ilTorinese

IL Distretto torinese 108la1 del Lions Club al Salone del Libro

Anche quest’anno, il Salone Internazionale del Libro di Torino sarà l’occasione anche per annunciare i progetti sociali che il Distretto torinese 108la1 del Lions Club International porta avanti nel territorio, insieme al suo governatore Roberto Turri. Dall’attenzione per le nuove e future generazioni, passando per il tema della Giustizia, il Cyberbullismo e la prevenzione medica. 

I numeri per il Salone del Libro 2025: 23 Presenze di Service presso lo Stand e 2 Eventi organizzati da Lions International in altri spazi più ampi. I Service dei Lions sono attività concrete e volontarie con cui i soci si mettono al servizio della comunità. 

Sono due, quindi, gli appuntamenti più rilevanti, che si svolgeranno entrambi lunedì 19 maggio (in allegato il programma completo degli eventi). 

  • Lunedì 19 maggio ore 12 – Sala piccoli editori – Padiglione 2

CONTEST “NOI PER GLI ALTRI”

Il Contest “noi per gli Altri” è un concorso indirizzato alla Scuole Secondarie di Secondo Grado che hanno realizzato alcuni video sulle tematiche del servizio Lionistico seguendo il motto del Governatore Roberto Turri “Noi per gli altri”. L’evento verrà realizzato in condivisione con l’Ufficio Scolastico Regionale.

Il Contest nasce per sollecitare l’attenzione nei confronti delle libere manifestazioni associative che operano per il bene comune, assumendo una propria ideologia sociale tesa ad offrire la più ampia tutela e la valorizzazione dell’individuo al disopra di ogni condizionamento di parte. 

La proposta ha ottenuto l’approvazione e la condivisione dell’Ufficio Scolastico Regionale che lo ha trasmetto a tutte le classi delle Istituzioni scolastiche secondarie di II grado del Distretto. È stato chiesto ai partecipanti di produrre Video (in formato mp4) della durata massima di 2 minuti con la possibilità di inserire un claim relativo al loro Istituto. 

Attraverso il Contest si vuole condividere il concetto che offrire tempo ed energia agli altri sia un modo fantastico per sentirsi utili per la Comunità e per migliorare la percezione della propria vita inserita in un contesto di cittadinanza attiva e partecipata.

  • Lunedì 19 maggio ore 18,15 – Sala bianca

L’ERRORE GIUDIZIARIO FISIOLOGIA O PATOLOGIA DEL PROCESSO PENALE?
Organizzato dall’Avv. Renzo Inghilleri

RELATORI: Dott. Giuseppe Ferrando (Procuratore della Repubblica di Novara), Avv. Silvana Fantini del Foro di Torino, Dott. Massimiliano Nerozzi (giornalista Corriere della Sera ed. Torino). Modera avv. Renzo Inghilleri. In apertura, saranno proiettati brani tratti dai film “Un uomo perbene” di Maurizio Zaccaro e “Cadaveri eccellenti” di Francesco Rosi, scelti dall’avvocato Roberto Rognoni. 

Un uomo perbene è un film del 1999 diretto da Maurizio Zaccaro.

La trama: nel giugno 1983 il giornalista e presentatore televisivo Enzo Tortora venne arrestato con l’accusa di traffico di stupefacenti e di appartenenza alla camorra sulla base della testimonianza di due pentiti. Solo dopo tre anni di incessante lotta per dimostrare la propria innocenza, Enzo Tortora venne assolto in appello. 

Prendendo spunto dalle immagini dei film in questione, i relatori discuteranno il tema oggetto dell’incontro. Seguirà dibattito con eventuali brevi interventi del pubblico presente in sala.

L’evento si inquadra nell’ambito delle iniziative culturali del Lions International, volte a trattare argomenti di interesse generale che, come nel caso di specie, hanno riscosso grande successo in opere letterarie e cinematografiche.

Cadaveri eccellenti è un film del 1976 diretto da Francesco Rosi, tratto dal romanzo Il contesto di Leonardo Sciacia (1971), presentato fuori concorso al 29° Festival di Cannes. 

In un paese immaginario (ma immaginabile) vengono uccisi alcuni alti magistrati. L’ispettore Rogas concentra i suoi sospetti su di un farmacista, ma quando la catena di omicidi raggiunge la capitale, le indagini si spostano sulle “frange” dell’estrema sinistra. Rogas, però, riesce ad ottenere le prove d’un disegno eversivo che coinvolge le stesse alte sfere dello Stato. Ne informa il segretario del Partito comunista, ma entrambi saranno uccisi in un agguato. Falsa e sviante la versione della polizia. I compagni del segretario, pur non ignorando la verità, rinunciano tuttavia alla conquista del potere ritenendola prematura. Primo film sulla “strategia della tensione”, ricavato da Il contesto di Sciascia.

Per informazioni: biancocasabianco@gmail.com

Calendario completo degli interventi 

GIOVEDÌ 15 MAGGIO 

Ore 11 – Next Generation Kid 

Ore 11,30-12 – Amici biblioteca nazionale

Ore 14-14,30 – Presentazione libri – Anna Juricic, “Sfacciatamente donna”

Ore 15-15,30 – Presentazione libri – Renato Bianco, “L’isola del giardino segreto”

Ore 17,30-18 – Cani Guida 

Ore 18,30-19 – Presentazione libri – Cristina Seymandi, “Antifragile si diventa”

VENERDÌ 16 MAGGIO

Ore 10-10,30 – Mani in alto

Ore 11-11,30 – Convegno “Le parole contano”

Ore 12-12,30 – Wug Inclusivity First

Ore 13-14 – Sicurezza stradale – Interconnettiamoci – Banca Occhiali

Ore 14,30-16,30 – Il Libro Parlato 

Ore 17-17,30 – Prevenzione Cyberbullismo

Ore 18-18,30 – Supporto Giovani Immigrati 

SABATO 17 MAGGIO

Ore 10-10,30 – Presentazione Libri – A.M. Schirru

Ore 11-11,30 – Oncologia Pedriatica 

Ore 12 – Se Leggo 

Ore 12,30-13,30 – Costituzione e ordini cavallereschi

Ore 14-14,30 – Cani Allerta Diabete

Ore 15-16,30 – Diabete

Ore17-17,30 – Colazione Allargata Solidale 

Ore 18-19,30 – Il cuore racconta 

DOMENICA 18 MAGGIO

Giornata dedicata alle iniziative dei Leo, i giovani Lions International 

LUNEDÌ 19 MAGGIO

Ore 10-11,30 – Kairos Ticino T/B

Ore 12-12,30 – EVENTO – Contest “Noi per gli altri” 

Ore 13-14,30 – Bambini Nuovi Poveri – Centro Oltre la Diagnosi 

Ore 15-15,30 – Premio Letterario Lions 

Ore 18,30-19,30 – Convegno “L’Errore Giudiziario” 

Tokyo Pancake apre il secondo store a Torino

La morbida seduzione dei pancake giapponesi vaporosi come nuvole

Tokyo Pancake è il nuovo format gastronomico firmato Akira Yoshida, già fondatore del noto Ramen Bar Akira e considerato uno dei principali promotori della cultura gastronomica giapponese in Italia. Dopo la sede pilota di Roma, il brand di dolci orientali inaugura il suo secondo store italiano a Torino, in Via Sant’Ottavio 12.

 

Tokyo Pancake nasce per raccontare, in chiave autentica e contemporanea, l’universo dei fluffy pancake giapponesi, portando nel panorama italiano una delle espressioni più iconiche dello street food dolce (e non solo) nipponico. L’esperienza offerta fonde l’eccellenza artigianale con un’estetica raffinata, in un formato vivace, colorato e dal carattere pop. Un’esplosione di Giappone contemporaneo, giovane e dinamico. Pochi prodotti, preparati alla perfezione, con un’attenzione particolare per la freschezza e la genuinità degli ingredienti. Nel nuovo tempio della dolcezza i pancake sono nuvole soffici e i topping sembrano usciti da un manga.

Ogni pancake è realizzato al momento, con un tempo di preparazione di circa 15–20 minuti, necessario per garantire la caratteristica consistenza soffice e vaporosa che distingue questo dolce nella tradizione giapponese.

Il menù si completa con una selezione di bevande esclusive a base di latte (Tokyo Milk), pensate per valorizzare il gusto dei pancake e offrire un’esperienza multisensoriale coerente.

 

Un’identità visiva forte e riconoscibile che si accompagna ad una qualità impeccabile per una proposta gourmet capace di trasportarti con un morso nella Tokyo contemporanea.  

 

L’offerta gastronomica:

Pancake dolci: preparati sul momento, soffici e leggeri, con topping freschi e combinazioni che spaziano tra frutta, panna, matcha e cioccolato. Particolarissimo l’Harajyuku, il tiramisù al matcha.
Pancake salati: reinterpretazioni fusion con ingredienti tipici della cucina nipponica, come l’UenPancake con il pollo fritto giapponese, oppure dal sapore più occidentale.
Bubble. Milk e tè drinks, bevande a base latte o tè, anche queste preparate con ingredienti di alta qualità e proposte in gusti originali come matcha, fragola e tapioca.

 

 

TOKYO PANCAKE

Via in Arcione, 71 – Roma

Via Sant’Ottavio 12 – Torino

Al carcere Lorusso e Cutugno “Ottantacinque pagine” per la regia di Claudio Montagna

Al carcere di Torino Lorusso e Cutugno è in programma dal 19 al 22 maggio la pièce teatrale dal titolo “Ottantaquattro pagine”. Protagonisti e attori sono un gruppo di detenuti- attori, guidato dalla regia di Claudio Montagna. Dopo l’anteprima a Torino, nel dicembre dello scorso anno, la rappresentazione ritorna in carcere dove testi e scenografie hanno preso vita nel laboratorio teatrale che ha coinvolto in tutto 37 detenuti, nell’ambito del progetto “PER ASPERA AD ASTRA”, supportato da ACRI e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo,  realizzato da Teatro e Società,  con la collaborazione del Teatro Stabile di Torino- Teatro Nazionale e della Direzione e degli Operatori della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”.

Si tratta di quattro serate aperte al pubblico esterno, tutte sold out, con un’importante presenza delle istituzioni per proporre, attraverso il teatro, una riflessione più ampia sul ruolo del carcere all’interno della comunità.

“È molto importante mantenere vivo il legame espressivo che la Città di Torino offre costantemente al carcere attraverso le iniziative teatrali. Sono momenti in cui si sperimenta una condivisione emotiva che rende tutti i presenti egualmente partecipi – spiega il Direttore della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, Elena Lombardi Vallauri – il carcere ha bisogno di essere conosciuto e la cittadinanza ha bisogno di conoscere davvero chi sono le persone che abitano l’istituto penitenziario. Chi si mette in gioco nella realizzazione di uno spettacolo teatrale offre una autentica opportunità di incontro. Per i singoli partecipare alla realizzazione di uno spettacolo teatrale, spesso esperienza inedita, avvia riflessioni e ricerche interiori fondamentali. La costruzione di uno spettacolo teatrale permette anche di coinvolgere  molteplici progetti attivi nel carcere, attivando una virtuosa collaborazione con le scuole e con i laboratori di formazione anche artigianale, ed offrendo quindi un’opportunità didattica in più legata ai mestieri del teatro. La coesione e collaborazione tra le diverse agenzie che portano il proprio contributo formativo, culturale ed educativo negli Istituti Penitenziari, è un elemento indispensabile per la migliore riuscita di ciascun progetto”.

“Ottantaquattro pagine” trae ispirazione dalla richiesta di perdono scritta in un mese di cella da un giovane detenuto ai figli della donna uccisa. A più di cento anni di distanza la lettera è riemersa dall’archivio del Museo Lombroso dell’Università di Torino per giungere all’attenzione del regista Claudio Montagna: “La lettera di 84 pagine termina con la data 4 maggio 1919, non si sa se sia servita al suo scopo. Del ragazzo non si hanno altre notizie – spiega Montagna – ma quella testimonianza, di cui ci siamo appropriati senza poter chiedere l’autorizzazione, ha ispirato la rappresentazione. Con un salto temporale di sessant’anni un vecchio che vive il tormento di non poter rimediare a un’antica colpa, perché chiedere perdono non basta, trova un’occasione.

Nella rappresentazione immaginiamo, così, che l’esile filo di un gesto oggi possa ancora opporre una traccia di  vita all’irreparabile”. Dalla lettera emergono il dolore, il pentimento,  il desiderio di spiegare la sfortunata china di un giovane che, fragile, si era perso nel buio della disonestà. Infine,  il desiderio di essere perdonato, per poi scontare tutta intera la sua pena.

La testimonianza è diventata terreno di confronto per i partecipanti del laboratorio teatrale condotto da Franco Carapelle, Elisabetta Baro e Diego Coscia e ha dato vita a pensieri e proposte, molte delle quali trasformate in poesie, da restituire al pubblico in forma di haiku, insieme a brani della lettera e videoproiezioni.

In scena assieme al gruppo di detenuti-attori, gli attori Claudio Montagna e Margherita Data- Blin, con l’accompagnamento musicale di Alberto Occhiena e Paolo Morella  e la suggestiva scenografia creata da cinque macchine teatrali per riprodurre gli eventi atmosferici: il tuono, la pioggia, la neve, il vento e il mare.

Le macchine sono state realizzate dagli studenti del Padiglione B ( IPIA Piana- Casa Circondariale di Torino) per ricreare una scena teatrale d’altri tempi, seguendo le indicazioni dei classici manuali di scenotecnica, sotto la guida del responsabile della parte scenotecnica Claudio Cantele per il Teatro Stabile di Torino- Teatro Nazionale e con la collaborazione del Primo Liceo Artistico di Torino e del  IIS Giulio.

Le parole nel contesto carcerario sono diventate anche strumenti di formazione e di studio per il tirocinio su “Teatro e carcere” che ha coinvolto alcuni studenti del corso di Tecniche di Insegnamento dell’Italiano per stranieri, sotto la guida di Silvia Sordella, professoressa del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino.

Con “PER ASPERA AD ASTRA, come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, la Fondazione Compagnia  di San Paolo sostiene il teatro in carcere come strumento di crescita  personale e reinserimento sociale. Il progetto ha dato vita a una rete nazionale di 14 compagnie teatrali attive in sedici istituti di pena, che lavorano per valorizzare il teatro sia nel suo ruolo culturale ed estetico, sia nella sua funzione trattamentale.  L’iniziativa non solo favorisce il riscatto individuale attraverso l’arte, ma contribuisce anche a una più ampia riflessione sul sistema penitenziario, promuovendo un dialogo tra istituzioni, detenuti e comunità nel rispetto dei principi sanciti dall’art 27 della Costituzione italiana.

Mara Martellotta

SKF Italia Meet the World: in campo fair play e inclusione

 

Appuntamento domenica 18 maggio per la nuova edizione dell’evento organizzato da SKF e dedicato a squadre di atleti con disabilità intellettiva certificata. Un’iniziativa che si conferma da 5 anni con l’obiettivo di condividere e diffondere i valori positivi dello sport

Airasca (TO), 12 maggio 2025 – Torna anche quest’anno l’ormai noto appuntamento sportivo organizzato da SKF: il torneo di calcio giovanile dedicato a squadre composte da giocatori e giocatrici con disabilità intellettiva certificata si disputerà domenica 18 maggio, in un’unica giornata, a Porte (TO). Presso l’impianto sportivo “Il Podio”, quattro squadre si affronteranno in una festa fatta di goal e di inclusione sociale, nella cornice dei valori fondanti di questa iniziativa.

Il torneo SKF Italia Meet the World, infatti, è nato alcuni anni fa con l’obiettivo di diffondere i valori positivi dello sport – come il rispetto per i compagni e per gli avversari, l’importanza dello stare insieme, l’adoperarsi per un obiettivo comune – e, da allora, è cresciuto di edizione in edizione, accreditandosi come evento ormai riconosciuto nel panorama del terzo settore.

I team iscritti alla nuova edizione sono: Insuperabili (Torino), Accademia sport (Porte, TO), Bulè Bellinzago (Bellinzago Novarese), Gli Invincibili di Omegna.

Le partite si svolgeranno in un’unica giornata e, al termine delle sfide, saranno premiate tutte le squadre presenti. L’ingresso all’impianto sportivo per assistere all’evento è gratuito.

Come per le edizioni precedenti del torneo, anche quest’anno una delle formazioni iscritte si qualificherà a rappresentare SKF Italia al Gothia Special Olympics Trophy, l’evento internazionale riservato a squadre aderenti all’Organizzazione Special Olympics la cui XIII edizione si svolgerà a Göteborg dal 13 al 17 luglio 2025.

Il sostegno economico di SKF, a copertura delle spese di viaggio e di permanenza in Svezia dei giocatori e dello staff, consentirà al team selezionato di vivere un’esperienza indimenticabile dal punto di vista sportivo e personale, fatta di giornate ricche di novità, condivisione ed entusiasmo che contribuiranno ad arricchire il percorso di crescita dei partecipanti.

SKF Italia Meet the Word

Domenica 18 maggio 2025 dalle 9:30.

Premiazione di tutti i team nel pomeriggio a conclusione del torneo.

Impianto sportivo “Il Podio”, Porte (TO), Località Malanaggio

Ingresso libero

Aggiornamenti sull’evento saranno disponibili sui canali social di SKF

Regione, approvato il Ddl sulla sicurezza stradale

/
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei votanti (l’opposizione non ha partecipato al voto) il disegno di legge 68 “Disposizioni in materia di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali regionali, provinciali e comunali”.

Come spiegato dal relatore di maggioranza Davide Buzzi Langhi (Fi) l’obiettivo della nuova norma è la “riduzione dei sinistri e delle vittime di incidenti stradali”. Questo attraverso l’adempimento di “quanto previsto dalla normativa europea e nazionale, fornendo uno strumento normativo che disciplini la materia a livello locale per una corretta gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali. Il testo è frutto di una lunga interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, coordinata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”.

“Ci chiediamo perché siamo la prima regione che traduce a livello locale queste normative – ha detto la relatrice di opposizione Nadia Conticelli (Pd) -. Quella della sicurezza stradale è una sfida anche legata ai mutamenti climatici. Questi interventi ricadono in buona parte sulla Città metropolitana e le Province che, causa mancanza di fondi, sono già in difficoltà per la manutenzione stradale. Ma lo stanziamento previsto nel Ddl è esiguo. La domanda è come tutto questo ricadrà sugli Enti locali, quindi sospendiamo il giudizio sul Ddl che non deve ridursi solo a un adempimento burocratico”.

Nella discussione generale Alberto Avetta (Pd) ha sottolineato che nel concreto il raggiungimento degli obiettivi del Ddl richiede “più personale e maggiori risorse economiche, come segnalato anche nel parere del Cal”.

L’assessore Marco Gabusi ha ricordato che “il percorso è stato condiviso in Conferenza Stato Regioni” e che “la norma si occupa delle strade di tipo C extraurbane, vale a dire una fattispecie molto ristretta di strade. In merito agli stanziamenti si tratta di cominciare ad accompagnare gli enti non nell’intervento ma nella progettazione. Per la sicurezza abbiamo già speso decine di milioni di euro e siamo pronti ad aumentare i fondi. Non facciamo da passacarte, vogliamo aumentare la sicurezza”.

Nelle dichiarazioni di voto, per le minoranze, oltre a Conticelli è intervenuta Alice Ravinale (Avs) preoccupata a che la delega non divenga “uno scarico di responsabilità”, Vittoria Nallo (Sue) che ha auspicato “un aumento dei fondi già con la legge di stabilità”, Alberto Unia (M5s) che ha lamentato la “mancanza di un riferimento per garantire la verifica indipendente dei progetti”.

Per la maggioranza, oltre a Buzzi Langhi, sono intervenuti per dichiarare voto favorevole Fabrizio Ricca (Lega), Carlo Riva Vercellotti (Fdi), Silvio Magliano (Lista Cirio). Gli interventi di maggioranza, oltre a ricordare che questa è una risposta concreta alle necessità di sicurezza, con controlli veri e classificazioni mirate, hanno sottolineato che il testo promuove la sicurezza delle infrastrutture stradali, non dal punto di vista strutturale ma dell’organizzazione della circolazione, per ridurre sinistri e vittime di incidenti. Come scritto anche nella relazione, con la nuova legge viene individuato nell’ente proprietario o nel titolare dell’amministrazione patrimoniale e gestionale della strada, il soggetto che deve applicare la norma. È anche affermato il principio per il quale la gestione della sicurezza stradale costituisce uno degli strumenti ai fini della programmazione degli interventi prioritari. Nel caso di progetti per nuove strade o quelli per l’adeguamento che prevedono una significativa variazione di tracciato, viene prevista la Viss, Valutazione di impatto sulla sicurezza stradale per i progetti di infrastruttura.

Ufficio stampa CRP

GFT in mostra all’Archivio di Stato: “Prendere le misure”, una storia di cambiamento

Dall’incontro tra REPLAY, un format curatoriale che propone letture partecipate di collezioni museali e archivi da parte di cittadini e cittadine, e l’Archivio di Stato di Torino, nasce la mostra “Prendere le misure”, sulla storia del gruppo finanziario tessile, testimonianza del cambiamento sociale di costume dagli anni Trenta agli anni Novanta del Novecento. L’archivio di GFT è vastissimo: accanto alla documentazione di carattere amministrativo, il Fondo conserva un prezioso materiale relativo allo sviluppo prodotto e alla pubblicità, ad esempio campionare i tessuti, manifesti e opuscoli pubblicitari, fotografie, disegni e progetti per un totale di 5 mila faldoni.

Il GFT, nato nel 1930 dalla fusione tra l’azienda torinese Donato Levi e la biellese Lanifici Rivetti, divenne uno dei più importanti venditori italiani di abbigliamento confezionato, con marchi iconici come Marus e Facis. La sua evoluzione negli anni Ottanta lo portò a specializzarsi nella produzione di prêt à porter griffato, collaborando con stilisti di fama internazionale, tra cui Armani e Valentino. Da una selezione di materiale d’archivio, il gruppo di lavoro è partito per costruire una mostra che esplora la storia del gruppo finanziario tessile, curata da Lorena Tadorni e da un gruppo di persone non legate al mondo dell’arte, grazie al progetto REPLAY che esplora il nostro patrimonio culturale in modo originale e libero da condizionamenti. Hanno partecipato al progetto Giorgia Allisio, Daniela Blefari, Leopoldo Borzino, Luigia Colonna, Gabriella Ferro, Diana Gozzo, Sara Mazzotta, Gaetano Megna, Eugenia Paffile, Elena Piazza, Valeria Sangiorgi ed Ezio Sartori.

Il titolo “Prendere le misure” è sicuramente evocativo perché rimanda alla celebre ricerca antropometrica condotta da GFT negli anni Cinquanta, che permise di standardizzare le taglie sulla base di oltre 25 mila modelli. Si trattò di un’innovazione che modificò radicalmente la produzione degli abiti rendendo l’abbigliamento prêt à porter un fenomeno accessibile e diffuso. “Prendere le misure” significa anche misurarsi con i cambiamenti del mondo, con il lavoro, con le esigenze del mercato, con la componente femminile che in quell’industria rappresentava la maggioranza della forza lavoro, e con la comunicazione che narrava tutto ciò attraverso manifesti, caroselli e slogan.

La mostra si articola in 6 sezioni, ognuna dedicata a un aspetto con cui GFT ha dovuto misurarsi: prendere le misure antropometriche, la rivoluzione del sistema taglie e la produzione di massa; Prendere le misure lavorative, l’impatto dell’industria sul lavoro con un focus sull’emancipazione femminile; Prendere le misure del mercato, l’espansione dei marchi Marus e Facis in Italia e all’estero; Prendere le misure con l’internazionalizzazione, l’apertura ai mercati esteri con store in Germania, Francia e Regno Unito; Prendere le misure con la comunicazione, le strategie pubblicitarie innovative, dai manifesti di Armando Testa alle campagne con campioni sportivi; Prendere le misure con i grandi stilisti, le collaborazioni con Armani e Valentino raccontate attraverso bozzetti originali, campionari di tessuto e accessori.

Nel percorso espositivo, ai documenti esposti si affianca l’interpretazione personale dei partecipanti al progetto attraverso narrazioni che restituiscono memoria immaginifica alle opere e contribuiscono a dar loro un senso rinnovato. La mostra è accompagnata da una selezione di caroselli curata da CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa. Nell’archivio del GFT si conserva un nucleo di pellicole cinematografiche in 16 e 35 mm, che l’Archivio Nazionale Cinema Impresa ha digitalizzato e reso disponibile online. Si tratta di caroselli, spot e filmati promozionali che raccontano la storia dell’azienda e dei suoi prodotti dal 1960 al 1980, e che evidenziano il delicato passaggio dalla confezione sartoriale a quella industriale. La mostra inaugura giovedì 8 maggio dalle 18 alle 21. Alle 18.30  prevista una performance drammaturgica delle opere a cura di Maria Grazia Agricola. Visitabile presso l’Archivio di Stato di via Piave 21, a Torino. La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 9 giugno, e gli orari sono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. L’ingresso è gratuito.

Mara Martellotta

Abusata da bambina racconta tutto in un diario. Condannato trentacinquenne

/

La giovane vittima di abusi ha raccontato tutto in un diario segreto, scritto  per anni. Oggi la condanna di un 35enne della zona di Ciriè. La madre della ragazza aveva letto le parole della figlia oggi diciassettenne, che aveva scritto sul diario quando era una bimba.  Il ragazzo allora usciva con la  sorella maggiore, ed è stato accusato di aver costretto la piccola a subire abusi in venti casi almeno e per quattro anni, da quando la vittima ne aveva dieci.  Oggi il Tribunale di Ivrea gli ha inflitto cinque anni e mezzo di carcere per violenza aggravata.

Arnaboldi, primo hurrà azzurro al Piemonte Open Intesa Sanpaolo

Pellegrino e Fonio nel main draw

Federico Arnaboldi, classe 2000 da Cantù, ha superato il primo turno del Piemonte Open Intesa Sanpaolo (foto FITP)

Torino – La terza edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo inizia a calare i suoi assi, e anche la pioggia, come da (spiacevole) tradizione, vuole fare la sua parte. Così, la prima giornata dedicata al main draw dell’evento premium della categoria ATP Challenger 175 è stata interrotta da un acquazzone che si è abbattuto su Torino poco dopo le 18, costringendo allo stop l’incontro del Campo Stadio fra la baby stella azzurra Federico Cinà e l’argentino Juan Manuel Cerundolo, proprio quando il secondo aveva vinto al tie-break il set d’apertura. Ma di tennis, nel martedì del Circolo della Stampa Sporting, ce n’è stato comunque parecchio, col sorriso di Federico Arnaboldi diventato il primo azzurro a conquistare un posto agli ottavi di finale. Il tennista di Cantù, classe 2000 e recentemente entrato fra i primi 200 del mondo, sta vivendo il miglior periodo in carriera e l’ha dimostrato anche sulla terra dello Sporting, vincendo un duello per nulla banale contro l’emergente statunitense Ethan Quinn, 21enne californiano che negli ultimi tempi si è fatto notare più volte nel Tour maggiore. Ha dominato lui il primo set, ma poi è emerso l’azzurro, che ha preso il comando della partita e poi è andato a vincerla al fotofinish, per 2-6 6-2 7-5, col break decisivo in un dodicesimo game carico di errori da parte del rivale, autore prima di tre gratuiti e poi di un doppio fallo sul match-point. “Sono molto contento per il successo – ha detto Arnaboldi –, anche se avrei potuto chiudere prima (nel terzo ha mancato tre palle del 4-0, ndr). Sono felice sia di come ho reagito dopo un primo set nel quale non mi sono sentito così inferiore come dice il punteggio, sia per la mia capacità di non disunirmi quando mi ha ripreso nel terzo set”.

Prima del successo di Arnaboldi, il Piemonte Open Intesa Sanpaolo aveva perso uno dei suoi giovani di punta, il romano classe 2007 Jacopo Vasamì, battuto dal tennis ping-pong del taiwanese Chun-Hsin Tseng, bravo a far pesare gli attuali limiti dell’azzurro (la gran parte dovuti alla giovane età) per chiudere 6-3 6-2 in 73 minuti. Qualificato per il secondo turno anche l’argentino Andrea Collarini, a segno per 6-4 6-3 sullo svizzero Marc-Andrea Huesler. Per l’Italia sono arrivate altre soddisfazioni dalle qualificazioni, superate da due dei nostri: Andrea Pellegrino e Giovanni Fonio. Il primo ha risolto per 6-4 7-6 un derby contro Stefano Napolitano nel quale c’è stato un unico break, curiosamente nel game inaugurale. Il pugliese se l’è fatto bastare per incamerare il set e poi ha vinto per 9/7 il tie-break del secondo, dopo aver cancellato al rivale due set-point. Il piemontese Fonio, invece, si è preso il main draw regolando con un doppio 6-4 lo spagnolo Carlos Sanchez Jover. In premio una testa di serie per entrambi: mercoledì Pellegrino sfiderà il tedesco Altmaier (6), Fonio il cinese Bu (7). Dalle qualificazioni anche l’avversario di Fabio Fognini: si tratta dell’ucraino Oleg Prihodko, che ha eliminato Lorenzo Carboni. Mercoledì, a Torino anche il debutto del campione in carica Francesco Passaro e di Luca Nardi, opposti rispettivamente agli argentini Gomez e Navone. Sorteggiato anche il tabellone del doppio, al via mercoledì con tanti nomi di lusso. A guidarlo il torinese Andrea Vavassori, per l’occasione in coppia con l’argentino Andres Molteni. Presenti anche tre giocatori con trascorsi da numero 1 del mondo nella specialità: Jamie Murray, Rajeev Ram e Austin Krajicek. Ulteriori informazioni sul sito www.piemonteopen.com e sulla pagina Instagram @piemonteopen.

RISULTATI
Singolare. Primo turno: Chun-Hsin Tseng (Tpe) b. Jacopo Vasamì (Ita) 6-3 6-2, Federico Arnaboldi (Ita) b. Ethan Quinn (Usa) 2-6 6-2 7-5, Andrea Collarini (Arg) b. Marc-Andrea Huesler (Sui) 6-4 6-3.
Da completare: Juan Manuel Cerundolo (Arg) vs Federico Cinà (Ita), Matteo Gigante (Ita) vs Alexander Bublik (Kaz).

Qualificazioni. Turno decisivo: Andrea Pellegrino (Ita) b. Stefano Napolitano (Ita) 6-4 7-6, Vitaliy Sachko (Ukr) b. Raul Brancaccio (Ita) 6-3 4-6 6-2, Giovanni Fonio (Ita) b. Carlos Sanchez Jover (Esp) 6-4 6-4, Oleg Prihodko (Ukr) b. Lorenzo Carboni (Ita) 7-6 6-1.

IL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO DAL VIVO – È ancora possibile acquistare i biglietti per il Piemonte Open Intesa Sanpaolo sulla piattaforma TicketOne (https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo), con uno sconto sia sull’acquisto dei singoli tagliandi (20% tesserati atleta, 10% tesserati socio) sia sull’acquisto dell’abbonamento per la settimana (10% tesserati atleta, 5% tesserati socio). I biglietti sono disponibili anche al Circolo della Stampa Sporting, presso la biglietteria all’ingresso di corso Agnelli 67/a.

IL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO IN TV – Gli incontri del Piemonte Open Intesa Sanpaolo saranno trasmessi in diretta e in esclusiva sul canale della FITP, SuperTennis Tv, su SuperTennis Plus (multichannel disponibile su digitale terrestre per i possessori di smart tv attraverso la tecnologia HbbTV) e sulla piattaforma digitale SuperTenniX.