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San Silvestro e capodanno, tutti in piazza tra storia e tradizione

capodanno torino

Nel resto del mondo le tradizioni sono diverse… ad esempio in Russia si apre la porta per far entrare lo spirito dell’anno nuovo al 12mo rintocco, in Spagna si mangiano 12 chicchi d’uva per ricordare i mesi dell’anno

 

Anche questo 2014 è agli sgoccioli, molti stanno portando a termine gli ultimi preparativi per la grande festa, inizialmente dedicata al Dio pagano Giano, noto per i suoi due volti che guardano verso il passato e il futuro.

 

Il decalogo del buon “ capodanniere” italiano richiede di seguire delle tradizioni:

 

        Cenone, con l’immancabile zampone/cotechino con lenticchie

        Fuochi d’artificio

        intimo rigorosamente Rosso

        gettare alla spalle qualcosa di vecchio

 

Nel resto del mondo le tradizioni sono diverse… ad esempio in Russia si apre la porta per far entrare lo spirito dell’anno nuovo al 12mo rintocco, in Spagna si mangiano 12 chicchi d’uva per ricordare i mesi dell’anno, in Giappone ci si reca al tempio in abiti da cerimonia a bere sakè e ascoltare i 108 colpi di gong che rappresentano, nella filosofia orientale, il numero di peccati che la persona compie nell’anno.

 

Ritornando dal nostro viaggio nei capodanni del mondo, vediamo cosa ci aspetta nella nostra città:

 

in Piazza San Carlo dalle ore 21:30 si susseguiranno a ritmi incalzanti la Gatsby Orchestra,  Paolo Belli & la Big Band, GianPaolo Petrini Big Band e altri artisti di fama mondiale.

 

Presso la Casa Teatro Ragazzi e Giovani sarà presentato alle ore 21:30 lo spettacolo “I vestiti nuovi dell’Imperatore” .

 

A Grugliasco presso il Teatro Le Serre alle ore 22 vi sarà il Vertigo Magic Show per entrare magicamente nel nuovo anno.

 

Ricordiamo che anche quest’anno la Città di Torino ha vietato i “botti” per tutelare la salute dei nostri amici animali.

 

(Foto: il Torinese)

 

Chiara Mandich

Maria Ferreri

Botti di fine anno vietati a Torino ma non solo

fuochi stella

Le associazioni ambientaliste stimano che, ogni anno, in Italia muoiano a causa dello spavento procurato dai botti, almeno 5mila animali, in particolare quelli selvatici. La multa varia dai 25 ai 500 euro

 

Sul modello Fassino, anche il sindaco di Milano Pisapia ha firmato un’ordinanza che vieta in tutta la città e per tutte le feste “fuochi artificiali, petardi, botti, razzi” e altri strumenti “pirotecnici”, allo scopo di “tutelare il benessere e la salute delle persone e degli animali”. Le associazioni ambientaliste stimano che, ogni anno, in Italia muoiano a causa dello spavento procurato dai botti, almeno 5mila animali, in particolare quelli selvatici. La multa varia dai 25 ai 500 euro. A Torino il Comune è stato il primo a muoversi e il divieto dei botti in piazza è inserito nel regolamento di polizia municipale. Non è quindi più necessario emettere una nuova ordinanza ogni anno. La Lav, Lega anti vivisezione, chiede però che sia fatta viglianza sul rispetto della norma.

 

Oltre al trauma causato agli amici a quattro zampe i fuochi pirotecnici sono causa ogni anno di centinania di feriti anche gravi e di numerosi morti, così molte città d’Italia hanno stabilito di vietare i classici botti di fine anno. Va sottolineato che le lesioni più gravi sono spesso provocate da armi da fuoco e da petardi fatti in casa artigianalmente, quindi non conformi alla legge. Non è neppure giusto criminalizzare un settore commerciale quando questo agisce nella legalità.

 

Oltre Torino e Milano anche  Venezia ha imposto il divieto dei fuochi, con sanzioni che vanno da 25 a 500 euro. A Bologna niente botti e sarà proibito  lasciare in strada contenitori e bottiglie. Grosseto vieterà i fuochi nel centro storico. Cortina d’Ampezzo ha abolito i fuochi pirotecnici per non disturbare i vip presenti in massa durante le festività. Divieti emessi anche a Bari, Vicenza, Cosenza. Brescia e Brindisi. La Spezia ha deliberato il divieto valido per le aree di ritrovo e le piazze. A Firenze, Napoli e Catania il Comune si è affidato al buon senso dei cittadini.

Voleva rivedere il suo Paese per l’ulima volta: morto in autostrada

UCRAINA

Lui aveva 61 anni, residente in Spagna, ed era malato terminale di tumore

 

Una storia commovente, quella dell’ uomo morto sulla strada verso il  proprio Paese lontano, l’Ucraina, dove voleva recarsi per passare i suoi ultimi giorni di vita. Lui aveva 61 anni, residente in Spagna, ed era malato terminale di tumore. Grazie alla moglie e ad un amico che lo stavano accompagnando nella sua terra,  stava per realizzare il suo ultimo desiderio. Purtroppo la malattia lo ha stroncato sull’autostrada A32, nell’area di servizio Grambosco di Salbertrand, sul camper su cui stavano viaggiando verso l’Ucraina. Troppo lontana, irraggiungibile.

Una panchina rossa in undici giardini

donne mostra

La prima panchina è stata inaugurata in via San Gaetano da Thiene

 

Undici panchine rosse per ricordare le donne che non ci sono più, uccise dalla violenza feroce di compagni, mariti, amici, parenti, conoscenti, a volte sconosciuti.  L’iniziativa viene realizzata dalla Circoscrizione 6 con l’Associazione Acmos in altrettanti giardini di Barriera di Milano, Falchera, Barca, Regio Parco. Un’iniziativa di sensibilizzazione  per celebrare la Giornata internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne.  

 

La prima panchina è stata inaugurata in via San Gaetano da Thiene, un luogo significativo compreso tra il primo Centro Interculturale delle donne Alma Mater, la sede della Circoscrizione e l’Ecomuseo6. “Una donna che viene uccisa lascia un vuoto non solo nella sua cerchia di relazioni personale, ma nella società e nella comunità del suo territorio – spiegano Nadia Conticelli, Presidente della Circoscrizione, e Daniela Todarello, coordinatrice alla Cultura – di genere si muore, e a Torino più che nel resto d’Italia,  tutti dobbiamo sentirci chiamati in causa”. 

 

“Si tratta di un progetto di arte muraria. – spiega Marco Stranisci di Acmos –  Il writer, Karim Cherif, che realizzerà i murales sarà supportato operativamente da un gruppo di studenti delle scuole superiori presenti nella Circoscrizione 6”. 

 

Questo l’elenco dei giardini dove saranno dislocate le panchine rosse:

 

1.      via alla Chiesa – via San Gaetano da Thiene (fronte Ecomuseo);
2.      giardino Giuseppe Saragat  (ex Ceat);
3.      giardino Peppino Impastato;
4.      strada san Mauro tra i civici 34 e 42;
5.      via delle Betulle;
6.      via degli Ulivi;
7.      piazza Sofia;
8.      via Scotellaro (area gioco)
9.      piazza Rostagni
10.      piazza Bottesini
11.      via san Benigno 22 (fronte Circoscrizione)

 

(www.comune.torino.it)

No Tav, annullata l’accusa di terrorismo per altri tre anarchici

notavbs.org

Si trovano  in carcere per l’assalto avvenuto la notte del 14 maggio 2013 al cantiere della Torino-Lione

 

La parola fine sulla lunga querelle giudiziaria è stata posta dal Tribunale del Riesame di Torino  che ha annullato l’accusa di terrorismo della Procura della repubblica rivolta contro tre esponenti anarchici simpatizzanti no tav. Si tratta di Lucio Alberti, Graziano Mazzarelli, Francesco Sala. I tre si trovano  in carcere per l’assalto avvenuto la notte del 14 maggio 2013 al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte. Un”ordinanza di custodia contestava loro anche reato di terrorismo. Il 17 dicembre  scorso gli altri 4 anarchici, processati per lo stesso episodio, erano stati assolti da identica accusa ma condannati per altri reati. Ora si trovano ai domiciliari.

 

Capodanno da ballare in piazza San Carlo

piazza s carlo chiese notte

Un appassionante viaggio nella storia della musica dance degli ultimi 85 anni, dallo swing americano all’elettronica berlinese

 

Torino dedica il Capodanno a un appassionante viaggio nella storia della musica dance degli ultimi 85 anni, dallo swing americano all’elettronica berlinese; una notte tutta da ballare, condotta dal Maestro Matteo Negrin. Si parte dagli anni Trenta con il Lindy Hop, il ballo swing che è stato negli Stati Uniti un vero fenomeno di massa negli anni della Grande Depressione e che oggi a Torino è tornato di gran moda tra i giovani. Ci accompagna la Gatsby Orchestra: dieci musicisti con un programma interamente dedicato alla grande era delle dancing ballroom, da Duke Ellington a Count Basie, da Jimmie Lunceford a Andy Kirck. Lo spettacolo continua con la GianPaolo Petrini Big Band. Special guest Matteo Brancaleoni, uno dei nuovi talenti della scena internazionale, con uno stile sempre più personale e definito. Ad accompagnarci nel countdown verso il 2015, Paolo Belli & la Big Band di Ballando con le stelle, con una performance che dallo swing arriva ai giorni nostri. Ma Capodanno è anche l’occasione per raccontare i grandi appuntamenti del 2015, da Torino Capitale Europea dello Sport alle principali proposte culturali di Torino per Expo. La notte si conclude con un omaggio a Torino incontra Berlino e, per suggellare il connubio delle due città, i padrini dell’Electro Swing italiano The Sweet Life Society affiancano sul palco Louie Prima, pioniere del genere in terra tedesca.

Tempi di attesa, il direttore Asl To4 scrive ai sindaci

LETTO OSPEDALE

A partire dal 2012, per affrontare questa problematica non indifferente, sono stati costituiti tavoli di lavoro ospedale – territorio e tavoli di lavoro interaziendali per la verifica di appropriatezza di richieste interne di tipologie di esami

 

I tempi di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali dell’Asl TO4 (che ha competenza sul territorio canavesano tra Chivasso, Ivrea e Rivarolo) sono al centro di una lunga lettera che il direttore generale Flavio Boraso ha inviato ai sindaci dei comuni interessati dall’Azienda sanitaria. Il problema era emerso nel corso dell’ultima Conferenza dei sindaci ed il direttore generale nella sua missiva precisa che la direzione è impegnata costantemente nel trovare soluzioni ad una tematica che, di per sè, “non è facilmente risolvibile”. Boraso, come concause, punta il dito su numerose variabili che non sarebbero tutte modificabili: l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle patologie cronico – degenerative, l’esistenza della cosiddetta “domanda impropria”, ovvero la richiesta di prestazioni che non hanno effettiva utilità clinica, carenza di medici specialistici in alcuni settori (ad esempio oculistica ed allergologia) e la disponibilità di risorse limitate che impone delle priorità.

 

Il direttore generale ricorda poi che, a partire dal 2012, per affrontare questa problematica non indifferente, sono stati costituiti tavoli di lavoro ospedale – territorio e tavoli di lavoro interaziendali per la verifica di appropriatezza di richieste interne di tipologie di esami. Inoltre è stato attivato il regime di recall, modalità operativa che contatta il paziente chiedendone la conferma o la disdetta  per l’esecuzione della prestazione rendendo disponibile, dove ciò avvenga, il posto per un altro paziente in attesa. E per il prossimo futuro sono previste azioni che dovranno formare una cultura diversa del medico proscrittore ed una diversa sensibilità del cittadino. Boraso poi sottolinea che “al di là del percepito, l’analisi dei tempi di attesa, confrontando quelli del maggio 2012 con quelli del novembre 2014, evidenziano dati sostanzialmente simili, con criticità costanti per alcune discipline, oggi come allora”. Il che vale a dire che, pur con tutto l’impegno, quanto meno la situazione non è peggiorata,  in un quadro generale, però, che negli ultimi due anni è diventato via via più difficile.

 

Massimo Iaretti

 

 

Natale a Palazzo: quanti pacchi sotto l’albero di Piero e Sergio

regione natale

PAL CIVICIL GHINOTTO DELLA DOMENICA

Il nostro benamato sindaco aveva compilato la sua bella letterina a Babbo Natale, chiedendogli un vero miracolo, cioè di trovare finalmente un compratore per il 49 % di Gtt. Il Chiampa nazionale, si è invece rivolto a Gesù Bambino e ha ottenuto da Franceschini  che il suo antico compagno di università e neo-pensionato Alberto Vanelli rimanga ancora per un anno a fare il direttore-ombra di Venaria

 

Cosa hanno trovato sotto l’albero gli amministratori piemontesi? Purtroppo Ghinotto non dispone delle entrature e delle “spifferate” di chi può permettersi anticipazioni spesso clamorose (e qualche volta sbagliate, ma mai rettificate). Dobbiamo quindi accontentarci di aver dato, a posteriori, qualche sbirciatina nei salotti torinesi per rovistare nei pacchi … e nelle delusioni.

 

Cominciamo da “Filura”, il nostro benamato sindaco aveva compilato la sua bella letterina a Babbo Natale, chiedendogli un vero miracolo, cioè di trovare finalmente un compratore per il 49 % di Gtt. Non uno qualsiasi, bensì qualcuno che sia disponibile a cacciare svariate decine di milioni di euro, accomodandosi poi sullo strapuntino per non comandare un bel nulla. Eh sì, perché difficilmente la “casta” subalpina può lasciarsi sfuggire il controllo di quello che negli anni si è rivelato un bel serbatoio di voti e posti di lavoro. E pazienza che tutto sia avvenuto a scapito dell’efficienza, tanto i torinesi sono brontoloni tali che se anche tram e bus andassero al mille percento si lamenterebbero lo stesso.

 

Quindi possono ben sopportare qualche disagio, magari quando i tranvieri, persone davvero di fiducia, sono richiamati in massa a fare gli scrutatori e a controllare i seggi, e le linee vengono soppresse.Purtroppo per Fassino anche l’ipotetico compratore, la multinazionale Arriva, ha smentito il proprio nome e … non è arrivata! Ma Piero spera ancora nella Befana, però la vecchina abbonda col carbone e i tram vanno da sempre con l’elettricità.

 

Il super-governatore del Piemonte, il Chiampa nazionale, si è invece rivolto a Gesù Bambino e forse è stato più fortunato. Infatti, ha ottenuto da Franceschini – e si sa quanto siano “tirati” i ministri renziani con il Piemonte – che il suo antico compagno di università e neo-pensionato Alberto Vanelli rimanga ancora per un anno a fare il direttore-ombra di Venaria, a gratis, seppure affiancato dal rampante Turetta, ex-sovrintendente e a spasso. Quest’ultimo occuperà temporaneamente la poltrona di direttore ufficiale, in attesa di un bando il cui esito appare abbastanza scontato. Ma così la trasparenza e l’ipocrisia sono salve.

 

Natale fortunato anche per il capogruppo pentastellato in Regione, Giorgio Bertola – da non confondere con il comunale Vittorio, invece un po’ appannato – che nel pacco dono ha ricevuto un regalo molto raro nel suo movimento: l’armonia e la compattezza del gruppo. Visto quello che succede a Roma, pare davvero un miracolo che da sei mesi gli otto scudieri grillini si muovano come un sol uomo, giocando di squadra e passandosi la palla, senza neanche un litigio.

 

Degli altri consiglieri non si hanno notizie, ma sappiamo che alcuni hanno chiesto a Babbo Natale di differire il loro regalo per fine gennaio, quando aspettano un pacchettino da palazzo di Giustizia. Si è però saputo che il taciturno capogruppo della lista Chiamparino per il Piemonte, il farmacista Mario Giaccone, ha ricevuto un dono sospiratissimo: ha adottato Anna Maria Colella, direttrice della Agenzia per le adozioni internazionali, che salverà il posto e scamperà alla minacciata spending-review reschignana.

 

(Foto: il Torinese)

 Ghinotto

Il Metrò non dorme a Capodanno, treni attivi fino alle 3 di notte

metro 21

metro scioperometro 2In servizio anche i bus Night Buster, ideali per i nottambuli

 

La metropolitana torinese si adegua alle esigenze degli utenti e mercoledì, in occasione dei festeggiamenti notturni del capodanno, resterà aperta fino alle 3 del mattino (ultime partenze da Fermi alle ore 2.10 e da Lingotto alle ore 2.35). Così da consentire anche a chi festeggia in piazza San Carlo di poter rientrare a casa agevolmente. Quasi tutti i mezzi pubblici si fermeranno alle 20 del 31 dicembre ma diverse linee resteranno invece in funzione (vedere il sito www.gtt.to.it). In servizio anche i bus Night Buster, ideali per i nottambuli.

 

(Foto: il Torinese)

Neve sulle Alpi e freddo a Torino

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Sta nevicando su tutto l’arco alpino, per la gioia degli operatori turistici e degli sciatori

 

Bardonecchia e Sestriere innnevate. La bianca coltre sulle montagne piemontesi si è posata questa notte. Sta nevicando su tutto l’arco alpino, per la gioia degli operatori turistici e degli sciatori. In queste ore la perturbazione dovrebbe portare neve anche in pianura dove, a Torino, si è visto un leggero nevischio per pochi minuti nel pomeriggio di sabato. Domenica di sole in quasi tutto il Piemonte, ma  le correnti fredde provenienti dall’Artico faranno scendere in picchiata le temperature, con minime sotto zero di alcuni gradi.