ilTorinese

Al MAUTO in diretta su maxi schermo le gare di Formula 1

Ingresso libero e gratuito, il commento live di giornalisti e piloti, speciali visite guidate e promozioni su simulatore e in caffetteria

 

Da domenica 19 maggio con il Gran Premio dell’Emilia Romagna sul circuito di Imola  a domenica 8 dicembre con il GP di Abu Dhabi, il MAUTO proietterà in diretta su un maxi schermo posizionato nella grande Piazza del Museo le gare del campionato di Formula 1, con il commento live di giornalisti, opinionisti e piloti.  e i visitatori

 

L’ingresso è libero e gratuito per i visitatori, che potranno seguirle comodamente seduti su poltrone sportive Sparco. Gli orari di apertura dipenderanno dal programma delle competizioni e potranno subire variazioni in occasioni di collegamenti nella fascia serale.

 

Domenica 19 maggio special guest Paolo Bramando e Andrea Pavan.

 

Ecco le date:

 

  • GP Emilia Romagna – 19 maggio – H 14:30
  • GP Monaco – 24 maggio – H 15.00
  • GP Canada – 9 giugno – H 20.00
  • GP Spagna – 23 giugno – H 15.00
  • GP Austria  -30 giugno – H 15.00
  • GP Gran Bretagna – 7 luglio – H 16.00
  • GP Ungheria – 21 luglio – H 15.00
  • GP Belgio – 28 luglio – H 15.00
  • GP Paesi Bassi -25 agosto – H 15.00
  • GP Italia – 1° settembre – H 15.00
  • GP Azerbaigian – 15 settembre – H 13.00
  • GP Singapore – 22 settembre – H 14.00
  • GP Stati Uniti – 20 ottobre – H 21.00
  • GP Città del Messico – 27 ottobre – H 21.00
  • GP Brasile – 3 novembre – H 18.00
  • GP Stati Uniti, Las Vegas – 24 novembre – H 7.00
  • GP Qatar – 1° dicembre – H 18.00
  • GP Abu Dhabi – 8 dicembre – H 14.00

 

Nelle giornate di proiezione delle gare di Formula 1, i visitatori potranno partecipare al GRAN PREMIO DEI SIMULATORI ROARINGTON correndo virtualmente sul Circuito di Imola alla guida di una monoposto F1  sfidandosi per realizzare il miglior tempo. Le regole del gioco: si acquista la corsa singola sul simulatore alla speciale tariffa di €12; si gareggia sul circuito di Imola a bordo di un’iconica monoposto per fare il tempo migliore; i partecipanti che avranno realizzato i migliori tempi della giornata riceveranno un premio speciale.

 

Inoltre, sempre domenica 19 maggio alle ore 12.30 è in programma, con prenotazione del biglietto su museoauto.it,  una visita guidata alla mostra AYRTON SENNA FOREVER, la più completa mai dedicata al pilota che ha cambiato per sempre la Formula 1.

 

Infine, la promozione al MAUTO CAFE: dalle 13.00 alle 15.00. Sarà possibile gustare il panino ‘Salgadinho’, creato dallo Chef del Cafè ispirandosi ai sapori del Brasile: una tasca di pane sfogliato ripiena di roast beef di Picanha, chips di platano e mango, a un prezzo speciale di 5 euro.

 

Bimbo ucciso da pitbull, Codacons: “Patentino obbligatorio ed elenco razze”

Riceviamo e pubblichiamo

A meno di un mese della tragedia di Eboli, dove lo scorso 22 aprile un bimbo di 15 mesi è stato sbranato da due pitbull, e a pochi giorni dal grave episodio di Sesto San Giovanni, dove una bambina di 2 anni e mezzo è stata azzannata da un pitbull, si registra un terzo episodio gravissimo di aggressione da parte di un cane, che ha causato la morte di un neonato di cinque mesi a Palazzolo (Vercelli). Lo afferma il Codacons, che è pronto a denunciare lo Stato Italiano per concorso nei reati che saranno accertati dalla magistratura, per non aver adottato il patentino obbligatorio per i proprietari di razze potenzialmente pericolose, misura chiesta da anni e mai attuata.

“A fronte di queste gravissime tragedie, non capiamo cosa si aspetti ancora a introdurre un patentino obbligatorio per i cani potenzialmente pericolosi, che fanno registrare ogni anno in Italia circa 70mila casi di aggressioni ai danni dell’uomo. Patentino più che mai urgente, se si considera che razze come i pitbull sono sempre più diffuse in Italia a causa di mode e tendenze che portano i cittadini ad acquistare cani che non sanno gestire – afferma il presidente Carlo Rienzi – E’ indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l’uomo, ad esempio pitbull o rottweiler, animali che per le loro caratteristiche peculiari fisiche (potenza, robustezza, dentatura) possano provocare ferite letali in caso di morsicatura. Proprio per questo, e senza ovviamente demonizzare gli animali, chiediamo da tempo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi. Il morso di un volpino, infatti, non causa certo le stesse ferite del morso di un pitbull”.

“L’ aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotta dall’ ex Ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza. Una lista che, anche alla luce dei nuovi gravi incidenti che si stanno registrando in Italia, andrebbe ripristinata con urgenza, considerando che non tutte le razze sono adatte a chiunque” – conclude Rienzi.

UFFICIO STAMPA CODACONS

Il Piccolo Festival del Cinema Underground Torinese chiude con “Svanirà per sempre”

 

 

Torino – Si chiude sabato 25 maggio l’edizione 2024 del Piccolo Festival del Cinema Underground Torinese, che anche quest’anno ha raccolto apprezzamenti e partecipazione di pubblico. Il film di chiusura sarà Svanirà per sempre, opera di Pupi Oggiano del 2023.

 

Dopo aver visto una storia sociale con “La ragazza di via Millelire” ed esserci tuffati nel poliziottesco con “Torino violenta“, ora è la volta di un giallo indipendente che rientra in un progetto molto ampio. “Svanirà per sempre” è infatti il quinto film di Pupi Oggiano, parte di un progetto di sei lungometraggi che affrontano l’intero panorama del cinema di genere, dal thriller all’horror, dalla fantascienza al fantastico.

 

In “Svanirà per sempre” una serie di delitti insanguinano Torino. I dj Ricky Nazionale ed Elettra Adami, che conducono una nota trasmissione notturna in radio, vengono coinvolti e si improvvisano investigatori. Intanto il commissario Terzi porta avanti, con il suo stile ineguagliabile, le indagini ufficiali. C’è una sola mano che compie tutti i delitti? Cosa lega tra loro le vittime? I nuovi omicidi sono legati ad un vecchio caso irrisolto? E che significato ha quel simbolo che l’assassino lascia accanto ai cadaveri? Sono solo alcune delle domande a cui il commissario Augusto Terzi dovrà dare risposta.

 

Come sempre in sala al MAU – Museo di Arte Urbana di Torino sarà presente il regista Pupi Oggiano per presentare il film e dialogare col pubblico.

 

La proiezione è a ingresso gratuito ma è obbligatorio prenotare scrivendo a galleriadelmau@gmail.com.

 

Il “Piccolo festival del cinema underground torinese“. Organizzato dal MAU – Museo di Arte Urbana di Torino, in collaborazione con Quotidiano Piemontese, è l’occasione per vedere o rivedere piccoli o grandi film realizzati a Torino che hanno avuto poche occasioni di essere proiettati oppure che non vengono proiettati da molto tempo.

 

Sabato 25 maggio 2024 ore 19

“Svanirà per sempre” (2023) di Pupi Oggiano

Galleria del MAU, Via Rocciamelone 7/c, Torino.

In collaborazione Gabriele Farina e Quotidiano Piemontese.

Ospite: Pupi Oggiano

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria scrivendo a galleriadelmau@gmail.com

L’iniziativa fa parte del progetto Fucina Campidoglio

 

Per ulteriori informazioni:

galleriadelmau@gmail.com

Il sempre più singolare rimpianto della Dc e dei democristiani

Lo possiamo dire senza polemica e senza alcun secondo fine? Diventa sempre più stucchevole e singolare la continua e persistente esaltazione della classe dirigente democristiana da parte di giornalisti, intellettuali, politici, moralisti e predicatori vari che hanno trascorso la loro vita, e sono diventati famosi, anche alla contestazione e delegittimazione politica, culturale, morale e personale della Dc e dei suoi principali leader e statisti. Ovviamente parliamo di esponenti e di mondi che sono riconducibili genericamente alla sinistra, seppur nelle sue multiformi e variegate espressioni. Personaggi e mondi politici e culturali che si sono nel tempo specializzati nella ridicolizzazione della intera esperienza democristiana e dei suoi leader che adesso, misteriosamente, ne sottolineano la statura, la qualità, l’autorevolezza e lo spessore politico e culturale.
Per citare uno solo di questi grandi leader e statisti storici che ho potuto frequentare e conoscere “da vicino”, come si suol dire, e cioè Carlo Donat-Cattin, tonnellate di odio, di insulti e di ogni sorta di contumelie sono piovuti in quegli anni sulla testa del leader della ‘sinistra sociale’ democristiana da parte della sinistra comunista e il circo mediatico che le ruotava attorno. Per non parlare di Andreotti, Cossiga, Rumor, Emilio Colombo, Piccoli, De Mita e moltissimi altri statisti democratici e cristiani. Ora, alla luce di questa dubbia e discutibile rivisitazione storica e ricostruzione politica del “più grande partito italiano”, è indubbio che si tratta di affermazioni alquanto opinabili e discutibili. E questo per la semplice ragione che la Dc non può essere esaltata e valorizzata solo perchè c’è la quasi certezza scientifica che non esisterà mai più nel nostro paese un partito popolare, di massa, interclassista e ad ispirazione cristiana. Come, al contempo, non è affatto credibile la cosiddetta “riabilitazione” dei leader Dc perchè si ha la sistematica e granitica certezza che il profilo e la statura di quei leader e di quegli statisti non sono più riproponibili nella cittadella politica italiana.
In entrambe le situazioni si tratta di una operazione strumentale, ridicola, non credibile e anche ipocrita. E questo per la semplice ragione che questo popolo di predicatori e di moralisti d’accatto – che oggi sono diventati “martiri” e “vittime” della libertà di informazione che scorrazzano quotidianamente in quasi tutti i talk televisivi e in molte redazioni giornalistiche con contratti a sei zeri – non modificano affatto il giudizio politico e storico sulla straordinaria esperienza della Democrazia Cristiana e nè, tantomeno, dei leader principali di quel partito. Molto più semplicemente prendono atto, ipocritamente, che quella classe dirigente non tornerà mai più e quel partito è stato storicizzato e allora tanto vale esaltarne, adesso, le virtù e i pregi a costo zero.
La solita operazione propagandistica, salottiera ed aristocratica, di un gruppo di potere che continua a confondere le proprie ambizioni, la propria visione ideologica e la propria arroganza culturale con una realtà che è lontana anni luce dai loro desideri e dalla loro volontà. Forse è opportuno dire a tutti questi “martiri” e “vittime” milionari del “regime dispotico, illiberale e tirannico” che oggi c’è in Italia che il giudizio sulla Dc e il magistero civile e pubblico dei suoi leader è meglio lasciarlo a tutti coloro che quel partito lo hanno stimato, rispettato, considerato ed apprezzato. E non solo linciato, malmenato e profondamente insultato negli anni da una profonda convinzione politica.

Giorgio Merlo

Torino, seconda tappa della decima edizione di BikeUP

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BIKEUP 2024
A TORINO OLTRE 50 BRAND PRESENTIDal 24 al 26 Maggio 2024

Manca sempre meno alla seconda tappa della decima edizione di BikeUP – Electric Bicycle Power Festival, il primo festival internazionale sulle e-bike, il cicloturismo e la mobilità elettrica leggera, in programma dal 24 al 26 Maggio a Torino presso i Murazzi del Po, Corso Cairoli e Lungo Po Armando Diaz. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Torino.

Dopo il successo dello scorso anno anche per questa tappa torinese i produttori del mondo della mobilità green hanno manifestato il proprio interesse verso la manifestazione che nella tre giorni bergamasca ha contato oltre 40.000 presenze. A Torino ci saranno oltre 50 Brand: dalle e-bike agli scooter, dalle moto alle automobili, dagli accessori all’abbigliamento e molto altro!

Presenti alla tappa piemontese anche tanti espositori del mondo due ruote come: Zero Motorcycles, Talaria, NIU, Stark, Tacita, SWM e del panorama automobilistico come Volkswagen (concessionario Rinaldi Gruppo Eurocar Italia) e Volto Italia. Il Brand scandinavo porterà il nuovo SUV compatto 100% elettrico Volvo EX30.

La presenza di questi espositori automotive sta ad indicare il forte interesse che la manifestazione sta maturando negli anni non soltanto tra gli appassionati e non del mondo bike ed e-bike, ma anche tra gli amanti della mobilità sostenibile a 360° e della urban mobility.

BikeUP non è solo espositori, infatti il lungo weekend torinese all’aperto e gratuito sarà caratterizzato dalla sua forte natura esperienziale con i numerosi test ride, l’animazione dell’area kids e gli “e-bike tour del gusto” (già quasi tutti sold out).

Per la prima volta nella storia del Festival, infatti, alcuni e-bike tour, chiamati “e-bike tour del Gusto”, avranno delle tappe enogastronomiche, che permetteranno ai partecipanti in sella di conoscere alcune specialità proposte dai Maestri del Gusto e di avvicinarsi agli altri progetti di valorizzazione dell’agroalimentare promossi dalla Camera di commercio di Torino quali la selezione dei vini Torino DOC e quella casearia di Torino Cheese. Ogni “e-bike tour del Gusto”, della durata di circa un’ora, sarà associato ad una categoria di Maestri del Gusto come, ad esempio, cioccolaterie, gelaterie, enoteche, pasticcerie. Ogni giorno, per ogni categoria, ci sarà un diverso Maestro ad accogliere i partecipanti.

BikeUP Torino 2024 ospiterà infine un panel intitolato “In sella al cambiamento: il bike to work dal concetto all’azione”. Si terrà nella giornata inaugurale di Venerdì 24 Maggio e ha l’obiettivo di esporre le tematiche più attuali del bike to work, del mobility management e di orientare le aziende per favorire un abbassamento dell’impatto ambientale e migliorare la mobilità. Ulteriori dettagli sulla decima edizione di BikeUP saranno riportati sul sito ufficiale della manifestazione www.bikeup.eu

Per avere maggiori informazioni sui tour e sull’evento è possibile inviare tutte le richieste a: info@bikeup.eu.

Arrestato in possesso di droga e di 12mila euro

Il personale del Commissariato di P.S. Barriera di Milano ha arrestato un giovane italiano gravemente indiziato di detenzione di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.

I fatti sono accaduti mercoledì pomeriggio quando, durante il servizio di controllo del territorio, la squadra di Polizia Giudiziaria del commissariato, recatasi in Via Musinè, si accorge di alcuni movimenti sospetti. Nello specifico gli operatori notano un giovane italiano consegnare un sacchetto di nylon, che successivamente risulterà contenere hashish, ad un altro ragazzo in cambio di denaro.

Mentre alcuni agenti procedono a bloccare il presunto acquirente, altri individuano il giovane che aveva ricevuto il denaro e che nel frattempo era entrato in un bar. Quest’ultimo, alla vista degli agenti, tenta di fuggire ingaggiando con gli stessi una colluttazione e cercando di richiamare l’attenzione di alcuni suoi conoscenti all’interno del dehors del locale, ai quali tenta di passare un mazzo di chiavi, ma viene subito bloccato e messo in sicurezza.

La perquisizione personale permette di rinvenire la somma di 320 euro in banconote e un telefono cellulare mentre nel domicilio del giovane gli agenti trovano circa 4 kg di hashish, quasi 1 kg di marijuana, diverse pastiglie di extasy e 19 grammi di cocaina. Inoltre, nell’abitazione vengono rinvenuti anche 79 confezioni di caramelle a base di cannabinoidi, 38 confezioni di sigarette elettroniche con liquido a base di cannabinoidi, 6 scatoline contenenti diverse tavolette di cioccolato mista a sostanza allucinogena, oltre a 12.430 euro in contanti e materiale da confezionamento.

Il giovane è stato arrestato e tutto il materiale sequestrato.

Erwin Olaf. Scatti di ordinaria solitudine

Nell’ambito dell’“Extend Programme” di “EXPOSED Torino Foto Festival”, la Galleria “metroquadro” di Torino ricorda il celebre fotografo olandese

Fino al 1° giugno

Credo di non sbagliare. All’interno dei lavori fotografici di Erwin Olaf Springveld, in arte solo Erwin Olaf (Hilversum, 1959 – Groningen, 2023), sono parecchie  e insistenti le citazioni e i riferimenti (tributo) a quel senso di ovattata, triste e inquietante solitudine, propria del grande, realistico cantore dell’“Amercan Way”, Edward Hopper. Di quel profondo, spirituale, “realismo americano”, in parte sbirciante alla più “intimististica” e “romantica” (ma per Olaf meno pregnante) architettura narrativa dell’altrettanto celebre pittore e illustratore statunitense Norman Rockwell.

Di fronte agli scatti sospesi in un deserto di silenzio ed attesa, propria delle opere di Olaf raccolte in un’interessante retrospettiva (l’artista è di recente scomparso) organizzata da Marco Sassone, fino a sabato 1° giugno, nella “metroquadro” di corso San Maurizio, a Torino, non si può non andare con occhi e mente agli interni – universi senza voci e scatole del tutto chiuse all’empatia umana, fino alla celeberrima “I nottambuli” pagina aperta su una notte di solitudine a New York – opere del grande Hopper. Che pare fosse solito ripetere “non dipingo quello che vedo, ma quello che provo”. Ed Olaf “dovrebbe esserci un enigma in ogni immagine potente, che ti incuriosisca e ti inviti a guardare più e più volte”. Come dire. A te, spettatore, per ogni mia opera, la tua storia. Per la giovane nuda di colore, affogata in un oceano di tormenti e silenziosamente seduta ai bordi di un letto in una misera stanza di albergo o per la distinta signora di antica eleganza appesa al filo della memoria o ad una chiamata dal bianco telefono che sembra per lei non aver più voce … a te, spettatore, il filo della storia. Sono quattro le serie di fotografie messe insieme, nell’ambito del mese dedicato da Torino alla Fotografia, da Marco Sassone: “Rain” (2004), “Hope”(2005), Grief (2007) ed “Hotel” (2010). E proprio in quest’ultima, Olef trasmette con maggiore intensità quel senso di “distacco dal mondo esterno” che diventerà il suo massimo segno distintivo.“La serie ‘Hotel’ – diceva lo stesso artista – riguarda l’alienazione e la sottile gamma di oscure emozioni che essa provoca in una persona. Le stanze di hotel in cui dormo quando viaggio sono tutte diverse, ma la sensazione che trasmettono è sempre la stessa, ha luogo una sorta di distacco”. Camere simili a rifugi anonimi, senz’anima, in cui i personaggi (quasi sempre donne) appaiono intrappolati in un’annoiata e inquieta attesa. Scrive bene Marco Sassone: I bellissimi nudi femminili delle foto sono avvolti in sofisticate atmosfere di velluto che evocano sottilmente le diverse città in cui le camere d’albergo si trovano. L’ambiguità e il senso di nostalgica frustrazione che le immagini trasmettono contrastano con la perfezione meticolosa dei dettagli della rappresentazione, confermando ancora una volta l’abilità dell’artista nel ricostruire il contesto e la scena fin nei minimi dettagli, con un’attenzione quasi cinematografica al trucco, all’acconciatura, all’abito, all’oggetto d’arredo, alla luce dell’ambiente”.


Se n’è andato troppo presto Erwin Olaf. A soli 64 anni, nel settembre del 2023, per un enfisema polmonare che lo aveva portato, qualche settimana prima, al trapianto di un polmone. E qualcuno afferma lo avesse predetto. Nella Galleria newyorkese “Hasted Kraeutler”, in occasione della presentazione della sua serie di “autoritratti” del 2009, si ferma davanti alla parete che espone il trittico “I Wish/I am/I Will Be” … si gira lentamente verso il giovane fotografo che lo sta ritraendo e diventa così il quarto ritratto della serie. “Ovvero un momento già passato all’interno di una storia che va avanti”.

Contemporaneamente alla retrospettiva di Erwin Olaf, prosegue, fino a sabato 22 giugno, alla Galleria “metroquadro”, la mostra “Marks and Traces” di Shinya Sakurai, che con questa rassegna (venti le opere esposte) celebra il ventennale del suo arrivo sotto la Mole.  Nato a Hiroshima nel 1981e laureatosi ad Osaka in “Belle Arti”, Shinya si divide oggi fra l’isola di Honshu e la nostra (ma ormai anche sua) Torino, dove ha studiato “Scenografia” all’“Accademia Albertina”, portando avanti con parametri tutti suoi una pittura di evidente “chiave astratta”, in cui s’intrecciano, su monocrome superfici di raffinato “velluto” e in un perfetto connubio di segno e colore (olio, resine e colle traslucide), citazioni stilistiche, piacevolmente contese ed ammiccanti alla serialità neo-pop, fra cifre di matrice orientale ed occidentale, capaci di tenere ben insieme echi della tradizione e della più audace contemporaneità.

Gianni Milani

Erwin Olaf

Galleria “metroquadro”, corso San Maurizio 73/f, Torino

Fino al 22 giugno

Orari: giov. – sab. 16/19

Nelle foto: Erwin Olaf: “Hope Portrait”, 2005; “Hotel Winston Salem, Room 304”, 2010; “Hotel Paris, Feline Portrait”, 2010; Shinya Sakurai: “Marks & Traces n. 17”, tecnica mista su velluto, 2023

Tuttadritta. Domenica 19 maggio modifiche alla viabilità

 

Domenica 19 Maggio in città si svolgerà la gara podistica la TUTTADRITTA.

La manifestazione sportiva avrà un percorso rettilineo e si svolgerà lungo l’asse di corso Turati/corso Unione Sovietica con partenza fissata alle ore 9.00 da piazza San Carlo e arrivo alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.

L’impatto della manifestazione sul territorio comunale è di circa 1 ora e mezza. Il percorso sarà chiuso a partire dalle ore 8.20 fino alle 10.30 circa e non sarà in alcun modo possibile attraversare l’asse viabile corso Turati /corso Unione Sovietica.

Percorso di gara

PARTENZA – piazza San Carlo, piazza C.L.N., via Roma, piazza Carlo Felice, corso Vittorio Emanuele II (carreggiata laterale nord), via Sacchi (corsia riservata GTT), corso Turati (carreggiata centrale), corso Unione Sovietica (carreggiata centrale), piazzale Caio Mario (contromano), corso Unione Sovietica (semi-carreggiata centrale contromano), rotonda Drosso (contromano), corso Unione Sovietica (semi-carreggiata centrale contromano),  via Torino (Nichelino) e ARRIVO alla Palazzina di Caccia  di Stupinigi.

L’intero percorso sarà interdetto alla circolazione veicolare dalle ore 8.20 per il tempo necessario al transito della manifestazione e in particolare saranno chiuse le carreggiate centrali degli assi viabili di corso Turati e corso Unione Sovietica.

Chiusi al transito veicolare anche gli attraversamenti del percorso di gara sull’asse viabile corso Turati/Unione Sovietica:

Corso Sommeiller, tratto via Nizza – corso Turati;
Corso Sommeiller, tratto corso Re Umberto – corso Turati;
Corso Dante, tratto via Nizza – corso Turati;
Corso Rosselli, tratto corso Re Umberto – corso Turati;
Corso Bramante, tratto piazza Carducci – corso Turati;
Corso Lepanto, tratto piazzale Costantino il Grande – corso Unione Sovietica;
Corso Cosenza, tratto corso Agnelli – corso Unione Sovietica;
Corso Giambone, tratto corso Corsica – corso Unione Sovietica;
Corso Traiano, tratto via Pio VI – corso Unione Sovietica.

Dalle ore 7.00 alle ore 9.15 circa, chiusa anche via Santa Teresa nel tratto via XX Settembre-via Roma.

Dalle ore 8.45 e fino alle ore 10.40, chiuse entrambe le uscite per Stupinigi della Tangenziale Sud.

Parcheggi sotterranei

Parcheggio sotterraneo di via Roma. Chiusa l’uscita di piazza Carlo Felice, lato piazza Paleocapa.

Trasporto pubblico

I percorsi dei mezzi di trasporto pubblico transitanti nell’area interessata dalla manifestazione subiranno alcune deviazioni.

Per dettagli sulle linee deviate, visionare il sito Internet di GTT https://www.gtt.to.it/cms/

Il Toro travolge i rossoneri: 3-1

Finisce 3-1 il match tra Torino e Milan, valido per la 37esima giornata di Serie A. Per il Toro tre punti importantissimi che piazzano la squadra al nono posto, facendo sognare l’Europa.

Il Torino con  Duvan Zapata (26′) su assist di Rodriguez e poi Ivan Ilic(40′) su cross di Bellanova è sul 2-0 all’intervallo. Nella ripresa il tiro dalla distanza del capitano ed ex di giornata Ricardo Rodriguez (46′) grazie allo scarico di Pellegri. A nulla vale il gol dal dischetto di Ismael Bennacer (55′) che accorcia le distanze per i rossoneri concludendo la partita sul 3-1.

Incontro con l’atleta olimpico Marco Orsi

SCOPRI – TO ALLA SCOPERTA DI TORINO 

Marco Orsi è un nuotatore olimpico italiano specializzato nelle distanze brevi degli stili libero, delfino e dorso. Marco nasce a Budrio il comune dell’Emilia-Romagna conosciuto per l’ocarina, uno strumento musicale a fiato tipico di quella località. Da poco tempo però l’atleta si è trasferito a Torino per il suo allenatore Antonio Satta e ha iniziato ad amare la città sabauda.
Oggi è con noi per raccontarci alcune sue esperienze.

Sui social sei stato definito “il bomber” come mai questo nome tipico del calcio?

Perché da piccolo giocavo a calcio, ma ero già molto alto e muscoloso e mi mettevano davanti come punta, io tiravo fortissimo ma il pallone non andava mai in porta, così scherzando gli amici hanno iniziato a chiamarmi “bomber”!

Qual è il tuo palmarès?

Ho iniziato a nuotare quando avevo 5 anni e ho iniziato l’agonismo a 7 quindi ho passato la vita in piscina. Ai Campionati Italiani ho ottenuto 8 titoli individuali e ho il primato italiano per i 50 e 100 m. nello stile libero. Ho vinto diverse medaglie di cui 35 internazionali e 44 titoli italiani e ogni volta mi batteva sempre il cuore come se fosse la prima volta.

La prima volta che hai partecipato al Mondiale che cosa hai provato?

E’ stato nel 2009 avevo 19 anni ed è stata un esperienza indimenticabile, ho capito che stavo davvero facendo qualcosa di importante, non solo per me anche per i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto, sono sempre stati vicino a me ma sempre un passo indietro, l’amore di un genitore verso un figlio è spesso infinito e per paure si tende a frenare il proprio figlio, loro non l’hanno mai fatto, mi hanno sempre fatto capire che se volevo potevo arrivare dove desideravo e loro sarebbero sempre stati lì a sostenermi, questo è stato il vero premio della mia vita.

Qual è stato il momento più difficile della tua carriera?

I fallimenti ci sono e a volte fanno anche bene, nel 2016 prima mi sono preso la mononucleosi e il citomegalovirus, quel momento mi ha segnato, arrivavo dall’europeo ero uno dei migliori al mondo, uno stop in quel momento avrebbe significato non partecipare alle Olimpiadi che si sarebbero svolte poco dopo. Mi sono sentito solo, annientato, ho pensato addirittura di mollare tutto, poi l’amore per questo sport mi ha fatto riprendere e solo dopo tre anni sono riuscito a ritornare in forma. Anche i miei fans e la mia famiglia mi sono stati molto vicini in quel periodo così difficile.
Molte volte dai fallimenti se non molliamo impariamo a crescere e a diventare più forti, a volte vorremmo eliminarli dalla nostra vita, ma fanno parte di noi, sarebbe come voler togliere un filo dal nostro abito preferito, rischieremmo di rovinarlo interamente.

Che cosa ne pensi del doping?

Il doping ovviamente c’è come in tanti sport, io mi dissocio totalmente, purtroppo ho avuto colleghi che hanno fatto uso di sostanze illecite per andare più veloci, ma sono stati scoperti e quando abbiamo gareggiato ad armi pari sono riuscito anche a batterli.

Il tuo più grande successo?

Aver ripagato i miei genitori per tutti gli sforzi fatti per me e poi essere un esempio per i ragazzi giovani che mi seguono e percepiscono quanto amore e impegno impiego per questo sport. Spesso non è solo una questione di talento quanto più di determinazione ed è proprio questo che cerco di trasmettere loro.

Anche trasferirti a Torino è stato un successo?

Sicuramente sì per i miei compagni di allenamento, il mio allenatore e poi perché la trovo una città molto elegante e raffinata, mi ha seguito anche la mia compagna di vita Stefania e quindi sono veramente grato di tutto ciò che mi circonda.

Ringraziamo Marco Orsi per questa sincera e toccante intervista. Alla prossima.

Noemi Gariano

 

 

 

 

 

 

 

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