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Superamento della ZTM e dei relativi permessi, nuova tariffa oraria per i parcheggi blu nella Zona a bassa rotazione, estensione del numero degli stalli a pagamento, abbonamenti annuali per gli addetti e i titolari delle attività economiche nel centro storico e agevolazioni per i residenti: entrano in vigore da domani, giovedì 30 gennaio, le novità relative alle zone di sosta a pagamento nella Città di Chieri.
La Giunta comunale ha approvato le nuove tariffe e il disciplinare per le zone di sosta a pagamento.
Dichiara il Sindaco Alessandro SICCHIERO: «Dopo vari incontri di confronto con i cittadini e gli esercenti, entrano ora in vigore le novità relative alla regolamentazione della sosta e si procede con il progressivo ampliamento degli stalli blu. Novità che fanno parte di un disegno più ampio e ambizioso, che è quello del PGTU-Piano Generale del Traffico Urbano, che ci consentirà di ridisegnare Chieri, cambiando il modo di utilizzare lo spazio pubblico e di fruire il centro storico, che non può essere inteso solo come un luogo di attraversamento o di sosta prolungata. Una città che funziona bene è una città attenta all’inquinamento e alla qualità dell’ambiente urbano. Non possiamo continuare a ragionare in termini “auto-centrici”, occorrono scelte coraggiose che tengano insieme le esigenze del commercio di vicinato, quelle dei residenti del centro storico e dei lavoratori, cercando, al contempo, di favorire la mobilità sostenibile. Non ci siamo inventati nulla, abbiamo guardato a ciò che viene fatto altrove, in Piemonte, in Italia e nel resto del mondo. La tariffa oraria aumenta solo nella Zona A (bassa rotazione), passando da 0,50 a 1 euro l’ora, restano invariate le tariffe nelle zone B (media rotazione) e C (alta rotazione). Quindi, nessun aumento fino a 2 euro! ».
Fino a ieri a Chieri c’erano 95 permessi ZTM e 150 abbonamenti annuali (a 319 euro), per un totale di 250 su 835 stalli blu. Da lunedì 3 febbraio inizia il progressivo tracciamento delle strisce blu nelle nuove zone di sosta a pagamento che faranno salire a circa 1.450 il numero di stalli dedicati.
Sale, infine, il tetto massimo di abbonamenti: saranno in tutto 500. Potranno acquistarli a tariffa agevolata (200 euro l’anno) i residenti nel centro storico privi di garage o posto auto privato (la tariffa scende a 160 euro se si ha un ISEE inferiore ai 20.000 euro).
Viene nuovamente introdotta la possibilità di acquisto dell’abbonamento anche per i titolari e gli addetti di attività economiche al costo di 400 euro l’anno.
Potranno acquistare un abbonamento annuale anche i dipendenti di aziende o enti con il Mobility Manager (280 euro).
Conclude Alessandro SICCHIERO: «I proventi derivanti dai parcheggi a pagamento saranno interamente destinati al finanziamento del trasporto pubblico locale, al miglioramento della mobilità urbana, compresa la manutenzione del verde pubblico ad essa connessa, e alla gestione dei vari parcheggi cittadini. Valuteremo l’introduzione di futuri correttivi e la possibilità di variare la quantità degli abbonamenti per venire incontro a specifiche concrete esigenze della cittadinanza».
Per info e approfondimenti: www.comune.chieri.to.it
Da venerdì 31 gennaio a domenica 2 febbraio
Serralunga d’Alba (Cuneo)
Nata nel 2010, nel cuore della Langa del Barolo per volontà di Oscar Farinetti, la “Fondazione Mirafiore” prosegue nei suoi incontri dedicati al cosiddetto “Laboratorio di Resistenza Permanente” e tenuti in quel “Teatro” (centro della vita culturale della “Fondazione”, all’interno del “Villaggio Narrante” in Fontanafredda) dove si dice, in maniera ironica ma neanche poi tanto, “essere sempre consigliabile entrare con un bicchiere di buon vino in mano”.
Ricco e di notevole interesse il programma che la “Fondazione” ha messo in piedi per questo fine settimana, ad iniziare da venerdì 31 gennaio (ore 19) quando, ospite di Farinetti, si potrà incontrare Angela Frenda, uno dei nomi più importanti del “giornalismo gastronomico” in Italia. Nata a Napoli, dopo la laurea e il percorso nella “scuola di giornalismo”, nel 1997 Angela intraprende la sua carriera al “Corriere della Sera”, come cronista politica. Ruolo che dopo poco sente starle un po’ stretto, tanto da fondare nel 2014 una redazione del tutto innovativa. Nasce così “Cook”, prima come “sito” e successivamente evoluto in un “Magazine”, mensile del “Corriere” dedicato al cibo e “food editor” del quotidiano di via Solferino, un vero e proprio microcosmo di creatività e competenza, dove Angela e il suo gruppo di giornalisti ridisegnano con intelligenza e passione i confini del giornalismo gastronomico. Non solo. Frenda è anche autrice di numerosi “libri di ricette” ed è una presenza fissa nel programma di Alessandro Borghese “Celebrity Chef”. Recentemente ha pubblicato “Una torta per dirti addio”, opera che ispirerà il suo incontro alla “Fondazione”, dedicata alla figura straordinaria di Nora Ephron (New York, 1941 -2012). Come Angela, Ephron è stata molte cose: giornalista acuta, scrittrice brillante, regista visionaria, sceneggiatrice geniale e umorista con un tocco unico. Basti pensare al suo ruolo di sceneggiatrice di “Harry ti presento Sally”, dove una donna può parlare apertamente di sesso mangiando un panino al “pastrami”, per capire la sua capacità di rompere schemi con grazia e intelligenza.“Con il cibo – scrive Frenda – non raccontava solo storie, ma rispondeva alle crudeltà della vita. Una torta, infatti, non era mai, per lei, un semplice dolce, ma rappresentava un gesto, una risposta, un simbolo. Con una torta al ‘lime’, ha chiuso un matrimonio segnato da lacrime e tradimenti; con una torta alle mandorle, ha lasciato un segno anche dopo la sua morte, facendosi celebrare con dolcezza e ironia”. Ricette “emotive”, molte delle quali sono state incluse nel volume “Una torta per dirti addio” dove, capitolo dopo capitolo, le ricette diventano il filo conduttore di una narrazione che “intreccia vita, sentimenti e sapori”.
E in ambito giornalistico (sempre di alto profilo) si resta anche con Francesco Costa, ospite della “Fondazione” sabato 1° febbraio, alle 18,30. Nuovo direttore designato de “Il Post”, Costa è una delle voci più influenti del panorama giornalistico italiano, nonché profondo esperto di politica statunitense. Negli ultimi mesi ha, anche, seguito sul posto, le elezioni presidenziali che hanno visto contrapporsi Donald Trump e Kamala Harris. Durante l’incontro presso la “Fondazione Mirafiore”, Costa approfondirà, quindi, i risultati delle elezioni di novembre, “analizzandone l’impatto sugli equilibri internazionali e offrendo al pubblico una chiave di lettura privilegiata su un momento cruciale della storia americana”. Il suo eclettismo, in campo giornalistico, lo ha portato anche alla ribalta degli schermi televisivi, come autore e volto della miniserie “The American Way” per “DAZN”, e come collaboratore di Giada Messetti alla conduzione di “CinAmerica”, programma di approfondimento politico e culturale andato in onda su “RaiTre”. Dal 2021 è il conduttore di “Morning”, il podcast giornaliero di rassegna stampa prodotto da “Il Post”, che commenta le principali notizie dell’attualità e che ha raccolto quattro premi agli “Italian Podcast Awards” del 2021. Scrittore di successo, ha inoltre pubblicato quattro libri con “Mondadori”: “Questa è l’America” (2020), “Una storia americana” (2021), “California” (2022) e il più recente “Frontiera” (2023).
E, infine, ricordiamo che Febbraio è anche il mese che la “Fondazione Mirafiore” dedica ai bambini e alle loro famiglie: così da domenica 2 a domenica 23 febbraio ogni domenica alle 16,30 si terrà una rassegna gratuita dedicata ai piccoli dai 4/5 anni in poi e che spazia dalla fiaba musicale allo spettacolo di narrazione passando per il circo contemporaneo.
Primo appuntamento, domenica 2 febbraio con lo spettacolo ispirato al racconto di Carlo Collodi “Pipì e lo scimmiottino color di rosa”. Sul palco, Simone Migliavacca in “Buon viaggio Pipì” porterà in scena la sua storia raccontando le avventure dello scimmiottino che vive, con la sua famiglia, nella famosissima foresta di “Vattel’a pesca”.
Tutto il programma su: www.fondazionemirafiore.it
g.m.
Nelle foto: Angela Frenda, Francesco Costa e Simone Migliavacca
Nel segno del PinkAd animare l’inverno del Monte Rosa tornano le Pink Experience di Monterosa Ski: un’occasione in più per ribadire che la montagna è donna e che in ogni donna vive lo spirito dell’avventura, quello che ci spinge ogni volta a raggiungere nuovi obiettivi. |
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Vi siete mai chiesti quando il rosa e l’azzurro abbiano cominciato ad essere associati alle femmine e ai maschi? Non da così tanto tempo: fino a meno di cento anni fa, infatti, questa distinzione per i due colori era tutt’altro che scontata e la rivista Time nel 1927 notava come nelle vetrine di New York il colore maschile per eccellenza fosse il rosa. Sarà colpa di Freud, delle teorie sulla sessualità e la distinzione di genere, sarà per il successo delle Barbie… poco importa. Le connotazioni di rosa e azzurro sono oggi universalmente riconosciute come un dato di fatto, anche se appartenenti soltanto alla storia recente. Una parola, un colore, un concentrato di significati. Ma non è tutto rosa, ciò che luccica.
Il rosa, con il Monte Rosa, non c’entra Contrariamente a quanto possa sembrare, il massiccio del Monte Rosa non prende il suo nome dal colore. Certo, quando guardiamo l’alba o il tramonto rifrangersi sui suoi profili spigolosi, non mancano tenui sfumature rosacee. Il nome Rosa deriva, in realtà, dalla parola Rouja che in patois valdostano vuol dire ghiacciaio. Di ghiacciai, da queste parti, ce ne sono molti, così come di persone audaci che hanno osato sfidarli. Il Monte Rosa, infatti, è da oltre due secoli meta di conquista per gli alpinisti, a cui piace spostare il limite sempre un po’ più in là. Tra i nomi eccellenti ascesi tra le oltre 15 vette sopra quota 4000 che contraddistinguono questo ampio massiccio, tuttavia, non mancano nomi di donne, talvolta anche illustri insospettabili. La regina Margherita di Savoia, ad esempio: oltre ad aver arricchito il centro di Gressoney-Saint-Jean del fiabesco Castel Savoia, fu anche una pioniera dell’alpinismo al femminile, scalando i quasi 4600m di Punta Gnifetti nell’estate del 1893 e lasciando il suo nome (dopo aver fatto altrettanto qualche anno prima con la pizza), a quello che ancora oggi è il rifugio alpino più alto d’Europa. Chiaro, ogni desiderio di una regina è un ordine. E di regine, di solito, non può essercene più di una. Ma è per questo che esiste, l’8 marzo: per tutte le donne che regine non sono; ed è per questo che esistono le Monterosa Pink Experience, affinché certi piaceri non restino solo appannaggio di uomini e regine. Per ricordarci che anche quando andare avanti sembra difficile come scalare una montagna, non si è mai da sole.
#LiberamenteFemminile – Un messaggio di libertà da Monterosa Ski Centinaia di donne hanno abbracciato l’iniziativa negli anni scorsi, rispondendo all’invito di donne coraggiose come Anna Monari, una delle prime Guide Alpine in Italia. Fino al prossimo aprile, le Pink Experience di freeride e sci alpinismo invitano le donne alla ricerca di nuovi stimoli ed emozioni sotto la maestosità del Monte Rosa. Senza date fisse, basta formare un gruppo di amiche e contattare agenzia@visitmonterosa.com per organizzare le attività, a scelta tra sci alpinismo e freeride.
Sci alpinismo al femminile in Valle di Gressoney Pelli di foca applicate, sci saldamente ai piedi… si sale! Lo sci alpinismo è fatica, sudore, supporto reciproco e determinazione. Ma la vista dalla vetta toglie ogni dubbio. Scendere è leggerezza, riguardare le impronte lasciate durante la salita, con fatica e impegno, ne vale la pena. La giornata di apprendimento della tecnica dello sci alpinismo sui percorsi di risalita del Monterosa Ski offre un’esperienza unica per le donne alla ricerca di nuovi stimoli.
Freeride Paradise, anche per le donne Scendere lungo l’infinità di fuoripista dalle vette del Rosa è come lasciare un autografo unico su un foglio bianco. Il freeride è improvvisazione, audacia, creatività: ogni discesa è un assolo jazz che non si ripete mai uguale. La Pink Experience Freeride Monterosa offre un contatto autentico con la neve non battuta, guidate dalla vigilanza attenta della Pink Guide Anna Monari. Prezzo: € 175,00 comprensivi di giornata con guida e corso di sci alpinismo, noleggio attrezzatura, skipass giornaliero sci alpinismo, assicurazione Multisport.
La Maglia Rosa ai piedi del Rosa: il Giro d’Italia 2025 si decide a Champoluc Per le appassionate e gli appassionati di sport, il rosa ha un significato ancora diverso: è il colore della maglia di chi vince il Giro d’Italia. Ancora una volta, il rosa diventa simbolo di forza, tenacia, resistenza e ambizione, qualità irrinunciabili non solo per chi voglia vincere questa prestigiosa corsa ciclistica, tra le più attese dell’anno, ma anche per chi ha voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo e superare i propri limiti per raggiungere un traguardo. Un traguardo di tappa, proprio di una di quelle che il Giro 2025 lo decideranno, sarà disegnato ai piedi del Monte Rosa: Champoluc (Ayas), accoglierà per la prima volta un arrivo della carovana della corsa rosa, per la 19esima tappa del Giro di venerdì 30 maggio 2025.
Che sia in sella o sugli sci, il Rosa ha ancora tantissime storie da raccontare. cs |
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Il Gruppo Imprese Chieresi ha incontrato i sindaci per lanciare il progetto di revisione del TPL «fondamentale per la competitività del territorio». L’assessore Gabusi loda l’iniziativa congiunta tra Enti pubblici e aziende, garantendo il sostegno della Regione
Entra nella sua fase operativa lo studio promosso dal Gruppo Imprese Chieresi (GIC) per la riorganizzazione del Trasporto Pubblico Locale sul territorio. Ieri, nel grattacielo della Regione Piemonte, si è tenuta la riunione di kick off, a cui hanno preso parte diversi imprenditori e circa trenta sindaci dei Comuni ricadenti nel Sistema Locale Lavoro 101, in rappresentanza di oltre 160 mila piemontesi residenti nell’area sud-est della Città metropolitana di Torino e nel nord Astigiano.
«Nei prossimi dieci anni il territorio ha tre sfide cruciali: quella demografica, quella sanitaria (ospedale unico) e quella competitiva. Il TPL è fondamentale per colmare il gap di competitività di cui oggi soffrono le aziende del Chierese, rilanciando lo sviluppo, nonché per migliorare la qualità di vita di lavoratori e cittadini e per contrastare lo spopolamento -ha aperto i lavori Dario Kafaie, presidente del GIC- Per questo ci siamo dati l’obiettivo di definire una proposta di revisione del servizio, per renderlo più efficace ed efficiente e in grado di rispondere alle esigenze di tutte le fasce di popolazione. Su un tema strategico come questo, se ci sentiamo e agiamo come un unico territorio, potremmo diventare un caso-studio da replicare in tutta Italia».
La parola è quindi passata alla professoressa Cristina Pronello, docente di Ingegneria dei Trasporti del Politecnico di Torino, ex presidente dell’Agenzia per la Mobilità Piemontese e CEO della start up Moby4All, start-up del Politecnico. «Diverse aree del Chierese risultano oggi fortemente congestionate e con un’offerta di trasporto pubblico poco omogeneea e scarsamente attraente per l’utenza -è la sua analisi– Emerge chiara la necessità di rivedere il servizio, andando innanzitutto a capire le dinamiche di spostamento oggi presenti, identificando origini e destinazioni, modalità e motivi di viaggio. Bisogna studiare la domanda latente e i principali attrattori di pendolarismo; non si possono tracciare linee di trasporto a caso che non servono a nessuno».
Il progetto prevede pertanto di profilare gli utenti in base ai loro bisogni. «Serve un approccio su due livelli: da un lato coinvolgere le aziende affinché condividiano i dati del mobility management dei propri dipendenti; dall’altro effettuare indagini di mobilità puntuali nelle diverse realtà comunali che compongono il Chierese», ha spiegato Pronello.
La docente ha quindi proposto ai sindaci di aderire a una piattaforma smart condivisa per la raccolta dei dati, co-progettando un questionario che permetta di mettere in luce i bisogni-chiave del territorio e dell’utenza: «tramite diversi canali, dai social alle scuole al passaparola, le Amministrazioni sono la chiave per coinvolgere i loro cittadini e farli aderire all’indagine».
Tutti i dati raccolti -attraverso un’App dedicata– saranno quindi confrontati con l’offerta di TPL esistente per dare indicazioni sulla riorganizzazione dei sistemi di trasporto territoriale.
L’ipotesi operativa del GIC è di dare vita a una “task force” di sindaci, suddividendo il territorio in cinque cluster territorialmente omogenei (con i Comuni di Carmagnola, Chieri, Santena, Castelnuovo Don Bosco e Villanova d’Asti quali capofila).
L’obiettivo è di raggiungere un campione di almeno il 3% della popolazione: un’operazione dal valore complessivo di circa 250 mila euro, pari a un costo di circa 1,50 euro ad abitante.
Sono quindi intervenuti gli amministratori locali, a partire dall’assessore ai trasporti della Città di Chieri, Andrea Limone: «Il progetto ci interessa molto e abbiamo urgenza di partire», ha dichiarato, sottolineando l’opportunità strategica di lavorare insieme tra Enti pubblici e aziende. Adriano Pizzo, sindaco di Pecetto Torinese, ha portato l’esperienza del proprio Comune e figurato l’importanza della spesa richiesta. L’imprenditore Marco Ronco (Gamba Automazioni) di Riva presso Chieri ha ribadito il punto di vista delle aziende: «Il nostro problema è che fatichiamo a essere attrattivi a causa delle carenze di trasporto».
Anche la Città Metropolitana di Torino -tramite la propria Direzione Trasporti- ha garantito supporto operativo, a partire dalla condivisione dei dati e della pianificazione già in essere.
A chiudere l’incontro, l’Assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi: «Questo è il momento giusto per i territori virtuosi che vogliono progettare il proprio futuro, dato che proprio adesso stiamo per mettere mano alla revisione del TPL in tutto il Piemonte. Uno studio come questo sarebbe molto utile per offrire un servizio maggiormente rispondente alle reali necessità».
Gabusi ha quindi lodato l’iniziativa del Gruppo Imprese Chieresi e ha teso la mano: «Credo che la peculiarità e la serietà di questo approccio e di questa Associazione stiano nell’integrazione tra aziende e Comuni, con alle spalle un metodo scientifico di analisi e la volontà di agire insieme -ha sottolineato- Avendo fatto il sindaco, so cosa significhi uno sforzo economico come quello richiesto. Ma, se c’è volonta da parte dei Comuni, anche la Regione e l’Agenzia per la Mobilità faranno la loro parte».
cs
Il parere è stato dato dopo le illustrazioni degli assessori Marco Gabusi in materia di trasporti, viabilità ed opere pubbliche e Maurizio Marrone, in materia di politiche della casa.
“Rispetto al Tpl – ha detto Gabusi – siamo in una fase nella quale finalmente riusciamo a chiudere il contenzioso con Trenitalia originato dal contratto ponte del 2017. Nel frattempo, abbiamo potuto mettere in servizio anche una serie di nuovi mezzi ed aprire nuove tratte. Importante anche proseguire nell’eliminazione dei passaggi al livello che in Piemonte sono addirittura lo stesso numero che in Lombardia dove la rete ferroviaria è circa il doppio. Per il trasporto su gomma abbiamo maggiori risorse per una decina di milioni di euro che ci consentono di non tagliare i servizi pur permanendo il problema della carenza di autisti”.
Gabusi ha anche aggiunto, in materia di Opere pubbliche che “Per essere conseguenti all’interesse che abbiamo sempre dichiarato per gli interventi di somma urgenza e pronto intervento, di consolidamento, di difesa del territorio e di prevenzione, anche a seguito di calamità naturali, abbiamo previsto contributi annuali ai Comuni per 4 milioni. Somma che si aggiunge ai fondi statali per cui si dovrebbe arrivare a una disponibilità di una quindicina di milioni”.
Sull’ampia relazione dell’assessore, hanno posto domande per chiarimenti Nadia Conticelli, Alberto Avetta e Simona Paonessa (Pd), Alice Ravinale (Avs), Sarah Disabato (M5s). Tra i quesiti posti quello sul biglietto unico e sul bonus under 26, per rendere gratuito l’accesso al trasporto pubblico locale ai più giovani, che la Giunta avrebbe preannunciato in campagna elettorale. L’assessore ha detto che la misura sarà attivata nel 2025.
L’esame del Defr e del Bilancio di previsione finanziario 2025-2027, sono proseguiti con l’illustrazione dell’assessore Maurizio Marrone in merito alle politiche per la casa.
“Per il 2025 – ha spiegato Marrone – siamo riusciti a confermare nel bilancio tutte le risorse regionali per le politiche della casa. Rivendico con orgoglio questo risultato, che in questi momenti di particolare difficoltà, permetterà inoltre di confermare il Fondo sociale per la morosità incolpevole con risorse superiori alla soglia obbligatoria del 60%”.
Sulla relazione dell’assessore hanno chiesto chiarimenti e precisazioni, oltre allo stesso presidente Fava, Conticelli e Monica Canalis (Pd), Ravinale e Disabato.
cs crp
Mancano due settimane all’inizio del Festival di Sanremo, giunto quest’anno alla settantacinquesima edizione e per la quarta volta capitanato da Carlo Conti. Saranno ben 12 i co- conduttori che saliranno con lui sul palco dell’Ariston: Antonella Clerici e Gerry Scotti martedì 11 febbraio; la sera dopo Bianca Balti con Cristiano Malgioglio e Nino Frassica, e ci sarà da ridere; il giovedì un terzetto tutto al femminile composto da Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa. Per la serata delle Cover e dei duetti del venerdì con Mahmood e Geppi Cucciari tornerà a Sanremo con i Coma_Cose il torinese Jhonson Righeira sulle note del famosissimo brano “L’estate sta finendo”, hit che ha appena compiuto 40 anni e si esibirà anche l’unico torinese in gara quest’anno, Willie Peyote il quale insieme a Tiromancino e Ditonellapiaga interpreterà il brano “Un tempo piccolo” del grande Franco Califano. Mentre sabato 15 febbraio per la finale Conti avrà al suo fianco Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan, presentatore anche del Dopofestival. Sempre di più, forse troppi? E chissà se ne si aggiungeranno ancora… Ma torniamo indietro nel tempo per toglierci qualche curiosità sulle conduzioni di Sanremo e fare un po’ di storia di questo evento nazionale tanto amato e nello stesso tempo tanto detestato dagli italiani.
Numerosi i piemontesi: quando il Festival si svolgeva ancora nel Salone delle feste del Casinò municipale di Sanremo la prima presentatrice del Festival, il primo ad andare in onda anche in televisione nel 1955, dopo quattro edizioni condotte dal torinese Nunzio Filogamo, trasmesse naturalmente solo alla radio fu la cantante e poi prima annunciatrice della sede Rai di Torino Maria Teresa Ruta Rivoira, zia dell’omonima Maria Teresa Ruta, in questi giorni rientrata nella casa del “Grande Fratello”. Nel 1960 un’altra torinese, Enza Sampò che allora ventiquattrenne abitava ancora in corso Giulio Cesare 10, conduce il decimo Festival insieme all’attore Paolo Ferrari, quello vinto dal famosissimo brano “Romantica” cantato da Tony Dallara e da Renato Rascel che lo scrisse.
Si dice e si ricorda sempre che la prima a condurre da sola il Festival sia stata Loretta Goggi nel 1986. Non è però così perché nel 1961 il primo Sanremo venne presentato da ben due donne: dall’annunciatrice della sede Rai di Roma Lilli Lembo e dalla moncalierese Giuliana Calandra, attrice di teatro, tv e cinema, anche nel cast del film di Dario Argento girato a Torino “Profondo rosso” e che tanti inoltre ricorderanno di certo nel ruolo di Mara Canà, la moglie di Oronzo Canà, interpretato da Lino Banfi, in un’altra pellicola sempre realizzata nel capoluogo, “L’allenatore del pallone”.
Nel 2004 invece troviamo sul palco dell’Ariston la chivassese Simona Ventura con Gene Gnocchi e Paola Cortellesi per l’unico Festival diretto da Tony Renis. La presentatrice invece ad aver condotto più Festival di Sanremo, ben 3, nel 1969 con Nuccio Costa, con Mike Bongiorno nel 1973 e con Corrado nel 1974, è un’altra l’annunciatrice, “il viso d’angelo” della televisione italiana Gabriella Farinon che per anni affiancò Corrado in numerosi “Un disco per l’estate”.
Come tre sono stati i Festival vinti da Iva Zanicchi, nel ’67, nel ’69 e nel 1974, la quale riceverà giovedì 13 febbraio il Premio alla Carriera come lo riceverà quest’anno anche Antonello Venditti. La prima cantautrice ad aver vinto il Festival è la torinese Gilda con “Ragazza del sud” nel 1975, cinquanta anni fa. Ancora qualche dato sul Festival numero 75: i Big in gara sono 29, dopo il ritiro di Emis Killa, più le quattro “Nuove proposte”. Sempre in quattro sono gli artisti che hanno già vinto il Festival: Ranieri, Giorgia, Cristicchi e Gabbani. La più giovane in gara è la diciottenne Sarah Toscano che arriva direttamente dall’ultima edizione di “Amici”, mentre il più anziano è Massimo Ranieri, 73 anni.
Igino Macagno
Anche quest’anno il format prodotto dalla Westitaliaeventi proporrà interpreti canori a
operatori della musica leggera, tutti presenti con il preciso scopo di valutare e
individuare qualche nuovo artista con il quale dare inizio a progetti che poterebbero
sfociare in concrete opportunità di successo.
Con noi Christian Cambareri, responsabile dell’etichetta discografica milanese
Orangle Records insieme al suo stato maggiore, formato da Martina Colavitti,
Veronica Castellani, Gianluca Buonamassa, Maria Pia Frosina e Gianmaria Porchia.
Poi Norma Benetti, una delle vocal coach top nel panorama nazionale. Tra i suoi
allievi c’è anche Blanco. Anche Andrea Amati, già in forza con le major Sony Music
e Warner Chappell fa parte del parterre. Andrea ha scritto per Elodie, Annalisa, Nek,
Alessandra Amoroso, Francesco Renga, Emma Marrone, Marco Masini, Valerio
Scanu, Lorenzo Fragola, Michele Bravi. Ancora Antonino Viola, autore e insegnante
di tecnica vocale, artista che può vantare il Master in Musicoterapia presso Divulgacion
Dinamica di Siviglia, master in Music Production, Technology and Innovation presso
il campus del Berklee College of Music di Valencia e il ruolo di docente al Centro
Europeo Tuscolano, il CET di Mogol. Infine Cristian Gallana, manager degli
emergenti che collabora fattivamente con i talent più importanti e con le etichette
discografiche e il produttore discografico Roberto Travaini.
Nel corso dell’evento in veste di Ospite d’Onore interverrà Cristina Lizzul (foto in copertina), attrice con
partecipazione nel film “Distant Vision” diretto da un regista del calibro di Francis
Ford Coppola e “La solitudine della Luna” presentato al Festival del Cinema di Cannes.
Cristina Lizzul, artista della Orangle Records, è una straordinaria songwritter il cui
valore a livello internazionale è dimostrato dal numero di sample packs, che vantano
ben 20 milioni di streams.
Durante le esibizioni, con una cerimonia speciale, verranno consegnati i National
Voice Awards, premio al Talento.
Westitaliaeventi per la preziosa collaborazione ringrazia La Vetrina dei Talenti
(Daniele Morelli), Luna Spettacoli (Paolo Formia), Marche in Canto (Claudio
Starnone), Big Stone (Massimo Curzio). A Sanremo a supporto del format non
mancano mai Vietri sul Mare, la stupenda località della Costiera Amalfitana, e l’amico
fraterno Antonio Amoroso, stilista titolare dell’omonimo atelier. Una menzione
speciale a La Source, grandi vini della Valle d’Aosta, e al suo titolare Stefano Celi.
Dal 2014, l’evento organizzato dal Centro Universitario Sportivo torinese in collaborazione con l’Università e il Politecnico di Torino, attraverso una corsa–camminata di 5 km raccoglie fondi per la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro e accompagna per le vie del capoluogo piemontese i cittadini, le associazioni e i sostenitori, tutti accomunati dalla scelta di non mancare.
Una novità per l’edizione 2025: la partenza sarà alle ore 15.30 dal Parco del Valentino, viale Virgilio angolo viale Pier Andrea Mattioli, e l’arrivo in piazza Castello.
Dal 7 al 9 marzo 2025 tornerà anche il Villaggio della Prevenzione, uno spazio di promozione per le associazioni no profit, un’occasione di incontro, dialogo e festa tra il mondo accademico, l’eccellenza sanitaria italiana, i cittadini e le scuole. Quest’anno la nuova location del Villaggio della Prevenzione sarà ospitata nelle suggestive e centralissime piazza Castello e piazzetta Reale. Gli stand delle associazioni e dei supporter di JTWIA 2025 animeranno il cuore di Torino e gli storici palazzo Madama e palazzo Reale. Come ormai da anni sarà un evento nell’evento che accoglierà stand dedicati alle visite preventive gratuite (https://jtwia.org/visite-gratuite/), al counseling e alla presentazione delle associazioni no profit, a convegni e webinar divulgativi.
Il villaggio verrà realizzato grazie al supporto dell’Università degli Studi di Torino, del Politecnico di Torino, della Fondazione Collegio Universitario Einaudi, dell’Edisu Piemonte, dell’ASL Città di Torino, dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino e delle numerose associazioni che ormai da anni aderiscono alla manifestazione; tutte le proposte verranno pubblicate su https://jtwia.org/villaggio-prevenzione/. JTWIA riproporrà il tradizionale Spazio Incontri in piazza con la suggestiva cupola trasparente, quest’anno in piazza Castello (programma su https://jtwia.org/padiglione-incontri/).
I relatori della conferenza stampa sono stati: Riccardo D’Elicio (Presidente Centro Universitario Sportivo torinese), Alberto Rainoldi (Vice Rettore per il Welfare, la Sostenibilità e lo Sport dell’Università di Torino), Stefano Sacchi (Vice Rettore per la Società, la Comunità e l’Attuazione del Programma al Politecnico di Torino), Dario Gallina (Presidente della Camera di Commercio di Torino), Andrea Tronzano (Assessore al Bilancio della Regione Piemonte), Jacopo Suppo (Vicesindaco Città Metropolitana di Torino) e Domenico Carretta (Assessore allo Sport della Città di Torino). In chiusura di conferenza è intervenuta Enrica Eandi (Presidente e AD Sistemi SpA). È stato trasmesso anche il video saluto del Vicepresidente Vicario CONI Nazionale Silvia Salis, che ha rinnovato il sostegno e l’adesione all’evento. La moderatrice della conferenza è stata la giornalista Tatiana Zarik.
Per l’edizione 2025 JTWIA ha ottenuto nuovi fondi a sostegno della ricerca universitaria. Infatti, oltre alle quattro borse di studio finanziate con i fondi della manifestazione, verrà nuovamente erogato un assegno di ricerca donato dalla Camera di Commercio di Torino e due nuovi assegni donati da Stellantis Financial Services e da Tosetti Value.
JTWIA è cresciuta edizione dopo edizione e continua ad evolversi ogni anno! Un cammino che l’ha portata a essere più sostenibile, innovativa ed eco friendly. Ha arricchito la piattaforma della comunicazione, riproponendo il tradizionale Spazio Incontri in piazza con la suggestiva cupola trasparente, quest’anno in piazza Castello. Inoltre è ormai un evento diffuso su scala globale. Tutto questo senza mai tradire gli ideali che la contraddistinguono: la prevenzione gratuita, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere. Da sempre JTWIA si svolge rigorosamente nella prima settimana di marzo, in concomitanza della Giornata Internazionale della Donna.
R101 è nuovamente la radio ufficiale di JUST THE WOMAN I AM 2025. Sarà presente a Torino con i suoi talent per intrattenere i presenti con la sua musica ed un occhio di riguardo a solidarietà e inclusione, cifre distintive dell’emittente.
Tre appuntamenti arricchiranno la dodicesima edizione: “TRIBAL FLOW – Yoga for JUST THE WOMAN I AM” (Sabato 8 marzo, dalle 11:30 alle 13:00, Piazza Castello – info su https://jtwia.org/yoga-per-jtwia/), “PILATES&MOTION for JUST THE WOMAN I AM” (Domenica 9 marzo, dalle 11:00 alle 12:30, in Piazza Castello – info su https://jtwia.org/pilatesmotion/) e “JUST THE WOMAN I AM ON THE WATER” (Domenica 9 marzo dalle ore 11.00 sino alle ore 13.00 lungo le rive del fiume Po – info su https://jtwia.org/percorsi/).
L’ultima edizione ha battuto tutti i record: nel 2024 sono state oltre 28.800 le donazioni a sostegno della ricerca universitaria sulla salute e sul cancro. La donazione per partecipare a JTWIA è a offerta libera a partire da 20 euro a persona. Sarà possibile partecipare all’evento sia in Presenza, con partenza alle ore 15.30 dal Parco del Valentino, oppure in modalità Virtual, scegliendo in autonomia il luogo di svolgimento, il proprio percorso di 5 km e condividendo l’esperienza sui Social. La modalità Virtual si conferma anche per l’edizione 2025, come ulteriore possibilità per i Singoli iscritti e per i Gruppi JTWIA di tutto il mondo di partecipare a JTWIA. I Team sono, da sempre, il cuore pulsante della manifestazione, il modo migliore per sostenere la ricerca universitaria e per vivere più intensamente l’esperienza di JTWIA fin dal primo passo, quello dell’iscrizione, con la possibilità di personalizzare il retro della maglietta con un logo a scelta senza costi aggiuntivi con un minimo di 20 iscritti. Ogni partecipante all’evento potrà scegliere la modalità di iscrizione (in Presenza/Virtual, Singola/in Gruppo) sulla pagina dedicata del sito https://jtwia.org/iscrizioni/ e potrà ricevere Kit di Iscrizione e Welcome Bag direttamente a casa (con la maggiorazione di 3,50 euro per il servizio di consegna) oppure optare per l’acquisto del kit iscrizione presso i punti di ritiro diffusi sul territorio torinese, grazie alla partnership con Decathlon Italia.
Per l’edizione 2025 Sistemi e Vanzetti sono i sostenitori principali della manifestazione. Ma tanti sono i partner sostenitori di JTWIA: Tosetti Value, Stellantis Financial Services, King, Poliambulatorio Statuto, Acqua Sant’Anna, Battaglio, Nova Coop, Azimut Investimenti, Larc, Amazon, Torino Salute, Trans Danubia, Iveco Group, Iveco, Yogi Tea, Cati, ITT, Iren, Gruppo Cidimu, Fantolino, Decathlon, GTT e la stessa R101.
Inoltre agli Istituti Scolastici è dedicato il programma del Villaggio della Prevenzione di venerdì 7 marzo.
Supportato dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, lo Spazio Incontri accoglierà i ragazzi degli istituti scolastici di Torino e provincia. Gli studenti vivranno da protagonisti l’evento, partecipando attivamente agli interventi confrontandosi con consulenti ed esperti. Le associazioni presenti nel Villaggio della Prevenzione di piazza Castello e piazzetta Reale saranno a disposizione degli studenti per visite gratuite e attività di divulgazione e prevenzione (https://jtwia.org/scuole/).
Infine con i fondi dell’edizione 2024 sono stati finanziati cinque assegni di ricerca. Questi i nomi degli assegnisti, due già selezionati e due ancora da destinare. Nello specifico i temi scelti dall’Università di Torino sono i seguenti: Prof. Paolo Fonio Dipartimento Scienze Chirurgiche Imagine diagnosis in breast cancer, Diagnostica per immagini nel tumore della mammella (responsabile scientifico) e Prof.ssa Rosalba Rosato Dipartimento Psicologia Enhancing awareness on HRQoL in Gynecologic Cancer: Patient and caregiver preferences related to quality of life domains; migliorare la consapevolezza sulla HRQoL nei tumori ginecologici: Preferenze di pazienti e caregiver riguardo ai domini della qualità della vita (responsabile scientifico). Il Politecnico di Torino ha invece riconfermato i progetti di ricerca finanziati con i fondi 2023: Assegnista di Ricerca Dott.ssa Mariya Shcherbyna, Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione (DIGEP) Women in STEM (Win-STEM) ed Assegnista di Ricerca Dott.ssa Sara Muccio, Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (DIMEAS), IDEAL – Modelli 3D in vitro per la validazione di nanomedicine e trasportatori cellulari contro il glioblastoma multiforme (GBM). Infine un quinto assegno di ricerca è stato finanziato dalla Camera di Commercio di Torino: Assegnista di Ricerca Dott. Edoardo Garbo, Dipartimento di Oncologia, AMATi: Attività Motoria Adattata per pazienti con Tumore del Polmone.