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Lunedì 16 settembre, ore 17
Museo del Risparmio
Via S. Francesco d’Assisi 8/A, Torino
Il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo organizza un incontro di presentazione del libro “Nelle tasche degli italiani. Il debito pubblico spiegato bene. Come funziona, come liberarcene” in programma lunedì 16 settembre alle ore 17.
L’appuntamento vedrà la partecipazione di Giorgio di Giorgio, Professore di Teoria e Politica Monetaria alla Luiss e coautore del libro, di Elsa Fornero, Professore di Economia all’Università di Torino e Coordinatore scientifico CeRP-Collegio Carlo Alberto, di Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo e di Michele Rinaldi, Presidente Fondazione Ave Verum. Modera l’incontro Giovanna Paladino, Direttore e curatore del Museo del Risparmio.
Il libro affronta temi come bilancio pubblico, fiscalità, rapporto debito PIL, crisi finanziarie, manovre e tagli per dare ai lettori strumenti per districarsi nel mondo della finanza pubblica, un ambito che può sembrare complicato senza adeguati strumenti e nozioni. Tuttavia è diventato fondamentale capire di cosa si tratta per essere cittadini consapevoli e per meglio comprendere gli impatti che la spesa pubblica produce sulla società e sulle generazioni future. Parlare di debito pubblico con un linguaggio chiaro e semplice è dunque possibile.
L’evento si terrà in presenza presso il Museo del Risparmio e online. Per partecipare al museo prenotarsi tramite il link https://bit.ly/Evento16settembre
Pareggio: 0-0, termina così il match tra Torino e Lecce. Per il Toro la partita registra zero tiri in porta ma il punto di oggi consente di raggiungere in classifica a quota 8 la Juventus. Il Lecce quasi ce la fa, Milinkovic-Savic salva il risultato.
(foto Sergio Pacchiotti)
“Dalla Regione, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico arriva un nuovo significativo aiuto per le scuole di montagna grazie agli oltre 600.000 euro stanziati per garantire il mantenimento della scuola in alcuni piccoli centri e migliorare l’organizzazione didattica con lo sdoppiamento parziale delle pluriclassi. Esprimo il mio apprezzamento sincero agli assessori all’Istruzione Chiorino e alla Montagna Gallo che hanno promosso questo importante intervento”.
E’ il commento del consigliere regionale Sergio Bartoli (Lista Cirio), presidente della Commissione Ambiente, alla notizia comunicata dalla giunta regionale, relativa a nuovi fondi da destinare alle “terre alte”: Si tratta di un finanziamento di 162.000 euro per alcuni piccoli centri collocati in contesti montani di particolare marginalità che mantengono la scuola, tra questi anche quattro Comuni delle valli torinesi: Ceresole Reale, Prali, Frassineto e Ronco.
Inoltre circa mezzo milione di euro è stato destinato ai progetti delle Unioni montane per sdoppiare le pluriclassi in gruppi di classe e migliorare l’insegnamento. La Regione assicura agli enti montani i finanziamenti per coprire i costi degli istituti scolastici per rafforzare il personale nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. La parte più significativa copre la provincia di Torino, con più della metà dello stanziamento (263.000 euro).
“I nostri piccoli Comuni, in particolare quelli di montagna – aggiunge il consigliere – sono sempre a rischio di perdere popolazione e servizi. La scuola è un presidio sociale fondamentale per una comunità e laddove viene a mancare si impoverisce il tessuto culturale e socio-economico di un Comune e si frena il futuro dei nostri bambini”.
“Ecco perchè – conclude Bartoli – l’azione a favore dei territori più periferici intrapresa con decisione dalla Giunta fin dall’inizio di questa legislatura rappresenta un sostegno importante per le piccole realtà territoriali del Piemonte”.
Un libro affascinante e intrigante, che ha per protagonista, oltre al giovane uomo al centro della vicenda narrata, la Torino magica ed esoterica.
Una prospettiva completamente nuova, in grado di dire qualcosa di più, e di meglio, sugli aspetti più intriganti della nostra amata Torino: questo accade con “La Via del Matto”, opera unica (si spera solo per il momento) di una giovane autrice torinese, Giulia Graglia, tanto addentro alla materia esoterica quanto in quella enologica che – aspetto peculiare – buon ruolo gioca nel romanzo.
Pubblicato dall’editrice “La Corrente”, la cui denominazione sarà più chiara a coloro che si appresteranno alla prentazione del libro (e al dialogo tra autrice e conduttore dell’incontro) e alla lettura, “La Via del Matto” è, in primo luogo, una bellissima storia fatta di Persone, Anime e Cuori.
Un costruttivo percorso di redenzione e iniziazione ricostruito tramite una triplice linea narrativa che, attraverso una prosa gradevolissima e mai stancante, ci accompagna a seguire le vicende del protagonista, Adel Solari (nomen omen…), giovane rampante la cui carriera nel mondo finanziario subisce una brusca interruzione, portandolo ad avere guai con la giustizia.
In bilico tra il racconto del mistero ed il romanzo di formazione, grazie ad una pregevole dinamica narrativa che deve qualcosa al mondo del cinema, “La Via del Matto” si rivela lettura godibilissima e coinvolgente, mai banale e con una peculiarità: al termine della lettura, al lettore rimane la chiara sensazione che chi ha dato vita a questo romanzo abbia piena cognizione delle profonde e complesse tematiche affrontate. Come chi le ha vissute in prima persona e magari sia stato in qualche modo ispirato…
ROBERTO TENTONI
Un detenuto del carcere “Lo Russo e Cutugno” di Torino ha inviato al tesoriere di Radicali Italiani Filippo Blengino una lettera in cui denuncia le drammatiche condizioni in cui sono costretti a vivere i detenuti.
“Caro Filippo, dopo la tua visita la situazione purtroppo non è cambiata. Senza l’indulto ci condanneranno a crepare come cani rinchiusi in queste celle sudice, dove la sicurezza non esiste, celle bollenti prive di ogni regola sanitaria, invase da cimici e scarafaggi, dove i diritti degli esseri umani vengono continuamente violati. Mi chiamo P.M. e sono detenuto presso il carcere di Torino ‘Lo Russo e Cotugno’, blocco C. Qui si muore, perché questa non è più una vita dignitosa e, per sfuggire a questa tortura, qualcuno di noi decide di farla finita. Entrati in questo girone dell’inferno, si perde ogni tipo di diritto e non esiste riabilitazione o rieducazione per correggere i comportamenti sbagliati; qui siamo carne da macello, privati della libertà e della dignità. La nostra punizione non può essere crudele, disumana e degradante. Chiediamo di essere salvati da uno Stato che ha deciso che la nostra punizione si traduca nella pena di morte celata!
Un malato psichiatrico non è considerato una persona fragile, non gli viene riconosciuto il diritto alla salute. Siamo disperati, aiutateci!”
“La situazione è drammatica, ci rivolgiamo-come suggerito dal detenuto- al Presidente Mattarella. Questa situazione non è più tollerabile. Servono misure immediate e concrete, non è possibile perdere altro tempo.
A settembre abbiamo già raggiunto il numero di morti registrato nel 2023. Un dato devastante, una tragedia silenziosa che si consuma ogni giorno nelle carceri italiane.
Non possiamo più attendere le fantomatiche riforme del Governo: è necessario approvare immediatamente il DL Giachetti e riflettere seriamente su indulto e amnistia.”
Lo dichiara in una nota Filippo Blengino-Tesoriere Radicali Italiani
Questa mattina a Torino, al Salone dell’Auto una vettura da rally, una Lancia Delta, ha perso il controllo per motivi da accertare ed è piombata sulla folla dietro le transenne di piazza San Carlo, all’angolo con via Santa Teresa. 15 persone sono rimaste ferite lievemente, alcune di loro sono state portate in ospedale per accertamenti. La polizia Municipale sta facendo le verifiche del caso.
Quanti di noi vorrebbero una vita viva e invece, per un motivo o per l’altro, si accontentano del solito tran tran quotidiano? Che significa avere una vita viva? Per ognuno questa frase assume aspetti differenti in relazione a valori, desideri, passioni e bisogni personali.
Purtroppo, invece, la realtà quotidiana della maggior parte delle persone è di costruire una sorta di nido sicuro e confortevole… e poi di addormentarsi lì. Ci si accontenta spesso di un lavoro che assorbe gran parte del tempo e delle energie, che finisce con il succhiarci l’anima.
E il cui scopo principale, almeno sotto il profilo economico, è di metterci nella condizione di pagare i conti del nido (nodo?…) sicuro e confortevole. Ci si accontenta spesso della “zona di comfort”, e magari di una relazione che “ha superato la data di scadenza”.
Sopportando ogni giorno la noia e il disagio che ne derivano. Si preferisce spesso continuare a camminare in un sentiero di “aurea mediocrità”, di cui restiamo prigionieri, mentre i giorni della nostra vita inesorabilmente se ne vanno.
Se non intervengono elementi esterni, talvolta sgradevoli se non addirittura drammatici, che, come un sasso gettato nello stagno, arrivano a sconvolgere l’andamento monotono e scontato di molte esistenze, restiamo immobili guardando la vita che passa.
Non si tratta di rivoluzionare il nostro mondo e le nostre abitudini, ma più semplicemente di dare alla nostra quotidianità qualcosa di diverso che ci rimetta nelle condizioni di tornare ad assaporare la vita. Qualcosa che ci riporti un po’ ai giorni della nostra infanzia.
Dove tutto era luminoso, e scoperta, e desiderio di vita. Ma come e cosa possiamo fare per superare la paura che ci prende appena pensiamo di uscire da quella sorta di “Truman show” nel quale magari ci siamo via via cacciati? Ne riparliamo domenica prossima su “Il Torinese”!
Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Facebook Consapevolezza e Valore
Rubrica su “Il Torinese” STARE BENE CON NOI STESSI
Doppio incidente nella notte a Sparone sulla statale 460 dove tre minorenni in moto sono rimasti feriti. È grave un 16enne trasportato con l’elisoccorso al Cto di Torino in codice rosso. Gli altri due sono stati portati all’ospedale di Ivrea con le ambulanze della Croce Rossa di Cuorgnè e della Croce Rossa di Castellamonte. Il primo ferito ha riportato un trauma cranico, toracico e facciale oltre a ferite ad una gamba. I carabinieri hanno riscontrato che la prima moto guidata dal 16enne sarebbe finita contro un muro. A bordo c’era anche un altro giovane rimasto ferito e trasportato in codice giallo all’ospedale di Ivrea. Successivamente è finita fuori strada anche la moto guidata dal fratello del giovane portato con l’elisoccorso al Cto in codice rosso.