Cosa succede in città- Pagina 497

Proteste in piazza, scene di ordinario sabato blindato

corteo1corteo3 Cinque poliziotti feriti. corteo2Manifestazioni di protesta anche oggi. Un corteo di studenti nel pomeriggio verso il teatro Regio, sede del vertice europeo

 

Il leader della Fiom, Maurizio Landini, che ieri ha tenuto un comizio in piazza Castello, ha detto che l’azione del governo nel reprimere le proteste è stata troppo dura. Fatto sta che, al termine dei disordini, cinque agenti (dei 1500 schierati in assetto antisommossa) erano feriti. La Questura comunica che tutto si è svolto nel rispetto delle regole. E anche il premier Matteo Renzi interviene sui fatti torinesi affermando: “il lavoro non si trova con le proteste ma si devono creare le condizioni giuste nelle aziende”.

 

I momenti di tensione al corteo contro il vertice europeo del lavoro, in corso al teatro Regio, rischiano di ripetersi. Ieri lcuni tra manifestanti hanno abbattuto le transenne disposte lungo il percorso, lanciando petardi, pomodori e bottiglie contro la polizia. Una persona è stata fermata. Le forze dell’ordine hnno lanciato numerosi lacrimogeni e hanno effettuato alcune cariche di alleggerimento.

 

Alla manifestazione si è unito un gruppo di circa 300 di studenti e attivisti dei centri sociali, che hanno lanciato grossi e rumorosi petardi contro il cordone di protezione delle forze dell’ordine. Il vertice finisce in tarda mattinata, anche se il corteo studentesco è previsto nel pomeriggio.

 

(Foto: il Torinese)

Tutti i colori e i gusti del profumo

profumoprofumo2L’Essenziale. Grandi ospiti, “nasi eccellenti” nazionali e internazionali che animano workshop, promenade tra storici negozi del capoluogo subalpino, incontri, aperitivi e tanto altro ancora

 

Non occorre essere come la mitica Marilyn che dormiva avvolta solo in qualche goccia di Chanel  N5. Il profumo è parte dell’universo femminile, quel tocco in più che scegliamo con cura, divertendoci a testare infinite fragranze; anche se poi, magari, la nostra fedeltà è per una sola che più delle altre ci rappresenta, corredo della nostra personalità.

 

Ma cosa sappiamo del magico mondo di bouquet e accordi, della ricerca e del lavoro che impreziosisce le confezioni di ambrati, agrumati, cipriati o  floreali? Il dietro le quinte è nell’appuntamento “L’Essenziale: viaggio alla scoperta del Profumo attraverso parole, esperienze e curiosità” dal 17 al 19 ottobre. Tre giorni di piacevole e divertente full immersion, organizzati dal Circolo dei Lettori di Torino.

 

Grandi ospiti, “nasi eccellenti” nazionali e internazionali che animano workshop, promenade tra storici negozi del capoluogo subalpino, incontri, aperitivi e tanto altro ancora.

 

Il via è venerdì, con Laura Tonatto, che non per niente vanta il prestigioso riconoscimento della casa reale inglese, il Royal Warrant, segno che anche la Regina Elisabetta ama le sue fragranti creazioni. Il top dei “nasi” torinesi ci guida tra petali e fragranze delle rose Centifoglia e Taif, nel primo appuntamento “La rosa delle regine”. 

 

A seguire non c’è che  l’imbarazzo della scelta, perché all’ombra della Mole si concentra il fior fiore dei fondatori di famosi marchi internazionali. E allora scopriamo come “La prima scelta si fa col naso” nell’incontro con Marcella Bartoletti (consulente strategico per le fragranze) che spiega come si ottiene e si sceglie quella giusta da lanciare, con successo, sul mercato.

 

Spruzzi profumatissimi di letteratura poi con Gèrald Ghislain, ideatore di “Histoires de Parfums”, la linea di prodotti ispirati a Hemingway, Colette, Casanova e Marguerite Duras, una biblioteca olfattiva unica. Ancora pagine, tra profumi e glorie letterarie, al centro dell’incontro con Giovanna Zucconi, giornalista e fondatrice della linea (di profumi) “Serra & Fonseca”, che ci aiuta a individuare come i grandi  scrittori hanno narrato fragranze e  odori.

 

Mentre Andy Tauer, “naso eccellente” di Zurigo, racconta origine, storia e fortuna della “Boswella serrata”, più comunemente detta incenso; si, proprio quello acceso da intere generazioni, quasi un rito simbolico dell’evanescente legame tra umano e divino. Naso e palato vanno a braccetto, perché vini e piatti saporiti si fanno testare prima di tutto dall’olfatto: lo spiega bene Corrado Assenza, dolciere del “Caffè di Sicilia” di Noto dialogando con il cultore di profumi Sergio Rosi.

 

Da non perdere gli “Aperitivi Aromatici”: uno con il selezionatore di vini e champagne, Luca Cuzziol, che li abbina ai formaggi; l’altro con il bartender dello storico “Caffè Zucca”, Pier Paolo Cavalli, che miscela cocktail ispirato dalle fragranze di Ghislain. E nel weekend un buffet che stuzzica anche l’olfatto vi attende al “Barney’s” del Circolo dei Lettori..

 

Spazio anche agli uomini, nella “Barberia”, ricreata nelle sale del Circolo, in omaggio all’antico  rito della rasatura. Domenica, sulle sedie originali di questa sorta di confessionale maschile, ecco farla “in barba” a Massimo Gramellini, Paolo Garimberti (Presidente di Euronews) e lo scrittore Fabio Geda, amabilmente impegnati in chiacchiere “pelo contro pelo” di attualità politica e sport.

 

Per “toccare con naso” la genesi di un profumo, imparare a distinguere le note delle tante fragranze, conoscere aneddoti e pratiche olfattive varie, ecco poi i laboratori, tenuti dai direttori creativi di  realtà artigianali diventate  famosi  brand.  Appuntamento allora con Stefania Marzufero di “Zeromolecole” e Roberto Drago di “Laboratorio olfattivo”; mentre per i più piccini (5-11 anni), in “Pagine di Profumo” l’educatrice Valentina Gazzoni parte dai libri illeggibili di Bruno Munari, dedicati ai 5 sensi, e aiuta a svelare tutti i magici profumi della fantasia.

 

Laura Goria

 

Programma dettagliato su:   www.circololettori.it/lessenziale

Figli di tanto padre

venegoniIl noto critico musicale della Stampa ritrova i suoi dischi ora conservati presso la Biblioteca civica musicale Andrea Della Corte

 

A un anno di distanza dalla donazione fatta da Marinella Venegoni (nella foto) alla Città di Torino, consistente nel suo intero patrimonio musicale: 20 mila pezzi tra vinili a 78 e 33 giri, cd, libri, una collezione che spazia tra epoche e generi musicali diversi, il noto critico musicale della Stampa ritrova i suoi dischi ora conservati presso la Biblioteca civica musicale Andrea Della Corte.

 

L’occasione è offerta dalla serie di tre eccezionali incontri dedicati a tre dei più grandi esponenti della musica d’autore del Novecento italiano: Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Fabrizio De Andrè. Tre incontri tra aneddoti e testimonianze di vita vissuta con i figli di questi tre grandi, rispettivamente con Dalia , Paolo e Cristiano.

 

Marinella Venegoni ha dialogato in un incontro tra parole e musica con Dalia Gaberscik venerdì 10 ottobre; venerdì 17 ottobre sarà la volta di  Paolo Jannacci; mercoledì 12 novembre,infine, chiuderà la serie”Figli di tanto padre” Cristiano De Andrè. “Spesso la musica popolare- commenta la Venegoni -è stata ignorata dalle istituzioni.

 

Ad esempio, cosa è successo a Jannacci : hai sentito un discorso pubblico in sua memoria?” E, parlando della sua donazione, l’ha definita “un lascito che parla di amore universale attraverso l’arte della musica. Ho raccolto tutta la “mercanzia” accumulata nel mio lavoro a La Stampa dall’82 ad oggi, e ho deciso di metterla a disposizione, fisicamente e on line, di tutti gli appassionati, gli studiosi e i curiosi che si vorranno intrufolare in un mondo che è stato bellissimo ma che non c’è più”.

                                                                    Mauro Reverberi

Palazzo Lascaris taglia i vitalizi

consiglio X 1Circa 3,7 milioni di risparmio nella legislatura

 

Nella legislatura in corso, grazie ad un risparmio annuo di 740mila euro, con il taglio dei vitalizi dei consiglieri regionali si arriverà ad ottenere circa 3,7 milioni, un aiutino alle casse della Regione in stato di profondo rosso. E’ quanto previsto dalla proposta di legge per ridurre i vitalizi dei consiglieri piemontesi cessati dal mandato, discussa dalla Conferenza dei capigruppo. Il lavoro si è svolto con l’Associazione ex consiglieri presieduta da Sante Baiardi, anche lui titolare di vitalizio, su iniziativa del vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Boeti. la proposta sarà portata al voto dell’Assemblea regionale.

Tira una brutta Irap e il presidente minaccia: “Mi dimetto”

chiampa BICIconsiglio X 1Ha sottolineato che probabilmente questo suo proposito avrebbe fatto felice il gruppo grillino, che lo aveva interpellato sull’aumento delle tasse. “E magari sarebbe contento anche il centrodestra” ha precisato, ma vedendo che nei banchi della maggioranza qualcuno prendeva nota (a futura memoria) del suo impegno, ha aggiunto “e forse anche del Pd!”

 

 

Certo che ci voleva un gran gigione come Sergio Chiamparino per parlare in modo beffardo del debito della Regione, in un contesto un po’ drammatico e un po’ drammatizzato (ad arte) come quello del dibattito a Palazzo Lascaris. E’ accaduto quando il presidente dei governatori, con consumata ars demagogica, ha detto: “Non aumenterò mai l’Irap, su questo ci metto la faccia, piuttosto mi dimetto e lascio a qualcun altro di occuparsi della Regione!”.

 

Vedendo che l’effetto era stato raggiunto, di fronte a un’aula insolitamente silenziosa e disciplinata, ha sottolineato con ironia che probabilmente questo suo proposito avrebbe fatto felice il gruppo grillino, che lo aveva puntualmente interpellato sull’aumento delle tasse. “E magari sarebbe contento anche il centrodestra” ha precisato, ma vedendo che nei banchi della maggioranza qualcuno prendeva nota (a futura memoria) del suo impegno, ha aggiunto “e forse anche del Pd!”.

 

Comunque, se sull’Irap Chiamparino è stato tranchant, non per questo i contribuenti piemontesi possono dormire sonni tranquilli, perché sull’addizionale Irpef  si è limitato a dire che cercherà di far salve dall’aumento le fasce sociali più deboli, mentre per i redditi medio-alti l’aumento è pressoché scontato, perché in caso di salvataggio “a Roma chiedono sempre il massimo aumento delle tasse”.

 

Ghinotto

 

(Foto: www.regione.piemonte.it – P. Juzzolino)

Lingotto addio: Fca debutta in America, a Londra e in Olanda

fiat lingottofiat aranciofiat fcaDa oggi nuovo corso per la storica azienda che  muore a Torino dopo 115 anni per rinascere all’estero, tra Regno Unito, Olanda e Stati Uniti

 

Lo storico logo della Fabbrica Italiana Automobili Torino è stato sostituito da quello di Fca – Fiat Chrysler Automobiles. A dire il vero, al Lingotto l’insegna Fiat è stata solo rimossa dalla cancellata, in attesa di essre collocata la nuova targa. Ha fatto però la sua apparizione sul pennone della palazzina degli uffici la bandiera bianca di Fca, in sostituzione del vessillo Fiat.

 

La sede legale del gruppo  sarà in Olanda e la residenza fiscale a Londra. E nel giorno della scoperta dell’America, celebrata  con la parata del Columbus Day, il titolo Fca debutta al Nyse, New York Stock Exchange, in presenza di Sergio Marchionne (che resterà al timone aziendale fino al 2018)  e del presidente John Elkann.

 

Con la fusione tra  Fiat e Chrysler in Fca cambiano le regole per gli azionisti:  da oggi possiedono titoli del nuovo gruppo con sede a Londra ma sottoposto alla legge olandese. Niente più Lingotto: le assemblee di Fca si terranno ad Amsterdam. Sarà alzata al 10% la soglia per esercitare il diritto di richiedere l’assemblea da parte dei soci, mentre i possessori dei titoli  non avranno più il diritto di recesso come quello riconosciuto con le azioni Fiat.

 

Il Cda può emettere  azioni ordinarie e strumenti finanziari convertibili in azioni permettendo a  Fca di collocarli sul mercato, anche allo scopo di promuovere lo sviluppo di un mercato maggiormente liquido per le azioni ordinarie alla Borsa di New York. La grande avventura ha inizio.

 

 

 

(Foto: il Torinese)

 

La storia della Fiat

(Fonte: www.fiatspa.com)

 

“In un clima segnato da un grande fervore di iniziative, di inventiva e di idee nuove nasce, alla fine dell’Ottocento la Fiat, un’azienda destinata a diventare, in poco tempo, uno dei maggiori gruppi industriali al mondo. Una storia lunga più di cent’anni, scritta da uomini e donne con competenza e passione. Fatti e prodotti che hanno ispirato il modo in cui il mondo è cambiato.Automobili, stili e motori che hanno fatto sognare intere generazioni. Questa è la Fiat, un modo di essere italiani nel mondo da oltre un secolo”

 

1899: l’11 luglio viene firmato l’atto di nascita della “Società anonima Fabbrica Italiana di Automobili – Torino”. La prima automobile costruita è la 4 HP.

1900: si inaugura il primo stabilimento che produce 24 vetture l’anno.

1902: Giovanni Agnelli diventa Amministratore Delegato.

1903: la società è quotata in Borsa e costruisce il primo veicolo per il trasporto merci.

1915-1917: inizia la costruzione della fabbrica del Lingotto, la più grande d’Europa per l’epoca. Inizia l’impegno dell’Azienda nei settori siderurgico e ferroviario.

1919: appena finita la guerra, la Fiat presenta l’“utilitaria” 501, la 505, la 510 e il suo primo trattore, il 702.

1920: Giovanni Agnelli diventa Presidente della Fiat.

1922: il biplano AL, primo aereo civile Fiat, riceve il battesimo dell’aria. Nello stesso anno l’Azienda fonda la Grandi Motori, per costruire propulsori marini.

1930: nasce la “Littorina”, prima automotrice realizzata al mondo.

1937: inizia la costruzione dello stabilimento di Mirafiori che viene inaugurato due anni dopo e introduce in Italia le più avanzate forme di organizzazione del lavoro.

1945-1947: il 16 dicembre del ’45 muore il senatore Agnelli e la presidenza viene assunta da Vittorio Valletta. Riprende la produzione in grandi volumi di automobili come la 500B berlinetta e giardiniera, le rinnovate 1100 e 1500, e la sportiva 1100S. Accanto, nuovi autocarri e autobus, potenti trattori, automotrici, aeroplani e grandi motori navali.

1949: il numero dei dipendenti Fiat supera le 71 mila persone e gli utili della società ricominciano a crescere.

1955: arriva la popolare 600, prima vettura Fiat con motore a trazione posteriore. L’Impresit, specialista di lavori di ingegneria civile all’estero, creata nel ’29, costruisce in questo periodo strade , gallerie ponti e dighe come quella di Kariba sullo Zambesi.

1956: sono lanciate la Nuova 500 e la Bianchina della Autobianchi. Il Fiat G.91 vince il concorso Nato come caccia tattico.

1966: l’avvocato Giovanni Agnelli, nipote del fondatore, diventa presidente della società. Un importante accordo viene firmato per realizzare lo stabilimento russo Vaz, a Togliattigrad, destinato a costruire ogni giorno duemila vetture “Zigulì”.

1967: scompare Vittorio Valletta. Inizia a produrre lo stabilimento di Rivalta. Fiat assume la maggioranza di Magneti Marelli. La 124 vince il premio di “Auto dell’anno” e viene lanciata la Fiat Dino Coupè, con motore di derivazione Ferrari.

1971: viene presentata la 127, che raggiungerà uno straordinario successo e si aggiudicherà l’anno successivo il premio “Auto dell’Anno”. Entra nel Gruppo la Abarth, lo storico brand di vetture sportive.

1980: nasce la Panda, che diventa da subito un punto di riferimento nel segmento delle utilitarie.

1983: a Cape Canaveral, in Florida, viene presentata la Uno, simbolo del rinnovamento di Fiat Auto. Si aggiudicherà il premio di “vettura dell’anno” nell’84.

1998: vengono commercializzate la Fiat Multipla, la Lancia Lybra e la Nuova Punto.

2000: nasce un’alleanza industriale con General Motors che terminerà nel 2005. Alfa Romeo propone la 147 che l’anno successivo viene eletta “Auto dell’Anno”.

2004: muore Umberto Agnelli e ai vertici del Gruppo vengono nominati Presidente Luca Cordero di Montezemolo, Vice Presidente John Elkann e Amministratore Delegato Sergio Marchionne. La Panda conquista il titolo di “Auto dell’anno”.

2009: il 10 giugno il Gruppo Fiat e Chrysler Group LLC comunicano di aver firmato un’alleanza strategica globale. Nello stesso anno si afferma la tecnologia Multijet II e in anteprima mondiale FPT presenta il MultiAir, un rivoluzionario sistema elettroidraulico di controllo elettronico delle valvole. A dicembre arriva il nuovo Doblò. Inoltre Fiat S.p.A viene riconosciuta leader di sostenibilità ed entra negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Dow Jones Sustainability STOXX.

2010: John Elkann assume la presidenza della Fiat. L’Azienda lancia due importanti novità, la tecnologia TCT (trasmissione a doppia frizione a secco) e il TwinAir, il primo motore bicilindrico high-tech al mondo. Ad aprile debutta la nuova Alfa Romeo Giulietta, mentre viene prodotto l’esemplare numero 500 mila della nuova 500. Il 16 settembre l’assemblea degli azionisti approva il progetto di scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A.

2011: il primo gennaio la scissione è effettiva. Con il nuovo assetto Fiat comprende FGA, Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Teksid, Comau e Fiat Powertrain Technologies (attività powertrain “Passenger & Commercial Vehicles”). La nuova società Fiat Industrial S.p.A., quotata alla Borsa di Milano, è a capo del gruppo che comprende CNH, Iveco e FPT Industrial (attività powertrain “Industrial & Marine).

 

 

Spese pazze: ristoranti e caffè non rientrano nella politica

consiglio aula Al di là dell’entità della spesa il gup ha valutato il comportamento di chi l’ha sostenuta

 

Il gup Roberto Ruscello ha depositato le motivazioni relative alle condanne con rito abbreviato inflitte lo scorso luglio a a Valerio Cattaneo, ex presidente del consiglio regionale, Carla Spagnuolo, Roberto Boniperti, ex consiglieri regionali e Gabriele Moretti, ex consigliere comunale, nell’ambito dell’inchiesta sulle “spese pazze” in Regione. Nel mirino, in particolare,  le spese di bar e ristorazione, che riguardano la parte più rilevante degli importi contestati dalla procura ai consiglieri. Al di là dell’entità della spesa il giudice ha valutato il comportamento di chi l’ha sostenuta. Si legge nelle motivazioni:  «A fronte di spese non riconducibili ad alcuna finalità istituzionale, l’importo della spesa e del rimborso ad essa connesso diviene del tutto irrilevante perché anche in presenza di esborsi minimi non può negarsi la consapevolezza di aver destinato il denaro posseduto per ragioni di ufficio al ristoro di un costo non ricompreso tra quelli legittimamente finanziabili». Ragion per cui, si tratti di un gratta e vinci da pochi euro o un elettrodomestico costoso, entrambi sono privi  di qualsiasi possibilità di giustificazione. 

 

 

Ex agente segreto al processo Musy

+++FERITO MUSY: FERMATO IL PRESUNTO SPARATORE +++Il magistrato ritiene che possa aver raccolto le confidenze dell’imputato, Francesco Furchì, a proposito dell’arma del delitto

 

Al processo per l’omicidio del consigliere comunale torinese Alberto Musy, aggredito alcuni anni fa dall’ormai famigerato uomo con il casco nero Acerbis-Nano, il pm Roberto Furlan ha chiesto di inclucedere tra i testimoni Pietro Altana. L’uomo, genovese, è un  ex collaboratore dei servizi segreti e si trova in cella per un furto scoperto dalla polizia nel Torinese. Il magistrato ritiene che possa aver raccolto le confidenze dell’imputato, Francesco Furchì, a proposito dell’arma del delitto. Questa sarebbe stata nascosta da un amico di Furchì.

Tentano di bruciare un clochard: arrestati, si cercano i complici

Prima che succedesse il peggio è stato svegliato da un passante ed è riuscito a raggiungere il pronto soccorso dove è stato medicato e dimesso poco dopo

 

barboni

Due giovani moldavi di 20 e 27 anni ha tentato di dare fuoco nella notte, a un clochard che dormiva su una panchina nei pressi dell’ ospedale Giovanni Bosco di Torino. Il barbone è un egiziano di 57 anni, e se l’è cavata con qualche lieve ferita.  Prima che succedesse il peggio è stato svegliato da un passante ed è riuscito a raggiungere il pronto soccorso dove è stato medicato e dimesso poco dopo.  I due moldavi, che hanno agito in compagnia di altre persone non ancora identificate, sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di tentato omicidio pluriaggravato.

 

(Foto; il Torinese)

Beccato dalla polizia il simulatore di incidenti

POLIZIA CROCETTAA suo carico aveva già diverse denunce. Si tratta di un italiano di 49 anni, colto in in flagrante

 

Grazie alla rubrica Specchio dei Tempi del quotidiano La Stampa è stato beccato e denunciato il “simulatore seriale” di incidenti stradali. Aveva finto in più occasioni  di essere stato investito da un’ automobile, così da chiedere poi somme di denaro da chi era alla guida per evitare la denuncia all’assicurazione. A suo carico aveva già diverse denunce. Si tratta di un italiano di 49 anni, colto in in flagrante in borgo San Paolo.

 

(Foto: il Torinese)