ilTorinese

Riapre al pubblico l’Ufficio postale di San Raffaele Cimena

Sono terminati nella sede sia i lavori di ristrutturazione, resi necessari  dell’esplosione dell’ATM Postamat avvenuta nei mesi scorsi, che quelli di  ammodernamento finalizzati ad accogliere anche tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali“, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio.

Tra gli interventi effettuati il rinnovo della pavimentazione, lavori di tinteggiatura, nuovi arredi e postazioni ergonomiche. Oltre ai servizi postali, finanziari, di assicurazione ed energia presso gli uffici postali sono disponibili anche i servizi INPS (il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico).

L’ufficio postale sarà a disposizione dei cittadini con il consueto orario dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.45 e il sabato fino alle 12.45

“Sostituisci una conviviale con una sera a teatro” con il Rotary Club Torino Duomo

Il Rotary Club Torino Duomo, nella persona del suo Presidente Raffaello Lucchese, sosterrà il Cineteatro Baretti sostituendo l’usuale serata conviviale rotariana con un evento speciale, il cui ricavato verrà devoluto al Cineteatro Baretti, che a sua volta aprirà le sue porte agli ospiti con uno spettacolo. Il titolo della serata sarà “Sostituisci una conviviale con una sera a teatro”, che avrà luogo venerdì 31 gennaio prossimo, al Cineteatro Baretti, in via Baretti 4, a Torino, con la mise en place di “Madame S. Una storia molto parigina” di Corrado Rollin. L’attrice è Olivia Manescalchi, al pianoforte Achille Lampo. Alle 20 si terrà il cenino con gli artisti e alle 21 lo spettacolo. Il contributo della serata sarà di 35 euro.

Bruna con occhi blu e una voce affascinante, madame Marguerite Steinheil è una femme fatale molto in vista nella Parigi della Belle Époque. Il suo salotto è frequentato da intellettuali di primissimo piano come Zola, Gounod, Massenet e Lalique. Nel 1899 finisce su tutti i giornali con l’accusa, neppure troppo velata, di aver causato la morte del suo amante, nientemeno che Félix Faure, Presidente della Repubblica Francese. Pochi anni dopo, nel 1908, si trova coinvolta in un nuovo scandalo che riguarda il duplice omicidio di sua madre e di suo marito. Il processo la assolve, ma la sua figura resta avviluppata dal mistero. Nel monologo brillante “Madame S. – una storia molto parigina” sarà Olivia Manescalchi a portare sulla scena Madame Steinheil. Il suo salotto risuonerà delle musiche di Gounod, Chaminade, Massenet, Marchetti, Chabrier, Satie, Hahn, Fauré, Debussy, Bonis, Severac e Saint-Saëns, eseguite dal vivo dal pianista Achille Lampo.

Il contributo per la serata è di 35 euro. Chi volesse prendere parte può contattare il Presidente del Rotary Club Torino Duomo, Raffaello Luccchese, al 347 8620735, oppure per prenotazioni e informazioni scrivere a rc.torinoduomo@gmail.com

 

Mara Martellotta

Sconcertante: ma per i Cahiers di cinéma è il miglior film del ‘24

Sugli schermi “L’uomo nel bosco” di Alain Guiraudie

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

Colpisce e sconcerta. Non mantiene le promesse se è vero come è vero che tu pensi di dover vedere un buon giallo ma ti trovi davanti a cento altre cose. Perché “L’uomo nel bosco” di Alain Guiraudie, sceneggiatore e regista in solitaria, strasuccessone sugli schermi francesi e promosso anche da noi nonché insignito del Prix Louis-Delluc che è un po’ quel che il Goncourt è per la letteratura, è cento altre cose. Non prende vie dirette ma imbocca scorciatoie tra quei sentieri di bosco e montagna illuminati in autunno di giallo e marrone, prende variazioni e altri suggerimenti, crea confusione di percorso, s’inerpica e si accende. È un ritratto di gente d’oltralpe come sarebbe piaciuto alla pipa di Simenon o ai serrati intrighi di Chabrol, chiusa, sfuggente, che dice una cosa e pensa l’opposto, che non è mai quel che appare e coltiva il proprio doppio, è una favola nera che sarebbe potuta uscire dalla penna dei Grimm e quel titolo adottato da noi in luogo dell’originale “Miséricorde” può voler dirla lunga, è un giocare già a carte scoperte visto che sappiamo dopo una mezz’ora chi ha fatto fuori chi, è un manifesto omosex – con tanto d’ammiccamenti, con quei membri maschili non proprio in riposo – inquadrato con i contorni del desiderio che si fa strada qua e là, in mezzo alle inquadrature, non soltanto nel protagonista Jérémie, nella normalità di una faccia e un corpo, ma pure in quegli altri omaccioni grandi e grossi, visi feriti e corpi sfatti e massicci, per nulla patinati a portare ancora fuori strada (l’estetica non trova spazio in casa Guiraudie), dall’amichetto d’infanzia a quell’altro che gira con il fucile e minaccia ma al quale è facile ripetere come un tempo, dopo un paio di bicchieri di pastis, “mi sei sempre piaciuto”: sino al parroco, corpulento e indecifrabile (sino ad un certo punto) pure lui, tra il divino e il carnale, che preferisce confessarsi che confessare e ospita volentieri nel letto della canonica.

Nell’”Uomo nel bosco” – che, per inciso, la sacra bibbia dei Cahiers du cinéma, e un’istituzione, hanno eletto miglior film del 2024 – c’è dunque un tranquillo e assonnato paesino di una manciata di anime (è Saint-Martial, in Occitania), vaso di Pandora di segreti, dove il nostro Jérémie arriva (dalla certo più vivace Tolosa) dopo un interminabile e zigzagante percorso che occupa i titoli di testa, là chiamato per la morte del panettiere di cui fu forse giovane garzone in un misto di lavoro e affetti. Tutti attorno al tavolo della cucina di casa (quelli di cui s’è detto sopra), in aggiunta la vedova per nulla in lacrime, che si fa ospitale verso il ragazzo, non vorrai mica tornartene da te, la strada è lunga, e poi di notte, rimani qui, c’è una stanza al piano di sopra. Tentennamenti e accettazione. Ma il figlio della signora prende male l’invito e non per nulla d’accordo, vede immediatamente la liaison farsi strada e non accetta: nel bosco dove tutto il paese va per funghi, cittadini e villeggianti, tutti si ritrovano (quelli di cui s’è detto sopra) in aggiunta una coppia di gendarmi che paiono usciti dalle pagine antiche (e polverose? non poi tanto) di Collodi, a tentar di chiarire. Perché sotto quelle foglie ci sta il morto e sopra ci crescono abbondanti le morchelle – vulgo “spugnole” -, il cappello bruno e buono per farci le frittatine la sera a cena: una verità che nessuno conosce e che soltanto il rappresentante della Chiesa acutamente e giustamente intuisce, prima che stringa a sé il pargolo e si veda il gendarme, che possiede il passepartout per ogni toppa, di quelle case che sembrano prigioni di azioni e sentimenti, entrare in camera sua. Anche la signora boulangère fa gli occhi dolci al ragazzotto, più amante felicemente accondiscendente che maman dolce e protettiva: e allora come volete che termini “L’uomo nel bosco” se non con i due che si tengono mano nella mano dentro il lettone di lei?

Anche boccaccesco o commedia quantomai leggera, innaffiata di abbondante ironia, negli sguardi, nelle smorfie, nei fatti che si succedono a volte con il sorriso (dello spettatore)? parabola a tratti inspiegabile dei giorni nostri? E alle radici, un po’ Pasolini che faceva irrompere Terence Stamp dentro il suo preciso “teorema” o un po’ Visconti con le grazie del Konrad di Helmut Berger catapultato in quel “gruppo di famiglia in un interno”, un po’ Bunuel con il suo “oggetto del desiderio”, qui nient’affatto oscuro. Gli attori stanno al gioco di corpi e di desideri e di sentimenti del regista, da Félix Kysyl che s’insinua a Catherine Frot – che fu già in “Marguerite” di Giannoli, la vita di Florence Foster Jenkins cantante stonata quante mai al mondo, tanto brava da superare Meryl Streep, stesso soggetto negli States – a tutti gli altri. Sconcertante comunque in quel percorso inventato da Guiraudie di seduzione e mistero, striscianti entrambi. Prendere o lasciare, accettare oppure no (dove non mancano le riflessioni al di fuori della sala). Con buona pace di Simenon e della sua pipa.

Ambiente e territorio, incontro a Montaldo Torinese

Gli effetti delle nostre moderne abitudini sia di vita personale sia legate alla crescita economica del
nostro pianeta sono ormai sotto gli occhi di tutti; vi è un rischio: noi tutti sembriamo ormai assuefatti
da questi cambiamenti.

Gli allarmi sono tanti, gli Stati vanno in ordine sparso, i provvedimenti non segnano un reale cambio
di direzione.

Il mondo sta cambiando, e anche gli stili di vita si modificano: ormai sono sotto gli occhi di tutti.
Le persone hanno consapevolezza dei rischi che stiamo affrontando? La vita che abbiamo condotto
finora, sarà identica nel futuro? Il rispetto dell’ambiente in cui noi abitiamo e continuare a penetrare
il territorio con metodi antichi, è una priorità condivisa nella nostra società?

Sono solo alcuni spunti di riflessioni che verranno discussi nel Convegno “Ambiente e Territorio.
La salute come progetto pubblico”, promosso dal Comune di Montaldo Torinese in collaborazione
con la ProLoco di Montaldo Torinese. L’appuntamento è per Sabato 1° febbraio 2025 alle 9,30 nella
Sala Conferenze del Comune di Montaldo Torinese in Via Trinità 17.

A discutere sono stati invitate persone di spiccata competenza e respiro italiano e internazionale:
Elena Granata, professoressa del Politecnico di Milano, insegna Analisi della città e del Territorio e
Urbanistica, Editorialista di Avvenire, vicepresidente della Scuola di Economia Civile, Mario Eandi,
farmacologo, professore dell’Università degli Studi di Torino, Markus Krienke, Professore ordinario
di Filosofia moderna ed Etica sociale presso la Facoltà di Teologia di Lugano e Direttore della
Cattedra Rosmini, Emilio Delmastro, segretario regionale Pro-Natura, Alice Ravinale, Consigliere
Regionale Piemonte, Luca Mercalli, Climatologo, verrà intervistato da Alberto Guggino,
Associazione CiòCheVale.

Parteciperanno i Giovani di Friday For Future che allestiranno un’esposizione di immagini
sull’impatto ambientale qualora venisse realizzata la “Gronda Est” sul nostro territorio collinare (ndr
la Gronda Est è l’arteria che dovrebbe attraversare la collina torinese).

“Alla luce dell’enciclica Laudato Sì consegnata al mondo da Papa Francesco nel 2015, – annuncia
Sergio Gaiotti, Sindaco di Montaldo Torinese – il convegno rappresenta una riflessione sul perché
non dobbiamo devastare il Creato e delineare soluzioni per arginare la compromissione; avrà anche
un focus sugli stili di vita che possono essere benefici sulla salute di tutti noi”.

La Gronda Est è figlia della Tangenziale Est, a suo tempo non realizzata per l’alto “costo ambientale
ed economico” che ne sarebbe derivato. La partitocrazia ripropone ora un’opera antistorica non
suffragata da stime di flusso che ne determino minimamente la necessità.

Al di là dei numeri, l’impatto ambientale inciderebbe in modo irreversibile su l’unico polmone verde
esistente sull’asse chierese/chivassese, in un momento storico in cui l’attenzione alla salvaguardia
dell’ambiente dovrebbe essere al centro dell’agire da parte di tutte le Istituzioni”.

Il Sindaco
Sergio Gaiotti

Marnati: “Qualità aria, non ci sono tagli”

«Le dichiarazioni della consigliera Gianna Pentenero non rispondono a verità in quanto non c’è nessun taglio. In realtà la dotazione delle risorse per la qualità dell’aria stanziate è decisamente in aumento. Questa Giunta ha approvato il nuovo piano per la qualità dell’aria, che è interamente finanziato e vede interventi da 5 miliardi di euro entro il 2030. Per quanto riguarda la totalità delle risorse regionali, statali ed europee, gestite direttamente dalla Regione Piemonte, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, solo per il 2025, utilizziamo circa 34 milioni di euro per ridurre gli inquinanti in atmosfera, che diventano 70 entro il 2027.  Queste risorse vanno sommate anche a quelle per la transizione energetica che hanno visto lo stanziamento di 44 milioni di euro nel 2024, di 81 milioni di euro nel 2025, 48 milioni del 2026 e 35 milioni nel 2027 per un totale di circa 208 milioni di euro. Abbiamo ottenuto, con il progetto bandiera, ulteriori 10 milioni per lo sviluppo della Valle dell’idrogeno, in aggiunta ai 20 milioni appena assegnati. Altro obiettivo riguarda la realizzazione delle comunità energetiche, per la prima volta, utilizzando i fondi del Fesr, anche nei comuni che hanno più di 5.000 abitanti»

«Questa Giunta – prosegue l’assessore Marnati – vanta insomma il massimo impegno sulle tematiche ambientali ed energetiche della storia regionale sia come impegno nell’aggiornamento dei piani regionali, piano tutela delle acque, piano energetico, piano tutela qualità dell’aria, piano cambiamenti climatici, piano rifiuti urbani, piano bonifiche e a breve anche il piano rifiuti speciali. Abbiamo utilizzato e capitalizzato al meglio tutte le risorse messe a disposizione dai vari canali di finanziamento come il PNRR, i Fondo Sviluppo e Coesione, Fondi europei di Sviluppo Regionale e numerosi Fondi statali, che siamo stati capaci di intercettare e mettere a disposizione del Piemonte».

«Per le questioni ambientali – conclude l’assessore Marnati – ci vuole visione e strategia. E questa Giunta le sta mettendo in campo con successo»

“Grattacielo deturpato”, la Regione denuncerà gli attivisti

Questa mattina il gruppo ambientalista Extinction Rebellion ha deturpato la facciata del Palazzo della Regione apponendo cartelli recanti una scritta di protesta. Le operazioni di pulizia e rimozione sono state completate nel corso della giornata, ripristinando la facciata del grattacielo.

<Denunceremo gli autori del gesto sulla base della legge n° 6 del 22 gennaio 2024 che ha inasprito le pene in materia di imbrattamento e deturpamento di beni pubblici. Una legge emanata a seguito di proteste simili a quella che ha avuto come bersaglio il Palazzo della Regione. Abbiamo sostenuto dei costi per l’intervento di pulizia, pagati con i soldi dei cittadini piemontesi, per questo chiederemo un risarcimento per il danno causato non solo alla Regione ma a tutti i piemontesi> così dichiara l’Assessore Regionale al Patrimonio Gian Luca Vignale a seguito dell’accaduto.

Avs: “ambiente e trasporti, nessun investimento”

Su ambiente e trasporti, nonostante le dichiarazioni d’intenti, non c’è nessun investimento da parte della Regione.
La promessa elettorale del biglietto gratuito per gli under 26 resta un miraggio: nemmeno un euro stanziato nei capitoli di bilancio dell’assessore Gabusi. Non ci resta che dedurre che anche nel 2025 studenti e studentesse, nonostante gli annunci, continueranno a pagare a caro prezzo i loro abbonamenti, che peraltro sono aumentati di oltre il 15% negli ultimi tre anni posto che la Regione non è intervenuta per contenere gli effetti dell’inflazione.
I fondi regionali sull’ambiente diminuiscono di 8 milioni di Euro.-Sul tema rifiuti l’assessorato mette appena 3 milioni di Euro, di cui 1/3 destinati a ristori per i cittadini che vivono nei pressi dell’inceneritore.
Il Piano Qualità dell’Aria prevede circa 20 milioni di Euro sul 2025 – in cui va raggiunto l’obiettivo europeo per ottemperare alla procedura di infrazione – ma le risorse calano drasticamente già dall’anno successivo, con appena 2 milioni di Euro stanziati: il miglioramento della qualità dell’aria non è un adempimento burocratico, ma una necessità vitale per le persone.
Proprio queste risorse, secondo l’assessore Gabusi, sono quelle che servirebbero per il biglietto gratuito under 26: i conti evidentemente non tornano.
E non è tutto: ad ARPA, che è il soggetto chiamato ad attuare il Piano, vengono tagliate 1.400.000,00 di risorse.
Ci sono poi misure che contrastano completamente con la riduzione delle emissioni, come il bando per il rinnovo delle flotte commerciali che prevede finanziamenti pubblici per acquistare o noleggiare mezzi a combustibili fossili: l’assessore Marnati ha rivendicato la misura, che a noi sembra invece fuori dal tempo.
Dell’Osservatorio sul Clima promesso a fine anno da Cirio nessuna traccia negli stanziamenti di bilancio. Condividiamo quindi la preoccupazione di Extinction Rebellion, che in un’azione pacifica questa mattina al Grattacielo ha sottolineato che l’ipocrisia della Giunta regionale, che nonostante i proclami non sta facendo nulla per contrastare la crisi climatica e non investe sulla transizione.

Misure antismog, fino a mercoledì 29 gennaio livello 0 (bianco)

 

Fino a mercoledì 29 gennaio compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico. Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato infatti confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

TORINO CLICK

Ambiente, risorse idriche e rifiuti: circa 274 milioni nel triennio

La commissione Ambiente, presieduta da Sergio Bartoli, ha espresso parere favorevole a maggioranza su Defr e Bilancio di previsione relativamente alle materie: ambiente, risorse idriche e rifiuti.

Sergio Bartoli, presidente V Commissione Ambiente

L’assessore all’Ambiente Matteo Marnati ha presentato ai membri della commissione i finanziamenti del prossimo triennio e le linee guida che la Giunta intende seguire.
Il bilancio di previsione 2025-2027 prevede risorse per quasi 274 milioni di euro, comprensivi di fondi statali, regionali ed europei (Fesr), di cui circa 108 milioni per il solo 2025.
Gli obiettivi principali sono così sintetizzabili: accompagnare la transizione del sistema produttivo piemontese verso un modello in grado di coniugare competitività e sostenibilità, favorire la transizione energetica e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, curare il patrimonio culturale e ambientale e la resilienza dei territori.
I principali ambiti di attività saranno: tutela del territorio e recupero ambientale (22 milioni in tre anni), rifiuti (più di 8 milioni di euro di fondi regionali in tre anni), qualità dell’aria (31 milioni nel 2025 e 5 nei due anni successivi), per la tutela delle risorse idriche (più di 20 milioni all’anno per tre anni).
L’assessore Marnati ha concluso il suo intervento elencando i numerosi bandi tuttora aperti e quelli che verranno pubblicati a breve su diverse materie, tra cui il Bando Bonus Trasporto Pubblico Locale (TPL) che chiuderà il 30 aprile prossimo ed ha una dotazione finanziaria di quasi 24 milioni di euro per l’installazione delle black box Move IN per il monitoraggio dei veicoli inquinanti.
Diversi consiglieri sono intervenuti per chiedere chiarimenti dall’assessore soprattutto su bonifiche dall’amianto, bacini idrici e impianti idroelettrici e impianti per i rifiuti: Marco Protopapa (Lega), Mauro Fava (Fi), Gianna Pentenero (Pd), Alberto Unia (M5s), Alice Ravinale (Avs), Gianna Gancia (Lega), Domenico Ravetti (Pd), Simona Paonessa (Pd), Vittoria Nallo (Sue), Mimmo Rossi (Pd).