CRONACA- Pagina 926

Negli slip nascondeva frammenti di hashish

E’ accaduto in corso Caio Plinio

Era appena uscito dalla stazione Lingotto e alla vista della volante ha accelerato il passo quasi come se volesse eludere il controllo di Polizia. Quest’atteggiamento ha insospettito gli agenti del Commissariato Mirafiori che lo hanno fermato in corso Caio Plinio. Il ragazzo, un ventenne italiano, è apparso sin da subito infastidito e agitato. All’interno della tracolla nascondeva un coltellino e negli slip, in un sacchettino in cellofan, celava diversi blocchi di hashish avvolti nella carta stagnola. La perquisizione, estesa anche al domicilio, ha consentito ai poliziotti di rinvenire sul tavolo della cucina un frammento della stessa sostanza stupefacente, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Il ragazzo, con diversi precedenti di Polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e denunciato all’Autorità Giudiziaria per porto di armi od oggetti atti ad offendere. Gli agenti hanno sequestrato complessivamente circa 165 grammi di hashish.

Il gemellaggio dei santuari

GEMELLAGGIO TRA IL SANTUARIO DI CREA E QUELLO DI KLOKOCIOV NELLA SLOVACCHIA ORIENTALE

DAL PIEMONTE/ In questo fine settimana la Diocesi di Casale Monferrato sta vivendo un momento storico, all’insegna di quanto auspicò Papa Giovanni Paolo II, ovvero che ‘i fratelli di rito cattolico latino si aprano ai fratelli di culto cattolico orientale’. A Crea, domenica 6 maggio, al termine della Divina Liturgia (la Santa Messa) che inizierà alle ore 10.30, verrà siglato il gemellaggio tra il Santuario di Crea e quello di Klokociov, appartenente alla Diocesi di Kosice nella regione orientale della Slovacchia ai confini con l’Ucraina. I rapporti tra le due realtà religiose erano nati nel 2016 quando monsignor Francesco Mancinelli, rettore del Santuario di Crea, si era incontrato a Nitra in Slovacchia con alcuni sacerdoti della Diocesi di Kosice in occasione della festa dei Santi Cirillo e Metodio. Nell’occasione nacque l’idea del gemellaggio tenendo conto che il santuario mariano dei greco cattolici della Slovacchia orientale nel 2020 avrebbe celebrato i 350 anni dalla lacrimazione dell’icona mariana provocata da un colpo di sciabola sferrato contro l’immagine della Madonna dai soldati calvinisti in lotta contro i cattolici nei territori ai confini tra Ucraina, Slovacchia e Ungheria; e che il Santuario di Crea sempre nel 2020 avrebbe celebrato i 200 anni dalla sua riapertura al culto dopo le soppressioni napoleoniche. ‘Motore’ dell’iniziativa è stato proprio monsignor Mancinelli che è stato più volte in Slovacchia e parla correntemente la lingua. La delegazione della Diocesi di Kosice è giunta venerdì a Crea, guidata dall’amministratore apostolico, l’arcivescovo monsignor Cyril Vasil (nativo di Kosice e per 11 anni a Roma come segretario della Congregazione delle Chiese Orientali) e composta dal vicario generale archimandrita Jaroslav Lajciak, dal sacerdote Marin Mraz e da 6 membri laici del coro della Cattedrale di Kosice. Nella mattinata di sabato, dopo l’incontro con il Vescovo di Casale Monferrato, monsignor Gianni Sacchi, c’è stato quello con il Sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi, in municipio. Nel pomeriggio di sabato il coro fondato nel 1984, e diretto da Lucia Lovasova, ha effettuato una suggestiva esecuzione di canti della liturgia greco-cattolica, alla presenza del Vescovo di Casale Monferrato nel Santuario di Crea. In un breve, ma incisivo intervento, monsignor Vasil ha ricordato come la chiesa greco-cattolica sia stata soppressa nel 1959 dal regime comunista, ‘i nostri sacerdoti erano o in prigione o deportati’ e ripristinata nel 1968 durante la Primavera di Praga, ma abbia avuto una piena libertà solo negli anni Novanta, dopo la caduta del comunismo. All’esecuzione dei brani ha seguito un’altrettanto suggestiva celebrazione dei Vespri, con preghiera in italiano e canto in slovacco, a dimostrazione della vicinanza tra i due Stati e i due territori.

Massimo Iaretti

 

Doveva scontare 2 anni e 11 mesi: arrestato

Nei giorni scorsi gli agenti del commissariato Barriera Nizza hanno arrestato un cittadino italiano di 50 anni.

L’uomo, condannato a 2 anni ed 11 mesi di reclusione ed una multa di 600 euro per rapina e lesioni aggravate, da tempo si era reso irreperibile.

Grazie all’attività investigativa, i poliziotti sono riusciti a rintracciare il cinquantenne presso il domicilio dei genitori, nonostante risultasse residente altrove, e rendere così esecutiva la pena.

Torino Pride in piazza contro le discriminazioni di genere

Il Torino Pride era presente oggi in piazza Castello a Torino con migliaia di persone per sostenere il disegno di legge Zan contro le discriminazioni e la violenza per ragioni di sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità

presente la sindaca Chiara Appendino e  Susanna Camusso a nome di CGIL e UIL. Hanno aderito Alessandro Zan; la senatrice Alessandra Maiorino; Fiorenzo Gimelli, Presidente Nazionale AGEDO; Marilena Grassadonia, ex Presidente Nazionale Famiglie Arcobaleno e Laura Onofri per Se non Ora Quando Torino.

(foto archivio)

E’ morto Angelo Piovano, l’uomo più tatuato d’Italia

Vincitore del Guinness, e molto conosciuto in città,  è morto ieri a 85 anni Angelo Piovano, l’uomo più tatuato d’Italia

Era in ospedale dove era stato trasferito per un malore.

“Ciao Angelo, ci mancherai”, così  la sindaca Chiara Appendino sulla sua pagina Facebook e centinaia i messaggi sulla pagina dello stesso Piovano, la notizia della cui morte è stata data in un post scritto dal nipote.

Torinese, spesso ospite del Maurizio Costanzo Show in passato, fece il suo primo tatuaggio a 56 anni dopo la morte di sua madre e della sua cagnolina. Poi arrivo’ a decorare il 98 per cento del corpo.

Minaccia prima i sanitari poi i poliziotti intervenuti

Ventisettenne deferito e sanzionato

 

Sono da poco passate le 2 di notte in via Conte Verde quando gli operatori del 118 segnalano al 112 NUE la presenza di un soggetto molesto.

Poco prima l’uomo, un cittadino brasiliano di 27 anni in stato di ubriachezza, aveva iniziato ad inveire contro il personale sanitario, intervenuto per sincerarsi del suo stato di salute, “rei” di averlo disturbato. Accanto a lui tre scooter ribaltati, riversi in terra.

Rintracciato dagli agenti del commissariato Centro in piazza San Giovanni, il ventisettenne viene controllato. All’interno della tasca dei pantaloni, i poliziotti trovano un braccialetto d’oro, di cui l’uomo non è in grado di indicare la provenienza.

Accompagnato in commissariato per ulteriori accertamenti, ha poi continuato ad insultare e minacciare gli operatori, motivo per cui è stato indagato per minaccia ed oltraggio a P.U e ricettazione. Inoltre, è stato sanzionato per ubriachezza molesta e violazione delle prescrizioni atte al contenimento dell’epidemia, perché trovato a circolare, senza mascherina,  al di fuori degli orari consentiti.

Si rifiuta di pagare la corsa, denunciato dalla Polizia per minacce

Trasporta in taxi un giovane che improvvisamente, visibilmente agitato, inizia a parlare da solo.

Così, il tassista, considerata l’eventualità che il giovane non avesse i soldi per pagare la corsa, gli chiede se ha il denaro necessario. Il passeggero, infastidito, passa alle minacce e fa anche menzione ad un’arma che avrebbe usato contro di lui. A questo punto l’autista, spaventato, ferma il veicolo in largo Grosseto e contatta la Polizia. Il ragazzo si rifiuta di pagarlo e in attesa della Polizia continua a minacciarlo dicendo che adesso conosceva anche il suo nome. Gli agenti del Commissariato Madonna di Campagna controllano lo zainetto del giovane, un diciottenne italiano, dal quale spuntano diversi oggetti atti ad offendere tra cui 1 forbice, 1 cacciavite e 1 pinza di grosse dimensioni. Il giovane viene denunciato all’Autorità Giudiziaria per il possesso degli arnesi oltre che per minacce e insolvenza fraudolenta.

Gioielliere ferito durante una rapina, ma non è in pericolo di vita

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Intorno alle 23 di ieri a  Rivoli, nell’hinterland due malfattori travisati ed armati di pistola si introducevano a scopo di rapina all’interno di una villetta di un gioielliere.

Ne è nata una colluttazione con il proprietario ed uno dei due rapinatori ha esploso  un colpo che ha ferito la vittima agli arti inferiori. Gli aggressori a quel punto si davano alla fuga dopo aver velocemente trafugato quello che potevano.
Una gazzella dei carabinieri di Rivoli, prontamente accorsa sul luogo riusciva a bloccarne uno, a rinvenire la pistola lanciata nel giardino e a recuperare gran parte della refurtiva, un I phone 12, un orologio di lusso e denaro contante in via di quantificazione. Il rapinatore catturato dagli uomini dell’Arma, privo di documenti, è stato poi identificato come cittadino di nazionalità rumena, 50 enne. La vittima è stata trasportata presso il Cto di Torino in discrete condizioni e non in pericolo di vita. Ancora in corso il sopralluogo e la visione di telecamere della zona, nonché le ricerche del correo che sembrerebbe essere fuggito a piedi, ma sulle cui tracce ci sono i carabinieri.

Spacciatori aggrediscono e feriscono due esponenti di Fratelli d’Italia

Torino, spacciatori aggrediscono violentemente esponente di FDI. La donna in ospedale.

Violenta aggressione oggi pomeriggio in Barriera di Milano ai danni dell’esponente di zona di Fratelli d’Italia Verangela Marino. La donna, da tempo attiva nel denunciare i fenomeni di spaccio e degrado nel quartiere, è stata riconosciuta e accerchiata da una trentina di immigrati africani, presumibilmente spacciatori, che l’hanno aggredita con pugni e calci, provocando lividi al volto e graffi profondi ed escoriazioni alle spalle e alle braccia. Il gruppo, ha prima tentato di estrarla dall’auto in cui era seduta e poi l’ha malmenata, colpendo anche l’uomo che era accanto a lei. Due degli aggressori sarebbero stati già fermati e identificati dalle forze dell’ordine.

“Episodi di questo genere sono gravissimi e inaccettabili – dichiarano la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, l’assessore Maurizio Marrone, l’esponente di Fdi Enzo Liardo e il capogruppo in Circ. 6 Valerio Lomanto -. A Marino esprimiamo tutta la nostra solidarietà e ci auguriamo che altrettanto facciano tutte le forze politiche. In Barriera di Milano la situazione è ormai fuori controllo, con una presenza costante e radicata di una criminalità pericolosa e che vorrebbe gestire il territorio come una zona franca. Evidentemente a questi personaggi hanno dato fastidio le iniziative per la sicurezza e contro lo spaccio che Fdi da sempre porta avanti nel quartiere, e che negli ultimi mesi hanno visto organizzare decine di gazebo “No Spaccio” nelle zone più critiche. Siamo e saremo al fianco di Verangela Marino e di tutti i cittadini onesti che non vogliono arrendersi nel vedere i loro quartieri diventare dei cassonetti. In Barriera di Milano, come in tutta Torino, non faremo un passo indietro davanti alle violenze di criminali e spacciatori. L’episodio – concludono da Fdi – è avvenuto alla luce del sole e invitiamo chiunque a supportare le indagini”.

Da passeggero indeciso a tenente a due stelle Seconda denuncia in pochi giorni

 Soli pochi giorni fa era stato denunciato e sanzionato dagli agenti del Commissariato San Secondo dopo aver aggredito un tassista al quale aveva fatto cambiare destinazione più volte.

Nella notte di domenica, l’uomo è stato denunciato nuovamente, questa volta dagli agenti del Commissariato Barriera Milano.

Intorno alle due della notte, i poliziotti intervengono in via Nizza per la segnalazione di una lite in strada. Qui gli agenti trovano due persone, il cinquantenne e un altro individuo, entrambi in stato di alterazione psicofisica. Mentre i poliziotti sono intenti a parlare con l’altra persona, improvvisamente il cinquantenne italiano colpisce con un pugno al volto il suo interlocutore. Il reo viene bloccato e in questo frangente inizia anche a dare contro ai poliziotti, nonostante i tentativi di questi ultimi di calmarlo. Il cinquantenne dice loro di essere un tenente della Folgore a due stelle e che li avrebbe fatti trasferire presso improbabili sedi di servizio a causa del loro comportamento: Palermo e Udine.

L’uomo, alla fine, è stato denunciato per resistenza, violenza e Minacce a P.U