Cosa succede in città- Pagina 195

Festa della Francofonia a Torino: un mese di eventi per raccontare il francese

L’Alliance Française Torino presenta l’edizione 2023 della Festa della Francofonia: un viaggio per conoscere culture diverse, accomunate dalla stessa lingua. A Torino una ricca programmazione pensata per promuovere plurilinguismo e diversità culturale, in collaborazione con realtà del territorio, istituzioni internazionali e con scuole piemontesi.

Tra i partner di quest’anno: l’Institut Français Italia, l’Università degli Studi di Torino, la Délégation du Québec en Italie, le Biblioteche civiche Torinesi, il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino, il Centre de la Mémoire d’Oradour sur Glane, Istoreto – Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, A.N.C.R. – Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, il Polo del ‘900 di Torino.

Cartella stampa e immagini
« Avec le temps, va, tout s’en va…»
Questi celebri versi di Léo Ferré ricordano con nostalgia l’inesorabile trascorrere del tempo, tema che prima o poi nella vita tocca ciascuna e ciascuno di noi e che sarà il fil rouge del programma della Francofonia 2023.
Il calendario di quest’anno sarà ricco e vario come nelle precedenti edizioni, ma ecco una selezione per mettere in luce alcuni percorsi specifici. 
Rifletteremo in particolare sull’importanza della memoria per comprendere la nostra epoca alla luce della storia passata e sui possibili modi per coinvolgere le generazioni più giovani in questa riflessione. Un progetto ambizioso, realizzato in collaborazione con il Museo della Resistenza di Torino e con cinque responsabili di musei e centri francesi della memoria.
Ci lasceremo stupire, l’8 marzo, da cortometraggi molto brevi che in pochi minuti esprimeranno un concentrato dell’originalità femminile.
Giocheremo in tutti i tempi con le scuole medie grazie al concorso “Dis-moi dix mots”che declina il Tempo in tutte le sue forme linguistiche.
Infine, ci prenderemo il tempo di condividere un Apéro con il regista Moise Touré per una pausa sospesa. Sono solo alcuni istanti di questo mese della Francofonia che vi invitiamo a scoprire in modo dettagliato nel programma seguente.
Antonia Sandez Negrini

Arturo Brachetti interprete d’eccezione dell’opera La figlia del reggimento

Il Sovrintendente Mathieu Jouvin (sinistra) con Arturo Brachetti (centro) e il Il Direttore artistico Cristiano Sandri (destra) – Credit Paolo Ranzani

Con una visita a sorpresa, ricca di aneddoti e risate, Arturo Brachetti, con il Sovrintendente Mathieu Jouvin e il Direttore artistico Cristiano Sandri, ha annunciato la sua partecipazione straordinaria ne La figlia del reggimento (La Fille du régiment), opéra-comique di Gaetano Donizetti, in scena dal 13 al 23 maggio al Teatro Regio.

La “Leggenda del quick change” (Guinness Book of Records) interpreterà il ruolo recitato della Duchessa di Krackentorp, personaggio cameo che saprà esaltare le doti dell’artista, vera e propria icona del trasformismo internazionale, dell’attore e dello showteller. Così commenta Arturo Brachetti: «Sono molto curioso di affrontare questa nuova esperienza in un teatro magnifico come il Regio. Proprio qui infatti ho avuto il mio primo incontro con l’opera, da adolescente, come comparsa: il torero nella Carmen. Ero già affascinato dal mondo dello spettacolo ma l’esperienza in scena, in mezzo alla musica, agli artisti, la grande macchina scenica, ha dato un contributo fondamentale a quella che è diventata poi la mia strada artistica. L’opera è tanto affascinante quanto impegnativa. La scorsa estate mi sono già cimentato nel Barbiere di Siviglia a Salisburgo e ora nel nuovo ruolo della Duchessa nella Figlia del reggimento. Ringrazio il Sovrintendente e il Direttore artistico della proposta. Mi ritengo fortunato di potermi mettere ancora in gioco dopo oltre 40 anni di vita artistica: ne ho viste tante, ma c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare… canterò anche una canzoncina con l’orchestra.  Ho lasciato il Regio da torero e ritorno da Duchessa. Spero che il gioco sia valsa la candela».

Il Sovrintendente Mathieu Jouvin dichiara: «La figlia del reggimento rappresenta l’inizio di un viaggio alla scoperta dei legami e degli scambi culturali tra Italia e Francia, che troverà sviluppo nelle prossime Stagioni. Sono estremamente contento che si realizzi, per l’occasione, questa collaborazione con un artista così poliedrico e sono molto curioso di vedere quali sfumature saprà regalare al personaggio e quante sorprese abbia in serbo per noi».

Il Direttore artistico Cristiano Sandri aggiunge: «Arturo Brachetti, con acclamata esperienza nel teatro di varietà e da appassionato d’opera, saprà attivamente partecipare a questa produzione del Regio, teatro a lui tanto caro, e darà allo spettacolo un apporto speciale e di grande impatto, grazie al suo umorismo, la sua cultura e la sue straordinarie abilità. Tutto ciò rimanendo all’interno di un personaggio che lo stesso Donizetti ha pensato in modo da essere interpretato da diverse tipologie di artisti».

 

Composta a Parigi nel 1840, La figlia del reggimento è la prima e più fortunata opera francese di Donizetti. I transalpini se ne innamorarono subito e, per anni, adottarono il coro Salut à la France come proprio inno non ufficiale, in alternativa alla Marsigliese. Umorismo esilarante, motivi e arie contagiose, e numeri vocali dal virtuosismo sbalorditivo, come l’aria di Tonio Ah! Mes amis con i suoi nove do di petto, rendono questo lavoro una delizia per il pubblico di tutte le età che saprà gioire del romantico trionfo dell’amore.

Protagoniste saranno le straordinarie e impeccabili voci di John Osborn (Tonio), Giuliana Gianfaldoni (Marie), Manuela Custer (la marchesa di Berkenfield), Roberto de Candia (Sulpice) e Guillaume Andrieux (Hortensius). L’Orchestra e il Coro del Regio saranno diretti da Evelino Pidò, ambasciatore del belcanto e dell’opera romantica nel mondo. Il Coro sarà istruito da Andrea Secchi. Tutto nuovo l’allestimento: la regia immaginifica del duo Barbe & Doucet, che mescola con umorismo elementi reali e surreali, è ripresa da Florence Bas, le luci sono di Guy Simard e la regia video è di Guido Salsilli. Nel ruolo di Marie per alcune recite canterà Caterina Sala, in quello di Tonio Pablo Martínez. Il cast si completa con: Lorenzo Battagion e Riccardo Mattiotto nel ruolo del caporale; Alejandro Escobar e Andrea Antognetti in quello di un contadino.

Il nuovo allestimento del Teatro Regio – in coproduzione con il Teatro La Fenice di Venezia – sarà in scena per sette recite dal 13 al 23 maggio a cui si aggiunge l’Anteprima Giovani di venerdì 12 maggio alle ore 20.

Mercoledì 10 maggio si terrà la conferenza-concerto condotta da Susanna Franchi. L’ingresso è libero.

 

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

 

Biglietteria Teatro Regio – Tel. 011.8815.241/242

Orario di apertura: da lunedì a sabato ore 11-19domenica ore 14-18

un’ora prima degli spettacoli

Info: Tel. 011.8815.557; da lunedì a venerdì ore 9-17:30

Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti: www.teatroregio.torino.it

 

Eataly, la Notte dei vini con Go Wine

“Delitto imperfetto”, torna a Torino la commedia sull’ineducazione sentimentale

Sabato 1 aprile allo Spazio Kairos A grande richiesta, dopo 50 repliche

E’ Claudio Insegno a firmare il testo di “Delitto imperfetto”, commedia che torna in scena a Torino: è stata record d’incassi nel 2018 al Torino Fringe Festival e viene presentata dopo oltre 50 repliche in giro per l’Italia. Appuntamento sabato 1 aprile alle 21 allo Spazio Kairos di via Mottalciata 7, nella messa in scena di Onda Larsen, per la regia di Andrea Borini.
Sul palco, Riccardo De Leo, Gianluca Guastella e Lia Tomatis per un delitto quasi perfetto: non è facile, infatti, improvvisarsi killer, non tutti sono portati per il crimine e il risultato può essere piuttosto imperfetto, per non dire goffo o, addirittura, disastroso. Ma sicuramente esilarante.

Lui, lei, l’altro. Lei, l’altro, lui. Lui, l’altro, lei: quando l’amore diventa confusione, poi ossessione e, infine, delitto. Ma il testo, secondo un tratto che contraddistingue tutta la produzione di Onda Larsen, offre spunti di riflessione su temi estremamente attuali: l’incapacità̀ della gestione dei rapporti di coppia, l’assurda concezione di possedere il partner e l’ineducazione sentimentale, in una commedia irriverente, politicamente scorretta e a tratti grottesca. 

 I biglietti (intero 13 euro, ridotto 10) sono in vendita su www.ticket.it.

Note di regia,  di Andrea Borini

“Delitto imperfetto” rientra in un percorso sul teatro di genere, in particolare sulla commedia gialla, che incontra il mio favore da sempre, anche se in questo caso il testo vira più sulla farsa classica e sulla commedia americana di parola, con in più un tocco di black comedy. Inoltre il divertente testo di Claudio Insegno, sintetizzato nei suoi elementi chiave, dava a tutti noi la possibilità di scherzare e in qualche modo riflettere sugli affanni della vita di coppia, sulla ricerca di felicità ad ogni costo e sulla superficiale ricerca di una presunta profondità, sentimenti molto contemporanei.

Tutti temi che, uniti alla ricerca di un teatro che non abbia il timore di divertire il pubblico anche in  maniera semplice ma  senza essere basico, hanno trovato in me e negli attori di Onda Larsen un’assoluta identità di intenti e un grande entusiasmo nello sviscerarli. Dal punto di vista registico ho poi cercato di giocare in maniera personale inserendo nel testo una nostalgia pop che mi appartiene molto e che ho cercato di inculcare negli interpreti più giovani di me.

Mi è sembrato così che l’ambientazione più giusta per questa sorta di bizzarra e un po’ macabra sit-com fosse il passaggio tra i superficiali anni ’80, in cui lavoro, amore e omicidi avevano lo stesso valore nell’inseguimento di un obiettivo, e gli anni ’90, in cui tutto sembrava dover cambiare ma che forse ci traghettarono in un millennio non troppo differente. Tutto questo con l’imperativo categorico di far passare una bella serata e provocare più risate possibili al pubblico, che è già un bel traguardo.

BIGLIETTERIA

Su www.ticket.it

Intero 13. Ridotto 10.
Info: biglietteria@ondalarsen.org.

Incontri con la cultura al Circolo unificato dell’Esercito, secondo appuntamento a marzo

Inaugurazione ufficiale degli eventi 

 Il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito in collaborazione con il Centro Studi Piemontesi presenta un ciclo di incontri con la cultura presso il Salone delle Feste del Palazzo Generale Beraudo di Pralormo, sede del Circolo Unificato dell’Esercito, in Corso Vinzaglio n. 6, 1021 – Torino.

L’inaugurazione ufficiale della stagione si è svolta  martedì 14 febbraio alle ore 18.30, seguiranno altri tre appuntamenti, mercoledì 1° marzo, mercoledì 15 marzo e mercoledì 29 marzo, sempre alle ore 18.30.

E’ questo un primo passo verso la ripresa delle attività di carattere prevalentemente socio-ricreativo, con funzioni morali e sociali presso il Circolo Unificato dell’Esercito che si sta rivelando sempre più un luogo d’incontro, non solo per la comunità militare e civile della Difesa, in servizio e in quiescenza, ma anche sede di eventi culturali e sociali a disposizione della città” – dichiara il Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Corpo d’Armata Mauro D’Ubaldi.

Questo ciclo di incontri si avvarrà della collaborazione del Dott. Giancarlo Bonzo, in considerazione della sua lunga esperienza, che lo ha già fatto apprezzare nel ruolo, tra gli altri, di Amministratore Delegato del Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino.

Il primo appuntamento, si è svolto martedì 14 febbraio alle ore 18.30 : “Una volta sola. Storie di chi ha avuto il coraggio di scegliere”, protagonista il giornalista e scrittore Mario Calabresi – direttore del quotidiano La Stampa dal 2099 al 2015 e del quotidiano La Repubblica dal 2016 fino al febbraio 2019 –  a colloquio con Giancarlo Bonzo.

Il secondo appuntamento, mercoledì 1 marzo alle ore 18.30, sarà “Un anno in Piemonte.”, e coinvolgerà il giornalista Beppe Gandolfo, decano dei giornalisti torinesi di Mediaset, dal 1998 è il corrispondente per il Piemonte e la Valle d’Aosta per tutte le testate Mediaset.

Il terzo incontro, mercoledì 15 marzo alle ore 18.30, ospiterà il prof. Carlo Ossola, filologo e critico letterario, in un evento dal titolo “Far parte per te stesso”: Dante e la politica”.

L’ultimo incontro, sull’estetica e sul sistema dell’arte si intitolerà “Vizi d’arte” e avrà luogo mercoledì 29 marzo alle ore 18.30; interverranno il Prof. Ugo Nespolo ed il Dott. Bruno Quaranta.

“NO MUSIC NO REVOLUTION” Iran, oltre 100 anni di lotta per la libertà

OFF TOPIC

presenta

 

Uno spettacolo storico e musicale dell’Iran rivoluzionario

 

Colloquio con Hamid Ziarati

 

con la partecipazione musicale di 

Siavash Guil (Cantautore e Musicologo), Saber Partov (Cantautore e Chitarrista) e

Kevyan Majidi (Cantante)

 

 

Mercoledì 1 marzo, ore 19 

 

OFF TOPIC
via Giorgio Pallavicino 35 – Torino

 

Prenotazione per cena consigliata, scrivendo al #Bistrò di OFF TOPIC su WhatsApp al 388.446.3855

 

Mercoledì 1 Marzo OFF TOPIC presenta “NO MUSIC, NO REVOLUTION”: Iran, oltre 100 anni di lotta per la libertà. Dalle ore 19, uno spettacolo storico e musicale sull’Iran rivoluzionario, con una sfida: ripercorrere la storia delle varie rivoluzioni iraniane fino a quella in atto attraverso le canzoni e le musiche che le hanno segnate e che l’accompagnano anche ora.

 

A partire dai primi anni del ‘900 l’Iran ha infatti vissuto diverse rivolte e rivoluzioni con un unico obiettivo: l’instaurazione di un sistema democratico basato sulla volontà popolare. Ognuno di quei momenti ha influenzato le opere degli artisti coinvolti lasciando una traccia indelebile anche nelle generazioni future. In particolare – grazie alla loro forza unificatrice – le composizioni musicali, le canzoni e gli inni nati durante o immediatamente dopo quegli eventi cruciali, sono durati nel tempo arrivando fino ai giorni nostri. Un passaggio di testimone nella Storia, di generazione in generazione.

 

Al centro di questa sfida uno spettacolo di musica e parole che porta al fianco  dell’ingegnere e scrittore di Torino Hamid Ziarati nato a Teheran nel 1966, gli artisti Siavash Guil, laureato presso l’università degli studi di Torino e di Bologna in musicologia e cantautore, Saber Partov, studente di Medicina presso l’università di Torino, cantautore e musicista e Keyvan Majidi, studente di ICT presso Politecnico di Torino, Cantante.

 

 

OFF TOPIC – Hub culturale, Via Giorgio Pallavicino 35

Ideare, valorizzare, educare, diffondere e connettere: questi i principi su cui si fonda OFF TOPIC, l’hub culturale della città di Torino, progetto del Torino Youth Centre, riconosciuto dal Comune di Torino come Centro di Protagonismo Giovanile il cui direttivo è formato da Goodness Ac, Klug APS, Cerchio di Gesso.

Il Torino Youth Centre è l’associazione di secondo livello che attraverso una progettualità di rete, coordina il funzionamento, le attività e gli spazi di Via Pallavicino 35, rendendo OFF TOPIC hub culturale e sede di attività formative (corsi, workshop, conferenze) e co-working, residenze artistiche, musica live, teatro, proiezioni, reading e eventi off di rassegne cittadine, attività sociali e di promozione del territorio.

 

 

OFF TOPIC

via Giorgio Pallavicino, 35 – 10153 Torino

 

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Giovedì 2 marzo atteso ritorno di Kochanovsky e Khachatryan con l’orchestra nazionale della Rai di Torino

Uno tra i più brillanti direttori d’orchestra della nuova generazione è ospite regolare di compagini internazionali come l’Orchestre de Paris, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e la Danish National Symphony e il più giovane vincitore della storia del Concorso Sibelius di Helsinki, solista con i Berliner Philarmoniker, la London Symphony Orchestra e l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam.

Sono il direttore russo Stanislav Kochanovsly e il violinista armeno Sergey Khachatryan, che tornano a collaborare con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, il primo dopo i Concerti d’Inverno del 2021, nella serata in programma giovedì 2 marzo alle 20.30 presso l’Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino.

La serata sarà replicata, sempre all’Auditorium Rai, a Torino, venerdì 3 marzo alle ore 20.

In apertura ricordiamo il brano per Orchestra op. 47 del compositore russo Alfred Schittkle, di cui quest’anno ricorre il venticinquesimo anno dalla scomparsa, proposto per la prima volta dall’OSN della Rai a Torino.

Il brano fu scritto nel 1968 e è stato commissionato dal Donaueschinger Musikage, il più antico Festival dedicato alla musica contemporanea, fondato nel 1921 in una cittadina nel Sudest della Germania.

La parte centrale della serata vedrà impegnato Sergey Khachatryan che interpreterà il concerto per violino e Orchestra in re minore op. postuma di Robert Schumann, scritto nel 1853, in poco meno di due settimane, mentre il compositore stava vivendo gli ultimi momenti di lucidità della sua vita, prima del tentato suicidio e del successivo ricovero nell’ospedale psichiatrico di Endenich, dove morì nel 1856.

L’opera risulta ispirata al virtuoso violinista Joseph Joachim e eseguita per la prima volta solo nel 1937, a Berlino, dopo la sua riesumazione dagli Archivi della Biblioteca di Stato.

In chiusura Kochanovsky proporrà le danze sinfoniche op. 45 di Sergey Rachmaninov.

Queste danze chiudono il catalogo delle opere di Rachmaninoff. Furono scritte nel 1940, destinate per la loro prima esecuzione, avvenuta nel gennaio dell’anno seguente, e dedicate nell’edizione a stampa a un complesso come la Philadelphia Orchestra e al suo direttore Eugene Ormandy.

La composizione originariamente era stata scritta per pianoforte a quattro mani e fu provata nella sala di Beverly Hills, dove l’anziano compositore era riuscito a ricostruire un angolo della vecchia Russia, questo autore insieme a un altro esule russo e sommo pianista, Vladimir Horowitz. La destinazione finale della partitura sarebbe stata quella di fungere da base a un vero e proprio balletto, se non fosse poi intervenuta la morte di Fokin, il coreografo che, nel giugno 1939, al Covent Garden aveva collaborato con Rachmaninoff per creare un balletto sulla leggenda di Paganini

Si tratta dell’ultimo lavoro del compositore russo creato nel 1940, su commissione della Philadelphia Orchestra. Rachmaninov voleva farne un vessillo di quella civiltà tardoromantica a cui era stato sempre legato.

Grillo, Venditti e De Gregori al Teatro Colosseo

Teatro Colosseo
Via Madama Cristina 71 – Torino
011.6698034 – 011.6505195

Stagione 2022-2023

Lunedì 27 febbraio 2023 ore 21
VENDITTI & DE GREGORI
Il tour
sold out

Tornano al Teatro Colosseo Antonello Venditti e Francesco De Gregori, dopo i due straordinari concerti del 17 e 18 gennaio. Una nuova occasione per assistere a uno spettacolo unico ed emozionante, in cui daranno nuova veste ai loro più grandi successi. Insieme a loro, sul palco, una band che unisce per la prima volta i musicisti che da anni collaborano separatamente con i due artisti: Alessandro Canini (batteria), Danilo Cherni (tastiere), Carlo Gaudiello (piano), Primiano Di Biase (hammond), Fabio Pignatelli (basso), Amedeo Bianchi (Sax), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino). Sul palco anche Fabiana Sirigu al violino e le coriste Laura Ugolini e Laura Marafioti.


Francesco De Gregori e Antonello Venditti, foto di Roberto Panucci
———————-Martedì 28 febbraio ore 21
BEPPE GRILLO
Io sono il peggiore
poltronissima € 41,00 | poltrona A € 36,00 | galleria € 34,00 | galleria B € 28,00

Lo spettacolo delle rivelazioni. Dopo un lungo periodo di silenzio, Grillo ritorna a teatro con uno spettacolo dove tutti sono coinvolti e nessuno è escluso. Dalla religione alle silenziose guerre economiche, passando per il metaverso, fino al lato oscuro dell’ambientalismo. Il grande ritorno sulle scene del comico italiano più spiazzante, caustico e odiato di tutti i tempi, come non lo avete mai visto.

———————-Venerdì 3 e sabato 4 marzo 2023 ore 21.00
WE WILL ROCK YOU
The Musical by Queen and Ben Elton
poltronissima € 51,00 | poltrona € 45,00 | galleria A € 39,00 | galleria B € 31,00

Il musical, scritto e prodotto nella versione originale da Ben Elton in collaborazione con Roger Taylor e Brian May dei Queen, porta in scena le vicende di Galileo e Scaramouche e il racconto di una speranza, del potere salvifico del rock and roll, della condivisione e del diritto di poter esprimere sé stessi. Un grande show, divertente ed emozionante, che saprà conquistare gli spettatori di tutte le età con la grazie alle straordinarie canzoni dei Queen, cantate in lingua originale ed eseguite rigorosamente dal vivo, a un’attenta rivisitazione e implementazione tutta italiana che porta a trattare argomenti di attualità come il bullismo, l’istruzione, il riscaldamento globale, l’omologazione culturale e l’oppressiva presenza dei social nella vita di tutti i giorni.
A questo link il comunicato stampa completo.

Camillo Cavour Dettagli in controluce

Martedì 28 febbraio ore 17.30

Sala Conferenze dell’Archivio di Stato di Torino

Piazzetta Mollino 1

Alla presentazione del volume di

Rosanna Roccia

Camillo Cavour

Dettagli in controluce

Edizioni Centro Studi Piemontesi

Dopo i saluti di

Stefano Benedetto

Direttore Archivio di Stato di Torino

Con l’Autrice

Intervengono

Lodovico Passerin d’Entrèves

Presidente Centro Studi Piemontesi

Pierangelo Gentile

Università di Torino

 

Prenotazioni: tel. 011/537486 – info@studipiemontesi.it

La conferenza potrà essere seguita in differita sul Canale YouTube del Centro Studi Piemontesi

www.studipiemontesi.it

Rock Jazz e dintorni a Torino: De Gregori-Venditti e Fabrizio Bosso

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Per “Seeyousound” al Cafè des Arts, si esibisce la cantante Sabrina Mogentale mentre al cinema Massimo sono di scena Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo.

Martedì. Al Jazz Club Matteo Salvadori propone i classici della tradizione americana. Al cinema Massimo per “Seeyousound” suona lo Gnu Quartet. A seguire il documentario “Meet Me in The Bathroom”, The Wends.

Mercoledì. Al Blah Blah l’Ukulele Turin Orchestra riarrangia alla sua maniera “The Dark Side Of The Moon” dei Pink Floyd. Per “Seeyousound” al Massimo il lungometraggio su Sinead O’Connor “Nothing Compares” mentre al Maffei Giovanni Corgiat e Davide Broggini musicano “Tenshi No Tamago” di Mamuro Oshi.

Giovedì. Alla Suoneria di Settimo il quartetto di Fabrizio Bosso propone un tributo a Stevie Wonder.

Chiusura di “Seeyousound” con “In The Court Of The Crimson King: King Crimson At 50” sul gruppo guidato da Robert Fripp. A seguire “The Night James Brown Saved Boston” e concerto di Nicolò Piccinini al termini delle premiazioni. Al Blah Blah sonorizzazione di “Koyaanisqatsi” di Godfrey Reggio a cura di Propaganda 1904.

Venerdì. Al Bunker suonano Brigada Flores, Stiglitz e Azione Diretta. All’Hiroshima Mon Amour rap con Dj Shocca e Inoki. Allo Juvarra la cantante e arpista Cecilia, presenta “Sunset In A Cup”. Al Magazzino di Gilgamesh suona l’armonicista Andy Just. Al Folk Club si esibisce Lula Pena.

Sabato. All’Off Topic suona il chitarrista Manouche Adrien Tarraga. Al Concordia di Venaria si esibiscono i Nu Genea. Al Jazz Club suona il quartetto del sassofonista Josiah Boornazian. Allo Spazio 211 è di scena il produttore elettronico Gigi Masin preceduto da Francesco Lurgo. Al Superga di Nichelino viene assegnato il premio intitolato a Gianmaria Testa con ospiti Eugenio Bennato e Neri Marcorè.

Domenica. Al Blah Blah si esibisce il duo The Courettes.