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Il “Certame Pareysoniano”

A Cuneo, due studenti di Bologna e Torino si aggiudicano la seconda edizione. Menzione d’onore per una studentessa cuneese

Cuneo

Undici gli studenti finalisti, provenienti da nove diversi Licei di tutta Italia. Si è chiusa, a Cuneo, con numeri decisamente incoraggianti la seconda edizione del “Certame Pareysoniano” (tema di quest’anno “Arte e Natura”), il “Concorso  Nazionale di Filosofia” per studentesse e studenti delle Scuole Superiori, dedicato al “grande” Luigi Pareyson(Piasco, Cuneo 1918 – Milano, 1991), fra i maggiori filosofi italiani del Novecento e “padre” riconosciuto della cosiddetta “Scuola di Torino”, insieme, fra i massimi esponenti, a Gianni Vattimo e ad Umberto Eco, suoi allievi ai corsi di “Etica” (“Filosofia Morale”) ed “Estetica” – creata appositamente per lui – all’Ateneo torinese.

Organizzato dal “Centro Studi Filosofico-religiosi Luigi Pareyson” (con il contributo di “Fondazione CRC”, “Fondazione CRT” e “Otto per Mille Chiesa Valdese – Unione delle Chiese metodiste e valdesi”), in collaborazione con il Liceo classico e scientifico “S. Pellico -G. Peano”, l’evento ha visto aggiudicarsi, nei giorni scorsi, al locale “Rondò dei Talenti”, il primo posto ex aequo e gli 800 euro a persona in “borsa di studio” a Giulia Gavioli (“Liceo Minghetti” di Bologna) e al “nostro” Federico Naretto(“Liceo D’Azeglio” di Torino); terzo posto e “borsa di studio” da 400 euro per Emma Sgobba (“Liceo Berchet” di Milano). “Menzioni d’onore” per Giulia Donadio (“Liceo Pellico-Peano” di Cuneo) e Alessandra Comandé (“Liceo Campanella” di Reggio Calabria).

Sottolinea Maurizio Pagano, presidente del “Centro Studi Filosofico-religiosi Luigi Pareyson”: “La seconda edizione del ‘Certame’ ci ha dato grandi soddisfazioni già nella fase preliminare, perché è aumentato il numero dei partecipanti, 53 rispetto ai 41 della prima edizione, e anche il numero delle regioni di provenienza (7 rispetto alle 3 raggiunte in precedenza). Anche il livello generale dei testi è stato decisamente buono, gli interventi orali degli studenti sono stati tutti interessanti e tutti hanno mostrato uno sguardo attento ed articolato al fenomeno preso in esame, cioè la bellezza nell’arte e nella natura … Quella del ‘Certame’ si conferma dunque come un’ottima idea, da promuovere sicuramente con convinzione ed entusiasmo negli anni futuri”.

Al “Rondò dei Talenti”, prima dei saluti finali, gli organizzatori hanno comunicato il tema dell’edizione 2025 del “Certame Pareysoniano” che sarà: “Libertà e Tecnica”.

Dal prossimo mese di settembre, su www.centrostudipareyson.it, sarà possibile visionare il bando di partecipazione.

g. m.

Nelle foto:

–       Luigi Pareyson

–       Vincitori: Giulia Gavioli (Liceo “Minghetti” di Bologna) e Federico Naretto (Liceo “D’Azeglio” di Torino)

–       Menzione d’onore a: Giulia Donadio (Liceo “Pellico-Peano” di Cuneo)

A Torino l’arte è “di casa”… nel vero senso della parola

Con “Àprile – Festival delle case per l’arte”, nel prossimo week-end sono 11 le case private torinesi che apriranno le loro porte per accogliere arte e cultura

 

Da venerdì 19 a domenica 21 aprile

 

Un week end, 11 case private a porte aperte (da Vanchiglia a Parella) per ospitare più di 60 eventi culturali assolutamente gratuiti, con ospiti dai 18 agli 84 anni, provenienti da Berlino a Reggio Calabria. Alcuni per la prima volta in Italia. Il risultato si chiama “Àprile – Festival delle case per l’arte” (Attenzione! Con la “À” iniziale rigorosamente accentata, in un sottile calembour giocato sul nome del mese in corso), progetto indipendente ed autofinanziato – ideato e realizzato da artisti, curatori ed appassionati con l’intento di sostenere e promuovere il lavoro degli operatori – che, dopo il successo dell’edizione pilota dell’anno scorso, torna quest’anno a riproporsi aprendo alcuni appartamenti torinesi all’arte ed al pubblico.

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“Live painting e musica in salotto, performance teatrali o di arti visive in bagno e un po’ ovunque, perfino – dicono le organizzatrici – poesie al citofono!”. Quasi da non crederci! Obiettivo, quello di “testare spazi alternativi, più intimi ed informali in grado di far fruire arte e cultura al più vasto pubblico possibile”, a volte un po’ timoroso nell’affrontare la “sacralità” di Musei, Teatri e Gallerie d’arte. E nel contempo “permettere agli artisti emergenti di avere un rapporto più diretto con il fruitore finale”. Oltre cento quelli che, anche fuori dai confini nazionali, hanno risposto alla “call” di questa prima edizione del Festival. In totale saranno più di sessanta gli eventi gratuiti a cui partecipare nel fine settimana di sabato 20 e domenica 21 aprile,dalle 16 alle 21. Accanto a sculture, installazioni, dipinti e fotografie ogni casa presenta anche eventi performativi “site-specific”: microteatro, talk, concerti, performance. Molti anche i progetti artistici inediti e alcuni presentati per la prima volta in Italia. A cominciare dal live show del trio tedesco “Agamemnon, Jan Luxcus e Littlewood”, 22enni in arrivo da Berlino, che inaugura il festival a “Casa Museo Zona Rosato”, venerdì 19 aprile, alle 18,30, in  via Exilles, 84. Tra gli artisti visivi  sarà Sacha Philip, di base a Parigi, a presentare la sua prima personale, a Torino e in Italia, negli spazi di “Apartment Gallery”, in corso San Maurizio, 5 bis.

Debutto, tra le nuove case di questa edizione, per “CasaCaos” (via Sesia, 10) con un programma dedicato alla “poesia” in tutte le sue forme, a cura del poeta Dario Pruonto con l’associazione “Acronima”. Ma non solo. Le novità continuano anche a “Casa Cuò”, con un focus su cibo e oggetti del quotidiano, con i “dipinti” di Agapi Kanellopoulou (studi all’“Accademia Albertina”), della giovane illustratrice e artista (anche lei diplomata all’“Accademia delle Belle Arti” di Torino) Daria Rosso e le performance del collettivo “TasierACorpi” (Via Guastalla,16).

I talenti più giovani del Festival Vittoria Capoccia e Andrea Bertani, al quinto anno del “Liceo Musicale” di Torino, si esibiscono con violino e viola in Via Nota, 7 mentre “Piano B” ospita il recital al pianoforte del coetaneo Simone Saitta (Via Milano, 20).

Per gli amanti del teatro due le pièce, entrambe in scena per la prima volta, “Camille Claudelle” firmato dalla compagnia “Males” e “Lilith” dell’attrice fiorentina Valentina Brancale con David Diop. Tra i progetti inediti anche le “graphic novel” di Andrea Menata, presentate in un talk musicato in Via Bava, 19 (domenica 21 alle 17), dove lo street artistMattia Cenere del collettivo “B.E.S.” realizzerà per i visitatori un “murale” in salotto. Tra gli artisti coinvolti, da segnalare ancora, Giuliano Brancale e Jacopo della Rocca che porteranno avanti la collaborazione nata nella scorsa edizione, con “Fotoni”, progetto inedito di pittura e “videomapping” in esposizione in “Casa Moringa” (Borgo Dora, 22).

Quest’anno, sulla piattaforma “Produzioni dal basso” è possibile contribuire alla sostenibilità del “Festival” partecipando alla campagna di “crowdfunding”. Link a https://www.produzionidalbasso.com/project/aprile-festival-delle-case-per-l-arte-1/.

Il programma, nel dettaglio, è disponibile sul sito www.aprilefestival.org, dove si potrà anche consultare la “mappa” con le varie case (e relativi indirizzi) che ospitano gli eventi.

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Agapi Kanellopoulou (ph. Ikiotis)

–       “Agamemnon, Jan Luxcus e Littlewood”

–       Andrea Bertani

–       Sasha Philip

 

Fridays for future, variazioni linee Gtt per il corteo

A seguito dello svolgimento della manifestazione con corteo “Fridays for Future” – sul percorso: piazza Carlo Felice, via Nizza, corso Dante, via Madama Cristina, via Nizza (con termine presso il grattacielo della Regione Piemonte) –dalle ore 8.00 fino a cessate esigenze di venerdì 19 aprile, varieranno il servizio le linee: 6 – 9 – 16CS – 16CD – 17 – 17/ – 18 – 24 – 33 – 34 – 42 – 45 – 45/ – 47 – 52 – 61 – 64 – 66 – 67 – 68 – 93/ – Navetta poli universitari – Extraurbana 2014 – Torino – Poirino – Alba.

Le linee 9 – 16 CS – 16CD – 33 – 42 – 45 – 45b – 47 – 52 – 64 – 66 – 67 – 68 saranno deviate o limitate in funzione dell’andamento del corteo.

  • Linea 6.
    Direzione piazza Carlo Felice: da via Accademia Albertina deviata in corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Fiume, inversione di marcia in piazza Crimea, corso Fiume.
    Direzione corso Gabetti: da corso Fiume prosegue per ponte Umberto I, corso Vittorio Emanuele II, via Accademia Albertina, percorso normale.
  • Linee 17 – 17/.
    Direzione via Ventimiglia: da corso Bramante angolo via Nizza prosegue per corso Bramante, corso Dogliotti, piazza Polonia, via Ventimiglia dove effettuano capolinea provvisorio presso la fermata n. 2133 – “Ventimiglia Cap.”, in comune con la linea 34.
    Direzioni via Crea (Grugliasco) – Rivoli: da via Ventimiglia deviata in via Biglieri, via Genova, percorso normale.
  • Linea 18.
    Direzione piazzale Caio Mario: da via Accademia Albertina deviata in corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo d’Azeglio, corso Dogliotti, piazza Polonia, corso Spezia, via Ventimiglia, corso Maroncelli, via Pio VII, via Casorati, percorso normale.
    Direzione piazza Sofia: da via Genova deviata in corso Bramante, corso Massimo d’Azeglio, corso Vittorio Emanuele II, via Accademia Albertina, percorso normale.
  • Linea 24.
    Direzione via Vigliani: da corso Vittorio Emanuele II deviata in corso Massimo d’Azeglio, corso Dogliotti, piazza Polonia, corso Spezia, via Ventimiglia, corso Maroncelli, percorso normale.
    Direzione strada Cascinette: da via Genova deviata in corso Bramante, corso Massimo d’Azeglio, corso Raffaello, via Madama Cristina, via Accademia Albertina, percorso normale.
  • Linea 34.
    Solo in direzione via Bertani (Cimitero Parco): dal capolinea provvisorio di via Ventimiglia angolo via Biglieri prosegue per via Ventimiglia, corso Maroncelli, via Nizza, percorso normale.
  • Linea 61.
    Direzione corso Vittorio Emanuele II: da via Accademia Albertina deviata in corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Fiume, inversione di marcia in piazza Crimea, corso Fiume.
    Direzione corso Gabetti: da corso Fiume prosegue per ponte Umberto I, corso Vittorio Emanuele II, via Accademia Albertina, percorso attuale.
  • Linea 93/.
    Direzione corso Tazzoli: da corso Vittorio Emanuele II deviata in corso Massimo d’Azeglio, corso Dogliotti, piazza Polonia, corso Spezia, via Ventimiglia, corso Maroncelli, corso Traiano, via Pio VII, via Passo Buole, percorso normale.
    Direzione piazza Mochino (San Mauro): da via Genova deviata in corso Bramante, corso Massimo d’Azeglio, corso Raffaello, via Madama Cristina, via Accademia Albertina, percorso normale.
  • Navetta Poli Universitari.
    Navetta via Giuria –  via Quarello: da corso Dogliotti deviata in piazza Polonia, corso Spezia, via Ventimiglia, corso Maroncelli, corso Traiano, via Pio VII, via Casorati, via Pannunzio, percorso normale.
    Navetta Lingotto – via Quarello: effettua la partenza in  via Pannunzio dalla fermata n. 2604 – “Stazione Lingotto” quindi segue percorso normale.
  • Linea Extraurbana 2014 – Torino – Poirino – Alba.
    Direzione Alba: effettua la partenza in corso Bramante fronte il civico 92 dalla fermata n. 1237 – “Molinette” e prosegue per corso Dogliotti , piazza Polonia, corso Spezia, via Ventimiglia, corso Maroncelli, inversione di marcia all’altezza di via Nizza quindi segue il percorso normale.

Tetto in fiamme in via Vanchiglia: fumo visibile a chilometri di distanza

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Un palazzo in via Vanchiglia è stato evacuato e tutti i mezzi Gtt sono stati  deviati nella zona. Da chilometri di distanza era visibile la colonna di fumo sprigionatasi alle 13, per un rogo divampato all’ultimo piano di un edificio in ristrutturazione. Le mansarde sono andate distrutte e l’incendio ha colpito anche i piani inferiori. Sul posto anche il sindaco Stefano Lo Russo per accertarsi della situazione. Vigili del fuoco e forze dell’ordine verificheranno le cause dell’incendio al momento sconosciute.

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A Torino il lancio del manifesto per il conservatorismo europeo

 CON I RAPPRESENTANTI DELLE FONDAZIONI E DEI THINK TANK EUROPEI

Per due giorni Torino sarà al centro del dibattito sul futuro dell’Europa in vista delle elezioni dell’8-9 giugno. Giovedì e venerdì i rappresentanti dei principali think tank e fondazioni conservatrici europee appartenenti al “Working group on Conservatism” si riuniranno su invito di Nazione Futura a Torino per discutere di riforme europee e lanciare il “Manifesto per un conservatorismo europeo” realizzato dal Danube Institute (Ungheria) Fundacion Disenso (Spagna) Nazione Futura (Italia) New Direction (Belgio) Oikos (Svezia)The European Conservative (Austria), The Warsaw Institute (Polonia). Si tratta di un manifesto in cui vengono definiti alcuni principi che caratterizzano una visione conservatrice della società: dallo stato nazionale alla famiglia, dall’economia all’immigrazione fino alla difesa dell’interesse nazionale. Dopo una sessione di discussione a porte chiuse, il manifesto verrà presentato in un evento aperto al pubblico giovedì 18 aprile alle ore 18 al Centro Studi San Carlo in via Monte di Pietà 1 dove si terrà la conferenza “L’Europa dei conservatori e dell’identità”.Dopo i saluti di Stefano Commodo di Rinascimento europeo interverranno il vicepresidente di Nazione Futura Ferrante De Benedictis, il direttore della principale rivista dei conservatori europei “The European Conservative” Alvino Mario Fantini, il presidente di Nazione Futura Francesco Giubilei e il coordinatore del Working Group on Conservatism Ofir Haivry.“Dopo aver ospitato lo scorso anno a Bari i rappresentanti dei principali think tank conservatori europei insieme alla Fondazione Tatarella, l’Italia torna al centro del dibattito politico-culturale in seguito agli eventi del Working Group on Conservatism organizzati a Madrid, Vienna, Stoccolma  – spiegano Francesco Giubilei e Ferrante De Benedictis rispettivamente presidente e vicepresidente di Nazione Futura – Abbiamo deciso di ospitare i rappresentanti dei think tank europei a Torino per sottolineare la centralità di Torino e del nord ovest in vista delle prossime elezioni europee”.

Agente sottoposto a test omosessualità, condannato il Ministero

L’agente scelto di polizia penitenziaria era stato sottoposto a esame psichiatrico per verificare se fosse omosessuale. Ha presentato ricorso al Tar del Piemonte nel 2022 e oggi ha ottenuto un indennizzo di 10mila euro per “danno morale”, pagato dal ministero della Giustizia. I test dell’omosessualità erano stati effettuati dopo una segnalazione poi risultata falsa di due detenuti nel carcere dove l’agente lavorava. Il Tar evidenzia che venne messa in dubbio l’idoneità al lavoro dell’agente  “veicolando l’idea per cui l’omosessualità attribuitagli potesse essere un disturbo della personalità”.

Bici contro auto, muore una donna

Incidente mortale sulla strada provinciale 11 a Borgaro Torinese. Ha perso la vita  una 56enne che in sella alla propria bicicletta  si è scontrata con un’auto che viaggiava nella direzione opposta. Sul posto il 118 e gli agenti della polizia locale. La donna è morta sul colpo.

“Chronica Pisonum”, nella trilogia di Miradoli la storia di Roma è un thriller avvincente

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La realtà, e ancor più la realtà storica sono conoscibili? E se lo è, essa è, poi, una volta studiata, approfondita, fatta propria, narrabile? Il quesito è forse il più ambizioso fra quelli che si può porre uno storico, il quale voglia proporre una versione dei fatti

 

L’AUTORE: Renato Carlo Miradoli – note biografiche  www.miradoli.com

https://www.facebook.com/renato.carlomiradoli.1

https://www.instagram.com/rcmiradoli/

Renato Carlo Miradoli è nato a Milano nel 1967. Maturità classica al Tito Livio di Milano, si è laureato in Lettere Classiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore nel 1997 con una tesi dal titolo “Έλευθερία e αύτονοµία (Eleutheria e Autonomia) da Alessandro Magno alla conquista romana”.

E’ stato docente di inglese e italiano per stranieri presso l’Università Bocconi di Milano, SDA, Master MIMEC, Politecnico di Milano, MIP Master del Politecnico, presso istituzioni e aziende clienti multinazionali e nazionali.

Ha tradotto “Stonehenge the Secret of the Solstice” di Terence Meaden, pubblicato dalla casa editrice Armenia con il titolo “Stonehenge, il segreto del solstizio”. È il traduttore ufficiale in Italia di Roald Hoffman, poeta americano,  www.roaldhoffmann.com, per il quale ha tradotto varie poesie  tra le quali “From Surfeit to Dearth”, “To the Flame, to the Flame”, Ground Truths”, pubblicate sulla rivista GOLEM  http://www.golemindispensabile.it/. Vive e lavora a Milano.

È autore dei Romanzi storici della saga Chronica Pisonum: Epistola a Tiberio – La Vita Felice – 2020 (Primo Classificato al premio nazionale Equilibri 2020) e Janus, della collera di Nerone – La Vita Felice – 2021 (Premio speciale della Giuria Residenze Gregoriane) e La Conversione di Costantino – La Vita Felice febbraio 2024.

I ROMANZI DELLA TRILOGIA DEI PISONI Chronica Pisonum

Titolo: Epistola a Tiberio – La Vita Felice Editore 2020

Durante il regno di Tiberio Cesare Augusto, Marco Calpurnio Pisone, legato imperiale, giunge a Gerusalemme una sera di un giorno imprecisato di settembre dell’anno 789 a.U.c., 36 dopo Cristo, penultimo della vicenda terrena dell’imperatore.

Su mandato dell’imperatore stesso egli deve portare a termine un’indagine che lo vedrà coinvolto per alcune settimane sull’oscura vicenda del processo e della condanna a morte di un uomo della Galilea avvenuto tre anni prima: quest’uomo si chiamava Gesù.

Incontrerà molti dei personaggi storici e dei vangeli e racconterà nel suo resoconto a Tiberio che questa religione è destinata a cambiare la storia e la stessa esistenza dell’essere umano.

Titolo: Janus della collera di Nerone – La Vita Felice Editore 2021

Roma: nell’anno 38 dopo Cristo, alla porta della residenza del senatore Gaio Calpurnio Pisone appare un buffo uomo, proveniente dalla Galilea, dal corpo minuto e con movenze da ragazzino; egli reca in mano un manoscritto, dal titolo Epistola a Tiberio, e alcune carte.

Molti anni dopo, all’indomani del rogo di Roma del 64, il plico viene rinvenuto casualmente nella casa patrizia della famiglia del senatore.

Sarà l’inizio di una serie di vicende avventurose con continui colpi di scena, che coinvolgeranno personaggi storici come Nerone, Pietro e Paolo, Seneca e i Pisoni stessi, congiurati contro Nerone nel 65, fino alla deposizione e morte violenta dell’imperatore, ultimo rappresentante della dinastia giulio-claudia, il 9 giugno del 68.

Titolo: La Conversione di Costantino  – La Vita Felice Editore 2024

Imbattutosi presso un mercatino del libro usato, in un foglio in cui si cita una fonte storica Chronica Pisonum, l’autore e protagonista del romanzo viene coinvolto in eventi più grandi di sé e accetta l’invito a recarsi presso chi egli, mai e poi mai, avrebbe potuto incontrare, o solo sperato di farlo; e cioè, un noto personaggio romano che sarebbe balzato alle cronache di lì a poco tempo.

Ecco in nuce, la trama di un romanzo di un autore, che, ripercorrendo la genesi dei due precedenti capitoli della trilogia, Epistola a Tiberio e Janus della collera di Nerone, si trova a scrivere, in un terzo, la parola fine a un lungo processo di ricerca tra le fonti storiche. Egli cerca di ricostruire, disponendo della fonte ad oggi sconosciuta, la storia della presunta conversione dell’Imperatore Costantino, Imperatore che, a partire dalla battaglia di Ponte Milvio del 312 e poi dall’Editto di Milano del 313, e del Concilio di Nicea del 325 sarà considerato il fondatore dell’Impero Cristiano.

Ma la trama, cioè la realtà dei fatti narrati, è proprio questa?

Inoltre, la realtà, e ancor più la realtà storica sono conoscibili? E se lo è, essa è, poi, una volta studiata, approfondita, fatta propria, narrabile? Il quesito è forse il più ambizioso fra quelli che si può porre uno storico, il quale voglia proporre una versione dei fatti; e, studiando, confrontandosi con le fonti e con altri studiosi, nonché con autorità nel campo storiografico e filosofico, egli vanta il primato di chi, a ogni riga scritta, si chieda se il contenuto del proprio lavoro sarà mai, se non di beneficio, almeno l’oggetto dell’interesse di un qualche lettore. Senonché, nell’atto di farlo, un colpo di scena rimette tutto in discussione.

L’autore incontrerà i lettori allo stand dell’Editore La Vita Felice al Salone del Libro di Torino 11 e 12 maggio 2024

La solitudine. Parliamone al Circo

In arrivo a Cavallermaggiore, nel Cuneese, il Circo “Madera” con lo spettacolo “Canto Ergo Sum”

Giovedì 18 aprile, ore 20,30

Cavallermaggiore (Cuneo)

Anteprima del Festival di Circo “Istantanea 2024”, organizzato dall’Associazione torinese “Cordata FOR” (in collaborazione con “Piemonte dal Vivo” ed il sostegno del “Ministero della Cultura”) che sbarcherà con le sue due “arene” a Cavallermaggiore, in piazza Baden Powell, da venerdì 3 a domenica 5 maggio, “Canto Ergo Sum” di “Circo Madera” approderà al “Salone Teatro San Giorgio” (via Turcotto, 1) della storica cittadina cuneese, giovedì 18 aprile, alle 20,30.

Sul palco, attrice e regista, Silvia Laniado, cantante comica, attrice e docente di vocalità, oltreché direttrice artistica, con Martina Soragna, del Festival Internazionale “Pagliacce” che, proprio quest’anno, toccherà la sua terza edizione e che, negli ultimi due anni, ha portato a Torino, le migliori artiste internazionali della comicità, di professione clown. Al centro dello spettacolo, un tema di grandissima attualità e su cui, in verità, c’è ben poco da ridere, ma che nelle mani nei gesti e nella voce della Laniado si trasforma mirabilmente in ghiotta occasione per indurre attrice e pubblico alla comicità e alla risata. Come al circo, del resto, si conviene. Quale tema? La “solitudine”! Ohibò… e che ci sarà mai da ridere? Eppure … Provare per credere!

Quello di Silvia Laniado è un personaggio bizzarro, irriverente e disordinato. Stanco di una quotidianità in cui non si sente compreso, chiude i contatti con la Terra e parte per un viaggio solitario in esplorazione dell’universo. E allora, a bordo della sua navicella, ci trasporta nel suo mondo interiore con una comicità che diverte ed emoziona, facendo ragionare, attraverso la risata.

Vera protagonista di questa storia è la “voce”.

Voce capace di farsi “virtuosismo, strumento musicale, narrazione”. Musiche, rumori e suoni sono realizzati unicamente dall’interprete. Che si tuffa, con eccelsa abilità, in citazioni di brani classici e contemporanei dando vita ad una storia “raccAntata”, in cui l’attrice sfrutta la “loop station” per registrare dal vivo diversi suoni e sovrapporli l’uno all’altro fino a creare una sorta di “orchestra vocale”.

“Canto Ergo Sum”, nel segno dello spirito del Festival di Circo “Istantanea” è adatto a tutti, a un pubblico dagli otto anni in su e sa ben parlare tanto ai bambini quanto agli adulti.

Per info e prenotazioni: tel. 351/5488100 o istantanea@cordatafor.com

g. m.

Nelle foto: Silvia Laniado in due momenti di “Canto Ergo Sum”