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Iren nel Gender-Equality Index di Bloomberg

L’INDICE INTERNAZIONALE CHE MISURA L’UGUAGLIANZA DI GENERE NELLE AZIENDE

 

  Il Gruppo Iren è stato inserito per il terzo anno consecutivo nel Gender-Equality Index (GEI) di Bloomberg, l’indice internazionale che misura l’uguaglianza di genere nelle aziende.

Si tratta di un indice modificato e ponderato secondo la capitalizzazione di mercato, sviluppato per valutare la performance delle società pubbliche che si impegnano nella comunicazione dei dati relativi al genere. Questo indice di riferimento misura la parità tra i sessi sulla base di 5 pilastri: leadership femminile e pipeline dei talenti interni, la parità salariale tra i generi, la cultura di inclusione, le politiche contro le molestie sessuali e il marchio a favore delle donne.

Il GEI del 2023 rappresenta 45 Paesi e regioni e comprende, per la prima volta, società con sede in Lussemburgo, Ecuador e Kuwait. Le società inserite nell’Indice rappresentano una varietà di settori, tra cui quello finanziario, tecnologico e dei servizi pubblici, che continuano ad essere quelle con maggior rappresentanza nell’indice dal 2022.

La conferma per il terzo anno consecutivo all’interno dell’indice GEI di Bloomberg è per Iren motivo di grande soddisfazione – dichiara Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato e Direttore Generale Iren -. Parità di genere e inclusività sono valori su cui fondiamo presente e futuro del Gruppo: uno dei nostri obiettivi è quello di avere, entro il 2030, il 30% dei nostri manager di sesso femminile, mentre già oggi il nostro CdA è composto in maggioranza da donne. Queste policies aggiungono valore alla nostra azienda e sono accompagnate da un investimento continuo nelle politiche di diversity, indirizzate verso la non discriminazione in fase di selezione, la valorizzazione delle competenze e il superamento di ogni tipo di barriera nei processi di crescita professionale e manageriale”.

Congratulazioni alle società incluse nel GEI del 2023“, ha dichiarato Peter T. Grauer, Presidente di Bloomberg e Fondatore dell’U.S. 30% Club. “Continuiamo a vedere un aumento sia nell’interesse che nell’appartenenza a livello globale, che riflettono la condivisione dell’obiettivo di ottenere maggiore trasparenza nelle metriche relative al genere“.

Nell’ambito delle attività legate al GEI, Iren ha partecipato a un sondaggio creato da Bloomberg in collaborazione con esperti in materia a livello globale. Le società incluse nell’indice di quest’anno hanno ottenuto un punteggio in linea o al di sopra della soglia globale stabilita da Bloomberg per riflettere la divulgazione e il raggiungimento, o l’adozione, di statistiche e politiche migliori.

 

Novità tributarie di fine anno, convegno a Torino

LE RICADUTE VISTE DAGLI ADDETTI AI LAVORI

Venerdì 10 febbraio 2023 – ore 10.30

Centro Congressi Unione Industriali, Via Vela 17 – Sala Agnelli

Ai lavori, moderati da Luca Asvisio e Fabio Francescatti, parteciperà il Vice Ministro del MEF, Maurizio Leo. Il convegno sarà introdotto dagli indirizzi di saluto del Presidente Unione Industriali Torino, Giorgio Marsiaj, del Tesoriere del Consiglio Nazionale dei Commercialisti con delega per l’area fiscale, Salvatore Regalbuto, del Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate del Piemonte, Fabio Ignaccolo.

Nei vari interventi si parlerà del superbonus e delle detrazioni edilizie, dei provvedimenti contro il caro bollette per famiglie e imprese, dell’innalzamento a 85.000 euro della soglia di ricavi per beneficiare del regime forfettario e dell’introduzione, per imprenditori individuali e professionisti, di una flat tax incrementale, delle novità fiscali per le imprese e delle norme sulla tregua fiscale, fra cui la rottamazione delle cartelle di pagamento.

In Regione arriva il Family Audit

Tutto pronto per ottenere la certificazione, voluta dall’assessore regionale al Personale e alla Famiglia, Chiara Caucino, che ha studiato insieme alla Provincia autonoma di Trento gli impatti positivi del provvedimento sui dipendenti e sui loro nuclei famigliari: «Obiettivo: aumentare il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie e, di conseguenza, la produttività e la natalità, rendendo la Regione Piemonte sempre più flessibile e attenta alle esigenze di chi lavora all’interno dell’Ente».
La Regione – su proposta dell’assessore al Personale e alla Famiglia, Chiara Caucino – ha deliberato di attivare il processo volto all’ottenimento della certificazione Family Audit per l’Ente. Il provvedimento è stato approvato con un protocollo di giunta riguardante la condivisione di buone pratiche sulle politiche famigliari. Sono già stati e individuati i referenti del progetto, ed è stata  presentata la domanda finale.
Lo standard Family Audit è uno strumento di management e di gestione delle risorse umane a disposizione delle organizzazioni pubbliche e private che su base volontaria intendono certificare il proprio impegno per l’adozione di misure volte a favorire il bilanciamento degli impegni vita e lavoro dei propri occupati.
L’iter di applicazione della certificazione Family Audit richiede tre anni e sei mesi e si svilupperà in tale modo: sei mesi di Audit-progettazione-valutazione che porterà all’elaborazione del Piano aziendale, tre anni di attuazione e implementazione delle azioni contenute nel Piano.
L’intero percorso, che dovrebbe presumibilmente concludersi ad aprile 2026, sarà monitorato da due professionisti esterni: un consulente e un valutatore.
L’assessore Caucino, per toccare con mano i vantaggi della certificazione già in autunno si era recata a Trento, dove è nata l’iniziativa che è diventata poi di carattere nazionale.
Verranno formati due gruppi di lavoro per progettare il piano e comprendere le reali necessità dei dipendenti e delle loro famiglie: oltre ai responsabili e ai dirigenti sarà presente una delegazione dei dipendenti stessi, sul modello tedesco, per far sì che ogni esigenza venga presa in considerazione.
«La Regione Piemonte – spiega l’assessore Caucino –  che ha presentato il piano nell’auditorium della Città Metropolitana di Torino – si conferma così una regione all’avanguardia nelle politiche per la famiglia: sia quelle rivolte all’esterno (con iniziative come il recente bando “Comuni amici della famiglia”) sia al proprio interno, favorendo quelle politiche di welfare aziendale finalizzate a favorire la migliore conciliazione fra lavoro e famiglia e, di conseguenza, la natalità. Questo, nelle nostre previsioni avrà un effetto positivo sia sulla produttività sia sul benessere famigliare dei nostri dipendenti, che devono essere messi nelle condizioni di svolgere le loro funzioni. Confrontandomi con i colleghi della Provincia autonoma di Trento ho potuto vedere i loro eccellenti risultati e sono certa che questi si ripeteranno anche in Piemonte».
Le Organizzazioni certificate «Family Audit», dunque, sono orientate al benessere aziendale in coerenza con specifici parametri indicati in particolari linee guida.
Per ottenere tale certificazione la Regione si sottopone quindi a un processo di auditing, durante il quale viene «passata sotto lo scanner» a garanzia della serietà del progetto.
In Italia, l’Ente di certificazione proprietario dello standard è la Provincia Autonoma di Trento.

Sei donna? Fatti coraggio

Che uomini e donne siano trattati in modo diverso dalla nostra società, specialmente da quella occidentale, è sotto gli occhi di tutti.

Nei miei viaggi qua e là per il mondo ho avuto modo di osservare le consuetudini locali, conoscere la legislazione dei vari Paesi e devo dire che gli unici Paesi dove tale situazione sembra non esistere sono Israele e i Paesi scandinavi.

In realtà anche in Paesi che sembrerebbero moderni esistono discriminazioni anacronistiche: nello Stato del Vermont (USA) una moglie deve chiedere il permesso al marito per indossare la dentiera, mentre nel Massachusetts è illegale che la donna stia sopra l’uomo durante il coito. Meglio di tutti l’Arkansas dove il marito può picchiare la moglie, ma soltanto una volta al mese, o l’Arizona dove è vietato detenere in casa più di due vibratori.

Tornando a noi, il suffragio universale, cioè la possibilità anche per le donne di recarsi a votare ha esattamente 78 anni: il 1° febbraio 1945, infatti, fu emanato il decreto legislativo luogotenenziale n. 23 che concedeva il diritto di voto alle donneche avessero compiuto il 21° anno di età. Persino Papa Pio XII, con molta calma, il 21 ottobre 1945 si dichiarò favorevole al suffragio femminile.

In realtà tale provvedimento prevedeva solo l’elettorato attivo; occorre attendere il decreto n. 74 datato 10 marzo 1946 perché le donne potessero essere candidate.

Col passare degli anni vi sono state alcune conquiste non da poco per le donne, ma sempre a velocità ridotta.

La possibilità per le donne di accedere alle Forze armate è una novità di questo millennio: solo nell’anno 2000, a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 380/1999, le donne hanno potuto indossare la divisa, non soltanto in Esercito, Marina ed Aeronautica, ma anche nei Carabinieri e nella Capitaneria di Porto. Tuttavia, dopo oltre 20 anni di rodaggio, le donne in divisa ammontano a non più di 18000 unità, cioè soltanto poco più del 6 per cento sul totale del personale in divisa.

E che dire della politica? La forma repubblicana, dopo 76 anni, annovera una sola Presidente del Senato, tre Presidenti della Camera e, finalmente dall’anno scorso, una Presidente del Consiglio dei Ministri.

Quanto occorrerà attendere per un Presidente della Repubblica donna?

E’ evidente che tale anomalia tipicamente italiana e di pochi altri Paesi non dipenda dalla mancanza di materiale umano ma dal poco interesse dei politici nei confronti della nostra società.

Ho sempre sostenuto, nei miei libri, nelle mie conferenze e nei miei articoli che se il mondo fosse governato da un numero maggiore di donne funzionerebbe meglio; questo è il motivo per cui, da uomo, mi batto perché alle donne possano realmente venir riconosciuti i diritti naturali e legali, e siano finalmente rimossi gli ostacoli di ogni genere alla loro completa realizzazione.

Abbiamo illustri esempi di conquiste femminili: Samantha Cristoforetti, Margherita Hack, Maria Montessori, Rita Levi Montalcini, Miuccia Prada, Alda Merini, Marisa Bellisario solo per citarne alcune e solo in Italia. E cosa dire di Maria Skłodowska Curie, Patty Smith, Coco Chanel, Valentina Tereskova, Evita Peron o la pakistana Malala Yousafzai, ancora più meritevole di nota visto il Paese di cui parliamo?

Per contro alcuni mestieri e professioni sembrano inadatti ai maschi: quando cercate qualche COLF indicate “una”, “referenziata”: un uomo è incapace di pulire? È impedito? Non sa usare una lavatrice o un ferro da stiro?  Perché istintivamente pensiamo alla donna che rifarà la camera in hotel e non al suo omologo di sesso maschile? O alla cassiera dell’ipermercato? Come sono solito fare quando devo documentarmi ho sguinzagliato alcuni miei collaboratori nei supermercati di un po’ tutta Italia e, mi sarei stupito del contrario, quelli di proprietà di francesi ed italiani impiegano esclusivamente (o quasi) donne alla cassa, mentre quelli di proprietà tedesca hanno uomini.

Eppure, secondo la mentalità tuttora imperante, un uomo è da preferire perché non resta incinto e non si assenta uno o due giorni al mese per problemi legati al ciclo.

E quand’anche una donna riesca ad occupare un posto ambito o, comunque, una occupazione che possa essere indifferentemente ricoperta da maschi e femmine si troverà a dover combattere contro una tradizione che rende difficoltoso fare carriera se sei donna a parità di titoli ed esperienza con gli omologhi maschi eche, almeno nelle aziende private, vede gli stipendi femminili inferiori a quelli maschili, a parità di mansioni ed anzianità si intende.

E che dire del trattamento che alcuni meccanici, artigiani, commercianti di materiali tecnici, imbianchini, ecc riservano alle donne sole? Inevitabilmente, pensando che una donna non conosca i prezzi o quale sia il problema da risolvere, presentano preventivi gonfiati rispetto a quelli che avrebbero presentato ad un cliente uomo o si inventano guasti inesistenti. Non tutti si comportano così, sia ben chiaro, ma una grossa sacca di resistenza all’evoluzione sociale esiste ed è trasversale a regioni, età, cultura del cliente.

C’è, però, un rovescio della medaglia: trovarsi in un posto di lavoro totalmente femminile è come assistere alle venationes di romana memoria: litigi, invidie, pettegolezzi, paura che la collega usi mezzi poco leciti per fare carriera ricordano le lotte tra gladiatori e leoni nell’arena.

Una soluzione potrebbe essere l’eliminare dei ruoli di genere (cameriera=donna,  manutentore=uomo, fattorino=uomo e così via) ed adibire personale di entrambi i sessi a qualsiasi mansione.

Poiché non mi pare che le scelte imprenditoriali adottate nei decenni scorsi abbiano portato la nostra economia a livelli record,cosa ci costa provare? Utilizzando più donne nei settori maschili avremmo meno assenze quando la febbre sale a 37,5 °C mentre, mettendo più uomini nei ruoli tipicamente femminili, questi capiranno, giunti a casa, cosa voglia dire lavorare a casa e fuori.

Sergio Motta

I bandi regionali per l’assegnazione di vigneti a DOCG

Vini del Piemonte di qualità:  Gavi, Barolo, Barbaresco, Asti e Roero Arneis.

 

I Consorzi di tutela delle Docg Gavi, Barolo, Barbaresco, Asti, Roero hanno previsto un’espansione degli ettari vitati nei propri territori di produzione e hanno presentato alla Regione Piemonte una programmazione annuale o triennale al fine di ottenere il riconoscimento di nuovi vigneti Docg.

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha pertanto aperto i bandi regionali 2023 rivolti alle aziende agricole piemontesi per richiedere l’assegnazione delle superfici vitate destinate alla produzione delle Docg dei Consorzi di riferimento.

In virtù della sempre più presente richiesta sul mercato dei vini piemontesi di qualità, la Regione Piemonte si è attività aprendo i primi bandi secondo le esigenze espresse da questi Consorzi di tutela. Aumenteranno così in modo graduale la superficie di vigneti per la produzione dei vini eccellenti a denominazione di origine controllata e garantita”, precisa l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande per la richiesta di assegnazione delle superfici Docg di Barolo, Barbaresco, Gavi è il 10 febbraio; per l’Asti è il 15 febbraio e per il Roero il 3 marzo. Maggiori dettagli sul sito della Regione Piemonte al link https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/viticoltura-enologia/superfici-iscrivibili-schedario

La Fondazione Bloomberg per “ridisegnare” Torino

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Capire l’anima di Torino per ridisegnarla adeguandola ai mutamenti del tempo nell’ambito di una visione forte del suo futuro è l’obiettivo con il quale i vertici della Fondazione Bloomberg di New York, con la sua massima responsabile Amanda Burden, sono stati in visita in città su invito del sindaco Stefano Lo Russo e del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

La Fondazione, che svolgerà il suo lavoro in modo filantropico, quindi senza costi per i cittadini, collaborerà con le istituzioni locali in due ambiti: la costruzione di un’immagine riconoscibile all’esteroe la messa a punto di un nuovo piano regolatore. L’esperienza che metterà in campo è la stessa già messa a disposizione di molte importanti città, inclusa New York, dove Burden è stata la figura chiave delle trasformazioni degli ultimi venti anni.

“Non sapevamo assolutamente nulla di Torino – ha detto Burden – Invece questa città è piena di tesori da scoprire e ha tutte le carte in regola per essere apprezzata non solo da chi ci vive. Il nostro obiettivo è capirne il dna e fare emergere tutte le sue grandi potenzialità”.

“Questo – ha evidenziato Cirio – è il primo frutto dalla nostra recente visita a New York. La Fondazione Bloomberg ha affiancato città di tutto il mondo nella definizione del loro sviluppo, in modo che fosse sostenibile, rispettoso dei nuovi equilibri sociali e delle nuove esigenze legate al clima. Comune e Regione collaborano ancora una volta, e si fanno consigliare dai più bravi”.

“Questa collaborazione – ha sottolineato Lo Russo – può portare su Torino uno sguardo diverso, che può aiutarci a far parlare alla città linguaggi comprensibili nel mondo. Dobbiamo uscire dalla dinamica un po’ autoreferenziale e provinciale del dibattito locale, e il supporto di una delle più grandi istituzioni attive nel campo della trasformazione urbana ci sarà di grande aiuto”.

Langhe, Roero, Monferrato: il turismo cresce a doppia cifra

Il primo bilancio del turismo sul territorio e nell’anno da poco concluso non solo conferma il totale recupero del settore dallo stop pandemico, ma evidenzia una crescita importante rispetto al 2019:+13% di arrivi e quasi +18% di pernottamenti.

Aumenta l’appeal della destinazione non solo nella stagioneautunnale: i mesi estivi di luglio e agosto hanno registrato aumenti di oltre il 20% così come sono cresciuti i movimenti nei mesi primaverili, di oltre il 10%.

Sempre elevato il valore del sentiment delle recensioni on-line:89,5/100 oltre la media nazionale che si attesta all’86,3/100.

I primi dati resi disponibili dall’Osservatorio Langhe Monferrato Roero, progetto di partnership fra Visit Piemonte con la competenza dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e la Banca d’Alba, parlano di un bilancio del turismo 2022 estremamente positivo per la destinazione. Questo quanto emerge dal punto stampa che si è tenuto oggi, giovedì 2 febbraio, nella sede dell’Ente Turismo ad Alba, con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale a Cultura, Commercio e Turismo, Vittoria Poggio, il presidente di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris, il presidente dell’ATL, Mariano Rabino, i sindaci di Alba, Carlo Bo, di Asti, Maurizio Rasero, e di Bra, Gianni Fogliato, e tutti i partner di territorio.

Il territorio delle Langhe Monferrato Roero ha registrato nel 2022quasi 1.400.00 pernottamenti e oltre 600.000 arrivi, con una percentuale di crescita superiore al 30% rispetto al 2021.

Rispetto al 2019, diventato oramai riferimento ultimo per valutare le dinamiche di mercato, si registra un incremento di circa il 13% diarrivi e di oltre il 17% di pernottamenti.

L’ottimo andamento è dovuto sia all’aumento della componente estera che di quella italiana: in particolare, nel 2022 la destinazione ha registrato una quota di pernottamenti esteri nettamente superiore aquella italiana, rispettivamente pari a 57% e 43%.

Il periodo con il maggior numero di arrivi è quello autunnale: nel mese di ottobre sono arrivati quasi 87.000 turisti sul territorio con una crescita di circa il 3% rispetto al 2021 e di quasi il 17% in confronto al 2019.

Molto interessante la crescita dei movimenti turistici estivi: in particolare, rispetto al 2019, per il periodo giugno-settembre, si registra un aumento del 19% di arrivi e del 27% di presenze.Guardando ai singoli mesi, emerge come luglio e agosto registrinoaumenti di oltre il 20% così come nei mesi primaverili l’incremento sia di oltre il 10%.

La Svizzera si conferma primo mercato di provenienza con quasi il 25% della quota totale estera; seguono Germania, Paesi Bassi e Francia. Da segnalare la quinta posizione degli Stati Uniti con oltre20.000 arrivi e oltre 58.000 presenze, con un incremento rispetto al 2019 del 10% di arrivi e del 17% di pernottamenti.

Il monitoraggio delle recensioni on-line conferma l’andamento dei dati statistici. I contenuti monitorati nel settore ricettivo – indicatore direttamente correlato agli arrivi sono aumentati di circa il 22%rispetto all’anno precedente.

La soddisfazione degli ospiti è decisamente molto buona: il valore del sentiment per il prodotto Langhe Monferrato Roero è pari a 89,5/100, superiore al valore del prodotto Italia (86,3/100).

Guardando alla spesa monitorata attraverso le transazioni delle carte di credito in loco, emerge che l’indice del volume di spesa delle carte di credito estere presenta una crescita maggiore rispetto all’indice calcolato per le carte italiane, in particolare in primavera, estate e durante il periodo della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. La spesa estera durante il periodo della Fiera si riconduce ai principali mercati già evidenziati dai dati statistici dei movimenti turistici: Svizzera, Germania, UK, USA, Francia e Olanda, e si osserva una particolare crescita rispetto al 2021 della spesa originata dal mercato USA.

«Questi numeri sono la prova che unire le due Atl di Asti e del Monferrato e di Langhe Roero è stato un bene, perché i turisti scelgono la nostra terra per quello che sa offrire non in base ai suoi confini geograficisottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e lassessore a Cultura, Commercio e Turismo Vittoria Poggio –.Sono anche numeri che ci danno lo stimolo per continuare a lavorare nel segno della qualità, che è ciò che i turisti si aspettano da una terra d’eccellenza come le colline Unesco».

«Questi primi dati sull’andamento del turismo nel 2022 sul territorio di Langhe Monferrato e Roero sono particolarmente positivi, e non solo per l’aumento in doppia cifra sia degli arrivi che delle presenze rispetto al 2019, quindi in periodo pre-pandemia. Ma soprattutto perché la crescita di visitatori è stata evidente, oltre che nel tradizionale periodo di alta stagione, ovvero l’autunno, anche nei mesi primaverili ed estivi a partire da metà marzo – aggiunge Beppe Carlevaris, presidente del Cda di Visit Piemonte –. Si tratta di un risultato entusiasmante, che dimostra quanto in quest’area le potenzialità siano spettacolari e quanto il sistema turistico sia stato capace di diversificare l’offerta e di destagionalizzarla, aumentando il proprio appeal a tutto campo e con una lusinghiera soddisfazione degli ospiti espressa dalle recensioni online».

«La vera sfida di Langhe Monferrato Roero è oggi interpretare al meglio il fenomeno turistico e diffondere consapevolezza tra i cittadini e le comunità – dice il presidente dell’ATL, Mariano Rabino –. Il turismo ci fa riscoprire le nostre radici e tradizioni. Cosa possiamo fare per migliorare ancora? Possiamo essere parte di questa grande operazione culturale che porterà i turisti a innamorarsi sempre di più delle nostre colline e del suo ambiente. A fronte di numeri così importanti, le prossime misurazioni non le faremo solo sugli arrivi e sulle presenze, quanto sull’impatto che il turista genera sul territorio. Grazie quindi al lavoro dell’Osservatorio regionale e dell’Osservatorio LMR: siamo affamati di dati che ci aiutino a misurarci ulteriormente ea delineare la strategia comune per crescere insieme».

«I numeri ci raccontano con quanta forza il comparto turistico del territorio di Langhe Monferrato Roero abbia saputo riprendere a correre dopo i due anni di chiusura per il Covid – commentano i sindaci dei tre centri principali, Carlo Bo (Alba), Maurizio Rasero(Asti) e Gianni Fogliato (Bra) –. Merito soprattutto della capacità di fare sinergia e sistema, a conferma che la scelta di aggregazione delle due ATL si rivela ogni giorno sempre più vincente».

Assistenza anziani, DDL passo in avanti

PARTE IL DISEGNO DI LEGGE DELEGA DI RIFORMA DELL’ ASSISTENZA AGLI ANZIANI

 

Giuseppe Falcocchio (Presidente ANAP Piemonte): “L’approvazione del DDL è una buona partenza ma siamo solo all’inizio. Ora è necessario che il tema diventi una priorità politica per il nuovo Governo e il nuovo Parlamento”

 

“Si tratta di una svolta che riguarda le condizioni di vita di 14 milioni di cittadini”Nel consiglio dei ministri del 19 gennaio il governo Meloni ha approvato, con procedura d’urgenza, la “riforma della non autosufficienza”, introducendo alcune modifiche al testo già approvato dal governo Draghi.

L’ANAP ha da tempo aderito al Patto per la Non Autosufficienza, che raggruppa gran parte delle organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. Grazie al lavoro del Patto, l’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi, aveva approvato il Disegno di Legge Delega sulla non autosufficienza, per migliorare l’assistenza agli anziani elevando la qualità della cura a domicilio, senza però trascurare gli interventi necessari per le strutture di ricovero.

ANAP-Confartigianato persone, giudica positivamente l’approvazione del Disegno di Legge Delega che si articola lungo due direttrici. Da una parte, superare l’attuale frammentazione delle risposte esistenti per costruire un sistema che sia unitario, semplice per anziani e famiglie e riconoscibile per tutta la popolazione: il Sistema Nazionale Assistenza Anziani (SNA). Dall’altra, costruire interventi di qualità e capaci di rispondere in modo appropriato alle eterogenee condizioni degli anziani. Dai servizi domiciliari a quelli residenziali, dai trasferimenti monetari ai sostegni ai caregiver familiari e alle assistenti familiari (“badanti”).

 

La parte del precedente testo specificamente rivolta ai caregiver familiari è stata tolta perché il Governo vi dedicherà una normativa specifica. I caregiver sono un asse portante dell’assistenza: è necessario, quindi, prevedere tempestivamente azioni organiche e strutturate a loro sostegno, al fine di assicurarne la massima integrazioni rispetto alla rete dei servizi erogati.

“L’approvazione del DDL è una buona partenza – commenta Giuseppe Falcocchio, Presidente ANAP Piemonte – ma siamo solo all’inizio. Ora è necessario che il tema diventi una priorità politica per il nuovo Governo e il nuovo Parlamento. Solo così, infatti, sarà possibile trovare i fondi necessari per dare sostanza alla riforma.”

Un DDL innovativo per l’intero Paese e di grande interesse anche per il Piemonte che sta registrando un crescente aumento della popolazione anziana.

“Purtroppo – prosegue Falcocchio – alla grande conquista dell’età avanzata non corrisponde un’adeguata attenzione e cura, soprattutto per quanto riguarda le persone non più autosufficienti. È soprattutto a loro, oltre che alla popolazione anziana nel suo complesso, che si rivolge la riforma. Si tratta di una svolta che riguarda le condizioni di vita di 14 milioni di cittadini (tra cui oltre 3 milioni di non autosufficienti), ma anche la concezione stessa di cosa vuol dire essere anziani. Del resto, permettere che gli anziani restino a casa propria anche se malati, grazie a cure domiciliari che evitino il loro ricovero, non è solo una grande conquista di civiltà, ma anche una grande convenienza per la collettività. Le previsioni del Governo dicono che un paziente in ospedale costa 600 euro al giorno e solo 60 a casa. Quella per gli anziani non autosufficienti deve diventare una grande e qualificante riforma della nuova legislatura”.

Piemonte, Giachino: “I dati del declino partono da lontano”

Un atto di accusa per chi non è stato capace o non ha voluto vedere questi dati di cui ho parlato per la prima volta a febbraio 2008. C’era tutto il tempo per prendere le contromisure e invece si è  proseguito.

 
Carissimi Ocleppo e Carbonato,
Voi mi avevate gentilmente invitato a inaugurare a nome del mio Governo il TOSM del 2009 e venni molto volentieri per dire al Sindaco di Torino e alla Presidente della Regione che l’andamento del PIL piemontese, condizionato pesantemente dalla economia torinese, era inferiore non solo alle altre Regioni del Nord ma persino alla media nazionale, tenuta bassa dalle regioni del Sud.
Vi ricorderete bene la reazione negativa di Bresso e Chiamparino che misero in dubbio i dati da me forniti , che avevo ripreso dall’Istat.
Si era ancora in tempo per prendere le contromisure, dalla accelerazione degli investimenti pubblici nella TAV, nelle autostrade, nella Linea 2 della Metro etc. etc.
Aver negato quei dati, aver sottovalutato la mia denuncia viene pagato dalla metà della Città che sta male , dai giovani e dai cinquantenni che non trovano lavoro.
Ecco perché mi battei così tanto per spostare a Torino la Autorità dei Trasporti (2013) e nel 2018 per difendere la TAV organizzando la Prima Manifestazione in piazza dei SITAV. Fassino si urto’ perché io dal palco dissi che Torino da anni stava crescendo meno della media nazionale di un Paese penultimo in Europa per crescita.
Chi amministra una azienda non si sarebbe mai comportato così e avrebbe capito che le cose su cui si stava puntando erano deboli rispetto al tanto che si stava perdendo. E’ dal 2014 che chiedo che si tengano degli Stati Generali per richiamare con forza  tutti i torinesi a investire di più su Torino compresi i tanti capitali che vengono invece investiti nelle Borse mondiali .
Perchè questa slide viene pubblicata solo oggi Con almeno 15 anni di ritardo?
Si vede chiaramente come anche nel 2006, l’anno delle Olimpiadi, noi cresciamo meno degli altri. Turismo e cultura e loisir non potevano sostituire l’industria che invece andava difesa perché nell’industria vi è una ricerca e vi sono servizi avanzati importanti per il futuro di una Città come Torino che, da dopo Cavour e con i suoi grandi imprenditori , ha sempre svolto un ruolo di avanguardia manifatturiera in Italia e nel mondo.
Qualcuno chiederà scusa?
Dai giornali che han taciuto, agli esperti buoni per tutte le stagioni che hanno accompagnato la cecità politica e intellettuale di questi anni?
Questi ventotto anni sono peggio di quelli che succedettero alla perdita della Capitale.
Certo oggi si stanno facendo tante cose che daranno risultati , altre che ne daranno di meno ma è indubbio che ciò che la svolta non si vede.
Ecco perché mi batto così tanto per difendere ciò che è rimasto dell’automotive e perché chiedo che venga usato il Metodo Genova per accelerare la Tav e i lavori pubblici.
Pensate se noi non avessimo salvato la TAV nel 2018 come saremmo messi!
Mino Giachino

Lavoro: dagli annunci online l’andamento di Febbraio

Il lavoro in Italia continua ad essere al centro di un’attenzione costante e di grande interesse. A Febbraio 2022, le statistiche relative alle province, alle città, alle mansioni più richieste e ai candidati offrono un quadro abbastanza chiaro delle tendenze emergenti nel settore.

Le 5 migliori province

La provincia con il numero maggiore di annunci è Milano, con 33.677 offerte, seguita da Bologna con 14.620 (-48%), Roma con 14.593 (+8%), Torino con 10.541 (-20%) e Bergamo con 10.388. I profili più ricercati a Milano sono quelli legati al marketing, all’ingegneria, alla contabilità, alla banca e all’economia; a Bologna prevalgono gli ingegneri, i lavori come autista, la contabilità, l’operaio e la logistica; a Roma sono più richiesti gli ingegneri, il marketing, l’informatica, la contabilità e l’amministrazione; a Torino, invece, si ricercano soprattutto ingegneri, figure legate all’automotive, impiegati, operai e figure di marketing; infine, a Bergamo le mansioni più ricercate sono quelle dell’operaio, dell’autista, dell’impiegato, dell’ingegnere e del magazziniere.

Le 10 mansioni più richieste

In generale, le mansioni più richieste a livello nazionale, come riportato da annunci lavoro 360 sono l’ingegnere, l’economia, il lavoro autista, la contabilità, l’impiegato, l’operaio, il lavoro autista, l’impiegato, l’ingegnere e il magazziniere.

Le 5 migliori città

In termini di offerte di lavoro, le 5 città con maggior numero di annunci sono Cinisello Balsamo (39.569), Sesto San Giovanni (38.338 +15%), Bresso (37.441 +17%), Cusano Milanino (37.068 +19%) e Cormano (34.272). I profili più richiesti in queste città sono quelli legati al marketing, all’ingegnere, alla contabilità, alla banca e al lavoro autista.

Le 5 migliori regioni

A livello regionale, le statistiche più interessanti riguardano Lombardia (81.811 +13%), Emilia-Romagna (50.045 +9%), Veneto (38.643 +12%), Piemonte (29.552 +13%) e Toscana (28.358). Le mansioni più richieste in Lombardia sono quelle dell’autista, dell’operaio, dell’impiegato, del magazziniere e della logistica; in Emilia-Romagna prevalgono l’operaio, l’autista, l’impiegato, l’ingegnere e la logistica; in Veneto sono più ricercati l’operaio, l’impiegato, il magazziniere, la logistica e l’autista; in Piemonte si cercano operai, autisti, impiegati, magazzinieri ed ingegneri; infine, in Toscana prevale l’operaio, l’autista, l’ingegnere, il promoter e l’impiegato.

5 città con più candidati

Per quanto riguarda i candidati, le città con più domande sono Roma (1.406 +14%), Palermo (478 +14%), Milano (475 +12%), Catania (406 +10%) e Genova (404 +12%). In conclusione, le statistiche a Febbraio 2022 confermano che molte regioni e città italiane sono ancora in forte crescita, con numerosi profili ricercati sia nei settori tradizionali che in quelli innovativi. Le mansioni più richieste sono quelle legate all’ingegneria, all’economia, al lavoro autista, alla contabilità, all’impiegato, all’operaio e al magazziniere, mentre le città con più candidati sono Roma, Palermo, Milano, Catania e Genova.

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