ilTorinese

A Palazzo Fauzone arriva Terroir Dogliani

 

Il primo giugno a Dogliani, il 2 e 3 giugno a Mondovì si terranno tre giorni d’esperienze sensoriali con presentazione delle annate, degustazioni guidate, abbinamenti di  cibo, vino, banchi d’assaggio e approfondimento sul territorio e sui diversi vigneti.

Per chi voglia assaporare l’equilibrio del DOCG 2023 e degustare i profili olfattivi ricchi di note fruttate del DOCG superiore 2022, l’appuntamento è con Terroir Dogliani, consorzio tra i produttori della denominazione Dogliani DOCG. Grande protagonista sarà il Dolcetto, emblema e identità di questa parte di Langa, ma il programma di questa parte di masterclass, laboratori, banchi d’assaggio proporrà anche vini nati da altri vitigni, una produzione che sta crescendo fra i confini del Dogliani DOCG, oltre alla ricca cultura enogastronomica del territorio.

Si comincia sabato 1 giugno a Dogliani nelle suggestive cantine storiche della Bottega del Vino. Dalle 14 alle 20 apriranno i banchi di assaggio. Parallelamente, alle 15, prenderà avvio il laboratorio dedicato al Dogliani Superiore Docg 2022 e classico 2023, accompagnato da carni crude, salsiccia di Bra, battuta e vitello tonnato. Seguirà il laboratorio Terre Alte di Dogliani, un nebbiolo territoriale accompagnato dai formaggi di pecora e di capra della Langa. Nel contempo sarà visitabile la mostra del pittore Angelo Ruga, la cui introduzione alle opere esposte sarà  alle 18, seguita da un aperitivo. La giornata si chiude con la cena nell’Osteria  Battaglino con quattro piatti abbinati ad annate d’archivio (prenotazione obbligatoria).

Domenica 2 giugno la manifestazione si sposterà presso il medievale Palazzo Fauzone di Mondovì. Alle 11 ci sarà il laboratorio dedicato al Riesling, accompagnato da pesci di fiume affumicati. Alle 12 inizierà il laboratorio sul Pinot Noir, accompagnato da salumi d’oca, e contemporaneamente apriranno i banchi d’assaggio fino alle ore 20. Alle 15, l’ultimo laboratorio denominato “Terre Alte del Dogliani per l’Alta Langa”, accompagnato dalla terrina di coniglio. Alle 18.30 si terrà la presentazione del libro “Alta Langa”, edito da Slow Food, e la sera gran finale all’osteria Bertaina: cena sotto i portici di Piazza Maggiore con le nuove annate dei produttori della Bottega (prenotazione obbligatoria).

La giornata di lunedì 3 giugno sarà riservata agli operatori del settore e ai giornalisti, con masterclass e approfondimenti legati al vino.

“Il Dolcetto è un vitigno molto diffuso nel Sud del Piemonte, è impossibile farlo crescere altrove – spiega Nicoletta Bocca, Presidente della Bottega del vino di Dogliani – il Dolcetto Dogliani si distingue dagli altri grazie a una combinazione di vitigno, clima, terreno, cultura e lavoro dell’uomo. Qui si possono coltivare anche altri vitigni con risultati di assoluto interesse. A Terroir Dogliani si potranno assaggiare anche vini bianchi, rosati, spumanti e rossi. Calati in una cornice di incredibile bellezza si potrà gustare la gastronomia delle nostre terre, dai sapori semplici e antichi”.

La Bottega del vino Dogliani è un Consorzio tra i produttori della denominazione Dogliani DOCG, che ha come scopo principale la tutela e la promozione del vino. Nata come associazione nel 1984, dieci anno dopo la creazione della DOC Dolcetto di Dogliani nel 1974, la Bottega del vino di Dogliani è stata voluta da tutti quei produttori che sentivano il bisogno di unire le forze e lavorare insieme per la giovane denominazione. Realizzata e condotta con il sostegno del Comune di Dogliani, l’associazione, nel tempo, è divenuta luogo in cui i produttori possono confrontare le loro esperienze, le prospettive della denominazione e discutere le nuove proposte legislative in una sorta di forum permanente. Dal 2012 all’associazione si è affiancato un Consorzio denominato Bottega del vino Dogliani, costituito dalle aziende produttrici presenti in Bottega e orientato alla promozione dei vini della zona di Dogliani, divenuto dal 2005 una DOCG.

Mara  Martellotta

Vino e arte, connubio ideale alla Cantinetta Imarisio

Un interessante incontro interculturale sul connubio tra vino e arte è stato proposto a Mombello Monferrato nella Cantinetta Resort di Roberto Imarisio eclettico personaggio, enologo, musicista, appassionato e colto collezionista di dipinti, sculture, disegni e antichi reperti raccolti con fiuto di intenditore, in un piccolo ma preziosissimo vero e proprio museo, denominato, non a caso, “Gli Sguardi di Dioniso”.

Immediatamente, nel leggere l’intitolazione, si ha l’impressione di ritornare indietro nel tempo riportando alla mente i lirici greci e latini che esaltavano i poteri del mitico dio del vino, Alceo ritenendolo cura degli affanni  e rivelatore dell’animo di ognuno (in vino veritas), Orazio con il suo “Nunc est bibendum” invitando a ballare e brindare, con l’allora famoso vino Cecubo, la scomparsa di Cleopatra.

Come a quei tempi venivano cantati il Vinello Sabino, il Falerno, il Mareatico e il Caleno, così Imarisio decanta i grandi vini della sua cantina attraverso suggestive similitudini tra le caratteristiche delle singole bevande e il temperamento di famosi artisti.

La sfrenata irriverenza di Caravaggio non è forse paragonabile alla turbolenza del Grignolino causata dai tannini?

E che dire dell’incantevole Ipsum se non paragonarlo alla sognante fantasia creativa di Salvador Dalì.

 

Tra le innumerevoli opere, in un ambiente raffinato dove si è rispettato lo stile originale della casa secentesca, prevale il gusto del proprietario attraverso l’arte espressionista, simbolista e surreale.

Enrico Colombotto Rosso ci incanta con uno stile dai vari risvolti, un prisma dalle mille sfaccettature che coinvolge, oltre all’evidente surrealismo, anche le movenze liberty e persino il preromanticismo attraverso la poetica del sublime che desta attrazione e sgomento al tempo stesso.

Affascinano la trasfigurazione della realtà, le figure grottesche, le metamorfosi, gli incubi che escono dalla cosiddetta “Africa interiore” come venivano chiamati gli spazi profondi dell’inconscio. Accanto ad alcuni bellissimi quadri di Leonor Fini che molto  lo influenzò.

Tante le opere appartenenti all’espressionismo astratto di Maria Teresa Guaschino  allorchè abbandonò l’arte figurativa a favore dell’arte aniconica esprimendosi attraverso rabbiosi grumi di denso colore che, ricordando Fautrier, denunciano l’assurdità della violenza e dell’ingiustizia.

Non mancano importanti nomi di artisti,  perennemente fedeli al  figurativo, appartenenti al nostro territorio, come i grandi della ritrattistica Gino Mazzoli, dal virtuosismo ereditato da Giacomo Grosso, e Ambrogio Alciati con accenti scapigliati e boldiniani.

Inaspettatamente, dulcis in fundo, ci sono stati mostrati un olio di Dalì e un disegno a biro di Picasso rappresentante la colomba, offrendo una ulteriore splendida occasione di vivere la bellezza dell’Arte.

Giuliana Romano Bussola

Croce Bianca di Rivalta compie 40 anni

La Pubblica Assistenza Anpas Croce Bianca di Rivalta sabato 1 giugno celebrerà il 40° anniversario dalla fondazione. L’evento si svolgerà a partire dalle 10.30 presso lo spazio De Ruggiero in piazza Gerbidi a Rivalta di Torino.

Il programma della giornata prevede alle ore 11 i saluti istituzionali, la consegna dei gagliardetti del quarantennale alle associazioni che interverranno e la benedizione degli automezzi operativi sul territorio.

Per il pomeriggio la Croce Bianca di Rivalta ha organizzato diverse attività, si potrà assistere alla dimostrazione di intervento di primo soccorso, all’esibizione della scuola di danza di Orbassano, alla simulazione di ricerca dispersi con la presenza di unità cinofila e la presentazione dei cani da assistenza persone disabili.

Daniela Cimino, presidente della Croce Bianca Rivalta: «Un ringraziamento a tutte le volontarie e a tutti i volontari della Croce Bianca Rivalta per lo spirito di abnegazione e il grande impegno a favore della cittadinanza. Con la celebrazione dei 40 anni di attività vogliamo rendere omaggio a tutte e tutti loro e allo splendido percorso fatto insieme, senza dimenticare il contributo apportato dai dipendenti soprattutto per i servizi infrasettimanali. Alcuni dipendenti sono con noi da 25 anni, altri da un anno  quindi, un grazie ai dieci autisti soccorritori dipendenti, all’amministrativa e alla coordinatrice. Siamo grati anche a tutti coloro che si stanno adoperando per la buona riuscita del quarantennale».

La Croce Bianca Rivalta di Torino, associata Anpas, può contare sull’impegno di 148 volontari, di cui 66 donne, e 12 dipendenti grazie ai quali ogni anno svolge oltre 12 mila servizi con una percorrenza di circa 305 mila chilometri. Effettua servizi di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto di persone disabili e interventi di protezione civile.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 80 associazioni di volontariato con 15 sezioni distaccate, 10.658 volontari (di cui 4.254 donne), 5.498 soci, 698 dipendenti, di cui 81 amministrativi che, con 460 autoambulanze, 249 automezzi per il trasporto disabili, 266 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 586.458 servizi con una percorrenza complessiva di 19.532.181 chilometri.

Torino, mercato immobiliare: nel 2023 compravendite -7,7% e prezzi +2,7%

Crescono le zone semicentrali dell’area sud ovest, miglioramenti in microzone periferiche

Presidente Fiaip Gallipoli: “Mercato immobiliare in buona salute. In dieci anni +70% compravendite. Prezzi in rialzo anche nel 2024”.

 

Nel 2023 il mercato immobiliare di Torino registra 14.880 compravendite con una contrazione del 7,7% rispetto al 2022 e un generalizzato aumento dei prezzi del 2,7%. Lo rileva l’Osservatorio immobiliare 2023, condotto dagli agenti immobiliari aderenti a Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). L’andamento è analogo anche nel resto della provincia: con 19.343 transazioni si registra un calo dell’11,2% e un lieve incremento dei prezzi dell’1,5%. Complessivamente nel torinese ci si contano 34.223 compravendite concluse nell’anno con il -9,7% rispetto all’anno precedente.

“Un buon numero di compravendite e i prezzi in crescita mostrano un mercato ancora dinamico e in buona salute”, commenta Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino.“Nonostante la diminuzione delle transazioni, i prezzi nel 2023 sono in aumento, con incrementi maggiori nel capoluogo rispetto al fuori porta. Un costante e lieve rialzo che caratterizza il mercato torinese degli ultimi anni”.

ANALISI GENERALE

“Il 2023 segna il primo calo nelle transazioni di tipo abitativo, che interrompe la crescita del mercato iniziata nel 2014”, commenta Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino. “Tuttavia il numero di transazioni resta alto, se paragonato ai volumi pre-Covid rappresenta il +9%. Bisogna infatti ricordare che nel biennio 2021-2022 c’è stata la migliore performance in termini di vendite dell’ultimo decennio. In 10 anni si è registrato oltre il 70% in più di compravendite”. A Torino nel 2013 sono state concluse 8.575 vendite, mentre nel 2023 14.880 (+73,5%).

L’aumento dei tassi di interesse sui mutui ha penalizzato il settore: c’è stata più difficoltà ad accedere al credito e l’inflazione ha determinato maggiore prudenza e minore disponibilità di spesa. Il quarto trimestre dell’anno segna per la prima volta una quota di compravendite con mutuo al di sotto del 40% (fonte Omi). Mentre nell’anno la frenata delle stipule è intorno al 30% in meno rispetto all’anno prima.

Questa difficoltà si è tradotta nello spostamento di parte della domanda abitativa verso il mercato della locazione, circa il 5%, con un conseguente aumento dei canoni di circa il 2,5%.
Al contempo, chi si è visto negare il mutuo o si è trovato davanti a una rata troppo alta da sostenere ha spostato l’intenzione di acquisto su un immobile più accessibile, anche spostandosi in una zona limitrofa alla sua prima scelta.

I valori delle case vedono aumenti del prezzomedio al metro quadro in tutte le zone. Gli incrementi più significativi sono nelle aree semicentrali, come San Paolo, Parella, Cenisia, Santa Rita, Pozzo Strada, San Salvario e Aurora, ma anche alcuni quartieri periferici registrano aumenti di valore come Lingotto, tra i più alti in termini percentuali, Mirafiori sud e anche Barriera di Milano, che segna un lieve aumento. Incrementi determinati dal miglioramento delle infrastrutture in alcune microaree o sottozone.

“Il tasso generale di crescita – spiega la presidente Fiaip, Claudia Gallipoliè dovuto soprattutto ai prezzi delle abitazioni nuove, che segnano gli aumenti più consistenti, anche dell’8%. Il motivo principale è riconducibile all’inflazione e agli elevati costi delle ristrutturazioni, circa mille euro al metro quadro, che impattano sul prezzo finale di vendita dell’immobile”.

Seppure in modo più contenuto, anche i prezzi delle abitazioni esistenti e da ristrutturare sono in rialzo, trainati dagli incrementi degli immobili riqualificati. Una dinamica evidente nelle zone in cui vi è stata una forte accelerazione delle riqualificazioni: lo stock degli appartamenti da ristrutturare si riduce e con una minore offerta il prezzo cresce. Il centro per esempio è stato protagonista di diverse opere di riqualificazione e i prezzi hanno visto un lieve rialzo. Lo stesso vale per le aree semicentrali e alcuni quartieri più periferici in cui sono stati realizzati palazzi nuovi, importanti opere di riqualificazione o nuove infrastrutture.

Inoltre, le diverse agevolazioni fiscalisull’efficientamento energetico, ovvero sulle ristrutturazioni in generale, hanno indubbiamente favorito le vendite degli immobili da riqualificare, spronando il mercato dell’usato.

“Vi è un indissolubile legame tra infrastrutture e mercato immobiliare – sottolinea la presidente Fiaip Torino – più la viabilità è buona e ci sono riqualificazioni, più nascono servizi, il tessuto sociale e la zona migliorano e il mercato immobiliare cresce”.

Il resto della provincia vede una contrazione dei volumi più consistente rispetto al capoluogo e un più contenuto aumento dei prezzi.

“Al di là delle oscillazioni percentuali anno su anno – commenta il vice presidente di Fiaip Torino, Andrea Franchetto – il numero di compravendite concluso nel 2023 rivela un mercato attivo, in cui non si è affatto spento l’interesse di vivere fuori città o di avere una seconda casa nel verde in cui rifugiarsi nel tempo libero. Infatti le oltre 19mila compravendite concluse nel 2023 rappresentano un numero importante, quasi il 14% di vendite in più rispetto ai tempi pre Covid.  Guardando l’intera provincia sono state vendute oltre 34mila case, ossia il +11,6% rispetto al 2019. E dal 2013 si è passati da quasi 20mila compravendite a oltre 34mila concluse in un anno (+70)”.


PREVISIONI

“La prospettiva per il 2024 è che ci sia unassestamento del mercato con un numero di compravendite in linea con il 2023 e prezzi in lieve aumento”, commenta la presidente di Fiaip Torino, Claudia Gallipoli. “L’ipotesi di crescita del mercato è legata al possibile calo dei tassi sui mutui ed è attesa sul secondo semestre dell’anno”.

Nel sentiment registrato dagli agenti immobiliari associati a Fiaip circa il 55% ritiene che il mercato resti stabile, il 25% pensa stia migliorando, mentre il 20% teme un ulteriore calo. Circa il 70% degli agenti ritiene che i prezzi siano in leggero aumento anche nel 2024, con una stima tra l’1 e il 2%.

“Le zone su cui si prevede una maggiore crescita restano quelle semicentrali, insieme a qualche microzona più periferica” commenta la presidente. “Oltre il centro, in cui andranno a completarsi importanti opere di riqualificazione – aggiunge – Vanchiglia ha una buona prospettiva: un quartiere ben posizionato, ricco di servizi, a due passi dal centro, dal verde del Po e dalle università. L’offerta immobiliare accosta appartamenti di alto pregio riqualificati, che spingono le quotazioni in alto, a un’offerta ancora ampia di alloggi apprezzabili ma da sistemare, con prezzi competitivi che stimolano la ricerca per investimento”.

“Fuori Torino lo sviluppo infrastrutturale incide positivamente sulle zone urbane con ricadute favorevoli sul mercato immobiliare”, spiega Lucia Vigna, delegata alla Comunicazione Fiaip e membro del Centro studio. La nuova linea ferroviaria Torino-Ceres, che collega l’aeroporto di Caselle, sta già rivelando questa dinamica sui comuni interessati dal collegamento.

“A pochi mesi dall’inaugurazione del tratto ferroviario – sottolinea – si riscontra un sensibile aumento di interesse nella ricerca di case in zone come Cirié, San Maurizio Canavese e Caselle, ma si stanno notando movimenti interessanti in tutte le Valli di Lanzo, con Lanzo capofila, seguito da Ceres. La previsione è dunque che queste aree potranno registrare nel corso del 2024 un migliore andamento immobiliare”.


QUARTIERI E PREZZI

I prezzi delle case nella città di Torino registrano nel 2023 un aumento di circa il 2,7% con una quotazione media generale di circa duemila euro al metro quadro. L’incremento dei prezzi interessa tutte le zone, ma le variazioni maggiori si hanno nei quartieri semicentrali, soprattutto nell’area sud ovest. Positive anche le quotazioni in alcune zone periferiche, determinate dal miglioramento specifico di alcune sottozone o di particolari tratti di strada.

Capofila dei valori in positivo è la zona Parella-Aeronautica con il +5% e un prezzo medio al metro quadro di 1.700 euro. Una zona residenziale che beneficia della vicina metropolitana, in cui sono sorti palazzi di nuova costruzione o sono state eseguite importanti opere di riqualificazione, estetica o energetica.

Segue la zona Lingotto con un aumento del 4,5% e un prezzo medio al metro quadro di 1.400 euro. Forte impulso è stato dato dalla nuova viabilità e dalla stazione metropolitana, dal grattacielo della Regione e dal numero di persone che ora gravita nella zona.

“Le quotazioni restano comunque diversificate: ci sono vie e isolati con stabili più belli e in posizioni migliori, i cui valori registrano i maggiori aumenti, ma ci sono anche vie interne al quartiere degradate con immobili fatiscenti, i cui valori al metro quadro restano sotto la media”, precisa la presidente della Fiaip.

Anche la vicina Nizza Millefonti vanta un aumento del 4% con un prezzo medio al metro quadro complessivamente più alto, 1.730 euro.

Le migliori variazioni dunque si rilevano nell’area sud ovest della città. Importanti aumenti di prezzo per Cenisia e Pozzo Strada, rispettivamente del 4 % (2.285 euro al mq) e 4,2% (2.040 al mq). Entrambi i quartieri confermano la crescita dei valori già evidenziata nel 2022. Pozzo Strada è un quartiere residenziale, ben servito, protagonista di diverse opere di riqualificazione energetica, come il complesso condominiale Teodosia. Anche Cenisia, che ha dalla sua la vicinanza a tanti servizi, vede valori in salita grazie alla buona influenza dell’Energy Center del Politecnico e delle Officine Grandi riparazioni.

Zona San Paolo registra il +4% dei prezzi (2.000 euro al mq), Mirafiori Sud il 3,8% (1.420 euro al mq), Mirafiori Nord il 3,6% (1.490 euro al mq) e Santa Rita il 3,5% (1.770 euro al mq).

Sono aree che riprendono vigore e che vivono un cambio generazionale, ideali per famiglie e studenti. Santa Rita, per esempio, vede una più vivace ricerca di abitazioni, grazie anche al fermento degli eventi sportivi, ai parchi e ai tanti servizi.

San Salvario riprende quota dopo qualche anno sottotono e segna il +4% (1.975 euro al mq).San Donato prende il 3% (1.630 euro al mq): a trainare in alto i valori è il reticolo di vie tra corso Francia, via Cibrario e piazza Statuto, dunque l’area prossima al centro, meno significativi invece i valori verso corso Regina e corso Umbria, fino a Parco Dora. Bene anche Cit Turin, che registra il 2,8% (2.600 euro al mq).

A colpire positivamente è anche la zona Aurorache vanta il 4% in più dei valori con un prezzo medio al metro quadro di 1.390 euro.

“A giocare a suo favore è la nuova viabilità di corso Principe Oddone, che ha dato respiro all’area, stimolando l’avvio di lavori di riqualificazioni dei palazzi storici che si affacciano sul corso”, spiega Lucia Vigna del Centro studi Fiaip. Anche spingendosi all’interno, verso la basilica Maria Ausiliatrice e il museo casa Don Bosco, ci sono state varie opere di miglioramento dei marciapiedi che stanno gradualmente rendendo l’area più gradevole. Dall’altra parte c’è la buona influenza della Nuvola Lavazza e del primo tratto di corso Regio Parco con il Campus Einaudi, l’affaccio sulla Dora Riparia e la prossimità al centro”.

Interessante anche Barriera di Milano che registra un aumento dei prezzi del 3% dopo anni in ribasso: segna il 3% in più, arrivando a un prezzo medio poco sopra i mille euro al metro quadro. “A favorire l’aumento dei prezzi – sottolinea Vigna – da una parte c’è la nuova stazione di Rebaudengo che collega rapidamente la periferia nord al centro città, dall’altra il progetto di rigenerazione urbanadell’area dell’ex Manifattura Tabacchi (con un nuovo polo universitario e il tracciato della Metro 2) che probabilmente sta dando impulso agli investimenti”.

Anche Vanchiglia vanta prezzi in crescita del 3%, con un valore medio di 2.600 euro al metro quadro. È una zona ricercata, in cui la domanda di case è alta, sia per l’acquisto sia per la locazione, che dà spinta agli investimenti.

Va bene anche la vicina Vanchiglietta: con il 2,3% in più dei prezzi si assesta a circa 2.200 euro al metro quadro. Anche la zona di Borgo Po-Gran Madre-Crimea registra un aumento medio dei prezzi del 2,5% e 2.890 euro al metro quadro. Un’area che insieme al tratto di corso Gabetti (0,5% e 2.870 euro al mq) vanta i valori più alti della città dopo il centro. Più debole l’aumento di Borgo Po verso San Mauro (1,8% e 1.800 euro/mq).

Zona Crocetta riprende quota con il 2,4% in più (2.550 euro al mq), così come Madonna del Pilone-Sassi-Bertolla che è un’altra area in crescita con il 2,4% (2.150 euro al mq).
La zona collinare vede un valore in crescita dell’1,7% (2.420 euro al mq), una ripresa iniziata già nel 2021, dopo qualche anno di calo. Cavoretto ha valori stabili con lo 0,7% in più (2.250 euro al mq).

Il centro di Torino registra nel 2023 prezzi in lieve salita, risultato delle numerose opere di riqualificazione che sono state avviate o realizzate. Complessivamente il centro storico cresce del 2,7%. Piazza San Carlo vede un +2,2% e i prezzi medi più alti di Torino, poco sotto i 4.500 euro al metro quadro.
“In alcune vie, gli stabili di pregio interamente riqualificati, dentro e fuori, possono anche superare questa cifra, controbilanciata da immobili situati invece in tratti meno luminosi, stretti e con il passaggio dei tram, che si mantengono su cifre un po’ meno alte”, commenta la presidente Gallipoli.  Piazza Vittorio cresce del 2,8% (3.580 euro al mq), mentre Piazza Statuto registra il +3,1% (2.975 euro al mq), grazie alla vicina metropolitana e ai recenti investimenti immobiliari nell’area circostante.

Le altre zone registrano aumenti di prezzo più contenuti tra l’1 e il 2%. Lucento registra un miglioramento del 2% nei valori delle case (1.250 euro al mq): è influenzata positivamente dalla Continassa e dallo stadio della Juventus. Ne beneficia anche zona Vallette, in cui le abitazioni prendono l’1,3% (1.160 euro al mq).

Borgo Vittoria e Madonna di Campagnahanno un modesto aumento dei prezzi delle abitazioni, che salgono rispettivamente dell’1,2% (1.285 euro al mq) e dell’1,6% (1.250 euro al mq).

La zona di Regio Parco Sud (verso il confine con Aurora) registra l’1,5% in più nei prezzi (1.800 al mq). Mentre la zona Regio Parco-Barca segna il +1,6% (1.310 euro al mq).

Falchera-Villaretto è l’area più esterna della città, vede una lieve aumento dei prezzi dell’1,7%, soprattutto nella zona di Villaretto. Il prezzo medio è di 900 euro al metro quadro, presenta diverse abitazioni fatiscenti i cui valori talvolta non arrivano a 600 euro al metro, ma ci sono anche degli appartamenti graziosi, ben rifiniti, che superano i mille euro al metro.


LA PROVINCIA

Nel 2023 la provincia di Torino vede un maggiore calo di compravendite rispetto al capoluogo: con 19.343 scambi segna il -11,2%, tuttavia i prezzi salgono dell’1,5%.

Dall’analisi svolta da Fiaip Torino sui dati dell’Agenzie delle Entrate, il calo delle transazioni ha attraversato tutti i trimestri dell’anno, passando dal -9% dei primi tre mesi al -17% del terzo trimestre, gli ultimi tre mesi dell’anno invece hanno visto un rallentamento della caduta con il -4,6%.

La cintura di Torino registra gli aumenti dei prezzi medi di vendita più alti, circa il 2%; il resto della provincia, quindi i comuni più distanti da Torino, non mostrano particolari incrementi, ma una tenuta del valore, segnando il +0,7%. Anche l’area sciabile registra quotazioni in lieve aumento, circa l’1,8% rispetto al 2022. “I centri città e le aree in prossimità delle stazioni sciistiche vantano gli incrementi più alti. I comuni che nell’ultimo anno hanno registrato i maggiori aumenti di valore al metro quadro sono Sauze d’Oulx e Pragelato, meno Sestriere e Bardonecchia, che restano sostanzialmente stabili, tra lo zero e l’1%”, spiega Pietro Teta, membro del Centro studi Fiaip.

Rivoli, Moncalieri e Collegno sono i comuni con le variazioni più alte, in cui le percentuali di aumento dei prezzi nelle zone centrali sfiorano il 4%. Hanno posizioni strategiche e collegamenti diretti con Torino. Lo sviluppo della metropolitana fino a Rivoli darà ulteriore vigore alla zona, spingendo ulteriormente i prezzi. A Collegno, Borgata Paradiso è il quartiere su cui gravita la maggiore ricerca di case e che mostra i valori più alti.


COMMERCIALE

Il settore commerciale a Torino nel 2023 registra un lieve incremento delle compravendite di immobili destinati a negozi e uffici con un andamento stabile dei prezzi e in leggero rialzo.

Dall’elaborazione Fiaip Torino sui dati provvisori dell’Agenzia delle Entrate, le transazioni di negozi e laboratori lo scorso anno sono state a Torino 1.051 con un aumento del 4,4% rispetto all’anno prima (3,6%), in provincia con 676 (+13,2) e complessivamente si sono registrate 1.727 transazioni (+7,6%). Andamento analogo per il comparto degli uffici: a Torino si è registrato il 4,7% con 253 transazioni, nel resto della provincia si sono conclusi 163 passaggi di proprietà (+19,4) e complessivamente nel territorio ci sono state 416 scambi con un aumento degli scambi del 10%.

Dopo le significative perdite di valore degli anni passati, i prezzi nel 2023 restano stabili, complice l’inflazione e il generale aumento del costo della vita. A Torino, gli uffici registrano una media di aumento dei prezzi dell’1,3%, mentre i negozi lo 0,5% (centro +2%, semicentro +0,5% e periferie -1%).

“Si tratta di un mercato contenuto e marginale, spesso interessato dalla possibilità di un cambio di destinazione d’uso, per trasformare l’immobile in un’abitazione – commenta Aurelio Ameriodel Centro studi Fiaip -. L’aumento delle vendite, pur attestandosi su numeri modesti, trova il favore di prezzi che non hanno subito particolari aumenti”.

 

BOX E POSTI AUTO

Il mercato dei posti auto e dei box segue prevalentemente quello residenziale e nel 2023 vede prezzi in crescita di circa dell’1,7% e uncalo delle compravendite rispetto al 2022 di circa il 6% a Torino, con quasi 6mila compravendite, e del 10% nel resto della provincia, dove sono stati venduti oltre 14mila box auto in un anno.

Gen LAD, una nuova generazione si mette in mostra

 

La Summer Exhibition del LAD – Liceo Artistico del Design

venerdì 31 maggio | ore 18.00 – 22.00

via Garibaldi 5 – via Barbaroux 25 – piazza E. Filiberto 11

 

Il LAD – Liceo Artistico del Design di Torino apre le sue porte il 31 maggio a partire dalle ore 18.00 per Gen LAD – Summer Exhibition, il tradizionale appuntamento di fine anno scolastico in cui gli studenti espongono il meglio dei propri lavori e project work presso le diverse sedi della scuola, tutte comprese all’interno del centro storico della città, nella cornice della zona suggestiva del Quadrilatero Romano.

 

Il LAD è un liceo artistico privato, fondato nel 2020, che consente a studenti dai 14 ai 18 anni un percorso di studi innovativo con relative certificazioni in cui viene valorizzato il massimo potenziale di ogni studente attraverso una didattica personalizzata che prepara sia al mondo dell’accademia che al mondo del lavoro; Design, Arte, Tecnologia, Scienze, Matematica, Lingue, Letteratura, Storia e Filosofia è il ventaglio articolato di tutte le materie contenute nel piano didattico del Liceo.

 

Gen LAD invece è il titolo che, parafrasando la definizione della Gen Z, sintetizza la missione del liceo che grazie all’applicazione di una didattica innovativa, frutto dell’esperienza maturata in campo internazionale dal direttore Guido Icardi, architetto e designer, vuole formare una nuova generazione di giovani, non solo altamente preparati sulle materie artistiche, ma capaci di attuare le teorie del cambiamento e di diventare agenti culturali, impegnati per lo sviluppo e il miglioramento della società.

 

La Summer Exhibition in particolare è l’esito finale in cui il talento dei ragazzi/e iscritti/e raggiunge la sua versione più compiuta attraverso l’esposizione dei loro lavori che sono l’espressione diretta del percorso educativo che li ha guidati durante l’ultimo anno scolastico.

Anche il format è estremamente originale, perché si tratta di un evento collettivo a tappe, una vera e propria maratona artistica, che parte alle ore 18.00 dalla sede di via Garibaldi 5 in cui è esposta la collettiva degli studenti con indirizzo Architettura, Arte e Design, per spostarsi alle ore 19.00 nella sede di via Barbaroux 25 con alcune installazioni artistiche e una serie di talk tenuti dagli studenti e infine approda dalle ore 20.00 nello spazio della Conserveria in piazza Emanuele Filiberto 11 con la personale dedicata lal tema dell’accettazione di Eva Cera.

 

Espongono: Luca Algozzini, Rebecca Barra, Alice Chen, Amanda De Moraes, Viola Faoro, Virginia Faoro, Carla Ficcadenti, Irene Fiorina, Asia Krissaane, Emma Losasso, Annamaria Mauri, Aurora Palermo, Lucrezia Panero, Eva Pasqual, Lucia Pautassi, Margot Pirjol, Estelle Russo, Velvet Soto, Letizia Taranto.

Parlano: Alice Chen – Le Lezioni Americane di Calvino e l’eleganza per il XXI secolo, Virginia Faoro – Tribù GEN Z, Asia Krissaane – Urla di libertà: unirsi contro l’infibulazione nel mondo, Margot Pirjol – Architettura: lo spazio per la liberazione e Morgan Icardi – Benvenuti nell’era del profondamente umano.

 

Questa occasione, unica nel suo genere, è il modo più immediato per venire in contatto con la ricchezza educativa offerta dal LAD, una delle prime scuole diffuse, esistenti a Torino, e per conoscere da vicino i suoi metodi educativi di moderna concezione grazie alle opere finali e alle presentazioni realizzate dai suoi studenti che fin dal primo anno hanno modo di mettere in pratica le ore di lezione e di insegnamento.

 

L’installazione che chiude la maratona di Gen LAD si chiama Accettazione” ed è una serie di quattro opere, che Eva Cera, giovane artista nata il 13/07/ 2008, ha utilizzato e utilizza per ricercare il suo posto nelle mappe del vivere e comprendere le “cose” del mondo. “Accettazione” parte da una valutazione della percezione del giudizio degli altri sulla propria persona per poi evolvere in una dimensione di valutazione ed esplorazione personale, quindi accettazione di sé nella comprensione dell’altro.

Nonostante la giovane età è uno sguardo adulto sul mondo. Eva prende lo spazio della relazione e lo interroga sezionandolo, creando nuove prospettive, accompagnando il fruitore a guardare e a percepire lo spazio in modo nuovo, con occhi nuovi. Stimola una riflessione sulla relazione che sta dentro lo spazio.

Con Accettazione 1 genera un campo prospettico improntato alla sintesi del pensiero che analizza per capire.

Con Accettazione 2, come in una cronaca emozionale, supera il pensiero analitico per modellare superfici e connessioni intricate che suggeriscono emozioni, pensieri, pregiudizi e giudizi, parti centrali nelle relazioni tra persone. Prospettive emozionali che Eva registra nel suo pensare e nel suo agire l’arte.

Con Accettazione 3 le definizioni interrogate, vengono decostruite e si frantumano, rimettendosi in gioco.

In accettazione 4, queste parti del discorso, che sono state scomposte, valutate, ripensate, attraverso le domande che Eva ha dimostrato di sapersi porre durante tutto il processo progettuale e creativo, arrivano a ricomporre un nuovo spazio. Lo spazio della cura, di sé, degli altri, la cura nelle relazioni tra le persone. È uno spazio che ci accetta, accoglie, rassicura, che ci fa pensare, che ci prepara alla prossima fase del cammino artistico di Eva. Questo andare avanti, questo procedere, questo spazio che noi tutti desideriamo frequentare, nel pensiero dell’arte.

Accettazione è uno spazio di crescita collettiva e individuale, per guardare le cose da molteplici prospettive, una spinta ad andare oltre i nostri limiti, per stimolare nuovi pensieri, domande e dubbi. Ci aiuta ad accettarci e ci permette di metterci in discussione, in uno spazio in cui ci sentiamo accolti, apprezzati e inclusi (Eva Cera).”

 

 

 

Per partecipare a Gen LAD è necessario prenotare entro giovedì 30 maggio scrivendo alla mail info@liceodeldesign.com o via Whatsapp 377.4846336.

“Paratissima Talents 2024”, talenti in mostra

 

Designati i tre finalisti del “Premio Fondazione BuonoLopera”, che a “Villa Chiuminatto” esporrà le loro opere

Due torinesi ed una pugliese di Bari. Tutti giovanissimi. In occasione di “Paratissima Talents”, la mostra dei “talenti” emergenti di “Paratissima” (visitabile fino al 2 giugnonelle ex-scuderie della “Cavallerizza”, in via Verdi 5 a Torino), la “Giuria” composta dal fotografo maestro dello “still life” Giulio Buono, Eleonora Innocenti Sedili (sensibile esperta di “Arti Visive Contemporanee”) e Laura Tota (curatrice indipendente di progetti legati alla Fotografia e all’arte contemporanea), ha decretato i nomi dei tre artisti che maggiormente si sono distinti per “talento”, “tecnica” e “contemporaneità di linguaggio”: il torinese Daniele Accossato, la  barese Crissi Campanale e Silvia Loi, operante e residente sotto la Mole.


Le opere vincitrici saranno esposte a
“Villa Chiuminatto”, sede della “Fondazione BuonoLopera” (che per la prima volta sostiene la “Rassegna” con la costituzione di tre montepremi in denaro), da venerdì 13 a domenica 15 settembre, in occasione dellaterza edizione di “Eclectic Estival”, “il Festival benefico, anticonvenzionale ed eclettico, fin dal nome”, che propone quattro concerti in due giorni.

Sabato 14 settembre è in programma la premiazione dei tre giovani talenti artistici.

Costituita nel dicembre del 2021 per volontà di Stefano Buono e Maribel Lopera Sierra, la “Fondazione BuonoLopera” ha sede in “Villa Chiuminatto” nel cuore della “Crocetta” di Torino, un edificio dallo “stile eclettico” con una storia lunga un secolo, di cui la “Fondazione” vuole essere, allo stesso tempo, portavoce e custode. “Nostro primo obiettivo – sottolineano Stefano Buono e Maribel Lopera Sierra – vuole essere quello di porci come una ‘fucina’ che accoglie e sostiene iniziative ‘no profit’ in campo sociale, artistico, culture e formativo grazie all’erogazione di ‘borse di studio’”. “Un’attenzione particolare – proseguono – è rivolta all’organizzazione di ‘eventi benefici’, mossi dal desiderio di creare momenti di spettacolo e di bellezza vocati alla raccolta fondi nei confronti di progetti sociali particolarmente meritevoli”.

 

Ma  chi sono i tre giovani di “Paratissima Talents 2024”, premiati dalla “Fondazione BuonoLopera”?

 

Daniele Accossato, scultore, ci propone opere sorprendenti, dissacranti, estrose e “spudoratamente” immaginifiche. “Icone ingabbiate”. I grandi miti, le icone della scultura classica nascono dalle sue mani attraverso “materiali duraturi” (come resine, cemento, bronzo o ceramica) per poi “essere maltrattate, celate, costrette, sacrificate, tirate giù dal piedistallo e messe strettamente, senza pudore, a confronto con l’osservatore”. Accossato crea (e con grande abilità plastica) per poi “distruggere” o “nascondere”. Le sculture vengono infatti esposte “nei loro involucri di trasporto, in casse/gabbie che sono a un tempo protezione e prigione”. La ricerca dell’artista è di continua sperimentazione, ma anche “un gesto di sfida nei confronti della mercificazione dell’arte, anche di quella più ‘sacra’ e intoccabile”.

 

Crissi Campanale opera, in “Counting time 1.3” unendo “performance” e arte visiva in un improbabile atto meditativo: riportare su carta, secondo dopo secondo, lo scivolare del tempo sotto forma di una serie progressiva di numeri. Atto vano, attraverso il quale “l’artista invita lo spettatore a riappropriarsi della propria esistenza, ribaltando la prospettiva che vuole il tempo come risorsa sempre scarsa, da non sprecare, da impiegare solo in un’ottica di costante produttività”. Perdendo di vista, nel frattempo, l’essenza dell’esserci. “Il qui ed ora”.

“Unrealiable Evidence”. “Prova inaffidabile”. C’è la prova incontrovertibile dell’inaffidabilità e dell’effimero dei nostri “archivi”, del nostro “passato” registrato e catturato in origine per essere “eterno”, eppure “sbriciolato” dallo scorrere del tempo in risultati sempre nuovi e inediti, nelle opere di Silvia Loi. “In ‘Unrealiable Evidence’, il VHS subisce e reca su di sé le perturbazioni del tempo: il suo aspetto interrotto, rovinato, frammentato rimanda ai ricordi d’infanzia, a momenti offuscati simili a vuoti di memoria. I filmati, appartenenti alla famiglia dell’artista, vengono erosi gradualmente dalle nuove esperienze vissute, sfuggendo progressivamente e in modo ineluttabile dalla mente”. Per non tornare più e farsi beffa della memoria.

 

Gianni Milani

 

Nelle foto: Villa Chiuminatto, Stefano Buono e Maribel Lopera Sierra; Opera di Daniele Accossato; Opera di Crissi Campanale; Opera di Silvia Loi

 

BIWILD, il progetto per i giovani nato dai giovani

al 4 giugno al 7 giugno i primi appuntamenti della seconda edizione del festival dei giovani che animerà il Biellese

Un calendario ricco di attività, performance e workshop ideate da StileLibero a Palazzo Ferrero al fianco della storica Giornata dell’Arte di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto in programma il 7 giugno

Concerto aperto al pubblico la sera del 6 giugno a Palazzo Ferrero.

Screenshot 2024-05-28 155025.png

BIWILD, il progetto per i giovani nato dai giovani biellesi ideato da Città di Biella, Fondazione BIellezza, Associazione Stilelibero e Fondazione Pistoletto Cittadellarte, sta per tornare con un calendario ricco di appuntamenti dedicati al vivere la comunità attraverso esperienze culturali, creative e multisensoriali che sfruttano le potenzialità di un territorio che vanta storia e bellezze. I giovani, autentici promotori di un rinnovato impegno sociale orientato al futuro, sono il fulcro di un programma dedicato che mira a valorizzare le loro esigenze, sfruttando appieno il loro potenziale e coinvolgendoli attivamente

Nel palinsesto, una serie di attività interconnesse si fondono in un contesto che celebra il legame con la natura, dove l’elemento “Wild”, ovvero la “selva”, rappresenta la sfida quotidiana da affrontare attraverso forme espressive contemporanee.

Il programma vedrà susseguirsi diversi appuntamenti speciali a cominciare dal 4-5-6 giugno con la raccolta di workshop e performance legate all’arte in ogni sua forma ideati da Stilelibero fino al 7 giugno con la Giornata dell’Arte di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto ormai un appuntamento fisso di inizio estate per i giovani studenti biellesi.

Screenshot 2024-05-28 154836.png

Stilelibero svilupperà attentamente il tema della natura, dell’arte e dell’incontro culturale negli spazi di Palazzo Ferreroin collaborazione con artisti e figure professionali connesse con il vivere moderno. Si susseguiranno diversi workshop ed incontri culturali, come il laboratorio di arte urbana e street art condotto da Mrfijodor – artista urbano e muralista contemporaneo – nel quale si esploreranno le tecniche fondamentali, come lo spray e il pennello o quello di performing art guidato da Gigi Piana che offrirà uno sguardo inedito sulle possibilità espressive legate al corpo e alle molteplici vie in cui esso dialoga attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea.

Artenaute-Dipartimento educazione Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli proporrà in esclusiva per BIWILD 2024 “mimETICA, esplorare la natura attraverso l’arte contemporanea”: un workshop in due giornate che intende legare i linguaggi e i materiali dell’arte contemporanea alla natura. La musica è invece protagonista del workshop “Vox UltraPop” con la partecipazione di Riccardo Ruggeri che creerà un percorso pratico per chi vuole iniziare a prendere consapevolezza della propria voce. Maria Laura Colmegna guiderà , il 4 giugno, l’avvolgente incontro culturale “Parole Selvagge” per esplorare lo strumento del diario quale mezzo di analisi di sé, di narrazione politica e storica. Sempre il 4 giugno alle ore 10.30 gli studenti delle scuole superiori saranno invitati a partecipare al workshop “Intervista a uno scrittore” con la possibilità di partecipare al concorso Una Domanda per autore, nell’ambito del Premio Biella Letteratura Industria, con protagonista Beppe Anderi. Nelle giornate del 4 e 5 giugno dalle ore 13.30, Simone Russo intavolerà una chiacchierata educativa, formativa e di confronto sul tema dell’alcol “mi diverto solo se bevo” che terminerà con la possibilità per gli studenti di preparare un cocktail analcolico. Infine, sempre il 4 giugno, Daniele Statella-Nuvolosa catturerà l’attenzione intorno al tema del fumetto con il workshop “Come creare un fumetto” fornendo spunti, riflessioni ed esperienze personali.

Artigianalità e spiritualità per creare il proprio animale guida attraverso il workshop “My Spirit Animal” condotto da Monica Mauro (Laboratorio la Locomotiva) in programma il 5 giugno: realizzare un manufatto utilizzando l’antica arte della cartapesta e sfruttando materiali di riciclo. Il mondo della navigazione e le sue opportunità saranno invece il tema centrale dell’inedito workshop “I mestieri del mare” condotto da Philippe Rousseau e soci LNI che forniranno un punto di vista professionale, architettonico ed ingegneristico sul mondo nautico a 360 gradi. 

Il fitto programma si conclude il 6 giugno con la produzione immersiva e partecipativa del Teatro Stalker “Steli”, alle ore 21.00 nei giardini di Palazzo Ferrero. Un evento divertente e vivace, “Steli” è una performance straordinaria, interattiva e colorata ideata da Gabriele Boccacini nell’ambito del progetto di ricerca Reaction realizzato in collaborazione con il dipartimento di Educazione del Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli (Torino). Gli spettatori diventano protagonisti attivi contribuendo alla creazione di una vera installazione contemporanea, formata da bastoncini colorati, la cui forma sarà definita dalla fantasia e dalla cooperazione di adulti e bambini mentre I performer ne tracceranno le fondamenta. A seguire, dalle 22.00 alle 24.00, chiuderà la serata il concerto “Kaliba” con Riccardo Ruggeri, Giovanni Panato, Giulia Nale, Alessio Fiore e I partecipanti del workshop con un modo diverso di fare “karaoke”. L’evento è aperto al pubblico e non necessita di prenotazione.

Screenshot 2024-05-28 155039.png

L’ormai conosciuta e riconosciuta la Giornata dell’Arte e della creatività studentesca (GDA), che coincide e celebra l’ultimo giorno di scuola dei ragazzi biellesi delle scuole superiori di secondo grado, si pone come obiettivo, anche per questa edizione, la valorizzazione dell’espressione della ricchezza artistica. Presso gli spazi della Fondazione Pistoletto Cittadellarte, luogo collettore di co-autorialità artistica e di aggregazione giovanile, le idee dei giovani saranno raccolte e condivise attraverso un percorso condiviso di progettazione sviluppato attorno al tema “Espressione artistica, impatto sostenibile: la moda che ispira il cambiamento”. Questo evento inclusivo e totalmente gratuito, ormai inteso come un rituale che dal 1996 scandisce il momento di passaggio tra l’anno scolastico appena terminato e la pausa estiva, si rinnova grazie all’energia dei giovani, attivi promotori, ideatori e co-produttori dell’iniziativa insieme a Cittadellarte e Accademia Unidee.

Il programma della giornata del 7 giugno prevede, oltre alla parata creativa dalle 12.15 a tema “Vintage” che attraverserà le strade del centro di Biellalaboratori artistici espressivi (body painting, murales, foto e video making etc.), musica dal vivo, installazioni artistiche e momenti di dibattito sulle tematiche urgenti del contemporaneo (parità di genere, ecoansia, giustizia climatica, ecofemminismo etc..) che trovano nel dispositivo del “salotto urbano” l’occasione di confronto libero senza pregiudizi. Una giornata per celebrare la vitalità di una città giovane, piena di idee, entusiasmo e creatività, impegno e partecipazione. Nel pomeriggio segnaliamo il corner dedicato a “Fashion Revolution Italia”, in collaborazione con Fashion B.E.S.T Cittadellarte e gli studenti di Accademia UNIDEE, lo SWAP party, la creazione di un punto di ritiro di vestiti usati in collaborazione con Humana Vintage, l’apertura dell’Universario di Fondazione Pistoletto e proiezione del documentario “Junk-Armadi pieni” con protagonista Matteo Ward. A chiudere attività ludiche come il torneo di Calcio Saponato ed i DJ Set seraliTutti i dettagli nel file in allegato.

Screenshot 2024-05-28 155049.png

BIWILD 2024 è un’occasione, un polo interculturale ed interdisciplinare capace di favorire incontri e relazioni attraverso l’arte in tutte le sue forme, l’espressione e consapevolezza di sè e dell’ambiente che ci circonda; un progetto che accresce il senso di appartenenza e di ri-approprazione dei luoghi del territorio, della cultura delle giovani generazioni grazie ad una partecipazione attiva e diretta dei ragazzi.

 

Per ulteriori informazioni e prenotazioni il sito web ufficiale di BIWILD

Dal 31 maggio a Beinasco è “Volleyball Passion”


Le campionesse europee dell’Usato Garantitosi confrontano con Germania, Lituania e Svizzera

Tre giorni di pallavolo femminile Over 40 nel torneo che tra Beinasco e Borgaretto vedrà al via anche la squadra di Massa e la rappresentava piemontese della UISP.
«La nostra non è solo una realtà sportiva, ma un progetto dal forte significato sociale: l’attività fisica per chi ha più di 40 anni è indispensabile per invecchiare in modo sano e attivo», sottolinea la capitana dell’Usato Garantito, Laura Rossari.

Beinasco, 29 maggio 2024 – Si chiama “Volleyball Passion” ed è il torneo femminile Over 40 che da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno vedrà confrontarsi, nelle palestre “Matilde Serao” di Beinasco e “Italo Calvino” di Borgaretto, alcune tra le migliori squadre europee di categoria.

L’Usato Garantito, sodalizio nato a Rivalta nel 2017 e da due anni con casa a Beinascovincitore per due volte di fila degli European Master Games (nel 2019 a Torino e nel 2023 a Tampere, in Finlandia), concede la rivincita alle svizzere del SWMW (battute in finale a Tampere il 1° luglio del scorso anno) sfidando le temibili lituane del Laime, le rodate tedesche del Germany 50+ e altre due formazioni italiane: le massassi dell’UNVS (vincitrici del torneo “ForOver Volley” disputato nella primavera 2023 ancora a Beinasco) e la rappresentativa piemontese della UISP.

«Questo torneo – spiega Laura Rossari, capitana dell’Usato Garantito – rappresenta un altro passo lungo il percorso di costruzione che la squadra ha avviato sette anni fa e che punta a dimostrare come la donna possa essere sportivamente attiva ad alto livello anche dopo i quarant’anni di età. In Italia manca un campionato specifico per la nostra categoria e, paradossalmente, è più facile misurarsi con avversari provenienti dall’estero. Conosciamo bene le nostre rivali svizzere e non vediamo l’ora di scendere in campo contro le rappresentative di Lituania e Germania per aggiungere altra esperienza a quella maturata finora».

L’Usato Garantito, nato nel rigoglioso alveo del 4Volley (società che opera tra Rivalta, Orbassano, Beinasco e Volvera e che nel 2022 ha festeggiato i suoi primi quarant’anni di vita sportiva), rappresenta un esempio virtuoso di come lo sport possa essere sinonimo di benessere. Composta da 14 atlete di oltre 40 anni (c’è anche chi quest’anno toccherà quota 56), abbina a un’impressionante grinta sottorete una sana dose di ironia che ricorda come si tratti pur sempre di un gioco: dal nome scelto per la squadra fino al motto che campeggia sulla loro maglia “Gallina vecchia fa buon bagher”. «L’Usato Garantito è un generatore di valori positivi. La nostra non è solo una squadra sportiva, ma un progetto dal forte significato sociale: l’attività fisica per chi ha più di 40 anni è indispensabile per invecchiare in modo sano e attivo», sottolinea ancora la capitana Laura Rossari.

A dare lustro al torneo “Volleyball Passion” provvederà anche la rappresentativa UISP del Piemonte che mette insieme una rosa di forti giocatrici, a lungo protagoniste sui parquet della nostra regione. Il torneo comincerà venerdì 31 maggio con le sfide tra Lituania e Germania (Girone 1, a Beinasco) e tra Svizzera e Massa (Girone 2, a Borgaretto). L’Usato Garantito, allenato come sempre da Marcello Longhin, scenderà in campo la mattina di sabato 1° giugno e lo stesso farà la rappresentativa UISP Piemonte. Le finali sono in programma nella mattina di domenica 2 giugno, dopodiché nel pomeriggio decolleranno gli aerei che riporteranno a casa le atlete tedesche e lituane.

Formula e calendario del torneo

Due gironi all’italiana da tre squadre ciascuno che si giocano tra venerdì sera e sabato mattina.

L’ordine di classifica determina gli accoppiamenti del turno di InterGirone in programma sabato pomeriggio.

L’ordine di classifica aggiornato con i risultati del turno di InterGirone determina gli accoppiamenti delle finali in programma domenica mattina.

L’ordine di classifica di ciascun girone viene ricavato in base al numero dei punti e, in caso di parità, da, nell’ordine: differenza set, differenza punti, risultato dello scontro diretto.

FORMULA DEGLI INCONTRI e ASSEGNAZIONE DEI PUNTI: ciascun incontro si gioca al meglio dei tre set e può perciò determinare due diversi esiti: vittoria per due set a uno o vittoria per due set a zero.

Nel primo caso vengono assegnati 2 punti alla squadra vincente e 1 punto a quella perdente, nel secondo caso 3 punti alla vincente e 0 alla perdente

COMPOSIZIONE GIRONI:

Girone 1 Girone 2

Usato Garantito (Beinasco, Italia) UNVS (Massa, Italia)

Germany 50+ (Germana) SWMW (Svizzera)

Laime (Lituania) UISP Piemonte (Torino. Italia)

CALENDARIO E SEDE DEGLI INCONTRI:

Venerdì 31 Girone Beinasco (palestra Serao) Borgaretto (palestra Calvino)

Ore 19:15 1 e 2Laime vs Germany 50+UNVS vs SWMW

Sabato 1°

Ore 09:30  1 e 2 Usato Garantito vs Laime UISP Piemonte vs UNVS

Ore 11:00  1 e 2 Germany 50+ vs Usato Garantito SWMW vs UISP Piemonte

Pausa

Ore 14:30     IG 2a Girone 1 vs 2a Girone 2

Ore 16:00     IG 1a Girone 1 vs 3a Girone 2

Ore 17:30     IG 1a Girone 2 vs 3a Girone 1

Domenica 2

Ore 09:00 Finale 3° 4° posto Finale 5° 6° posto

Ore 11:00 Finale 1° 2° posto

Ore 12:30 Premiazioni

Per l’ultimo concerto della stagione della RAI, sul podio DanielHarding, al violino Franz Zimmermann

 

 

Per l’ultimo concerto della stagione della RAI sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai torna uno dei più apprezzati direttori contemporanei Daniel Harding, con Franz Zimmermann al violino.

I due musicisti saranno protagonisti del concerto di venerdì 31 maggio alle 20 all’Auditorium RAI Arturo Toscanini di Torino. Per Harding si tratta del quinto impegno in pochi anni con la compagine RAI, a partire dal suo debutto, avvenuto il 13 dicembre del 2020.

In apertura di serata Harding e Zimmermann proporranno il Concerto gregoriano per violino e orchestra di Ottorino Respighi, composto nel 1921 utilizzando stilemi modali arcaizzanti propri del canto gregoriano, ma anche includendo aspetti timbrici tipici del XX secolo.

Chiude il concerto la Sinfonia  n. 1 in re maggiore di Gustav Mahler nota con il soprannome del ‘Titano’. Il compositore le diede lo stesso nome di un romanzo di Jean Paul.

La pagina si accompagna all’infelice esperienza amorosa vissuta dal musicista con la cantante Johanna Richter a Lipsia, dove la composizione venne ultimata nel 1888. Tenacemente radicata nello spirito del Romanticismo tedesco, è  già proiettata oltre la realtà musicale del suo tempo. La partitura è  tutto un riecheggiaredi richiami alla natura, che mutano dalla serenità pasquale innocente all’inquietudine struggente della modernità.

In occasione dell’esecuzione ad Amburgo nel 1893, Mahler definì quest’opera  “Titano”, un poema sinfonico in forma di sinfonia. Diviso in due parti, comprende la prima parte intitolata “Dai giorni di gioventù: fiori, frutti e spine”, formata dai primi tre movimenti, e la seconda la ‘Comoedia humana’ dagli ultimi due movimenti. Quando Mahler ne diresse la prima esecuzione il 20 novembre 1889 a Budapest, questa sinfonia non aveva ancora raggiunto la sua forma definitiva . Tra i primi abbozzi del 1884 e gli ultimi ritocchi del 1909 trascorsero venticinque anni, l’intero arco creativo del compositore.

 

Mara  Martellotta

La piuma di “Forrest Gump” e la scimmia/dessert di “Indiana Jones”, quando il Cinema è arte

Alla Mole, sino al 13 gennaio 2025, “Movie Icons. Oggetti dai set di Hollywood”

Penso che collezionisti si nasca, è una pulsione che si manifesta prepotente, irrefrenabile, che ti spinge a possedere l’oggetto che ti manca, una continua battaglia tra Eros e Thanatos, una sorta di malattia, per fortuna non mortale.” Luca Cableri è un signore giovanile e alto ed elegante, che da sempre coltiva la passione di raccogliere reperti e oggetti, che ragazzino andava lungo la spiaggia per conchiglie e poi le rivendeva ai turisti, che nell’ultima quindicina d’anni ha viaggiato negli States e che in alcuni di essi, il Wyoming ad esempio, ha ritrovato ossa di dinosauro (specifichiamo: dal cranio di triceratopo allo scheletro completo di un Tyrannosaurus Rex) e che non s’è risparmiato dal portare a casa pietre lunari cadute giù da noi. Che ospita in una sorta di Wunderkammer rinascimentale, in uno splendido palazzo aretino quel Theatrum Mundi che è ora la casa di ogni sua scoperta. Oggi – per un lunghissimo periodo che s’allunga sino al 13 gennaio 2025 – alcune, circa centoventi riguardanti esclusivamente il campo cinematografico, definendole “props” e guardando a quegli oggetti di scena che vengono usati dagli scenografi e dagli arredatori, questi suoi fantasiosi quanto curiosissimi reperti, certo affascinanti per quanti amano il cinema, oggetti che Cableri s’affretta definire “opere d’arte” e che come tali devono essere guardati, sono esposti nella mostra “Movie Icons. Oggetti dai set di Hollywood”, curata dallo stesso Cableri e dal Direttore del Museo del Cinema Domenico De Gaetano, con i prestiti altresì della casa d’aste londinese Propstore, nella Sala del Tempio alla Mole dell’Antonelli. Sei vetrine a ospitare al pian terreno il costume esiguo e antico dei militi spartani di “300”, l’abito scuro di “Men in Black”, quelli inventati per “Armageddon”, “Robocop”, “Io Robot” e la Cosa dei “Fantastici 4”; e poi un lungo anello che si snoda lungo la scala a immagazzinare sogni per gli occhi – e per i ricordi – per i tanti e prossimi visitatori, magari sogni sempre accarezzati e ai quali mai s’è potuto dare un corpo.

La mostra che ci porta a presentare questi oggetti meravigliosi – dice a inizio di conferenza stampa Enzo Ghigo, Presidente del Museo – può essere considerata il proseguimento ideale di quella che l’ha preceduta, “Il mondo di Tim Burton”, chiusa con un vero e proprio successo. È il panorama affascinante di una parte del cinema americano di questi ultimi decenni, un panorama costruito con titoli che tutti abbiamo visto, ragazzi e con le fidanzate, con le famiglie, con i genitori e con i figli, che animano ricordi e suscitano emozioni, che fanno rivivere tantissimi momenti della vita che fin qui abbiamo trascorso.” Una mostra per cui, come in poche altre, la parola d’ordine è lasciarsi trasportare, una mostra che piacerà ad adulti e ai giovani, ai cinefili incalliti che hanno saggiato quelle immagini ma che non hanno mai potuto godere, a pochi centimetri dai loro occhi, di tanta meraviglia, di questo o di quell’oggetto, ai tanti curiosi che forse per la prima volta vorranno oltrepassare l’ingresso della Mole. Se mai ancora ce ne sono. “Quando, più di un anno fa – dice De Gaetano -, Cableri mi ha chiamato per propormi la mostra, la proposta mi ha lasciato abbastanza scettico, forse non ci ho visto l’effettiva curiosità, non ho avvertito quel grandioso panorama che in questo momento abbiamo davanti agli occhi. Poi ci ho ripensato, credo quasi immediatamente, ricredendomi ed è nata una vivace collaborazione che guardando all’unione degli oggetti del Theatrum Mundi e di alcuni di proprietà del Museo e ai tesori di Propstore ha dato vita a “Movie Icons”. Si aggiunge Cableri: “Sono felice che gli oggetti di questa mia collezione possano approdare alla Mole, uno di quei luoghi che più non avrei potuto sperare: anche perché sono convinto che ogni collezione debba essere messa a disposizione del pubblico intero, perché tutti ne possano godere. In altre parole, fare cultura, dando la possibilità a tutti di apprezzarli e ammirarli.”

Poi si inizia a salire la scala ed è un susseguirsi di preziosità e di ricordi, in un allestimento dove predominano i colori scuri e dove in un alternarsi di manifesti dalla presenza immediata e di più o meno grandi “personaggi” che diventano quasi religiosi simulacri di questo Sancta Sanctorum, si affacciano teche ottimamente illuminate a contenere gli oggetti di una vita cinematografica. il mostro di “Alien vs. Predator”, nella sua altezza, nei suoi artigli e nella completa presa delle fauci, capolavoro dell’artista svizzero H.R. Giger, il costume da extraterrestre inventato per “Incontri ravvicinati del terzo tipo” (il pezzo più antico della collezione: esiste anche quello sempre sfuggito, il costume completo di Darth Vader che dal 1977 riempie “Guerre stellari”), il divertente modello di marziano per stop-motion dovuto alla fantasia di Tim Burton e della sua equipe per “Mars Attaks!” (1996), il macabro orecchio a punta (una protesi auricolare in lattice) del vulcaniano Spock, interpretato per l’intera saga da Leonard Nimoy e una ciocca di pelo di Chewbecca, lo scimmione di “Guerre stellari”.

Puoi finalmente toccare il giubbotto di pelle (marrone) utilizzato da Tom Cruise per “La guerra dei mondi” di Spielberg (nella tasca interna è cucita un’etichetta con la scritta “Tom Cruise, Regular Size”: Ray Ferrier lo indossa per l’intero film, pertanto furono prodotti diversi esemplari che ne attestassero il progressivo deterioramento con l’intensificarsi dell’azione), la testa d’automa di “Hugo Cabret” firmato da Scorsese nel 2011, e fa quasi tenerezza quella piuma bianca che abbiamo visto tante, tante volte all’inizio e alla fine di “Forrest Gump”, accanto al cappellino con il marchio “Bubba Gump Shrimp Co.” e all’immagine del protagonista Hanks con Gary Sinise a reclamizzare il cocktail di gamberi sulla copertina di “Fortune”. E ancora i guantoni di Rocky, la macabra testa di scimmia usata per il dessert di “Indiana Jones e il tempio maledetto” nel palazzo di Pankot, gran finale dopo gli occhi in brodo con questo cervello di scimmia semifreddo servito direttamente dentro il cranio aperto del povero animale, il tricorno posto sulla testa di Johnny Depp nei “Pirati dei Caraibi” e una delle tute di salvataggio di quello strappalacrime che è stato per tutti noi “Titanic”, come – vera opera d’arte vista da vicino, quando già ci aveva entusiasmato al cinema, sofferenza ed emozioni perfette, quasi tre anni di lavoro perché ne uscisse il capolavoro che sarebbe stato, indossato da Doug Jones durante le riprese – la maschera dell’uomo anfibio per “La forma dell’acqua” di Guillermo Del Toro.

Non mancano “I Flintstone” e non manca “Jurassic Park”, non mancano le tavolette di cioccolato della dolce “Fabbrica” narrata da Burton, non mancano i ricordi di Harry Potter, come la sua bacchetta, 28 centimetri che sono l’unione dell’agrifoglio sempreverde e di una piume di fenice che è simbolo di rinascita, come quella di Voldemort nel “Calice di fuoco”. In un incrociarsi di epoche e di stili, di storie e ancora di emozioni, la spada di “Excalibur” e il mitra Thompson tolto dalle immagini che vedevano l’Oscar Sean Connery combattere negli “Intoccabili” l’Al Capone di De Niro e gli altri cattivoni, le fiches e le carte che vedono al tavolo da gioco Bond, James Bond, in Casino Royale, i costumi che tutti abbiamo davanti agli occhi della triade Superman/Matman/Robin per continuare con quello rossoblù di Spider Man. Altro oscarizzabile nel 2004 per i Migliori Effetti Visivi, il tentacolo del dottor Octopus (Alfred Molina) in “Spider-Man 2”, un supplizio di complessivi 45 chilogrammi composto da un corsetto, una cintura di metallo e gomma, una colonna vertebrale in gomma e quattro tentacoli di gommapiuma lunghi circa 2,5 metri. Per tacere del martello di Thor, della mano dell’Incredibile Hulk, dello scudo di Capitan America dai cerchi concentrici di colore rosso e bianco e con al centro una stella bianca su un fondo blu, calcolato il tutto sul mercato per un gruzzoletto che va ben oltre il milione di dollari. Degli artigli di Volverine, del modello di uno dei Gremlins, del modellino dello “Squalo”, della maschera dell’orripilante Hardy Kruger e dell’inquietante modellino, palloncini multicolore in una mano, si Pennywise, alias “It”, che il suo costruttore, Bart J. Mixon, aveva voluto “il più innocuo e amichevole possibile”.

Accanto alle autorità del Museo e al collezionista Luca Cableri, erano presenti in conferenza stampa Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, compagni di vita e di arte, scenografi e molto di più entrambi, sei premi Oscar in due – per “The Aviator” e “Hugo Cabret” di Scorsese e per “Sweeney Todd” di Tim Burton, applauditissimi, la sera avrebbe ricevuto la Stella della Mole e tenuto una Masterclass. Chi stende queste note ha avuto la fortuna di percorrere gran parte del percorso attraverso quelle opere d’arte con la parte femminile della coppia: e tra commenti e sorrisi e ricordi e apprezzamenti, ha visto come un premio Oscar rimanga stupefatta, sempre, in ogni momento, davanti alla magia del cinema. E dei tanti che vi lavorano all’interno.

Elio Rabbione

Nelle fotografie di Stefano Guidi, alcune immagini degli oggetti esposti e dell’allestimento della mostra in questi giorni alla Mole.