L’incidente d’amore diviene amore incidente che ci aiuta a comprendere come la casualità dell’incontro, diviene causalità di ricerca e lacerazione interiore, il pathos si fa struggimento del cuore
Così Barbara Pregnolato nel suo primo romanzo ”L’altra accanto” ( edizioni Augh, collana frecce 2019, pagg.138 ) scava nel recesso dell’anima dei tre personaggi principali del suo testo, che divengono metafore dell’incomunicabilità della nostra società postmoderna, liquida ed egoista, dove il vissuto femminile del sentimento amoroso muta in disperato desiderio di verità.
Luci e ombre degli spazi e degli umori quotidiani aprono all’attesa del miracolo pacificatore e il situazionismo alla Guy Deborde sbuca da ogni angolo. Il cinema di Antonioni e il Kafka della Metamorfosi descrivono la monade dell’uomo del terzo millennio globalizzato, bulimico sentimentale e desideroso di riscatto, che solo nella magia dell’Amore espresso e vissuto pienamente nelle sue infinite forme, potrà trovare la sua più profonda, compiuta, necessaria e Umana realizzazione.
Monforte d’Alba (Cuneo) – Una lectio magistralis tenuta al Teatro Sociale di Alba dallo scrittore e saggista israeliano Amos Oz (Gerusalemme, 1939 – Tel Aviv, 2018), premiato nel 2016 in occasione della sesta edizione del Premio Lattes Grinzane (sezione “La Quercia”) “per la qualità letteraria e la verità umana dei suoi libri, per il suo essere grande narratore, partecipe e critico dello Stato di Israele”: è questa una delle chicche che si possono trovare via web su #PremioLattesGrinzane, pagina FB aperta, in questi tempi di grave emergenza sanitaria, dalla Fondazione Bottari Lattes (nata nel 2009 a Monforte d’Alba per volontà di Caterina Bottari Lattes) al fine di proseguire nella propria programmazione culturale in un periodo di necessaria serrata al pubblico di spazi ed eventi culturali d’ogni genere .
Il carattere innovativo del progetto risiede soprattutto nel coinvolgimento di privati e imprese. Per esprimere la propria candidatura l’artista deve, infatti, affiancarsi ad un partner privato (persona fisica o giuridica) che sia espressione di competenze specifiche, radicato in un territorio, impegnato nello sviluppo economico e sociale. Dalla viticoltura al tessile, dall’agroalimentare all’artigianato, dall’ecologia al digitale, l’artista potrà scegliere tra diversi comparti, facendo perno sulle specificità del settore economico preso in considerazione. “Non dovrà creare – precisano gli organizzatori – un’opera unica e dalla classica fruizione attraverso il modello della mostra, ma potrà ideare progetti anche immateriali che possano essere sviluppati in format culturali replicabili”.

Era il 4 aprile 1947 quando il signor Giovanni Ravetti, 46 anni, residente a Torino in via Cibrario, si precipitò al commissariato di San Donato per avvisare gli agenti del fatto che sua moglie si trovasse in dolce compagnia in una camera d’albergo nei pressi di piazza Statuto. Gli agenti intervennero subito e sorpresero i due amanti nell’atto di compiere il reato di adulterio ma, a quel punto, la reazione del marito fu indubbiamente tra le più originali che siano mai avvenute. Sventolando minacciosamente il tradizionale foglio di carta bollata propose al rivale, un facoltoso macellaio di Torino, una curiosa alternativa: il signor Ravetti non li avrebbe denunciati per il reato di adulterio se il macellaio avesse versato la somma di 10 mila lire all’ospizio di carità di Pozzo Strada. L’amante accettò la proposta e firmò un assegno rendendosi un benefattore suo malgrado. [Gazzetta del Popolo]

La terza e ultima asta di beneficenza promossa per raccogliere fondi a sostegno dei presidi sanitari della provincia più a nord del Piemonte per fronteggiare l’epidemia da COVID-19 si annuncia molto interessante. Dopo le due prime aste, che hanno permesso di girare alla Fondazione Comunitaria del Vco un totale di 7.065 EURO, i risultati attesi per questa terza tranche sono ancora più promettenti.