CRONACA- Pagina 1392

Donna teme l’ex compagno: “Ci ammazzerà tutti”

Elena Farina, torinese di 45 anni, dopo aver denunciato l’ex compagno per ben 15 volte ha il terrore che possa ucciderla. La donna si è rivolta ai giudici e ha lanciato un appello anche attraverso i telegiornali nazionali chiedendo che l’uomo venga tenuto in cella: “ci ammazzerà tutti” . Il legale della signora teme  che l’ex marito l’ammazzi, dopo averla  minacciata più volte, anche facendole recapitare messaggi da altre persone. L’ex è Luigi Garofalo, 46 anni, era già stato arrestato lo scorso 8 marzo dalla polizia, perché aveva tentato di sparare al figlio di 19 anni, che, secondo lui parteggiava per la madre. I giudici gli hanno vietato di avvicinarsi alla casa e al posto di lavoro dei familiari. Lui, però, uscito dal carcere mercoledì in quanto  messo ai domiciliari, è andato  al bar gestito dalla donna. Si è giustificato dicendo che doveva prendere un medicinale.

Università. Borse di studio, ecco le novità

droselli – www.cr.piemonte.it

Lucio Toth, la coscienza e il coraggio di un italiano

di Pier Franco Quaglieni

.

La numerosa comunità giuliano, dalmata, istriana e fiumana di Torino e del Piemonte è in lutto, ma in lutto sono tutti gli Italiani che ritengono che le terre dell’Adriatico orientale fossero italiane e che l’infoibamento di 15 mila italiani e la cacciata di altri 350 mila dopo il trattato di pace del 1947,fossero iniquità feroci da denunciare e condannare come infamie: è morto a Roma il senatore della Repubblica Lucio Toth, magistrato di Cassazione a riposo ,presidente dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia dal 1992 al 2012.Seppe guidare la riscossa degli esuli della diaspora adriatica, ottenendo la legge istitutiva del Giorno del Ricordo che ancora dopo molti anni non sempre viene rispettata ogni 10 febbraio, come si dovrebbe fare. A Torino viene sempre ricordata, ma non nelle scuole che ignorano la ricorrenza, anche nel 70° della cessione alla Jugoslavia delle  regioni orientali. Ho condiviso con lui passione civile e patriottica, ho partecipato a suoi convegni e lui ha partecipato ad eventi in cui ha portato la sua straordinaria esperienza di giurista e di storico. E’ stata la poetessa zaratina Liana de Luca ad avvicinarmi al dramma delle foibe e dell’esodo:la scuola non mi aveva detto mai nulla e fu Liana ad offrirmi l’opportunità di capire una pagina di storia ignorata per decenni che solo Gianni Oliva ha svelato con i suoi libri coraggiosi. Lucio era un gentiluomo di antico stampo, uno dei rarissimi esempi dove l’essere stato magistrato indipendente non configgeva con l’essere stato parlamentare.

Aveva l’equilibrio del magistrato di razza che sente fortemente il senso della giustizia, coniugandolo con la sua passione di italiano nato a Zara nel 1934.Toth aveva scelto di restare italiano, come Ottavio Missoni. Direi, orgogliosamente italiano. A Palazzo Carignano di Torino il primo Giorno del ricordo mi volle oratore insieme a Violante, Visalberghi, Fini. Sentii una forte emozione a parlare davanti ad Ottavio Missoni e tanti esuli. In quel contesto che richiamava anche emotivamente il Risorgimento, Toth ,nel suo memorabile discorso introduttivo ricordò,lui democratico sincero, l’apporto dei combattenti della RSI nella  difesa strenua  dell’italianità di Trieste,insieme ai partigiani  della “Osoppo”. Di fronte ad un Fini che andava smarrendo le sue radici e di fronte a un Violante che ebbe il massimo rispetto del discorso di Toth,non foss’altro perché il presidente della Camera fu un convinto e decisivo sostenitore dell’istituzione del Giorno del ricordo. Toth ha lasciato testi fondamentali e l’ultimo suo libro è un atto d’amore per la sua Dalmazia,la storia di Zara dalle origini ai nostri giorni. Ho pensato a lui, quando, nel maggio  2015, ho accompagnato in uno straordinario itinerario  storico sui luoghi della Grande Guerra -da Redipuglia al Piave, a Trieste- i soci del Centro “Pannunzio”.Quel percorso della memoria si concluse alla foiba di Basovizza, dopo essere stati alla risiera di San Sabba. Dissi che Shoah e foibe erano figlie del duplice odio razziale che ha contraddistinto il ‘900. Al Sacrario di Redipuglia  ricordai che quei  100mila Caduti erano posti a  presidio delle frontiere italiane e ricordai gli infoibati e gli esuli, citando Toth. Furono giornate emozionanti e memorabili che Lucio ha condiviso idealmente con noi. Ci mancherà la sua limpida coscienza di uomo e di italiano. In questi tempi bui abbiamo bisogno di riferimenti sicuri  e Lucio lo è stato  e lo rimarrà. Con la sua rettitudine morale, la sua intransigenza ideale ,la sua apertura al dialogo e alla discussione pacata, mai sopra le righe.

Ebbe un ruolo importantissimo, anche se fu un uomo modesto e riservato con cui era bello anche  trascorrere una serata a cena da “Armando al Pantheon”, uno dei nostri posti preferiti. Fu lui a promuovere nel 2009 la presentazione alla biblioteca della Camera dei Deputati di un mio libro che fece molto discutere. Tenne la relazione più importante ad un convegno torinese su “1947anno di svolta”, in cui delineò la questione adriatica nella sua complessità storica  e io ricordai con distacco storico  Vittorio Emanuele III. Alla fine del mio intervento Lucio mi disse: ”Io avevo poco più di dieci anni e alla notizia della morte del Re soldato piansi”. Non aggiunse altro, ma la sua frase fu più eloquente del mio intero discorso.  Era un europeista convinto che vedeva come le lacerazioni di settant’anni fa andassero superate, guardando all’Europa. Anche questo suo insegnamento resta importante. Italia ed Europa, un’endiadi indisgiungibile che solo i populisti rifiutano perché nel loro manicheismo incolto non ne comprendono il valore storico. Malgrado l’ odierno appannamento dell’”idea di Europa”, uso un titolo di Chabod, dovuto al prevalere degli interessi e delle cupidigie economiche delle caste di Bruxelles e di Berlino, l’endiadi che diede un senso alla vita intellettuale e politica  di Toth, resta un valore da condividere e da difendere più che mai oggi. E’ il lascito più alto che Lucio ci ha lasciato e che bisogna continuare  a difendere.

Donna scomparsa nel Torinese

E’ da mercoledì che non si hanno notizie di una donna di 52 anni, Silvia Pavia. E’ scomparsa dopo essersi recata dal suo cavallo in un maneggio a Ciriè. La denuncia arriva dalla famiglia, che offre duemila euro a chi darà informazioni. La donna è alta circa 1,65, capelli castani. Risiede a Montecarlo dopo aver vissuto a Torino. Si è allontanata dal maneggio ancora vestita da equitazione a bordo della sua una Fiat 500 di colore grigio. Si ritiene  possa trovarsi nel basso Canavese, o in Valle Susa, dove ha una casa.

A Monteu da Po “Più vicini, più sicuri”

Monteu da Po è uno degli ultimi centri in Piemonte e nella Città Metropolitana di Torino (a breve si dovrebbe partire anche a Sciolze) ad avere abbracciato il sistema del Controllo del Vicinato. Ma, grazie anche all’impegno ed alla fantasia del sindaco Laura Gastaldo, si sta segnalando per le sue attività. Sabato 29 aprile, nell’ambito dell’iniziativa “Metti un sabato al parco giochi …”, Amministrazione comunale e Gruppo di Controllo del Vicinato di Monteu da Po organizzano la festa per la sua costituzione, a partire dalle ore 15,30. Nell’occasione verranno presentate alcune prossime iniziative quali “Puliamo Monteu”, la distribuzione del Manuale della sicurezza residenziale e la “Giornata europea dei vicini di casa”. A seguire ci sarà una merenda per tutti coloro che interverranno. E il motto è molto chiaro: “Più vicini, più sicuri”

Massimo Iaretti

 

 

La mamma della “sposa bambina”: “Mai imposte le nozze a mia figlia”

“Io non ho mai imposto nulla a mia figlia: né il fidanzato, né  un matrimonio . Voglio riabbracciare la mia bambina. Sono disperata”. Così ha parlato dinanzi ai giudici del Tribunale dei minori di Torino la mamma della studentessa quindicenne di origini egiziane di 15 tolta alla famiglia perché sarebbe stata  promessa sposa ad uno sconosciuto di dieci anni più grande. Ora la ragazzina è affidata a una comunità. Tempo fa per scansare  le nozze aveva tentato il suicidio e si era confidata con una compagna di classe che l’aveva convinta a denunciare  quanto le stava accadendo al commissariato ‘Barriera Milano’. Il legale della madre dichiara all’Ansa “La mia cliente  ribadisce la sua assoluta disponibilità a farsi valutare come potestà genitoriale e a farsi seguire dai servizi sociali. Chiederemo alla Procura di sentire anche gli altri figli della mia cliente e di fare luce su questa vicenda”.

 

(foto: il Torinese)

Un solo vigile urbano in Paese: riceve su appuntamento

DALLA LIGURIA

C’è un solo vigile urbano e 12 km quadrati di territorio sono davvero troppi. Così è costretto a ricevere i cittadini su appuntamento. L’Ansa riferisce di questo caso che riguarda  Cisano Sul Neva, piccolo borgo in provincia di Savona:  2 mila gli abitanti e appena 11 dipendenti di cui 2 part-time. Sulla porta del comando è comparso un cartello con scritto ‘Si riceve su appuntamento’ e un numero di cellulare da chiamare per le urgenze. Fino a due anni fa  l’unico agente arrivava addirittura ‘in prestito’ da Albenga.

 

(foto: archivio il Torinese)

Uomo senza vita nelle acque del Po ai Murazzi

Nel tardo pomeriggio di oggi un canoista ha notato il corpo di un uomo che affiorava dalle acque del Po, all’altezza di piazza Vittorio, in zona Murazzi. I vigili del fuoco  lo hanno riportato a riva e i medici hanno tentato di rianimarlo, ma non è stato possibile salvarlo. La Stampa informa che il corpo è di un uomo sui sessant’anni, che non è stato ancora possibile identificare.

 

(foto: il Torinese)

In carcere Vannoni, il padre del metodo Stamina

L’ideatore del «metodo Stamina», Davide Vannoni,  è in carcere da oggi. Questa mattina i carabinieri del Nas e della compagnia di Moncalieri hanno arrestato Vannoni, che era sotto inchiesta per associazione per delinquere finalizzata alla «somministrazione di sostanze nocive».   Lo scorso anno  alcuni pazienti italiani sostenitori del metodo Stamina per la cura di  tumori e malattie incurabili e degenerative, erano andati in Georgia per sottoporsi ai trattamenti. In Italia le  autorità giudiziarie e sanitarie avevano già vietato l’impiego di tali pratiche.

Maltempo fino a venerdì

Una  saccatura artica è la causa del freddo e del maltempo che riguarda il Piemonte con piogge e temporali forti, in particolare sulla zona dei laghi. L’ Arpa prevede un miglioramento per il pomeriggio di oggi, anche se temporaneo, con nuovi temporali dalle ore centrali di giovedì, fino a venerdì mattina. E’allerta gialla per temporali nel verbano, biellese, novarese, vercellese e pianura settentrionale. Vento forte sui settori appenninici.

 

(foto: il Torinese)