ilTorinese

Stellantis, AVS: «Meloni “soddisfatta”, ma continuano cassa integrazione e delocalizzazioni».

Meloni si dice soddisfatta dell’accordo con Stellantis, ma stiamo parlando di un piano presentato dall’azienda a dicembre e che ancora non ha avuto alcuna conseguenza concreta, a partire dai piani di assunzione e di investimento in ricerca. Di reale c’è invece il taglio drastico del governo al fondo sull’automotive e la prosecuzione della cassa integrazione per migliaia di lavoratori e lavoratrici: a Mirafiori siamo arrivati al 18° anno consecutivo, e Stellantis ha già comunicato ai sindacati che è previsto il ricorso agli ammortizzatori sociali almeno fino ad agosto.

Noi saremo soddisfatti quando la multinazionale, che continua a macinare miliardi di dividendi, creerà occupazione buona e stabile in Italia. Il Governo apra trattativa con Stellantis sul reshoring dei modelli FIAT programmati su Serbia, Polonia e Marocco. Ottenga la conferma dei tempi di realizzazione della gigafactory di Termoli e l’interruzione di qualsiasi processo di spinta alla delocalizzazione degli investimenti dei fornitori.

Marco Grimaldi vicecapogruppo AVS Camera
Alice Ravinale capogruppo AVS Regiona Piemonte

“La Voce di Iside”, fragilità adolescenziali e Terzo settore

Appuntamento per venerdì 10 gennaio alle 18 al Caffè Platti di Torino per la presentazione del libro “La Voce di Iside”.
A dialogare con l’autrice Claudia Conte saranno Laura Olivo del Reparto Prossimità della Polizia Municipale di Torino e Laura Ambra (collaboratrice dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Antonelli-Casalegno. L’autrice, attraverso la protagonista, intende porre l’attenzione sulle fragilità adolescenziali, ma anche sul grande potenziale della rete del Terzo Settore e del volontariato che contribuisce in maniera significativa a supportare coloro che attraversano periodi difficili e influenzare positivamente la società.
L’incontro sarà moderato dal giornalista Gianni Vurchio e l’ingresso e’ libero.
Clelia Ventimiglia

Il futuro di Mirafiori (e di ciò che resta di Fiat) tra timori e speranze

Ci si interroga, soprattutto a Torino, su quali saranno le sorti di ciò che resta della galassia Fiat, a fronte dell’addio improvviso di Tavares e delle rassicurazioni provenienti da Stellantis (che sembra aver trovato una tregua nei burrascosi rapporti con il governo) a proposito del futuro di Mirafiori.

Intanto nella lettera inviata all’inizio dell’anno ai dipendenti del Gruppo, il presidente di Stellantis John Elkann scrive: “Con l’inizio del 2025, dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto fino ad oggi: di fronte alle grandi sfide del nostro settore, nei quattro anni trascorsi dalla creazione di Stellantis abbiamo raggiunto molti traguardi importanti ”.

E prosegue: “Quest’anno dovremo ispirarci alla storica capacità dei nostri meravigliosi brand di adattarsi e plasmare il nostro mondo. Insieme, facciamo in modo che il 2025 sia un anno fantastico”

“In Europa, abbiamo un’offerta leader del settore composta da 40 veicoli elettrici a batteria, tra cui Alfa Romeo Junior, Citroen e-C3, Fiat 500e, Jeep Avenger, Opel Grandland, Peugeot E-208 e una gamma di furgoni Pro One completamente rinnovata. In Brasile, dove Fiat è ancora una volta il brand leader di mercato, abbiamo introdotto l’innovativa tecnologia bio-ibrida grazie ai modelli Fastback e Pulse. In Medio Oriente & Africa siamo leader nella trasformazione della micro-elettromobilità con le nostre Citroen AMI, Fiat Topolino e Opel Rocks-e. In collaborazione con Leapmotor, una delle più innovative aziende cinesi di mobilità elettrica, stiamo offrendo veicoli elettrici a prezzi accessibili in Europa grazie all’esperienza della nostra rete di distribuzione”.

Il presidente di Stellantis ha poi scritto nella sua rassicurante missiva che, “oltre a sviluppare i nostri prodotti e le nostre tecnologie continuiamo a sostenere le comunità in cui operiamo grazie ad attività come Motor Citizens, grazie alla quale l’anno scorso più di 4.500 dipendenti hanno svolto attività di volontariato”. Insomma, parole di ottimismo che non sembrano corrispondere alla situazione descritta, per esempio, dai sindacati o dalle aziende dell’indotto.

Elkann nelle scorse ore ha poi commentato il suo ingresso  nel CDA di Meta:  “sono onorato di poter contribuire al futuro di una delle aziende più importanti del 21 esimo secolo”. Ancora John Elkann: “Non vedo l’ora di portare la mia esperienza globale e la mia prospettiva di lungo termine nel board, mentre Meta continua a plasmare a spingere in avanti le prossime frontiere dell’innovazione e della tecnologia”. Grandi successi personali, ma le prospettive di Stellantis sono altrettanto rosee?

A questo punto, dunque, tra annunci ottimistici, problemi giudiziari legati all’eredità Agnelli e in attesa dei conti relativi al quarto trimestre del 2024 e all’intero 2024, rivelati da Stellantis il prossimo 26 febbraio 2025, ci si chiede: in tutto questo confuso scenario, quale sarà il futuro dell’auto nella sua storica capitale, Torino?

Pubblichiamo di seguito un interessante articolo di Giuseppe Chiaradia, tratto da lineaitaliapiemonte.it, dedicato alle figure di Gianni Agnelli e del nipote John Elkann:

 

Leggi al link sottostante:

I due autodemolitori: tale nonno, tale nipote

Incubo Stellantis: azioni tra le peggiori di Piazza Affari dopo dati immatricolazioni. “2024, anno nero”

 

 

Cessione da John Elkann a Elon Musk in arrivo? Ecco cosa c'è di vero

Conferenza stampa Meloni, solo due domande sul lavoro

Molte domande su Musk, poche domande sui problemi della gente 
Caro Direttore,
Ho seguito dal treno su IPAD la Conferenza Stampa di inizio anno della Premier Meloni. Sono rimasto un po’ deluso dalle domande dei giornalisti prevalentemente puntate su Musk e solo due domande su 41 sul Lavoro e sui problemi degli italiani.  L’ho trovata molto preparata e ho avuto conferma di una sua autorevolezza e credibilità sulla scena mondiale.
Sul tema del fisco Giorgia si è presa l’impegno di un intervento a favore del ceto medio dopo l’intervento che ha defiscalizzato i redditi più bassi. Si è dichiarata soddisfatta dell’accordo con Stellantis anche se nessun giornalista, e questo è grave, gli ha parlato della crisi del settore auto e delle conseguenze molto estese sul sistema economico italiano, che questa potrebbe avere se non si corregge la delibera europea che ha puntato tutto sull’auto elettrica . Si è presa l’impegno sul tema del lavoro giovanile. Giorgia è stata molto decisa nel riaffermare che la sua unica lente è quella dell’interesse nazionale ed ha dato appuntamento tra due anni quando si potrà vedere quanto abbia migliorato il Paese il suo governo. Molto efficace quando ha accusato i suoi critici che oggi sono preoccupati delle possibili ingerenze di Musk mentre non si sono assolutamente preoccupati delle ingerenze del finanziere Soros che speculando sul nostro debito pubblico ha invece sicuramente contributo all’aumento del nostro spread e quindi all’aumento del costo che noi subiamo pagando gli interessi sul costo del nostro Debito Pubblico. Musk non ha mai finanziato i partiti, Soros si.
Mino Giachino

Dalla Regione Piemonte il sostegno ai volontari di Protezione Civile

La Regione Piemonte ha stanziato 450.000 euro per sostenere i gruppi comunali e le associazioni di volontariato di Protezione Civile. L’Assessorato alla Protezione Civile, guidato da Marco Gabusi, ha reperito ulteriori risorse per erogare contributi economici sulla base delle graduatorie del bando 2022. Con questo stanziamento, l’investimento complessivo supera i 2 milioni di euro.

Una misura straordinaria che conferma la vicinanza concreta della Regione a chi opera sul territorio con dedizione, garantendo ogni giorno sicurezza e solidarietà alle comunità piemontesi.

I contributi regionali sono così distribuiti a livello provinciale: Cuneo riceve 124.438 euro, Alessandria 23.930 euro, Torino 193.537 euro, Biella 12.000 euro, Asti 52.960 euro, Novara 14.890 euro, Verbano-Cusio-Ossola 13.360 euro e Vercelli 6.500 euro, per un totale di 441.615 euro.

«La Regione Piemonte riconosce il valore inestimabile dei volontari di Protezione Civile, sostenendoli con risorse concrete e strumenti adeguati per continuare il loro prezioso lavoro per la tutela e la sicurezza di tutti noi», hanno dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi.

Benessere psicologico, fondi Mur a UniTo

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha stanziato 1.500.000 euro nell’ambito dell’Avviso Pro-ben 2024 per promuovere progetti relativi al benessere psicologico degli studenti. Le risorse sono destinate ad un partenariato di atenei il cui capofila è l’Università degli Studi di Torino.

I fondi nazionali dell’Avviso Pro-ben 2024 ammontano a 20.067.329,50 euro che si aggiungono ai 35 milioni del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per promuovere iniziative a favore dell’inclusione degli studenti, con riferimento in particolare all’attivazione o al potenziamento di servizi di supporto come gli sportelli antiviolenza.

I finanziamenti mirano a consolidare la promozione di pratiche, modelli, servizi e strumenti per un’adeguata risposta a condizioni di fragilità emotiva, disagio psicologico e a favorire il contrasto alle dipendenze. Le risorse, in particolare, puntano a consentire il proseguimento delle attività virtuose già pianificate, così da potenziare gli effetti ed impatti nel medio e lungo periodo.

Nello specifico i fondi sono così ripartiti: all’Università degli Studi di Torino sono stati assegnati 978.000 euro in qualità di capofila del partenariato. Al Politecnico di Torino 312.000 euro, all’Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo 108.000 euro, al Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino 78.000 euro e all’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta – Conservatoire de la Vallée d’Aoste 24.000 euro.

“Abbiamo il dovere di agire di fronte a un disagio diffuso tra gli studenti, un fenomeno che non può e non deve essere ignorato,” afferma Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca. “Le fragilità dei giovani, accentuate dal periodo pandemico, richiedono attenzione e risposte concrete. Non possiamo permettere che gli studenti siano schiacciati dagli errori, che fanno parte di qualsiasi percorso formativo. La storia della scienza ci insegna che anche gli sbagli possono essere terreno fertile per intuizioni straordinarie”, aggiunge.

Radiologia domiciliare, attività in costante crescita

Il caso di Novara. Nel 2024 i pazienti sottoposti a indagine radiologica sono stati 615 di cui 296 in abitazioni private e 319 nelle RSA

Oltre novecento esami per oltre seicento pazienti: sono questi gli ottimi dati raggiunti nel 2024 da “Insieme per la diagnosi radiologica domiciliare”, il progetto avviato nel 2022 dall’Asl di Novara per l’esecuzione di prestazioni di radiologia direttamente nelle abitazioni o nelle residenze sanitarie assistenziali (RSA) dove vive il paziente fragile.

Grazie all’impegno congiunto della Fondazione Banca Popolare di Novara e dell’Azienda Cimberio Spa di San Maurizio D’Opaglio, con la collaborazione dell’Associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata” di Borgomanero, è stata donata nel 2022 alla Struttura Complessa di Radiologia del Presidio Ospedaliero di Borgomanero dell’Asl di Novara, un’apparecchiatura radiologica portatile per l’esecuzione di visite diagnostiche a persone allettate, degenti al proprio domicilio o in RSA.

Iniziativa importante e innovativa alla quale anche il Lions Club Borgomanero Host ha voluto contribuire donando l’autovettura Fiat Panda dedicata per consentire agli operatori gli spostamenti e di raggiungere gli utenti.

L’apparecchiatura radiologica portatile va ad implementare le capacità di un settore destinato ad avere nell’immediato futuro un’importanza sempre più grande: quello della medicina di prossimità e dell’assistenza a domicilio, dando una risposta ai bisogni di quei pazienti, prevalentemente anziani fragili e impossibilitati a muoversi, evitando loro il trasferimento in ospedale ed eseguendo determinati esami radiografici con i medesimi standard qualitativi, di sicurezza e di efficienza diagnostica delle prestazioni eseguite in ambito ospedaliero. I vantaggi per la sanità locale e per i pazienti sono evidenti.

A fronte dei cambiamenti demografici, in particolare alla crescita della popolazione anziana, delle relative patologie croniche e agli aspetti socio-economici, la radiologia domiciliare si inserisce in una rete di servizi che implicano una nuova modalità di erogazione delle prestazioni e l’integrazione tra nuove tecnologie ed assistenza continuativa.

La diagnosi radiologica domiciliare ha degli importanti aspetti etici, in quanto rispetta il principio dell’equa distribuzione delle cure, raggiungendo anche quei pazienti che hanno bisogni sanitari speciali.

Il trasporto di pazienti fragili presso i servizi radiologici ospedalieri rappresenta una grande difficoltà, spesso sono soggetti che vengono portati in ospedale, accompagnati da un familiare o un care giver e che potrebbero risentire negativamente anche di un breve viaggio in ambulanza.

Gli esami eseguiti al domicilio evitano, inoltre, ricoveri impropri e riducono i rischi di traumi correlati al trasporto oltre che di eventuali infezioni È possibile eseguire raggi diretti di torace, gabbia toracica, colonna vertebrale, bacino e anche ossa lunghe e relative articolazioni e, una volta effettuati, le immagini sono inviate al medico radiologo per la refertazione.

Lo speciale “trolley” al seguito del Tecnico di Radiologia è un apparecchio radiologico all’avanguardia per svolgere le lastre ai pazienti “fragili” del valore di oltre 50 mila euro, è composto da un tubo radiogeno, da un detettore e dalla consolle di elaborazione portatile, garantisce l’elevata qualità delle immagini acquisite. Il peso totale della strumentazione (22 chilogrammi) e la portabilità lo rendono uno strumento unico e maneggevole.

I pazienti sottoposti a indagine radiologica in tutto il 2023 sono stati di 272 di cui 159 in abitazioni private e 113 nelle RSA, con un totale di 427 prestazioni eseguiti in 96 gg effettivi dedicati.

Da gennaio a dicembre 2024, i pazienti sottoposti a indagine radiologica sono 615 di cui 296 in abitazioni private e 319 nelle RSA con un totale di 905 prestazioni in 130 gg effettivi dedicati.

Paragonando il periodo corrispondente a tutto l’anno 2023 e tutto il 2024 si evidenzia una crescita, in termini di numero di prestazioni, pari al 111% in più, passando da un valore di 4,44 p/gg (427p/96gg) a 7 p/gg (905 p/130gg).

Come hanno voluto sottolineare dalla RSA Divina Provvidenza di Novara: «Vorremmo sottolineare quanto per la nostra struttura sia importante questo servizio domiciliare, che offre delle prestazioni precise e puntuali consentendoci di evitare, ove possibile, spostamenti di ospiti che spesso presentano una elevata complessità delle condizioni di salute».

«La collaborazione tra Distretti, Medici di Medicina Generale, Radiologia e Direzione Medica Ospedaliera, unita alla solidarietà e alla tecnologia – ha sottolineato il direttore generale dell’Asl Novara, Angelo Penna – ha permesso così di dare una risposta efficace e concreta ai pazienti anziani e fragili. A questo proposito mi preme ringraziare tutti coloro che hanno permesso di realizzare questo progetto, a partire dalla Fondazione Banca Popolare di Novara il cui contributo si inserisce nel quadro dell’impegno che già la BPN aveva preso fin dagli anni ’30 del Novecento a favore della sanità novarese: per quanto riguarda l’Ospedale di Borgomanero, per esempio, la Fondazione ha stanziato, negli anni, oltre un milione di euro, confermando il suo interesse per l’assistenza sanitaria pubblica su tutto il territorio di specifica pertinenza».

«Sono iniziative come questa che confermano l’importanza di una sanità territoriale vicina ai cittadini – ha ricordato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi – Andare direttamente al domicilio dei pazienti, sia fisicamente e ancor di più con la telemedicina, permetteranno sempre più una risposta puntale e tempestiva, prova ne sono proprio gli oltre novecento esami eseguiti nel solo 2024 dall’interessante progetto “Insieme per la diagnosi radiologica domiciliare”».

Decine di daspo agli ultras della Juve e del Toro per le violenze prima del derby

Nel corso delle perquisizioni, sono stati sequestrati bastoni, mazze da baseball, manganelli telescopici, coltelli, fumogeni, petardi, bombe carta, n.2 bombolette di spray capsicum

Questa mattina la Polizia di Stato della Questura di Torino, con la collaborazione delle Questure di Asti, Novara, Pavia, Savona, Varese e Piacenza, ha eseguito, su delega della Procura della Repubblica di Torino, 23 perquisizioni personali e domiciliari a carico di altrettanti aderenti a gruppi ultras della Juventus e del Torino, indagati per rissa, porto abusivo di oggetti atti ad offendere e travisamento, a seguito della violenta rissa verificatasi in questo centro cittadino nella notte antecedente al derby dello scorso 9 novembre, nei pressi della Chiesa della Gran Madre di Dio, tra oltre 100 supporter che si sono fronteggiati utilizzando anche mazze, bastoni, cinture, coltelli ed artifici esplodenti.

Gli agenti hanno inoltre perquisito le due sedi dei gruppi ultras “Drughi” e “Primo Novembre 1897” della Juventus, i cui locali sono stati sottoposti anche a specifici controlli amministrativi e di sicurezza da parte del personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Torino, della ASL e dei Vigili del Fuoco.

Nel corso delle operazioni di polizia giudiziaria eseguite dalla Digos, sono stati sequestrati supporti informatici e indumenti utilizzati dai responsabili durante le azioni violente.

Sono quindi stati adottati dal Questore di Torino 43 provvedimenti DASPO e sono state avviate le procedure per l’aggravamento di altri 20 provvedimenti interdittivi già emessi, in passato, per analoghe condotte criminose.

La Divisione della Polizia Anticrimine della Questura di Torino ha altresì emesso altri 10 provvedimenti daspo nei riguardi di tifosi del Torino resisi responsabili di danneggiamenti all’interno del settore ospiti dello stadio sempre in occasione del derby dello scorso 9 novembre.

In ospedale donna travolta da auto pirata: il conducente fugge

Ieri a Ivrea una donna alla fermata dell’autobus in corso Torino è stata investita da una Lancia Ypsilon. Il conducente del veicolo è fuggito senza prestare i soccorsi. La malcapitata è stata portata in ospedale e non è fortunatamente in gravi condizioni. La polizia municipale sta cercando di risalire all’auto pirata.