Mercoledì 29 gennaio ore 18:00
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea – Sala incontri
Intervengono:
Virginia Bertone, Alessandro Botta e Maria Teresa Roberto – curatori del volume
Chiara Bertola – Direttrice GAM Torino
Vittorio Natale – Presidente dell’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte dei Musei Civici di Torino / Fondazione Torino Musei
Roberto Pagliero – Architetto
Rosanna Maggio Serra con Luigi Mainolfi
Rosanna Maggio Serra. Otto e Novecento tra ricerca, didattica e museologia (L’Artistica Editrice, Savigliano 2024) è il terzo dei Quaderni dell’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte dei Musei Civici di Torino / Fondazione Torino Musei.
Curato da Virginia Bertone, Alessandro Botta e Maria Teresa Roberto, il volume ricostruisce l’impegno di Rosanna Maggio Serra (Torino, 1932-2016) nel campo della storia dell’arte e della museologia.
Partendo dagli anni della formazione e della proposta di una didattica museale innovativa, il libro si concentra sui due decenni di attività di Maggio Serra alla Galleria d’Arte Moderna di Torino (1974-1995), di cui fu Dirigente delle Raccolte d’arte negli anni tumultuosi della temporanea chiusura del museo e del suo riallestimento, per concludersi con l’ordinamento delle collezioni di arte contemporanea del Castello Gamba di Châtillon.
Il dialogo con i protagonisti dell’arte e della cultura torinesi e l’attenzione alle vicende figurative tra Otto e Novecento hanno caratterizzato la sua costante attività di ricerca, di cui dà conto nel volume la bibliografia completa degli scritti.
Rosanna Maggio Serra. Otto e Novecento tra ricerca, didattica e museologia
a cura di Virginia Bertone, Alessandro Botta e Maria Teresa Roberto, con testi dei curatori e di Sandra Barberi e Aurora Scotti Tosini
L’Artistica Editrice, Savigliano 2024
Partendo dal domandarsi cosa avesse portato la figlia del marchese di un piccolo Stato piemontese del XIII secolo a sposare nientemeno che l’erede al trono dell’impero romano d’Oriente, l’autore Andrea Paleologo Oriundi ha ricostruito la storia dei complessi rapporti tra il mondo occidentale latino e quello orientale greco negli ultimi secoli del Medio Evo. Di opere sull’argomento, o più propriamente su parti di esso inquadrate in disamine più generali, ne sono state pubblicate molte, anche recentemente; questo lavoro rappresenta qualcosa di diverso: un testo che raccoglie l’intera storia dei complessi, intensi e poco conosciuti rapporti che le case dei marchesi di Monferrato (Aleramici prima e Paleologi poi) hanno intessuto con il vicino Oriente (Costantinopoli e Terrasanta) o, come veniva chiamato all’epoca, con l’Oltremare, dal XII al XV secolo. Tali imprese e legami, propiziati dalle crociate, si inquadrano in un più vasto movimento di avvicinamento tra due mondi, l’Occidente latino e l’Oriente greco, e tra due civiltà profondamente differenti, rimasti a lungo estranei e fondamentalmente ostili uno all’altro ma che fatalmente erano destinati ad incontrarsi e scontrarsi con le aperture dell’ultimo periodo del Medio Evo. È un testo di gradevole leggibilità anche per chi ha solo sfocati ricordi scolastici su un argomento così intricato e lontano da noi, ma anche così affascinante e avvincente, per far rivalutare al lettore un periodo, il Medio Evo, dai più ingiustamente ritenuto “buio” e poco interessante. È un’opera che si pone a metà tra il saggio e il racconto, senza perdere il rigore dell’uno né la piacevolezza dell’altro. Disponibile su Amazon a: https://www.amazon.it/dp/B0CNDBLJW6
Falso storico d’autore, realizzato su progetto di Alfredo d’Andrade per l’Esposizione Generale Italiana del 1884, il Borgo Medievale è oggi uno dei luoghi più suggestivi e amati di Torino. Questo straordinario complesso, fedele riproduzione di un villaggio del XV secolo ispirato alle architetture del Piemonte e della Valle d’Aosta, riaprirà al pubblico nel 2026 al termine dei lavori di riqualificazione e restauro, finanziati dal PNRR, che esalteranno ancora di più l’atmosfera unica del luogo.
Il criterio guida per la presentazione delle proposte sarà il rispetto della vocazione storica-artistica del luogo, che potrà suggerire percorsi e attività che coniugano tradizione e innovazione, per offrire ai visitatori esperienze di qualità che includano attività divulgative, aggregative e di intrattenimento. Le proposte dovranno prevedere un’azione di valorizzazione museale e didattica del Museo della Rocca, l’insediamento di attività commerciali legate alla valorizzazione dell’artigianato tradizionale e alla ristorazione, ma anche – ad esempio – attività legate al filone del gaming e dei giochi di ruolo, che ben si prestano ad ambientazioni e dimensioni favolistiche.
“Questa consultazione di mercato rappresenta un passaggio importante per raccogliere spunti innovativi e concreti sul rilancio del Borgo Medievale – sottolinea la vicesindaca Michela Favaro -. L’obiettivo è sondare il mercato per individuare soluzioni che coniughino sostenibilità economica e utilità sociale, valorizzando ulteriormente questo complesso come luogo vivo e partecipato”.
“Il Borgo Medievale è uno dei luoghi magici della nostra città – aggiunge l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia -. Al termine della riqualificazione il complesso diventerà parte integrante del nuovo polo culturale che sta nascendo sulle rive del Po, in cui dialogheranno tra loro la nuova Biblioteca Civica, il rinnovato Parco del Valentino e il fiume. Il rilancio e la valorizzazione del Borgo Medievale metterà insieme memoria storica e innovazione, unendo il fascino del passato alle nuove prospettive di fruizione”.
Finanziati con 6 milioni di euro, i lavori in corso nel complesso riguardano interventi di efficientamento energetico e degli impianti, il restauro e l’ammodernamento dei locali e di valorizzazione degli elementi architettonici e strutturali esistenti. Gli interventi si inseriscono nel più ampio progetto, “Torino, il suo parco e il suo fiume: memoria e futuro”, finanziato con fondi PNRR, che comprende la realizzazione della nuova Biblioteca Civica di Torino Esposizioni, la riqualificazione del Teatro Nuovo, il ripristino della navigazione sul Po e la riqualificazione in chiave ambientale del Parco del Valentino.
Le proposte raccolte contribuiranno a orientare le decisioni della Città in merito alla futura gestione e valorizzazione del complesso. Inoltre, esse potranno fornire elementi utili alla predisposizione di una futura ed eventuale procedura di evidenza pubblica e per la definizione di un modello gestionale efficiente e sostenibile, in grado di garantire un equilibrio tra interesse pubblico e vincoli finanziari.
Le idee progettuali dovranno essere inviate entro il 30 giugno 2025 tramite PEC a areaserviziculturalicultura@cert.comune.torino.it, specificando nell’oggetto “Istanza di partecipazione all’avviso di consultazione preliminare di mercato ex art. 77, comma 1, d.lgs. 36/2023 relativo al Borgo Medievale.
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Per il TDN pioggia di medaglie a Ravenna
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Ai “Murazzi del Po Gipo Farassino”, l’Associazione Culturale “Club Silencio” presenta dieci “Manifesti d’Artista” realizzati “per una notte più sicura”
Mercoledì 29 gennaio, ore 18,30
“Un invito a ripensare la notte come uno spazio di rispetto, incontro e creatività, dove ognuno possa sentirsi sicuro”. Questa la definizione di “Storie della Buona Notte”, il progetto dell’Associazione Culturale torinese “Club Silencio” (da anni impegnata in progetti esperienziali volti a stimolare la partecipazione attiva dei giovani “under 35” alla vita socio-culturale del territorio), realizzato con il contributo del “Servizio Giovani e Pari Opportunità”, “Conciliazione dei Tempi e Famiglie” e “Città Universitaria” della Città di Torino, che verrà presentato mercoledì 29 gennaio, alle 18,30, in Contrada Murazzi (Murazzi del Po Gipo Farassino 23) a Torino; luogo, questo, fra i più iconici della “Movida” subalpina, dove ancora sono nell’aria le gravissime conseguenze occorse ad un giovane studente palermitano, rimasto paralizzato, nella notte fra il 20 ed il 21 gennaio del 2023, dopo essere stato ferito da una bicicletta fatta cadere, per un tragico “gioco criminale”, proprio dall’alto dei “Murazzi” da quattro ragazzi (uno solo maggiorenne all’epoca dei fatti) e da una ragazza, tutti condannati a varie pene dai 6 anni e 8 mesi fino ai 16 anni di reclusione.
Anche alla luce di questo drammatico episodio, nasce “Storie della Buona Notte”, con cui si vuole “sensibilizzare – sottolineano gli organizzatori – sul tema delle molestie e del consenso negli spazi pubblici serali e notturni attraverso l’arte”. Focus centrale dell’iniziativa sarà nello specifico, la “prevenzione della violenza di genere”.
Su questa tematica, oggi di particolare e delicata attualità, ha lavorato un gruppo di giovani “under 35” torinesi, assidui frequentatori della “nightlife” cittadina, all’interno di un “seminario” condotto dalla psicologa e consulente sessuale Daniela Piras che ha portato alla trasformazione dei singoli “immaginari” in dieci “Manifesti d’Artista” firmati da altrettanti “illustratori” fortemente impegnati nel contrasto alle “violenze di genere”.
Ne citiamo due, in particolare, che molto bene sanno raccontare, in un esuberante espressione di colori, di parole – messaggi e di spesse e nitide grafie, quella “mission” di “Arte Sociale” su cui fa leva il progetto di “Club Silencio”: in primis Viola Gesmundo, illustratrice ed “urban artist” di origine foggiana (oggi operante fra Torino e Rotterdam) e la pisana (classe ’89) Ginevra Giovannoni, in arte “Rame 13”, profondamente maturata sul piano dell’impegno artistico, all’interno dell’“EDFCREW – Elektro Domestik Force”, progetto creativo nato a Pontedera nel 2003, oggi la principale “crew” di graffiti italiana specializzata in collaborazioni con Enti Pubblici e Istituzioni Amministrative e Locali, al fine di una positiva rigenerazione, attraverso la “street art”, di determinati ambiti ed ambienti, destinati al recupero di una “bellezza intesa non solo come valore estetico, ma in modo particolare come valore di forte impronta e promozione sociale”.
La serata del 29 gennaio sarà un viaggio tra immagini, parole e suoni: protagonisti l’esposizione delle opere e talk con artisti e rappresentanti della Rete “Safe and Sound”, comunità composta da associazioni ed enti locali che comprende sia “organizzazioni” che sensibilizzano sui temi del consenso, diversità e inclusione, sia “enti locali” che organizzano eventi pubblici serali, in particolare rivolti ai giovani, e che durante l’appuntamento approfondiranno il processo creativo e il significato del progetto. Le stesse opere saranno poi messe a disposizione di “Safe and Sound”, che le esporrà nel suo circuito, diventando strumenti attivi per diffondere messaggi di prevenzione negli eventi serali.
“Con Storie della Buona Notte – spiega Beatrice Dema, vicepresidente e responsabile ‘Area Progettazione, Ricerca e Sviluppo’ di ‘Club Silencio’ – abbiamo voluto dare voce ai giovani e alle loro esperienze, creando un percorso di riflessione collettiva che parte dalla consapevolezza per arrivare al cambiamento. Attraverso l’arte e il dialogo, vogliamo trasformare la percezione della notte da spazio di vulnerabilità a luogo di incontro sicuro e inclusivo. Questo progetto è solo un punto di partenza, un invito a costruire insieme una cultura del rispetto e della consapevolezza che possa lasciare un segno tangibile nella nostra comunità”.
Per info: “Club Silencio”, corso Massimo d’Azeglio 60, Torino; www.clubsilencio.it
g.m.
Nelle foto: Immagine guida “Storie della Buona Notte” e Manifesti di Viola Gesmundo e “Rame 13”
Ha preso avvio, nella giornata odierna, la nuova calendarizzazione delle procedure di accettazione delle pratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno per i richiedenti asilo, presso gli sportelli dell’Ufficio Immigrazione di c.so Verona. Sono state raddoppiate le giornate di ricevimento ed è sensibilmente aumentato il numero di pratiche trattate, grazie anche al potenziamento degli organici recentemente disposto. Infatti, da questa settimana, gli sportelli di c.so Verona sono accessibili per gli stranieri che richiedono un permesso di soggiorno per motivi di asilo dal lunedì al giovedì, con aperture sin dalla fascia oraria antimeridiana.
Nella giornata odierna sono stati ricevuti presso gli sportelli di corso Verona 565 utenti stranieri; parallelamente, presso gli sportelli della Questura, siti in via Dorè, sono state trattate le istanze di altri 421 stranieri.
A favore della medesima utenza è stata peraltro effettuata, nella giornata di sabato scorso, un’apertura straordinaria degli sportelli, che ha consentito di trattare compiutamente tutte le istanze presentate quel giorno dagli stranieri richiedenti asilo.
Per quanto attiene alle iniziative elaborate per garantire una riduzione delle code di utenti presso la sede di corso Verona, sono in fase di ultimazione le procedure tecniche per l’attivazione del sistema “Prenota facile”, che consentirà quanto prima di fissare l’appuntamento presso i vari sportelli dell’Ufficio Immigrazione, per via telematica, grazie all’applicazione dedicata.
Proseguono intanto alacremente le attività per la predisposizione degli ulteriori sportelli di via Dorè, destinati alla ricezione dell’utenza straniera che presenta le istanze di soggiorno attraverso Poste Italiane; tale utenza verrà ricevuta in sale d’attesa appositamente istituite, per poter limitare al minimo la permanenza delle persone all’esterno degli uffici, ove sono comunque stati predisposti gazebo di copertura e la presenza di servizi igienici. Continuano parimenti i lavori finalizzati ad avviare la sede delocalizzata presso il Commissariato di Barriera Milano, destinata alle operazioni di consegna dei titoli di soggiorno. L’operatività di entrambe le sedi è prevista nel prossimo mese di febbraio, nel più breve tempo possibile.
Infine si soggiunge che, a dimostrazione del maggiore sforzo profuso dall’Ufficio Immigrazione, dall’inizio dell’anno sino ad oggi sono stati già rilasciati oltre 4.000 titoli di soggiorno, a fronte dei quasi 2.800 dello stesso periodo dell’anno precedente.
La seduta del Consiglio comunale odierna si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo del critico d’arte, saggista, curatore di mostre, Luca Beatrice, dell’ex consigliere, Alessandro Cherio, e degli operai morti sul lavoro Sergio Michele e Eugen Daniel Vasiliu, scomparsi la settimana scorsa.
Luca Beatrice è stato un protagonista assoluto nel panorama culturale italiano e un grande animatore dello scenario culturale torinese, ha sottolineato la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo.
“Brillante, a volte provocatorio e controcorrente, aveva fatto dell’arguzia una delle sue cifre distintive del suo profilo pubblico e privato”, ha sottolineato.
Grippo ha quindi ricordato il consigliere emerito Alsessandro Cherio, in Sala Rossa nella XII tornata amministrativa. “Per nove anni, ha ricordato, ha ricoperto il ruolo di presidente dell’ANCE, il Collegio Costruttori Edili, lasciando un’impronta indelebile nell’ambito dell’edilizia torinese. La sua carriera, ha evidenziato, era è stata caratterizzata da un impegno costante sia nel campo professionale sia in quello associativo”.
La presidente del Consiglio Comunale ha quindi espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie anche per la scomparsa di Sergio Michele e Eugen Daniel Vasiliu, deceduti rispettivamente cadendo dal quarto piano di un palazzo oggetto di ristrutturazione e lavorando al montaggio di una giostra alla Pellerina.
La Regione Piemonte partecipa al Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci, lo storico veliero e nave scuola della Marina Militare, ambasciatore del Made in Italy nel mondo, che sosterà a Jeddah, presso Jeddah Yacht Club & Marina, dal 27 al 30 gennaio. Accanto a Nave Amerigo Vespucci, ci sarà il Villaggio Italia, l’“Esposizione Mondiale Itinerante Pluriennale” delle eccellenze italiane, progetto voluto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto al quale hanno aderito 12 Ministeri, che offrirà ai visitatori un’esperienza unica per conoscere la bellezza dell’Italia attraverso la sua arte, la sua cultura, la sua musica, il patrimonio enogastronomico, il cinema, la tecnologia e la ricerca scientifica. Tra le bellezze in mostra anche il Piemonte e le sue eccellenze gastronomiche, in occasione del decennale, celebrato nel 2024, del riconoscimento UNESCO di Langhe-Roero e Monferrato. E proprio il gioiello di queste terre, il Tartufo Bianco d’Alba, sarà il protagonista della cena di gala organizzata sottobordo Nave Amerigo Vespucci, in banchina, il 27 gennaio a cui partecipano il vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino e l’assessore al Turismo Marina Chiarelli.
All’evento dal titolo “Cultura, paesaggi e tradizioni del Piemonte: un viaggio unico in Langhe Monferrato Roero”, con inizio alle 20 ora locale, partecipano l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, con ospite speciale lo chef Alessandro Mecca del ristorante Al Castello di Grinzane Cavour che preparerà un risotto tipico piemontese impreziosito dall’ultimo Tartufo Bianco d’Alba della stagione di raccolta 2024/25, che si chiude il 31 gennaio. “La partecipazione del Piemonte alla tappa di Jeddah, dopo quelle di Tokyo, Singapore e Doha, si inserisce nella strategia di promozione del Piemonte attraverso le sue eccellenze – dichiara il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Nave Amerigo Vespucci, la nave più bella del mondo, e il Villaggio Italia sono il posto giusto per raccontare la nostra splendida terra e i suoi prodotti, a partire dal Tartufo che è a tutti gli effetti il nostro ambasciatore nel mondo a cui guardiamo con interesse strategico sia per quanto riguarda l’export delle nostre aziende, sia per la possibilità di attrarre in Piemonte i turisti dall’estero. In questo contesto si inserisce anche la partecipazione che il Piemonte sta organizzando all’Expo di Osaka 2025, che sarà una grande vetrina internazionale per tutto ciò che il nostro territorio ha da offrire: opportunità di investimento, competenze, innovazione, poli di formazione di altissimo livello, eccellenze produttive e una ricca offerta turistica e gastronomica”. «Ancora una volta Piemonte e il Tour Mondiale Vespucci – Villaggio Italia insieme per rappresentare l’eccellenza italiana nel mondo e raccontare la ricchezza e la bellezza che il nostro territorio offre – hanno sottolineato il vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino e l’assessore al turismo, Marina Chiarelli – La nostra regione sta vivendo un periodo di grande vivacità turistica, con un crescente interesse soprattutto verso i nostri siti UNESCO. Partecipare anche a questa tappa del Tour mondiale significa intercettare nuovi mercati non solo per il nostro turismo ma anche l’export e per l’attrazione degli investimenti». «Dopo la tappa di Singapore dello scorso ottobre, il territorio di Langhe Monferrato Roero torna a presentarsi unito in un contesto internazionale di grande prestigio, come Nave Amerigo Vespucci e il Villaggio Italia, e in un mercato importante come quello dell’Arabia Saudita – dicono il presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mariano Rabino, il presidente della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Axel Iberti, e il presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Roberto Bodrito –. Il racconto delle colline dell’UNESCO con i paesaggi vitivinicoli, il Tartufo Bianco d’Alba e la nostra cucina di eccellenza sapranno rappresentare al meglio non solo una destinazione turistica unica, vivace e accogliente, ma soprattutto il patrimonio di cultura, di tradizioni, di prodotti e di spirito imprenditoriale per cui il Piemonte è conosciuto oggi in tutto il mondo». La presenza in Arabia si colloca nell’ambito di una strategia promozionale a tutto tondo della Regione verso quel mercato. Il poter accogliere a bordo dell’iconico veliero la rete di operatori economici che già sono in contatto con le nostre realtà produttive o che hanno conosciuto il Piemonte durante eventi come VTM – Vehicle Innovation Transportation Meetings o Experience Piemonte alla Reggia di Venaria, consente di mantenere e consolidare rapporti e reciproca conoscenza. Da qui a poche settimane il Piemonte tornerà poi protagonista a Ryadh, dove nell’ambito di Big 5 Construct Saudi, fiera di riferimento per il settore delle costruzioni nell’area, sarà presente con una collettiva di 6 PMI. Sempre in questo campo se si guarda al versante della conservazione, diversi professionisti e studenti hanno già potuto apprendere le tecniche più innovative presso il Centro del Restauro di Venaria, grazie al programma congiunto con la Royal Commission of AlUla, la città gioiello, primo sito Unesco del Paese apertasi al turismo internazionale dal 2019. La partecipazione alla tappa si colloca anche nella strategia di crescita turistica sui mercati internazionali. Con oltre 6 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze, il Piemonte si afferma come una delle destinazioni turistiche più dinamiche d’Europa. Secondo le prime stime nel 2024 si registra una crescita di oltre il 2% rispetto al 2023 e aumenta ancora la presenza di turisti stranieri che già dal 2023 superano quelli italiani. Tra i mercati più rappresentati Germania e Francia, con un trend molto positivo per quanto riguarda gli Stati Uniti.
La Città di Torino, invece, Torino conferma e rilancia l’impegno ad avviare nuove collaborazioni in campo accademico ed economico in Uzbekistan. È atterrata sabato scorso a Tashkent, capitale del paese e importante hub di connessione tra Europa e Asia, la delegazione torinese della missione istituzionale organizzata dalla Città di Torino, ed è composta dal sindaco Stefano Lo Russo, il rettore del Politecnico Stefano Corgnati, il presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina, il presidente dell’Unione Industriali Marco Gay e il presidente del gruppo Iren Luca Dal Fabbro. “Torino – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – è una città che può ancora crescere grazie ad una vocazione internazionale, universitaria e industriale. Per questo abbiamo voluto essere qui, con il sistema della rappresentanza delle imprese e degli industriali di Torino, con Iren e con il Politecnico. L’obiettivo di questa nostra visita è di inserirci nel partenariato strategico che l’Italia ha siglato con l’Uzbekistan, che è un paese chiave nell’Asia centrale e rappresenta un’importante area di sviluppo per le opportunità di collaborazione per le imprese italiane, nei settori dell’industria e delle materie prime. E lo facciamo nel solco di una collaborazione che il Politecnico di Torino ha avviato oltre 15 anni fa con la realizzazione del Campus dove ci troviamo oggi, un’università tra le più prestigiose qui in Uzbekistan, che mette a disposizione della Città di Torino e della Città Metropolitana un punto di riferimento importante, ma confidiamo consentirà soprattutto alle imprese torinesi di avviare nuove traiettorie di sviluppo in futuro. La collaborazione e la condivisione di idee, progetti ed esperienze sia all’interno di un sistema cittadino che con istituzioni di paesi diversi, sono fondamentali per affrontare il futuro di tutti noi”. Tra gli appuntamenti in agenda, ieri la delegazione ha incontrato l’ambasciatore italiano a Tashkent Piergabriele Papadia de Bottini, insieme alla delegazione di atleti che arrivano a Torino a marzo per partecipare agli Special Olympics Winter Games, e il sindaco della città Uzbeka Shavkat Umurzakov. Questa mattina invece era in programma l’incontro con il rettore del Turin Polytechnic University Tashkent Olimjon Tuychiev e una visita al Campus della TTPU. L’università uzbeka è nata nel 2009 dalla collaborazione tra il Politecnico di Torino, il gruppo automobilistico statale uzbeko UZAVTOSANOAT, General Motors e il Ministero dell’Università uzbeko con l’obiettivo di formare ingegneri qualificati con gli stessi standard dell’ateneo torinese, dando vita ad un’istituzione in grado di erogare formazione e ricerca a livello internazionale, nonché di sostenere lo sviluppo industriale uzbeko attraverso la creazione di capacità imprenditoriale e di strutture per l’innovazione industriale. Attualmente conta circa 1500 studenti ed è una delle più riconosciute Università di scienza e tecnologia in Uzbekistan. Tra gli obiettivi della collaborazione tra i due atenei in questo mandato rettorale, lo sviluppo delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico, con l’avvio di laboratori di ricerca all’interno del Campus uzbeko in diverse aree ed il coinvolgimento di aziende e start-up europee.
Luigi Fassi confermato direttore di Artissima
Luigi Fassi è stato confermato direttore di Artissima Fiera Internazionale di Arte Contemporanea per il biennio 2025-2026. Artissima, sotto la direzione di Fassi dal 2022 al 2024, ha consolidato la sua duplice identità: da un lato, una fiera commerciale di taglio curatoriale, rinomata a livello globale, e dall’altro un’impresa culturale, capace di lavorare insieme ai galleristi e agli artisti per sviluppare progetti e concretizzare idee. Durante il suo mandato, Fassi ha rafforzato il ruolo di Artissima come ponte tra Torino, l’Italia e il panorama internazionale dell’arte contemporanea.
Nelle parole del Presidente Fondazione Torino Musei Massimo Broccio, “La Fiera di Artissima in questi ultimi tre anni, sotto la raffinata e colta direzione di Luigi Fassi, ha ulteriormente rafforzato il proprio posizionamento internazionale e l’indiscutibile ruolo di leadership per il sistema dell’arte contemporanea. Era quindi naturale – ed è con grande gioia che il Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei si è espresso in tal senso – proseguire nell’incarico del direttore per l’ulteriore biennio 2025-2026 come già previsto negli accordi precedenti. Internazionalizzazione, cooperazione, impresa e valore culturale sono le parole chiave che hanno contraddistinto la crescita della fiera sotto la guida di Luigi Fassi e che saranno anche alla base del suo sviluppo nei prossimi anni con un ruolo istituzionale sempre maggiore”.
Luigi Fassi dichiara, “Sono felice di proseguire con impegno ed entusiasmo lo sviluppo della fiera nel biennio 2025-2026, per rispondere sempre meglio alla visionarietà delle proposte delle galleriste e dei galleristi italiani e internazionali che da 32 anni definiscono l’identità unica di Artissima. Altrettanta fiducia e cooperazione crescerà anche con le collezioniste e i collezionisti che considerano Artissima il punto di riferimento per la scoperta di nuovi talenti. Nelle prossime edizioni, Artissima rafforzerà ulteriormente il suo ruolo istituzionale, intensificando la collaborazione con musei, fondazioni e loro direttori, per un cammino condiviso di ricerca e innovazione. Questi due anni rappresentano un’opportunità per crescere ancora come comunità, unendo cuori e menti di chi crede nella libertà dell’arte come chiave per affrontare le trasformazioni del futuro”.
Mara Martellotta