“La casa rappresenta uno dei temi più importanti per il futuro del Paese – ha dichiarato il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo – difendere la casa significa tutelare la libertà delle persone di vivere in un’abitazione sicura e accessibile. Per questo motivo è fondamentale rafforzare il confronto con istituzioni, associazioni, imprese e cittadini per continuare ad adottare interventi concreti volti a migliorare la vita dei cittadini”.
Nel suo intervento, il ministro ha ricordato il ruolo centrale della Pubblica amministrazione nei processi di rigenerazione urbana: “Una città che cambia necessita di istituzioni capaci di rispondere con tempestività ed efficacia ai bisogni sempre nuovi di cittadini e imprese. Ecco perché la semplificazione delle procedure è una leva decisiva per la crescita delle nostre comunità”.
“Sono circa 400 le procedure semplificate in ambiti chiave come ambiente, energia, turismo e sanità – ha evidenziato il ministro Zangrillo – proprio questa settimana è stato approvato in via definitiva un disegno di legge che prevede interventi importanti sul fronte della sanità con l’erogazione di alcuni servizi nelle farmacie, su quello della scuola permettendo l’acquisizione dei documenti attraverso una piattaforma unica e per molti altri ancora. Abbiamo uniformato i modelli standardizzati su tutto il territorio, anche per l’edilizia, e avviato un importante progetto di digitalizzazione e interoperabilità dei SUAP, grazie a un investimento di circa 100 milioni di euro”.
L’incontro è stato anche l’occasione per ribadire la posizione di Forza Italia sul valore della casa: “Per noi di Forza Italia, la casa è il cuore della vita familiare e le città sono il luogo in cui si costruiscono relazioni, memoria e futuro – ha concluso il ministro Zangrillo – Il nostro impegno è assicurare regole certe e servizi sempre più efficienti per cittadini e imprese”.
Mara Martellotta

Dal “tropo” si sviluppa il dramma liturgico, che può svolgersi in una piccola parte della chiesa o investirla totalmente, avvalendosi in questa circostanza di allestimenti scenici ben determinati e con precisi valori simbolici. Nel dramma liturgico troviamo per la prima volta l’idea della scena “simultanea”, caratteristica prima dei “misteri”. Si tratta di particolari sacre rappresentazioni allestite fuori dalle mura delle chiese e prive di connessioni con il cerimoniale liturgico ma dirette da chierici o preti, la rappresentazione era solitamente accompagnata da didascalie in latino, vero e proprio elemento che fa da “trait d’union” con il recinto sacrale. Uno dei “misteri” più tipici e apprezzati è lo “Jeu d’Adam” – spettacolo composto da un autore normanno, e particolarmente diffuso nel XII – secolo in cui per la prima volta vengono allestiti dei “luoghi deputati”, atti a rappresentare la globalità dell’Universo, costituito da Terra, Paradiso e Inferno.
