CRONACA- Pagina 929

Arrestato dopo aver scippato il cellulare a una donna

Il fatto è accaduto nel centro di Torino

 

Un cittadino algerino del 1980, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, è stato arrestato mercoledì pomeriggio in centro città per furto con strappo e false attestazioni sull’identità personale.

Intorno alle 19.30, gli agenti della Squadra Volante odono le urla di una donna provenire da via Garibaldi. Quest’ultima è stata appena scippata del cellulare, mentre stava parlando al telefono con un’amica, da un uomo che sta fuggendo lungo via XX Settembre in direzione di corso Regina Margherita. Inseguito dalla polizia, il reo getta il cellulare in un cestino dei rifiuti, poco dopo viene anche fermato dai poliziotti che lo arrestano per il furto appena perpetrato.

Spacciatore di lungo corso arrestato dalla Squadra Volante

Aveva in casa della cocaina purissima

Il sessantaduenne, che si trovava a casa nel suo appartamento in Piazza della Repubblica insieme a moglie e figlio,  è stato controllato la scorsa domenica da personale della Squadra Volante che aveva fondato motivo di ritenere che nell’alloggio in questione passassero ingenti quantitativi di cocaina. In effetti, all’interno di un borsone nella camera da letto, gli agenti hanno rinvenuto la somma di denaro contante di 2130 €, 8 involucri termosaldati “a paracadute” contenenti cocaina,  una busta di grosse dimensioni contenente 86 grammi del medesimo stupefacente, materiale vario utile al confezionamento, 2 cellulari e 1 scheda sim.  L’uomo, che ha numerosi precedenti specifici proprio per droga, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Manifestanti no vax e no mask: 49 multe

DA PALAZZO CIVICO – La Sala Rossa ha discusso oggi pomeriggio della manifestazione dei ‘no task’ e ‘no vax’ in piazza Castello dello scorso 20 marzo. Il consigliere Francesco Tresso (Lista civica per Torino) ha chiesto le comunicazioni in Aula della Giunta per avere notizie sulla posizione della Giunta riguardo l’accaduto. 

La sindaca Chiara Appendino ha condannato con una presa di distanza netta dell’Amministrazione comunale lo svolgimento della manifestazione e ha ringraziato le forze dell’ordine per l’operato. “Si tratta di comportamenti oltraggiosi verso chi combatte la pandemia” ha detto per poi ricordare che i partecipanti erano duecentocinquanta e che sono state elevate quarantanove sanzioni: ventotto per assenza di mascherina, ventuno per spostamenti al di fuori del Comune di residenza, oltre a un indagato per resistenza a pubblico ufficiale.

Francesco Tresso (Lista civica per Torino) ha espresso soddisfazione per la condanna da parte della Giunta. “Credo siano manifestazioni da stigmatizzare per un doppio motivo; sono occasioni di contagio e hanno la pretesa di convincere a sproposito altri delle loro posizioni quando invece occorrono dei luoghi di discussione in sicurezza. Bene le sanzioni comminate, sono giusti il rigore e la non tolleranza visto anche il rischio di possibili emulazioni.” 

Lorenza Patriarca (Pd): “Apprezzo la condanna della sindaca; per uscire dalla pandemia le soluzioni non sono molte – la vaccinazione e il rispetto severo delle prescrizioni – e ogni manifestazione senza le misure di sicurezza previste dalle norme anti covid non va autorizzata.” 

Raffaele Petrarulo (Forza Italia): “Va conciliata la normativa anti covid con quanto sta succedendo alle attività commerciali. Non sono opportune autorizzazioni alle manifestazioni pubbliche quando poi si chiede alla popolazione il rispetto severo delle norme e, allo stesso tempo, si chiudono gli esercizi pubblici.”

Andre Russi (M5S): “Condivido quanto detto dai consiglieri e stigmatizzo queste manifestazioni di cialtroni che esprimono idee senza prove scientifiche. In un momento così difficile mi appello al ruolo determinante dei sistemi di informazione per evitare il sensazionalismo di eventi avversi alla distribuzione dei vaccini. Sarebbe molto meglio rimarcare il buon andamento della campagna vaccinale.”

I controlli anti-Covid dei carabinieri forestali

Proseguono i controlli sulle misure volte a prevenire il fenomeno epidemico da Covid-19 da parte dei Carabinieri Forestali.

I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) del Gruppo Carabinieri Forestale di Torino ha eseguito mirate verifiche sullo svolgimento delle attività di caccia esercitata nei Comprensori Alpini della Città Metropolitana di Torino.

In deroga alle misure restrittive sugli spostamenti disposte a livello governativo, per il prelievo di alcune specie di animali (cinghiale, capriolo, cervo, cornacchia nera e grigia, gazza volpe e minilepre) in zona arancione è consentito svolgere l’attività venatoria al di fuori del proprio comune purché si resti all’interno dell’Ambito Territoriale di Caccia e Comprensorio Alpino di residenza venatoria (ATC o CA in cui si è ritirato il tesserino venatorio) o nel Azienda Faunistica Venatoria o Agrituristico venatoria di appartenenza, come chiarito da apposita circolare interpretativa della Direzione della Giunta Regionale Piemontese.

La verifica effettuata nel mese di gennaio da parte dei Carabinieri Forestali ha però evidenziato che decine di cacciatori, pur ammessi all’esercizio venatorio, provenivano da comparti e ambiti territoriali di caccia diversi da quelli di residenza, in alcuni casi addirittura da fuori regione, violando le norme antiCOVID ed aumentando quindi i connessi rischi di contaminazione e diffusione del virus e delle sue varianti.

All’esito delle verifiche sono state elevate, nei confronti dei cacciatori,sanzioni amministrative per complessivi 6.800 Euro per il mancato rispetto del divieto di spostamento dal Comune di residenza giustificato da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero per motivi di salute

Incendi boschivi: scattata la “massima pericolosità”

Assessore Gabusi: «Grazie ai 1.200 volontari degli Antincendi Boschivi, che con il loro impegno e il loro coraggio stanno salvando i nostri boschi da danni di incalcolabile portata»

  

La Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile Trasporti e Logistica della Regione Piemonte ha dichiarato lo stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio da venerdì 26 marzo, sulla base del livello di pericolo e dei prodotti forniti dal Centro funzionale regionale di Arpa Piemonte.   

Fondamentale per la prevenzione degli incendi è prestare la dovuta attenzione e rispettare le regole richiamate nel provvedimento.

Nei periodi di massima pericolosità sono infatti vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio; è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio. Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni amministrative da un minimo di euro 200 a un massimo di euro 2.000, oltre alle sanzioni penali.

«Il Sistema antincendi boschivi regionale – evidenzia l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi – è impegnato ormai da due settimane nello spegnimento degli incendi che si sono purtroppo sviluppati in molti territori. Un ringraziamento particolare va al piccolo ma fortissimo esercito dei Volontari Antincendi Boschivi: 1.200 uomini e donne instancabili, che con il loro impegno e il loro coraggio stanno salvando i nostri boschi da danni di incalcolabile portata. Il Piemonte vanta un Sistema che raccoglie apprezzamenti da ogni parte; da quasi 30 anni la Regione Piemonte può infatti contare su Volontari Antincendi Boschivi organizzati secondo un modello unico in Italia per l’originalità, la dimensione e la competenza territoriale. Ma anche i cittadini possono fare molto, segnalando tempestivamente le situazioni pericolose e aiutando così ad evitare lo sviluppo di incendi devastanti».

Tutti i cittadini, infatti, possono difendere il territorio in caso di incendio segnalando tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise si contribuisce in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività e prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.

Il Sistema antincendi boschivi della Regione Piemonte è attualmente pienamente operativo e la fine dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dalla Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica quando cesseranno le condizioni meteorologiche di rischio.

 

Torino. Controlli dei Carabinieri, arrestati due uomini violenti

Torino, 28 marzo. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati, i carabinieri hanno arrestato due uomini che si sono resi responsabili rispettivamente di violenza privata e maltrattamenti in famiglia.

In particolare i militari del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in via Cibrario, nel quartiere San Donato, dove un insegnante di 45 anni, in evidente stato di alterazione psicofisica, stava minacciando un tassista con un coltello da cucina pretendendo di effettuare una corsa gratuitamente. Una volta bloccato e perquisito, l’uomo è stato trovato in possesso anche di 4 dosi di sostanza stupefacente del tipo crack che nascondeva in tasca.
Nel quartiere centro, un giovane 20enne italiano, al culmine di una lite, ha malmenato la propria ragazza scagliandola con violenza contro un termosifone di casa. Il pronto intervento delle gazzelle dell’Arma ha consentito di bloccarlo evitando più gravi conseguenze per la giovane che se l’è cavata con pochi giorni di prognosi. Raccogliendo la denuncia della donna i carabinieri hanno accertato precedenti comportamenti maltrattanti tenuti dall’uomo, per questo motivo è stato arrestato e tradotto in carcere.

I lavoratori dello spettacolo occupano il ponte Umberto I

Prosegue la protesta dei lavoratori dello spettacolo

A Torino ieri pomeriggio alcune decine di manifestanti hanno occupato il ponte Umberto I, tra corso Vittorio Emanuele e corso Moncalieri.

“E’ la 16a manifestazione che facciamo in questo anno di pandemia – dice all’Ansa Elio Genzo Balbo, portavoce torinese della categoria – e non abbiamo ancora  ottenuto nulla se non qualche bonus”.

La situazione è davvero difficile per un settore che di fatto è totalmente fermo da ormai più di un anno.

Rintracciata dalla Polizia una minore che si era allontanata da casa

Per non separarsi dal fidanzato ha mentito sull’età

 

Martedì sera, una donna allerta il 112 NUE della possibile presenza della figlia, di cui aveva denunciato la scomparsa all’inizio del mese, e del suo compagno, in uno stabile in zona Nizza Millefonti.

Dopo una serie di accertamenti, gli agenti del commissariato Borgo Po scoprono che la coppia è ospite nell’appartamento di un loro amico. Giunti sul posto, gli operatori appurano la presenza della ragazza, minorenne sudamericana, del suo fidanzato maggiorenne e connazionale, e del terzo soggetto. Chiesto il motivo della loro presenza in quella casa, i due riferiscono di aver raggiunto l’amico per trascorrere la serata in compagnia. In fase di identificazione la minore, priva di documenti, dichiara false generalità, fingendo, inoltre, di essere maggiorenne. Certi di trovarsi al cospetto della giovane scomparsa, i poliziotti chiedono ai fidanzati di seguirli in commissariato. Ad attenderli la madre, che riconosce immediatamente la figlia.

La minore affermerà in seguito di aver fornito false generalità agli agenti di Polizia allo scopo di sottrarsi al controllo e di conseguenza non rischiare di essere allontanata dal compagno.

La ragazza è stata denunciata per falsa attestazione o dichiarazione a P.U. e riaffidata alle cure della propria famiglia.

Barriera di Milano, si dichiara minorenne per sottrarsi all’arresto

Era stato trovato in possesso di 23 ovuli con eroina e cocaina

 

Si è imbattuto per strada in una Volante del Comm.to Barriera Milano che stava controllando il territorio e con espressione vaga ha accelerato il passo. La Volante ha invertito allora il senso di marcia, incuriosita, e a questo punto il ragazzo, pensando di non essere visto, si è disfatto di un involucro. Il gesto fulmineo non è però sfuggito agli operatori di Polizia, che hanno recuperato il pacchetto, contenente ben 23 involucri di eroina e cocaina. Il giovane, di cittadinanza senegalese ed irregolare sul territorio nazionale, ha tentato di spacciarsi per sedicenne in modo da evitare l’arresto, ma già oltre un anno fa era stato dichiarato maggiorenne a seguito di accertamenti medici presso una struttura ospedaliera. In più circostanze, in passato, aveva dichiarato di avere meno di 18 anni, pur essendo stato destinatario di misure cautelari, arrestato ed associato presso la Casa Circondariale Lo Russo e Cutugno. Anche questa volta, è stato smascherato ed arrestato, oltre che per la detenzione dello stupefacente, anche per le false generalità fornite.

 

Più di 4 mila persone controllate dalla Polfer

16 indagati, 4.332 persone controllate, di cui 900 persone con precedenti. 236 pattuglie impegnate nelle stazioni e 7 in abiti civili per attività antiborseggio. 80 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 177 treni presenziati. 23 i servizi lungo linea e 50 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

 

Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di prevenzione, vigilanza e contrasto alla  microcriminalità presso alcune stazioni nella provincia di Torino, Alessandria e Cuneo non presidiate dal personale di Polizia, tra cui Torino Rebaudengo Fossata, Pinerolo (TO) e Avigliana (TO), Acqui Terme (AL), Fossano (CN) e Mondovì (CN), con l’impiego di personale nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno.

 

A Torino gli operatori Polfer hanno denunciato un ventisettenne italiano per violazione del provvedimento di non ritorno nel comune di Torino. Sorpreso nella stazione di Porta Nuova, è stato controllato e denunciato per la violazione della misura di prevenzione.

Sempre nella stazione di Porta Nuova, un ventunenne nigeriano residente in provincia di Macerata è stato denunciato per oltraggio a Pubblico Ufficiale. Il ragazzo, da subito apparso nervoso, alla richiesta dei documenti ha inveito contro gli operatori Polfer rivolgendo loro epiteti offensivi. Accompagnato presso gli uffici di polizia, dopo gli accertamenti è stato denunciato.

 

Il personale del Nucleo Scorte compartimentale ha rintracciato, durante un servizio di vigilanza a bordo di un treno regionale, un trentatreenne marocchino per inottemperanza all’ordine del Questore di Cuneo di abbandonare il territorio nazionale emesso lo scorso mese di novembre. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà e messo a disposizione del locale Ufficio Immigrazione.

 

A Novi Ligure gli operatori hanno denunciato un ventiseienne marocchino per porto abusivo di oggetti atti a offendere. Il ragazzo è stato controllato a bordo di un treno regionale sulla tratta Novi Ligure (AL) – Alessandria e nel bagaglio al seguito sono stati rinvenuti 6 cacciaviti e una pinza, di cui non ha saputo giustificare il possesso. Dal controllo in Banca Dati effettuato negli uffici di polizia, sono emersi a suo carico numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Lo straniero è risultato già colpito da decreto di espulsione dal territorio nazionale. E’ stato denunciato in stato di libertà e gli oggetti sequestrati.

 

Ad Alessandria un settantenne italiano è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio, procurato allarme e rifiuto di indicazioni sull’identità personale. Dopo essere stato sanzionato dal personale Polfer di stazione per violazione della normativa Covid19, l’uomo, ha più volte rifiutato di indicare le proprie generalità e ha richiesto l’intervento del 118 dichiarando di essere colto da malore. I sanitari intervenuti sul posto non riscontravano alcuna patologia. Pertanto, l’uomo è stato denunciato.

Sempre ad Alessandria, durante i servizi di vigilanza in ambito ferroviario, è stato denunciato in stato di libertà un trentunenne pachistano per inottemperanza all’ordine del Questore di Napoli di abbandonare il territorio nazionale.

Ad Acqui Terme (AL), durante l’intensificazione dei servizi in orario serale, è stato emesso un ordine di allontanamento dall’ambito ferroviario nei confronti di un cinquantatreenne rumeno, senza fissa dimora, sorpreso a bivaccare nella stazione.