ilTorinese

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

31 maggio – 6 giugno 2024

 

Venerdì 31 maggio ore 17 – 19

STUDENTESSE E STUDENTI DI CINESE DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI PRESENTANO ALLA CITTADINANZA ROMANZI E AUTORI DELLA CINA ANTICA E MODERNA

MAO – Attività coordinata dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino

La formazione negli anni di scuola è un momento fondamentale della crescita intellettuale ed emotiva di ciascun individuo. Spesso i ragazzi e le ragazze sono capaci di interpretazioni e sintesi creative di quanto apprendono durante il loro percorso di studio, che rimangono di norma all’interno delle mura scolastiche. Questo progetto intende valorizzare il loro lavoro, mettendo gli studenti e le studentesse in dialogo aperto e paritario con un pubblico interessato di “fruitori” delle conoscenze che loro vorranno condividere. La speranza è che si crei uno scambio proficuo tra tutte le parti coinvolte; studentesse e studenti condivideranno i loro saperi, le loro conoscenze e le loro idee intorno alla cultura letteraria cinese. Il pubblico potrà commentare, chiedere, chiosare…Accanto alla presentazione di opere e autori, la lettura di brani scelti, tratti dai lavori presentati al pubblico potrà fornire ulteriori elementi di conoscenza e spunti di dibattito.

ore 17 – 18

Studentesse e studenti del Convitto Umberto I (Torino)

Un romanzo di iniziazione ante litteramViaggio in Occidente di Wu Cheng’en (1506-1582).
RaccontanoLaura Artino, Andrea Artusa, Andrea Barni, Zeno Bettoni, Benedetta Bruna, Matteo Damiani, Sofia Jaka Esposito, Federico Cheng Cheng Hu, Federico Jiawei Hu, Francesca Irrera, Alessandro Antonino Rotolo, Ilaria Yu, Noemi Yu

ore 18 – 19

Studentesse e studenti dell’A. Spinelli (Torino)

Sogno, meraviglia e fantastico in due grandi narratori della Cina classica: a colloquio con Feng Menglong (1574-1646) e Pu Songling (1640-1715).

A cura diClasse IV G.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

SABATO 1 GIUGNO

Sabato 1 giugno ore 11

EVENTO CONCLUSIVO DEL PROGETTO FRAMMENTI

MAO – intervento musicale all’interno delle collezioni permanenti

Sabato 1 giugno dalle 11 alle 12:30 il MAO Museo d’Arte Orientale ospita l’evento conclusivo del progetto musicale Frammenti, nato da un’idea di Erik Battaglia.

Nella galleria Giappone 1 risuoneranno dal vivo le note di Bilder aus Osten (Quadri dell’Est) op. 66 per pianoforte a 4 mani di Robert Schumann, eseguite da Milena Dolcetto ed Erik Battaglia.

L’evento è l’ultimo di una serie di esibizioni che fanno parte del progetto Frammenti, frutto della collaborazione avviata lo scorso anno fra il MAO e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino in occasione di Sonic Blossom, la performance partecipativa trasformativa di Lee Mingwei che ha animato il museo a maggio 2023.

Nell’ambito di questa collaborazione e del progetto #MAOTempoPresente, che aspira a trasformare le sale e le gallerie del museo in luogo vivo, spazio di sperimentazione e conoscenza delle culture dei Paesi dell’Asia attraverso esperienze multisensoriali, al MAO sono stati installati due pianoforti generosamente messi a disposizione dell’azienda Piatino di Torino, che il Museo ringrazia per il generoso supporto.

Ingresso incluso nel biglietto delle collezioni permanenti. Non è necessaria la prenotazione.

 

Sabato 1 giugno ore 15

MUSICHE DAL MARE. Storie di culture mediterranee

MAO – Visita guidata alla collezione giapponese e intervento musicale

A cura di Theatrum Sabaudiae in collaborazione con La Estrella Ensemble

I visitatori verranno accompagnati nella lettura di una varietà di opere provenienti dall’Asia occidentale, centrale e orientale – estrose brocche, preziosi tessuti, manoscritti finemente decorati, ceramiche dipinte e notevoli esemplari di metallistica – che svelano interazioni culturali, diffusione e sfumature di temi iconografici e riferimenti simbolici ricorrenti dalla Turchia alla Cina passando per l’Asia Centrale. Inoltre, nel segno di una crescente apertura del museo al dialogo con il presente, il patrimonio artistico del passato condivide spazi e interpretazioni con la creatività più recente in un rapporto di rimandi e suggestioni che rende i confini tra antico e contemporaneo sempre più fluidi e permeabili.

Segue Musiche dal mare, a cura di La Estrella Ensemble, come ideale prosecuzione della visita alla mostra Trad u/i zioni d’Eurasia. Frontiere liquide e mondi in connessione. Duemila anni di cultura visiva e materiale tra Mediterraneo e Asia Orientale. L’intervento musicale si propone come un’esperienza di viaggio, traghettata dalla voce e dal suono degli strumenti antichi, in cui gli esecutori dialogano, in uno scambio fra il passato (le fonti letterarie e musicali del repertorio proposto), il presente (la performance) e un momento futuro (il termine della stessa). Fil rouge è il tema del matrimonio fra la musica e la cultura di un popolo e, in particolare, di quei popoli e di quelle comunità che hanno gravitato attorno al Mar Mediterraneo, insieme alla loro musica e alle storie che essa ci racconta. Ogni viaggio è la trasformazione di chi lo vive e il nostro è occasione e pretesto per immergerci fra le sponde musicali del Mediterraneo, partendo dai racconti della corte di al-Andalus e giungendo fino alle spiagge della Sicilia, per approdare alle lussureggianti corti islamiche e all’inestimabile patrimonio musicale siriaco. Il suono del liuto, dell’arciliuto e della chitarra barocca accompagneranno il timbro della voce di controtenore, erede contemporanea dell’incredibile fortuna degli “evirati cantori”, in un’esperienza di concerto che potrà altresì essere un’occasione per scoprire o approfondire tematiche legate alla proposta musicale. Le fonti di riferimento legate al canto e alla musica attingono a repertori musicali diversi, come quello spagnolo del Siglo de Oro (che, col genere della novela morisca, racconta l’incontro-scontro con i mori), il repertorio orale tradizionale del Sud dell’Italia (con le sue influenze di natura arabo-islamica) e quello sempre tradizionale, ma di natura più mistica, della Chiesa assira d’Oriente (molto più vicina di quanto possa sembrare alla cultura musicale europea, che tanto le deve).

La Estrella Ensemble è una realtà musicale creata da Danilo Pastore (controtenore) e Juan José Francione (liuto, arciliuto, chitarra barocca), giovani e affermati musicisti impegnati nella riscoperta e nella diffusione della musica antica. Si caratterizza per la sua “geometria variabile” e collabora con altri musicisti (Angelo Lombardo, viola da gamba; Paolo Tarizzo, clavicembalo, organo) e ballerini (Elena Ajani, coreografie e danza), offrendo un’esperienza artistica totale; ogni elemento dell’ensemble si è distinto nel suo campo, partecipando a progetti artistici nazionali e internazionali e a festival italiani ed europei. Il gruppo ha all’attivo numerose collaborazioni con importanti realtà nazionali e internazionali (IIC di Stoccarda, IIC di Stoccolma, Palazzo Malacrida a Morbegno, Palazzo Reale, Palazzo Madama, Museo d’Arte Orientale a Torino, Museo del Paesaggio Sonoro a Riva presso Chieri, Galleria degli Uffizi a Firenze), con la creazione ad hoc di progetti performativi originali (a scopo performativo, di divulgazione culturale e didattico), e ha partecipato a festival nazionali e internazionali di musica antica.

Prenotazione obbligatoria; l’iniziativa verrà attivata al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti fino ad esaurimento posti disponibili.

Informazioni e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

Costo: 38 € a persona

Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso alla mostra; ingresso gratuito per possessori di Abbonamento Musei.

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

 

Sabato 1 giugno ore 16

IO SONO ANJUHIMEKO: LA POETESSA GIAPPONESE ITŌ HIROMI INCONTRA L’ARTISTA DEL SUONO RAMONA PONZINI

MAO – lettura performativa in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino

Il MAO, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, presenta “Watashi wa Anjuhimeko dearu”, lettura performativa della poetessa Itō Hiromi in dialogo con le sonorità dell’artista Ramona Ponzini.

Il testo trae ispirazione dalla leggenda di Anju, la divinità del Monte Iwaki, narrata negli anni ‘30 da una sciamana itako. Attraverso una lettura intensa della poesia, che incarna la voce dello spirito durante una possessione, Itō si fa portavoce delle ferite psicologiche subite da Anjuhimeko, la giovane protagonista.

La performance affronta temi complessi quali il trauma e l’abuso allo scopo di ricostruire le voci delle donne relegate nei secoli ai margini della memoria storica e culturale.

L’intervento di Ramona Ponzini consiste in una duplice operazione di traduzione, di natura sia vocale che musicale: mentre le parole della poetessa vengono rese in italiano e in inglese, le atmosfere della poesia sono veicolate tramite un’inedita performance sonora.

Partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle collezioni.

Itō Hiromi

Poetessa. Nata nel 1955. Ha scritto poesie, romanzi e saggi sui temi del corpo femminile e della vita. Ha già pubblicato oltre 90 libri. Il suo romanzo del 2007 “Togenuki: Shin-sugamo Jizō Engi” è stato tradotto in inglese con il titolo “The Thorn Puller” e in tedesco e norvegese e sta avendo un grande successo. In Asia è popolare soprattutto per le sue raccolte di saggi che si focalizzano sulla vita delle donne di mezza età in ottica femminista.

Ramona Ponzini

Artista sonora, curatrice e nipponista. Negli anni collabora con figure del calibro di Lee Ranaldo dei Sonic Youth, Tom Greenwood dei Jackie-O Motherfucker, e con il percussionista industrial Z’ev. Il progetto solista consiste in inusuali Dj set contaminati da interazioni vocali e collage sonori. Le sue opere e le sue performance sono state ospitate dal Castello di Rivoli – Museo d’arte contemporanea, OGR Torino, dal MACRO di Roma, e Towner Eastbourne, UK.

 

Sabato 1 giugno ore 16.30

PROFUMI – FIORI – Fiori dipinti, incisi, intessuti

MAO – Visita guidata in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino

Arte e musica: un abbinamento dal quale sprigiona bellezza. Ispirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i musei della Fondazione Torino Musei ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.

FIORI – Fiori dipinti, incisi, intessuti

Nella collezione di arte islamica del MAO, foglie e fiori di diverse specie si espandono sulle superfici di piatti, mattonelle, pannelli architettonici, oggetti in metallo, tessuti. Il percorso tra pregiati oggetti d’uso evoca profumi e atmosfere attraverso un repertorio ricco ed esuberante di forme stilizzate che si espandono in forma di arabesco, rivestono piatti e coppe di colori splendenti, si fanno trama fitta e insolubile nei metalli, si tingono di sfumature nei preziosi tessuti.

Visita guidata a pagamento. Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com  • è possibile effettuare l’acquisto online https://www.arteintorino.com/

 

DOMENICA 2 GIUGNO

 

Domenica 2 giugno dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17

LIVING SPACE

MAO – performance a cura di YizhongArt

Domenica 2 giugno dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17 verranno presentate le 10 performance di “Living space”, risultato di una collaborazione del MAO con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, a cura di YizhongArt (Vincenzo Di Federico e Lanxin Zheng) e con la supervisione della Prof.ssa Monica Saccomandi, frutto di un percorso che ha esplorato il concetto di spazio abitato attraverso la performance. In questo progetto sono stati coinvolti studenti italiani, cinesi e iraniani al fine di dare una prospettiva più ampia e completa della nostra realtà contemporanea.
Crediamo che gli spazi abitati siano spazi vissuti e definiti dalle azioni che noi compiamo rispetto alla relazione che definiamo con essi. Questo si lega anche al concetto di deterritorializzazione e ridefinisce funzioni e prospettive culturali degli spazi soprattutto pubblici e condivisi come il museo e l’accademia.”
I giovani artisti coinvolti sono: Maddalena Gallizia, Lorenzo Grigolo, Yalda Hooshyari, Shixue Huang, Zixin Huang, Wei Liu , Gabriele Meli, Eva Modica, Rachele Montoro, Eleonora Navone, Farzaneh Razavi, Elisa Ripa, Yunyi Zhang, Yiwen Zheng, Han Zhou.

Partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle collezioni permanenti.

 

Domenica 2 giugno ore 16:30

IL GIAPPONE DEI TOKUGAWA. Arte e cultura del periodo Edo nella collezione del MAO

MAO – Visita guidata speciale a cura di Theatrum Sabaudiae

Il Giappone del periodo Edo (1603-1868), governato dagli Shōgun Tokugawa e noto per l’immaginario legato alle attività culturali e di svago della vivace nuova cultura urbana dell’odierna Tōkyō, rappresenta un momento storico fortemente connotato dalla sua produzione artistica. L’itinerario di visita alla collezione giapponese del museo si concentrerà su raffinate opere d’arte che hanno caratterizzato le residenze

aristocratiche e la vita quotidiana delle classi dominanti dell’epoca, dagli eleganti dipinti sui paraventi alle armature riccamente decorate fino alle “immagini del mondo fluttuante”, per avvicinare i partecipanti agli usi e costumi della società dell’ultimo periodo feudale della storia giapponese.

Info e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

Costi: 6 € a partecipante

Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso al museo; gratuito per possessori di Abbonamento Musei.

 

LUNEDI 3 GIUGNO

 

Lunedì 3 giugno ore 16:30

ARTE A CORTE. I GUARDAMOBILI IN EUROPA

Palazzo Madama – Conferenza

Intervengono:

Marc Bayard – Mobilier national de France

Paolo Cornaglia – Politecnico di Torino, DAD

Clara Goria – Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Reggia di Venaria

Andrea Merlotti – Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Reggia di Venaria

 

Le corti hanno avuto per secoli un ruolo fondamentale nella storia delle arti decorative. Nei loro palazzi i sovrani dovevano mostrare, infatti, la propria capacità di partecipare alla definizione degli stili di moda in tutta Europa. Artisti ed artigiani attivi nelle corti – dai più celebri pittori ai più umili tappezzieri – contribuivano a disegnare la gloria dei monarchi di cui erano al servizio, grandi o piccoli che fossero.

In pressoché tutte le corti fu quindi costituito un apposito ufficio: il Guardamobili, il quale provvedeva alla produzione, gestione e salvaguardia dei beni mobili dei palazzi reali. Un compito essenziale per consentire al potere di manifestarsi con la necessaria magnificenza. Nonostante la sua importanza, l’ufficio del Guardamobili non è stato sinora oggetto di studi adeguati. Per questa ragione il Mobilier National de France (MNF) ha costituito un gruppo di ricerca internazionale, formato da studiosi di tutt’Europa che, in anni di studi, hanno realizzato il volume Arts en cour. Les Gardes-Meubles en Europe (XVIe-XXIe siècles). Edito dal MNF con la collaborazione del Centre de recherche du Château de Versailles e del Centro studi delle Residenze Reali Sabaude, e curato da Marc Bayard, Muriel Barbier, Paolo Cornaglia e Charlotta Scheich, il volume rappresenta la prima grande ricerca sul funzionamento dei Guardamobili delle principali corti europee. I saggi raccolti in esso mostrano bene il ruolo che, pur nelle diversità proprie di ogni paese, tali uffici hanno avuto nella progettazione, creazione, manutenzione, conservazione e restauro di opere e decorazioni che segnano i palazzi del potere di tutta Europa.

Il volume, quindi, ricostruisce una storia centrale nella vicenda delle corti europee, che in alcuni Paesi, a partire dalla Francia, è ancora viva e vitale. Il tutto in una prospettiva comparatistica che sola ne può rendere peculiarità e grandezza.

Il volume sarà presentato da due dei suoi curatori, Marc Bayard e Paolo Cornaglia, coordinati da Giovanni Carlo Federico Villa. Interverranno anche Clara Goria ed Andrea Merlotti, autori di alcuni saggi del volume dedicati alla realtà sabauda.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Non è previsto servizio di prenotazione.

Info: https://www.palazzomadamatorino.it/it/evento/arte-a-corte-i-guardamobili-in-europa-conferenza/

 

 

MARTEDI 4 GIUGNO

Martedì 4 giugno ore 18

BEING ORLANDO IN IRAN

MAO – Conversazione tra Shadi Harouni e Mohammed Salemy nell’ambito del public program di Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded

“Orlando” di Sally Potter, liberamente ispirato al romanzo di Virginia Woolf, racconta la storia di un aspirante poeta di origini nobili che, dopo aver ricevuto l’ordine dalla regina Elisabetta I in punto di morte di non “svanire, appassire o invecchiare”, si ritrova – immortale – in viaggio dall’Inghilterra a Costantinopoli e agli Stati Uniti per trovare l’amore, fare arte e occupare un posto nel mondo. A un certo punto, si risveglia in un corpo di sesso opposto, rischiando così di perdere i diritti di proprietà, mentre assiste a molteplici eventi storici da posizioni molto diverse.

Orlando è un testimone che milita nel mondo, scrivendosi dentro e fuori la storia.
Questa oscillazione assomiglia all’esperienza di molti iraniani, sia dentro che fuori dal Paese, spiazzati dalle grandi rotture e trasformazioni regionali. I membri della diaspora, in continua crescita, sono testimoni dei principali eventi storici, che osservano da lontano e attraverso le narrazioni storiche del passato.
In questa lecture/performance, Shadi Harouni e Mohammad Salemy abbracceranno la posizione di testimoni della trasformazione storica delle strutture sociali iraniane. Combinando le narrazioni storiche con le conoscenze vernacolari e la mitopoiesi, intrecceranno storie alternative del loro Paese attraverso molteplici prospettive epistemiche.

Utilizzando la loro ricerca e la loro pratica artistica come linea del tempo, Harouni e Salemy evocheranno e contempleranno le storie emotive, formali, personali e collettive della speranza e della disperazione, così come si sviluppano all’interno di movimenti politici di massa, colpi di stato, guerre, rivoluzioni e altre rotture storiche.

La scultura di Shadi Harouni, MOSADEGH, per la quale Mohammad Salemy ha scritto un testo pubblicato nel libretto della mostra Trad u/i zioni d’Eurasia, funge da punto di partenza per questa conversazione visiva tra i due.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

L’evento di svolgerà in inglese.

 

MERCOLEDI 5 GIUGNO

 

Mercoledì 5 giugno ore 16.30

PIANTE AROMATICHE: DAL GIARDINO ALLA TAVOLA

Palazzo Madama – Lezioni botaniche “Primavera nel Giardino Botanico Medievale”

Curiosità e aneddoti di alcune delle piante aromatiche coltivate nell’Hortus che hanno fatto la storia e che continuano a essere largamente usate in ambito alimentare e non solo: lavanda e menta, origano e salvia, rosmarino e santoreggia sono le protagoniste di questo viaggio nella storia tra botanica e alimentazione. Le aromatiche sono anche piante di facile coltivazione e con pochi, ma attenti, accorgimenti potranno abbellire aiuole e vasi per molti mesi all’anno.

Costo per ogni incontro: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro

Durata: 1 ora

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
Prenotazione consigliata.

 

GIOVEDI 6 GIUGNO

 

Giovedì 6 giugno dalle 9 alle 17

OPEN DAY DELL’ARCHIVIO FOTOGRAFICO PER ARCHIVISSIMA

Archivio fotografico della Fondazione Torino Musei – Evento

In occasione di Archivissima 2024, l’Archivio Fotografico di Fondazione Torino Musei apre le sue porte per una giornata a libero accesso. L’open day è dalle ore 9:00 alle ore 17:00 di giovedì 6 giugno 2024.

All’arrivo alla GAM, entrare nella Palazzina a sinistra: l’Archivio è al secondo piano.

L’Archivio Fotografico dei Musei Civici di Torino nasce per volontà di Vittorio Viale, direttore dei musei stessi dal 1930 al 1965, che fin dall’inizio del suo incarico ne progetta la creazione con l’intento di documentarne il patrimonio e offrire un importante strumento di ricerca e di studio. Oggi l’Archivio fa parte della Fondazione Torino Musei e raccoglie materiale eterogeneo: negativi e positivi fotografici su diverse tipologie di supporto come lastre in vetro, pellicola, carta in monocromia ed a colori. A partire dal 2005 le riprese fotografiche sono effettuate in digitale.

Normalmente l’Archivio è aperto al pubblico su appuntamento, ma in occasione dell’open day, il personale dell’Archivio Fotografico sarà a disposizione per raccontare la sua storia, le attività correnti, il patrimonio e per presentare una selezione di materiali.

Info: https://www.fondazionetorinomusei.it/it/evento/open-day-dellarchivio-fotografico-per-archivissima/

Invece della ragazza conosciuta online trova rapinatori che lo derubano

Tre ragazzi e una ragazza sono stati arrestati dagli agenti di polizia della squadra mobile della questura di Asti, per aver derubato un giovane ventenne astigiano. Aveva conosciuto la ragazza sui social e aveva concordato un incontro. Ma quando si sono visti in un luogo isolato, sono arrivati i complici della giovane che hanno costretto la vittima a consegnare il suo denaro. Hanno poi fatto salire il ventenne sulla sua auto e l’hanno accompagnato a prelevare contante in più bancomat e sale slot di Asti per un totale di 1.500 euro. Le indagini della polizia hanno consentito di arrestare i quattro.

“Come El Kann pe li Agnelli” di Adriano Marenco, l’Italia tra dramma e ironia

Il nome Agnelli. La storia va avanti e, come va avanti, sparisce il nome. Agnelli. Sparisce l’operaio e con lui va sparendo il nome

Come El kann pe li Agnelli è il titolo di una delle nuove drammaturgie di Adriano Marenco. Fa parte di un trittico di Memoriali sulla storia d’Italia del ‘900. Adriano Marenco vuole riportare alla luce con questi tre memoriali la storia dell’Italia economica e politica da inizio ‘900 al G8 di Genova. Una storia a volte grottesca, a volte poetica, a volte ammantata da una stralunata ironia. Ma soprattutto una storia che è sempre dramma. E come tale va anche interpretata. Questi 3 memoriali sono essenzialmente 3 atti politici. In un qualche modo è la storia di un Italia sempre sacrificata, in un sacrificio rituale in onore dello status quo. Una storia di simulacri da adorare, abbattere o incolpare. “Come El kann pe li Agnelli” è pubblicato da Edizioni Progetto Cultura nella collana teatrale Scena Muta ed è disponibile nelle librerie da inizio maggio.

Il secondo memoriale è “UnoaZeroperNoi – Sandra C”, Il G8 e la lotta no-global di Genova visto attraverso la figura di Cassandra. Il secondo atto politico è: La verità. Il terzo memoriale è “Il senno di Osvaldo- Giangiacomo Feltrinelli tra utopia e paranoia”, la storia di Giangiacomo Feltrinelli che unisce in sé il grande editore e la lotta armata degli anni ’70. Il terzo atto politico è: Gli Anni di Piombo.

Il Primo Memoriale riguarda la storia della famiglia Agnelli. Il primo atto politico è l’industria.

Come el Kann pe li Agnelli” narra le vicende della famiglia Agnelli, i più grandi industriali italiani, e poi degli Elkann. I protagonisti della saga degli Agnelli sono visti attraverso la lente deformante del grottesco, dell’ironia, della comicità e persino della commozione, per tirare fuori dalla macchina dell’industria la maggior parte di verità umana possibile. Attraverso l’economia, i drammi, le divisioni, gli affetti, la cronaca italiana ed internazionale questo testo cerca qualcosa di profondo, dove storia privata e personale si leghino per creare la Storia oltre la storia. I personaggi sono in una caverna, simile ad un caveau, una specie di limbo, un aldilà della grande finanza. Non c’è un ordine strettamente cronologico degli eventi. Vivi e morti si mischiano, si parlano in un eterno presente dove tutto è già accaduto, deve accadere e accadrà. La drammaturgia gira intorno a Gianni e Lapo, ma anche a Virginia Bourbon del Monte, Giovanni Senior, Umberto, Kissinger, Edoardo, Giovannino, Margherita, Marella e Giorgio, il fratello internato di Gianni, morto in una clinica psichiatrica in Svizzera. Si arriva alla finanza contemporanea con il fantasma di Marchionne, alle lotte per l’eredità e al funerale al grande assente, l’operaio. È anche la storia di un nome che va scomparendo e quella della genealogia del potere, Come El kann pe li Agnelli è un affresco che mostra anche il cuore privato, nel cuore nero dell’alta finanza.

Fernando Mastropasqua, autore della prefazione, scrive: “Come El kann pe li Agnelli”. Non è un semplice testo drammaturgico, è un vortice, un meraviglioso turbine, che avvolge la mente del lettore e la spinge a visioni inaudite. Senza pause, senza scampo. Una giostra di invenzioni che usa tutte le tecniche teatrali per snodare e snidare le storture della storia, della politica, dell’economia. Una perfetta sintesi del procedimento mi pare che sia nella battuta: “Questo capitalismo che cresce dentro di noi fino a mangiarci dentro. A farci cattivi o morti”. Profezia del finale senza speranza dove un agnello divora l’altro.

Gelato al salame Piemonte Igp: da spalmare sul pane

 Realizzare un gelato al salame è un azzardo? C’è chi è pronto a dimostrare il contrario. È quanto, infatti, proporrà domani su RAI 2 “Eat Parade” alle 13:30 la rinomata Gelataia Helga Cimino, titolare di una Gelateria Naturale a Roma, che ha pensato ad un gelato gourmet dove ripropone in maniera “gelatabile” gusti della tradizione. Ad esempio, il gelato al Salame Piemonte IGP da spalmare su una fetta di pane croccante. Per chi non riuscirà a vedere il programma domani (venerdì 31 maggio n.d.r.) potrà recuperarlo in replica sabato 1° giugno alle 13:30 e mercoledì 5 giugno alle 7:30.

Giachino volantina davanti all’Iveco, Grimaldi protesta contro le “Manie repressive” del governo

Scampoli di campagna elettorale e gli esponenti di tutte le forze politiche – chi candidato, chi no –  sono impegnati nelle ultime fatiche.

Il candidato di Fratelli d’Italia in Regione Mino Giachino (nella foto di copertina) , ex sottosegretario alle Infrastrutture del governo Berlusconi, volantina davanti allo stabilimento Iveco di Lungo Stura Lazio “territorio”, come quello di tutte le fabbriche, un tempo dominio incontrastato delle sinistre: “Mirafiori non sarà più solo la fabbrica del riciclo o dei cambi – afferma Giachino – ma continuerà a produrre auto con l’arrivo della 500 ibrida. Merito del Governo Meloni che ha condizionato gli incentivi dello Stato all’aumento della produzione di auto in Italia scesa lo scorso anno a 460.000 per riportarla a un milione. I soldi per gli incentivi arrivano da una proposta dello stesso Giachino fatta propria dalla Mozione Molinari e sfociata nel fondo  Giorgetti.

Il deputato Marco Grimaldi (Verdi Sinistra), tuona contro le “Manie repressive e regressive, siamo arrivati all’iconoclastia. Se fosse vivo metterebbero in carcere pure Bob Marley” dice e aggiunge: ” Arrestateci tutti. Secondo Grimaldi “Non si ferma la stretta proibizionista del Governo, che alla proposta di modifica al ddl Sicurezza, che equipara la cannabis light a quella non light, vietando la coltivazione e la vendita dei fiori di canapa “ad eccezione di alcuni usi industriali”, aggiunge un nuovo, assurdo, emendamento: il divieto di utilizzare disegni o immagini che riproducano la pianta della canapa su insegne, cartelli e manifesti. Già è assurda la criminalizzazione di una sostanza pressoché innocua, la volontà di spazzare via un mercato che conta più di tremila imprese agricole a conduzione giovanile e dà lavoro a circa 15mila persone. Manie repressive e regressive che colpiscono un settore sano e in crescita per pura propaganda. Ma qui siamo al fondamentalismo iconoclasta, addirittura si prevede un reato penale, con una reclusione da sei mesi a due anni. Il Governo Meloni pensa di essere sotto l’impero bizantino dell’VIII secolo? Se fosse vivo Bob Marley lo sbatterebbero in galera per le copertine dei suoi album e le sue magliette? A quando la censura di ‘Maria Maria’ degli Articolo 31? ” – lo ha dichiarato il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera durante la conferenza stampa tenuta all’esterno della Camera dei Deputati, dove i parlamentari dell’opposizione hanno esposto cartelli con scritto “arrestateci tutti”.

Scomparso e senza medicine: aiutiamo la famiglia a ritrovare Valentino

L’appello giunge a Chi l’ha visto e sui social dalla nipote Daniela: Valentino Raimara  ha 60 anni, è tortonese e si chiama Valentino Raimara. Dall’alba di mercoledì 29 maggio, ha fatto perdere le proprie tracce uscendo di casa a Tortona dove vive col fratello. È uscito di casa  senza telefono né documenti.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Multa da 120 euro per due angurie gettate nel bidone sbagliato

Due persone hanno gettato i resti di due angurie nei bidoni della plastica e della carta invece che in quello dell’umido, a Novi Ligure. A quel punto il personale della azienda rifiuti Gestione Ambiente li ha scoperti e multati per  120 euro. La sanzione è pari a 50 euro più 10 euro di spese per ogni frutto, quindi  60 euro a persona per un totale di 120 euro.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Nel libro “PRP e PRF in tricologia” tutta l’esperienza della dottoressa Praticò

La dottoressa Marisa Pratico’ esperta in dermochirurgia, venereologia, tricologia, omotossicologia ed estetica presenta la sua nuova proposta editoriale “PRP e PRF in tricologia” .

Noto e apprezzato medico nel panorama torinese approda con la sua opera prima come autrice di un volume dedicato alla specialita’ medica mettendo a disposizione la sua esperienza maturata nel settore.
Un volume accompagnato da supporti video che ripercorre a tutto campo i protocolli, le tecniche e casi clinici.