Le motivazioni della sentenza sulle spese regionali della precedente legislatura, specificano che l ‘ex presidente della Regione Piemonte, il leghista Roberto Cota, ha dato “puntuali giustificazioni” a quelle che all’inizio dell’inchiesta erano parse “spese abnormi”. Così il tribunale di Torino, il 7 ottobre scorso, ha assolto l’esponente politico dall’accusa di peculato al termine del processo per la cosiddetta Rimborsopoli dei consiglieri regionali piemontesi. In relazione a questi ultimi i giudici avevano inflitto dieci condanne, mentre le assoluzioni erano state quindici.
Timori per la meningite, ma non era contagiosa
E’ casalese il primo caso di meningite dell’anno in Piemonte. Si tratta di una donna che è giunta all’ospedale Santo Spirito martedì ed è stata poi ricoverata al nosocomio di Alessandria. E, fortunatamente, è stata una forma non contagiosa e non meningite derivante da un ceppo infettivo come si è premurata immediatamente di fare sapere l’azienda ospedaliera alessadrina e hanno Subito riportato gli organi di informazione. A Casale, però, la voce si era sparsa nella stessa serata di martedì, addirittura vi era chi parlava di uno sgombero del pronto soccorso del Santo Spirito. Ma, sia sul web (la notizia del caso era stata riportata in un gruppo Facebook e subito rimossa) sia nelle varie reti social di comunicazione è arrivata subito la conferma che si trattava di un caso non contagioso e pertanto sono stati evitati allarmismi inutili. Questo, però, non ha impedito che gli operatori del pronto soccorso casalese abbiano dovuto rispondere a diverse telefonate. Vittorio Demicheli, della Direzione regionale della sanità getta acqua sul fuoco: “In Piemonte nel 2016 abbiamo registrato nove casi di meningite contagiosa da meningococco e rileviamo un trend in regressione. La media, per la forma non contagiosa, è di 200 casi all’anno. Cominciamo, dunque, a vedere gli effetti delle vaccinazioni”. Asl ed Asl Al, nel confermare, in linea con il ministero della salute che “al momento non esiste alcuna situazione epidemica” sottolineano che la circolazione dei germi che causano la malattia è nella norma, in linea con i numeri degli ultimi anni.
Massimo Iaretti
Finti poliziotti arrestati da quelli veri
Fingevano di essere poliziotti, annunciando controlli e relative multe. Ma i poliziotti veri li hanno arrestati: erano due rapinatori, Gabriele Armando e Lorenzo Iodice, pregiudicati, e li hanno messi in manette gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia . I due malviventi esibivano una placca metallica simile a quella della Polizia e sarebbero i responsabili di una tentata rapina in piazza Santa Giulia ai danni di due giovani. La coppia di criminali aveva già rapinato di 25 euro, in piazza Santa Giulia, un italiano, sempre impiegando la tecnica del finto controllo e in via Bava due fratelli, derubati di tablet e cellulari.
(foto: il Torinese)
I battelli sospinti dalle acque in piena del Po potevano essere salvati? Probabilmente sì. Il rafforzamento dei dispositivi di sicurezza per Valentino e Valentina, le due imbarcazioni turistiche per la navigazione sul fiume a Torino trascinati dalla corrente era stato previsto da un progetto del 2010. Un piano che, però, non è mai stato realizzato. Il dato emerge dalla documentazione acquisita dalla polizia giudiziaria nell’inchiesta aperta dal pm Vincenzo Pacileo, della procura della repubblica di Torino. Il servizio di navigazione è gestito da Gtt (Gruppo Torinese Trasporti). Nel procedimento giudiziario, ad oggi, non ci sono indagati.
(Foto: Antonello Preteroti)
In fiamme capannone in periferia
E’ andato in fiamme un capannone industriale che è stato evacuato questa mattina a Torino. La struttura si trova in strada del Meisino e vi sono ospitate diverse attività artigianali e commerciali. Non ci sono feriti e i Vigili del fuoco sono intervenuti sul posto con numerose squadre. Ancora da accertare le cause dell’incendio.
(foto: archivio)
Giovane scomparso trovato impiccato
La ricerca del un giovane di Burolo che non era tornato a casa la sera di martedì 3 gennaio si è purtroppo conclusa tragicamente. Il corpo di C. C. di anni 31 è stato infatti trovato impiccato vicino all’area pic nic nei pressi del centro abitato di Cascinette, nei pressi del cimitero dl paese. Le ricerche sono state condotte da Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Croce Rossa.
(foto: archivio)
50enne accoltella la madre, arrestato
Un uomo di 50 anni ha accoltellato la madre di 72 anni: è stato arrestato dai carabinieri di Borgomasino in una abitazione Cossano Canavese. Durante un litigio scoppiato per futili motivi, aveva ferito la madre al collo e al fianco. La donna è stata trasportata all’ospedale Ivrea, dove tuttora è ricoverata. E’ in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. I carabinieri della locale stazione e del Nucleo Operativo di Ivrea hanno sequestrato un coltello di 12 centimetri usato dall’aggressore.
Verso l’ora di pranzo, vicino alla cattedrale di Torino, in piazza San Giovanni, un trolley è stato abbandonato davanti alla Farmacia di via XX Settembre, prospiciente il duomo. Comprensibile il timore dei passanti. Sono stati chiamati gli artificieri che hanno fatto brillare la valigia, risultata fortunatamente vuota.
(foto: il Torinese)
Arrestati due autonomi di Askatasuna
Questa mattina nel centro sociale torinese Askatasuna, in corso Regina Margherita gli agenti della Digos hanno arrestato due giovani autonomi, sottoposti a obbligo di firma altri cinque. I provvedimenti sono scattati a seguito degli eventi dello scorso 14 ottobre, quando un gruppo aveva cercato di bloccare l’esecuzione dello sfratto di una famiglia marocchina nei pressi del centro sociale. Gli autonomi avevano bloccato in segno di protesta l’intero corso con i cassonetti della spazzatura e avevano lanciato immondizia, e sanpietrini contro la polizia.
Salvi due escursionisti torinesi bloccati in montagna
Erano rimasti bloccati su Monte Cit, a Pontebba (Udine), e si è concluso con successo l’intervento di recupero iniziato poco dopo il tramonto. I due escursionisti di Torino, di 37 e 33 anni, avevano richiesto aiuto: erano stati colti dal buio al rientro da una escursione, dopo essere partiti da San Leopoldo Laglesie, una frazione a 600 metri. Volevano raggiungere Passo Pramollo, seguendo il sentiero Cau 523. Ma non hanno potuto proseguire a causa di una frana, e hanno deciso di tornare indietro. I soccorritori della Guardia di Finanza di Sella Nevea e quattro uomini del Soccorso Alpino di Moggio li hanno raggiunti alle 19.20 scortandoli alla luce delle pile a valle, dove sono arrivati sani e salvi i alle 21.00.