ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 146

Vinitaly 2023, Confagricoltura: gli itinerari del gusto premiano il territorio

Dentro una bottiglia di vino c’è un territorio, una storia famigliare, una tradizione; tutto intorno, il turismo”. Questo il commento di Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte a margine del successo dei vini piemontesi alla 55 edizione del Vinitaly, conclusasi ieri a Verona.

 

Una selezione delle migliori etichette del territorio piemontese è stata protagonista all’interno della Galleria delle Regioni, lo spazio allestito da Confagricoltura nello stand H di Verona Fiere. I vini provenienti delle sei provincie piemontesi, a rotazione, hanno rappresentato tutte le denominazioni tutelate e riconosciute a livello nazionale: complessivamente 18 vini a Denominazione di origine controllata e garantita e 41 denominazioni di origine controllata DOC hanno mostrato ai visitatori le caratteristiche orografiche dei territori di origine e le proprie peculiarità organolettiche.

Il Piemonte, con una superficie vitata di 48.000 ettari, di cui il 43% situata in montagna, il 30% in collina e il 27% in pianura – prosegue Allasia – offre eccellenze enogastronomiche riconosciute a livello internazionale; i nostri vitivinicoltori hanno saputo affrontare e superare, grazie alla qualità dei loro prodotti, la riduzione delle esportazioni durante il Covid, trovandosi oggi ad essere il primo comparto nella bilancia dell’esportazione del nostro Paese”.

 

Confagricoltura ha però sottolineato il fatto che il settore deve purtroppo oggi fronteggiare gli attacchi di chi in Europa vuole imporre al vino etichette analoghe a quelle dei pacchetti di sigarette, anche da sempre in Italia ne viene promosso un consumo consapevole e responsabile.

 

Il presidente di Confagricoltura Piemonte, nel concludere la sua visita al Vinitaly, ha fatto rilevare alcune rilevanti criticità che toccano nel vivo le aziende piemontesi, ovvero l’applicabilità della proposta di regolamento sugli imballaggi e la mancanza di manodopera specializzata nelle campagne: “Insieme con Federvini, chiediamo che il vino sia escluso dal regolamento che prevede dal 1° gennaio 2030 l’obbligo del riuso delle bottiglie e il contenimento del loro peso e volume” conclude Allasia: “Il Decreto flussi che ha assegnato una quota insufficiente alle Associazioni datoriali mette a rischio non solo le operazioni colturali di routine ma anche la vendemmia del prossimo autunno. Auspichiamo quindi che venga emanato al più presto un nuovo provvedimento per integrare la quota di lavoratori da qui a ottobre”.

Pasqua, il turismo torinese è sempre più agri-turismo

Pasqua e Pasquetta in agriturismo diventa un classico del turismo anche per Torino e provincia. Dalla fine del lockdown con l’esplosione del turismo interno italiano e l’inaspettata riscoperta del turismo di prossimità si registra il boom dei soggiorni nelle aziende agrituristiche soprattutto nelle vacanze pasquali e nei ponti primaverili.

Così, anche per questo lungo ponte di Pasqua si assiste al tutto esaurito nei 146 agriturismi della provincia di Torino: sold out per i circa 6.000 posti a tavola nei ristoranti annessi alle aziende agricole ma anche per i 126 posti letto.

Tra i piatti più gettonati ci sono gli antipasti classici piemontesi, la polenta concia o con spezzatino di selvaggina, la ricca varietà piemontese di pasta fresca lunga o ripiena (tajarin e agnolotti in testa), le carni di agnello e capretto, le torte salate con verdure e le preparazioni con erbe selvatiche e uova fresche.

Secondo Jacopo Barone, presidente di Terranostra Torino, l’associazione che raccoglie le 50 aziende agrituristiche del Torinese che aderiscono a Campagna Amica «i turisti prenotano nei nostri agriturismi perché sono parte di quegli stessi territori che vogliono scoprire e vivere ma anche perché permettono di visitare Torino pur dormendo in campagna e in montagna». Dunque pernottamenti, cene e colazioni nel silenzio dei boschi e dei campi ma giornate passate a visitare Torino. «Però la maggior parte sceglie gli agriturismi per soggiorni che mettano insieme cultura e arte ma anche natura e forma fisica. Chi dorme in agriturismo passa la giornata a visitare luoghi ricchi di storia e di bellezze artistiche oppure sale sulla mountain bike o imbocca un sentiero per un trekking».

Un’offerta di soggiorno che non può prescindere dal territorio e che è intimamente legata alle produzioni agricole e alla tradizione enogastronomica. «I nostri cuochi cucinano sempre piatti locali, magari reinventati, ma sempre ancorati alla nostra terra. I vini sono i vini locali delle colline e delle valli, spesso ancora sconosciuti al grande pubblico; oppure sono i grandi vini del Piemonte. Un piacere enogastronomico condito di atmosfere familiari e agricole, dove i bambini possono vedere gli animali e correre nei prati e dove gli adulti possono rilassarsi e ricaricarsi».

La scelta degli agriturismi è una tendenza nazionale che da anni si registra nel Centro-Sud. Infatti, sono oltre mezzo milione le presenze dei vacanzieri italiani che hanno scelto di alloggiare negli agriturismi nel weekend di Pasqua spinti dalla voglia di stare all’aria aperta alla ricerca del buon cibo. È quanto emerge da una stima di Coldiretti per le vacanze di Pasqua con la previsione di quasi 12 milioni di italiani in viaggio,

Sulla base delle indicazioni di Campagna Amica a far scegliere una delle 25.400 aziende agrituristiche italiane è anche la spinta verso un turismo tutto Made in Italy di prossimità, “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere. Un trend che vede protagonista la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.

Per scegliere l’agriturismo giusto il consiglio è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.campagnamica.itdove è possibile confrontare le diverse offerte.

Prezzi alle stelle, i piemontesi scelgono il discount

Nel primo trimestre del 2023 il 15 percento in più tra i piemontesi rispetto allo scorso anno effettua i propri acquisti di alimentari nei discount.

“Sono soprattutto le fasce più deboli economicamente a ricorrere  a scorte di beni a lunga scadenza, come scatolame, in cerca dell’offerta migliore”.

Lo afferma Patrizia Polliotto, responsabile di Torino e del Piemonte per l’Unione nazionale consumatori che ha realizzato uno studio in cui si conferma la crescita nelle chiusure dei negozi al dettaglio, a livello nazionale di circa 2 all’ora nel 2022, e che in Piemonte ha portato a un incremento del 13% di scomparsa di botteghe alimentari e di generi vari per la concorrenza della grande distribuzione.

E molti piccoli comuni restano senza un punto commerciale di generi di prima necessità, penalizzando così soprattutto i più anziani.

Confartigianato imprese: “Prudenza sul Codice appalti”

 Enzo Tanino (Presidente di Confartigianato Imprese edilizia):” Apprezziamo l’impegno per semplificare e razionalizzare una disciplina molto complessa ma dobbiamo essere prudenti perché, se da una parte favorisce l’accesso alle imprese più piccole, dall’altra potrebbe favorire, in alcuni casi, infiltrazioni illegali”

  

  Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “riteniamo necessario che il governo avvii tavoli di concertazione con le organizzazioni imprenditoriali e tutti gli attori del mercato degli appalti per scrivere insieme le regole mancanti”

 

 

 

“Apprezziamo l’impegno per semplificare e razionalizzare una disciplina molto complessa, come quella del Codice appalti, e la volontà del Governo di renderla operativa in tempi rapidi. Semplificazione, certezza delle norme e velocità dei procedimenti sono indispensabili per favorire il lavoro e la crescita delle imprese – afferma Enzo Tanino, Presidente di Confartigianato Piemonte edilizia – bene anche la volontà di coinvolgere maggiormente le MPI anche applicando il subappalto a cascata”.

Si tratta di una riforma strutturale, cosiddetto “Codice Salvini”, dal nome del Ministro alle infrastrutture che lo ha fortemente voluto, che segue gli impegni assunti nell’ambito del PNRR e che mira a ridurre i tempi della burocrazia e dei cantieri.

 

“Dobbiamo, però, essere prudenti – continua Tanino – perché, se da una parte favorisce l’accesso alle imprese più piccole, dall’altra potrebbe favorire, in alcuni casi, infiltrazioni illegali. A questa perplessità si aggiunge anche quella riferita all’affidamento diretto e alla procedura negoziata fino alla soglia di 5, 3 milioni di euro. Bene l’affidamento diretto ma questo non deve diventare un sistema che impedisca alla piccola media impresa artigiana di prendere direttamente un lavoro costringendola a lavorare solo in subappalto. Noi sosteniamo la suddivisione in lotti di un lavoro, ci lascia però perplessi il fatto che, a fronte di questa previsione, il Legislatore non abbia, neanche questa volta, disciplinato in maniera articolata e completa una tipologia di aggregazione come la rete d’impresa che permetterebbe più agevolmente una partecipazione aggregata delle imprese artigiane alle gare per vedersi affidare questi lotti. Confidiamo quindi di poter ritrovare questa disciplina nel il futuro regolamento attuativo del Testo Unico. Mi sento infine di esprimere un giudizio positivo sul fatto che il Testo unico preveda un punteggio premiale in fase di valutazione dell’offerta per tutti coloro che utilizzeranno materiali Made in Italy. È un tema che stiamo portando avanti da tempo e non possiamo che essere soddisfatti che il Legislatore ne abbia voluto tener conto”.

 

“La riforma andrebbe ulteriormente perfezionata, tuttavia non si poteva andare avanti con le regole precedenti ed era importante evitare di continuate a ripetere vecchi errori-commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – e bisogna farlo insieme a chi opera sul campo. Per questo riteniamo necessario che il governo avvii tavoli di concertazione con le organizzazioni imprenditoriali e tutti gli attori del mercato degli appalti per scrivere insieme le regole mancanti e mettere a punto alcuni aspetti ancora deboli. Insomma, per costruire un Codice a prova d’urto che deve funzionare efficacemente per i prossimi anni. Il Codice degli appalti è perfettibile, certo, ma è uno degli strumenti che dovrà permetterci di rilanciare l’economia e di non perdere le risorse che abbiamo a disposizione per costruire il futuro dell’Italia”.

UniTo e SCT Centre: progetto Green Ethics con 18 partner europei

Social Community Theatre | Università di Torino capofila di un grande progetto europeo di teatro sociale di comunità per sensibilizzare al cambiamento climatico

 

Ieri presso l’Aula Magna dell’Università di Torino alla Cavallerizza Reale è stato presentato il progetto Europeo Green Ethics – Green Experience through Theatre Inspiring Community.

Un grande progetto di Teatro Sociale di Comunità, vincitore del bando Creative Europe Large Scale 2021 e che svilupperà  innovative iniziative culturali e di teatro sociale di comunità per creare consapevolezza nei cittadini sulle tematiche e le problematiche del cambiamento climatico promuovendo in loro il pensiero critico e la proattività rispetto al Green Deal.

 

Green Ethics nasce dalla collaborazione interdisciplinare di 18 partner co-organizzatori e 64 partner associati (tra cui compagnie teatrali, università e centri di ricerca, grandi poli culturali, enti sociali, istituzioni pubbliche) in 12 paesi europei. Capofila di progetto è l’Italia con Social Community Theatre Centre | Università di Torino.

 

Sul palco dell’Aula Magna della Cavellerizza di Torino si sono alternati la Professoressa Barbara Bruschi (Vice-Rettrice per la didattica Università degli Studi di Torino), Alessandro Pontremoli (PI Green E.Th.I.Cs ), Alessandra Rossi Ghiglione (Direttrice di SCT Centre|Unito), Matteo Negrin (Fondazione Piemonte dal Vivo), Jutta Kastner (Direzione Generale Commissione Europea Istruzione, gioventù, cultura e sport), Paola Sabbione (Fondazione Compagnia di San Paolo) Alberto Pagliarino (PM Green Ethics), Emiliano Paoletti (Polo del ‘900),  Daniele Ronco (Mulino ad Arte), Gimmi Basilotta (Compagnia Il Melarancio), Oliviero Ponte di Pino, Giulia Alonzo (TrovaFestival), Lorenzo Barello (Teatro Stabile di Torino), Carlotta Salerno (Assessorato alle Politiche Giovanili e alla Rigenerazione Urbana Città di Torino)

 “Grazie a Green Ethics, portiamo in Europa due best practice Italiane e piemontesi” ha dichiarato Alberto Pagliarino, PM Green Ethics, “la versione del gioco dell’oca interattivo ideato da SCT Centre insieme al Polo del 900  e il teatro a pedali progettato dall’Associazione culturale Mulino ad Arte. È il nostro terzo progetto nell’ambito Creative Europe e ancora una volta affrontiamo una nuova sfida, quella della sensibilizzazione dei cittadini europei al cambiamento climatico. Siamo impazienti di iniziare a lavorare con i 12 partner europei con i quali creeremo un nuovo Protocollo Green, che ci porterà a cambiare le nostre abitudini verso una vita più sostenibile.”

 

Teatro e gaming per una cittadinanza attiva e consapevole

Nell’arco dei prossimi 4 anni Green Ethics svilupperà format culturali e artistici innovativi che avranno lo scopo di coinvolgere attivamente ed emotivamente i cittadini nel processo creativo di trasformazione in una società più consapevole e sostenibile:

 

  • “The Green Ethics Live Game”, uno spettacolo teatrale interattivo che si ispira a “OCA, l’arte che allena il pensiero” il format realizzato da Social Community Theatre Centre e Polo del 900 con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del “Bando CivICa”. Una performance teatrale e insieme un gioco partecipativo nella forma del gioco dell’oca che diverte, fa riflettere e crea competenze attraverso i linguaggi del teatro e del gaming. Uno spettacolo altamente innovativo che verrà proposto in tre formati (live, da tavolo e on line) incentrato sui temi ambientali e che avrà lo scopo di coinvolgere il pubblico nella creazione di contenuti, rendendolo parte attiva di un’azione civica.

 

  • E il format “Teatro a pedali”, best practice piemontese dell’Associazione Culturale Mulino ad Arte, un dispositivo a basso impatto in grado di alimentare un palcoscenico con un sistema di cogenerazione azionato da biciclette che sensibilizza il pubblico all’ecosostenibilità attraverso un approccio esperienziale.

 

Dal 2023 al 2026: performance, workshop, attività teatrali per coinvolgere 45 mila cittadini in Europa.

Entro il 2026, il progetto realizzerà 110 performance live in piazza, 1.200 attività teatrali con le scuole e piccole comunità attraverso l’utilizzo della versione del gioco in scatola, una sorta di Gioco dell’Oca interattivo sui temi dell’ambiente e 50 workshop in 10 città europee coinvolgendo più di 100 professionisti e circa 45.000 cittadini (principalmente appartenenti a gruppi svantaggiati), di cui 1000 andranno in scena insieme agli artisti,  verranno inoltre prodotti 1 pubblicazione scientifica e 1 fotolibro.

 

PARTNER E LUOGHI

Il progetto si sviluppa in 110 città dell’Unione Europea su 12 nazioni: Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Olanda, Germania, Svezia, Ungheria, Polonia, Lettonia, Bulgaria, Serbia.

Principali Partner Italiani SCT Unito; Polo del 900; Il Melarancio, Mulino ad Arte

Partner italiani associati principali: Comune di Torino, Comune di Cuneo, Teatro Stabile di Torino, ATeatro.

Tutti i partner:

University Of Turin – Sct Centre (Italy); Theatre Zid (The Netherlands); Theatre Brama (Poland); Teatro  Il Melarancio (Italy) – Centro culturale Nepker (Serbia); biblioteca pubblica Njegos (Serbia); Teatro Studio 7 (Germany) Teatro Asta (Portugal); Teatro Residui Teatro (Spain); Teatro Omma (Greece); Politecnico di Creta Tuc (Greece); Universidade De Evora (Portugal); Fondazione Polo Del ‘900 (Italy); Associazione Culturale Mulino Ad Arte (Italy), Ente no profit Pro Progressione (Hungary) Fondazione culturale Fece (Bulgaria); Centro di divulgazione scientifica – Zip (Latvia); Associazione di arti visive Caprifolen (Sweden).

Il Piemonte punta sull’idrogeno verde con tre impianti di produzione

Tre i progetti finanziati in Piemonte con il fondi del Pnrr

Sono tre i progetti finanziati con le risorse del Pnrr per la produzione di idrogeno verde su aree industriali dismesse in Piemonte. La Regione ha completato la procedura di selezione delle candidature arrivate per il bando lanciato dal ministero dell’Ambiente a fine dicembre, sulla missione 2 del Pnrr, e ha approvato la graduatoria. Sette progetti sono idonei, tre saranno immediatamente finanziati per un importo complessivo di 19,5 milioni di euro. I tre progetti finanziati prevedono la produzione di idrogeno ad uso industriale.

Rf-Idra, in raggruppamento con Rf-40, riceverà 1,2 milioni per un impianto di idrogeno verde a Gattinara nel Vercellese per alimentare un’attività di produzione di laterizi a elevata tecnologia.

La raffineria Sarpom S.p.A. di Trecate nel Novarese si aggiudica 16,8 milioni di euro per la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno green.

Il terzo progetto, proposto dalla società Films S.p.A. di Premosello-Chiovenda, nel Verbano, che realizza leghe metalliche, è finanziato con 1,5 milioni di euro.

I tre progetti prevedono l’installazione di elettrolizzatori per complessivi 6 megawatt e utilizzeranno impianti fotovoltaici di nuova realizzazione, per una potenza complessiva di circa 9 megawatt per produrre l’idrogeno rinnovabile che sarà utilizzato in processi industriali di realtà produttive piemontesi, ma in prospettiva l’utilizzo potrà essere esteso ad altri settori in cui il vettore green sarà richiesto, ad esempio per i trasporti.

Per il presidente della Regione, con l’approvazione della graduatoria e l’avvio dei progetti, entra nel vivo la realizzazione della Hydrogen Valley del Piemonte. I tre progetti di produzione di idrogeno verde ad uso industriale, prosegue il presidente, si aggiungono infatti a quelli per la realizzazione delle cinque stazioni di rifornimento per i veicoli che si sono aggiudicati un finanziamento sul bando nazionale. Il Piemonte conferma, secondo il Presidente, una vivacità imprenditoriale capace di raccogliere le sfide della transizione energetica.

Per l’assessore all’ambiente c’è ancora spazio per intercettare nuove risorse perché la Regione ha già chiesto al governo ulteriori fondi per poter ulteriormente potenziare la strategia del Piemonte sull’idrogeno in cui la Regione crede molto. L’assessore ricorda poi che è attivo da ieri lo sportello per il bando Fesr sull’efficientamento dei sistemi produttivi, che include anche l’alimentazione a idrogeno, con oltre 92 milioni di euro di dotazione che rappresenta un’ulteriore occasione di finanziamento di chi ha già i progetti pronti.

Soddisfatto anche l’assessore alle attività produttive per il quale questa notizia è la dimostrazione che il tessuto industriale del Piemonte è vivo e sa cogliere opportunità di sviluppo e di impresa che guardano al futuro.

Cambiamenti climatici, la Regione e le misure in difesa dell’ambiente

Via libera dalla Giunta al bando, da 12 milioni e mezzo di euro, che aprirà a fine aprile, destinato ad Enti di Gestione delle Aree Protette e Unioni Montane, per prevenire il rischio idrogeologico e promuovere la resilienza e la difesa del territorio.

Prevenire il rischio idrogeologico con la realizzazione di opere finalizzate al consolidamento dei versanti caratterizzati da instabilità (frane), al contrasto dell’erosione delle sponde dei torrenti, con interventi di manutenzione e gestione della vegetazione lungo le stesse, e messa in sicurezza della viabilità, sia locale che sentieristica. Il tutto nell’ottica, sia della resilienza ma anche del rispetto degli habitat e degli ecosistemi; gli interventi, infatti, dovranno prevedere opere a basso o nullo impatto ambientale che si avvalgano soprattutto di tecniche di ingegneria naturalistica e che siano da realizzare in siti di particolare interesse ecologico e naturalistico caratterizzati da fragilità ambientale.

Il bando, che poggia su una dotazione di 12 milioni e 500mila euro del Fesr (Fondi europei per lo sviluppo regionale) 21-27 aprirà a fine aprile ed è destinato agli Enti Gestori delle Aree naturali protette, Enti parco Nazionali, Unioni Montane presenti sul territorio regionale ed ente di gestione dei Sacri Monti.

Un’altra misura, messa in campo da Regione Piemonte sui Fondi Regionali per lo Sviluppo Regionale, per favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici. Nella programmazione dei fondi FESR 21-27 del Piemonte, alla transizione ecologica è destinata la somma di 475 milioni di euro e, per la prima volta, fondi europei di investimento sono messi a disposizione dell’ambiente e per la resilienza dei territori delle aree protette.

Per il vicepresidente e assessore regionale ai Parchi si tratta di interventi coerenti con l’attenzione che la Regione pone ai parchi ed alle aree protette, che per loro natura richiedono interventi a basso impatto. Il recupero e la difesa del territorio nel rispetto degli habitat e degli ecosistemi sono una priorità assoluta

Per l’assessore regionale all’Ambiente la tempestività di approvazione di questa misura, che si somma a quelle recentemente presentate dalla giunta, a soli tre mesi dall’avvio della programmazione europea piemontese dimostra la grande attenzione della Regione Piemonte alla prevenzione del rischio di catastrofi naturali e la capacità a gestire al meglio le misure europee, con l’obiettivo di permettere agli enti beneficiari di aver accesso alle risorse con molta velocità.

Torino ospita l’Earth Day, per costruire un futuro migliore

/

Tra le 100 città che si sono impegnate a diminuire le proprie emissioni con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica,  Torino diventa per un giorno la capitale della tutela dell’ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici. “Per tornare ad esserlo ogni anno”, ha detto l’Assessore alla Transizione ecologica Chiara Foglietta, nel corso della presentazione oggi alla Cavallerizza Reale dell’Earth Day, la più grande manifestazione ambientale del mondo.

Il 22 aprile, dalle 10 e fino a mezzanotte, ai Giardini reali e alla Cavallerizza, si susseguiranno una serie di appuntamenti conclusi da un concerto per la Terra con  l’obiettivo di sensibilizzare al tema della sostenibilità e generare un cambiamento culturale in grado di incidere sullo stile di vita personale a partire da piccoli gesti quotidiani più rispettosi dell’ecosistema. “Eventi come questo servono a risvegliare la nostra coscienza climatica, a fare cultura e spiegare che o si agisce adesso o il futuro sarà invivibile”, ha ricordato nel suo intervento l’Assessora, sottolineando come” la Città indica la strada, ma solo insieme, istituzioni e cittadini, riusciremo a raggiungere l’obiettivo della neutralità”

L’evento proporrà molte attività dedicate ai giovani, protagonisti nella transizione verso un mondo più sostenibile. Laboratori informativi per bambini e una grande Caccia al Tesoro consentiranno ai  partecipanti di imparare a conoscere quei  piccoli gesti che ognuno può compiere quotidianamente per rendere la propria vita e città più sostenibile. Numerose saranno anche le attività dedicate ai più grandi, con momenti di yoga e mindfulness condotti dall’associazione Wake Up!

L’Earth Village, un’area dedicata al mondo della divulgazione e al confronto tra tutti i protagonisti del Cambiamento, vedrà il succedersi di divulgatori, fondazioni, NGO, scienziati e content creator. Tra questi, sarà presente anche il Salone Internazionale del Libro di  Torino, che proporrà – in collaborazione con AWorld – uno scambio di libri (di cui una parte donata dal Salone stesso) con lo scopo di incentivare la lettura

La giornata sarà animata da diversi momenti, in particolare la Fondazione Compagnia di San Paolo renderà noti i risultati della challenge “Sostenibili per natura” attivata all’interno dell’app AWorld per potenziare gli obiettivi di “Sportivi per Natura”, il bando lanciato nel 2022 per sostenere gli enti sportivi di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta nel periodo post-pandemico e per promuovere i benefici di uno stile di vita sano uniti alla protezione dell’ambiente.

La Fondazione – ha ricordato questa mattina il segretario generale, Alberto Anfossi – negli ultimi anni ha inserito la tutela ambientale fra le proprie linee di azione e Earth Day Torino 2023 guarda alle urgenze in materia ambientale ponendo le persone al centro in ottica di attivazione e coinvolgimento diretto per dare il proprio contributo nella lotta globale al cambiamento climatico”

Nel corso della giornata artisti, musicisti, divulgatori e influencer prenderanno parte alle attività e ai panel in programma. Saranno presenti per testimoniare il proprio impegno nella salvaguardia dell’ambiente anche la cantante Rose Villan ed Elisa, madrina di una nuova grande operazione di forestazione che prenderà il via con la piantumazione di  un ippocastano all’interno dei Giardini Reali di Torino.

All’interno dei Giardini Reali avrà luogo, inoltre, l’Earth Market by Green Pea & Barone Ostu: uno spazio di vendita e di scoperta dedicato al mondo del vintage e del second hand.

Durante le manifestazioni ci sarà spazio anche per il divertimento, il palco darà infatti voce a Massimiliano Loizzi che farà divertire il pubblico con il suo comedy show Il Tour Buonista portato adEarth Day Torino 2023 grazie alla collaborazione con il Torino Fringe Festival.

A partire dalle 19, Eugenio Cesaro (Eugenio in Via Di Gioia), condurrà insieme ad Anna Olivero (editor in chief di AWorld) il Concerto per la Terra. Sul Main Stage di Earth Day, all’interno dei Giardini Reali, prenderà vita una speciale performance live – gratuita e aperta a tutti – che farà ballare e cantare il pubblico sulle note di grandi musicisti, tutti attivamente impegnati sulle tematiche di sostenibilità promosse da Earth Day. Sul palco si alterneranno Saturnino, Marlene Kuntz, Syria, Ensi, Epoque, Frero, Klaus, Leon Faun e molti altri. Un momento conclusivo che vuole non solo celebrare la Terra, ma soprattutto lanciare un appello alla protezione del Pianeta, perché non abbiamo un Pianeta B.

Organizzata da AWorld e Club Silencio con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, la giornata sarà gratuita e carbon neutral.

“Speriamo che il messaggio legato alla Giornata per la Terra arrivi forte e chiaro a quante più persone possibili, non solo in Italia ma nel mondo”, affermano Alessandro Armillotta, CEO e Co-Founder di AWorld e Alberto Ferrari, Presidente di Club Silencio.

Le celebrazioni di Earth Day Italia di Roma e Torino, saranno trasmesse in streaming sulla piattaforma RAI Play, e durante tutta la giornata verranno realizzati collegamenti tra le due manifestazioni per dare risalto ai momenti salienti.

Efficienza energetica per le imprese,  il via al bando

Aperto  lo sportello per il bando da 92 milioni di euro che prevede due misure: una per l’efficientamento energetico, l’altra per la promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili.

Aperto da alcuni giorni lo sportello del bando, dedicato alle imprese, per l’efficientamento energetico con l’obiettivo di ridurre il consumo di energia primaria, e per la promozione delle energie rinnovabili.

Il bando, prima misura avviata con il Fondo regionale di sviluppo sostenibile 21-27, e poggia su una dotazione finanziaria totale di 91 milioni e 800 mila euro e si declina in due azioni: la prima, con una dotazione di 68 milioni di euro è volta alla realizzazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento, interventi di razionalizzazione dei cicli produttivi e per l’utilizzo efficiente dell’energia, interventi di efficientamento energetico degli edifici delle imprese, l’installazione di sistemi per l’automazione degli edifici e interventi di sviluppo di processi innovativi volti al risparmio energetico.

Per la seconda azione, con dotazione di 23 milioni e 800 mila euro, sono ammissibili interventi per la promozione delle energie rinnovabili realizzati unitamente agli interventi di efficientamento energetico quali ad esempio la realizzazione di impianti di cogenerazione a fonti rinnovabili e ad alto rendimento, l’installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell’energia idraulica e solare fotovoltaica, impianti per la produzione di energia termica a partire dall’energia dell’ambiente, quindi geotermica, solare termica o da biomassa; la produzione di idrogeno verde da energia elettrica rinnovabile e, infine, la realizzazione di sistemi di accumulo o stoccaggio dell’energia.

L’obiettivo è quello di efficientare gli impianti per la produzione ma anche gli edifici delle imprese per abbattere i consumi di energia primaria e di conseguenza i costi legati al consumo, e, per quanto riguarda le rinnovabili, ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera perseguendo così gli obiettivi della sostenibilità ambientale.

Per il presidente della Regione, e gli assessori all’Ambiente ed Energia e allo Sviluppo e Attività Produttive si tratta di una misura che avvia un percorso molto importante e atteso, non solo per abbattere i costi energetici ma anche per rendere le imprese piemontesi più competitive.

Ulteriori informazioni ai seguenti link

https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-efficienza-energetica-energie-rinnovabili-nelle-imprese

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sviluppo/sviluppo-energetico-sostenibile/bando-efficienza-energetica-energie-rinnovabili-nelle-imprese

Il mondo degli affari punta alla finanza d’impatto e l’Università di Torino risponde con un corso ad hoc

Nuovi trend nel mondo degli affari per investire e gestire risorse finanziarie: l’obiettivo è generare impatto, cambiamento, positivo, oltre che un ritorno finanziario.

Questo approccio alla finanza sta diventando sempre più popolare tra gli investitori e le imprese che cercano di sostenere progetti e iniziative che generano un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Lo ha ben colto l’Università di Torino con il suo Dipartimento di Management che ha da poco avviato un corso universitario sulla finanza d’impatto, unico nel suo genere e ad alto valore professionalizzante. Il corso, che inizierà a maggio prossimo, è rivolto a laureati e professionisti che intendano acquisire competenze per il settore della finanza ad impatto, si concentrerà sull’insegnamento delle strategie e delle tecniche per investire e gestire risorse finanziarie in modo da generare impatto positivo, oltre a fornire una panoramica sulle opportunità di lavoro in questo ambito in espansione. Il corso si svilupperà in 40 ore di lezioni frontale a distanza e altrettante ore dedicate alla realizzazione di project work in gruppo con il supporto di tutor aziendali esperti.

Partecipare al corso universitario in finanza d’impatto offre molti benefici per gli studenti e le imprese che cercano di fare la differenza: in primo luogo favorisce l’apprendimento di competenze in finanza d’impatto. Non solo, il corso fornisce una panoramica completa dei concetti di finanza d’impatto, nonché delle strategie e delle tecniche per investire e gestire risorse finanziarie in modo da generare impatto positivo. Queste competenze sono sempre più richieste dai datori di lavoro e dalle imprese che cercano di adottare un approccio sostenibile alla finanza.

Il corso favorisce nuove opportunità di lavoro, offrendo una panoramica sulle richieste del mercato, nonché le competenze necessarie per accedere a tali posizioni. Il corso sarà tenuto da esperti nel campo della finanza d’impatto, offrendo ai partecipanti l’opportunità di fare networking con professionisti del settore. Inoltre, il corso sarà aperto a studenti e professionisti provenienti da diversi paesi e background, creando un ambiente di apprendimento interculturale e collaborativo

Il corso permette di acquisire competenze e strumenti per realizzare investimenti ad impatto positivo, offrendo ai partecipanti la possibilità di diventare protagonisti attivi del cambiamento.

Per informazioni https://www.management.unito.it/do/home.pl/View?doc=formazione_continua.html