ilTorinese

“Perluna”, la nuova creazione della Cantina Sei Castelli

In scena tra cultura, tradizioni e innovazione

Un grande successo di pubblico ha contraddistinto l’evento di presentazione, tenutosi domenica 11 maggio scorso presso la Cantina Sei Castelli di Castelnuovo Calcea, nell’astigiano, di “Perluna”, la nuova creazione firmata dalla Cantina medesima, uno spumante rosato extra brut ottenuto da uve barbera.

Decine tra appassionati e professionisti del settore hanno partecipato all’incontro con il direttore della Cantina Enzo Gerbi, che ha presentato ufficialmente la nuova produzione di “Perluna”, ottenuto con metodo Martinotti, e grande risultato del progetto il “Risveglio del Ceppo”, nato a seguito di un attacco da parte della fillossera, che ha causato l’estinzione di molti vitigni, a parte quello della Barbera, che ha resistito.

Per salvaguardare il patrimonio genetico di questi vigneti, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, è stato avviato il sopracitato progetto che prevedeva la selezione in vigneto di 34 ceppi con caratteristiche particolari che hanno portato, dopo un iter di analisi scientifiche, studi e degustazioni, a evidenziare la presenza tra questi di quattro ceppi eccezionali. “ Il Risveglio del Ceppo” evoca, quindi, una sorta di rinascita produttiva basata sugli importanti concetti di sostenibilità e memoria, in cui le nuove viti conservano il patrimonio genetico originario, senza introdurre cloni o innesti esterni. Fondamentale per l’ottenimento di questi risultati è  stato l’incontro con Monica Meneghelli e l’artista Ezio Ferraris, che hanno contribuito a dare un taglio culturale e artistico al progetto.

È nato così un vero e proprio museo del vino dal nome “L’anima del Vino”, in cui sono conservate le originali opere in legno di Ezio Ferraris, che offre ai visitatori un’esperienza che, oltre a quella del gusto, fa vibrare le emozioni evocate dall’arte.

Un luogo in cui l’enoturismo si fonde con l’identità artistica e storica del territorio e che crea un’esperienza immersiva unica e irripetibile.

“Perluna è il simbolo di una maniera differente di guardare alla Barbera – dichiara Enzo Gerbi- tradizionalmente un vino fermo che oggi però si presenta in una nuova forma elegante e sostenibile, accolta con molto entusiasmo. Perluna è simbolo di un rispetto verso il paesaggio e nei confronti del lavoro dei vignaioli, una sorta di trait-d’union che richiama al concetto di comunità. Un’ode alla Barbera attraverso la passione per il nostro territorio che affonda le sue radici nei continui stimoli che la bellezza ci offre di fronte alle nuove sfide”.

Il successo dell’evento è poi proseguito con un secondo momento dedicato allo show  cooking e che ha visto protagonista il finalista di MasterChef Simone Grazioso, che ha intrattenuto i presenti con abbinamenti molto originali tra cibo e vino di produzione della Cantina Sei Castelli.

Mara Martellotta

Dieci top-100 nel main draw del Piemonte Open Intesa Sanpaolo: guidano Cobolli e Darderi

Torino – Il Circolo della Stampa Sporting è pronto, centinaia di appassionati torinesi anche. Al termine di una domenica dedicata agli ultimi preparativi e agli allenamenti dei tanti giocatori già arrivati in città, la terza edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo conosce finalmente i nomi di tutti i suoi protagonisti. Un’attesa ripagata da un tabellone principale di altissimo livello, con in gara dieci dei primi 100 giocatori della classifica mondiale ATP, capeggiati dall’azzurro Flavio Cobolli, numero 34 del ranking. Uno che poco più di un mese fa ha vinto a Bucarest il suo primo titolo in carriera nel circuito maggiore Atp e dopo la sconfitta all’esordio agli Internazionali BNL d’Italia ha spostato l’attenzione sull’evento premium della categoria ATP Challenger 175, dove tornerà con l’obiettivo di migliorare i quarti di finale dell’edizione inaugurale (2023). Per vederlo in azione il pubblico dovrà attendere gli ottavi di finale di giovedì, visto che – come tutte le prime quattro teste di serie – il romano ha ricevuto un bye al primo round. Stessa sorte per l’altro top-50 azzurro Luciano Darderi, secondo favorito del seeding e semifinalista a Torino nel 2024, così come per l’argentino Tomas Martin Etcheverry e per lo spagnolo Roberto Carballes Baena. Nove gli italiani in gara: oltre a Cobolli e Darderi anche Luca Nardi (subito contro Mariano Navone), il campione in carica Francesco Passaro e l’ex top-10 Fabio Fognini. Sarà la sua ultima volta nella città dove nel 2008 vinse il primo titolo Challenger, visto che da pochi giorni ha annunciato il ritiro a fine 2025. Per il ligure un giocatore proveniente dalle qualificazioni. Da tenere d’occhio, in casa Italia, anche Matteo Gigante (affascinante sfida col kazako Bublik), Federico Arnaboldi e i due baby talenti classe 2007 Federico Cinà e Jacopo Vasamì, ai quali – come a Cobolli – è andata una wild card.

In attesa del tabellone principale (da martedì), al Circolo della Stampa Sporting sarà spettacolo già dalla mattinata di lunedì, con il via alle qualificazioni. Sedici i giocatori in gara, con due incontri da vincere per guadagnarsi un posto nel tabellone principale. Occhi puntati sulla prima testa di serie Andrea Pellegrino, pugliese numero 167 del mondo e finalista la scorsa domenica in un altro dei pochissimi eventi al mondo della speciale categoria Challenger 175, all’Estoril (Portogallo). Per lui, al debutto, la sfida con Federico Campana, che si è guadagnato la wild card per il tabellone cadetto vincendo allo Sporting il torneo Open di pre-qualificazione riservato ai tesserati dei club piemontesi. Altri due i derby tricolori: uno vedrà affrontarsi Marco Cecchinato, ex semifinalista al Roland Garros, e Raul Brancaccio; l’altro metterà di fronte il Giovanni Fonio e Giovanni Oradini. In gara anche Stefano Napolitano (sfida Radu Albot), il talento sardo Lorenzo Carboni (opposto al tedesco Patrick Zahraj) e l’ex top-100 Gianluca Mager, atteso dall’ucraino Oleg Prihodko. Al via anche un portacolori del club ospitante: si tratta di Edoardo Zanada (wild card), che affronta lo spagnolo Carlos Sanchez Jover. Alle 11 il via, su tre campi. Compreso l’affascinante Stadio da quasi 3.000 posti a sedere, pronto ad accogliere le prime battaglie di una settimana imperdibile. Ulteriori informazioni sul sito www.piemonteopen.com e sulla pagina Instagram @piemonteopen.

IL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO DAL VIVO – È ancora possibile acquistare i biglietti per il Piemonte Open Intesa Sanpaolo sulla piattaforma TicketOne (https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo), con uno sconto sia sull’acquisto dei singoli tagliandi (20% tesserati atleta, 10% tesserati socio) sia sull’acquisto dell’abbonamento per la settimana (10% tesserati atleta, 5% tesserati socio). I biglietti sono disponibili anche al Circolo della Stampa Sporting, presso la biglietteria all’ingresso di corso Agnelli 67/a.

IL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO IN TV – Gli incontri del Piemonte Open Intesa Sanpaolo saranno trasmessi in diretta e in esclusiva sul canale della FITP, SuperTennis Tv, su SuperTennis Plus (multichannel disponibile su digitale terrestre per i possessori di smart tv attraverso la tecnologia HbbTV) e sulla piattaforma digitale SuperTenniX.

Nella foto Flavio Cobolli, numero 34 della classifica Atp, è la prima testa di serie del Piemonte Open Intesa Sanpaolo (foto Giampiero Sposito/FITP)

Il partigiano Johnny nel Monferrato

Si e’ svolto a Vignale Monferrato, nell’aula Cavour, il 3 maggio scorso, il convegno ispirato dall’iniziativa tra gli altri di Andrea Ferraris: “Il gallo canta ancora”.

Promosso dalla “Lista Civica Vignale Futura”.
Hanno partecipato i relatori: l’avvocato Sergio Favretto e Bianca Roagna direttrice del Centro studi Beppe Fenoglio.
Moderatrice la scrittrice Patrizia Monzeglio.
Occasione: l’ottantesimo anniversario della Liberazione.
Presentazione del Sindaco: Ernesta Corona.
Introduzone di Massimo Birago.
Filo conduttore della conferenza e sottotitolo: “Il partigiano Johnny nel Monferrato”.

Il contributo  generoso e autorevole dei relatori, è ruotato in gran parte attorno alla tematica meno conosciuta e approfondita, del passaggio di Giuseppe Fenoglio, dalle Langhe al Monferrato, durante la sua militanza nella Guerra di Liberazione. Al suo stile letterario, ai suoi contenuti di testo. Stimolo intellettuale per rievocare storiograficamente la figura dello scrittore albese nel suo insieme, come testimone e combattente.
Bianca Roagna e l’avvocato Sergio Favretto ci hanno raccontato e descritto in polifonia, la complessa personalità dello scrittore piemontese. Sul piano identitario, su quello letterario, su quello dell’azione bellica militare e su quello biografico. E’ risultato in parola, una una sorta di “figura sciamanica”, la dove lo stesso Johnny-Fenoglio, ufficiale di collegamento con gli Alti Comandi Alleati, è nel testo elemento inscindibile del flusso di coscienza narrativo. Un po’ come lo sciamano Don Juan lo è stato per lo stesso Carlos Castaneda. Erano due o uno? Erano due in uno. Johnny, alter ego di Fenoglio, si esprime in un inglese ‘slang’ a volte onomatopeico e cinematografico. La lingua inglese era la più amata dallo scrittore.
Un suo cable con gli alleati, ritrovato dal fumettista Andrea Ferraris, in un archivio storico, mostra come in località Conzano, i partigiani langaioli stessero decidendo di confluire nel basso Monferrato. Mezzo utilizzato: Radio Londra. Frase in codice: “Il gallo canta ancora”.
Iniziano quindi movimenti di drappelli e brigate, lanci di armamenti e vettovaglie da parte alleata.Nella zona di Vignale ( e in forma più estesa in tutto il Monferrato) molto attive erano formazioni di gap garibaldini, ma anche truppe monarchiche e cattoliche  e gruppi di Giustizia e Libertà. Le bande Lenti e Tom. Scontri a fuoco e guerriglia, che si allargarono a macchia d’olio in guerra vera e propria dopo l’Armistizio dell’ 8 settembre 1943, deciso dal Generale Pietro Badoglio, su un territorio tanto aspro quanto frammentato.
O si sceglieva la militanza nella Rsi o si entrava nella Resistenza. L’attendismo restava sullo sfondo, sostanzialmente ininfluente.
Tutto ciò portò in fasi successive e decisive,  dalla guerra armata contro i nazifascisti alla loro resa e alla liberazione dell’intero territorio italiano. Successivamente alla Costituente del 1945-47 e alla stesura della Costituzione.
Fino alla democrazia ricostituita e necessariamente senza aggettivi, dei nostri giorni tumultuosi, bui e inquieti. Come possiamo con amarezza constatare dalle cronache politiche odierne. Fatti ancora difficilmente storicizzati e normalizzati in uno spirito di concordia nazionale. Ferite ancora aperte. Una piaga molto italiana.
Giuseppe Fenoglio rimane l’unica personalità letteraria di spicco internazionale sulla questione resistenziale, l’unico antropologo della Liberazione, lui monarchico, precoce giovane antifascista, morto a quaranta anni a Torino, per una patologia polmonare.
Non importa quanto si vive, ma nel poco, come. Rischiando in prima persona, nella società lacerata e divisa di quegli anni, diventa adulto rapidamente bruciando gli anni della fanciullezza, attraverso rinunce e sacrifici, verso una società libera e democratica, cui allora si poteva solo anelare e prefigurare. Se nel profondo si era spiriti liberi.
L’ anticonformismo della personalità dello scrittore albese, la sua forza emancipativa, ne fanno un autore di formazione a vocazione civile.
La vis narrativa di Fenoglio, è scuola di libertà e laicità, attualissima e sempre più necessaria. Il passaggio non solo testuale, ma fisico e geografico, tramite il comando alleato, lo spinge ad affrontare l’ignoto, sempre sul campo.
Il Monferrato si stava mobilitando, sotto lo sguardo prima scettico, poi vigile e infine consensuale degli Alleati. Questa missione ricalcava il suo carattere, schivo e  combattivo. In fondo, mi dico, la curiosità è il motore della conoscenza fenogliana e di tutti noi.
Stop.
Buio in sala.
Scorrono diapositive sui giorni della Liberazione a Vignale Monferrato. Si riaccende la luce. Saluto alcune persone incontrate, volti conosciuti di vecchia data, altri anonimi.
Esco dall’aula Cavour. Raggiungendo l’automobile immagino un uomo che con uno sguardo pensoso, mi guarda bonariamente. La sua eterna sigaretta in bocca. Sembra salutarmi, alla luce del tramonto di primavera. Adesso, con una lacrima negli occhi, mi sento più leggero.
Più libero.
Grazie, Beppe.
Grazie sul serio

Aldo Colonna

Nella foto di copertina: partigiani a Vignale Monferrato

“CHEFilm!”: 5 grandi chef preparano 5 piatti ispirati a 5 film

mercoledì 14 maggio – ore 20 

La Centrale c/o NUVOLA LAVAZZA 

Via Ancona 11/A – Torino

Dopo il grande successo delle scorse edizioni,

il format “CHEFilm!”, prodotto da To Be Company, giunto alla sua decima edizione nazionale,

approda in occasione del Fuori Salone Internazionale del Libro

alla Centrale di Nuvola Lavazza, nuova location che si fa cinema per una cena da film.

 

5 grandi chef prepareranno 5 piatti ispirati a 5 film,

serviti mentre sullo schermo scorreranno le scene da cui sono tratti,

per un’esperienza dove il grande cinema incontra la grande cucina.

Tre auto si scontrano in tangenziale, due feriti

Questa mattina si è registrato un incidente stradale all’altezza dello svincolo della Statale 24, nel territorio di Collegno, sulla tangenziale nord.

Tre vetture — una Fiat Punto, una Volkswagen e una Ford — sono rimaste coinvolte in uno scontro  nella corsia di sorpasso.

Sul luogo sono  intervenuti i sanitari del 118. I conducenti della Punto e della Bora hanno riportato ferite e sono stati trasportati in ambulanza all’ospedale di Rivoli. Le loro condizioni, fortunatamente, non sarebbero gravi.

Export piemontese da record: nel 2024 i distretti superano i 13 miliardi nonostante le difficoltà globali

Nel 2024 le esportazioni dei distretti industriali del Piemonte hanno raggiunto un traguardo importante, superando per la prima volta i 13 miliardi di euro. L’aumento rispetto all’anno precedente è stato modesto, con una crescita dello 0,7% (pari a 92 milioni di euro), ma in linea con la media nazionale dei distretti (+0,9%).

Nonostante un contesto economico internazionale piuttosto debole, i distretti piemontesi si sono comportati meglio rispetto all’andamento generale della regione, che ha registrato un calo del 4,9%, penalizzata in particolare dalle difficoltà del settore automobilistico torinese.

Nel corso dell’anno, le vendite all’estero dei distretti hanno continuato a crescere per tre trimestri consecutivi: +1,1% nei primi tre mesi, +1,5% nel secondo trimestre e +2,6% nel terzo. Solo negli ultimi tre mesi del 2024 si è registrato un lieve calo, pari al 2,2%.

Questi dati arrivano dal Monitor dei Distretti del Piemonte redatto da Intesa Sanpaolo, che sottolinea come, pur tra alti e bassi e con risultati diversi da un settore all’altro, i distretti siano riusciti a tenere bene sui mercati esteri, confermandosi un motore importante dell’economia regionale.

Hope Color: concesso dal Ministro per le Disabilità il patrocinio per gli eventi 2025

Premiato l’impegno continuo dal 2018 ad oggi della ASD Hope Running APS nel favorire l’inclusione sociale attraverso lo sport e celebrare la diversità

 

Nei giorni scorsi il presidente della ASD Hope Running APS, Giovanni Mirabella, ha ricevuto una splendida notizia. Il Ministro per le Disabilità della Repubblica Italiana, Alessandra Locatelli, ha concesso il patrocinio per gli eventi Hope Color in programma nel 2025. Una grandissima soddisfazione per lo stesso Mirabella, insignito nel dicembre del 2023 dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana, e per tutte le magliette gialle dell’associazione chivassese, che dal 2018 ad oggi si impegnano quotidianamente nel favorire l’inclusione sociale attraverso lo sport e celebrare la diversità.

La Hope Color è una divertentissima e camminata che intende promuovere la cultura della solidarietà e dello sport inclusivo e che da sempre mette in movimento gli animi più sensibili delle persone, schierandosi al fianco dei meno fortunati. Un’occasione speciale di festa e condivisione, un autentico tripudio di colori che unisce simbolicamente sport, speranza e gioia.

Le grandi rivoluzioni partono proprio dal contributo di poche persone, capaci di contagiarne tante altre con il loro entusiasmo e la loro caparbietà. E’ proprio questo il caso di Giovanni Mirabella e dei soci della Hope Running, che nel settembre del 2023 insieme all’Amministrazione Comunale di Castiglione Torinese hanno coronato il sogno di dare vita ad una manifestazione che favorisce l’inclusione e la lotta contro la discriminazione delle persone con disabilità, la Hope Color appunto, inserita nella kermesse Sports and Music.

Nel 2024 gli eventi sono raddoppiati, con la prima edizione della Hope Color organizzata a maggio in quel di Rivarolo Canavese al fianco della Polisportiva Rivolese e del Comitato Regionale CSEN Piemonte ad aggiungersi al tradizionale appuntamento settembrino a Castiglione Torinese.

Il grande successo di questi eventi e gli ottimi riscontri ricevuti hanno convinto lo staff della ASD Hope Running APS a gettare il cuore oltre l’ostacolo, organizzando nel 2025 la bellezza di 5 Hope Color:

4 maggio a Leini insieme al Comitato locale della Croce Rossa Italiana e all’Amministrazione Comunale leinicese

24 maggio a Chivasso in collaborazione con la Volley Fortitudo e con il patrocinio della Città di Chivasso, di Ascom Confcommercio Chivasso e di CSEN Piemonte

8 giugno a San Francesco al Campo al fianco dell’Amministrazione Comunale di San Francesco al Campo

7 settembre a Rivarolo Canavese con il patrocinio del Comune di Rivarolo Canavese

13 settembre a Castiglione Torinese insieme all’Amministrazione Comunale di Castiglione Torinese

Un calendario fitto di eventi, la cui organizzazione è resa possibile, in primis, grazie all’impegno imprescindibile dei volontari, alla collaborazione con associazioni del territorio (Palestra Mirabai, Accendi Lo Spirito e Fuori Onda su tutti) e al fondamentale supporto di sponsor e partner (con una menzione speciale per Borello Supermercati e XXL Caffè).

Queste le parole del presidente Giovanni Mirabella: “È un riconoscimento che ci onora e che rafforza la nostra idea di sport: creare eventi che siano davvero accessibili, dove ognuno possa sentirsi accolto, valorizzato e parte attiva della giornata, indipendentemente dalla propria condizione. Questo traguardo lo dedichiamo a chi affronta ogni giorno sfide spesso invisibili, ai nostri volontari – che non si tirano mai indietro – e a chi continua a credere che attraverso lo sport e la solidarietà si possa davvero costruire una comunità più unita e inclusiva”

Per restare aggiornati su tutte le Hope Color in programma e per iscriversi visitare il sito internet https://www.hoperunning.com/hope-color-on-the-road/

Questi i costi di iscrizione e le relative scadenze delle tariffe promozionali:

– Adulti

€ 20 → Prenotazione dal 12 maggio al 24 maggio 2025

– Bambini (sotto i 12 anni) →  10 (valido sempre)

– Pacchetti Famiglia (validi sempre)

1 adulto + 1 bambino → € 21 (invece di € 25)
1 adulto + 2 bambini → € 30 (invece di € 35)
2 adulti + 1 bambino → € 32 (invece di € 40)
1 adulto + 3 bambini → € 40 (invece di € 45)
2 adulti + 2 bambini → € 41 (invece di € 50)
3 adulti + 1 bambino → € 42 (invece di € 55)
3 adulti + 2 bambini → € 52 (invece di € 65)
4 adulti + 2 bambini → € 63 (invece di € 80)

Ci si può iscrivere online al link https://www.endu.net/it/events/hope-color-chivasso/ oppure nei punti di iscrizione fisici presenti sul territorio, che riportiamo di seguito:

 

CHIVASSO

– Hope Running

Corso Galileo Ferraris 60

Orari: lun. 9,00-11,30; ven. 9,00-11,30.

Tel. 371 517 2531

– Volley Fortitudo Chivasso

Via Paleologi 22 c/o Palestra Liceo Isaac Newton *

Orari: lun.-gio. 17,30-20,30; mar. 17,00-18,30; ven. 17,00-18,30

Via Favorita 120 c/o Palalancia

Orari: mer. 18,30-20,30

Tel. 347 977 2895 – 328 546 5356

– XXL Cafè

Piazza del Castello 8

Orari: mar.-mer.-gio. 17,00-21,30; ven.-sab. 17,00-02,00; dom. 17,00-21,30

Tel. 347 522 1741

– Bottega d’Arte

Via Torino 13

Orari: da mar. a sab. 9,00-12,00 e 15,30-19,00

Tel. 340 372 9617

– CartaFesta Chivasso

Via Po 22

Orari: da lun. a sab. 8,30-12,30 e 16,00-19,00

Tel. 375 845 6539

– Gulliver Cartolibreria

Via Paleologi 14

Orari: da lun. a ven. 7,45-12,30 e 15,30-19,30; sab. 09,00-12,30 e 16,00-19,00

Tel. 347 951 7302

– Esteticamente Chivasso

Corso Galileo Ferraris 56

Orari: mar.-mer. 09-19,00; gio. 09,00-17,00; ven. 08,00-17,00; sab. 08,00-14,00

Tel. 011 910 1161 – 392 564 5524

– Un Diavolo Per Capello

Via Santa Maria 3 – frazione Castelrosso

Orari: mar.-gio.-ven. 08,45-18,00; mer. 13,00-20,45; sab. 08,00-18,00

Tel. 011 917 3341

 

MONTANARO

– Croce Rossa Italiana Comitato di Montanaro

Via Giovanni Battista Bertini 14

Orari: sab. 10,00-12,00

Tel. 011 919 3299

 

SAN BENIGNO CANAVESE

– Piscina Acqua Dynamic

Via Sebastiano Bianco 69

Orari: lun.-mar.-gio.-ven. 09,00 -13,30 e 15,00-20,30; mer. 15,00-20,30; sab. 09,00-18,00

Tel. 011 553 0540

 

VOLPIANO

– Palestra Mirabai

Via Torino 42/D

Orari: lun.-mar.-gio. 09,30-21,00; mer. 10,00-21,00; ven. 10,00-21,30; sab. 09,30-14,00

Tel. 011 995 3278

 

Sabato 24 maggio non prendete impegni: vi aspettiamo alla Hope Color di Chivasso!

 

Tutte le info relative alla ASD Hope Running APS le potete trovare qui:

Sito web ufficiale: www.hoperunning.com

Facebook:  www.facebook.com/hoperunningchivasso

Facebook:  www.facebook.com/hopecolorbyhoperunning

Instagramwww.instagram.com/hope_running

Come donarewww.hoperunning.com/sostienici

5×1000: codice fiscale Hope Running n° 91032000019

Torna lo Space Festival, quattro giorni tra le stelle

Dal 22 al 25 maggio ritorna l’unico evento gratuito in Italia nel quale astronauti, ricercatori e astrofili incontrano il grande pubblico per raccontare i nuovi traguardi dell’esplorazione spaziale. Tra gli ospiti della IV edizione, gli astronauti Luca Parmitano, Maurizio Cheli e Paolo Nespoli.


 Da capitale italiana riconosciuta dell’industria aerospaziale per il suo ecosistema industriale e scientifico attivo nel settore della space economy, Torino torna ad essere per quattro giorni anche il riferimento nella comunicazione divulgativa sull’esplorazione del cosmo e la scoperta di nuovi mondi con la IV edizione di Space Festival. Gioco, Scienza, Fantascienza, evento interamente gratuito che si svolgerà da giovedì 22 a domenica 25 maggio, con un programma diffuso tra il centro città e le iniziative che coinvolgeranno Collegno, il Planetario Infini.To di Pino Torinese e le principali realtà produttive del distretto aerospaziale torinese.

L’evento, promosso e organizzato dalla Marco Berry Onlus – con la direzione artistica di Marco Berry e la consulenza scientifica del giornalista aerospaziale Antonio Lo Campo –, si pone l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico alle nuove frontiere dell’esplorazione spaziale, dando la parola ai protagonisti italiani di questa epopea e mescolando i linguaggi propri della divulgazione scientifica con la narrazione e il gioco.

Moltissimi gli ospiti attesi a Torino in questa edizione, tra i quali spiccano gli astronauti Luca Parmitano, Maurizio Cheli e Paolo Nespoli che incontreranno il pubblico nel ciclo di talk Vita da astronauta per ripercorrere le loro esperienze, tra passato, presente e futuro della sfida per portare l’uomo oltre l’atmosfera terrestre. Un’occasione unica per saperne di più alla vigilia dell’avvio delle missioni con equipaggio del Programma Artemis, che si pone l’obiettivo di riportare in pochi anni la presenza umana sulla Luna. Tra gli ospiti del festival, il planetologo Maurizio Pajola, che ha partecipato allo studio dei campioni della superficie dell’asteroide Bennu recuperati dalla Nasa, lo chef stellato Davide Scabin, che ha firmato i piatti da inviare nello spazio di Luca Parmitano, e il fondatore di Passione Astronomia Pasquale D’Anna, che ha costruito una piattaforma di divulgazione scientifica capace di aggregare solo su Instagram oltre 220mila persone.

Per tutti i quattro giorni il “centro gravitazionale” principale di Space Festival sarà nuovamente Galleria San Federico, nel cuore di Torino, che ospiterà nel suo passage le riproduzioni in scala dei tre razzi che hanno scandito l’evoluzione delle missioni spaziali occidentali: il Nasa Saturn V protagonista delle missioni Apollo, il Nasa SLS derivato dallo Space Shuttle e concepito come lanciatore pesante per accompagnare i futuri programmi di esplorazione con equipaggio verso la Luna e Marte e lo SpaceX Starship. Nello Spazio Lux, al primo piano di Fiorfood, si terranno tutti i giorni presentazioni di libri a tema “spaziale”, con la partecipazione degli autori, da Piero Bianucci a Giovanni Caprara, coordinate da Martina Pascutti.

I talk di Space Festival, oltre ad ospitare gli incontri con gli astronauti, permetteranno di ascoltare scienziati, ricercatori, rappresentanti di aziende e realtà istituzionali, astrofili, creators, ufologi e altri personaggi ancora fare il punto su temi di stretta attualità: dal ruolo dell’Italia in sessant’anni di esplorazione spaziale, alle ultime scoperte dai progetti di ricerca dedicati allo spazio profondo, fino alle risposte più attendibili sul fenomeno Ufo. Giovedì 22 e il venerdì 23 maggio i talk saranno ospitati presso il cinema Lux, per poi proseguire sabato 24 maggio presso l’aula magna “Aldo Moro” dell’Università di Torino, in via Verdi.

Venerdì 23, i bambini della classe risultata vincitrice del contest “Una lezione spaziale”, che ha coinvolto gli alunni di 27 scuole primarie di Torino e provincia nel progettare una Valigia per la Luna da riempire con gli oggetti che avrebbero portato con sé in una breve vacanza spaziale, potranno visitare lo stabilimento di Thales Alenia Space di Torino, in compagnia di un astronauta. Tutte le valigette saranno esposte in Galleria San Federico nella giornata di sabato 24.

Nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 maggio i film di Space Festival approderanno sugli schermi del cinema Lux con la proiezione di due pellicole d’eccezione legate all’esplorazione spaziale: “Armageddon – giudizio finale”, film diretto da Michael Bay (1998) e “Space Cowboys”, successo firmato da Clint Eastwood (2000).

La collaborazione con Infini.To – Planetario di Torino permetterà anche quest’anno di offrire in tutte le giornate del Festival un ricco programma di appuntamenti gratuiti a numero chiuso e prenotazione obbligatoria, alcuni dei quali realizzati in collaborazione per la prima volta con Viridarium Lab Garden e con INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino, che comprende la visita del planetario, la visione di alcuni degli spettacoli proposti, una serata di osservazione astronomica guidata nella notte di venerdì 24 e un pomeriggio di osservazione guidata del Sole con telescopio domenica 25.

Sempre domenica 25 maggio, in piazza della Pace nel Parco Carlo Alberto Dalla Chiesa presso il Parco della Certosa Reale di Collegno, verrà realizzato il volo di un robot stratosferico, di proprietà della startup innovativa Stratobotic, che condurrà una diretta video a 360° in alta definizione fino a oltre 25 km di quota. Il pubblico presente potrà inoltre partecipare a un’originale esperienza di gioco per smartphone ambientata nello spazio intorno al pallone in volo realizzata da SpArks, Venture dello Space Business Catalyst promosso da Thales Alenia Space.

L’edizione 2025 di Space Festival è realizzata dalla Marco Berry Onlus con il sostegno della Regione Piemonte e il patrocinio della Città di Torino, della Città di Collegno, dell’Università di Torino e del Politecnico di Torino. La manifestazione è resa possibile dal contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, Altec, Nova Coop, Thales Alenia Space e TÜV Italia.

«La corsa all’esplorazione spaziale è oggi più viva che mai, l’uomo si appresta a tornare dopo quasi 60 anni sulla luna per stabilirvi una presenza costante e si sta progettando anche la conquista di Marte – ha spiegato Marco Berry, Direttore artistico della manifestazione – lo Space Festival vuole avvicinare tutte le persone a questi temi, raccontando il ruolo di Torino nell’industria aerospaziale e nella ricerca scientifica ma soprattutto le particolarità e le curiosità di un argomento che ha grandi ricadute nelle nostre vite. Vogliamo farlo attraverso il gioco, la divulgazione scientifica e l’intrattenimento per raggiungere il più grande pubblico possibile».

«La Regione è orgogliosa di partecipare a un evento che coniuga conoscenza, curiosità e visione del futuro. Il Piemonte – ha dichiarato l’assessore regionale alle attività produttive Andrea Tronzanoha scelto da tempo di investire sull’aerospazio, settore strategico di sviluppo economico, innovazione industriale e crescita occupazionale. Space Festival rappresenta un’occasione preziosa per raccontare al grande pubblico, e in particolare alle nuove generazioni, le opportunità offerte da un comparto che già oggi coinvolge migliaia di addetti sul nostro territorio: sostenendo questa iniziativa vogliamo contribuire a creare un ecosistema competitivo, consapevole e capace di attrarre nuovi talenti».

«Space Festival è una manifestazione capace non solo di valorizzare l’importante patrimonio industriale e scientifico di Torino nel settore aerospaziale, ma anche di renderlo accessibile e affascinante per tutti, dai più piccoli agli appassionati – ha dichiarato l’assessore comunale al Turismo e ai Grandi eventi Domenico Carretta -. Dopo il successo delle prime edizioni, il Festival continua a raccontare l’astronomia e l’esplorazione spaziale con il suo consueto taglio pop, accessibile a tutti, mescolando gioco e linguaggio scientifico. È ormai uno degli appuntamenti più attesi del mese di maggio, un mese ricco di grandi eventi culturali, sportivi e, come in questo caso, proiettati verso il futuro».

Tutti gli appuntamenti del festival sono gratuiti ma con accesso fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per conoscere il calendario completo, gli ospiti e le iniziative correlate e per prenotare in anticipo il posto a un evento, consultare www.spacefestival.it.

Penne nere a Biella e Piume al vento a Marsala: l’Italia migliore

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
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Penne nere e bianche al Nord, piume al vento al Sud: l’Italia ai due estremi della Penisola si ritrova in un tripudio di tricolori. Credo che sia un caso unico nella storia delle adunate delle associazioni combattentistiche e d’arma: gli alpini si ritrovano a Biella per la loro adunata nazionale, mentre negli stessi giorni i bersaglieri sfilano di corsa a Marsala per la loro adunata.  Una coincidenza  che ha  però danneggiato mediaticamente i due eventi. Ho seguito su Internet ambedue nella loro fase finale. Debbo dire che appare difficile oggi in clima  paventato di guerra evocare pagine di storia intessute di guerra. Anche gli stessi media hanno subito colto la palla al balzo per avventarsi contro gli alpini per un episodietto insignificante come fecero anche in passato. Mi è sembrato quasi incredibile vedere osannata sui social la partecipazione di Barbero alla adunata alpina di Biella, anche se mi aveva ancora di più  sorpreso l’orgoglio alpino di Lapo Elkann. Barbero irride alla storia d’Italia pur di compiacere il conformismo semplificatorio televisivo e non. Sapere che Lapo è stato alpino a Cuneo stupisce, generando  in verità una certa confusione.
Dare un segno di amor di Patria è oggi cosa difficile. Così anche i commentatori delle sfilate hanno evitato richiami alle battaglie che segnano la storia dei reggimenti. Gli stessi striscioni evocavano messaggi solidali ben più facilmente “digeribili”. Ho partecipato di persona a tante adunate che si sono tenute a Torino e ad Asti sempre sulla tribuna d’onore come studioso che si è occupato di storia militare e ho sempre colto un clima diverso in cui il patriottismo era il valore preminente. Il solo ricordare il sacrificio degli alpini in Russia che si immolarono per consentire il ripiegamento dei soldati sopravvissuti all’immane sconfitta , è oggi divisivo. Migliore il clima bersaglieresco a Marsala dove si rievocava lo sbarco di Garibaldi in Sicilia nel 1860. C’è da sperare che nessuno in loco abbia evocato Bronte che venne considerato erroneamente – con un giudizio infondato che fu dissolto da Rosario Romeo –  una macchia grave della spedizione garibaldina e di Bixio in particolare. Tra gli alpini ho sentito citare solo Battisti e Filzi, mentre gli eroismi alpini dal generale Battisti prigioniero  in Russia al maggiore Mauri nella guerra di Liberazione sono tantissimi.
Va invece evidenziato l’alto numero di partecipanti alle adunate. Si tratta di gente che va a proprie spese per la gioia di stare insieme ma anche per respirare una certa idea d’Italia che ama e che non trova più altrove. Nelle musiche  delle fanfare alpine e di quelle dei bersaglieri vive la storia dell’Italia migliore, quella che dal Risorgimento in poi ha rappresentato il sacrificio per valori patriottici considerati oggi da molti dei disvalori. In quell’Italia alpina e bersaglieresca ci sono tuttavia molti che si ritrovano idealmente, provando orgoglio nazionale e brividi di commozione per il tricolore e la “Leggenda del Piave”.  E’ l’Italia migliore, alternativa anche moralmente a chi ricorre alla violenza  e al vandalismo nei cortei per affermare sedicenti idee di pace e odio antisemita.