CRONACA- Pagina 927

Dopo la rapina cambia maglia per camuffarsi

Sono quasi le 7 del mattino ed un uomo seduto sulle panchine in corso Palermo vede avvicinarsi due individui a lui sconosciuti. Uno dei due, cittadino marocchino di 25 anni, lo accusa di indossare il cappellino del suo amico.

L’uomo smentisce categoricamente ma il marocchino insiste, con fare aggressivo. Durante il reciproco scambio di battute, il venticinquenne si porta lentamente dietro la panchina e, approfittando di un momento di distrazione, ruba il cellulare alla vittima, lo consegna al complice ed entrambi fuggono via. L’uomo si pone al loro inseguimento ma riesce a bloccare solo il marocchino, il quale inizia a strattonarlo, strappandogli la maglietta e sferrando pugni all’indirizzo del volto. Nel frattempo un soggetto che passeggia all’altezza di via Baltea nota un individuo a torso nudo, cambiarsi rapidamente la maglietta e allontanarsi. Poco più avanti si trova improvvisamente spettatore della colluttazione in atto tra lo straniero e la vittima, quindi capisce che l’uomo visto poco prima era un complice che modificava il proprio abbigliamento per non rendersi riconoscibile. Si pone allora al suo inseguimento ma dopo alcuni metri lo perde di vista. Una pattuglia della Squadra Volante in transito interviene e divide i due. Il marocchino è lievemente ferito, un colpo ricevuto all’altezza dell’arcata sopraccigliare richiede l’intervento dei soccorsi mentre i poliziotti raccolgono la denuncia della vittima. L’uomo, scosso per l’accaduto, racconta agli operatori di essere fortemente scosso per l’accaduto in quanto il telefono era il suo unico avere, acquistato grazie ai soldi che gli erano stati consegnati dall’assistente sociale. Il venticinquenne è stato arrestato per rapina aggravata.

Quando perdere il pullman costa l’arresto

L’uomo era destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere

Era diretto in Svizzera, ma la destinazione finale è la casa circondariale Lorusso e Cotugno. Sabato pomeriggio gli agenti della Squadra Volante intervengono presso la biglietteria dei terminal bus in corso Vittorio Emanuele II. Un trentenne di origine camerunense ha appena perso un pullman e pretende di essere rimborsato all’istante. Il dipendente gli spiega di essere impossibilitato ad ottemperare alla sua richiesta nell’immediato, illustrando la corretta procedura da seguire. Lo straniero inizia a dare in escandescenze. In fase di accertamenti gli operatori scoprono un provvedimento di custodia cautela in carcere a carico del trentenne, emesso a gennaio dello scorso anno dal Tribunale di Ravenna, per detenzione di sostanza stupefacente. Perquisito personalmente, il camerunense viene trovato in possesso di una patente di guida risultata inesistente per la motorizzazione, quindi falsa. L’uomo riferisce di averla acquistata sei mesi prima al prezzo di circa 180 euro. Inoltre, nelle tasche dei pantaloni, viene rinvenuto un frammento di hashish, per il quale lo straniero è stato sanzionato amministrativamente.

Immobile di lusso venduto, frode al fisco da 28 milioni

Dal Piemonte / Le fiamme gialle hanno scoperto un’evasione fiscale internazionale di una società biellese

Questa aveva acquistato un immobile di lusso nel Nord Italia per ristrutturarlo e  rivenderlo. Per evitare le tasse aveva formalmente sede nel Liechtenstein, così da realizzare plusvalenze non dichiarate per 27.979.144  di euro e un’imposta dovuta di 1.557.517 euro. Denunciate a piede libero 2 persone per il reato di omessa dichiarazione dei redditi. E’ stata smascherata una movimentazione di flussi di denaro per circa 2 milioni di euro provenienti da paradisi fiscali e finiti sui conti correnti delle persone coinvolte.

La polizia chiude bottega di barbiere per violazione norme anti-covid

Durante un controllo straordinario del territorio, gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia, notano la numerosa presenza di avventori all’interno di un salone di barberia in corso Regina Margherita.

Una volta all’interno, gli operatori appurano come in un locale dell’ampiezza di circa 25 metri, stazionassero al momento del controllo 15 persone, tra personale dipendente e clienti, prive del dispositivo di protezione individuale, obbligatorio secondo quanto prescritto dal DPCM del 7 agosto, e contravvenendo, inoltre, alle norme inerenti il distanziamento sociale. Il balcone, di pertinenza del locale, era stato adibito a “sala d’attesa” attraverso l’utilizzo di alcune sedie ed una panca dove, al momento della verifica del locale, dormiva un avventore. Inevitabile la chiusura del salone per cinque  giorni per violazione delle normative anti-covid19, in cui il gestore è obbligato a predisporre le condizioni per garantire il rispetto di una distanza di sicurezza interpersonale.

Molestie e minacce alla convivente: arrestato

A Torino un senegalese di 34 anni, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato  dai carabinieri per minacce e molestie nei confronti dell’ex convivente. 

Era stato già responsabile di vessazioni nei confronti della donna.

Questa volta è riuscito ad entrare nell’appartamento della vittima in corso Lecce,  dove i carabinieri sono intervenuti e lo hanno fermato

Con l’auto travolge ciclista. Scappa e si schianta

Dal Piemonte/ Ha investito un ciclista, poi  è fuggito senza prestare i soccorsi

Però dopo pochi istanti l’auto che stava guidando è finita in un fosso dopo avere abbattuto un palo e si è incendiata. Dalle prime ricostruzioni sarebbe questa la dinamica di un incidente stradale avvenuto  ad Alessandria. Il conducente della vettura è stato estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco ed è ora ricoverato in ospedale con il ciclista.

Poste, le pensioni accreditate dal 26

Poste Italiane comunica che in provincia di Torino le pensioni del mese di settembre verranno accreditate a partire da mercoledì 26 agosto per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dagli ATM Postamat disponibili in provincia, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal seguente calendario che potrà variare a seconda del numero di giorni di apertura dell’ufficio postale di riferimento

I cognomi

dalla A alla B      mercoledì 26 agosto

dalla C alla D      giovedì 27 agosto

dalla E alla K      venerdì 28 agosto

dalla L alla O      sabato mattina 29 agosto

dalla P alla R      lunedì 31 agosto

dalla S alla Z       martedì 1° settembre

Ragazzo aggredisce il padre per ottenere denaro

L’accusa è  di avere aggredito il padre per ottenere  denaro: un ventiduenne è stato arrestato dai carabinieri a Vigone.

Erano quattro anni che il ragazzo dimostrava intemperanze in famiglia. A denunciarlo sono stati i genitori alcuni giorni fa, quando il giovane, per farsi consegnare denaro, dopo le minacce ha aggredito il padre, che ha riportato ferite guaribili in dieci giorni.

(foto archivio)

Latitante arrestato dalla Squadra Volante Era ricercato da oltre 5 anni

Un cittadino marocchino di 46 anni, colpito da un ordine di carcerazione, è stato individuato lo scorso mercoledì sera da personale della Squadra Volante impegnata nel servizio di controllo del territorio.

Gli agenti hanno notato un gruppo di 3 maghrebini all’angolo fra Corso Vercelli e via Cervino che, al passaggio della Volante, hanno iniziato a confabulare ed all’improvviso hanno cambiato direzione. I poliziotti li hanno raggiunti sottoponendoli  a controllo. Due sono regolarmente residenti sul territorio nazionale e in possesso dei documenti previsti. Il terzo, invece, ha declinato le proprie generalità oralmente, essendo privo di qualsiasi documento; accertamenti svolti negli uffici della Questura tramite le impronte digitali hanno fatto emergere che l’uomo aveva, in realtà, fornito false generalità allo scopo di sottrarsi all’arresto. Infatti, il quarantaseienne è destinatario da oltre 5 anni di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Alessandria per l’esecuzione di una sentenza, per reati inerenti agli stupefacenti, che prevede la pena della reclusione per 4 anni, 8 mesi e 1 giorno. Il ricercato, nonostante abbia cambiato città e usato l’escamotage di modificare parzialmente il cognome e la data di nascita durante il controllo di polizia, è stato compitamente identificato e assicurato alla giustizia.

Sette chiavi, ma solo una apre lo sgabuzzino della droga

Avendo avuto notizia della presunta attività di spaccio di un soggetto residente in uno stabile in corso Principe Oddone, gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia hanno proceduto a controllare l’uomo, cittadino marocchino di 29 anni, e a perquisirne l’alloggio.

Lo straniero viene trovato in possesso di circa 915 euro in contanti ed un portachiavi con sette diverse chiavi: solo due di queste però risultavano idonee all’apertura dell’abitazione e delle varie pertinenze.

Intuendo che una delle restanti potesse permettere l’accesso in altri locali dello stabile, i poliziotti si dirigono verso uno sgabuzzino situato nella parte inferiore del palazzo. Una volta al suo interno, gli operatori rinvengono in una scatola di cartone tre involucri in cellophane contenenti cocaina, per un peso totale di circa 96 grammi ed un bilancino di precisione. Il ventinovenne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente.