Parte lunedì 18 settembre una nuova azione di comunicazione progettata da Amiat, società del Gruppo Iren, e Città di Torino finalizzata a sensibilizzare tutti i cittadini a migliorare in termini qualitativi e quantitativi la raccolta differenziata dei rifiuti.
Con lo slogan “Apri gli occhi! #torino si differenzia”, attraverso un linguaggio diretto ed immagini volutamente esplicative e curiose, si richiama l’attenzione del pubblico sull’importanza di una corretta raccolta differenziata.
Per una maggiore diffusione della campagna, che sarà on-air per circa 20 giorni, sono stati utilizzati numerosi e diversificati
veicoli di comunicazione. Quasi 2.500 manifesti di formato 100X140, 140X200 e 6mX3m saranno affissi negli spazi pubblicitari presenti in strade e viali cittadini, saranno brandizzate 72 postazioni retroilluminate delle stazioni del bikesharing ToBike e 18 poster saranno posizionati nelle stazioni della metropolitana. Dal 18 al 30 settembre i principali quotidiani cittadini ospiteranno un totale di 18 spazi pubblicitari di varie dimensioni che si alterneranno in giorni di uscita differenti.Saranno distribuite
presso circoscrizioni, biblioteche, uffici di informazioni al pubblico migliaia di simpatiche card, riproducenti lo slogan di campagna accompagnate da locandine in formato A3 utili per attirare l’attenzione del pubblico. Le stesse card saranno inoltre in distribuzione presso bar e locali del quartiere San Salvario, del centro storico, di Vanchiglia/Vanchiglietta e del Quadrilatero Romano al fine di raggiungere un target variegato formato anche da turisti di passaggio in città.Un grosso spazio sarà dedicato al mondo web con il posizionamento di banner dedicati (che rimandano ad un mini sito ricco di contenuti informativi) su otto diversi portali di informazione locale.
STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Massimo angolo via Principe Amedeo. Ciao…ciao. Crocicchio di amici. Patrizio non vedi nulla di strano? No. Allora osserva il simbolo disegnato per terra della pista ciclabile. Ok, ma c’è sempre stato. Vero, ma ora guarda qua. Via San Massimo: per terra lo stesso simbolo. Comincio a focalizzare E cerco aiuto in un vigile
presente. Mi domando e gli domando: la pista ciclabile è riservata solo per le bici, chi transita in auto in via San Massimo è multabile? In teoria sì, ma ci hanno detto di soprassedere. Dico: ma è ridicolo. Interviene…dai non fate polemiche capziose. Chiaramente il simbolo della bici in San Massimo è pleonastico. Obbietto..un simbolo di strada inutile? Perché farlo..visto che essendo inutile produce confusione. Sempre la ” punta” alle matite..e li saluto. Posso solo sorridere. Ma un “ridere” amaro senza perché e forse senza un benché minimo valore. Una piccola cosa..ridicola e come tutte le piccole cose ridicole di pessimo gusto.
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