SOMMARIO: Dubbi sullo ius scholae, netta contrarietà allo ius soli – La cucina italiana – La Regina Elena – Lettere

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Ammontano a oltre 34,5 milioni di euro le risorse stanziate per realizzare 47 progetti in altrettanti Comuni del Piemonte mediante il Programma operativo complementare (POC) di raccordo tra le programmazioni dei fondi strutturali 2014-20 e 2021-27.
La Regione interviene con più di 25 milioni, mentre gli enti coinvolti partecipano contribuiscono con un co-finanziamento che va dal 10 al 20% dell’importo di ogni progetto.
Gli interventi sono inseriti in otto accordi di area così suddivisi: Alessandrino (Capriata d’Orba, Castellazzo Bormida, Cella Monte, Grondona, Mirabello Monferrato, Murisengo, Quattordio, San Salvatore Monferrato), Astigiano (Antignano, Canelli, Moncucco Torinese, Montiglio Monferrato, San Paolo Sobrito), Canavese (Bollengo, Forno Canavese, Leini, Montanaro e Verolengo), Area Metromontana (Candiolo, Cavour, Cercenasco, Moncalieri, Moncenisio, Settimo Torinese, Usseglio), Langhe (Alba, Bossolasco, Magnano Alfieri, Montaldo Roero, Moretta, Neviglie, Priocca, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Scarnafigi), Nord Est (Biella, Crescentino, Crevoladossola, Madonna del Sasso), Alpi Mediterranee (Bagnasco, Castelletto Uzzone, Ceva, Chiusa Pesio), Monviso (Cartignano, Montemale di Cuneo, Rittana e Robilante). Il dettaglio degli interventi
“Sono risorse importanti – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Programmazione economica e finanziaria Andrea Tronzano – che permettono a diversi Comuni di usufruire per lo sviluppo del territorio di finanziamenti che la Regione ha saputo intercettare per metterli a disposizione dei Sindaci. Un lavoro importante e un gioco di squadra quanto mai utile a favore della collettività e che dimostra ancora una volta con la buona amministrazione si ottengono risultati significativi”.
Gli agenti del Commissariato di P.S. Barriera Milano, unitamente a personale del Commissariato di P.S. Madonna di Campagna e UPGeSP, hanno arrestato due uomini italiani di cinquantaquattro e quarantacinque anni gravemente indiziati di tentato furto aggravato in concorso, denunciando quest’ultimo per possesso ingiustificato di arma impropria.
E’ sera quando alla centrale operativa del 112 NUE perviene una segnalazione relativa all’ingresso di due soggetti all’interno di uno stabile dove ha sede una cooperativa sociale nel quartiere Madonna di Campagna. La volante del commissariato, coadiuvata dalle altre due volanti, si reca celermente sul posto e al loro arrivo le tre pattuglie notano subito una finestra della struttura sradicata.
I poliziotti procedono ad un accurato controllo dello stabile rinvenendo alcuni armadietti degli spogliatoi forzati e tutti i locali interni completamente a soqquadro.
Gli agenti, arrivati alla fine di un corridoio, trovano un grande locale con una porta tagliafuoco che, in un primo momento, risulta essere serrata dall’interno.
Ritenendo che qualcuno potesse trovarsi al di là della porta, con non poca difficoltà gli operatori riescono ad aprirla e qui nascosti trovano due uomini.
I due cittadini italiani, verosimilmente autori del tentato furto all’interno dello stabile, vengono trovati in possesso di due forbici dalla lama di 10 cm e 14 cm; inoltre, viene anche ritrovato addosso a uno di loro un telefono cellulare di dubbia provenienza.
Il tutto viene sequestrato, entrambi arrestati per il tentato furto aggravato in concorso e il quarantacinquenne anche denunciato per possesso ingiustificato di arma impropria
Le Volanti dell’UPGSP e del Comm.to San Paolo hanno arrestato due cittadini italiani, di 33 e 37 anni, gravemente indiziati di furto in concorso.
In orario serale giunge al 112 NUE la segnalazione, da parte di un runner, di un tentativo di effrazione di alcuni container di un cantiere edile presente in via Monte Ortigara angolo Marsigli ad opera di due soggetti armati di un piede di porco.
All’arrivo della prima pattuglia di polizia, viene intercettata sul posto una persona, il 37enne: l’uomo ha dentro il proprio zaino due imbragature di sicurezza da cantiere e due batterie di ricarica di un taglia-lamiere, in merito al possesso delle quali non è in grado di fornire alcuna giustificazione. A pochi metri dall’uomo, inoltre, si trova accatastato materiale vario verosimilmente trafugato dal vicino cantiere.
Nella circostanza, gli operatori della volante del Comm.to di P.S. San Paolo notano uscire dal cantiere un secondo soggetto, il 33enne, che trasporta a mano altra refurtiva. L’uomo, alla vista della pattuglia di polizia, tenta la fuga, ma viene fermato e trovato in possesso di una valigetta porta-attrezzi con all’interno un trapano ed un avvitatore.
Da un sopralluogo effettuato, risultano 5 i container, adibiti a deposito delle attrezzature da lavoro, forzati e messi a soqquadro. Rinvenuto anche, e sequestrato, il piede di porco utilizzato per scardinare le porte.
Il valore commerciale del materiale recuperato, interamente restituito al legittimo proprietario, ammonta a circa 4000 €.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.
Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.
Anche ad agosto verrà accreditato l’importo dell’Assegno Unico e Universale, destinato alle famiglie con figli a carico. Le date di accredito per agosto sono: 16, 19, 20 agosto.
Per i mesi successivi, ecco le date previste, Settembre: 17, 18, 19 settembre; Ottobre: 16, 17, 18 ottobre; Novembre: 18, 19, 20 novembre; Dicembre: 17, 18, 19 dicembre.
Il sostegno è calcolato in base all’Isee, l’indicatore della situazione economica familiare presentato dai genitori al momento della domanda. Più alto è il reddito, minore sarà l’importo dell’assegno: si va da un massimo di 189,20 euro per ogni figlio a carico a un minimo di 54,10 euro per chi ha un Isee pari o superiore a 43.240 euro.
L’importo può essere aumentato se la famiglia soddisfa specifici requisiti, come nel caso delle famiglie numerose. Il contributo viene accreditato su conto corrente bancario o postale, libretto di risparmio con Iban, carta di credito o di debito o tramite bonifico presso un ufficio postale.
Per controllare in anticipo i pagamenti dell’Assegno Unico, è sufficiente accedere all’area MyInps del sito ufficiale dell’Inps utilizzando le credenziali digitali, come Spis, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi. Una volta effettuato l’accesso, è possibile entrare nell’area “Prestazioni e pagamenti” all’interno del fascicolo previdenziale del cittadino per verificare lo stato dei pagamenti.
In alternativa, è disponibile il servizio “Assegno unico per figli a carico”, che consente di consultare lo stato della domanda inviata e ottenere informazioni aggiornate sul beneficio.
L’Assegno Unico prevede diverse maggiorazioni per sostenere meglio le famiglie con particolari esigenze. Per i figli a carico di età inferiore a un anno, l’importo dell’assegno aumenta del 50%. Nel caso di nuclei familiari con almeno tre figli, l’assegno aumenta del 50% per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, a condizione che l’Isee non superi i 40mila euro. Per i nuclei con almeno quattro figli a carico, la maggiorazione forfettaria viene incrementata del 50%.
Per i figli disabili, gli importi maggiorati sono stati resi permanenti, indipendentemente dall’età del figlio, con un’ulteriore maggiorazione extra che varia a seconda della gravità della disabilità.
Le maggiorazioni introdotte per il 2023 sono state confermate anche per il 2024, con l’obiettivo di fornire un sostegno più mirato alle famiglie con particolari necessità, garantendo un aiuto economico adeguato in base alla loro situazione specifica.
“Si opponga ai ricorsi contro la legge sull’Autonomia Differenziata”
“La legge Calderoli sull’Autonomia deve poter essere applicata dalle Regioni che decidono di avvalersene, ovviamente con le modalità, la gradualità e le garanzie previste dalla normativa stessa. Il Gruppo consiliare della Lega in Regione Piemonte chiederà al Governatore Cirio di intraprendere un percorso simile a quello già annunciato in Veneto dal Governatore Zaia, ossia di opporsi al ricorso annunciato contro l’applicazione della legge dalla Sardegna, dalla Puglia e dalla Toscana, in quanto il Piemonte e i piemontesi sarebbero danneggiati dal blocco della legge. Un conto è scegliere, legittimamente, di non avvalersi delle opportunità offerte dalla legge sull’Autonomia Differenziata, altro è pretendere che la stessa legge sia ‘congelata’ o disapplicata in tutto il Paese”. Così in una nota l’on. Riccardo Molinari, segretario della Lega in Piemonte, e Fabrizio Ricca, Presidente del Gruppo Lega in consiglio regionale”.
“La legge Calderoli – aggiunge l’on. Molinari nella sua veste di capogruppo della Lega alla Camera – è il frutto di un lungo percorso, ed è stata approvata dai due rami del Parlamento, e controfirmata dal Presidente della Repubblica. Immediatamente, e in maniera assolutamente propagandistica, è partita sui contenuti della normativa una campagna di disinformazione da parte della sinistra e dei 5 Stelle, e la raccolta di firme per intraprendere un percorso referendario chiaramente strumentale. Ma sarà la Corte Costituzionale a dirci se l’eventuale referendum sia legittimo, considerato che la legge è collegata alla finanziaria ed è applicativa del dettato costituzionale. Il ricorso sulla costituzionalità della legge peraltro è ancora più assurdo se pensiamo che a farlo è la Sardegna, una regione che gode di ampia autonomia grazie allo statuto speciale. Un modo di dire chiaramente da parte di Pd e 5 stelle che l’autonomia deve restare un privilegio per pochi e non un diritto per tutti”.
Il tesoriere Filippo Blengino, insieme ad Alice Depetro della Direzione di Radicali Italiani e Flavio Martino, coordinatore regionale di +Europa, ha visitato questa mattina il carcere di Ivrea.
“Abbiamo trovato un carcere drammaticamente sovraffollato: siamo al 142%, un dato assurdo, ben oltre la media nazionale. Anche qui si riscontra un forte disagio psichico, che porta a tentativi di suicidio e atti di autolesionismo. La struttura presenta muffa e i detenuti sono costretti a lavarsi in docce comuni. Ad ogni visita, purtroppo, riscontriamo una totale violazione dei diritti umani. Anche in questo caso saremo costretti a denunciare il Ministro Nordio per tortura: sarà la quinta denuncia. Non si può andare avanti così, le carceri stanno esplodendo e il Governo non fa nulla per affrontare questa drammatica emergenza.”
Lo dichiara in una nota Filippo Blengino, Tesoriere Radicali Italiani