ha toccato in modo significativo anche Torino. Ed è proprio l’analisi della parabola dei profughi istriani fiumani e dalmati all’interno del contesto torinese che la mostra si propone di analizzare.
Nelle vetrine dell’Urp saranno esposti anche alcuni volumi della biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco” sull’esodo dal confine orientale, disponibili per il prestito su prenotazione.
Elenco bibliografia tematica disponibile per il prestito
http://www.cr.piemonte.it/web/per-il-cittadino/biblioteca-della-regione/biblioteca
http://intranet.istoreto.it/esodo/
Gli eventi al Polo del ‘900
In occasione del Giorno del Ricordo il Polo del ‘900 di Torino organizza diverse iniziative anche grazie al sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale.
MARTEDI 9 FEBBRAIO 2021, alle 15.30, seminario di studi online “Novecento di Confine. Ricerche e comunicazione”, coordinato da Riccardo Marchis, dell’Istituto storico della Resistenza di Torino. Nell’occasione verranno presentati i volumi di Enrico Miletto “Novecento di confine. L’Istria, le foibe, l’esodo” (Milano 2020) e di Lucia Cinato “Voci di tedeschi in fuga. L’intervista autobiografica come contributo alla memoria collettiva” (Alessandria 2020).
Interviene per un saluto istituzionale il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia.
Fabio Todero (IRSML di Trieste) e Simona Leonardi (Università di Genova) dialogano con gli autori e con gli studenti della 5^AM dell’IIS Avogadro, della 5^ F del Liceo Gioberti e della 5^B EN dell’IIS Natta di Torino. Il seminario è organizzato dall’Istoreto con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte, dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, dell’USR Piemonte, del Polo del ’900, del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture Moderne dell’università di Torino e dell’Anpi.
Per iscriversi all’incontro online scaricare il modulo all’indirizzo:
MERCOLEDI 10 FEBBRAIO 2021, ore 18, evento online sui canali dell’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini dal titolo “La frontiera orientale: guerra, foibe, esodo”. Con la presentazione del libro dello storico Claudio Vercelli “Frontiere contese a Nordest. L’Alto Adriatico, le foibe e l’esodo giuliano-dalmata”, Edizioni del Capricorno, Torino 2020. Dialogheranno con l’autore Marco Brunazzi, Istituto Salvemini, ed Enrico Miletto, Fondazione Nocentini e Università di Torino.
Info: www.istitutosalvemini.it – info@istitutosalvemini.it –3281160194.
Sempre MERCOLEDI 10 FEBBRAIO, tra le 18 e le 20, in diretta dalla webradio dal Fondo Tullio De Mauro si svolge la seconda parte dell’incontro intitolato “Adotta un negazionista” che vedrà protagonisti i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori invitati, insieme ai loro professori, a indagare sul significato della parola ‘negazionismo’ oggi, in riferimento a un recente articolo di Michele Serra l’invito sarà quello di combattere il fenomeno attuale “casa per casa, mail per mail, chat per chat […] Salvarne uno per educarne cento”. A cura della Rete Italiana di Cultura Popolare in collaborazione con Fondo Tullio De Mauro, IIS Aalto Sella Lagrange, IIS Bosso Monti e Liceo Einstein. Accesso libero da www.tradiradio.org
Info: organizzazione@reteitalianaculturapopolare.org
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