CRONACA- Pagina 1217

In auto investe due mucche e le uccide, lui finisce in ospedale

Ha distrutto l’auto  l’uomo rimasto ferito dopo avere investito due mucche morte nell’urto.

L’incidente stradale si è verificato ieri sera sulla provinciale 460 del Gran Paradiso a Cuorgnè. La Giulietta guidata  da un quarantenne di Valperga, ha travolto e ucciso due bovini  che si trovavano lungo la carreggiata. Per la violenza dell’impatto l’auto si è ribaltata. Gli accertamenti sono condotti dai carabinieri.

Bimbo di tre anni cade dal balcone

Ieri a Pollone, nel Biellese, un bambino di tre anni è precipitato dal balcone di casa, al primo piano 

I genitori hanno chiamato i soccorsi e il bimbo è stato portato all’ospedale di Biella. Viste le gravi condizioni si è deciso di trasportarlo al Regina Margherita, dove ora è ricoverato in prognosi riservata.

I carabinieri stanno verificando la dinamica dell’incidente.

 

La Sacra di San Michele chiede sostegno

Riceviamo e volentieri pubblichiamo / L’emergenza sanitaria ha messo a dura prova tutto il Mondo. Purtroppo anche noi della Sacra di San Michele ci troviamo in gravi difficoltà.

I padri rosminiani da oltre 185 anni sono i custodi e amministratori della Sacra di San Michele, abbazia millenaria simbolo della Regione Piemonte, ente ecclesiastico riconosciuto dal Ministero dell’Interno. Con la loro presenza in questo Santuario, hanno contribuito alla sua crescita e al suo mantenimento, attraverso la realizzazione di progetti di conservazione, alla valorizzazione e alla tutela attraverso attività culturali, rafforzando l’identità religiosa e spirituale del luogo.

La fonte di sostentamento per la gestione e la cura dell’abbazia siete voi: i nostri fedeli, pellegrini, e visitatori, che negli anni avete contribuito a mantenere intatta la bellezza di questo monumento. La chiusura, seppur necessaria, di tutte le attività, ha però causato un improvviso e imprevedibile crollo degli introiti, mettendo a rischio il funzionamento del complesso e generando difficoltà nella vita quotidiana.

Ora più che mai il tuo aiuto è prezioso: contribuisci e sostienici con un’offerta o una donazione. RIACCENDIAMO LE LUCI DELLA SPERANZA!
Dona ora!
Con bonifico su conto corrente intestato a Sacra di San Michele.
IBAN: IT19S0200830960000008712912 – BIC UNCRITM1EB5
Causale: “Contributo iniziativa Insieme perla Sacra”.
CF: 08484460012.
Per richiedere la ricevuta della donazione e dare consenso all’iscrizione del tuo nominativo nel nostro albo dei donatori scrivi a: info@sacradisanmichele.com

(foto Fabio Liguori)

Disperso, le unità cinofile lo trovano morto

E’ morto, lo hanno trovato  questa mattina, l’escursionista  disperso da ieri nella zona del Monte Français Pelouxe, nell’area tra la Val Susa e la Val Chisone.

Il corpo senza vita  è stato individuato dal soccorso alpino e speleologico piemontese, che da questa notte lo stava cercando con  di un drone,  unità cinofile e l’elicottero dei vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Il cadavere è stato ritrovato sul versante pinerolese del monte Pintas.

Scontro tra auto e moto, centauro morto sulle strade del Torinese

 Incidente   mortale ieri sera  a Bussoleno, in Valle di Susa.

Avena 60 anni il motociclista  residente a Bruino  morto alla guida della sua Yamaha nello scontro contro una vettura  Nissan Qashqai.

E’ rimasto illeso cui conducente dell’auto, risultato negativo all’alcoltest. Probabilmente al momento dell’impatto l’a Nissan stava svoltando. Nono stante gli immediati  soccorsi del 118, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

(foto archivio)

La ex fidanzatina lo fa picchiare e derubare da tre ragazzi

Tre  ragazzini, tra i 17 e i 19 anni erano entrati di notte nell’appartamento di un coetaneo, a San Salvario,  lo scorso mese di novembre.

Dopo avergli puntato un paio di forbici alla gola lo hanno picchiato e gli hanno rubato i capi firmati che teneva nell’armadio. Dopo lunghe indagini, anche attraverso i profili social della cerchia di amici del malcapitato, i carabinieri hanno scoperto che la mandante della spedizione punitiva era la ex fidanzatina dell’aggredito. Ora la baby gang dovrà passare un po’ di tempo dietro le sbarre.  La ragazza è stata denunciata.

Arrestati i pusher dell’Olimpico: cucinavano droga nelle pentole

Torino, spacciavano cocaina vicino allo Stadio Olimpico “Grande Torino”, carabinieri arrestano due giovani pusher “Cucinavano” la cocaina e il crack in un laboratorio

 In pieno lockdown, vicino a uno Stadio vuoto e una città deserta, due giovani senegalesi continuavano a spacciare e a nascondere le dosi sotto i contenitori della raccolta degli abiti usati.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Torino Mirafiori hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti emessa dal G.i.p. del Tribunale di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 2 pusher senegalesi, attivi nel quartiere Santa Rita, in particolare nei dintorni dello Stadio Olimpico “Grande Torino”.
Le indagini dei militari dell’Arma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, scaturite da numerose segnalazioni dei residenti nei pressi dello Stadio, hanno permesso di individuare due senegalesi, di cui uno minorenne, organizzati in turni predefiniti che coprivano la piazza di spaccio dalle prime ore del pomeriggio alla tarda notte.
La coppia aveva avviato una fiorente attività di spaccio di cocaina e crack. Max e Gabriel, questi i nomi di fantasia con cui erano chiamati dagli acquirenti, mediante contatti telefonici intrapresi su utenze di “servizio” attivate ad hoc e note ai soli clienti per richiedere un “appuntamento”. I due senegalesi avevano il controllo sul rifornimento di stupefacenti nel quartiere Santa Rita, a cavallo dello Stadio Olimpico, tra Corso Agnelli e Corso Unione Sovietica.
I Carabinieri hanno individuato i nascondigli – realizzati in luoghi di fortuna tra le inferriate della cantina di un palazzo o nella cassetta di una cabina elettrica – ove i giovani occultavano abilmente lo stupefacente, già suddiviso in dosi all’interno di un calzino, per eludere i controlli delle Forze di Polizia. Sequestrate 130 dosi di cocaina e crack.
L’attività ha già permesso, a marzo di quest’anno, di individuare la loro base logistica in un appartamento di Via Villar 19 a Torino, nel quartiere di Barriera Milano, trasformato in un vero e proprio laboratorio per la preparazione e il confezionamento dello stupefacente. I carabinieri avevano sequestrato 370 grammi di cocaina (otre 1900 dosi), sostanza da taglio e pentole per cucinare il crack.
(Foto: il Torinese)

Uccide la convivente davanti al supermercato e chiama la polizia

Uccide la convivente  a colpi di pistola, chiama la polizia e si costituisce

Il fatto è avvenuto a Cuneo, nel piazzale dell’ipermercato Auchan. La a vittima ha 44 anni ed è di origini romene,  l’uomo è un italiano.

La donna è stata colpita al torace da almeno quattro colpi di pistola esplosi all’interno di un’auto. Il fermato ha atteso l’arrivo degli agenti vicino al mezzo parcheggiato davanti al supermercato.

Gioco e droga nella sala slot illegale: 300 mila euro di sanzioni

Quando i Finanzieri sono entrati, ogni cliente era al suo posto: c’era chi consumava, chi giocava alle videoslot illegali e qualcuno anche con la droga in tasca.

 

Per questi motivi, dopo l’intervento della Guardia di Finanza di Torino, è stato necessario abbassare le saracinesche di un Bar nei pressi di Corso Giulio Cesare nel capoluogo Piemontese.

 

Il locale, gestito da un italiano già noto alle forze dell’ordine, anche in tempo di restrizioni dovute al “coronavirus”, non aveva perso gli abituali clienti che continuavano a frequentare il locale incuranti della situazione in corso.

 

I Finanzieri del Gruppo Torino, che hanno condotto l’intervento, hanno scoperto come il gestore del bar aveva allestito nel retrobottega del locale una vera e propria sala slot illegale.

 

All’interno della stanza, infatti, erano state installati alcuni apparecchi, totalmente illeciti e, anche con lo scopo di non attirare i controlli, scollegati dalla rete dei Monopoli di Stato. Così facendo, venivano meno le necessarie garanzie a tutela del giocatore mentre il gestore del bar riusciva ad eludere tutte le imposte dovute.

 

 

Tutto il “sistema”, dunque, era abusivo e predisposto senza nessuna autorizzazione.

 

Identificati tutti i presenti, prevalentemente clienti fidelizzati, tra di essi è stato fermato un trentenne di origini nigeriane trovano in possesso di sostanze stupefacenti.

 

Pesanti le sanzioni a carico del gestore del locale nonché del proprietario e produttore delle videoslot sequestrate che superano i 300.000 euro. L’attività è stata sospesa.

Addio a Ermanno Eandi “poeta granata”

Con lui scompare prematuramente non solo un giornalista e poeta autore di liriche “dure e sofferte”, ma anche un cuore granata di rara sensibilità  

 

La poesia e la fede calcistica possono essere unite da un sottile, ma saldo fil rouge, e tali lo sono stati nella figura dello scrittore, poeta e giornalista Ermanno Eandi, mancato improvvisamente la notte scorsa a Torino, a soli 56 anni.

Nel capoluogo subalpino e non solo era da tutti conosciuto come “il poeta granata”, non soltanto perché con le sue poesie, sensibili e garbate, rendeva molto più familiari e ricche di arte le serate promosse da molti Club del Toro, ma perché nelle sue liriche era capace di dare anche spazio alla sua squadra del cuore, quella granata. In fondo come negare che da sempre la squadra granata, a differenza di tante altre, proprio anche in virtù della sua storia, sia stata strettamente legata alla poesia? Già nel lontano 1945 il celebre poeta Mario Luzi, ad esempio, le dedico’ la lirica intitolata “AI campioni del Torino”, in cui la forma interrogativa usata sembrava rimandare a una non totale accettazione della tragedia medesima dell’incidente aereo, avvenuto il 4 maggio 1949 sulla collina di Superga.

Ermanno Eandi dedicò molte sue poesie a eventi e personaggi famosi, appartenenti in particolare al mondo sportivo, come i mitici Fausto Coppi e Gigi Meroni, giocatore della squadra del Torino, morto a soli 24 anni, investito da un’auto, una volta conclusasi la partita da lui disputata tra Torino e Sampdoria.

Le liriche dedicate da Eandi ai sentimenti, tra cui quello amoroso, lasciano trasparire una sensibilità rara, tanto più in una società come quella contemporanea, spesso improntata all’individualismo. In alcune sue poesie come quelle intitolate “Ho solo le ali” e “Siamo sensibili” lo scrittore mette in luce il binomio ricchezza-povertà, nella sua duplice natura di materia e spirito. La ricchezza del mondo spirituale risulta sempre vincente e, nella sua poesia, si apre verso mondi sconfinati, anche quando egli indaga il Bene Supremo, la spiritualità e l’essenza dell’universo.

Eandi amava definire la sua stessa poesia “dura, sofferta, ma autentica, offerta a coloro che hanno ancora voglia di lottare per cambiare il mondo con l’amore”. Ed è questo, ritengo, il grande lascito poetico che da lui ereditiamo, tanto più prezioso in un’epoca come quella che stiamo vivendo, in cui ci stiamo timidamente riaffacciando al mondo, dopo un lungo lockdown dovuto all’emergenza sanitaria da Covid 19.

Ermanno Eandi aveva composto una lirica dal titolo ‘Sarò granata”, dedicata ai tifosi della squadra del Torino F.C. . Ripercorrendo l’ultima strofa vi si legge “Sarò granata /anche quando il sole del tempo / offuschera’ / il mio volto / e il grande vuoto aspetterà / io solo in naufragio di ricordi/ mi aggrappero’ alla fierezza/ di un’esistenza sbagliata ma…/ lontana dall’incubo apatico e/ inutile/ di chi vince sempre”.

Una “poesia importante”, come lui stesso la definì, che si trova all’ingresso del Museo dedicato al Grande Torino, e che egli ha voluto dedicare a tutte le persone che, al di là della loro fede calcistica, hanno ancora voglia di ribellarsi al sistema.  In questo Ermanno Eandi era convinto che consistesse la vera ricchezza della vita, lasciare ad altri, e a chi ha vinto già tutto, la vittoria facile, continuando, invece, a ribellarsi e a combattere, affrontando anche il rischio di una sconfitta.

In fondo questo è anche il grande insegnamento che aveva tratto proprio dalla sua squadra del cuore, da quei colori granata a cui ha sempre tenuto fede. E proprio il 4 maggio del 2008 ed in altri anniversari successivi della tragedia dello schianto a Superga, il poeta ebbe l’onore di recitare le sue poesie davanti alla lapide del Grande Torino, nel cimitero monumentale torinese. Il modo più importante da parte sua per rendere omaggio agli Invincibili e per il mondo calcistico per rendere omaggio alla sua poesia.

Mara Martellotta