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Assegno unico, le date e gli importi di agosto

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Anche ad agosto verrà accreditato l’importo dell’Assegno Unico e Universale, destinato alle famiglie con figli a carico. Le date di accredito per agosto sono: 16, 19, 20 agosto.

Per i mesi successivi, ecco le date previste, Settembre17, 18, 19 settembre; Ottobre: 16, 17, 18 ottobre; Novembre: 18, 19, 20 novembre; Dicembre: 17, 18, 19 dicembre.

Il sostegno è calcolato in base all’Isee, l’indicatore della situazione economica familiare presentato dai genitori al momento della domanda. Più alto è il reddito, minore sarà l’importo dell’assegno: si va da un massimo di 189,20 euro per ogni figlio a carico a un minimo di 54,10 euro per chi ha un Isee pari o superiore a 43.240 euro.

L’importo può essere aumentato se la famiglia soddisfa specifici requisiti, come nel caso delle famiglie numerose. Il contributo viene accreditato su conto corrente bancario o postale, libretto di risparmio con Iban, carta di credito o di debito o tramite bonifico presso un ufficio postale.

Per controllare in anticipo i pagamenti dell’Assegno Unico, è sufficiente accedere all’area MyInps del sito ufficiale dell’Inps utilizzando le credenziali digitali, come Spis, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi. Una volta effettuato l’accesso, è possibile entrare nell’area “Prestazioni e pagamenti” all’interno del fascicolo previdenziale del cittadino per verificare lo stato dei pagamenti.

In alternativa, è disponibile il servizio “Assegno unico per figli a carico”, che consente di consultare lo stato della domanda inviata e ottenere informazioni aggiornate sul beneficio.

L’Assegno Unico prevede diverse maggiorazioni per sostenere meglio le famiglie con particolari esigenze. Per i figli a carico di età inferiore a un anno, l’importo dell’assegno aumenta del 50%. Nel caso di nuclei familiari con almeno tre figli, l’assegno aumenta del 50% per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, a condizione che l’Isee non superi i 40mila euro. Per i nuclei con almeno quattro figli a carico, la maggiorazione forfettaria viene incrementata del 50%.

Per i figli disabili, gli importi maggiorati sono stati resi permanenti, indipendentemente dall’età del figlio, con un’ulteriore maggiorazione extra che varia a seconda della gravità della disabilità.

Le maggiorazioni introdotte per il 2023 sono state confermate anche per il 2024, con l’obiettivo di fornire un sostegno più mirato alle famiglie con particolari necessità, garantendo un aiuto economico adeguato in base alla loro situazione specifica.

Torino ha un futuro se mantiene leadership sulla mobilità

Giachino: La Corea del Sud ha iniziato a investire nel settore auto 60 anni dopo Torino ma oggi ci sopravanza anche nella ricerca sulla mobilità del futuro. Ecco perché occorre Sostenere il piano Urso per l’auto 
Caro Direttore,
Il Sindaco LORUSSO è in viaggio verso la COREA a del Sud per una serie di incontri sulla mobilità del futuro nella Città di GWANGIU con cui Torino ha firmato un accordo di collaborazione a Aprile. La serie nutrita di incontri sulla guida autonoma e sulla applicazione della IA  alla Agenzia del Cluster industriale per la intelligenza artificiale e all’AI adatta Center dimostra quanto in Corea del Sud siano già molto più avanti di Torino su questi temi che la Capitale dell’auto avrebbe già dovuto portare avanti se non avesse puntato tutto solo su soluzione economiche alternative alla industria dell’auto.
Abbiamo sentito nel settore del commercio dire che non dobbiamo morire dietro l’industria dell’auto. Ora giustamente Lo RUSSO va a vedere cosa stanno facendo in Corea del Sud dove ricordo che l’industria dell’auto è’ nata negli anni 50 su spinta degli Stati Uniti. E’ dal 2013 quando siamo riusciti a spostare a Torino la Autorità dei Trasporti italiana che chiedo che Torino punti sulla mobilità del futuro, soprattutto da quando il Governo Meloni ha affidato a Torino le risorse per il Centro della Intelligenza artificiale collegata all’auto. Ecco perché tutta Torino dovrebbe sostenere il Piano Auto del Ministro URSO .
Aspettiamo di ascoltare la relazione su quanto stanno facendo nella Corea del Sud.
Mino Giachino

Autonomia, Molinari e Ricca (Lega): “Cirio segua esempio del Veneto”

“Si opponga ai ricorsi contro la legge sull’Autonomia Differenziata”

“La legge Calderoli sull’Autonomia deve poter essere applicata dalle Regioni che decidono di avvalersene, ovviamente con le modalità, la gradualità e le garanzie previste dalla normativa stessa. Il Gruppo consiliare della Lega  in Regione Piemonte chiederà al Governatore Cirio di intraprendere un percorso simile a quello già annunciato in Veneto dal Governatore Zaia, ossia di opporsi al ricorso annunciato contro l’applicazione della legge dalla Sardegna, dalla Puglia e dalla Toscana, in quanto il Piemonte e i piemontesi sarebbero danneggiati dal blocco della legge. Un conto è scegliere, legittimamente, di non avvalersi delle opportunità offerte dalla legge sull’Autonomia Differenziata, altro è pretendere che la stessa legge sia ‘congelata’ o disapplicata in tutto il Paese”. Così in una nota l’on. Riccardo Molinari, segretario della Lega in Piemonte, e Fabrizio Ricca, Presidente del Gruppo Lega in consiglio regionale”.

“La legge Calderoli – aggiunge l’on. Molinari nella sua veste di capogruppo della Lega alla Camera – è il frutto di un lungo percorso, ed è stata approvata dai due rami del Parlamento, e controfirmata dal Presidente della Repubblica. Immediatamente, e in maniera assolutamente propagandistica, è partita sui contenuti della normativa una campagna di disinformazione da parte della sinistra e dei 5 Stelle, e la raccolta di firme per intraprendere un percorso referendario chiaramente strumentale. Ma sarà la Corte Costituzionale a dirci se l’eventuale referendum sia legittimo, considerato che la legge è collegata alla finanziaria ed è applicativa del dettato costituzionale. Il ricorso sulla costituzionalità della legge peraltro è ancora più assurdo se pensiamo che a farlo è la Sardegna, una regione che gode di ampia autonomia grazie allo statuto speciale. Un modo di dire chiaramente da parte di Pd e 5 stelle che l’autonomia deve restare un privilegio per pochi e non un diritto per tutti”.

Carcere Ivrea, Radicali denunciano Nordio

Il tesoriere Filippo Blengino, insieme ad Alice Depetro della Direzione di Radicali Italiani e Flavio Martino, coordinatore regionale di +Europa, ha visitato questa mattina il carcere di Ivrea.
“Abbiamo trovato un carcere drammaticamente sovraffollato: siamo al 142%, un dato assurdo, ben oltre la media nazionale. Anche qui si riscontra un forte disagio psichico, che porta a tentativi di suicidio e atti di autolesionismo. La struttura presenta muffa e i detenuti sono costretti a lavarsi in docce comuni. Ad ogni visita, purtroppo, riscontriamo una totale violazione dei diritti umani. Anche in questo caso saremo costretti a denunciare il Ministro Nordio per tortura: sarà la quinta denuncia. Non si può andare avanti così, le carceri stanno esplodendo e il Governo non fa nulla per affrontare questa drammatica emergenza.”

Lo dichiara in una nota Filippo Blengino, Tesoriere Radicali Italiani

Torino in Corea per parlare della mobilità del futuro

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Missione istituzionale in Corea per il sindaco Stefano Lo Russo che parteciperà al Forum sulla mobilità del futuro nella città di Gwangju con cui l’amministrazione comunale ha firmato, lo scorso mese di aprile, un patto di collaborazione.

Il primo cittadino arriverà  a Seoul dove sarà accolto dall’ambasciatrice italiana Emila Gatto, con cui è in programma un primo incontro istituzionale. Lunedì mattina il Sindaco si sposterà nella città di Gwangju, dove incontrerà l’ambasciatore delle Relazioni Internazionali della città Park Seon-cheol e successivamente la neoeletta Presidente del Consiglio metropolitano di Gwangju, Shin Su Jeong. Nel pomeriggio sono in programma una visita guidata all’agenzia del cluster industriale per l’intelligenza artificiale e una all’AI Data Center che hanno sede nella città coreana.

Prima tappa di martedì sarà il Cimitero Nazionale “18 Maggio”, istituito nel 2002 in memoria dei manifestanti uccisi durante la sanguinosa repressione della protesta contro il regime militare avvenuta il 18 maggio 1980. Poi Lo Russo si recherà al Municipio di Gwangju per incontrare il sindaco Kang Gijung.
Nel primo pomeriggio, i due Sindaci interverranno insieme a rappresentanti istituzionali del Ministero per il Commercio, l’Industria e l’Energia e del Parlamento coreano al Gwangju Future Mobility Forum, il forum sulla mobilità del futuro in programma al Kimdaejung Convention Center. Tra i temi in agenda le tecnologie e i piani di sicurezza della mobilità del futuro, la guida autonoma, gli scambi di tecnologia tra complessi specializzati.

“La collaborazione e i progetti condivisi tra istituzioni di paesi diversi – spiega il sindaco Stefano Lo Russo –, specie su temi che riguardano da vicino le grandi sfide che abbiamo di fronte, sono fondamentali per affrontare e plasmare il futuro di tutti noi. Il Future Mobility Forum è una grande opportunità per esplorare i temi della mobilità di domani, le tecnologie e, soprattutto, le visioni che ci permettono di guardare a un mondo diverso e per Torino è davvero importante prendervi parte, vista la grande attenzione che la nostra città ha scelto di dedicare ai temi della mobilità e della sostenibilità”.

Dopo la partecipazione al Forum, il Sindaco visiterà il Gwangju Global Motors, stabilimento di produzione nato dalla joint venture tra Hyundai Motor Company e il Governo della città di Gwangju. Aperto nel 2021, è il primo nuovo stabilimento di produzione di automobili in Corea del Sud dal 1998 e ha la capacità di produrre 100mila veicoli all’anno.

Gwangju è una città della Corea del Sud, la sesta città più grande della Corea dopo Seul, Pusan, Incheon, Taegu e Daejeon. Lo scorso 15 aprile l’amministrazione comunale di Torino ha accolto a Palazzo Civico il Sindaco e una delegazione per la firma del patto di collaborazione tra le due città, che già intrattenevano rapporti di collaborazione da oltre vent’anni, per promuovere collaborazioni dal punto di vista economico, culturale, turistico e accademico. Sempre nella stessa data ha preso vita una collaborazione con la Fondazione Torino Musei e il MAO, che darà vita all’apertura di una nuova sezione nel nostro Museo di Arte orientale dedicata alla Corea grazie ad alcuni prestiti dalle collezioni del Museum of Art di Gwanju. Alle sinergie e ai programmi di scambio da tempo attivi tra la Corea del Sud e i due atenei universitari torinesi si è poi aggiunto, a partire da quest’anno, un programma di scambio di formazione universitaria e artistica tra Gwangju e il Conservatorio di Torino.

Nel 2024 ricorre il 140esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia.

Torino Click

Lutto nel teatro piemontese. Addio a Laura Emanuelli

Ci ha lasciato Laura Emanuelli classe 1947, già socia del Teatro dell Angolo con cui collaborava fin dal 1976 prima come attrice, animatrice e poi organizzatrice in Italia e all’ estero, nel 1992 assume la carica di Presidente e legale rappresentante del Teatro dell’ Angolo occupandosi di tutto: produzioni , organizzazione generale, gestione del personale e rapporto con le istituzioni.
Nel 2004 ha traghettatore il teatro dell’ Angolo nella Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani dove per 10 anni è stata presidente e membro del Comitato Esecutivo Generale.
Nel 2006 riceve il riconoscimento  Eolo Award per figura di amministratore .
Una donna appassionata che ha messo la sua caparbietà e capacità a disposizione dei giovani per permettere loro di vivere il teatro anche in quelle piccole comunità dove non era scontato.Brava e scomoda amministratrice sarà ricordata per il tanto lavoro svolto dietro alle quinte.

Gabriella Daghero

Volontario ma non troppo

Da circa cinquant’anni la figura del volontario, in Italia particolarmente ma non solo, è diventata parte integrante di ogni contesto sociale, dalle associazioni agli enti locali, dalla pubblica assistenza ad altri servizi essenziali.

La motivazione ufficiale è che il volontario sente il bisogno di offrire la propria opera, gratuitamente, a quanti ne abbiano bisogno: quella ufficiosa è che grazie ai volontari, le istituzioni risparmiano cifre da capogiro nonostante il gettito fiscale dei contribuenti permetterebbe, o richiederebbe, l’utilizzo di personale retribuito.

Ovviamente il volontario ha, rispetto ai dipendenti ed ai collaboratori retribuiti, una sola differenza: la retribuzione, appunto.

Per il resto è necessario sia assicurato contro gli infortuni, ed in alcuni casi contro patologie contratte in servizio, sia iscritto ad un apposito registro, venga periodicamente aggiornato e altro ancora.

Il problema è reperire le persone che vogliano, volontariamente appunto, offrire la loro opera: dopo alcuni decenni di sviluppo progressivo, il volontariato sta ora patendo la crisi dovuta ad alcuni fattori: in primo luogo il lockdown ha fortemente penalizzato le persone, volontari in primis, demotivandoli, disaffezionandoli dalla loro missione. La crisi di valore, poi, in cui la nostra società sta navigando ha fatto il resto: incapacità di socializzazione, di relazionarsi con altri, pigrizia diffusa, dipendenza da alcool rendono difficile mantenere gli impegni assunti, allontanando i volontari dall’ente in cui prestavano servizio.

Alcune associazioni, come i donatori di sangue, patiscono questa situazione in modo particolare: è palese che se il tuo stile di vita non è corretto non potrai donare il sangue, e questo è particolarmente vero per i giovani, nuove leve della donazione (a 65 anni non si può più donare).

Vi sono ovviamente alcune meritevoli eccezioni: i c.d. figli d’arte (figli di volontari del pubblico soccorso, dei Carabinieri o della Polizia di Stato) che prestano servizio volontario presso le varie Croce Verde, Rossa o Bianca, o l’Associazione Nazionale Carabinieri o della Polizia di Stato, orgogliosi di proseguire una tradizione ereditata; allo stesso modo alcuni ragazzi, di entrambi i sessi, capiscono l’utilità di prestare servizio presso questo o quell’ente, non soltanto per il senso civico connesso ma perché può di essere di aiuto nella carriera di studi.

Spesso, invece, si assiste a scimmiottature di volontariato in associazioni tipo proloco o che organizzano eventi di paese, che dovrebbero essere il fulcro di quell’evento, la macchina organizzatrice, ma sono soltanto un coacervo di elementi scarsamente produttivi, spesso in lite tra di loro, che creano solo confusione anziché risultati.

Anche in questo caso torniamo all’incapacità di relazione tra i giovani (che, diventando adulti, non la acquisiscono di sicuro), alla scarsa motivazione trasmessa dei genitori (e dagli altri educatori a seguire) che portano i ragazzi ad essere egoisti (nell’accezione originale del termine) o che qualsiasi cosa serva “c’è papà che paga”.

Fin dai tempi dello scoutismo ho percepito il lavoro di squadra, non solo in senso sportivo, come un vantaggio che ognuno di noi ha perché ci permette di valutare le nostre capacità e confrontarle con quelle degli altri, di paragonare le conoscenze ed acquisirne di nuove e, unendo le forze, moltiplicare il risultato atteso.

Ogni qual volta ho partecipato come volontario a qualche evento (terremoto in Irpinia, incendi in Liguria, frane in Piemonte o altro) ho percepito la mia partecipazione come un contributo, minimo, erogato alla comunità in cui ero in quel momento, senza riferimenti a denaro, etnie, ceti sociali o simpatie.

Ho valutato che queste persone, questi luoghi necessitassero di un intervento per scongiurare il peggio o per arginare il problema, e mi sono impegnato per quanto era in mio potere.

Consiglio ai genitori di far aderire i figli, fin da piccoli, a qualche forma di volontariato, dalla distribuzione di vestiti in chiesa alla raccolta di cibo nei supermercati, dallo scoutismo alla pubblica assistenza alla protezione civile o alla donazione di sangue: i bambini non si spezzano, non si ammalano più di chi sta tutto il giorno sulla poltrona, anzi, e non perdono di valore; gli adolescenti, poi, rischiano di diventare individui sociali, che sanno relazionarsi con i propri simili, che agiscono di concerto per la vita in società.

Ma il rischio maggiore è che diventino Persone con la P maiuscola e che possano essere migliori delle ultime generazioni.

Sergio Motta

Polizia, sicurezza sui treni a Ferragosto e dintorni: 435 pattuglie, più di 5mila persone controllate

arrestato, 12 indagati e più di 5500 persone controllate nell’ambito dell’intensificazione dei servizi predisposti dal Compartimento Polizia Ferroviaria Piemonte e Valle D’Aosta dall’14 al 22 agosto.

435 le pattuglie impegnate nelle stazioni e 77 quelle a bordo treno per un totale di 152 treni scortati. In relazione al maggior flusso di viaggiatori sono stati potenziati i servizi antiborseggio in abiti civili per contrastare il fenomeno dei furti, sia in stazione che a bordo treno. 2500 gli stranieri identificati. 8 le sanzioni amministrative elevate, di cui in materia di sicurezza ferroviaria:

Durante tutto il weekend sono stati intensificati i servizi di prevenzione e vigilanza con il personale della Specialità impiegato anche nelle stazioni non presidiate di Torino Lingotto, Bardonecchia e Mondovì. Le citate stazioni, infatti, in concomitanza con le partenze previste per il Ferragosto verso le località turistiche sulla costa e in montagna, hanno fatto registrare una significativa presenza di viaggiatori. Particolare attenzione è stata posta anche nella stazione di Fossano (CN), in relazione al transito dei cosiddetti treni mare, che in questo periodo, durante tutti i fine settimana, fa registrare un flusso di passeggeri più che triplicato rispetto alla quotidianità.

Torinese disperso in mare in Liguria

Un 59enne Gino Nigro, originario di Torino ma residente a Imperia, è disperso da giovedì al largo di Andora in Liguria  La sua imbarcazione  impegnata in una battuta di pesca, è stata recuperata vicino agli scogli. Il motore era ancora acceso e gli effetti personali erano a bordo. Quando non lo hanno visto rientrare, i familiari hanno dato l’allarme. Si dedicano alle ricerche la Guardia Costiera, la Capitaneria di porto e due elicotteri dei vigili del fuoco.