L’anziana signora stava attraversando sulle strisce pedonali
Alle 10e30 di questa mattina, una donna di 81 anni è stata investita da un bus della linea 55 nei pressi di piazza Vittorio. L’anziana signora stava attraversando la strada sulle strisce pedonali quando il pullman – svoltando da via Vanchiglia – l’ha presa sotto. Il conducente del bus e alcuni testimoni presenti al momento dell’impatto, hanno immediatamente chiamato i soccorsi che dopo essere prontamente intervenuti, hanno trasportato d’urgenza la donna al Cto. La donna è giunta in ospedale in gravi condizioni a causa del ferimento della sua gamba sinistra che,fino all’arrivo dei soccorsi, era rimasta incastrata sotto le ruote del pesante mezzo. Dopo un difficile intervento per cercare di stabilizzare le condizioni della povera anziana e del suo arto, alla donna è stato amputato il piede della gamba ferita. Sul luogo dell’incidente sono giunti anche gli agenti della Polizia municipale e i carabinieri per fare i rilievi e i primi accertamenti sulla dinamica dell’accaduto.
Simona Pili Stella
(foto archivio)
La VI edizione della corsa “Just the woman I am” partirà domenica 3 marzo, alle ore 16.30, da piazza San Carlo, interessando l’area centrale
Questo il percorso
via Roma direzione piazza Castello, viale dei Partigiani (Giardini Reali), corso San Maurizio carreggiata laterale sud, via Rossini, via Po, piazza
Vittorio Veneto, via Bonafous, corso Cairoli carreggiata laterale ovest,
corso Vittorio Emanuele II carreggiata laterale nord, via della Rocca, via
Principe Amedeo, via San Francesco da Paola, corso Vittorio Emanuele II
carreggiata laterale nord, piazza Carlo Felice lato est, via Roma e arrivo
piazza San Carlo. Rimarranno percorribili corso San Maurizio (ad
esclusione della carreggiata laterale compresa tra viale Partigiani e via
Rossini), lungo Po Diaz, corso Cairoli carreggiata centrale, corso Vittorio
Emanuele II carreggiata centrale. Le vie interessate alla corsa saranno
riaperte:
– piazza Castello, viale Partigiani alle ore 17.10 circa
– via Po, piazza Vittorio Veneto alle ore 17.40 circa
– la zona centrale, piazza Carlo Felice e via Roma alle ore 18.20 circa
Gtt informa che varieranno il percorso le linee: 6, 7, 13, 15, 16 c.s., 16
c.d., 18, 30, 55, 56, 61, 64, 68, 70, Star 1, Star 2, Venaria Express.
Linea 6. Dalle 15.45 alle 18 circa. Direzione piazza Carlo Felice: da via
Rossini deviata in corso Regina Margherita, piazza Della Repubblica, via
Milano, via San Francesco d’Assisi, via Bertola, via San Tommaso,via
Arsenale, corso Vittorio Emanuele II, via Nizza, largo Marconi (capolinea
provvisorio angolo via Nizza). Direzione corso Gabetti: da capolinea
provvisorio prosegue per via Nizza, corso Vittorio Emanuele II, corso Re
Umberto, corso Matteotti, via XX Settembre, corso Regina Margherita,
via Rossini e percorso normale.
Linea 7. Dalle 15.50 servizio sospeso.
Linea 13. Dalle 15.45 alle 18. Direzione piazza Gran Madre: da via Pietro
Micca deviata in via XX Settembre, corso Regina Margherita, Rondò
Rivella, corso Regina Margherita, corso Farini (capolinea). Direzione via
Servais: dal capolinea provvisorio deviata in corso Regina Margherita,
piazza della Repubblica, via Milano, via San Francesco d’Assisi, via
Bertola, via San Tommaso, percorso normale.
Linea 15. Dalle 15.45 alle 18. Direzione Sassi: da via XX Settembre
angolo via Pietro Micca prosegue per via XX Settembre, corso Regina
Margherita, corso Tortona, corso Belgio, percorso normale. Direzione via
Brissogne: da corso Belgio deviata in corso Regina Margherita, piazza
Della Repubblica, via Milano, via San Francesco d’Assisi, via Bertola, via
San Tommaso, percorso normale.
Linea 16 c.s. Dalle 15.45 alle 18. Da corso Massimo d’Azeglio deviata in
corso Vittorio Emanuele, via XX Settembre, corso Regina Margherita,
percorso normale.
Linea 16 c.d. Dalle 15.45 alle 18. Da corso Regina Margherita deviata per
via Milano,via San Francesco d'Assisi, via Bertola, via San Tommaso, via
Arsenale, corso Cairoli, corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo
d'Azeglio, percorso normale.
Linea 18. Dalle 15.45 alle 18. Direzione piazza Sofia: da via Madama
Cristina deviata in corso Vittorio Emanuele II, corso Re Umberto, corso
Matteotti, via XX Settembre, corso XI Febbraio, percorso normale.
Direzione piazzale Caio Mario: da corso XI Febbraio deviata in corso
Regina Margherita, piazza Della Repubblica, via Milano, via San
Francesco d'Assisi, via Bertola, via San Tommaso, via Arsenale, corso
Vittorio Emanuele II, via Madama Cristina, percorso normale.
Linea 30. Dalle 15.45 alle 18. Direzione Torino: da via Vanchiglia
deviata in corso San Maurizio (capolinea). Non transita in piazza Vittorio
Veneto.
Linea 55. Dalle 15.45 alle 18. Direzione Torino: da via XX Settembre
angolo via Pietro Micca prosegue per via XX Settembre, corso Regina
Margherita, corso San Maurizio, via Napione, percorso normale.
Direzione Grugliasco: da via Vanchiglia deviata in corso San Maurizio,
corso Regina Margherita, via Milano, via San Francesco d’Assisi, via
Bertola, via San Tommaso, percorso normale.
Linea 56. Dalle 15.45 alle 18. Direzione Torino: da via Pietro Micca
deviata in via XX Settembre, corso Regina Margherita, corso San
Maurizio, Lungo Po Cadorna, ponte Vittorio Emanuele I, piazza Gran
Madre. Direzione Grugliasco: da ponte Vittorio Emanuele I deviata in
lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, corso Regina Margherita, via
Milano, via San Francesco d'Assisi, via Pietro Micca, percorso normale.
Linea 61. Dalle 15.45 alle 18. Direzione Torino: deviata da corso Casale,
corso Moncalieri, Ponte Umberto I, corso Vittorio Emanuele II, percorso
normale. Direzione San Mauro: deviata da corso Vittorio Emanuele II,
Ponte Umberto I, corso Moncalieri, piazza Gran Madre, corso Casale,
percorso normale.
Linea 64. Dalle 15.45 alle 18. Direzione Torino: da corso Vittorio
Emanuele II deviata in via Nizza, largo Marconi (capolinea provvisorio).
Direzione Grugliasco: da capolinea provvisorio deviata in via Nizza,
corso Vittorio Emanuele II, percorso normale.
Linea 68. Dalle 15.45 alle 18. Direzione via Frejus: da via Rossini deviata
in corso San Maurizio, corso Regina Margherita, piazza Della Repubblica,
via Milano, via San Francesco d'Assisi, via Bertola, via San Tommaso, via
Arsenale, corso Vittorio Emanuele II, percorso normale. Direzione via
Cafasso: da corso Vittorio Emanuele II angolo via San Secondo prosegue
per corso Vittorio Emanuele II, via XX Settembre, corso Regina
Margherita, corso San Maurizio, via Rossini, percorso normale.
Linea 70. Dalle 15.45 alle 18. Direzione Torino: limitata in piazza Gran
Madre (capolinea provvisorio in comune con la linea 13). Direzione
Moncalieri: dal capolinea provvisorio di piazza Gran Madre prosegue per
corso Moncalieri, percorso normale.
Linea Star 1. Dalle 15.45 alle 18. Direzione Ospedale Gradenigo: da via
XX Settembre angolo via Santa Teresa prosegue per via XX Settembre,
corso Regina Margherita, corso San Maurizio, via Montebello, percorso
normale. Direzione via Cavalli: da via Sant’Ottavio, deviata in corso San
Maurizio, Rondò Rivella, corso Regina Margherita, piazza Della
Repubblica, via Milano, via San Francesco d'Assisi, via Bertola, via San
Tommaso, via Arsenale, corso Matteotti, percorso normale.
Linea Star 2. Dalle 15.45 alle 18 servizio sospeso.
Venaria Express. Per la sola corsa delle ore 16.30. Direzione Reggia di
Venaria: dal deposito di via Fiochetto deviata per lungo Dora Savona,
corso XI Febbraio, corso Regina Margherita, piazza Della Repubblica, via
Milano, via San Francesco d’Assisi, via Pietro Micca e percorso normale.
Verranno processati con rito abbreviato i quattro ragazzi di origini marocchine accusati di esse componenti della banda dello spray al peperoncino. Nella drammatica sera del 3 giugno 2017, a scopo di rapina, avrebbero scatenato il panico tra la folla in Piazza San Carlo durante la proiezione su maxischermo della finale di Champions League. L’udienza in tribunale è stata aggiornata al 25 marzo. I quattro devono rispondere di omicidio preterintenzionale per i casi di Erika Pioletti e Marisa Amato, le due donne morte a seguito delle ferite riportate.
Agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Municipale Torino hanno effettuato un controllo in un ristorante cinese di corso Vittorio Emanuele II° nei pressi di via Arsenale
All’interno dei locali, in un frigo pozzetto, sono stati rinvenuti 20 pesci gatto vivi e sono stati posti sotto sequestro ai sensi del Regolamento di Igiene in attesa dell’intervento del medico del servizio veterinario. Inoltre, sono stati sequestrati 40 chilogrammi di merce perché in cattivo stato di conservazione. Il titolare dell’attività, cittadino di nazionalità cinese, è stato indagato in stato di libertà per tentata frode in commercio (i menù non indicano l’origine surgelata di alcuni alimenti), maltrattamento di animali e cattivo stato di conservazione alimenti.
“LEZIONE IN OSPEDALE” AL MAURIZIANO
Venerdì 1° marzo si svolgerà la prima “Lezione in Ospedale” al Mauriziano di Torino. L’iniziativa pilota, fortemente voluta dalla Direzione Generale, è l’estensione dei Progetti “Giovani Cuori” ed “A scuola per la Vita”, ideati e realizzati dall’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione “Lorenzo Greco” Onlus che vedono la fattiva collaborazione della Cardiologia del Mauriziano per la prevenzione cardiovascolare, in particolare tra i giovani, sostenuti dai contributi della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi. 200 alunni dei licei Primo Levi e Sella Alto Lagrange di Torino parteciperanno nell’Aula Carle dell’ospedale Mauriziano a due momenti formativi. I professionisti sanitari, medici e infermieri effettueranno interventi di informazione ed educazione alimentare e sanitaria, promozione di corretti stili di vita, prevenzione all’abuso di alcool e fumo, educazione alle malattie sessualmente trasmissibili, l’importanza della corretta igiene delle mani, l’alimentazione e la prevenzione della morte cardiaca giovanile improvvisa. “Le Aziende Sanitarie della Regione Piemonte sono impegnate da anni con molteplici iniziative nella promozione della salute”. – dichiara Maurizio Dall’Acqua (Direttore generale dell’ospedale Mauriziano) – “E’ importante coinvolgere, in questi momenti informativi e formativi, gli alunni delle Scuole Elementari e poi gli studenti delle Scuole Medie di primo e secondo grado, in modo tale da diffondere nei giovani la cultura della prevenzione delle malattie, insegnando corretti comportamenti e stili di vita che sono determinanti nel contribuire a garantirci benessere psico-fisico ed una lunga vita in salute”. “Ritengo importante che in un ospedale, luogo di cura delle malattie e patologie, siano organizzate iniziative di informazione ai giovani per aumentare sensibilità e consapevolezza per una buona vita in salute”. – sostiene Graziella Costamagna (Direttore della SC Direzione delle Professioni sanitarie) – “E’ con soddisfazione vedere che alcuni professionisti dell’ospedale, quali medici, infermieri, dietisti decidano di dedicare un tempo, mettendo a disposizione dei ragazzi le proprie conoscenze e competenze in tema di prevenzione e promozione della salute e soprattutto riduzione dei rischi. La Direzione delle Professioni sostiene tali iniziative consolidando un’alleanza sempre più stretta tra ospedale ed Associazioni di promozione e tutela della salute”. “L’attività di prevenzione nelle scuole ottiene grande consenso e soddisfazione” sottolinea Marcello Segre (Presidente dell’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus) “la collaborazione con l’Ufficio Scolastico, le Direzioni degli Istituti e gli insegnanti è fondamentale. Solo incontrando gli studenti classe per classe, attraverso momenti di confronto e completando con esami elettrocardiografici la sensibilizzazione ai diversi rischi per la salute, si possono ottenere miglioramenti per la salute delle future generazioni. I possibili cambiamenti negli stili di vita nei giovani sono gli obiettivi che ci vedono uniti con il Mauriziano, grazie alle eccellenze dei professionisti che operano giornalmente, in un rinnovato contesto di collaborazione”.
Il Siulp sull'uso del taser
IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DEL VICE SINDACO DI TORINO
Spiace constatare come alcuni politici che non credo abbiano mai avuto occasione di trovarsi a dover fermare o controllare un soggetto “alienato” o anche semplicemente alterato a seguito di assunzione di sostanze psicotrope eccitanti o semplicemente riluttante ai controlli di polizia, abbiano la bontà di pontificare, senza magari interpellare gli organi competenti, circa l’inutilità dell’utilizzo del taser. Premesso che lo strumento che lancia dardi elettrici per immobilizzare soggetti recalcitranti al controllo di polizia è da molti anni in uso negli Stati Uniti, in Francia e in molti altri Paesi dalla cultura decisamente democratica, quello che lascia esterrefatti e sentire come le forze dell’ordine a mani nude sarebbero più che sufficienti per fermare soggetti aggressivi e violenti. Forse il Vice Sindaco non sa, che proprio per cercare di fermare persone pericolose e poco disponibili ai controlli di polizia molti poliziotti, statisticamente troppi, per fronteggiare una resistenza a pubblico ufficiale, diventano spesso ospiti non previsti degli ospedali di Torino riportando ferite più o meno gravi. E non solo i poliziotti, ma agendo a mani nude, finisce per farsi male, purtroppo, anche lo stesso esagitato soggetto riluttante all’arresto il quale, bloccato a mani nude e con opportune tecniche operative, non sempre esce dalla inevitabile colluttazione incolume. Il taser in sintesi dichiara Eugenio Bravo è uno strumento non solo utile ma inevitabile per rendere efficace il contrasto alla resistenza, alla violenza, alla spregiudicatezza di chi prova soddisfazione ad affrontare fisicamente le forze dell’ordine, nella speranza di ferirne qualcuno , come già accaduto. In pratica il taser evitando il contatto fisico con il soggetto violento evita che qualcuno possa farsi male anche perché, forse sfugge un particolare: il taser non può essere usato indiscriminatamente ma deve seguire un preciso protocollo che stabilisce quando, come e perché sia indispensabile farne uso. Ad oggi la sperimentazione del taser a Torino è a cura dei Carabinieri e risulta che, in alcuni casi, la semplice minaccia di utilizzarlo ha persuaso violenti rissaioli a desistere dalla rissa e dalla successiva resistenza a pubblico ufficiale. Pertanto, il giudizio di chi vive questa reale situazione sociale, non può che essere positivo.
Tratta di persone e prostituzione. Cinque arresti
E’ un’indagine che parte da lontano, fuori dal Piemonte, quella che ha portato all’arresto di cinque persone da parte dei Carabinieri per reati molto gravi
Nel mese di marzo 2018, una giovane nigeriana si presentò presso un Comando Stazione Carabinieri della provincia di Mantova denunciando quanto subito da una connazionale abitante nel comune di Asti. La vittima, raccontava di essersi sposata nel villaggio d’origine, nei pressi di Benin City in Nigeria, con un uomo di altra confessione religiosa ed aver avuto con lui due figli. Nel tempo il marito diventò sempre più aggressivo nei confronti della giovane moglie a causa dei contrasti riguardanti la formazione religiosa dei bimbi, fintanto che un giorno dopo averla picchiata selvaggiamente e minacciata di morte, l’uomo si allontanò dalla casa coniugale portando via con sé i figli, che oggi hanno rispettivamente 2 e 4 anni. La donna avvertendo di essere in pericolo di vita a seguito delle violente percosse e delle minacce ricevute, decise quindi di emigrare dalla Nigeria in Italia, con l’intento di raggiungere la propria madre qui residente. Con l’intermediazione del Pastore del villaggio africano di provenienza, la donna si affidò ad un’organizzazione che le permise di immigrare clandestinamente in Italia dopo un viaggio massacrante durato un mese e mezzo da Lagos, la capitale nigeriana, fino alle coste libiche dalle quali si imbarcò con un gommone e, nel maggio 2017, venne soccorsa e portata presso il centro di accoglienza di Crotone. Dopo alcune settimane di permanenza nel centro veniva contattata da una donna nigeriana che le riferiva di essere in grado di aiutarla a trovare lavoro nel nord Italia. Dopo aver accettato l’offerta la connazionale la accompagnò ad Asti dove la ospitò presso il suo domicilio. Una volta giunta a destinazione, la vittima veniva a conoscenza di aver contratto un debito quale compenso del viaggio effettuato per giungere in Italia, di 25.000 euro con l’organizzazione rappresentata da colei che stava per rivelarsi come la sua aguzzina. L’accompagnatrice, con atti violenza inaudita e minacce di morte la obbligava a prostituirsi in strada con lo scopo di saldare il debito contratto. Trascorsi circa tre mesi, nel corso dei quali la vittima aveva subito pestaggi e vessazioni continue, la stessa riusciva a scappare, con l’aiuto di una ragazza che si prostituiva con lei, ed a raggiungere la madre abitante in un paese del mantovano e lì finalmente trova il coraggio di denunciare la sua odissea ai Carabinieri della locale Stazione. Nella denuncia la vittima riferiva che il denaro “guadagnato” in strada, nella zona di Via Gramsci, circa 80,00 euro giornaliere, veniva sempre ritirato, al rientro in abitazione, dalla donna che la obbligava a prostituirsi. Ulteriori prestazioni sessuali in casa, con altri clienti procacciati da inserzioni in internet, venivano curati direttamente dalla sfruttatrice. I militari del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Asti, coordinati dal dottor Paolo Cappelli della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, al termine di una complessa attività d’indagine, , riuscivano ad identificare la persona indicata dalla denunciante quale responsabile dei fatti, che configurano i reati di tratta di persone aggravata, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nonché favoreggiamento della immigrazione clandestina, in una 24enne nigeriana, residente in Asti con il marito e la figlia di 1 anno, con regolare permesso di soggiorno in attesa di rinnovo. L’attività investigativa accertava la veridicità del racconto della denunciante raccogliendo numerosi elementi a carico della nigeriana in ordine ai reati contestati, fornendo gli elementi per la richiesta di emissione di misura restrittiva formulata dal PM ed accolta dal GIP del Tribunale di Torino Ersilia Palmieri, che emetteva a carico dell’indagata un Ordine di Custodia Cautelare in regime di arresti domiciliari. Nella giornata di martedì 26 febbraio i militari del Nucleo Investigativo di Asti hanno eseguito l’Ordinanza di Custodia Cautelare procedendo all’arresto della donna ritenuta responsabile dei reati contestati sottoponendola al regime degli arresti domiciliari. Nel medesimo contesto nell’abitazione ove la stessa viveva con il compagno e la figlia sono stati rinvenuti 1,2 Kg. di marijuana e per tale motivo è stata tratta in arresto unitamente al convivente anche per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Analogamente, la perquisizione si è estesa ad un appartamento attiguo a quello della donna, all’interno del quale sono stati rinvenuti altri 200 gr. di marijuana e per tale motivo sono stati arrestati altri tre soggetti di nazionalità nigeriana.
M.Iar.
Grattacielo della Regione, tutti assolti al processo
Sono stati assolti tutti gli imputati al processo per le presunte irregolarità nella costruzione del grattacielo del Lingotto che sarà sede gli uffici della Regione Piemonte. Erano coinvolti pubblici funzionari e imprenditori accusati di falso, abuso d’ufficio e corruzione. La procura aveva chiesto sei condanne, fino a 3 anni e 4 mesi per la più alta. Tra gli imputati anche l’ex presidente della Regione Ezio Enrietti, oggi imprenditore. Il processo riguardava la variante al progetto originale a firma dell’archistar Massimiliano Fuksas. Per l’accusa la modifica era stata fatta solo per garantire vantaggi ad alcune imprese.
Giostre pericolose, operazione dei carabinieri
L’inchiesta, condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Vercelli, è connessa con il rilascio di oltre 1.000 codici identificativi ed autorizzazioni, emessi, previo pagamento di cospicue tangenti, in favore di giostre, senza che venissero effettuate le prescritte verifiche di sicurezza delle attrazioni, pertanto potenzialmente pericolose per i giovani utenti. Già indagate oltre 30 persone delle quali 7 colpite da misure cautelari. Tra i soggetti coinvolti anche funzionari ed amministratori di alcuni comuni del nord Italia ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, peculato ed altro. Sono inoltre indagati tecnici ed intermediari. Oltre 70 carabinieri sono impiegati in perquisizioni di studi tecnici e uffici comunali per l’acquisizione della documentazione relativa al rilascio delle certificazioni, cui si aggiunge un dispiegamento imponente di militari, impegnati nei sequestri di tutte le giostre irregolarmente certificate: in tutto quasi 1100 sequestri distribuiti in 88 province differenti ed a carico di circa 700 operatori del settore.
Giovane albanese di 26 anni disoccupato ma domiciliato in Asti, unitamente alla compagna 22enne anch’essa albanese, gestiva un giro di prostituzione tra Isola d’Asti e Montegrosso d’Asti. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, al termine di attività investigativa, notavano l’uomo e la compagna a bordo di una Mercedes classe A in Via Quintino Sella. Predisposto servizio di osservazione i carabinieri vedevano salire a bordo del veicolo una giovane donna, nota per l’esercizio della prostituzione e dopo averla fatta scendere la Mercedes riprendeva la marcia in direzione del centro città. I militari decidevano pertanto di procedere al controllo del veicolo mediante due pattuglie. Il malvivente vistosi braccato accellerava speronando l’autovettura dei Carabinieri posizionata in via Isnardi pronta a fermalo. Nella circostanza l’albanese danneggiava l’autovettura colpendo i militari predisposti al controllo e trascinando uno di questi per alcuni metri dopodichè si dava a precipitosa fuga seguito da altro veicolo dell’Arma. La fuga dell’albanese terminava in Corso Matteotti poiché coinvolto in sinistro stradale con uno sfortunato automobilista che stava facendo rientro a casa ignaro di quanto stesse accadendo. I militari riuscivano pertanto ad arrestare l’uomo e un complice per il tentato omicidio dei militari dell’Arma e sfruttamento della prostituzione.
Massimo Iaretti