Dall Italia e dal Mondo- Pagina 54

Così, in Francia, nel 1855 sbocciarono “I Fiori del Male”

Le liriche di Baudelaire conobbero  l’asprezza della censura dei benpensanti, conseguenza naturale dello scalpore sollevato dall’audacia dei componimenti e dall’anticonformismo dei temi trattati che sconvolsero l’intero mondo letterario europeo

BAUDELAIRE« Ma jeunesse ne fut qu’un ténébreux orage, traversé çà et là par de brillants soleils; le tonnerre et la pluie ont fait un tel ravage, qu’il reste en mon jardin bien peu de fruits vermeils »(Non fu che fosca tempesta la mia giovinezza,qua e là solcata da rilucenti soli;il tuono e la pioggia ne han fatto un  tale strazio da lasciare nel mio giardino solo qualche vermiglio frutto). Versi potenti, tratti da “L’ennemi”, il nemico, una delle poesie che Charles Baudelaire raccolse nei suoi “Les Fleurs du Mal”. Era il 1°giugno 1855 quando, per la prima volta, la Revue des Deux Mondes pubblicò, con tanto di nota cautelativa per violenza, diciotto poesie di Baudelaire dal titolo I Fiori del Male, opera che subito destò scalpore e fu censurata. Ma la censura e la critica de Le Figaro non bastarono a celare l’opera e, infatti, il grande pubblico fu subito attirato dal lavoro.  Così “I Fiori del Male” sbocciano in quel lontano primo giugno, per poi essere pubblicati in prima edizione il 25 giugno del 1857, con 100 poesie suddivise in 5 sezioni e messi in vendita in circa 1100 esemplari, dagli editori Poulet-Malassis et De Briose.BAUDELAIRE 2

Le liriche di Baudelaire conobbero nuovamente e con più vigore  l’asprezza della censura dei benpensanti, conseguenza naturale dello scalpore sollevato dall’audacia dei componimenti e dall’anticonformismo dei temi trattati che sconvolsero l’intero mondo letterario europeo. Il 20 agosto si celebrò a Parigi il processo penale contro l’autore e l’editore, accusati di pubblicazione oscena. Pubblico ministero era Ernest Pinard, lo stesso che qualche mese prima aveva pronunciato la requisitoria contro “Madame Bovary” di Flaubert. Baudelaire e Poulet-Malassis furono condannati a pene pecuniarie e alla soppressione di sei poesie. Negli appunti scritti per il suo avvocato per la difesa, Baudelaire diceva: “Il libro deve essere giudicato nel suo insieme: solo così si può coglierne la terribile moralità”. Il 30 agosto Victor Hugo gli scrisse: “I vostri “Fiori del male” risplendono e abbagliano come stelle […]”. E pensare che Baudelaire voleva intitolare la sua opera “Les lesbiennes”, ovvero “Le lesbiche”, proprio per provocare quella gente che tanto disprezzava. Nonostante la censura e le critiche feroci che subì al tempo, il capolavoro di Baudelairesi diffuse in tutta Europa e ancora oggi I Fiori del Male è considerata una delle opere più innovative e influenti dell’Ottocento. Per questo vale sempre la pena brindare al talento di Baudelaire, accompagnando il tutto con  gli ultimi versi de “Le osterie” di Alda Merini che, ricordandolo, scriveva che in quei luoghi popolari“..ci sta il nome di Charles scritto a caratteri d’oro”. Santè!

Marco Travaglini

“Il bug di Google consuma un mare di dati”

Un bug in Google News provocherebbe un consumo spropositato di dati”. Il forum di supporto di Big G – scrive il sito specializzato “The Verge” – pubblica numerose segnalazioni di una falla che interesserebbe, già dalla scorsa estate, il rinnovato servizio di notizie di Mountain View. L’app consumerebbe decine di gigabyte con ogni tipo di rete, sia wifi sia mobile. Le lamentele degli utenti  riguardano i costi e il fatto che tale consumo non è evidente a meno che non si controlli la pagina di utilizzo dei dati. Le segnalazioni sembrano provenire soprattutto  da Stati Uniti, Gran Bretagna e Giappone, al momento non  dall’Italia. Google sarebbe già  a conoscenza del problema.

Ragazzo violenta 12enne. Cercava le vittime su Whatsapp

DALLA SICILIA Gli agenti della squadra mobile di Ragusa hanno arrestato un 21enne per violenza sessuale nei confronti di una ragazzina di 12 anni. Il  giovane contattava su gruppi WhatsApp alcune bambine, le più piccole, più facilmente plagiabili.  La piccola avrebbe subito violenza fisica e sarebbe anche stata costretta ad avere, più volte, rapporti ”virtuali” con l’indagato. Anche un’altra ragazzina ha denunciato di essere stata adescata dal 21enne, però sarebbe riuscita a non farsi plagiare.

E’ morto a 99 anni l’uomo che distrusse la bomba atomica di Hitler

E’ morto a 99 anni l”uomo che fermò la bomba atomica di Hitler, il norvegese Joachim Ronneberg. Nel 1943 guidò un’operazione segreta in una centrale  sorvegliata  dai nazisti nella regione meridionale del Telemark, sabotando di fatto  le ambizioni nucleari della Germania. Fuggito dalla Norvegia nel ’40 dopo l’invasione tedesca, tornò per combattere con la resistenza e nel ’43 comandò un nucleo di cinque persone per colpire la centrale idroelettrica  che produceva la cosiddetta acqua pesante necessaria per produrre un ordigno atomico. Furono paracadutati vicino all’impianto dove riuscirono a piazzare gli esplosivi e a farlo saltare. Poi scapparono in Svezia sciando per 200 km, inseguiti dai tedeschi.

Ragazza muore dopo serata in discoteca, aperta inchiesta

Una ragazza di 24 anni, residente a Novara,  è morta in casa di amici dopo  un malore accusato  nella notte tra venerdì e sabato a Guastalla, in Emilia Romagna, al termine di una serata trascorsa in discoteca. Annunziata, questo il suo nome, era originaria di Napoli, ma residente nel Novarese, anche se si era appena trasferita nel Mantovano dove lavorava in un bar. La vicenda presenta circostanze poco chiare e la Procura di Reggio Emilia  ha aperto un’inchiesta per la quale è stata decisa l’autopsia al fine di accertare le cause della morte e capire se  la giovane abbia ingerito qualcosa di letale.

AVERE UN FIGLIO DOPO I 65 ANNI E’ ANCORA UN TABU’

Italiani perplessi anche davanti alla decisione degli anziani di fare investimenti finanziari a rischio (64%) e di scendere in politica (58%). Fiori d’arancio in età matura? Giudicati con occhio critico da 1 italiano su 3

 

Milano (MI), Ottobre 2018 – Gli italiani giudicherebbero piuttosto duramente una persona anziana che si prendesse la libertà di avere un figlio in età avanzata: il 91% degli intervistati resterebbe addirittura scioccato, una percentuale in linea con la media europea del 90%. Sono solo alcuni dei dati più interessanti emersi dall’edizione 2018 del sondaggio “I Senior di oggi in Europa. Sentirsi utili per invecchiare bene” condotto dalla società di ricerca Ipsos per la Fondazione Korian per l’invecchiamento di qualità (Institut du Bien Vieillir Korian). L’indagine, che ha messo a confronto i dati raccolti in Francia, Italia, Germania e Belgio attraverso le risposte di più di 8mila intervistati, ha coinvolto un ampio campione di rispondenti di sesso maschile e femminile e di età compresa fra i 15 ed i 64 anni e di età superiore ai 64 anni. E ancora: Il biasimo sociale per gli over 65 scatterebbe anche per investimenti finanziari a rischio (64%), per l’impegno elettorale e in politica (58%). Anche il rifiuto di andare in pensione verrebbe visto come ridicolo dal 53%dei rispondenti, così come la decisione di avviare un’impresa (48%), di riprendere gli studi per avviare una nuova attività (43%) e rifarsi una nuova vita e/o risposarsi (34%).

Meccanico arrestato per violenza sessuale su ragazzina

DALLA LOMBARDIA E’ stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di una condanna a 14 anni e 9 mesi per violenza sessuale su una minorenne di poco più di 14 anni, droga e ricettazione. Solo per la violenza i giudici del tribunale di Milano gli hanno inflitto una pena di 8 anni e 6 mesi. I fatti  avvennero nell’hinterland milanese tra il 1993 e il 2008, lui è un meccanico di 46 anni. Il reato di ricettazione riguarda l’attività di meccanico per il ritrovamento in officina di pezzi di auto rubate. E’ stato dimostrato che l’uomo aveva un giro di spaccio e che in diverse occasioni ha drogato la sua giovane vittima per avere rapporti sessuali.

“SOGLIE”, opere di Marco Cordero

Inaugurazione sabato 20 ottobre 2018, alle ore 18 nell’ex chiesa di san Vittore, in largo d’Azzo a Vercelli

NOTIZIE DAL PIEMONTE La mostra sarà visitabile il venerdì, il sabato e la domenica (ore: 10-12 e 15.30-18.30), grazie alla collaborazione dei volontari dell’Associazione Onlus “Amici del Duomo” ed al Servizio Civile e grazie al contributo di Fondazione CRT attraverso il progetto Citta e Cattedrali 2018. L’Arcidiocesi di Vercelli propone una mostra d’arte contemporanea a carattere spirituale, dell’artista torinese Marco Cordero,  dal titolo SOGLIE, allestita nell’ex chiesa di san Vittore. Il tematismo generale della mostra sarà il cammino dello spirito, facendo riferimento agli scambi culturali tra diversi popoli, possibili proprio grazie ai viaggi ed ai cammini e il titolo racchiude in una parola l’intento di dialogo tra le terre e i popoli. La mostra trae  spunto anche dagli scritti del vescovo d’Angennes e del vescovo Losana e dai testi dell’architetto Antonelli, tre figure ottocentesche di grande rilievo internazionale che influenzarono non solo Vercelli, Biella, Novara e il nord Italia, ma anche l’Europa e l’Oriente, producendo anche un’opera d’arte con alcuni testi dei tre grandi personaggi di cui sopra, legando così insieme le tre diocesi.  Inoltre, in un’ottica di welfare culturale, si prevede di organizzare un laboratorio in mostra con l’associazione Diapsi di Vercelli, legato ai temi dell’arte spirituale di Marco Cordero e di coinvolgere anche alcuni studenti dell’Accademia Albertina di Torino in altre attività laboratoriali. Nel progetto sono, inoltre, previste attività di schedatura preliminare delle visite pastorali del vescovo d’Angennes, in collegamento con la mostra e, infine, la Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare organizzerà laboratori pratici-creativi, coinvolgendo gli studenti delle scuole locali, legati alla reinterpretazione in chiave artistica di stemmi nobiliari ottocenteschi, tra cui quella del vescovo d’Angennes.Un’opera speciale sarà realizzata da Marco Cordero al fine di ricordare l’attività svolta in sinergia tra le Diocesi di Biella, Novara e Vercelli, nell’ambito del suddetto progetto Città e cattedrali.

 

Per info e contatti:

 

mail beni.culturali3@arcidiocesi.vc.it

CAMPAGNA PER LA PREVENZIONE DELL’INFLUENZA: IN UNA TOP 6 I FALSI MITI

Anche quest’anno con l’inizio della stagione autunnale è in agguato la prima ondata di influenza. E i dati non lasciano dubbi sul fatto che questa patologia non vada affatto sottovalutata:

l’influenza, che nella scorsa stagione ha colpito 8,6 milioni di contagiati contro i 5 milioni e 441 mila dell’anno precedente, nei mesi invernali 2018-2019 contagerà almeno 5 milioni di persone e altrettante saranno debilitate da sindromi parainfluenzali*. “La profilassi è fondamentale per tutelare le persone più fragili e gli anziani dai rischi dell’influenza”, ha spiegato Aladar Bruno IanesDirettore Medico di Korian Italia, azienda leader nell’offerta di servizi per l’invecchiamento di qualità. “Anche se il vaccino non garantisce una copertura totale, attenua notevolmente i sintomi della malattia e previene il rischio di complicanze. Per la prevenzione, però, sono importanti anche le buone prassi, come lavarsi spesso le mani e utilizzare fazzoletti di carta mono uso”.

 

Ma quali sono i falsi miti che circolano attorno al virus influenzale e alla sua diffusione?

1) L’influenza non è una malattia grave

L’influenza è una malattia infettiva contagiosa, con una fase sintomatica con febbre alta, tosse fastidiosa, brividi, stanchezza e dolori muscolari diffusi che possono persistere per diverse settimane. Solo se curata in modo tardivo e nei casi più gravi, questo virus può portare alla morte i soggetti più fragili o anziani.

2) Il vaccino contro l’influenza stagionale non è efficace

Essere vaccinati rende in ogni caso più protetti. Il vaccino viene aggiornato ogni anno con tre ceppi diversi per una migliore efficacia rispetto a un virus che muta facilmente.

3) Il vaccino contro l’influenza è pericoloso

I vaccini antinfluenzali non contengono adiuvanti e, in particolare, non contengono alluminio: i ceppi utilizzati sono inattivi e non patogeni. L’unica controindicazione è l’allergia alle proteine dell’uovo.

4) L’omeopatia è efficace quanto la vaccinazione per prevenire l’influenza

Solo il vaccino antinfluenzale ha una provata efficacia nella prevenzione dell’influenza. Perciò non può essere sostituito da un trattamento omeopatico.

5) il vaccino dell’anno precedente vale anche per l’anno in corso

In genere, il vaccino antinfluenzale stagionale è diverso da quello dell’anno precedente per almeno uno dei ceppi. I richiami di vaccino annuali sono indispensabili per disporre di una protezione efficace.

6) Il vaccino contro l’influenza stagionale è inutile

Si può affermare di avere avuto l’influenza solo dopo aver effettuato un test specifico. Accade spesso, infatti, che il virus dell’influenza venga confuso con altri virus respiratori in circolazione, che presentano sintomi analoghi.  In linea generale, le persone vaccinate che ritengono di avere avuto l’influenza hanno in realtà contratto un’infezione legata ad un altro virus.

 

 

LE MOSSE ANTI-INFLUENZA

 

“Nel caso dell’influenza il contagio avviene perlopiù per via aerea. E’ quindi possibile adottare semplici accorgimenti per difendersi dal virus, modificando alcune piccole abitudini quotidiane”, prosegue il Dottor Ianes. Ed ecco, in sintesi, alcuni consigli “salva-salute”:

 

 farsi vaccinare il prima possibile

 lavarsi e disinfettarsi regolarmente le mani

evitare di toccarsi il viso, in particolare naso e bocca

 soffiarsi il naso con un fazzoletto usa e getta e buttarlo nel cestino per allontanare subito batteri e germi

 coprirsi naso e bocca quando si tossisce o si starnutisce

Alle persone malate, infine, è consigliabile:

 limitare le uscite e rimandare le visite ai familiari;

 indossare una mascherina chirurgica se a contatto con persone debilitate;

 limitare i contatti: evitare di stringere le mani e abbracciare

 pulire regolarmente gli oggetti di uso quotidiano, come occhiali, sedie, cellulare, Pc, etc.

 

Ucciso a colpi di spranga: l’assassino è un vicino di casa

DAL PIEMONTE L’assassino è un vicino di casa. E’ stato lui a uccidere Dino Baglioni, il 90enne di Pralungo (Biella) trovato nella sua casa una settimana fa con il cranio fratturato. Lorenzo Osella,  di 34 anni, che abita poche porte a fianco, è stato arrestato ieri e avrebbe  già confessato dicendo  di avere usato come arma una spranga trovata vicino a torrente. E’ probabile che  la vittima l’abbia  sorpreso mentre stava frugando in casa per rubare. La vittima è stata trovata nel letto dove sarebbe stato portato per simulare una morte naturale.