In occasione della manifestazione anarchica internazionale che si sta tenendo a Torino, nella mattinata sono state denunciate altre 8 persone
In via Cimarosa, 4 cittadini francesi di 32, 31, 29 e 25 anni sono stati denunciati in stato di libertà per porto di armi o oggetti atti a offendere. Per lo stesso reato, sono stati anche denunciati una cittadina olandese di 34 anni e un cittadino belga di 28 anni, entrambi fermati in piazza Sofia. In via Tollegno, invece, è stata fermata una cittadina italiana di 25 anni, denunciata poi per resistenza aggravata e porto di armi o oggetti atti a offendere. In via Pavia angolo via Alessandria è stato, invece, fermato e denunciato un cittadino italiano di 30 anni sempre per il porto di armi o oggetti atti a offendere.
Nel corso dell’attività è stato acquisito e sequestrato il seguente materiale:
2 coltelli;
2 occhiali da piscina;
2 passamontagna;
3 k-way;
2 parastinchi;
4 paio di guanti;
1 sciarpa;
2 lampadina frontale;
1 confezione di gastroprotettore;
11 barattoli di smalto;
1 cuffia da piscina di colore nero;
25 bombolette di vernice spray;
14 fialette di vetro di solfato di ammonio utilizzato per alleviare gli effetti dei lacrimogeni;
3 fiale di plastica da 5 ml contenenti cloruro di sodio;
1 paio di occhiali da sole;
2 pantalone in nylon;
1 scaldacollo in pile nero;
1 casco;
4 maschere da sci/sub;
1 maschera da snowboard;
1 paio di occhialini in plastica;
24 bende mediche; 5 rotoli di garza elastica; 2 mascherine in tessuto; 26 soluzioni fisiologiche; 1 bomboletta di ghiaccio spray; 1 flacone di soluzione cutanea contro bruciature; varie garze mediche; 1 flacone di acqua ossigenata; 1 confezione di antidolorifici; 5 paia di guanti in lattice;
1 pantalone da moto nero;
1 paio di guanti da moto;
1 tuta blu;
1 maglia da lavoro;
1 paracollo;
2 cappellini.
Il Questore di Torino ha emesso altri tre fogli di via dal capoluogo piemontese. Complessivamente, sono 4 le persone arrestate, 9 quelle denunciate in stato di libertà e 8 i fogli di via emessi.
Le truffe sono un reato di per sè odioso, lo sono ancora di più quando sono messe in atto ai danni di persone che appartengono a categorie sociali particolarmente deboli, come gli anziani
I carabinieri della stazione di Montafia (in provincia di Asti), al termine di indagini durate alcuni mesi sono riusciti ad assicurare alla giustizia un pregiudicato 34enne, di etnia rom, ‘pendolare’ del crimine tra il Trevigiano dove è ufficialmente residente e l’astigiano, tal Sandro Levak, indagato perché ritenuto responsabile di una tentata rapina e di una rapina nel giugno dello scorso anno in quel di Cortazzone. L’uomo, tra le 10 e le 12 si era presentato prima alla porta di un uomo nato nel 1947, fingendosi un tecnico dell’acquedotto incaricato di verificare che le tubature dell’acqua non contenessero mercurio, scusa che i truffatori ripetono ormai da moltissimo tempo e del quale la popolazione è stata ripetutamente avvertita. Poi utilizzava una sostanza chimica, spruzzandola, che spigionava un gas acre, tale da stordire la vittima a riporre denaro ed oggetti d’oro all’interno del frigorifero per prevenire la corrosione che sarebbe venuta dal contatto con il presunto mercurio. Poiché nell’abitazione della prima vittima nulla vi era da trovare, puntava la sua attenzione (presentandosi, tra l’altro, con un abbigliamento consono a quello di tecnico dell’acquedotto, con tanto di emetto come dispositivo di protezione individuale) su una seconda vittima, una donna nata nel 1941. In questo caso l’atto delittuoso dava i suoi frutti e l’indagato si allontanava a bordo di un’auto – una volskwagen con targa naturalmente clonata – dove era attesto da un complice. Il 21 giugno venivano presentate, dalle vittime, due querele alla stazione carabinieri di Montafia e le indagini – in collaborazione con il Nucleo operativo radiomobile di Villanova d’Asti, portavano in direzione del Levak. Successivamente, come hanno spiegato sabato mattina in un incontro con gli organi di informazione, il capitano Chiara Masselli ed il comandante della stazione maresciallo ordinario Alessandro Bernini, presente il maggiore Lorenzo Rapetti, il sostituto procuratore della Repubblica di Asti, Laura Deodato, che ha coordinato le indagini, inviata una richiesta di ordinanza di custodia cautelare al Giudice delle indagini preliminari del Tribunale, Francesca Dinaro che provvedeva all’emissione del provvedimento per il reato di tentata rapina e di rapina, dato l’uso fatto della sostanza e con l’aggravante di aver commesso il fatto in abitazione ed ai danni di persone ultra 65enni. L’esecuzione avveniva il 28 marzo ad Oderzo, con il supporto anche delle locali stazioni. Nel caso in questione una particolare rilevanza l’hanno avuta sia gli impianti di videosorveglianza, sia gli incontri del personale dell’Arma con la popolazione, soprattutto a tutela di chi vive nelle abitazioni o nei cascinali isolati.
Massimo Iaretti
Furti sulle auto, due arrestati
Gli agenti della Squadra Volante di Torino hanno arrestato due cittadini italiani, un trentasettenne e un ventiduenne entrambi con precedenti di polizia a carico. Gli agenti sono intervenuti in corso Venezia dove era stato segnalato un furto su autovettura nel parcheggio della stazione Fossata/Rebaudengo. Giunti sul posto gli agenti hanno notato un uomo accovacciato dietro un auto in sosta che ha tentato di allontanarsi alla vista degli agenti. I poliziotti hanno notato anche una seconda persona, che faceva da paolo, che notata la presenza della Polizia si è accomodata in un’auto lì parcheggiata. Entrambi sono stati fermati dagli agenti. I poliziotti hanno riscontrato la presenza di una VW Polo con il vetro di un finestrino infranto e con la plancia parzialmente sradicata. A bordo dell’auto sulla quale era salito il ventiduenne i poliziotti hanno riscontrato la presenza di una terza persona, un cittadino marocchino di 26 anni, e diversi oggetti provento di furto tra i quali un biglietto per la finale di coppa Italia tra Torino e Fiorentina del campionato primavera che si terrà nel mese di aprile. Tutte e tre le persone sono state denunciate per ricettazione, il trentasette anche per possesso di chiave alterate e grimaldelli essendo stato trovato in possesso di un estrattore utilizzato per asportare nottolini.
M.Iar.
Droga a Barriera di Milano
Durante il controllo del territorio effettuato da operatori del Commissariato Barriera di Milano nella zona di via Verres martedì pomeriggio scorso, gli agenti notavano un movimento sospetto fra un cittadino extracomunitario ed un albanese, che dietro la cessione di 20 euro riceveva in mano dall’altro un ovulo di cocaina. Gli operatori intervenivano immediatamente sequestrando la dose di stupefacente. Gli accertamenti svolti nell’immediatezza permettevano di verificare che il pusher aveva a proprio carico un ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale, al quale non aveva ottemperato. Il giovane è stato, pertanto arrestato, per detenzione e cessione di sostanza stupefacente e indagato per violazione della legge sull’immigrazione. L’acquirente è stato sanzionato amministrativamente.
Nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Questore Francesco Messina, volti a prevenire il degrado sociale e la criminalità diffusa, è stato effettuato lunedì scorso un controllo straordinario del territorio ad alto impatto nel quartiere San Salvario. L’attività di controllo, coordinata da personale del Commissariato Barriera Nizza, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine e dell’unità cinofila, ha principalmente interessato il Parco del Valentino dove sono stati sequestrati a carico di ignoti un’ottantina di grammi di marijuana. Complessivamente sono state controllate 39 persone e due esercizi commerciali. In un bar di via Principe Tommaso gli agenti hanno riscontrato, in una sala del locale ubicata al piano superiore, la presenza di 4 apparecchi da gioco con vincita in denaro privi di autorizzazioni e utilizzati illegalmente dal titolare dell’esercizio. Per tale violazione, l’esercente è stato sanzionato per oltre 30000 euro. Nello stesso bar è stata riscontrata la presenza di due cittadini stranieri trovati in possesso di hashish, entrambi sono stati sanzionati amministrativamente per tale violazione. A un minimarket di via Saluzzo è stata, invece, contestata una sanzione amministrativa di 160 euro per la vendita di bevande in contenitori di vetro dopo le 23.
M.Iar.
Tentavano di piazzare capi di abbigliamento rubati
Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale stamane, giovedì 28 marzo, in piazza della Repubblica sotto la tettoia dell’Orologio hanno effettuato il fermo di due uomini in atteggiamento sospetto e li hanno accompagnati presso il Comando di via Bologna 74.I due erano intenti a cercare di piazzare capi di vestiario di evidente provenienza furtiva (jeans, maglioni…), sottratti attraverso il sistema delle borse “schermate”. Al Comando, uno dei due uomini, cittadino di nazionalità rumena di anni 24, è stato indagato in stato di libertà per ricettazione di merce rubata presso l’esercizio commerciale “Area 12” di strada Altessano 141. Quanto sottratto è già stato riconsegnato alla boutique che aveva subito il furto.
Minaccia di uccidere il padre: "Dammi 10 mila euro"
Minaccia il padre di ucciderlo se non gli consegna almeno 10mila euro, questi non regge e temendo per la propria incolumità chiama la Polizia di Stato e il giovane, un 27enne, finisce in cella per tentata estorsione. Tutto è iniziato domenica sera quando un uomo ha contattato la Sala Operativa della Questura di Vercelli affermando che il figlio lo aveva chiamato minacciandolo di morte se, una volta rientrato a casa, non gli avesse consegnato una cospicua somma di denaro. Già nel pomeriggio il giovane, tossicodipendente noto alle Forze dell’ordine per i numerosi precedenti di polizia e violazioni amministrative in materia di stupefacenti, aveva avuto un litigio con il padre che aveva, perciò, preferito allontanarsi dalla casa nella quale convivono. L’uomo, a seguito della telefonata ricevuta dal figlio e preoccupato per le minacce dello stesso, aveva paura di rientrare in casa e, quindi, contattava la Sala Operativa della Questura che immediatamente inviava sul posto due equipaggi della Squadra Volante. Lo stesso, una volta raggiunto dagli Agenti, raccontava loro di essere ormai da anni minacciato dal figlio per ottenere cospicue somme di denaro e che, in alcune occasioni, lo stesso era anche stato aggredito fisicamente. Il padre aveva deciso di non rivolgersi finora alle Forze dell’Ordine nella speranza di un cambiamento spontaneo del comportamento del figlio ma che, esasperato, non gli restava altra scelta che chiedere l’aiuto della Polizia, anche perché per la prima volta lo stesso notava un’effettiva pericolosità della condotta del ragazzo, tanto da temere seriamente per la propria vita. Il giovane nei giorni precedenti era stato oggetto di numerosi interventi delle “Volanti” a causa del suo comportamento minaccioso nei confronti dei vicini di casa, tanto che uno di essi lo aveva denunciato per le molestie e le minacce ricevute. Accompagnati nell’appartamento, gli uomini della Squadra Volante rintracciavano il giovane in evidente stato di ebbrezza allcolica. Riportato alla calma, il giovane vercellese di 27 anni veniva accompagnato negli Uffici della Questura, arrestato in flagranza di reato per tentata estorsione e condotto su disposizione del Sostituto Procuratore presso la Casa Circondariale di Vercelli. Successivamente il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vercelli. convalidava l’arresto e disponeva per il giovane la misura della custodia cautelare in carcere.
M.Iar.
Nell’ambito dei controlli straordinari del territorio disposti dal Questore di Torino Francesco Messina, personale del Commissariato San Secondo, in collaborazione con equipaggi del Reparto prevenzione Crimine Piemonte, delle Unità Cinofile e della Polizia Municipale, ha effettuato un servizio di contrasto all’illegalità nell’area di giurisdizione del commissariato. Complessivamente sono state controllate 34 persone. Un cittadino straniero è stato sanzionato amministrativamente in violazione alla materia sugli stupefacenti. L’uomo è stato trovato in possesso di hashish quando il suo veicolo è stato fermato per un controllo in corso Orbassano. Al cittadino straniero è stata anche ritirata la patente. L’interessato è stato anche sanzionato ai sensi del codice della Strada poiché circolava alla guida di un veicolo con una patente estera per essendo residente in Italia da oltre un anno.Nel corso dell’attività è stato anche controllato un bar di via Tripoli al cui titolare sono state contestate violazioni amministrative per quasi 5.500 euro e sequestrati due apparecchi automatici per il gioco. Lo stesso esercizio era già stato oggetto di controlli della Polizia di Stato, in due diverse circostanze, lo scorso settembre, quando erano gli state erogate sanzioni per oltre 10.500 euro.
M.Iar.
Buone pratiche per organizzare eventi
Districarsi nel dedalo di norme e regolamenti necessari per la realizzazione di una manifestazione non è mai semplice: oggi, ad aiutare i presidenti delle ProLoco e gli amministratori arriva il “Manuale di Buone Pratiche. Come organizzare in sicurezza eventi e manifestazioni”, realizzato da Unpli Piemonte con una commissione tecnica specializzata coordinata dal segretario generale Eleonora Norbiato ed il sostegno di ANCI Piemonte. Presentato nella mattinata di mercoledì 27 marzo a palazzo Lascaris, il Manuale sarà ufficialmente disponibile dal prossimo 6 aprile. “Una risorsa– spiega Alberto Avetta, presidente di Anci Piemonte – che non ha pretese di carattere normativo ma si rivela incredibilmente utile per le amministrazioni, soprattutto nelle piccole realtà, che propongono manifestazioni rilevanti e di pregio, fondamentali non solo perché radicate nella tradizione ma anche per la buona economia locale che suscitano. Con questo manuale – prosegue – vogliamo fornire uno strumento che aiuti l’applicazione delle norme per tutelare la sicurezza nelle manifestazioni, aggiungendo un approccio professionale a quanto già fatto in passato”. Un lavoro che ha coinvolto tecnici ed esperti, come spiega il presidente di Unpli Piemonte, Giuliano Degiovanni, che racconta come il manuale sia “una soluzione, che può essere certamente implementata, ma che mancava. All’indomani del decreto Gabrielli e delle circolari uscite in materia di sicurezza, infatti, la realtà si è fatta difficile per proloco e piccoli comuni: le regole erano facilmente applicabili nelle grandi realtà ma si traducevano, nelle piccole, in ostacoli spesso insormontabili. Insieme ai comuni e con l’aiuto di esperti e professionisti abbiamo lavorato per fornire linee guida, gettando le basi di quella che spero possa essere un’alleanza futura: una collaborazione per la salvaguardia di un bene comune”.