ilTorinese

Diamo un calcio alla notturna “Malamovida”

Ai “Murazzi del Po Gipo Farassino”, l’Associazione Culturale “Club Silencio” presenta dieci “Manifesti d’Artista” realizzati “per una notte più sicura”

Mercoledì 29 gennaio, ore 18,30

“Un invito a ripensare la notte come uno spazio di rispetto, incontro e creatività, dove ognuno possa sentirsi sicuro”. Questa la definizione di  “Storie della Buona Notte”, il progetto dell’Associazione Culturale torinese “Club Silencio” (da anni impegnata in progetti esperienziali volti a stimolare la partecipazione attiva dei giovani “under 35” alla vita socio-culturale del territorio), realizzato con il contributo del “Servizio Giovani e Pari Opportunità”, “Conciliazione dei Tempi e Famiglie” e “Città Universitaria” della Città di Torino, che verrà presentato mercoledì 29 gennaioalle 18,30, in Contrada Murazzi (Murazzi del Po Gipo Farassino 23) a Torino; luogo, questo, fra i più iconici della “Movida” subalpina, dove ancora sono nell’aria le gravissime conseguenze occorse ad un giovane studente palermitano, rimasto paralizzato, nella notte fra il 20 ed il 21 gennaio del 2023, dopo essere stato ferito da una bicicletta fatta cadere, per un tragico “gioco criminale”, proprio dall’alto dei “Murazzi” da quattro ragazzi (uno solo maggiorenne all’epoca dei fatti) e da una ragazza, tutti condannati a varie pene dai 6 anni e 8 mesi fino ai 16 anni di reclusione.

Anche alla luce di questo drammatico episodio, nasce “Storie della Buona Notte”, con cui si vuole sensibilizzare – sottolineano gli organizzatori – sul tema delle molestie e del consenso negli spazi pubblici serali e notturni attraverso l’arte”. Focus centrale dell’iniziativa sarà nello specifico, la “prevenzione della violenza di genere”.

Su questa tematica, oggi di particolare e delicata attualità, ha lavorato un gruppo di giovani “under 35” torinesi, assidui frequentatori della “nightlife” cittadina, all’interno di un “seminario” condotto dalla psicologa e consulente sessuale Daniela Piras che ha portato alla trasformazione dei singoli “immaginari” in  dieci “Manifesti d’Artista” firmati da altrettanti “illustratori” fortemente impegnati nel contrasto alle “violenze di genere”.

Ne citiamo due, in particolare, che molto bene sanno raccontare, in un esuberante espressione di colori, di parole – messaggi e di spesse e nitide grafie, quella “mission” di “Arte Sociale” su cui fa leva il progetto di “Club Silencio”: in primis Viola Gesmundo, illustratrice ed “urban artist” di origine foggiana (oggi operante fra Torino e Rotterdam) e la pisana (classe ’89) Ginevra Giovannoni, in arte “Rame 13”, profondamente maturata sul piano dell’impegno artistico, all’interno dell’“EDFCREW – Elektro Domestik Force”, progetto creativo nato a Pontedera nel 2003, oggi la principale “crew” di graffiti italiana specializzata in collaborazioni con Enti Pubblici e Istituzioni Amministrative e Locali, al fine di una positiva rigenerazione, attraverso la “street art”, di determinati ambiti ed ambienti, destinati al recupero di una “bellezza intesa non solo come valore estetico, ma in modo particolare come valore di forte impronta e promozione sociale”.

La serata del 29 gennaio sarà un viaggio tra immagini, parole e suoni: protagonisti l’esposizione delle opere e talk con artisti e rappresentanti della Rete “Safe and Sound”comunità composta da associazioni ed enti locali che comprende sia “organizzazioni” che sensibilizzano sui temi del consenso, diversità e inclusione, sia “enti locali” che organizzano eventi pubblici serali, in particolare rivolti ai giovani, e che durante l’appuntamento approfondiranno il processo creativo e il significato del progetto. Le stesse opere saranno poi messe a disposizione di “Safe and Sound”, che le esporrà nel suo circuito, diventando strumenti attivi per diffondere messaggi di prevenzione negli eventi serali.

“Con Storie della Buona Notte – spiega Beatrice Dema, vicepresidente e responsabile ‘Area Progettazione, Ricerca e Sviluppo’ di ‘Club Silencio’ – abbiamo voluto dare voce ai giovani e alle loro esperienze, creando un percorso di riflessione collettiva che parte dalla consapevolezza per arrivare al cambiamento. Attraverso l’arte e il dialogo, vogliamo trasformare la percezione della notte da spazio di vulnerabilità a luogo di incontro sicuro e inclusivo. Questo progetto è solo un punto di partenza, un invito a costruire insieme una cultura del rispetto e della consapevolezza che possa lasciare un segno tangibile nella nostra comunità”.

 

Per info: “Club Silencio”, corso Massimo d’Azeglio 60, Torino; www.clubsilencio.it

 g.m.

 

Nelle foto: Immagine guida “Storie della Buona Notte” e Manifesti di Viola Gesmundo e “Rame 13”

La Questura: nuova calendarizzazione rilascio permessi di soggiorno

Ha preso avvio, nella giornata odierna, la nuova calendarizzazione delle procedure di accettazione delle pratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno per i richiedenti asilo, presso gli sportelli dell’Ufficio Immigrazione di c.so Verona. Sono state raddoppiate le giornate di ricevimento ed è sensibilmente aumentato il numero di pratiche trattate, grazie anche al potenziamento degli organici recentemente disposto. Infatti, da questa settimana, gli sportelli di c.so Verona sono accessibili per gli stranieri che richiedono un permesso di soggiorno per motivi di asilo dal lunedì al giovedì, con aperture sin dalla fascia oraria antimeridiana.

Nella giornata odierna sono stati ricevuti presso gli sportelli di corso Verona 565 utenti stranieri; parallelamente, presso gli sportelli della Questura, siti in via Dorè, sono state trattate le istanze di altri 421 stranieri.

A favore della medesima utenza è stata peraltro effettuata, nella giornata di sabato scorso, un’apertura straordinaria degli sportelli, che ha consentito di trattare compiutamente tutte le istanze presentate quel giorno dagli stranieri richiedenti asilo.

Per quanto attiene alle iniziative elaborate per garantire una riduzione delle code di utenti presso la sede di corso Verona, sono in fase di ultimazione le procedure tecniche per l’attivazione del sistema “Prenota facile”, che consentirà quanto prima di fissare l’appuntamento presso i vari sportelli dell’Ufficio Immigrazione, per via telematica, grazie all’applicazione dedicata.

Proseguono intanto alacremente le attività per la predisposizione degli ulteriori sportelli di via Dorè, destinati alla ricezione dell’utenza straniera che presenta le istanze di soggiorno attraverso Poste Italiane; tale utenza verrà ricevuta in sale d’attesa appositamente istituite, per poter limitare al minimo la permanenza delle persone all’esterno degli uffici, ove sono comunque stati predisposti gazebo di copertura e la presenza di servizi igienici. Continuano parimenti i lavori finalizzati ad avviare la sede delocalizzata presso il Commissariato di Barriera Milano, destinata alle operazioni di consegna dei titoli di soggiorno. L’operatività di entrambe le sedi è prevista nel prossimo mese di febbraio, nel più breve tempo possibile.

Infine si soggiunge che, a dimostrazione del maggiore sforzo profuso dall’Ufficio Immigrazione, dall’inizio dell’anno sino ad oggi sono stati già rilasciati oltre 4.000 titoli di soggiorno, a fronte dei quasi 2.800 dello stesso periodo dell’anno precedente.

In Sala Rossa ricordo di Beatrice, Cherio e operai vittime del lavoro

La seduta del Consiglio comunale odierna si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo del critico d’arte, saggista, curatore di mostre, Luca Beatrice, dell’ex consigliere, Alessandro Cherio, e degli operai morti sul lavoro Sergio Michele e Eugen Daniel Vasiliu, scomparsi la settimana scorsa.

Luca Beatrice è stato un protagonista assoluto nel panorama culturale italiano e un grande animatore dello scenario culturale torinese, ha sottolineato la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo.

“Brillante, a volte provocatorio e controcorrente, aveva fatto dell’arguzia una delle sue cifre distintive del suo profilo pubblico e privato”, ha sottolineato.

Grippo ha quindi ricordato il consigliere emerito Alsessandro Cherio, in Sala Rossa nella XII tornata amministrativa. “Per nove anni, ha ricordato, ha ricoperto il ruolo di presidente dell’ANCE, il Collegio Costruttori Edili, lasciando un’impronta indelebile nell’ambito dell’edilizia torinese. La sua carriera, ha evidenziato, era è stata caratterizzata da un impegno costante sia nel campo professionale sia in quello associativo”.

La presidente del Consiglio Comunale ha quindi espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie anche per la scomparsa di Sergio Michele e Eugen Daniel Vasiliu, deceduti rispettivamente cadendo dal quarto piano di un palazzo oggetto di ristrutturazione e lavorando al montaggio di una giostra alla Pellerina.

Tour Amerigo Vespucci, Piemonte in vetrina a Jeddah. E Torino vola in Uzbekistan

La Regione Piemonte partecipa al Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci, lo storico veliero e nave scuola della Marina Militare, ambasciatore del Made in Italy nel mondo, che sosterà a Jeddah, presso Jeddah Yacht Club & Marina, dal 27 al 30 gennaio. Accanto a Nave Amerigo Vespucci, ci sarà il Villaggio Italia, l’“Esposizione Mondiale Itinerante Pluriennale” delle eccellenze italiane, progetto voluto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto al quale hanno aderito 12 Ministeri, che offrirà ai visitatori un’esperienza unica per conoscere la bellezza dell’Italia attraverso la sua arte, la sua cultura, la sua musica, il patrimonio enogastronomico, il cinema, la tecnologia e la ricerca scientifica. Tra le bellezze in mostra anche il Piemonte e le sue eccellenze gastronomiche, in occasione del decennale, celebrato nel 2024, del riconoscimento UNESCO di Langhe-Roero e Monferrato. E proprio il gioiello di queste terre, il Tartufo Bianco d’Alba, sarà il protagonista della cena di gala organizzata sottobordo Nave Amerigo Vespucci, in banchina, il 27 gennaio a cui partecipano il vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino e l’assessore al Turismo Marina Chiarelli.

All’evento dal titolo “Cultura, paesaggi e tradizioni del Piemonte: un viaggio unico in Langhe Monferrato Roero”, con inizio alle 20 ora locale, partecipano l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, con ospite speciale lo chef Alessandro Mecca del ristorante Al Castello di Grinzane Cavour che preparerà un risotto tipico piemontese impreziosito dall’ultimo Tartufo Bianco d’Alba della stagione di raccolta 2024/25, che si chiude il 31 gennaio. “La partecipazione del Piemonte alla tappa di Jeddah, dopo quelle di Tokyo, Singapore e Doha, si inserisce nella strategia di promozione del Piemonte attraverso le sue eccellenze – dichiara il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Nave Amerigo Vespucci, la nave più bella del mondo, e il Villaggio Italia sono il posto giusto per raccontare la nostra splendida terra e i suoi prodotti, a partire dal Tartufo che è a tutti gli effetti il nostro ambasciatore nel mondo a cui guardiamo con interesse strategico sia per quanto riguarda l’export delle nostre aziende, sia per la possibilità di attrarre in Piemonte i turisti dall’estero. In questo contesto si inserisce anche la partecipazione che il Piemonte sta organizzando all’Expo di Osaka 2025, che sarà una grande vetrina internazionale per tutto ciò che il nostro territorio ha da offrire: opportunità di investimento, competenze, innovazione, poli di formazione di altissimo livello, eccellenze produttive e una ricca offerta turistica e gastronomica”. «Ancora una volta Piemonte e il Tour Mondiale Vespucci – Villaggio Italia insieme per rappresentare l’eccellenza italiana nel mondo e raccontare la ricchezza e la bellezza che il nostro territorio offre – hanno sottolineato il vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino e l’assessore al turismo, Marina Chiarelli – La nostra regione sta vivendo un periodo di grande vivacità turistica, con un crescente interesse soprattutto verso i nostri siti UNESCO. Partecipare anche a questa tappa del Tour mondiale significa intercettare nuovi mercati non solo per il nostro turismo ma anche l’export e per l’attrazione degli investimenti». «Dopo la tappa di Singapore dello scorso ottobre, il territorio di Langhe Monferrato Roero torna a presentarsi unito in un contesto internazionale di grande prestigio, come Nave Amerigo Vespucci e il Villaggio Italia, e in un mercato importante come quello dell’Arabia Saudita – dicono il presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mariano Rabino, il presidente della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Axel Iberti, e il presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Roberto Bodrito –. Il racconto delle colline dell’UNESCO con i paesaggi vitivinicoli, il Tartufo Bianco d’Alba e la nostra cucina di eccellenza sapranno rappresentare al meglio non solo una destinazione turistica unica, vivace e accogliente, ma soprattutto il patrimonio di cultura, di tradizioni, di prodotti e di spirito imprenditoriale per cui il Piemonte è conosciuto oggi in tutto il mondo». La presenza in Arabia si colloca nell’ambito di una strategia promozionale a tutto tondo della Regione verso quel mercato. Il poter accogliere a bordo dell’iconico veliero la rete di operatori economici che già sono in contatto con le nostre realtà produttive o che hanno conosciuto il Piemonte durante eventi come VTM – Vehicle Innovation Transportation Meetings o Experience Piemonte alla Reggia di Venaria, consente di mantenere e consolidare rapporti e reciproca conoscenza. Da qui a poche settimane il Piemonte tornerà poi protagonista a Ryadh, dove nell’ambito di Big 5 Construct Saudi, fiera di riferimento per il settore delle costruzioni nell’area, sarà presente con una collettiva di 6 PMI. Sempre in questo campo se si guarda al versante della conservazione, diversi professionisti e studenti hanno già potuto apprendere le tecniche più innovative presso il Centro del Restauro di Venaria, grazie al programma congiunto con la Royal Commission of AlUla, la città gioiello, primo sito Unesco del Paese apertasi al turismo internazionale dal 2019. La partecipazione alla tappa si colloca anche nella strategia di crescita turistica sui mercati internazionali. Con oltre 6 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze, il Piemonte si afferma come una delle destinazioni turistiche più dinamiche d’Europa. Secondo le prime stime nel 2024 si registra una crescita di oltre il 2% rispetto al 2023 e aumenta ancora la presenza di turisti stranieri che già dal 2023 superano quelli italiani. Tra i mercati più rappresentati Germania e Francia, con un trend molto positivo per quanto riguarda gli Stati Uniti.

La Città di Torino, invece, Torino conferma e rilancia l’impegno ad avviare nuove collaborazioni in campo accademico ed economico in Uzbekistan. È atterrata sabato scorso a Tashkent, capitale del paese e importante hub di connessione tra Europa e Asia, la delegazione torinese della missione istituzionale organizzata dalla Città di Torino, ed è composta dal sindaco Stefano Lo Russo, il rettore del Politecnico Stefano Corgnati, il presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina, il presidente dell’Unione Industriali Marco Gay e il presidente del gruppo Iren Luca Dal Fabbro. “Torino – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – è una città che può ancora crescere grazie ad una vocazione internazionale, universitaria e industriale. Per questo abbiamo voluto essere qui, con il sistema della rappresentanza delle imprese e degli industriali di Torino, con Iren e con il Politecnico. L’obiettivo di questa nostra visita è di inserirci nel partenariato strategico che l’Italia ha siglato con l’Uzbekistan, che è un paese chiave nell’Asia centrale e rappresenta un’importante area di sviluppo per le opportunità di collaborazione per le imprese italiane, nei settori dell’industria e delle materie prime. E lo facciamo nel solco di una collaborazione che il Politecnico di Torino ha avviato oltre 15 anni fa con la realizzazione del Campus dove ci troviamo oggi, un’università tra le più prestigiose qui in Uzbekistan, che mette a disposizione della Città di Torino e della Città Metropolitana un punto di riferimento importante, ma confidiamo consentirà soprattutto alle imprese torinesi di avviare nuove traiettorie di sviluppo in futuro. La collaborazione e la condivisione di idee, progetti ed esperienze sia all’interno di un sistema cittadino che con istituzioni di paesi diversi, sono fondamentali per affrontare il futuro di tutti noi”. Tra gli appuntamenti in agenda, ieri la delegazione ha incontrato l’ambasciatore italiano a Tashkent Piergabriele Papadia de Bottini, insieme alla delegazione di atleti che arrivano a Torino a marzo per partecipare agli Special Olympics Winter Games, e il sindaco della città Uzbeka Shavkat Umurzakov. Questa mattina invece era in programma l’incontro con il rettore del Turin Polytechnic University Tashkent Olimjon Tuychiev e una visita al Campus della TTPU. L’università uzbeka è nata nel 2009 dalla collaborazione tra il Politecnico di Torino, il gruppo automobilistico statale uzbeko UZAVTOSANOAT, General Motors e il Ministero dell’Università uzbeko con l’obiettivo di formare ingegneri qualificati con gli stessi standard dell’ateneo torinese, dando vita ad un’istituzione in grado di erogare formazione e ricerca a livello internazionale, nonché di sostenere lo sviluppo industriale uzbeko attraverso la creazione di capacità imprenditoriale e di strutture per l’innovazione industriale. Attualmente conta circa 1500 studenti ed è una delle più riconosciute Università di scienza e tecnologia in Uzbekistan. Tra gli obiettivi della collaborazione tra i due atenei in questo mandato rettorale, lo sviluppo delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico, con l’avvio di laboratori di ricerca all’interno del Campus uzbeko in diverse aree ed il coinvolgimento di aziende e start-up europee.

Luigi Fassi confermato direttore di Artissima

Luigi Fassi è stato confermato direttore di Artissima Fiera Internazionale di Arte Contemporanea per il biennio 2025-2026. Artissima, sotto la direzione di Fassi dal 2022 al 2024, ha consolidato la sua duplice identità: da un lato, una fiera commerciale di taglio curatoriale, rinomata a livello globale, e dall’altro un’impresa culturale, capace di lavorare insieme ai galleristi e agli artisti per sviluppare progetti e concretizzare idee. Durante il suo mandato, Fassi ha rafforzato il ruolo di Artissima come ponte tra Torino, l’Italia e il panorama internazionale dell’arte contemporanea.

Nelle parole del Presidente Fondazione Torino Musei Massimo Broccio, “La Fiera di Artissima in questi ultimi tre anni, sotto la raffinata e colta direzione di Luigi Fassi, ha ulteriormente rafforzato il proprio posizionamento internazionale e l’indiscutibile ruolo di leadership per il sistema dell’arte contemporanea. Era quindi naturale – ed è con grande gioia che il Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei si è espresso in tal senso – proseguire nell’incarico del direttore per l’ulteriore biennio 2025-2026 come già previsto negli accordi precedenti. Internazionalizzazione, cooperazione, impresa e valore culturale sono le parole chiave che hanno contraddistinto la crescita della fiera sotto la guida di Luigi Fassi e che saranno anche alla base del suo sviluppo nei prossimi anni con un ruolo istituzionale sempre maggiore”.

Luigi Fassi dichiara, “Sono felice di proseguire con impegno ed entusiasmo lo sviluppo della fiera nel biennio 2025-2026, per rispondere sempre meglio alla visionarietà delle proposte delle galleriste e dei galleristi italiani e internazionali che da 32 anni definiscono l’identità unica di Artissima. Altrettanta fiducia e cooperazione crescerà anche con le collezioniste e i collezionisti che considerano Artissima il punto di riferimento per la scoperta di nuovi talenti. Nelle prossime edizioni, Artissima rafforzerà ulteriormente il suo ruolo istituzionale, intensificando la collaborazione con musei, fondazioni e loro direttori, per un cammino condiviso di ricerca e innovazione. Questi due anni rappresentano un’opportunità per crescere ancora come comunità, unendo cuori e menti di chi crede nella libertà dell’arte come chiave per affrontare le trasformazioni del futuro”.

Mara Martellotta

Giachino: “Torino deve difendere con forza l’industria”

Torino per rilanciare la crescita della sua economia e del lavoro deve difendere con forza l’industria che c’è oltre a puntare su aerospazio e digitale. Per avere nuove relazioni occorre migliorare le infrastrutture dall’aeroporto alla TAV.

Caro Direttore,
oggi al Lingotto si tiene un importante convegno dei commercialisti sul rilancio di Torino (anche se a parlare ci saranno solo quelli che hanno avuto responsabilità negli ultimi dieci quindici anni).
Il medico che sbaglia la diagnosi non riesce a curare il paziente così il politico che sbaglia la diagnosi sull’andamento economico della propria Città non riuscirà a rilanciarla.  Nonostante tutto ciò che è stato detto in questi trent’anni e nonostante ciò’ che è’ stato fatto, Torino e il Piemonte continuano a crescere meno della media nazionale e questa è la causa dell’aumento delle persone in difficoltà nella nostra Città e delle difficoltà del commercio. Certo che Torino attrae studenti universitari ,  perché qui il costo della vita è inferiore a Milano e perché noi abbiamo un Politecnico molto apprezzato. Ma molti dopo la laurea  se ne vanno, purtroppo, all’estero a cercare lavoro perché i posti di lavoro generati dalle aziende leader nel nostro territorio non bastano a coprire la domanda di lavoro dei neolaureati. Se abbiamo chiara questa analisi e’ evidente che mentre pensiamo a nuove iniziative produttive e ad aumentare le relazioni come dicono i commercialisti di Asvisio, noi dobbiamo difendere con le unghie e i denti i settori produttivi che ancora insistono a Torino e generano migliaia di posti di lavoro, a partire dal settore auto e dall’indotto auto., ora che anche Trump vuole difendere il motore endotermico che ha fatto la fortuna di Torino e del Piemonte.
Ecco perché ai cattolici che chiedono alla Schlein di non avere attenzione solo per i diritti degli lgbt suggerirei di chiedere con forza alla leader del PD che in Europa ha votato , sbagliando, la delibera sull’auto elettrica di correggerla subito se si vuole dare una prospettiva a centinaia di migliaia di lavoratori di ogni ordine e grado.  Per sviluppare relazioni, come suggeriscono i commercialisti, occorre però avere collegamenti trasportistici veloci e molto connessi oltre come sostengo da tempo. Da Lione a Parigi ci sono 60 collegamenti veloci al giorno. Pensa quando ci sarà la TAV. Occorre però avere anche Centri che attraggono imprenditori e innovatori, come , ad esempio ,le Fiere Internazionali . Torino si è rilanciata alla fine degli anni Cinquanta grazie al settore auto e grazie alle autostrade ma anche  attraverso il suo Salone dell’automobile e Salone della Tecnica che attirava tutti gli imprenditori interessati a vedere le nuove produzioni di macchine utensili. Ecco perché occorre pensare di portare per primi a Torino un Salone della Intelligenza Artificiale applicata alla industria , alla logistica etc.etc. Ecco perché per rilanciare Torino occorre che il nostro Aeroporto abbia collegamenti con le Citta più moderne e più avanzate del mondo così come abbiamo bisogno di accelerare i lavori della TAV che quando sarà ultimata collegherà nel modo migliore Torino alle Città più importanti d’Europa.
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Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

A Torino torna l’iconico Gelato di Latte Biraghi, simbolo di gusto e tradizione piemontese

Informazione promozionale

L’attesa è finita. Dopo aver chiuso il 2024 con oltre 250 mila vendite, venerdì 31 gennaio il Gelato di Latte Biraghi fa il suo ritorno nella storica boutique in Piazza San Carlo a Torino

A partire da venerdì 31 gennaio, il celebre Gelato di Latte Biraghi sarà nuovamente a disposizione di torinesi e turisti nel negozio di Piazza San Carlo 188. Anche se, per le sue caratteristiche, il Gelato di Latte Biraghi viene tipicamente associato all’estate e ai mesi caldi, sono sempre di più i consumatori che negli ultimi anni hanno dimostrato di amarlo tutto l’anno, anche durante la stagione autunnale e invernale.

Per questo motivo, sarà di nuovo possibile gustare tutta la freschezza del Gelato di Latte Biraghi – e scattare l’immancabile foto che lo immortala con lo sfondo della piazza, usanza
social che sta diventando ormai virale – già a partire dalla fine di gennaio.  “È tutto pronto per il ritorno del nostro storico Gelato di Latte in Piazza San Carlo” dichiara Fabio Benvenuti, Responsabile del Negozio Biraghi di Torino. “Andare incontro alle richieste dei nostri consumatori, che ce lo chiedono tutti i giorni, è del resto uno dei nostri obiettivi principali. Se nel 2024 abbiamo servito più di 250 mila gelati, raggiungendo così un vero e proprio record, nel 2025 ci auguriamo di ottenere risultati ancora più sorprendenti”.

IL GELATO DI LATTE BIRAGHI
Con una storia che inizia negli anni Cinquanta presso lo storico Negozio dell’azienda a Cavallermaggiore, di fianco allo stabilimento produttivo, il Gelato di Latte Biraghi è realizzato con soli tre ingredienti – latte, panna e zucchero – e prodotto fresco ogni ora, con latte proveniente esclusivamente dalle province di Cuneo e Torino, senza emulsionanti, aromi né
stabilizzanti. Venduto presso il punto vendita nel cuore di Piazza San Carlo, vero e proprio punto di riferimento per l’acquisto di eccellenze enogastronomiche piemontesi, oggi il Gelato di Latte Biraghi è ormai uno dei simboli del capoluogo piemontese.

IL NEGOZIO DI PIAZZA SAN CARLO
All’interno della boutique torinese, oltre all’intera gamma di prodotti Biraghi, vi sono più di 1.200 prodotti enogastronomici del territorio. Dai vini ai formaggi, passando per cioccolato e altre ghiottonerie, il Negozio Biraghi presenta una vasta gamma di opportunità per chiunque ami il buon cibo.

ABOUT BIRAGHI
Biraghi Spa, fondata nel 1934, sostiene da sempre la filiera di produzione italiana: raccoglie e lavora circa 465.000 litri di latte al giorno, per un totale di 170 milioni di litri l’anno. Negli stabilimenti di Cavallermaggiore avvengono tutti i processi di raccolta e lavorazione del latte, producendo formaggi e prodotti lattiero caseari senza conservanti: circa 320.000 forme di Gran Biraghi l’anno e circa 200.000 forme di Gorgonzola DOP, oltre a Ricotta e Burro. Dal 2023, è Official Partner delle Nazionali Italiane di Calcio.

Stazione Rebaudengo Fossata, giovane inseguito: il cane azzanna poliziotto

Un giovane ventunenne di origini italiane è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

Una pattuglia del Commissariato di P.S. Madonna di Campagna interviene in zona Borgo Vittoria, dove viene segnalata una rapina.

Durante le ricerche del responsabile, nei pressi della stazione Rebaudengo/Fossata, gli agenti notano una persona che sta correndo in direzione dello scalo con un cane al guinzaglio. I poliziotti decidono di controllare l’uomo per verificare un’eventuale connessione con la rapina, ma il ventunenne fugge lungo le scale della stazione, getta del materiale in prossimità di un cestino e lascia cadere a terra del denaro contante. Il giovane viene fermato poco dopo dai poliziotti, che riescono a bloccarlo nonostante la resistenza opposta. Durante la colluttazione, uno degli operatori viene azzannato dal cane, un pastore belga.

Gli agenti recuperano il materiale gettato via dall’uomo e rinvengono 3 panetti di hashish dal peso di 300 grammi.

“Rimanete seduti e allacciate le cinture”, OFT al Conservatorio Verdi

IL concerto di martedì 28 gennaio dell’Orchestra Filarmonica di Torino

 

Martedì 28 gennaio, alle 21, presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, si terrà il concerto “Rimanete seduti e allacciate le cinture”, in cui salirà sul palco del Conservatorio la prima delle giovani stelle protagoniste della stagione “One Way Together”. Il violoncellista Ettore Pagano, che ha nel suo bagaglio primi premi in oltre 40 concorsi, torna ospite di OFT dopo la prima applauditissima esibizione nel febbraio 2023.

Pagano e l’orchestra, diretti dal direttore musicale di OFT Giampaolo Pretto, eseguiranno il Concerto n.2 in si minore per violoncello e orchestra op.104 di Antonin Dvořák, considerato tra i più concerti scritti per questo strumento solista.

Il Concerto n.2 per violoncello e orchestra di Dvořák è uno tra i più suonati e registrati. Fu l’ultimo dei concerti del compositore e fu scritto nel 1894-1895 per un suo amico, il violoncellista Hanuš Wihan, ma eseguito per la primo volta dal violoncellista inglese Leo Stern. È riconosciuto come uno dei grandi capolavori di Dvořák e risulta un’opera di grande intensità, in cui l’orchestra dialoga armoniosamente con i virtuosismi del violoncello, ed è stata composta durante il soggiorno americano del musicista. Dvořák vi mise mano anche in seguito tornato in Europa, e il brano, è anche un sorta di testamento spirituale nel quale condensa il suo amore verso la musica popolare, che nobilita e plasma in un corpo nuovo attraverso trame talora malinconiche, talora travolgenti.

L’OFT nella seconda parte della serata eseguirà la Sinfonia n.2 in do maggiore op.61 di Robert Schumann. Frutto di anni dolorosi, la Sinfonia prende vita mentre il celebre compositore è tormentato dal dolore all’orecchio e dall’insonnia. Verso la fine del 1945 l’estro creativo di Schumann porta nell’arco di pochi giorni la stesura effettiva dell’opera, un lavoro comunque lungi dall’essere compiuto, poiché soltanto l’anno successivo il compositore approderà alla stesura finale e alla prima esecuzione in pubblico, avvenuta il 5 novembre del 1846 al Gewandhaus di Lipsia sotto la direzione del Mendelssohn. Suddivisa in 4 movimenti, risente dell’influenza di Beethoven e di quella di Bach, essendo lui e l’amata moglie Clara, in quel periodo, impegnati nello studio dell’arte del contrappunto. Il risultato tuttavia è un lavoro unico, dove le miserie della vita vengono elevate a lirismo e trasformate in una musica che irradia una poetica serenità.

Il viaggio musicale di gennaio targato OFT è introdotto da un titolo, “Rimanete seduti e allacciate le cinture”, che ne riassume potenza e senso, nonché raccontato attraverso l’immagine che accompagna il concerto, realizzata con la tecnica del collage sulla base dei brani in programma e delle suggestioni personali offerte da Ettore Pagano. Un percorso suggestivo completato dal microracconto che apre il concerto del Conservatorio, scritto appositamente per l’OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo è affidata all’associazione Liberi Pensatori Paul Valery e all’Accademia di Formazione Teatrale Mario Brusa di Torino.

Il concerto di martedì 28 gennaio al Conservatorio, alle 21, in piazza Bodoni, è preceduto sempre da due momenti di prova aperti al pubblico. L’OFT offre la possibilità di vedere i suoi musicisti al lavoro la domenica mattina, mentre studiano e si esercitano con il direttore costruendo il concerto nota dopo nota, e lunedì mentre eseguono l’ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. La prova generale è in calendario lunedì 27 gennaio alle ore 18.30 presso il teatro Vittoria di via Gramsci 4, a Torino.

 

Mara Martellotta

Mete sciistiche italiane 2025, Bardonecchia una delle più economiche

Popolarità e prezzi a confronto: le località del Trentino le più care

Il mese di gennaio è sinonimo di settimana bianca. L’Italia, con i suoi scenari mozzafiato, è una delle mete preferite per gli sport invernali, ma quali sono le destinazioni più ricercate e convenienti? Per rispondere a questa domanda, la piattaforma Preply ha realizzato uno studio analizzando le località sciistiche più popolari e il costo degli skypass giornalieri, offrendo una guida utile per tutti gli amanti della neve. Lo studio rivela che Madonna di Campiglio è la località più popolare, con le sue 8mila e 300 ricerche mensili, seguita da Roccaraso, 5mila e 600 ricerche e Andalo, 4mila e 200 ricerche. La prima e la terza posizione rafforzano il primato del Trentino, che domina la classifica con ben 9 località sciistiche, mentre Roccaraso si distingue come la principale meta sciistica del centro Italia. La Lombardia presenta un interessante numero di popolari impianti sciistici, ben 6, come Livigno, 2mila e 700 ricerche, Bormio, 1.700, e Ponte di Legno, 1.500. Troviamo a tre piste della Val d’Aosta, tra cui Cervinia e Pila. Tra gli impianti più convenienti, i Piani di Bobbio, in Lombardia, guidano la classifica delle località più economiche con un prezzo giornaliero di soli 43 euro. A seguire Bardonecchia, in Piemonte, famosa per aver ospitato le Olimpiadi invernali del 2006, con un costo di 48 euro. A poca distanza Roccaraso, con 52 euro, e Bormio con 53 euro. La prima, famosa per atmosfera familiare e piste di diverso tipo, la seconda per le sue terme e le gare internazionali. Per quanto riguarda gli impianti più costosi troviamo Marilleva, Madonna di Campiglio e La Thuile, dove il prezzo degli skypass giornalieri si attesta sui 56 euro. Si tratta di impianti dotati di piste di qualità e da un’atmosfera esclusiva. Anche Cortina d’Ampezzo, con uno skypass da 77 euro, si presenta come una delle mete più eleganti e prestigiose. Per realizzare questo studio, sono stati realizzati volumi di ricerca delle principali destinazioni sciistiche italiane, utilizzando lo strumento Ahrefs. In particolare sono state considerate le ricerche associate alle destinazioni associate alla parola skypass. Per la seconda classifica sono stati raccolti prezzi di skypass giornalieri dell’alta stagione per le stesse località, in modo da identificare le opzioni più economiche per gli sciatori. Questo approccio ha permesso di offrire una panoramica completa.

https://preply.com/it/blog/destinazioni-sciistiche/

Mara Martellotta