

Sta ritornando alla normalità la circolazione ferroviaria nel Nodo di Torino dopo la sospensione di questa mattina tra Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa per un problema alla linea elettrica.
Grazie all’intervento dei tecnici di RFI, che hanno lavorato per più di due ore, la circolazione sta progressivamente riprendendo.
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
La rivolta al carcere minorile “Ferrante Aporti” ha provocato milioni di danni. Una guardia carceraria ha detto: sembrava fossero passati gli Unni e c’è stato chi ha ipotizzato che il caos, gli incendi e i danni fossero in funzione di un’evasione generale. C’è chi ha aggiunto che le violenze fossero superiori a quelle dei terroristi.
Un dato allarmante perché questo danno non potremo addebitarlo agli ospiti del carcere minorile, protagonisti di esempi di vera e propria delinquenza adulta. A queste condizioni non sono più d’accordo a concedere nulla a questi finti minori che al tentativo di recupero rispondono con il teppismo e la cieca violenza che praticano anche in carcere. Bisogna riportare ordine e stringere i freni di chi prende a priori le difese di questi giovani scellerati, frutto di un permissivismo demagogico intollerabile.
E chiamerei anche in causa le guardie carcerarie che hanno consentito il disastro. La tesi del naturalismo francese dell’Ottocento in base al quale la responsabilità è tutta della società ingiusta ha fatto il suo tempo. Basta con il perdonismo giustificazionista.
È morto anche Luca Fabbri, il giovane di Saluggia che avrebbe causato giovedì lo scontro frontale sulla provinciale 90 a Torrazza Piemonte tra la sua moto Ducati Monster e lo scooter su cui viaggiava Maria Cristina Mulè, 56enne di Chivasso, morta sul colpo. Il ragazzo era stato ricoverato all’ospedale Giovanni Bosco di Torino.
“Questi crimini odiosi, perpetrati con modalità inattese, invasive della sfera personale, si realizzano molto spesso approfittando della solitudine degli anziani – commenta l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda-. Si tratta di un fenomeno in crescita, soprattutto d’estate quando queste persone restano spesso sole in città, senza una rete di contatti su cui contare, e che non va ignorato. Iniziative come queste accrescono la consapevolezza del problema ed essere consapevoli dei rischi è il primo strumento per prevenire e affrontare possibili truffe”.
Il video fa parte del più ampio progetto di prevenzione “Più informati, più sicuri” nato nel 2023 con l’obiettivo di sensibilizzare su quanto possano essere subdole le modalità che i criminali utilizzano per circuire le persone facendo leva sugli aspetti più cari come figli e nipoti, raccontando di loro inesistenti incidenti o guai giudiziari, o spacciandosi addirittura per agenti delle forze dell’ordine.
A tal fine, dallo scorso anno, personale del Corpo della Polizia Locale appositamente formati ha dato vita a una serie di incontri in luoghi di aggregazione come uffici postali, centri Asl, bocciofile, mercati, parrocchie e parchi cittadini, sensibilizzando gli over 65 sul pericolo delle truffe, mettendoli in guardia dalle innumerevoli strategie adottate dai truffatori – che possono presentarsi al citofono di casa, al telefono, in strada o, come accade sempre più spesso, su internet – e dando loro indicazioni su come affrontare comunicazioni con individui che destano sospetti. Sono stati oltre 60 gli appuntamenti in tutta la città che proseguiranno anche durante l’estate soprattutto nei mercati e negli esercizi commerciali più frequentati, come le farmacie.
Il progetto ha previsto inoltre la consegna nelle abitazioni di circa 70 mila persone anziane over 80 di materiale informativo specifico per le tipologie di truffe più insidiose, oltre all’impegno operativo di agenti in servizi di vigilanza in borghese nei luoghi dove solitamente le persone anziane si recano per ritirare la pensione.
Chi ritenesse di essere rimasto vittima di una truffa può denunciare alla Polizia Locale anche telefonicamente chiamando il numero dedicato 011.011.30000.
Tra le zone più colpite i corsi Moncalieri, Dante, Unione Sovietica, Belgio, via Cernaia e la curva delle Cento Lire. Si segnalano alberi caduti anche nella zona del ponte Umberto I, e sui corsI Toscana, Appio Claudio e Ferrucci. Chiuso per allagamento anche il sottopasso Donat Cattin.
Il personale della Polizia Locale e dalla Protezione Civile della Città è intervenuto in supporto ai Vigili del Fuoco nelle operazioni di primo intervento per liberare le sedi stradali e ripristinare la viabilità privata e il trasporto pubblico.
Dalle prime ore di domani i tecnici della divisione Verde della Città di Torino saranno attivi per una ricognizione più estesa dei danni, per verificare la presenza di eventuali pericoli e provvedere alla relativa messa in sicurezza. (Torino Click)
Riflessioni, letture, canti e meditazione intorno al simbolo della pace
Martedì 6 agosto 2024 – ore 21 – Piazza Carignano – Torino
A 79 anni dai bombardamenti atomici sul Giappone la minaccia delle armi nucleari per l’esistenza stessa del genera umano è più che mai attuale.
Assistiamo ad un inquietante ritorno di interesse per le armi nucleari; attualmente gli Stati Uniti, la Francia, la Cina, la Russia, l’Inghilterra, India, Israele, Pakistan e Corea del Nord sono possessori accertati di armamenti nucleari. Questi ultimi quattro paesi non hanno aderito al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, che dovrebbe in teoria regolamentarne e limitarne lo sviluppo.
La minaccia dell’uso delle armi nucleari è sempre più spesso utilizzata per consentire politiche aggressive e al di fuori del diritto internazionale.
In Italia sono custoditi diversi ordigni atomici, nelle varie basi Nato disseminate sul territorio.
Poiché l’esistenza stessa delle armi nucleari è universalmente riconosciuta come una terribile minaccia per la stessa sopravvivenza del genere umano, ICAN, l’organizzazione internazionale che ha promosso il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, è stata insignita del premio Nobel per la Pace 2017.
La questione del riarmo nucleare si pone nel contesto di un aumento generalizzato della violenza come metodologia d’azione: la violenza è sempre più accettata come metodo di risoluzione dei conflitti, siano essi personali, sociali o politici, dalle relazioni tra i singoli al livello internazionale.
Il pericolo di un escalation nucleare è diventato più forte a partire dal 2022 a causa del conflitto in Ucraina e delle crescenti tensioni regionali in Medio Oriente, conflitti che coinvolgono potenze nucleari; parlare dell’utilizzo di armi nucleari di potenza superiore a quelle lanciate sulle città giapponesi e definite “tattiche” non è più un tabù.
Per queste ragioni chiediamo al nostro governo di lavorare perché queste armi siano ripudiate e di attivarsi perché vengano ovunque abolite; in questo contesto chiediamo che l’Italia ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021, in coerenza con l’art.11 della nostra Costituzione.
Queste richieste sono parte integrante del manifesto della Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza che partirà da San José capitale della Costa Rica il prossimo 2 ottobre ed ospiteremo a Torino a fine novembre.
Si sente il profumo degli odori tipici dell’ estate diffuso nell’aria; il tiglio, il gelsomino, la rosa e la lavanda pervadono l’ambiente avvisandoci che ci siamo, le temperature stanno salendo o sono gia’ calde . Finiscono le scuole, arrivano le ferie, si fanno progetti, anche solo gite in giornata per godersi il sole e la luce o pochi giorni per ricaricarsi e rimettersi in pari con il benessere.
Per me l’estate voleva dire Sicilia, cugini, traghetto e mare cristallino, la aspettavo tutto l’inverno sognando situazioni, persone care e divertimenti.
Certamente la stagione calda ha, nella memoria collettiva, una connotazione positiva, la socialita’ aumenta, il colore della pelle, ambrato, ci fa sembrare piu’ in salute e piu’ attraenti e ci si toglie un carico fatto di pesanti tessuti, ma anche di grande affanno.
Ma in estate e’ davvero tutto armonioso e positivo?
Non proprio, durante questa bella stagione compaiono, infatti, diversi disturbi causati per cominciare dalle alte temperature, spesso afose e opprimenti, che gravano sulle nostre giornate impedendoci di fare molto di quello che durante i periodi piu’ miti si puo’ fare a tutte le ore. Si accendono i ventilatori e i condizionatori di giorno e di notte, ci sentiamo affaticati, irritabili e la disidratazione aumenta insieme all’insonnia e si sa che non dormire crea tensione.
Il cielo azzurro e le notti stellate non bastano per evitare i mal di testa tipici del caldo, dell’umidita’ e anche di quella luce solare che ci mette di buon umore. Gli sbalzi di temperatura provocati dall’alternare ambienti caldi e freddi o causati delle bevande fredde, crea ulteriori malesseri. Infine il cambio di routine e dei ritmi sonno veglia contribuiscono ad affaticarci sia fisicamente che mentalmente.
Esiste, dunque, un vero e proprio mal d’estate che arriva con molta puntualita’ minando le nostre piu’ rosee aspettative e frustrando previsioni e programmi; tutto cio’ e’ aggravato anche dall’amplificarsi dell’ansia e delle depressioni che d’estate aumentano circa del 12%.
Cosa fare, allora, per difendersi da questo disturbo affettivo stagionale?
Il nostro benessere non deve mai andare in vacanza e per affrontare al meglio i risvolti negativi dell’estate sarebbe bene, per esempio, continuare a fare attivita’ fisica, ovviamente negli orari piu’ freschi e magari anche a casa, e questo per favorire il rilascio delle endorfine, le sostanze prodotte dal cervello che aumentano il tono dell’umore. Passeggiare in compagnia ed immergersi nel verde puo’ essere un’ottima soluzione come reintegrare i sali minerali, come il potassio e il magnesio, che vengono espulsi col sudore. Inutile dire, poi, di bere molto e di seguire una alimentazione con frutta e verdura che, grazie alle fibre e ai polifenoli contenuti, dei veri antiossidanti, ci aiutano a combattere la stanchezza.
E’ determinante, infine, ma molto importante, non cedere a tutte quelle pressioni sociali capaci di rovinare le nostre vacanze ( e spesso anche la vita in generale); una di queste, soprattutto per noi donne, e’ la questione legata alla linea, la prova costume. Diventa quasi una ossessione dover perdere peso per andare dietro a qualche modello predominante di bellezza non sempre raggiungibile; fare un tuffo con qualche chilo in piu’ non ci deve togliere la gioia, ma al contrario e’ necessario non cedere alla tendenza di fare pericolosi e insensati confronti.
Un’altra cosa che si puo’ fare e’ non coltivare troppe aspettative, quello che vediamo nella pubblicita’ e nei film e’ fiction, la vita vera ha sempre qualche imprevisto e soprattutto e’ fatta di imperfezione; possiamo fare solo del nostro meglio e goderci al massimo le nostre giornate estive che saranno fatte anche di caldo eccessivo, di file all’aeroporto, di insonnia, di qualche disdetta e, dopo un po’, anche di tanta voglia di autunno e di tornare alla nostra routine quotidiana.
MARIA LA BARBERA