ilTorinese

“Monferrato Decorato”, alla scoperta delle volte degli edifici antichi

Venerdì 21 novembre, alle ore 17, partirà il tour artistico e culturale, da piazza Gherzi a Lu, noto come “Monferrato Decorato”, alla scoperta delle volte degli edifici antichi di Lu – Cuccaro Monferrato

Venerdì 21 novembre, a Lu – Cuccaro Monferrato, vi sarà un percorso luese alla scoperta dei soffitti colorati. Il tour artistico e culturale rappresenta un viaggio alla scoperta del patrimonio colorato monferrino, il paese di Lu – Cuccaro Monferrato, e si terrà venerdì 21 novembre, alle ore 17, con appuntamento a Lu, in piazza Luigi Gherzi. L’evento, ideato da Anna Maria Bruno, è promosso dalla Fondazione Ecomuseo della Pietra da Cantoni, e si propone di far conoscere il patrimonio artistico e decorativo, che nella storia ha determinato la storia di numerose abitazioni monferrine, indipendentemente dalla classe e dal ceto sociale. La prima tappa sarà a Casa Signorini, incantevole dimora situata nel borgo Monferrino, custode di fascino e bellezza. A seguire l’itinerario proseguirà nell’eleganza di palazzo Paleologi, al cui interno sono attivi il relais palazzo Paleologi e il ristorante Daimon. Quindi, il tour si allungherà in un’ala del ristorante Antico Monastero, il cui soffitto a cassettoni rimanda a suggestioni ancestrali.

“Per la prima volta a Lu, con ‘Monferrato Decorato’, potremo farci sorprendere dalle meravigliose volte di due edifici antichi, che ancora oggi trasudano di arte, bellezza e storia – commenta il Presidente Corrado Calvo – con Anna Maria Bruno riscopriremo risvolti meno noti e avremo il privilegio per un giorno di ammirare i bellissimi ambienti decorati e i loro diversi stili”.

La partecipazione è gratuita, ma è richiesta la prenotazione al numero 348 2211219 – chebisa@virgilio.it

Mara Martellotta

Scomparso il noto gallerista e antiquario Mario Benappi

È scomparso il noto gallerista e antiquario Mario Benappi, per il quale l’arte rappresentava una passione familiare tramandata da ben quattro generazioni, e proseguita dal figlio Umberto. La galleria Umberto Benappi è uno spazio d’arte contemporanea fondato nel 2011. La sua sede si trova in un ex atelier d’artista, situato nello storico palazzo Corbetta Bellini di Lessolo, nel cuore di Torino. La tradizione della famiglia Benappi nasce dalla dedizione del bisnonno di Umberto, che ha creato un interesse artistico in tutta la sua famiglia, dai nonni prima, al papà Mario, allo zio Ezio, al cugino Filippo. La nuova leva Benappi ha poi proiettato l’attività di famiglia nel presente grazie a uno sguardo all’arte contemporanea, con l’apertura della Benappi Fine Art, gestita dal cugino Filippo. Benappi non è solo arte a Torino, ma ha anche una sede in alta quota, a Sansicario.

Mara Martellotta

Auto e bici in fiamme: Alessi “Troppi incendi in Aurora”

Questa notte intorno le 03,30 in Via Carmagnola davanti il civico 10-12 ha preso fuoco una bicicletta, la cosa strana è che non è il primo episodio di incendio in quel luogo.

 


Il 3 marzo sempre in Via Carmagnola nello stesso punto è stata devastata la macchina di una ragazza perseguitata da un tipo che voleva entrare a casa sua, minacciandola di bruciargli la macchina se non lo faceva entrare. Lo stesso tipo che dormiva su un materasso davanti l’uscita dei box di fronte molto aggressivo, prendeva a calci le auto e si arrabbiava quando qualcuno gli chiedeva di spostarsi per poter entrare o uscire con l’auto dai box, compiva atti osceni (si masturbava, a volte anche con pantaloni abbassati, lo faceva anche nel Giardino Madre Teresa di Calcutta).

 


Nella notte del 22 ottobre sempre verso le 03,30 ha preso fuoco la macchina della stessa ragazza, coinvolgendo anche una macchina vicina.
Troppe coincidenze, sarà un caso fortuito? Le persone che abitano lì sono piuttosto preoccupate da questi incendi sempre nello stesso punto, davanti l’abitazione della ragazza.

Questa via è parte del Quartiere Aurora dove i residenti da tempo denunciano problemi di degrado, microcriminalità e spaccio di droga, vuole la Città fare qualcosa prima che capiti il peggio al peggio?

Patrizia Alessi

capogruppo FdI Circoscrizione 7

Presentato il progetto “FARO insieme con…”

Presentato questa mattina, a Casa FARO, il progetto “FARO insieme con…”, programma di visite guidate a Enti ed Istituzioni culturali della città dedicate a coloro che vivono una condizione di sofferenza per la perdita di un proprio caro e che sono supportate dal servizio di psicologia della Fondazione FARO.

L’iniziativa è promossa dalla stessa Fondazione FARO, dalla Presidenza del Consiglio Comunale e dalla Prefettura di Torino, con l’adesione della Fondazione “Torino Musei”, Musei Reali, Città Metropolitana, Archivio di Stato, Museo Nazionale di Artiglieria, Museo dell’Assedio e Gallerie di Pietro Micca.

Con “FARO Insieme” desideriamo offrire alle famiglie uno spazio sicuro in cui ritrovare sollievo dopo la perdita di un proprio caro” spiegano dalla Fondazione FARO il presidente Giuseppe Cravetto e il direttore generale Luigi Stella.

Ringraziamo la rete virtuosa creata da Prefettura di Torino, Presidenza del Consiglio Comunale e le realtà culturali della nostra città che hanno deciso di sostenere il progetto della nostra Fondazione, aprendo le porte dei loro palazzi anche alle famiglie assistite dalla FARO. Questi momenti di scoperta e condivisione diventano occasioni preziose per trasformare il dolore in nuove possibilità di relazione e di cura reciproca.

Siamo grati e orgogliosi del cammino che stiamo percorrendo insieme. Per quanto il percorso possa essere difficile, ci sentiamo ogni giorno più vicini ai cittadini e alle loro fragilità, anche grazie alla presenza delle istituzioni del territorio che continuano a sostenerci”.

Quello che presentiamo oggi, ha affermato la Presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, è un nuovo traguardo della sinergia, nata a inizio della consiliatura, tra la Presidenza del Consiglio Comunale, la Prefettura e alcuni importanti enti del territorio, con l’obiettivo da un lato di avvicinare cittadine e cittadini alle Istituzioni, dall’altro di promuovere il nostro straordinario patrimonio storico e culturale.

Così, a partire dall’itinerario de “I Palazzi delle Istituzioni si aprono alla città”, passando per “I nuovi cantieri di educazione civica”, nati per iniziativa della Prefettura e divenuti oggetto di un protocollo con altri enti, per proseguire con i “Mercoledì della Storia nascosta”, abbiamo nel tempo incrementato le occasioni di incontro con giovani e meno giovani, rinsaldando il legame con la nostra comunità. La positiva risposta ottenuta ci induce a continuare ad allargare lo sguardo e implementare le collaborazioni.

E a maggior ragione lo facciamo con grande piacere e senso di umanità inserendoci in quel lavoro di costante attenzione e premura che la Fondazione FARO svolge verso chi soffre per la perdita di una persona cara. Aprire le porte dei Palazzi è un segno non solo simbolico di accoglienza e di vicinanza nel quotidiano delle persone: una scelta che considero il senso stesso dell’Istituzione che ho l’onore di rappresentare”.

“Il progetto di apertura dei luoghi delle istituzioni agli operatori e agli assistiti-pazienti e familiari della Fondazione FARO, ha affermato il Prefetto, Donato Giovanni Cafagna, è un modo attraverso il quale si vuole non solo riconoscere il valore prezioso di un impegno di volontariato così lungo e importante in favore della comunità, ma anche operare una forma di restituzione per un’opera che viene incontro alle esigenze di supporto morale e materiale avvertite da chi vive il lutto per la perdita di un congiunto a causa di una grave malattia. L’incontro con il dolore può risultare forse meno insopportabile se è vissuto con qualcuno che con gentilezza e rispetto ti aiuta a sostenerlo, magari anche condividendo la bellezza e la storia della tua città nelle passeggiate tra i palazzi, i musei, i giardini torinesi. Con questo obiettivo la Prefettura si propone di collaborare a questa prima esperienza con l’intento di trasformarla in un impegno duraturo”.

All’iniziativa hanno preso parte il Direttore del museo Pietro Micca, Ambrogio Zaffaroni, il Maggiore Marco Falchero in rappresentanza del Museo d’Artiglieria, Anna Randone per Città Metropolitana, Anna La Ferla in rappresentanza del direttore di Palazzo Madama.

Santa Maradona, 80mila euro alla Fondazione di Candiolo

Con la consegna del secondo assegno da 30mila euro — che vanno ad aggiungersi ai
50mila già donati, per un totale di 80mila euro — portiamo a compimento l’operazione
“Santa Maradona”. Quando abbiamo pensato di pubblicare la sceneggiatura del film, in
partnership con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, contavamo
sull’affetto dei fans ma non immaginavamo neanche lontanamente il successo
dell’iniziativa e l’ondata di affetto che la ha avvolta.
Siamo partiti con il libro, appunto, realizzato con la collaborazione dell’agenzia letteraria
Book on a Tree di Pierdomenico Baccalario di Torino e con la cura dello stampatore
Gianandrea Redaelli, e con il sostegno fondamentale di Rai Cinema e di Lucky Red,
detentori dei diritti del film che hanno concesso gratuitamente l’autorizzazione a
pubblicare la sceneggiatura originale del film corredata da bellissime fotografie di scena e
da molti materiali d’archivio. Gli appassionati hanno risposto superando ogni aspettativa,
esaurendo la tiratura del volume in edizione numerata ed autografata, corredata da
preziosi contributi di amici e membri del cast del film: Stefano Accorsi, Anita Caprioli,
Mandala Tayde, Luca Bianchini, Willie Peyote, Samuele e Max Casacci dei Subsonica, tra
gli altri.
Ma da cosa bella nasce cosa bella, potremmo dire, e si sono aggiunti a noi nuovi e vecchi
amici, che qui ci piace ringraziare di cuore. La Casa d’Aste Sant’Agostino, che ha curato
un’asta di memorabilia del film nel corso di una straordinaria serata al Cinema Massimo
di Torino. Alberto Marchetti, maestro gelatiere, che ha creato il gelato al gusto “Santa
Maradona”, che è stato in vendita nelle sue gelaterie per tutta l’estate e gli amici del locale
“Pastis” di Torino, che hanno ospitato la festa di fine proiezione del film contribuendo così
a far crescere la donazione a sostegno delle attività di cura e ricerca dell’Istituto di
Candiolo – IRCCS. Andrea Mazzola, che con la sua azienda “Spritz” di Ivrea ha disegnato
una linea di merchandising del film (maglie, borse e felpe) di grande successo. E ancora la
bellissima libreria Luxemburg di Torino, che ha organizzato la presentazione del libro e ci
ha aiutati a venderne numerose copie. E per concludere la Città di Torino, che ci ha
regalato una notte con la Mole Antonelliana sulla quale era proiettata un’immagine del
film, per comunicare al meglio l’operazione e ricordare con affetto il compianto amico
Libero De Rienzo.
Naturalmente dobbiamo aggiungere le centinaia e centinaia di appassionati che hanno
scelto di sostenere la nostra iniziativa a favore della Fondazione: a loro tutti e tutte va la
nostra gratitudine senza limiti.
E infine, siamo debitori di riconoscenza per la gentilissima Allegra Agnelli, Presidente
della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, e a tutto il suo staff che ha accolto
il nostro progetto con entusiasmo ed energia positiva.
Alla fine dunque siamo riusciti a raccogliere una somma che oltre ogni rosea previsione,
come detto, supera gli 80mila euro: 81.765 per la precisione. Che cosa ci resta da fare?
Pensare a che cosa potrà essere il “Santa Maradona Day 2026”. Anche perché il prossimo
ottobre il film compie 25 anni. Crediamo che sarà necessario inventarci qualcosa di ancora
più bello.
“La storia di Santa Maradona ci ricorda che la generosità può nascere anche dalle passioni
che uniscono le persone: una storia emozionante che si trasforma in un progetto unico, un
film capace di restare nel cuore di tante persone, un’idea che diventa azione” – ha
sottolineato Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul
Cancro. “Sono grata a Marco Ponti e a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e
lo hanno sostenuto con entusiasmo, contribuendo concretamente alla nostra missione di
dare una speranza in più a chi combatte contro il cancro. I fondi raccolti dall’iniziativa, che
sosteranno le attività di cura e ricerca oncologica dell’Istituto di Candiolo – IRCCS,
testimoniano un affetto che va oltre ogni aspettativa e ci spingono a guardare al futuro con
ancora maggiore determinazione, verso nuovi traguardi per i nostri pazienti. Con lo stesso
spirito ci avviciniamo al 2026, un anno di importanti ricorrenze: i 40 anni della Fondazione
Piemontese per la Ricerca sul Cancro e i 25 anni di Santa Maradona, che ci auguriamo di
festeggiare con rinnovata energia e con la stessa passione che ha animato questa
iniziativa.”
“Non serve a nulla avere una buona storia se non hai poi qualcuno a cui raccontarla,”
commenta infine Marco Ponti “e proprio per questo sono felice della relazione di amicizia
e di fiducia che si è creata con Candiolo e con tutti i miei compagni di viaggio. Confido che
questa nostra piccola avventura possa essere di ispirazione per altri, più in gamba di noi,
che potranno inventarsi qualcosa per sostenere la ricerca scientifica, i ricercatori e tutto il
personale che qui abbiamo visto raggiungere livelli di vera eccellenza. Insomma, possiamo
dire ‘missione compiuta’ e oggi, dopo la splendida vittoria alle ATP Finals di Jannik Sinner
— amico di Candiolo ormai da anni — con un pizzico di orgoglio ce ne torniamo a casa
con la consapevolezza che un paio di ‘ace’ li abbiamo piazzati anche noi”.

“Skate. Paint. Care. & Repeat”

Giovani, arte e collaborazione per lo “skatepark” di Chieri. Un progetto di riqualificazione rivolto ai giovani “skaters”. Ma non solo

Dal 24 novembre 2025 al 27 gennaio 2026

Chieri (Torino)

L’invito-progetto, contenuto in quel lungo ma ben comprensibile titolo in inglese – “Skate. Paint. Care. & Repeat” – sottende a un percorso formativo gratuito ed è rivolto dal Comune di Chieri ai giovani “under 30”, che vogliano prendersi cura dello “Skatepark” del PA.T.CH – ParcoTessileChierese”, contribuendo a renderlo uno spazio “ancora più vivo, colorato e condiviso”.

Precisa in proposito l’assessora chierese alle “Politiche Giovanili”, Vittoria Moglia: “Il progetto è nato da due idee che si sono incontrate. Da un lato, la volontà dell’amministrazione comunale di individuare e attrezzare ‘spazi artistici’ dove la creatività giovanile possa esprimersi ed essere valorizzata, in particolare attraverso la ‘street art’. Dall’altro, il desiderio di un gruppo di giovanissimi ‘skaters’ chieresi di elaborare, insieme all’amministrazione, delle regole di ‘buon utilizzo’ dello ‘skatepark’ del ‘PA.T.CH’. A nostro avviso si tratta di  un segnale molto importante per il fatto che sono gli stessi cittadini, in particolare i più giovani, a farsi avanti e a manifestare la loro voglia di partecipare attivamente e di prendersi cura di un bene comune.

L’assessora Moglia ricorda anche che la piattaforma destinata alla pratica dello “Skateboard” e degli “Sport Rotellistici” è stata realizzata in città a fine 2023, a completamento del progetto di riqualificazione dell’area di via Tana/Caselli, con un investimento di circa 75mila  euro.

In concreto il progetto formativo“Skate. Paint. Care. & Repeat” si articolerà in due momenti: nella prima fase i partecipanti, insieme all’illustratrice pugliese e “mural artist” Arianna Martucci (@____aira), progetteranno un intervento di “street art” sulle pareti laterali dello “skatepark”; successivamente, attraverso un percorso di incontri e laboratori, si procederà alla “scrittura condivisa” delle regole di buona gestione dello “skatepark”, per arrivare, in primavera, a realizzare l’opera muraria.

 

Gli incontri (complessivamente sette) si terranno presso il Centro Giovanile “Arka” (piazza Caselli, 19) e presso il “Palazzo Comunale” (via Palazzo di Città, 10) da novembre 2025 a gennaio 2026.

 

Si inizia lunedì 24 novembre , ore 16/18, presso il Centro Giovanile “Arka”, in piazza Caselli 19 con un incontro sul tema “Street art: origini, linguaggi e città”, per concludere il percorso formativo martedì 27 gennaio, ore 16/18, negli spazi del “Palazzo Comunale”, in via Palazzo di Città 10, con un incontro dedicato a “Beni comuni e collaborazione civica: da regole a relazioni”.

Possono partecipare tutti i giovani “under 30”interessati a “street art”, “spazi pubblici”, “collaborazione e cura dei beni comuni”.

La partecipazione è gratuita e i posti sono limitati.

Per partecipare è necessario compilare il “form” di iscrizione “online” https://forms.gle/W3Dh4WEDwCeRHPsUA

 

g.m.

 

Nelle foto: Chieri “Skatepark” e Vittoria Moglia

Che Forte Natale!

“Che Forte Natale!”

Si avvicinano le luci e i colori del Natale e il “Forte Albertino” di Vinadio si prepara alla “Festa delle Feste” con tante iniziative a tema

Per due week-end consecutivi: 22 e 23, 29 e 30 novembre

Vinadio (Cuneo)

Di certo non poteva mancare. E che Natale sarebbe senza il suo prim’attore? Anche quest’anno, dunque, all’interno del tradizionale “Mercatino” organizzato da “Fondazione Artea” e “Comune” vinadiese,  per due week-end consecutivi – di sabato e domenica 22 23 e 29 e 30 novembre (dalle 10 alle 18) – troveremo, dentro le mura dell’ottocentesco “Forte Albertino”, fra le tante “cose” messe in piedi, la magica “Casa di Babbo e Mamma Natale o Signora Claus” (Cappella del “Forte”), arrivati appositamente dalla lontana Lapponia con le solite otto renne volanti e la slitta carica di regali da distribuire , nella notte della Vigilia, alle bimbe e ai bimbi che meglio si sono comportati durante l’anno che va ormai a chiudersi in “zona Cesarini”. Per tutti, bimbe e bimbi, occasione unica e imperdibile per consegnare la propria letterina, con tanto di “desiderata”, direttamente al pacioso omone con capelli e barba bianca e abiti rossi con bordi di pelo bianco, calato in volo apposta per loro.

Non unico evento, ovviamente. Fra le suggestive mura della “Caserma Carlo Alberto”, ubicata proprio al centro del “Forte” (insieme a quello di Fenestrelle e di Exilles, uno dei più significativi esempi di struttura difensiva del Piemonte) arriva non solo il doppio atteso appuntamento di “fine settimana” con “Che Forte Natale!”, ma un ricco e gradevole programma di iniziative, con “luminarie a tutta festa” accese senza badare a spese, oltre al tradizionale “Mercatino di Natale”, giunto alla sua 21^ edizione con un percorso al chiuso dove troveranno sistemazione – su 1.600 e passa mq, tutti accessibili anche alle persone con disabilità motoria – oltre 120 espositori con le loro tipiche “eccellenze gastronomiche” (primi fra tutti i mitici “crouset”, la rinomata pasta fresca tipica di Vinadio, a cura del Gruppo “La Rasdouireto”), originali “manufatti artigianali”“decorazioni”“articoli natalizi” e tante altre idee per i classici “regali di Natale”.

Moltissime anche le proposte di intrattenimento che si susseguiranno nei due fine settimana: le visite al “Forte” saranno animate da “spettacoli di falconeria” (“Ali di storia” con l’Associazione “Kazakistan Dreaming”e da emozionanti esperienze in una “mongolfiera capovolta” (il “Balloon Theater”), mentre le mura della “Caserma” diventeranno il palco di una suggestiva “Danza Verticale”, spettacolo acrobatico mozzafiato proposto dall’“Associazione Evoluzionaria”. A fantastico corollario, non mancheranno neppure abili “sbandieratori” (con gli atleti dell’Associazione Sportiva Dilettantistica di Alba e Saluzzo “Le Nuvole”e “proposte enogastronomiche della tradizione montana”. Inoltre, la “Cappella del Forte” ospiterà, oltre alla “Casa di Babbo e Mamma Natale” un magnifico “presepe provenzale” realizzato da Alain Speranza, per offrire momenti speciali a famiglie e bambini.

L’accesso a “Che Forte Natale!” ha un costo di 3 euro ed è gratuito per i bambini fino a 10 anni e, il sabato, per i residenti a Vinadio. Per evitare la coda e per prenotare le visite animate si potranno acquistare i biglietti in prevendita su www.ticket.it

Per maggiori infowww.fortedivinadio.com  oppure telefonare allo 0171/1670042 (dal lun. al ven. 10/17) o scrivere una e-mail a  info@fortedivinadio.com

“Anche per l’edizione di quest’anno – sottolinea Davide De Luca, direttore di ‘Fondazione Artea’ – vogliamo che il ‘Forte’ sia luogo di incontro e di emozioni, dove l’atmosfera natalizia si intrecci con cultura, creatività e valorizzazione del territorio. I ‘mercatini’ diventano così un’occasione per vivere un’esperienza autentica, fra tradizione e innovazione, che continua a crescere grazie alla collaborazione con le realtà locali e all’entusiasmo dei visitatori”.

Il biglietto di “Che Forte Natale!” darà diritto ad un “buono” per visitare, a tariffa ridotta. Le mostre fotografiche “Helmut Newton. Intrecci” al “Filatoio” di Caraglio e “Ferdinando Scianna. La moda, la vita” alla “Castiglia” di Saluzzo. Fino al 1° marzo.

g.m.

Nelle foto: immagini di repertorio. “La casa di Babbo e Mamma Natale”; “Il Mercatino”; “Balloon Theater: la mongolfiera capovolta”

Abbattimento barriere architettoniche, interventi straordinari a Vanchiglia

La Giunta comunale ha approvato  – su proposta dell’assessore alla Cura della città, Francesco Tresso – una serie di interventi straordinari di adeguamento e di abbattimento delle barriere architettoniche nel quartiere Vanchiglia. L’obiettivo è migliorare l’accessibilità agli spazi pubblici per le persone con disabilità motorie e visive.

Gli interventi riguarderanno l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti sui marciapiedi, la riorganizzazione degli spazi e la creazione di percorsi dedicati alla mobilità pedonale. Si prevede la realizzazione di percorsi accessibili, l’allargamento dei marciapiedi in prossimità degli incroci (i cosiddetti “nasi”) per consentire l’inserimento di scivoli pedonali, con l’eventuale posa, in prossimità del passaggio agevolato, di segnaletica tattile mediante piastrelle con codifica “loges”. A completamento delle opere, verrà effettuata una manutenzione mirata della pavimentazione dei marciapiedi.

Il progetto prevede inoltre una serie di interventi puntuali per risolvere alcune situazioni critiche presenti nell’intero territorio comunale, con lavori di manutenzione dei marciapiedi, interventi su scivoli e attraversamenti con la realizzazione di percorsi pedonali accessibili, di completamento e adeguamento della segnaletica verticale lungo i percorsi ciclabili.

“Una città accessibile a tutte le persone è una città più equa e più giusta – commenta l’assessore Tresso -. Con questa consapevolezza l’Amministrazione comunale sta lavorando alla definizione del PEBA, il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, con l’obiettivo di superare gli ostacoli fisici e percettivi e di favorire l’accessibilità degli spazi urbani. Gli interventi approvati oggi si inseriscono in questo percorso e rispondono alle numerose segnalazioni ricevute dal territorio, e contribuiranno a migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini”.

Gli interventi a Vanchiglia interesseranno le intersezioni tra via degli Artisti e via Tarino, via Balbo e via Bava, via Vanchiglia e via Balbo, corso Regina Margherita e via Montebello. E ancora, tra via degli Artisti e via Vanchiglia, via Martini e corso San Maurizio, via Balbo e via Guastalla e, infine, tra via Santa Giulia e via Vanchiglia.

TORINO CLICK

“Maddalena, Margherita, Marta e le altre”, narrazione itinerante antiviolenza

Alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, sabato 22 novembre, alle ore 15.30, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne, è in programma una narrazione itinerante intitolata “Maddalena, Margherita, Marta e le altre”, che racconta in un altro modo la violenza di genere. Donne bellissime, mistiche e guerriere, la cui storia, attraverso la loro raffigurazione e quella dei loro martiri, negli affreschi di Jaqueiro, ha attraversato i secoli.

Info: Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso – località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera  Alta, Torino.

Sabato 22 novembre, ore 15.30 – “Maddalena, Margherita, Marta e le altre”. L’attività è compresa nel costo del biglietto d’ingresso – obbligatoria la prenotazione entro il giorno precedente

Info e prenotazilai: da mercoledì a domenica- 0116200603 – ranverso@biglietteria.ordinemauriziano.it

Mara Martellotta

I Rotary donano ambulatorio mobile medicina in strada a Civess OdV

Il 3 dicembre, alle 19,15, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, presso Villa Marone Cinzano, l’antica e prestigiosa sede dell’Unione Industriali, in via Vincenzo Vela 15, a Torino, alla presenza del Governatore del Distretto 2031, Felice Invernizzi, il Rotary Club Torino Duomo, capofila, nella persona del presidente Oriano Barbin, con i Club Rotary Torino, Torino Sabauda, Settimo Torinese, Ciriè e Valli di Lanzo, consegnerà al Corpo Italiano Volontario Emergenza Soccorso e Solidarietà (Civess OdV) , rappresentato dal Presidente Marcello Nucera, un ambulatorio mobile per la medicina in strada.

Un progetto dalla forte valenza sociale e assistenziale, nato per facilitare l’accesso alle cure sanitarie delle fasce più vulnerabili della società sia nel centro storico sia nelle aree più disagiate delle periferie. Cardine dell’iniziativa è la complementarietà con quanto offerto dal Servizio Sanitario Nazionale, in modo da evitare di replicare servizi già garantiti.
L’iniziativa è perfettamente in linea con le intenzioni del protocollo recentemente firmato dal Rotary con il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli per attivare e sostenere, a livello nazionale e territoriale, progettualità atte a promuovere la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità e delle loro famiglie e lo sviluppo della loro autonomia, dei loro talenti e delle loro competenze.
Il veicolo verrà utilizzato per soccorrere o assistere i bisognosi anche con l’erogazione ed il reperimento di beni di prima necessità in caso di emergenza o indigenza.
La Civess, con sede a Pianezza (To), opera a titolo gratuito a favore di persone senza fissa dimora, offrendo servizi di ambulatorio e medicina generale o infermieristico, orientamento socio sanitario culturale e accompagnamento presso strutture pubbliche per esami e visite specialistiche. I Rotary Club stanno già pensando a future giornate di sensibilizzazione e prevenzione.

“Ho conosciuto la Civess per caso alla chiesa del Sacro Volto di Torino – ha dichiarato Oriano Barbin, Presidente del Rotary Club Duomo – Purtroppo avevano da poco subito il furto dell’ambulatorio che utilizzavano e che era poi stato ritrovato in pessime condizioni, gravemente vandalizzato. Il loro impegno a favore di chi vive in situazioni di indigenza mi ha subito colpito e ho iniziato a pensare a come il Club avrebbe potuto sostenerli.  La collaborazione di diversi Rotary, per un obiettivo tanto sensibile, rende onore a quanti hanno partecipato e mette in risalto l’impegno sociale e umano che deve essere al primo posto nel nostro Club. Donare il nuovo ambulatorio in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità rende questo momento ancora più ricco di emozione ed importanza”.

Mara Martellotta