ilTorinese

Doppio appuntamento televisivo su Grp Tv per Cesana Torinese

Doppio appuntamento televisivo su Grp Tv per Cesana Torinese. Lunedì 4 e martedì 5 agosto andrà in onda la trasmissione dal titolo “ Non vedo l’ora”, condotta da Roberto Monteriso, che alle 21 proporrà due puntate interamente dedicate a Cesana.

Sul canale digitale 15 le interviste, le proposte e le idee per la promozione del territorio con la Proyoung Pro Loco di Cesana Torinese.

Mara Martellotta

Tav, Montaruli (FdI): “Governo a fianco di imprese e lavoratori” 

Incontro con il Ministro Urso, promosso dalla vicecapogruppo FDI Augusta Montaruli.
“Grazie al ministro Urso, il governo Meloni si conferma al fianco delle oltre 170 imprese e relativi lavoratori impegnati nella Tav. L’incontro di questa mattina e’ la dimostrazione di un dialogo proficuo che, anche come parlamentari, abbiamo fortemente voluto per fare in modo che le azioni di guerriglia non fermino l’attivita’, ne’ sul piano della sicurezza ne’ su quello dell’operativita’, di coloro che sono impegnati in questa infrastruttura strategica. Raramente in passato abbiamo assistito alla medesima attenzione da parte di un governo che oggi, con il ministro Urso, si e’ confrontato direttamente con le imprese accogliendo le loro piu’ pragmatiche esigenze nell’obiettivo comune di garantire la continuita’ dell’opera e lo sviluppo del nostro territorio”. Cosi’ Augusta Montaruli, vicecapogruppo FdI alla Camera. “Il governo Meloni aveva gia’ mostrato attenzione con l’approvazione del decreto Sicurezza che rafforza gli strumenti per punire con rigore chi si scaglia contro la Tav. Questo impegno e’ stato confermato dall’intervento e dalla sensibilita’ del ministro Urso, attraverso l’ascolto delle esigenze di chi lavora nei cantieri, affinche’ non subiscano penalizzazioni per il loro contributo alla realizzazione di un’opera cosi’ importante”, conclude.

“Viaggiare sicuri”, i controlli della Polfer nelle stazioni di Piemonte e Valle d’Aosta

843 persone controllate, 26 stazioni vigilate, 109 bagagli ispezionati, 1 arrestato e 1 indagato in stato di libertà; questo il bilancio dell’operazione “Viaggiare Sicuri” promossa dal Servizio Polizia Ferroviaria a livello nazionale, che nella giornata del 1° agosto ha visto impegnati 84 operatori della Polizia Ferroviaria nelle stazioni ferroviarie del Piemonte e della Valle d’Aosta.

I poliziotti hanno effettuato mirati servizi di vigilanza al fine di incrementare i livelli di sicurezza nelle aree ferroviarie di competenza, a tutela sia dei viaggiatori sia di tutti gli utenti delle stazioni in occasione del notevole traffico passeggeri registrato nel concomitante esodo estivo. I controlli, con l’uso di metal detector, sono stati estesi anche ai bagagli al seguito degli utenti negli scali ferroviari, a bordo treno nonché ai depositi bagagli.

26 le stazioni interessate dai controlli straordinari nelle province di entrambe le regioni, con particolare attenzione ai convogli internazionali, che giungono nel territorio nazionale da Svizzera e Francia, e alle stazioni abitualmente non presidiate da personale Polfer.

Spadolini: il mito infranto e la storia che stenta ad arrivare

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

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Il 4 agosto 1994 moriva Giovanni Spadolini . Ero in vacanza a Bordighera e andai ai suoi funerali a Roma con un certa difficoltà agostana, legata al disagio dei treni liguri. Non mi  ricordavo più di quell’anniversario caduto nel dimenticatoio, ma a ricordarlo su Facebook è una pagina “Giovanni  Spadolini” espressione forse  della omonima fondazione fiorentina presieduta dal segretario e pupillo di Spadolini, Cosimo Ceccuti. Quest’ ultimo si è già prodigato al massimo per celebrare Giovannone, come lo chiamava Sartori, nel centenario della nascita che cade quest’anno. Il fatto di ricordarlo oggi  con ritagli di articoli usciti nel 1994 può essere suggestivo, ma è l’esatto opposto di un ricordo storico che andrebbe scritto oggi, dopo che gli anni hanno  totalmente ridimensionato il mito del segretario fiorentino. Fare un collage di articoli del 1994 può essere addirittura mistificante, specie se consideriamo che nel 2025 non è finora stato ristampato un solo libro della vastissima produzione giovannea. C’è da domandarsi il perché di questo oblio editoriale. Finora, in quest’anno, si sono avuti solo piccoli convegni celebrativi, in uno di questi il ministro della cultura Giuli ha soprattutto evidenziato le radici fasciste e repubblichine del giovane Spadolini che esaltava Gentile, mentre poi, a Liberazione  avvenuta, diceva di se’ stesso che andava nei retrobottega delle librerie fiorentine a comprare i libri messi al bando  di Gobetti. Il suo giovanile fascismo può essere giustificato dalla morte del padre pittore sotto un bombardamento  alleato, ma non può essere ignorato, come avrebbe voluto l’interessato che nel testamento rinnegò gli scritti giovanili senza farne una abiura motivata. Leggere adesso l’articolo del 1994 del segretario del PRI  Giorgetto La Malfa che avverso ‘  molto Spadolini, fa apparire come l’ipocrisia fosse prevalsa già allora in modo quasi imbarazzante.
Spadolini e Quaglieni

 

Nel settembre del 1994 ricordai Spadolini insieme a Leo Valiani a Torino, poi, a cinque anni dalla sua morte, lo ricordai nella Sala Rossa del Consiglio Comunale di Torino con il senatore Mauro Marino e lo stesso Ceccuti. Furono atti di gratitudine dovuta ad uno che mi fu amico, generoso e affezionato che quando era a Torino veniva a cena con me al “Gatto nero”. Ma se oggi dovessi parlare di lui, metterei in discussione la sua figura di statista e anche quella di storico: la politica assorbì i suoi interessi senza lasciare più spazio per la ricerca storica.
Certo, se si paragona la politica odierna con Spadolini egli appare quasi un gigante, ma se il confronto è con gli statisti italiani del ‘900 si stenta a trovare un posto di rilievo per  lui. Leo Valiani parlò di lui come di  un continuatore del Risorgimento e in effetti certe sue  fotografie a fianco di quadri di Garibaldi con la spada sguainata, possono avvalorare a priori la tesi sostenuta da Valiani in morte di Spadolini . Lo stesso Valiani che era un uomo libero e sincero, anni dopo, mi disse di aver ripensato alle cose scritte e dette  su Spadolini.
Addirittura Margiotta Broglio, l’allievo prediletto di Jemolo, scrisse che egli fu “uno storico che voleva unire le due sponde del Tevere“ sol perché aveva dedicato un libretto ai rapporti tra Stato a Chiesa che oggi sarebbe impossibile riproporre se non con una introduzione amplissima che contestualizzi il testo spadoliniano più giornalistico che storico. La storiografia era in effetti un’ altra cosa : era quella di Chabod e di Romeo che più che mai oggi sono sorgenti di pensiero storiografico sempre vivo.  C’è un titolo del 1994 che lascia sorpresi perché evoca quasi il linguaggio usato per il duce:” Il ragazzo  chiamato ad alti destini“. Forse sono proprio questi esaltatori acritici ad aver impedito una riflessione storica su Spadolini ,alternativa all’oblio come reazione alla retorica esagerata e perfino fastidiosa per un laico che non avrebbe dovuto tollerare agiografie. La vanità egocentrica di Spadolini era immensa e temo molto che Spadolini risorto applaudirebbe alle sue celebrazioni orchestrate dal prode scudiero Ceccuti. Con tutti questi distinguo, ho apprezzato il recente libro su Spadolini opera di Federico Bini e Gian Carlo Mazzucca edito da Rubettino che  ho letto con piacere. Incomincia il processo di storicizzazione e finisce quello della sua canonizzazione.

Un assestamento di Bilancio per un Piemonte più vicino alle famiglie

Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale

Un assestamento di Bilancio per un Piemonte più vicino alle famiglie, con un debito sotto controllo e una programmazione adeguata per trasporti, infrastrutture, diritto allo studio, cultura, transizione ecologica
Approvato dal Consiglio regionale l’assestamento di Bilancio della Regione Piemonte: “Un assestamento – commentano i Consiglieri della Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, Silvio Magliano, Sergio Bartoli, Mario Salvatore Castello, Elena Rocchi e Daniele Sobrero -, che sceglie di aiutare le famiglie, incrementando le detrazioni per i figli a carico, estendendole al terzo figlio, sia raddoppiando l’importo per quelle che devono affrontare la condizione di disabilità. Soprattutto, questo assestamento ci regala un Piemonte che sa programmare, approvando le aliquote Irpef di tre anni, un Piemonte che non incrementa le tasse, visto che il saldo delle modifiche alle aliquote prevede una riduzione per tutti, anche per coloro che nel 2026 e 2027 dovranno sostenere un aumento momentaneo”.

“Programmare l’imposizione fiscale e valutare gli effetti delle nuove normative nazionali, che riducono gli scaglioni Irpef da quattro a tre a partire dal 2028 nell’ottica di perseguire una riduzione complessiva delle imposte – concludono i Consiglieri -, è un segnale chiaro: questa Maggioranza riesce a prevedere gli effetti delle nuove normative, agendo per tempo per assorbirne l’impatto sui conti, continuando a onorare i debiti contratti nel passato. Al contempo, lavora sul programma, realizzando infrastrutture, come il tunnel di Tenda, la seconda canna del Frejus, e mantiene gli impegni assunti, come il trasporto gratuito per gli studenti, scongiura il blocco degli Euro 5 per quest’anno e per il futuro e incrementa le risorse per la cultura, per il diritto allo studio e per la sicurezza”.

Magliano: disabilità intellettiva, progetto DAMA

Gestione delle esigenze sanitarie nel passaggio all’età adulta: approvati due Ordini del Giorno Lista Civica Cirio Presidente PML: “Famiglia e persone con disabilità al centro dell’impegno di questa Maggioranza”

L’attuazione anche in Piemonte di un progetto per la gestione integrata dei servizi ospedalieri nella presa in carico di persone con disabilità intellettive e un nuovo modello per la continuità delle cure nel passaggio all’età adulta per persone con disturbo del neurosviluppo: è quanto prevedono due Ordini del Giorno collegati all’Assestamento di Bilancio, presentati da Silvio Magliano, Presidente del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, approvati dal Consiglio regionale.

“L’approvazione di questi atti con la condivisione della Giunta, che ringrazio per la disponibilità su temi così delicati – spiega Magliano -, conferma l’attenzione di questo Governo regionale, dell’Assessore Riboldi e di tutta la Maggioranza per le tematiche legate alla famiglia e alla disabilità: lo evidenziano anche l’aumento dell’assegno per i figli con disabilità, da 250 a 500 euro, e l’allargamento al terzo figlio della detrazione d’imposta da 100 euro, finora limitata al quarto figlio, approvati nello stesso assestamento di Bilancio”.

“Grazie all’attivazione della positiva esperienza del progetto DAMA, attivato nel 2000 all’Ospedale San Paolo di Milano – illustra Silvio Magliano –, ci proponiamo di attuare una presa in carico complessiva di bisogni di un paziente con disturbo del neurosviluppo in caso di problematiche sanitarie: l’equipe DAMA infatti assicura il coordinamento tra i servizi ospedalieri, l’approccio con la famiglia e una gestione efficace delle cure e degli accertamenti nel caso complesso di una persona fragile. Con l’altro Ordine del Giorno, il Consiglio impegna la Giunta a definire una modalità per la continuità assistenziale per i pazienti del neurosviluppo in età adulta, garantendo non solo continuità delle cure, ma anche la partecipazione alla costruzione del progetto di vita individuale della persona”.

Conclude Magliano: “Il passaggio dall’infanzia all’età adulta è infatti una delle situazioni più complicate per le persone con disabilità e le loro famiglie anche in ambito socio-sanitario. In questo senso riteniamo fondamentale valorizzare il lavoro svolto da ASL Città di Torino, in cui è già presente il Centro Regionale esperto per i Disturbi dello spettro dell’autismo in età adulta, nella transizione tra neuropsichiatria infantile e psichiatria”.

Laura Chiatti madrina del Torino Film Festival

Laura Chiatti condurrà le serate di apertura e di chiusura del Torino Fiom Festival nella sua 43esima edizione

Sarà Laura Chiatti a condurre le serate di apertura e chiusura della 43esima edizione del Torino Film Festival, in programma dal 21 al 29 novembre prossimi.

Laura Chiatti, attrice di talento e di grande popolarità,  accompagnerà il pubblico nelle due serate ufficiali del Festival, salendo fin dalla cerimonia di apertura sul palco del teatro Regio di Torino, a fianco del direttore Giulio Base. Si tratta di una presenza luminosa e intensa, a suggello di un’edizione che si preannuncia ricca di emozioni, grandi film da scoprire, visioni inedite e super ospiti internazionali.

Il Tff ha già   annunciato la retrospettiva su Paul Newman cui ha dedicato il manifesto, mentre il programma completo della 43esima edizione sarà presentato in conferenza stampa a Roma, il 7 novembre.

“Ho conosciuto Laura parecchio tempo fa recitando con lei e poi l’ho voluta in un mio progetto, per avere il privilegio di dirigerla –  spiega Giulio Base, Direttore del Torino Film Festival-  mi è  bastato poco per capire che era la numero uno. Quando due anni dopo l’ho vista splendida protagonista in concorso a Cannes nel film “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino, ho capito che era arrivata la sua giusta consacrazione. Da allora ho sempre seguito la sua carriera con stima e affetto. Ritrovarla oggi al Torino Film Festival rappresenta una gioia profonda, come certi incontri che tornano al momento giusto, per chiudere il cerchio e riaprirlo di nuova luce”.

Laura Chiatti è una delle interpreti più riconoscibili del cinema italiano  contemporaneo e ha lavorato con grandi registi quali Paolo Sorrentino, Pupi Avati, Roberto Faenza, Sofia Coppola, Marco Tullio Giordana, Giuseppe Tornatore, che le hanno affidato ruoli di forte intensità drammatica. È  anche stata scelta da registi come Carlo Vanzina, Luca Lucini, dimostrando una certa versatilità tra cinema d’autore e commedia popolare.

Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città  di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

Mara   Martellotta

A Torino il Tavolo della Speranza

I membri delle confessioni religiose alle quali appartengono le popolazioni coinvolte nella tragedia in corso a Gaza e, con loro, i membri di altre tradizioni spirituali, si stanno impegnando ovunque e strenuamente per costruire dialogo là dove oggi sembra infuriare solamente l’affermazione delle rispettive posizioni.

Così accade anche a Torino, dove si è costituito domenica 20 luglio il “Tavolo della Speranza” animato da esponenti religiosi e laici di diverse realtà a cominciare da quelle direttamente coinvolte nel conflitto in corso.

Incoraggiati da chi vive sul campo il dramma della morte e della violenza, i partecipanti a questa iniziativa ritengono che gli incontri fra le confessioni religiose possano e debbano costituire un segnale, dalla base della nostra società, con il fine di invocare la fine delle azioni militari e sottolineare la necessità di raggiungere, al più presto, una pace giusta per l’intero Medio Oriente.

Non si può, infatti, non condannare l’immensa catastrofe umanitaria che il conflitto nella striscia di Gaza sta provocando, con migliaia di palestinesi al limite della sopravvivenza a causa della carestia, auspicando che acqua, cibo e medicinali raggiungano direttamente la popolazione civile al più presto.

D’altro canto, non si può non condannare il rifiuto di Hamas a restituire alle loro famiglie i 50 ostaggi ancora nelle loro mani in buie prigioni sotterranee da quasi due anni.

Tutto questo non è umanamente accettabile.

La dichiarazione congiunta dell’Arcivescovo Card. Matteo Zuppi e del Presidente della Comunità Ebraica di Bologna, Daniele De Paz, “Sulla guerra a Gaza e sulla responsabilità comune per la pace”, recentemente presentata all’opinione pubblica, è una conferma che l’impegno a costruire, anche a distanza, convergenze nell’analisi di quanto accade alle quali seguano proposte per dare una concreta soluzione al conflitto, sia la strada da percorrere. La coscienza dei credenti, indipendentemente dalla fede di appartenenza, non può non essere fortemente turbata dalle notizie provenienti dal teatro di guerra e l’impegno personale nella preghiera e nel dialogo è l’unico modo per liberarsi dal senso di impotenza che, per ammissione dello stesso Papa Leone XIV, sta attanagliando chi invoca la tregua e l’accordo. L’appuntamento torinese del 20 luglio U.S. vuole essere il primo di una serie di incontri atti ad approfondire la conoscenza dei motivi storici alla base dei problemi che affliggono i popoli di Israele e di Palestina ed a costruire un percorso comune che consenta di affrontare le gravi ripercussioni nella nostra società dove sembra che si facciano strada, sempre più prepotentemente, sentimenti di antisemitismo ed islamofobia.

Consideriamo infatti che, mentre devono proseguire le pressioni sulla politica e sulla diplomazia per dare soluzioni nell’immediato, sia contemporaneamente necessario disinnescare i pregiudizi che stanno alla base degli atteggiamenti di conflitto, per sperare che il “cessate il fuoco” duri oltre il tempo della cronaca.

“Nessuna sicurezza sarà mai costruita sull’odio. La giustizia per il popolo palestinese, come la sicurezza per il popolo israeliano, passano solo per il riconoscimento reciproco, il rispetto dei diritti fondamentali e la volontà di parlarsi” affermano il cardinale Zuppi e il Presidente De Paz.

Intendiamo, infine, ricordare che oggi nel mondo vi sono 57 conflitti “principali” che purtroppo, come a Gaza, coinvolgono anche i civili. Donne e bambini spesso utilizzati come soldati o scudi umani.

Queste considerazioni sono alla base della decisione di costituire il “Tavolo della Speranza” di Torino i cui partecipanti, sia religiosi che laici, hanno deciso di assumersi – naturalmente insieme a tutti coloro che si stanno già impegnando o che decideranno di impegnarsi in un lavoro comune – la responsabilità di superare le contrapposizioni storiche andando alla radice del messaggio salvifico delle rispettive fedi in una città che vanta una lunga tradizione, culturale ed istituzionale, di promozione del dialogo interreligioso come mezzo imprescindibile per la realizzazione di una società giusta ed inclusiva.

Amir Younes – Presidente Centro Islamico “Dar Al Iman”

Ariel Finzi – Rabbino Capo Comunità Ebraica di Torino

Dario Disegni – Presidente Comunità Ebraica di Torino

Hajraoui Mustapha – Presidente Confederazione Islamica Italiana

Idris Abd al Razzaq Bergia – Responsabile Comunità Religiosa Islamica Italiana (COREIS) per la regione Piemonte

Don Augusto (Tino) Negri – Presidente Centro Studi Peirone

Paolo Girola – Vice Presidente Centro Studi Peirone

Piero Maglioli – Membro Centro Studi Peirone

Younis Tawfik – Presidente Centro culturale Italo-Arabo Dar al Hikma

Raffaele Lantone – Rappresentante Studenti Cattolici dell’Università di Torino

Giampiero Leo – Vice Presidente Comitato Diritti Umani e Civili Regione Piemonte – Portavoce Coordinamento Interconfessionale “Noi siamo con Voi”

Valentino Castellani – Presidente Comitato Interfedi della Città di Torino

Walter Nuzzo – Membro Comitato Diritti Umani e Civili Regione Piemonte – Cofondatore Coordinamento Interconfessionale “Noi siamo con Voi”

Antonio Rocco Labanca – Giornalista – Membro Coordinamento Interconfessionale “Noi Siamo con Voi”

Lookman tra Inter e Atalanta: un caos mal gestito

 

Ademola Lookman è finito al centro di uno degli intrecci più caotici del mercato estivo. Dopo una stagione straordinaria con l’Atalanta – culminata con la tripletta in finale di Europa League 2 anni fa – l’attaccante ha espresso il desiderio di provare una nuova avventura. L’Inter lo osserva, lo corteggia, ma non affonda mai il colpo decisivo,con un’offerta non ritenuta congrua dai vertici bergamaschi.La Dea, legittimamente, lo valuta tanto e non è disposta a fare sconti.
Il problema è che il tira e molla va avanti da settimane, senza uno sviluppo concreto. E a pagarne le conseguenze sono tutti. Lookman è distratto, poco sereno e consapevole di essere in bilico. L’Atalanta rischia di trattenere un giocatore poco motivato che ha chiesto la cessione mentre l’Inter resta ferma, perdendo tempo prezioso sul mercato.
Tutti hanno sbagliato qualcosa: il giocatore forse ha forzato troppo, l’Inter è rimasta a metà del guado, e l’Atalanta non ha gestito al meglio la comunicazione interna ed esterna.
Ora serve una svolta chiara. O si chiude la trattativa con decisione, oppure si riparte con chiarezza. Continuare così, tra ambiguità e tensioni, non conviene a nessuno.

Enzo Grassano

Sanità, Ruffino (Az): “Bene volontari per il trasporto, ma servono servizi”

“La nascita del Corpo Logistico Sanitario a sostegno degli over 65 del Piemonte che rinunciano a curarsi per difficoltà logistiche è sicuramente una notizia positiva. Oltre il 7 per cento di queste persone, infatti, trova difficoltà nel raggiungere ospedali e case di cura. Ben venga quindi la rete di volontariato e l’impulso della Regione. Sono questi servizi che soprattutto nelle aree interne di cui mi occupo da tempo e che sono maggiormente penalizzate.
Sanità efficiente e collegamenti adeguati devono viaggiare di pari passo. Occorre eliminare gli ostacoli nei confronti di coloro che vivono nei territori e nelle zone periferiche: è quindi doveroso investire sulle infrastrutture logistiche e sanitarie. All’assessore della Sanità Riboldi e all’assessore delle Politiche Sociali Marrone, rivolgo un plauso per l’iniziativa, e chiedo attenzione nei confronti delle associazioni del Terzo Settore (ne cito una per tutte, l’Auser) impegnate in un lavoro straordinario di volontariato in tutte le aree della nostra Regione”.
Lo dichiara la deputata Daniela Ruffino, segretaria di Azione in Piemonte.