ilTorinese

Consumatori, Polliotto (Unc): “Accesso libero al mare diritto di cittadini e consumatori”

Lo spiega la Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Estate, tempo di vacanze e di…chiarimenti per vacanze serene e sicure. “L’accesso al mare rientra tra i principali diritti dei consumatori in spiaggia in quanto dovrebbe essere libero e gratuito: gli stabilimenti balneari dovrebbero consentire l’accesso e transito gratuito per il raggiungimento della battigia, anche al fine della balneazione, ma alcuni gestori furbetti provano a far pagare l’accesso ai bagnanti che vogliono raggiungere la riva, o semplicemente transitare. Lo rende noto Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

Si tratta di un vero e proprio abuso che non tiene conto del fatto che la spiaggia è un bene pubblico, appartiene al demanio anche se è data in concessione agli stabilimenti balneari. Impedirne l’accesso o chiedere un pagamento è quindi una violazione di legge. Se si usufruisce dei servizi messi a disposizioni del lido, come per esempio ombrellone, sdraio, docce e cabina, è normale e corretto che il gestore pretenda il pagamento. Ma chi vuole semplicemente raggiungere il mare per fare un bagno passando dallo stabilimento balneare non deve pagare alcun ticket d’ingresso”, spiega il noto legale.

Che prosegue: “Oltre all’articolo 11 della legge n. 217 del 2011 che prevede “il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione, la legge n. 296 del 2006 stabilisce “l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione.

Diverso è il discorso per ombrelloni o sdraio. La legge garantisce l’accesso e il transito gratuito per il raggiungimento della battigia, ma è meno chiara su quello che accade se mi fermo sulla battigia o a pochi metri di distanza. Infatti, garantisce un generico diritto alla fruizione della battigia non solo ai fini della balneazione (si dice “anche”), ma non chiarisce esattamente cosa si intenda per fruizione, se passeggiare, fermarsi o giocare a palla”, prosegue Patrizia Polliotto.

Resta il fatto che anche il bagnante, come i titolari degli stabilimenti, devono fare in modo di non impedire agli altri bagnanti l’accesso al mare e il transito per il raggiungimento della battigia. Se, però, possiamo sicuramente affermare che un ombrellone o una sedia sdraio sono certamente ingombranti e ostacolano il transito, diventa più difficile comprendere perché lo sia anche un asciugamano, magari debitamente piegato o dei vestiti ammucchiati.

Tra i diritti in spiaggia, la materia dell’accesso alla battigia è regolata anche da Regioni e Comuni. La legge n. 296 del 27 dicembre 2006, all’art. 1 comma 254, prevede che siano le Regioni a dover “individuare un corretto equilibrio tra le aree concesse a soggetti privati e gli arenili liberamente fruibili” e a “individuare le modalità e la collocazione dei varchi necessari al fine di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione”, aggiunge la Presidente di Unc Piemonte.

Come se non bastasse, poi, ci sono anche le ordinanze dei Comuni. Molte ordinanze prevedono il divieto di occupare con ombrelloni, sdraio o anche semplici teli mare, la fascia di 5 metri dalla battigia ed il divieto di permanenza in tale spazio, poiché deve rimanere a disposizione per i mezzi di soccorso. In questo caso, comunque, il divieto vale per tutti, anche per i gestori dello stabilimento, e permane anche se si paga l’ingresso.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Controllori Amiat per verificare che i rifiuti siano collocati al posto giusto

Il lettore Luigi Gagliano ci invia la foto che vedete è ci scrive: : Piazza Galimberti.  L’Amiat avvia un giro di vite contro  chi abbandona  rifiuti in modalità difformi alle normative. All’uopo sono stati assunti una decina di controllori ambientali con il compito di vigilare e ove possibile sanzionare chi abbandona rifiuti  sulle pubbliche strade e fuori dagli appositi contenitori. Oltre ad aver potenziato la rete di relecamere. Durante un controllo  hanno rinvenuto involucri di pacchi e bollette di utenze con relativi indirizzi riportati, abbandonate fuori dai cassanetti. Li hanno annotati  per le formalità d’ufficio e presumibilmente per sanzionare i trasgressori.

Master in Finance di ESCP Business School primo al mondo

A pochi giorni dalla conclusione della Conferenza Europea dell’FMA – Financial Management Association, che con ESCP Business School ha riunito a Torino accademici, esperti e decision-maker provenienti da tutto il mondo, la scuola si conferma come eccellenza dell’insegnamento in ambito finance

Torino, 17 giugno 2024

A pochi giorni dalla conclusione della Conferenza Europea dell’FMA – Financial Management Association, che con ESCP Business School ha riunito a Torino accademici, esperti e decision-maker provenienti da tutto il mondo, la scuola si conferma come eccellenza dell’insegnamento in ambito finance

Torino, 17 giugno 2024 – Il programma di Master in Finance (MSc) di ESCP Business School è al primo posto a livello mondiale nella classifica del Financial Times del 2024 dei migliori 65 Master in Finance. Per il secondo anno consecutivo al vertice del ranking, ESCP si conferma come una delle principali business school a livello globale. Fondata nel 1819, dal 2004 è presente in Italia con il Campus di Torino. In linea con questo risultato, la sede italiana della business school internazionale sta sviluppando sempre più programmi incentrati su tematiche finance, come dimostrano la specializzazione in Fintech & Innovation dell’MBA, la Major in Corporate Finance & Investment Banking del Bachelor in Management e le varie specializzazioni in ambito finanziario del Master in Management – Finance, Investment Banking e Managerial Economics and Business Strategy, quest’ultima in collaborazione con il Collegio Carlo Alberto. Nei prossimi mesi il legame con la città sarà rafforzato dall’inaugurazione del nuovo Campus di oltre 8000 metri quadrati, che accoglierà più di 1500 studenti provenienti da tutto il mondo. Torino si conferma così un importante polo accademico sui temi della finanza, trend confermato anche a chiusura della Conferenza Europea 2024 dell’FMA – Financial Management Association, che ha visto oltre 300 tra accademici, esperti e decision-maker provenienti da tutto il mondo riuniti in città per analizzare il presente e il futuro della finanza.

Come nel 2023, il Master in Finance di ESCP Business School è stato classificato primo per il network degli alumni e il career service, con il 100% dei laureati impiegati entro tre mesi dalla laurea. Ancora una volta, il programma ha ottenuto il primo posto in termini di obiettivi raggiunti dai laureati (96% dei rispondenti). Grazie ai corsi sui fondamenti della finanza e alla possibilità di specializzarsi in corporate investment banking o mercati finanziari, il MSc in Finance di ESCP è strutturato per dare agli studenti un accesso immediato a posizioni di responsabilità nel settore finanziario.

“Siamo incredibilmente orgogliosi di essere stati classificati primi a livello mondiale per la seconda volta dal FT. Questo risultato riflette il nostro impegno a fornire un’educazione di livello mondiale e il duro lavoro e la dedizione del nostro corpo docente, staff e studenti. I nostri continui sforzi per innovare e migliorare il piano di studi assicurano che i nostri laureati siano ben preparati per eccellere nel dinamico panorama della finanza”, afferma il Professor Philippe Thomas, Direttore Accademico del Master in Finance di ESCP Business School.

Quest’anno, inoltre, il Master in Finance di ESCP Business School è stato classificato primo per la mobilità lavorativa internazionale e secondo per l’esperienza internazionale del corso, evidenziando la sua natura multiculturale. L’insegnamento durante il programma intensivo di 14 mesi è infatti equamente diviso tra i campus della scuola in due importanti centri finanziari globali: Parigi e Londra. Per laurearsi, gli studenti devono anche completare uno stage di sei mesi che può essere svolto ovunque nel mondo.

“Siamo entusiasti di vedere il nostro programma di Master in Finance riconosciuto ancora una volta per la sua qualità eccezionale e il suo impatto. Come più antica business school del mondo, ESCP mantiene la sua posizione di eccellenza grazie alla dedizione incrollabile del nostro corpo docente, staff, studenti e alumni. Questi risultati eccezionali dimostrano l’impegno di ESCP a preparare i nostri studenti a diventare business leader di domani, in tutti i settori”, afferma il Professor Léon Laulusa, Dean & Executive President di ESCP Business School.

“Oltre ai fondamenti della finanza, il programma è progettato per aiutare gli studenti a definire i loro obiettivi di carriera e sviluppare competenze interpersonali chiave. Crediamo che questo approccio abbia contribuito fortemente al fatto che il 100% dei laureati sia impiegato a meno di tre mesi dalla laurea”, aggiunge il Prof. Philippe Thomas. “Le competenze trasversali fanno parte del programma da oltre dieci anni e continuano a essere migliorate ogni anno poiché le consideriamo un elemento essenziale per il successo futuro dei nostri laureati.”

 nella classifica del Financial Times del 2024 dei migliori 65 Master in Finance. Per il secondo anno consecutivo al vertice del ranking, ESCP si conferma come una delle principali business school a livello globale. Fondata nel 1819, dal 2004 è presente in Italia con il Campus di Torino. In linea con questo risultato, la sede italiana della business school internazionale sta sviluppando sempre più programmi incentrati su tematiche finance, come dimostrano la specializzazione in Fintech & Innovation dell’MBA, la Major in Corporate Finance & Investment Banking del Bachelor in Management e le varie specializzazioni in ambito finanziario del Master in Management – Finance, Investment Banking e Managerial Economics and Business Strategy, quest’ultima in collaborazione con il Collegio Carlo Alberto. Nei prossimi mesi il legame con la città sarà rafforzato dall’inaugurazione del nuovo Campus di oltre 8000 metri quadrati, che accoglierà più di 1500 studenti provenienti da tutto il mondo. Torino si conferma così un importante polo accademico sui temi della finanza, trend confermato anche a chiusura della Conferenza Europea 2024 dell’FMA – Financial Management Association, che ha visto oltre 300 tra accademici, esperti e decision-maker provenienti da tutto il mondo riuniti in città per analizzare il presente e il futuro della finanza.

Come nel 2023, il Master in Finance di ESCP Business School è stato classificato primo per il network degli alumni e il career service, con il 100% dei laureati impiegati entro tre mesi dalla laurea. Ancora una volta, il programma ha ottenuto il primo posto in termini di obiettivi raggiunti dai laureati (96% dei rispondenti). Grazie ai corsi sui fondamenti della finanza e alla possibilità di specializzarsi in corporate investment banking o mercati finanziari, il MSc in Finance di ESCP è strutturato per dare agli studenti un accesso immediato a posizioni di responsabilità nel settore finanziario.

“Siamo incredibilmente orgogliosi di essere stati classificati primi a livello mondiale per la seconda volta dal FT. Questo risultato riflette il nostro impegno a fornire un’educazione di livello mondiale e il duro lavoro e la dedizione del nostro corpo docente, staff e studenti. I nostri continui sforzi per innovare e migliorare il piano di studi assicurano che i nostri laureati siano ben preparati per eccellere nel dinamico panorama della finanza”, afferma il Professor Philippe Thomas, Direttore Accademico del Master in Finance di ESCP Business School.

Quest’anno, inoltre, il Master in Finance di ESCP Business School è stato classificato primo per la mobilità lavorativa internazionale e secondo per l’esperienza internazionale del corso, evidenziando la sua natura multiculturale. L’insegnamento durante il programma intensivo di 14 mesi è infatti equamente diviso tra i campus della scuola in due importanti centri finanziari globali: Parigi e Londra. Per laurearsi, gli studenti devono anche completare uno stage di sei mesi che può essere svolto ovunque nel mondo.

“Siamo entusiasti di vedere il nostro programma di Master in Finance riconosciuto ancora una volta per la sua qualità eccezionale e il suo impatto. Come più antica business school del mondo, ESCP mantiene la sua posizione di eccellenza grazie alla dedizione incrollabile del nostro corpo docente, staff, studenti e alumni. Questi risultati eccezionali dimostrano l’impegno di ESCP a preparare i nostri studenti a diventare business leader di domani, in tutti i settori”, afferma il Professor Léon Laulusa, Dean & Executive President di ESCP Business School.

“Oltre ai fondamenti della finanza, il programma è progettato per aiutare gli studenti a definire i loro obiettivi di carriera e sviluppare competenze interpersonali chiave. Crediamo che questo approccio abbia contribuito fortemente al fatto che il 100% dei laureati sia impiegato a meno di tre mesi dalla laurea”, aggiunge il Prof. Philippe Thomas. “Le competenze trasversali fanno parte del programma da oltre dieci anni e continuano a essere migliorate ogni anno poiché le consideriamo un elemento essenziale per il successo futuro dei nostri laureati.”

Mirafiori, la 500 ibrida non basta per il rilancio

Tempi duri per Mirafiori? Da tempo Stellantis usa un giorno il bastone e l’altro la carota. Agli annunci di cassa integrazione seguono promesse di nuovi investimenti. Ma cosa accadrà davvero? Dopo la manifestazione del 12 aprile i lavoratori di Mirafiori sono tornati in piazza pochi giorni fa. Con loro l’arcivescovo di Torino, il sindaco e idealmente tutta la città preoccupa il futuro dello storico stabilimento e di tutto il comparto automotive.  I metalmeccanici torinesi hanno evidenziato con forza che la novità della  500 ibrida non è sufficiente per rilanciare la fabbrica torinese. Sotto la mole ci vuole altro modello e  altre produzioni. Dopo 15 anni di cassa integrazione le 200 mila auto all’anno grazie alla 500 elettrica e ibrida, non bastano. Si attendono nuove proposte dall’azienda che al momento propone incentivi (relativi allo stabilimento di Cassino, per il momento) a chi si sposta a lavorare in Francia. La nuova Fiat Panda, progettata a Torino, verrà prodotta in Serbia, il nuovo modello di Doblò in Algeria mentre la 600 si fa in Polonia. Così i lavoratori  devono scegliere tra cassa integrazione o stipendio pieno, ma, appunto, in Francia alla Peugeot di Sochaux. Le preoccupazioni per lo stabilimento  di Torino non mancano. L’anno scorso ha raggiunto la produzione di 80mila unità, ma quest’anno con  il crollo dei numeri della Fiat 500 elettrica e la chiusura della produzione della Maserati Levante, i volumi potrebbero scendere tra le 30 e le 40mila unità: quasi il minimo storico registrato tra il 2013 e 2016 e nel 2019.

(ilTorinese.it)

A Prarostino l’anniversario del Faro della Libertà

Bella domenica di festa e di memoria a Prarostino per l’anniversario del Faro della Libertà monumento simbolo della resistenza e della lotta al nazifascismo, testimonianza del sacrificio di centinaia di caduti per la nostra libertà
La Città metropolitana di Torino partecipa alla cerimonia con l’intervento del consigliere metropolitano Pasquale Mazza sindaco del Comune di Castellamonte che ha consegnato al nuovo sindaco Luciano Nocera una pergamena a nome del sindaco metropolitano Stefano Lo Russo e ringraziato la sindaca uscente Fiorella Vaschetti per il suo impegno.
La cerimonia è stata accompagnata dalla banda di Inverso Pinasca e sono state consegnate copie della Costituzione ai neo 18enni.
Molti i sindaci del Pinerolese presenti.

(Facebook)

Sestriere: motori e tradizioni alpine hanno aperto la stagione estiva

Ha preso il via lo scorso week end la stagione estiva al Sestriere con i primi appuntamenti che hanno visto protagonisti i motori e i racconti legati alle antiche tradizioni alpine.

Ad aprire le danze è stato il raduno motociclistico “Lazzoduro” che ha richiamato, il 14 e 15 giugno, oltre 200 moto al Sestriere per un moto giro lungo le strade di collegamento delle montagne olimpiche piemontesi e quelle transfrontaliere della vicina Francia. Il raduno, patrocinato dal Comune di Sestriere, è stato organizzato dal Moto Velo Club Lecco, fondato nel 1922, tra i 5 sodalizi più longevi affiliati alla Federazione Motociclistica Italiana. Ad accogliere i centauri sono stati il Sindaco Gianni Poncet assieme a Roberto Bendinoni, presidente della Pro Loco Sestriere.

Il rombo dei giganti della strada ha caratterizzato, sabato 15 giugno, il Raduno dei Camion Storici saliti a 2035 metri d’altitudine del Sestriere. Per loro una passerella da Pomaretto al Colle dove sono rimasti in esposizione per gran parte della mattinata sino al primo pomeriggio.

“I motori fanno parte della storia di Sestriere, sia a due, quattro o ancor più ruote, come del caso dei camion storici. Sono sinonimo di tecnologia, avanguardia ed anche di grandi sfide sportive come nel caso della Cesana-Sestriere che ospiteremo per una nuova edizione nel week end del 6 e 7 luglio” – ha dichiarato il sindaco di Sestriere Gianni Poncet.

Spazio anche al racconto delle tradizioni alpine. Sabato 15 giugno alle ore 18.00 a Champlas du Col, nella sede dell’Associazione Fondiaria di Champlas, si è svolto “Pozzo Strada” un viaggio sui percorsi della transumanza alpina. A fare da moderatore è stato Pier Mario Migliore, accompagnatore nazionale di escursionismo del CAI.

 

Facebook: Ezio Romano ufficio stampa Comune di Sestriere

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Suzie Miller “Prima Facie” -Neri Pozza- euro 20,00

L’argomento è di scottante attualità dato che le statistiche evidenziano che una donna su tre subisce molestie sessuali, e solo una su 10 si decide a ricorrere alla legge. Suzie Miller, drammaturga, sceneggiatrice, avvocato australiano-britannica, racconta una storia che è anche una potente denuncia.

Protagonista è Tessa, avvocata 30enne di successo a Londra, dove svolge il suo lavoro correndo da un aula di tribunale all’altra, inanellando successi; d’altronde è una in gamba che morde e si è sempre distinta nel lavoro e all’università.

La sua vita viene stravolta quando un collega, con cui c’è feeling, dopo un primo rapporto consensuale la stupra senza pietà.

Prima Facie” è il termine legale che in latino significa “a prima vista” e indica le cause che apparentemente possiedono elementi di prova sufficienti per richiedere un rinvio a giudizio; ma quelle per violenza sessuale hanno scarsa possibilità di vittoria.

Il romanzo è il racconto di come l’indomabile Tessa si decide a denunciare il collega di studio-stupratore, barcamenandosi tra mille pregiudizi e difficoltà. Emerge come nelle violenze sessuali il corpo della donna diventi la scena del crimine, e Tessa, purtroppo, facendosi una doccia ha lavato via indizi importanti.

Lei che in passato ha dovuto difendere degli stupratori ora, per la prima volta, si trova dall’altra parte della barricata, e si rende conto che il sistema giudiziario non sempre protegge le vittime di abusi.

 

 

Marguerite Duras “Gli impudenti” -Feltrinelli- euro 22,00

Ora viene tradotto per la prima volta in Italia il libro di esordio di Marguerite Duras “Gli impudenti” del 1943. La scrittrice francese, nata in Indocina nel 1914 da modesti coloni, a 18 anni andò a Parigi per studiare.

Divenne una scrittrice poliedrica capace di alternare narrativa, memoir, saggistica, teatro e cinematografia; prima di spegnersi il 3 marzo 1996, la sua fu una vita piena di eccessi, mai in pace col mondo e tantomeno con se stessa.

Al centro di questa sua opera prima c’è un’atmosfera buia, quella dell’Occupazione tedesca in cui aleggiava un pesantissimo clima di sospetti, delazione, egoismi e meschinità.

Maud, la giovanissima protagonista segue la sua famiglia nel Sud- ovest-francese, dipartimento di Lot-et-Garonne. E’ al seguito della madre, del patrigno e di due fratellastri, alla volta di un’antica proprietà che sta per essere venduta. O per meglio dire, svenduta.

 

Causa del dissesto economico è la pessima gestione del fratello maggiore Jacques, uomo violento e indecifrabile che ha completamente sottomesso la madre ai suoi voleri e capricci. E’ lui a fare il bello e brutto tempo, dominando tutta la famiglia con la sua tirannica distruttività fatta di debiti, prodigalità dissennata e continue insolvenze.

 

 

Thomas Schlesser “Gli occhi di Monna Lisa” -Longanesi- euro 22,00

Questo splendido e geniale romanzo dello storico dell’arte e docente francese Thomas Schlesser -subito diventato fenomeno letterario e campione di incassi- è soprattutto un meraviglioso viaggio tra i capolavori dell’arte, in cui ogni quadro diventa spunto per lezioni filosofiche.

Tutto inizia quando Lisa a 10 anni perde improvvisamente, e solo per un’ora, la vista. In quel lasso di tempo i suoi occhi si spalancano sul buio e smettono di vedere; nessuno sa risalire alla causa precisa e l’oculista consiglia il consulto di uno psicologo.

A prendere in mano la situazione è il nonno Henry, convinto che se davvero la piccola è destinata alla cecità la cosa giusta da fare è mostrarle subito quello che di bello l’umanità è riuscita a creare.

Così ogni settimana, con la scusa di accompagnare la nipote dallo psicologo, invece la porta al Louvre, poi al Museo d’Orsay e infine al Centre Pompidou per farle scoprire oltre 50 opere di grandi artisti.

Capolavoro dopo capolavoro Lisa viene guidata dal nonno ad apprezzare i capolavori dell’arte, e ognuno diventa una preziosa lezione di vita. Per la piccola che è solo all’ultimo anno delle elementari, ogni tela di fronte alla quale si incanta, grazie alla mediazione del nonno, diventa occasione per misurarsi con temi difficili per la sua età.

Tra questi: la disabilità, la malinconia, il desiderio, e tutte le riflessioni che possono scaturire da opere immortali come quelle di Botticelli, Leonardo, Michelangelo, Turner, Goya, Degas , Monet….per arrivare a Kandinsky, Pollock e altri grandissimi artisti. Per il lettore un piacevolissimo excursus attraverso 52 capolavori.

 

Rachel Cusk “Coventry” -Einaudi- euro 18,50

Rachel Cusk, nata in Canada a Saskatoon, nel 1967, poi trasferitasi a Parigi dopo la Brexit, è considerata una delle scrittrici contemporanee più innovative. “Coventry” rimanda a una curiosa espressione usata in Inghilterra che indica quando qualcuno smette deliberatamente di parlarci; allora si dice “essere mandati a Coventry”.

In realtà Coventry è una cittadina delle Midlands che aveva una magnifica cattedrale, poi ridotta in macerie durante la guerra. Un luogo simbolico per la scrittrice.

Il libro è una raccolta di scritti sulla vita, la letteratura e l’arte, ma si parla anche di divorzi, traslochi, fratture tra genitori e figli; pagine anche spietate che mettono a fuoco, in modo implacabile, il complicato intrico dei sentimenti.

Il volume include alcuni saggi a carattere letterario e recensioni che ha pubblicato negli ultimi 15 anni. Denominatore comune tanta passione e lucidità di pensiero.

Particolarmente intrigante la prima sezione che dà il titolo al volume: comprende 6 scritti, racconti in presa diretta che sviluppano alcune tematiche particolarmente care alla scrittrice.

La guida come metafora, la rottura dei rapporti con i genitori, la maleducazione, la ristrutturazione di una casa, e ancora la complicata fase adolescenziale delle figlie e la triste fine di un matrimonio.

Pagine ricche di meditazioni spontanee e concatenate una all’altra che esprimono un nuovo modo di raccontare storie. Avvenimenti della sua vita in cui possiamo ritrovarci e farci guidare nell’analisi dalla profondità del suo pensiero che non fa mai sconti.

Le altre parti del libro invece sono excursus colti sulle opere e le vite di grandi autori; da David Herbert Lawrence a Kazuo Ishiguro, da Edith Wharton a Natalia Ginburg , passando per altre firme letterarie tra le quali Françoise Sagan e Olivia Manning.

 

Provinciale 172 del Colle delle Finestre, Città Metropolitana al lavoro

In Valle di Susa sono tuttora in corso le operazioni dei tecnici di Città metropolitana di Torino per consentire il transito estivo sulla Strada Provinciale 172 del Colle delle Finestre, che collega Meana con Depot di Fenestrelle, dopo aver superato i 2.176 metri del Colle e incrociato la strada comunale che da Usseaux sale al Pian dell’Alpe. Al momento si prevede che la strada sarà riaperta dal km 3 al km 21+130 alle 12 di venerdì 28 giugno, salvo inconvenienti dovuti alle condizioni meteorologiche.
Le operazioni in quota sulla strada ormai nota in tutto il mondo grazie al Giro d’Italia hanno riguardato nelle scorse settimane la rimozione della neve ancora presente in alcuni punti nel tratto sterrato sino al Colle, che si trova al km 19.
Il personale operativo della direzione Viabilità 2 della Città Metropolitana è stato ed è tuttora impegnato nella manutenzione ordinaria, che comprende il controllo dei muri a secco a monte e a valle della carreggiata, la rimozione delle vegetazione che può eventualmente ostacolare il transito, la stesa di materiale stabilizzato fine e la rullatura finale con l’obiettivo di rendere il piano viabile percorribile nel miglior modo possibile dagli utenti. (Facebook Città Metropolitana Torino)

Sul calar della sera… è già tempo di “Estate Reale”

Per celebrare i 300 anni del “Museo di Antichità”, ai “Musei Reali” di Torino un ricco programma di musica, teatro e svago

Da giugno a ottobre

Gli spazi sono quelli dei “Giardini Reali”(Piazzetta Reale, 1) e del “Teatro Romano”(nell’area del “Parco Archeologico” di via XX Settembre, 88). Sarà questo il grande palcoscenico di “Estate Reale”, la tradizionale rassegna multiculturale organizzata, come da tradizione, dai subalpini “Musei Reali” e quest’anno volta a celebrare il 300° anniversario del “Museo di Antichità”, fra le più longeve Istituzioni d’Europa. Con il sostegno del Ministero della Cultura e la collaborazione di Enti e Associazioni locali (nell’ottica di rendere i “Musei Reali” sempre più “un vivace polo culturale ed un sicuro luogo di aggregazione nel cuore della città”), la Rassegna ruoterà attorno a tre filoni d’iniziative che s’appaleseranno “sul calar della sera”“Torino Crocevia di Sonorità”,“Notti Sonore” ed “Echi di Antichità”. A queste si aggiunge una ricca serie di manifestazioni diurne incentrate sull’intreccio fra archeologia, musica, danza e teatro.

Dal 28 giugno al 30 agosto, “Torino Crocevia di Sonorità” (alla sua quarta edizione) vedrà i musicisti del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, in collaborazione con quelli dei Conservatori di Cuneo e di Novara e con gli artisti dell’“Accademia Albertina di Belle Arti” – riuniti in un autentico network artistico – impegnati a condurre il pubblico in un viaggio che da Torino raggiungerà le capitali della “musica europea” e oltre, da Vienna a Zurigo, da Parigi a Londra, fino agli Stati Uniti e alla Corea. I concerti si terranno al “Teatro Romano”, tutti i venerdì alle ore 21 (in caso di maltempo, nel “Salone delle Guardie Svizzere” in “Palazzo Reale”). Nella stessa sera, ci sarà la possibilità di visitare alcuni percorsi dei “Musei Reali”, aperti straordinariamente dalle 19,30 alle 23,30(ultimo ingresso ore 22,45).

Ricchissimo il programma de “Le Notti Sonore”, con iniziative che accompagneranno l’estate torinese da venerdì 14 giugno – in occasione delle “Giornate Europee dell’Archeologia” – fino alla tradizionale “Festa celtico-pagana” di Samonios” (giovedì 31 ottobre), festa conosciuta anche come “Capodanno celtico” che segna il passaggio all’orario invernale dei “Giardini Reali”. La rassegna si comporrà di appuntamenti differenziati per offerta artistica e musicale, con particolare riguardo ad alcune Giornate Internazionali promosse dal “Ministero della Cultura e dall’Unione Europea”. Fra i momenti clou: sabato 15 giugno, le visite con laboratorio animato, a cura dei “Servizi Educativi” dei “Musei Reali”, rivolte a famiglie con bimbi fino ai sei anni per poi passare alla “Festa della Musica”, in programma venerdì 21 giugno (con apertura straordinaria dei Musei dalle 19 alle 24). Per l’occasione nel “Giardino Ducale”, a cura di “Club Silencio”, si terrà il “Ratfest” con il set di “Stump Valley” che unirà groove diversi per creare un vero e proprio viaggio tra i generi. Il Collettivo “Guerrilla Spam” proporrà invece una vera e propria caccia al tesoro per scoprire curiosità sulla Collezione del “Museo delle Antichità”, attraverso piccole installazioni di arte contemporanea diffuse nel percorso museale. La serata culminerà nel “Teatro Romano” con lo spettacolo “Avilliana” che verterà sulla fondazione di colonie divenute città come la “Colonia Julia Augusta Taurinorum”, l’antica Torino. Serata unica sarà quella di sabato 10 agosto, notte di San Lorenzo, allorché i“Giardini” dei “Musei Reali” si animeranno con una serata unica dedicata all’arte e alla cultura. Il pubblico potrà visitare la “Galleria Sabauda” con la sua collezione permanente e la mostra “La Scandalosa e la Magnifica – 300 anni di ricerche su industria e sul culto di Iside in Piemonte”, oltre al “Museo di Antichità” e al “Teatro Romano”, mentre i “Giardini” ospiteranno musica, performance di artisti del territorio e giochi culturali a tema. Altro appuntamento chiave, la “Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici”, manifestazione organizzata in collaborazione con l’“Ateneo” e il “Politecnico” di Torino, per venerdì 27 e sabato 28 settembre, volta a creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Evento finale, come detto, giovedì 31 ottobre, dalle 19 alle 24, “Samonios: la vera storia di Halloween”,

rievocazione storica che permetterà di conoscere e raffrontare la Cultura dei Celticon le altre antiche civiltà.

Di grande interesse anche il terzo filone della Rassegna, “Echi di Antichità”: variegato palinsesto di rappresentazioni teatrali ospitato nel “Teatro Romano”, esplorerà connessioni tra storia antica e contemporanea, valorizzando il patrimonio dei “Musei Reali”. Il via sabato 31 agosto e domenica 1° settembre (con “Sguardi a Corte” a cura dell’ “Associazione Teatro Europeo”) e chiusura sabato 21 settembre, con uno spettacolo di “arti circensi” tenuto nei “Giardini” da “Cirko Vertigo”.

Per info, programma in dettaglio e costi relativi a tutte le iniziative consultare il sito ufficiale dei “Musei Reali”: https://museireali.beniculturali.it/

g.m.

 

Nelle foto: immagini di repertorio

Il Centro e le incompatibilità

LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo

Dunque, la vulgata che va per la maggiore è ormai chiara dopo il recente voto europeo. E la possiamo riassumere così. Serve un Centro sia alla coalizione guidata da Giorgia Meloni e sia a quella coordinata da Elly Schlein. Anche perchè, come tutti sanno, non solo in Italia si governa “dal centro” e “al centro” ma, sempre in Italia, le elezioni sui vincono al centro. Occorre, cioè, saper intercettare quel segmento della pubblica opinione – che negli ultimi si è prevalentemente astenuto – che non è riconducibile alle tifoserie organizzate da un lato e agli “opposti estremismi” dall’altro. Ora, alla luce di queste banali e persin scontate considerazioni, è di tutta evidenza che ci si deve attrezzare in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Locali e nazionali. Ma per poterlo fare è indispensabile, nonchè necessario, che il Centro e “la politica di centro” non siano strutturalmente esterni ed estranei alle coalizioni che li dovrebbero ospitare. E questo era, e resta, il vero nodo politico da sciogliere.
E, per entrare nello specifico, si tratta di capire quindi come viene costruito e concretamente declinato questo Centro. Sul versante della sinistra si prospetta un ostacolo che non è affatto secondario ai fini di questo progetto. Ovvero, il blocco sociale costituito dalla sinistra radicale e massimalista della Schlein, dalla sinistra estremista e fondamentalista di Fratoianni/Bonelli /Salis e dal populismo dei 5 stelle, è sostanzialmente estraneo a tutto ciò che è riconducibile al Centro, alla sua prassi, alla sua cultura, alla sua tradizione e al suo pensiero politico. E, non a caso, emerge la necessità a tavolino di dar vita ad una sorta di “gamba centrista” coordinata da qualche professionista della politica – ovviamente organico al Pd e alla sinistra – che dia almeno l’impressione di saper intercettare quel mondo. Con il rischio, più che concreto, che pensare di sommare elettoralmente tutte le attuali opposizioni al governo Meloni per ottenere maggior consenso è una pia illusione. C’è chi lo pensa, ovviamente. Ma il risultato non sarebbe quello auspicato dagli strateghi di questa operazione perchè, da sempre, non si sommano le pere con le mele.
Sul versante opposto, invece, il Centro già c’è. Ed è quello interpretato e rappresentato da Forza Italia. Si tratta, al riguardo, di capire adesso come avviene un potenziale processo di allargamento politico del partito e come si intende rafforzare il profilo e l’identità culturale di quella formazione politica. Una iniziativa che si rende semplicemente necessaria ed indispensabile, se si vuole radicare la cultura politica di Centro all’interno del partito e, soprattutto, come farla pesare maggiormente nella coalizione di riferimento.
In mezzo, almeno per il momento, restano i cocci di una ambizione politica miseramente fallita e su cui è meglio stendere un velo pietoso dopo l’ultima ed incommentabile performance elettorale. Quella, cioè, rappresentata dai due partitini personali di Renzi e di Calenda.
Ecco perchè, in conclusione, il Centro indubbiamente risorgerà. Ma non a prescindere dal profilo politico e culturale e dall’identità programmatica delle rispettive coalizioni. Questa non sarà una variabile indipendente ai fini della compatibilità del Centro e del suo ruolo concreto nella politica contemporanea.