CRONACA- Pagina 933

Gli infermieri: “Ci hanno dato sacchi da macellaio come protezione”

Nursing Up: “Distribuiti per coprire infermieri e operatori dell’Asl Torino. Continua la vergogna delle protezioni non adeguate”

Riceviamo e pubblichiamo / Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri e delle professioni sanitarie, denuncia l’ennesimo e a questo punto decisamente incredibile, oltreché inaccettabile, caso in cui al personale sanitario è stato dato come dispositivo per la protezione personale, per chi opera con pazienti Covid, un sacco da macellaio con due tubi di nylon come manica.

Si tratta di una inammissibile violazione del diritto di infermieri e professionisti della sanità ad avere sicurezza mentre sono al lavoroQuesti sacchi sono stati distribuiti ieri a tutti gli operatori dell’Amedeo di Savoia, che è “solo” la struttura punto di riferimento per l’emergenza Covid, e poi anche ai reparti Covid e non Covid degli altri presidi ospedalieri dell’Asl TorinoSi tratta dei sacchi che utilizzano i macellai sopra i vestiti quando trasportano le carni, senza le maniche. A parte, poi, sono stati consegnati anche dei “tubi sacchetto”, in nylon, per fare le maniche!! Ma siamo impazziti?

A due mesi e più dall’inizio della pandemia ancora non sono disponibili in numero adeguato i dispositivi di protezione adeguati e necessari per tutti i professionisti che operano nella sanità?

Ancora una volta siamo costretti a protestare per la sicurezza di infermieri e professionisti della sanità e sulla necessità di Dpi. Segnaleremo alla Procura, che ha già aperto dei fascicoli su quanto accaduto nella gestione dell’emergenza Covid a Torino, anche questa vergogna.

Spiega il Segretario Regionale Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing UP, Claudio Delli Carri: “Sono attonito e arrabbiato per la leggerezza con cui ancora oggi si tratta la questione della sicurezza dei colleghi. Le segnalazioni che abbiamo ricevuto da chi opera all’Asl Torino, che ha ricevuto questi sacchi da macellaio per coprirsi, lasciano senza parole. È una vergogna inaccettabile! A ciò si somma il fatto che, alla Città della Salute, ci è stato segnalato che come copertura sulle divise per il pre-triage, sono stati distribuiti dei grembiulini di stoffa, simili ai poncho a righe che vengono utilizzai per la distribuzione del pasto giornaliero. Ma ci stiamo prendendo in giro? Sono settimane che diciamo che è imperativo dotare gli operatori dei dispositivi di protezione necessari, adeguati e certificati. E ancora oggi vengono distribuite questi materiali inadeguati?

Non tollereremo ulteriormente scelte di questo tipo da parte della Regione o da chi prende tali decisioni. La Procura ha già aperto delle indagini su quanto avvento in queste settimane nella gestione dell’emergenza coronavirus. Invieremo loro anche questa segnalazione a dimostrazione che la sicurezza per noi, che rischiamo la vita in questo momento di emergenza, nonostante i tanti discorsi e gli annunci, è ancora molto scarsa”.

Il Segretario Regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta

Claudio Delli Carri

Appuntamento con il pusher per riavere il cellulare

Venticinquenne nigeriano arrestato per tentata estorsione

Lunedì un cittadino contatta il 112 NUE riferendo di avere appuntamento nel pomeriggio con un
pusher. All’insolita dichiarazione dell’uomo segue il racconto di quanto accaduto nel corso della
mattinata.
Poco dopo essersi svegliato, questi si accorge che il suo cellulare è sparito. Dopo averlo cercato
inutilmente in casa, si rivolge ad i suoi familiari. Tra questi vi è il fratello, frequentatore saltuario
della sua abitazione nonché affetto da problemi di tossicodipendenza. L’uomo ammette di aver
impegnato il telefonino del fratello in cambio di una dose di sostanza stupefacente. A questo punto
la vittima decide di chiamare il pusher per tentare di riavere indietro il cellulare. Il pusher si dice
disposto a renderglielo al prezzo di 50 euro. I due raggiungono l’accordo e si danno appuntamento
davanti ad un bancomat in zona Barriera Milano, così che il proprietario del telefono possa
prelevare la somma utilizzando il codice pin annotato sul telefono.
A questo punto l’uomo si reca all’incontro, tenuto costantemente a vista dagli agenti della Squadra
Volante, e giunto nei pressi dell’istituto bancario telefona allo spacciatore. Tra le varie persone
presenti in quel momento, gli operatori individuano un soggetto pronto a rispondere alla chiamata.
Il pusher viene immediatamente bloccato e perquisito. Nella tasca della giacca viene ritrovato il
cellulare in questione, restituito al legittimo proprietario.
Il reo, cittadino nigeriano di 25 anni, è stato arrestato per tentata estorsione e denunciato sia per
detenzione di sostanza stupefacente, in quanto al momento della perquisizione gli agenti trovano
tra i suoi indumenti un ovulo contenente cocaina, sia per aver violato le misure contenitive da
Covid19.

Aggredisce il fidanzato con un collare per cani

I fatti accaduti in  Centro città Nella tarda serata di martedì scorso gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato una cittadina
brasiliana di 22 anni.
A richiedere l’intervento delle forze dell’ordine è stato il suo fidanzato che, in seguito ad una
violenta lite, era appena stato colpito dalla compagna con un collare di ferro per cani al volto ed al
torace. Alla vista dei poliziotti, la ventiduenne da in escandescenze. Offese nei confronti degli
operatori, lancio di oggetti, acqua versata sui dispositivi elettronici della vittima. La donna è ormai
fuori controllo. Dopo una breve colluttazione ingaggiata con gli agenti e gli operatori sanitari giunti
in ausilio, la giovane è stata arrestata per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Non nuova a questo tipo di episodi: la brasiliana, con precedenti specifici di Polizia, era già stata
arrestata nel 2016 per resistenza alle forze dell’ordine.

Venaria Reale si prepara alla Fase 2

Riceviamo dal Comune di Venaria Reale  e pubblichiamo / Con l’approssimarsi della “fase 2”, in base a quanto recita il DPCM del 26 aprile 2020, sono previste una serie di importanti novità , la cui efficacia contempla l’impegno di tutti. Tra queste vi sono l’apertura dei parchi e la pratica commerciale del cibo per asporto, ovviamente nel rispetto delle relative prescrizioni.

Il Commissario Straordinario, Laura Ferraris, in esito ad una preliminare attività di verifica e confronto con gli Uffici Comunali e in particolare con la Polizia Municipale, con l’Asl To3, con le Forze dell’Ordine e la Gesin, ha incontrato, in una prima riunione, le Associazioni di volontariato e, successivamente, le Associazioni di categoria, per avviare al meglio la cosiddetta “fase 2”. Per quanto riguarda l’apertura dei parchi, è risaputo che nel nostro territorio comunale abbiamo il privilegio di avere il Parco regionale La Mandria, unico in Europa per la sua tipologia, che riaprirà, come anticipato dal Presidente Luigi Chiappero, il 4 maggio. Inoltre, vi sono altre importanti aree verdi, come il parco cittadino Salvo d’Acquisto e Corona Verde, solo per citarne alcuni.

Perché sia possibile tenere aperti i parchi, è determinante proseguire nei comportamenti virtuosi dei cittadini, nel rispetto del distanziamento sociale e di tutte le altre prescrizioni, che sinora hanno permesso di contenere la diffusione del contagio. La data del 4 maggio non è un “libera tutti”, ma un passo importante verso una maggiore consapevolezza della convivenza col virus, all’insegna della responsabilità di ognuno di noi. Perciò, per quanto riguarda specificatamente l’attività motoria e sportiva, oltre a rimandare al testo del DPCM del 26 aprile 2020, ricordiamo le principali misure prescrittive: rispettare la distanza di due metri per chi fa attività sportiva, ad esempio la corsa, o di un metro, per chi fa una passeggiata; portare la mascherina ed indossarla in presenza di altre persone ed evitare assolutamente qualsiasi forma di assembramento. Condividendo l’importanza che venga assicurato il rispetto delle norme nella fruizione delle aree verdi cittadine, le Associazioni che hanno partecipato alla riunione di stamattina, l’ANC – Associazione Nazionale Carabinieri locale, col presidente Giuseppe Scavo, la Croce Verde di Torino sezione di Venaria Reale con il responsabile Luca Spada e l’Associazione di Protezione Civile con il responsabile Giuseppe Dalmazzo, garantiranno un servizio di assistenza alla cittadinanza e un’attività di osservazione.

 

Siamo al centro di un’emergenza sanitaria e, per quanto la nostra città abbia dimostrato un senso civico elevato nel rispettare le prescrizioni del Governo e della Regione Piemonte, fatto per cui il Commissario Straordinario, Laura Ferraris ringrazia ed esprime apprezzamento nei confronti dei Venariesi, l’attenzione non deve calare. Infatti, nuovi comportamenti non virtuosi potrebbero mettere in pericolo le vite degli altri oltre che le nostre e mettere nuovamente in crisi il sistema sanitario. Ovviamente, i controlli coordinati e le possibili sanzioni da parte delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale saranno ancor più puntuali, in una fase delicatissima di cambiamento delle nostre abitudini.

Nella seconda parte della mattinata, il Commissario Straordinario, Laura Ferraris, insieme al Segretario Generale, Nicoletta Blencio e il Comandante della Polizia Municipale, nonché dirigente del settore Commercio, Luca Vivalda, hanno tenuto una riunione con i rappresentanti locali dell’Ascom, Christian Contu e della Confesercenti, Alberto Alberetto, per affrontare l’argomento dell’apertura dei locali per la somministrazione di cibo e bevande da asporto. Anche in questo caso si è confermato l’impegno del Comune e delle Associazioni di categoria a collaborare per favorire la ripresa commerciale, nel rispetto delle misure a tutela della salute pubblica. Nel tardo pomeriggio è stato pubblicato, a firma del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il Decreto n. 49 – 30 aprile 2020 (consultabile sul sito www.regione.piemonte.it).

Gli esperti ci dicono che la nuova fase che andremo ad affrontare costituirà un banco di prova: solo INSIEME possiamo superare l’emergenza epidemiologica tornando alla nostra semplice, ma tanto apprezzata, normalità.

A Chieri riaprono cimiteri e parchi

Di nuovo possibile sedersi sulle panchine ma solo una persona. Riaprono le aree cani

TORNA IL MERCATO DI PIAZZA DANTE. RIPRISTINATI I PARCHEGGI A PAGAMENTO

La Giunta comunale di Chieri nella seduta di ieri ha adottato due Ordinanze che introducono alcune novità importanti relativamente alla cosiddetta ‘Fase 2’. “Innanzitutto, a partire da lunedì 4 maggio riaprono i cimiteri (dal lunedì al venerdì, solo dalle 14 alle 19) con entrate contingentate grazie all’ausilio dei volontari della Protezione Civile Gruppo ’94, e riaprono i parchi cittadini. Area Caselli, Tepice del Pellegrino, campo gioco di Pessione, via Della Consolata e piazza Gallina saranno nuovamente aperti ai cittadini, ma solo dalle 10 alle 19. Il parco di San Silvestro, invece, riaprirà dal 6 maggio, perché necessita di interventi di manutenzione  – spiega il Sindaco Alessandro SICCHIERO – Ma attenzione: la riapertura dei parchi è condizionata al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento e al mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Inoltre rimarranno chiuse le aree giochi per i bambini. Invito i cittadini chieresi a comportarsi in modo responsabile, attenendosi alle regole, perché solo in questo modo eviteremo di dover tornare alle precedenti restrizioni”. Inoltre, sempre a partire dal 4 maggio riaprono le aree di sgambamento cani site nell’area Caselli e in strada Roaschia. “Altra novità importante è che dal 4 maggio sarà possibile fruire nuovamente delle panchine, ma solo una persona alla volta – aggiunge l’assessore alla Viabilità e alla Polizia Locale Paolo RAINATO – Ricordo che non si tratta di raccomandazioni, ma di regole e verranno effettuati i necessari controlli. Infine, da lunedì 4 maggio sarà ripristinato  il pagamento della tariffa sui parcheggi, le cd. strisce blu”.Infine, oltre al mercato di piazza Europa (che si svolge il martedì ed il venerdì), torna il mercato di piazza Dante, nei giorni di mercoledì e di sabato.

In regola solo una lampada abbronzante su quattro

 Nei controlli dell’ Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) effettuati nei centri abbronzanti di Torino e del Piemonte  solo 1 lampada abbronzante su 4 è risultata conforme alle norme per  le radiazioni ultraviolette

E’ il dato che emerge dal rapporto pubblicato dall’agenzia relativo a 123 apparecchi per l’abbronzatura artificiale esaminati.  I controlli  hanno riguardato una trentina di centri estetici a campione, dove sono state analizzate le radiazioni emesse dai letti ad alta e bassa pressione, dalle docce solari ad alta e bassa pressione e dalle poltrone ad alta pressione. Le “non conformità” riguardano la frequenza delle radiazioni ultraviolette e i limiti delle dosi ammesse. Solo il 26% degli apparecchi  risulta conforme alla norma tecnica.

Sospensione Ztl fino al 31 agosto

Nuova proroga per i provvedimenti di sospensione della ZTL, fino al 31 agosto 2020, e della sosta a pagamento, fino al 30 maggio 2020.

Dal provvedimento sono escluse, la ZTL “Trasporto Pubblico, Pedonale e Area Romana” e i parcheggi “automatizzati” (a barriera) e quelli in struttura gestiti dalla GTT che continueranno ad essere a pagamento.

Le due ordinanze sono state firmate nella giornata dalla sindaca Appendino e pubblicate all’Albo Pretorio https://stilo.comune.torino.it/albopretorio/#/albo/53

La sosta sulle strisce blu ritornerà a pagamento da lunedì 1 giugno 2020.

Addio a Bravo, storico preside di Scienze Politiche

La famiglia Bravo ha annunciato la scomparsa del prof. Gian Mario Bravo, docente molto conosciuto dell’università di Torino.

E’ stato per ben  vent’anni preside della facoltà di Scienze Politiche (dal 1979 al 1998) di Palazzo Nuovo. Allievo di Firpo e Bobbio era ritenuto uno dei  maggiori studiosi del pensiero di Marx e Engels. Il  professore ordinario di Storia delle dottrine politiche è morto ieri all’età di 86 anni. E’ anche stato direttore scientifico della Fondazione Luigi Firpo, esponente della Fondazione Luigi Einaudi e presidente della Società italiana degli Storici delle Dottrine politiche.

Furto di cellulare, carabinieri fermano baby gang di ragazzine

Hanno rubato il cellulare a un anziano e poi gli hanno chiesto il riscatto per riaverlo

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Torino Oltre Dora hanno fermato tre ragazze minorenni, tra i 13 e i 17 anni, di un campo nomadi della città, con l’accusa di furto aggravato ed estorsione. Ieri mattina, le ragazze sono state bloccate alla fermata del tram di corso Potenza, subito dopo essersi fatte consegnare la somma di 70 € da due coniugi ultrasettantenni quale riscatto per restituirgli il telefono cellulare rubato il giorno precedente.

Il furto è avvenuto all’esterno di un supermercato di Torino, dove le ragazze hanno accerchiato la coppia e distratto l’uomo e con la scusa di chiedergli l’orario gli hanno rubato il cellulare. La moglie del derubato ha immediatamente chiamato il numero del marito e dopo diversi tentativi le ha risposto una “bambina” che le ha chiesto 120 euro di riscatto per lo Smartphone. Dopo una lunga trattativa le parti si sono accordate per 70 euro. La coppia ha immediatamente informato i carabinieri, che si sono presentati all’appuntamento con i coniugi, ma a distanza. Subito dopo lo scambio, i militari sono intervenuti e hanno fermate le tre ragazzine. La 17enne è stata arrestata e accompagnata all’Istituto Penale Minorile “Ferrante Aporti” mentre le sue baby complici, non imputabili, sono state segnalate alla Procura per i minorenni, riaccompagnate al campo e affidate ai parenti. Agli anziani, sfortunati protagonisti della vicenda, tranquillizzati e rassicurati dai Carabinieri, sono stati restituiti il cellulare e la somma estorta. Particolarmente elevata è l’attenzione della Procura per i Minorenni di Torino a tutela delle persone anziane che, soprattutto in questo delicato momento di emergenza sanitaria possono essere vittime di odiosi reati predatori.

 

(foto archivio)

Take away da lunedì in Piemonte ma non a Torino

La nuova ordinanza regionale, in firma in serata,  autorizza la vendita da asporto di alimenti dal 4 maggio (sempre purché il loro consumo non avvenga in loco), in Piemonte ma non a Torino 

Dal prossimo  lunedì gelaterie, bar, kebab,  ristoranti, pizzerie e  pasticcerie, saranno quindi autorizzati a vendere alimenti da asporto, ma nel capoluogo si dovrà rinviare forse a sabato 9 maggio.

La Regione è infatti  preoccupata dalla curva dei contagi nel capoluogo , considerando anche i quartieri  come san Salvario o il centro città, dove i locali della ristorazione sono troppo vicini tra loro, rendendo pressochè impossibile il rispetto delle distante di sicurezza.