CRONACA- Pagina 931

Due arresti per rapina aggravata e spaccio di sostanze stupefacenti

Nei giorni scorsi  un  cittadino rumeno di 28 anni è stato seguito in via Principe Tommaso da uno sconosciuto che, dopo averlo affiancato, lo ha aggredito, colpendolo al volto riuscendo a sfilargli il giubbotto, di colore bianco, contenente il portafogli. La vittima, per sottrarsi alla violenza, ha trovatorifugio in un vicino supermercato, mentre il suo aggressore si è dato alla fuga su via Galliari in direzione del parco del Valentino.  

Gli agenti del Comm.to Nizza, acquisite e visionate le immagini registrate da alcune telecamere di vigilanza poste nella zona, hanno riconosciuto nel rapinatore ripreso un cittadino  marocchino gravitante nel quartiere San Salvario, con numerosi precedenti di polizia per stupefacenti e reati di natura predatoria (furti e rapine). Martedì scorso, la vittima del reato è stata convocata negli uffici di Polizia, ove è stata effettuata l’individuazione fotografica del sospettato.

Nelle ore successive, a seguito di attive ricerche del rapinatore, gli investigatori lo hanno individuato in via Ormea. L’uomo, 36 anni, senza fissa dimora, con precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e inerenti agli stupefacenti, irregolare sul territorio nazionale, in considerazione del pericolo di fuga, è stato sottoposto a fermo per la rapina aggravata del 29 Ottobre. La misura è stata convalidata dall’Autorità Giudiziaria che ha successivamente emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Poche ore dopo, lo stesso personale di Polizia, durante i servizi in borghese nella zona di competenza del Comm.to, ha notato, in corrispondenza di una pensilina per i bus in via Genova, un cittadino marocchino sospetto. L’uomo, dopo aver diviso con due soggetti resisi irreperibili quello che è parso essere un pezzo solido di stupefacente, è salito sul bus linea 18 ma, accortosi della presenza a bordo degli agenti, che lo hanno seguito, è sceso frettolosamente dalla porte posteriori. Il tentativo di sottrarsi al controllo è andato, però, a vuoto: infatti, è stato raggiunto dopo un breve inseguimento. La perquisizione a suo carico ha portato al rinvenimento di 3 pezzi di hashish, per un peso complessivo di 32 grammi.  Per l’uomo, quarantotto anni, colpito peraltro dal divieto di dimora a Torino, misura cui lo stesso è risultato evidentemente inadempiente, sono scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Ragazzo teneva mezzo quintale di fuochi d’artificio nella camera da letto

Guardia di Finanza Torino, “custodisce” in camera da letto oltre 50 chilogrammi di fuochi d’artificio. Denunciato ventenne.    

Un’improvvisata quanto pericolosa “santabarbara”, quella rinvenuta dalla Guardia di finanza di Torino in un’abitazione nei pressi di Beinasco, comune della prima cintura torinese.

Venerdì scorso i Finanzieri del Gruppo Orbassano hanno bussato alla porta di un ventenne residente in zona e già noto alle forze dell’ordine.

Nel corso della perquisizione gli inquirenti hanno scoperto come il giovane custodiva, probabilmente non conscio delle conseguenze che ne potevano derivare, numerosi scatoloni contenenti fuochi d’artificio di vario genere.

Il tutto era accatastato in modo improvvisato nella sua camera da letto, come un normalissimo arredo. 

 

Raduno Alpini, Udine batte Alessandria

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ANA 2021, LE CITTA’ AL BALLOTTAGGIO
Alessandria non è riuscita a raggiungere il prestigioso traguardo dell’organizzazione
dell’Adunata nazionale delle ‘Penne Nere’ per il 2021. Quindi il Piemonte rimarrà
anche per il prossimo anno ‘a bocca asciutta’. E questo nonostante l’appoggio del
Comune e di tutta la Provincia perché sarebbe stato certamente un evento notevole.
Il Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini sabato mattina ha
assegnato la sede a Udine che organizzerà così il suo sesto raduno. Il capoluogo
friulano ha superato 16 a 7 Alessandria al ballottaggio dopo che una prima
votazione aveva eliminato Brescia e Matera. A Milano la Sezione di Alessandria era
presente con il presidente Bruno Dalchecco, il vice presidente vicario Corrado
Vittore, il vice presidente Mario Venezia, i consiglieri Marco Gabello, Mauro
Barzizza, Franco Corti e il portavoce Daniele Bertin. “Abbiamo fatto tutto quello
che era possibile, ci riproveremo nei prossimi anni, certamente. Un ringraziamento
al Comune di Alesandria, che era presente a Milano con l’assessore Cherima Fteita
e ci è stato vicino dall’inizio alla fine” dice Bertin.
Massimo Iaretti

Arresti e denunce per spaccio ad Aurora e Vanchiglia

I fatti sono avvenuti nei quartieri Vanchiglia ed Aurora
Mercoledì scorso, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, nel contesto di servizi di
controllo del territorio antispaccio, hanno tratto in arresto 6 persone e denunciate altre 2 per
reati connessi a tale fenomeno.
I poliziotti sono intervenuti in due diverse zone della città: in un caso l’area attenzionata è
stata quella del viale pedonale di via Cesare Balbo, nella porzione compresa fra le vie
Guastalla e Buniva.
Qui, fra le 21.30 e le 22.30, sono state documentate 4 cessioni di sostanza stupefacente
(marijuana) da parte dei pusher nei confronti di altrettanti cittadini italiani, tutti sanzionati
amministrativamente in merito. Gli arrestati sono 4: tutti soggetti stranieri di origine centro
africana, di età compresa fra i 21 ed i 36 anni, uno dei quali anche colpito dal divieto di
dimora nel Comune di Torino: altre 2 persone, di nazionalità gambiana, sono state invece
denunciate.
Altri 2 arresti sempre da parte degli operatori della Squadra Volante, poche ore prima, invece,
nella zona del Lungo Dora Savona compresa fra corso Giulio Cesare e corso XI Febbraio: anche
qui si tratta di cittadini extracomunitari irregolari sul territorio nazionale, un guineano di 21 ed
un gambiano di 31, tutti con precedenti di polizia specifici. A loro carico sono state accertate
almeno 3 cessioni di alcune decine di grammi di marijuana, debitamente sequestrata.

Furti a Borgo Po: presi i ladri

ESEGUITE DALLA POLIZIA DI STATO 2 MISURE DI CUSTODIA
CAUTELARE IN CARCERE
I poliziotti del Comm.to Borgo Po hanno eseguito negli scorsi giorni
due misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di
S.D. e M.P., rispettivamente di 24 e 20 anni, entrambi residenti a Torino
presso il campo nomadi di Strada dell’Aeroporto, per tentato furto
aggravato in abitazione in concorso con persona rimasta ignota.
Le misure sono susseguenti ad una articolata attività d’indagine
svolta dagli investigatori del Comm.to a seguito di un tentato furto,
avvenuto lo scorso 31 maggio, all’interno di uno stabile di corso
Quintino Sella.
Quel giorno, tre uomini cercarono di entrare all’interno di un
appartamento del condominio, forzando il nottolino di ingresso della
porta, ma vennero disturbati da un vicino di casa della vittima, che
li mise in fuga. I tre, allora, scavalcarono la recinzione dello stabile
rapidamente per raggiungere l’autovettura sulla quale si
muovevano; in questo frangente, vennero notati da un militare
libero dal servizio che annotò la targa del mezzo.
Le successive indagini condotte dagli operatori del Comm.to Borgo
Po consentirono, tra l’altro, di accertare che il gruppo si muoveva a
bordo di una vettura intestata ad un prestanome, irreperibile, già
utilizzata in passato per la commissione di delitti; i due, cugini fra
loro, verranno tra l’altro arrestati nel ponte di Ferragosto proprio da
personale della Polizia di Stato dopo essersi introdotti in uno stabile
di via S. Ottavio per commettere dei furti.
Attraverso l’analisi dei tabulati delle utenze telefoniche fornite da
S.D. ed M.P. al momento del loro arresto, ed alla individuazione
fotografica effettuata dal testimone del tentato furto in corso Sella,
che li ha identificati senza ombra di dubbio, il Giudice per le Indagini
Preliminari ha emesso le due misure restrittive nei loro confronti.
Sono in corso ulteriori indagini da parte del Comm.to in merito ad
altri furti in abitazione commessi, negli scorsi mesi, nella
medesima zona.

Morte dei pompieri: arrestato il proprietario della cascina. Esplosione per frodare assicurazione

È’ stata una tentata frode all’assicurazione  la causa della tragedia di Quargnento. I carabinieri hanno fermato la scorsa notte Giovanni Vincenti, il proprietario della cascina esplosa dove sono morti i tre vigili del fuoco. Lo ha comunicato  il procuratore di Alessandria Enrico Cieri. L’uomo fermato ha confessato, dopo dieci ore di interrogatorio negando l’intenzione di volere uccidere. Era fortemente indebitato e gli è venuta la folle idea. La moglie di Giovanni Vincenti è indagata a piede libero per concorso.

Slot irregolari: 28mila euro di multa

A seguito di numerose segnalazioni di cittadini residenti, a tutela del consumatore e al fine di contrastare il disturbo generato dagli avventori di esercizi pubblici e l’utilizzo di macchinette installate illecitamente all’interno di locali di somministrazione, sono stati organizzati alcuni interventi congiunti tra Agenti del V Comando Polizia Municipale di Torino Comando Borgo Vittoria/Madonna di Campagna/Vallette/Lucento e il Commissariato Madonna di Campagna della Polizia di Stato.

E’ stata controllata una sala raccolta scommesse di via Colautti. Sono state trovate 14 apparecchiature videogioco che, nella circostanza, non rispettavano i limiti imposti dalla normativa regionale che prevede il divieto di installazione di apparecchi per il gioco lecito a una distanza inferiore a 500 metri da luoghi sensibili quali scuole, luoghi di culto, istituti di credito e sportelli bancomat.

A seguito di quanto accertato, il gestore del locale, di nazionalità rumena, è stato sanzionato amministrativamente ai sensi art. 11 c.1 in rel. art. 5 c.1 Legge Regionale 9/16 per un totale di 28.000 euro (cioè 2000 euro per ognuna delle 14 macchinette installate) e gli apparecchi videogioco sono stati posti sotto sequestro amministrativo e sottratti alla materiale disponibilità di altri avventori.

Nella serata di mercoledì 6 novembre è stata controllata un’attività artigianale di vendita kebab in via Chiesa della Salute. Nel corso del controllo gli Agenti hanno trovato due sacchi neri contenenti all’interno 32 sacchetti di melanzane e peperoni, custoditi in involucri non conformi all’interno di un frigo-congelatore, in modalità non idonee a una corretta conservazione dei cibi e pericolosa per la salute pubblica. Per quanto accertato il titolare dell’esercizio, cittadino di nazionalità turca, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 5 lettera B) Legge n. 283/1962 per il reato di alimenti in cattivo stato di conservazione detenuti per la somministrazione.

Furto in aeroporto, donna raggiunta a bordo dell’aereo

Era già seduta al proprio posto a bordo di un aeromobile in partenza per Malta quando i finanzieri l’hanno raggiunta e, tra lo stupore degli altri passeggeri, riaccompagnata al terminal dello scalo torinese.

 

Il tutto nasce quando gli addetti alle vendite del duty free dell’Aeroporto “Sandro Pertini” di Torino, avvisano il personale della Guardia di Finanza di un furto di profumi e creme avvenuto pochi muniti prima all’interno del punto vendita; un rapido sguardo delle telecamere di sorveglianza e i Finanzieri, dopo un veloce incrocio dei dati sulle liste passeggeri imbarcati, risalgono al responsabile del furto.

 

Il gate è già chiuso, ma gli inquirenti arrivano sino sotto bordo, riconoscono la donna seduta nelle prime file dell’aeromobile e la conducono negli uffici del Comando. 

 

Lei nega, ma dopo uno “sguardo” all’interno del suo bagaglio, i Finanzieri della Compagnia di Caselle rinvengono alcune confezioni di profumi e creme di note marche che provenivano, chiaramente, dal Duty Free dello scalo torinese e per le quali non ha saputo dare giustificazioni.  

La donna, una cinquantenne italiana è stata denunciata per furto.

Sventato avvelenamento di cani da tartufo

Dal Piemonte

 

La segnalazione di un “trifolau” ha permesso di rinvenire un boccone avvelenato nelle campagne di Agliano Terme. Un cane da tartufi ha fiutato il boccone tra le foglie: il proprietario dell’acuto segugio ha avuto la prontezza di sottrarlo evitando che lo ingerisse e, preoccupato, ha segnalato l’accaduto ai Carabinieri.

 

Il sinergico sforzo dei Carabinieri di Canelli e della componente di alta specializzazione dell’Arma Forestale di quel comune ha consentito di setacciare la zona di Agliano Terme.

Qui infatti, in terreni adiacenti al cimitero, sono stati rinvenuti dai militari dell’Arma ulteriori due “bocconi” di carne contenenti all’interno frammenti di lama da barba. Si trattava evidentemente di esche approntate ad arte e diffuse nell’ambiente con lo scopo di colpire qualche cane o altro animale “bersaglio”, procurandone sofferenze e potenzialmente anche la morte.

Le prime verifiche investigative, supportate dal determinante intervento dell’unità cinofila antiveleno dei Carabinieri Forestali di Cuneo, unità costituita nell’ambito del progetto europeo Life “WolfAlps”, hanno permesso di mettere in sicurezza la zona (10 kmq), e di individuare, grazie al cane “esperto” Kira, un ulteriore boccone nascosto tra le foglie.

Univoci gli elementi che, allo stato, permettono di ricondurre l’atto criminoso ad un unico autore. Tutti i bocconi rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro e sono in corso le indagini per risalire all’autore.

L’attività s’inserisce nel più ampio quadro delle iniziative di controllo del territorio dell’Arma astigiana, attenta a recepire qualunque segnalazione giunga dal cittadino così da poter prevenire conseguenze più deleterie per gli animali e per le persone che potrebbero entravi in contatto.

L’assessore alla Sanità: “Il bimbo abbandonato non sarà lasciato solo”

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, interviene sul caso del bambino affetto da una malattia rara e incurabile, abbandonato dai genitori all’ospedale Sant’Anna di Torino.«Giovannino sta ricevendo all’ospedale Sant’Anna di Torino le migliori attenzioni sanitarie e umane possibili. I medici e gli infermieri che in questa tristissima vicenda stanno sostituendosi con encomiabile generosità ai genitori del bambino, devono poter contare sulla vicinanza solidale e concreta delle istituzioni, avendo l’assicurazione che la situazione verrà costantemente monitorata per garantire l’assistenza del bimbo in ospedale, fino a quando non si troverà un affidamento definitivo. La Regione certamente farà la sua parte, affinchè in questa battaglia nessuno rimanga solo».