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Anna, la vecchietta torinese che balla

annaL’età (più di 90 anni) davvero non conta, se si ha lo spirito giusto

 

Barbara d’Urso ha proposto nella sua trasmissione di oggi un video con “la vecchietta di Torino che balla” al ritmo di  “O surdato ‘nnammmurato” o “Funiculì funicula’” Si tratta di Anna, che ha superato i 90 anni. Abbiamo recuperato in rete su www.ildesk.it, il link del filmato che riproponiamo ai lettori. L’età non conta, se si ha lo spirito giusto.

 

http://www.ildesk.it/newslong.php?id=9996

 

 

 

“Voglio scrivere per Vanity Fair”

vagliengoNostra intervista con Erica Vagliengo. Emma Travet è la protagonista di “Voglio scrivere per Vanity Fair”, ora in ebook e tra le 10 letture estive consigliate da Panorama.it”

 

Chissà se la giornalista precaria (ma con stile) Emma Travet riuscirà a collaborare con “Vanity  Fair”! In attesa di sviluppi, intanto, chi ama il personaggio dell’autrice torinese Erica Vagliengo, può leggere la versione ebook (edita da GoWare): nuova, aggiornata e ricca di sorprese rispetto al libro di successo“Voglio scrivere per Vanity Fair”(ed. Memori) del 2009. Stesse avventure, ma un ebook diverso da tutti gli altri perché la Vagliengo (sempre più geek girl) l’ha voluto interattivo: così, semplicemente cliccando sui link all’interno dei capitoli aprirete altre pagine per una full immersion in “Emmasilandia”. E se, non paghe, desiderate anche i capi e gli accessori che l’eroina indossa nel libro, non vi resta che fare shopping nel suo store su Blomming. Dunque niente male come promessa di divertimento; non a caso, Panorama ha incluso questa chicca nella rosa delle 10 letture consigliate per l’estate.

 

Perché Emma appassiona: è ironica, simpatica e intraprendente. Proprio come la pirotecnica giornalista torinese Erica Vagliengo; lei e il suo personaggio scivolano una nell’altra in una soluzione di continuità che rimanda al “Madame Bovary c’est moi” di Flaubertiana memoria.

 

La Vagliengo è una frizzante trentaseienne web journalist e blogger, con collaborazioni che veleggiano da “Marieclaire.it” ad una rubrica su “La rivista intelligente”; è anche direttore responsabile di “Scenario” e senior editor di “Punkt magazine”. Insomma una ne fa e cento ne pensa, con articoli in ogni dove, dribblando tra due figli piccoli, ironicamente (e con infinito amore) definiti mini hooligans, e il difficile mondo del precariato. E’ una brunetta tutto pepe, dallo stile personalissimo, enfatizzato da occhiali “cat eyes” che ne mettono in risalto lo sguardo da strong woman. E forte lo è davvero: perennemente in movimento ed ora alle prese anche con la stesura del sequel, mentre invoca giornate di 36 ore e ricorda tanto la Jessica Parker di “Ma come fa a far tutto?”. Lei ci riesce perché è «una piemontese verace, multitasking. Sono eclettica, amo scrivere e se posso lo declino nelle varie professioni; spinta più che altro da passione, perché  al momento guadagno solo in gloria e soddisfazioni».

 

-Che effetto fa essere inclusa da “Panorama” tra i 10 migliori autori di romanzi hot-pink da leggere sotto l’ombrellone? E condividi la definizione?

«Ovviamente è una piacevole sorpresa e sono state bravissime le ragazze dell’ufficio stampa di GoWare. Forse la definizione è un po’riduttiva: direi che il libro rientra nella letteratura d’intrattenimento femminile e non, leggera ma non stupida, con molta ironia e la possibilità di entrare anche nel mondo del web. Invece la parte hot, probabilmente, dovrei svilupparla di più».

-L’identikit di Emma?

«E’ una ragazza di oggi, sognatrice ma con i piedi  per terra. Più pragmatica della tipica eroina romantica; trova sempre la strada o le persone giuste che l’aiutano a concretizzare le sue “visioni” e a realizzare i suoi sogni».

-Dove finisci tu e inizia lei?

«Emma è molto più vintage di me, più equilibrata; mentre io sono più una testa matta. Ma essendo il primo romanzo mi sono ispirata alla mia vita, alle mie amiche e a quello che mi circonda. Ho romanzato alcuni personaggi del pinerolese e solo Mr Vintage è inventato».

-L’ebook quanto è diverso dal libro?

«La storia è più romanzata, con un linguaggio meno da videoclip e da blogger, che alcuni avevano criticato. Poi ho introdotto una figura chiave che traghetterà Emma nel secondo romanzo».

-Libri ed ebook: nemici o alleati?

«Operano su due piani totalmente diversi; non possono essere nemici, ma per forza alleati. Vorrei che il seguito di Emma uscisse contemporaneamente nelle due vesti e sarebbe un gran bel risultato se i lettori tradizionali, dopo il libro, si divertissero anche con l’ebook, che conterrà chicche in più e costa pure poco».

-Hai  sguinzagliato Emma oltreconfine: in America, Hong Kong e Shangai. Prossime mete?

«Ovunque non sia ancora stata e la farò anche tornare a New York, dove l’ho presentata personalmente quattro anni fa. Ma è dal 2007 che viaggia; ancora prima del libro avevo fatto  degli stickers che la gente attaccava in giro per il mondo ed era bellissimo. In Cina è arrivata grazie al mio sponsor “Rama Caffè” che ha creato una miscela italiana esclusivamente per quel mercato».

-In copertina hai volutamente omesso il suo volto, ma se Emma arrivasse sugli schermi chi potrebbe incarnarla?

«Ho cercato di non immaginarmi un’attrice proprio per non farmi influenzare. Potrebbe essere un volto nuovo o una versione più leggera e leggermente svampita della torinese Valeria Solarino».

-La tua arma vincente per sopravvivere agli impegni e alle difficoltà?

«L’ironia e una visione ottimista della vita: il mio  motto è “il meglio deve ancora avvenire”. Poi dormo poco per far fronte a tutto».

-Ti senti più giornalista o più scrittrice?

«Giornalista, perché per natura sono portata a pezzi brevi e veloci. La difficoltà maggiore è proprio uscire dalla scrittura del web e del blog per approdare a quella dei libri in cui le dinamiche sono più tradizionali».

-L’intervista e il personaggio che nella tua carriera ti sono piaciuti di più?

«In genere posso scegliere in base alle mie preferenze. Importante è stata l’intervista, a Londra, alla grande Sally Soames, unica donna ad aver fotografato il funerale di Winston Churcill; poi a Raoul Bova e Daria Bignardi, quando era direttrice di “Donna”. All’epoca ero agli inizi ed è stato entusiasmante arrivare a questi personaggi, partendo da un magazine locale».

-Perché sogni di intervistare Franca Valeri?

«Lei e la Carrà hanno fatto la storia della tv e in genere mi interessano le grandi donne. La signora Cecioni della Valeri, ancora in bianco e nero, era geniale, divertentissima. Poi leggere “Il diario della signorina snob” è stata una folgorazione perché di un’attualità sconvolgente. Ho già contattato il suo agente e sarei disposta a correre a Roma per intervistarla, ma le sue precarie condizioni di salute sono un ostacolo».

-Le tue passioni?

«Scrivere, internet -di cui sono drogata-, dolci e caffè. Adoro viaggiare e, anche se al momento mi è impossibile, ho nostalgia di quando a 23 anni giravo da sola per New York».

-Il tuo grande sogno?

«Non parlo mai di sogni, per lo più irrealizzabili e causa di frustrazioni; ma di “obiettivi”, perché  in qualche modo realizzo sempre tutto quello che ho in testa, e al momento punto a scrivere il secondo libro».

-La tua idea di successo?

«Francamente non lo so, può avere infinite sfumature. Nel mio caso è tutto quello che ho concretizzato, partendo dalla provincia, da sola e senza spinte da parte di qualcuno».

– Le strategie per raggiungerlo?

«Innanzitutto credere in quello che si fa e sapere che, mediamente, sarà realizzabile; con determinazione e fregandosene delle difficoltà che vanno virate in opportunità».

-Tra 20 anni come ti immagini?

«Spero di conservare lo spirito che mantiene giovane  una persona. Vorrei continuare a seguire le mie passioni, avere molto tempo libero per scrivere libri e, più che aspirare a “Vanity Fair” che magari non ci sarà neanche più, mi piacerebbe diventare direttore responsabile di una testata indipendente, tutta mia. Sto cullando un progetto “top secret” proprio in quella direzione».

-A quando il secondo libro con Emma?

«Nel 2015; ho già  tutto pronto, devo solo scriverlo. Ringrazio la mia splendida agente, Maria Cristina Guerra, che mi  sprona e segue costantemente. Emma avrà 5 anni di più, ci sarà un’evoluzione ed un risvolto più maturo e si troverà in condizioni meno rosee di quelle attuali».

 

 www.ericavagliengo.com

 

Laura Goria

 

 

 

Decine di maiali bruciati vivi in cascina

maiali L’incendio scoppiato in una azienda agricola di San Francesco al Campo

 

Una vera e propria strage di animali. Decine di maiali sono  bruciati vivi  in un incendio scoppiato in una cascina di San Francesco al Campo. Sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco che hanno lavorato sodo per spegnere le fiamme che si sono sprigionate dall’impianto di ventilazione dell’azienda agricola, che pare fosse difettoso. Stanno indagando i carabinieri, ma non ci sono persone ferite o intossicate. Il personale dell’Asl sta valutando anche eventuali rischi sanitari

Danni dei temporali estivi: la Regione chiede 40 milioni

grattacieloOccorre rivedere al più presto le regole generali con cui si fa tutela del territorio, perché tra pochi mesi celebreremo il triste ventennale dell’alluvione del 1994: un evento che ha messo in ginocchio il nostro territorio che  si è rialzato più forte e preparato di prima

 

Atteso dal governo il riconoscimento dello stato di calamità per gli eventi temporaleschi che hanno colpito il Piemonte tra i mesi di giugno e agosto di quest’anno.Dopo la richiesta avanzata dal presidente Chiamparino al presidente del Consiglio Renzi e al Capo della Protezione Civile Gabrielli, nella quale si evidenziano i danni subiti, non solo dalle opere pubbliche ma anche dai privati, la Regione Piemonte si è attivata nel calcolare una stima il più attendibile possibile degli oneri a proprio carico e a carico delle province. La valutazione, comprendente gli interventi per la maggior parte legati al ripristino della viabilità, si assesta sui 40milioni di euro, escludendo, al momento, i danni accorsi ai privati, ancora di incerta stima.L’analisi dettagliata dell’ARPA Piemonte ha permesso di classificare il mese di luglio 2014 quale il più piovoso degli ultimi 60 anni, raggiungendo una media pluviometrica di circa due volte superiore rispetto ai parametri di riferimento (periodo compreso tra il 1971 e il 2000).Quello delle precipitazioni non è tuttavia l’unico record battuto.

 

Infatti, sempre il mese di luglio ha registrato le temperature più rigide mai registrate nello stesso periodo negli ultimi 57 anni.Traguardi negativamente analoghi sono stati raggiunti nel mese di agosto, senza che si desse tregua a una regione colpita a 360 gradi da frane, smottamenti e allagamenti.Tra le zone maggiormente sofferenti e che hanno necessitato di un monitoraggio massiccio del Protezione Civile regionale, nonché dell’intera macchina di pronto intervento coadiuvata dal sistema dell’Anti Incendi Boschivi, si possono menzionare il comune di Pallanzeno (VB), i comuni di Cerrione, Sandigliano e Soprana (BI), Dronero, Bernezzo, Caraglio, Caramagna Piemonte, Piozzo e Revello (CN), Orba e Ovada (AL), i Comuni pedemontani del pinerolese, i comuni di Lanzo, Ceronda, Casternone, Caravino, Cafasse e Casalborgone (TO) e il chivassese; quest’ultimo colpito, l’8 agosto, da una tromba d’aria che ha scoperchiato case e creato notevoli danni alla viabilità e al servizio di erogazione dell’energia elettrica.

 

“La Regione Piemonte non si è trovata impreparata di fronte a eventi del tutto inconsueti, come registrano gli annuari dell’ARPA” – spiega l’assessore all’ambiente, difesa del suolo e protezione civile, Alberto Valmaggia – “Siamo riusciti a evitare danni alle persone, alle abitazioni e alle opere pubbliche in misura ben maggiore di quanto sarebbe potuto avvenire se questo territorio non disponesse di un servizio di protezione civile e di un sistema di monitoraggio ambientale invidiabile in tutto il Paese”.“Tuttavia, lo sforzo della Regione a sostegno delle Province e dei Comuni che, non dimentichiamo, con risorse a volte risibili, riescono a compiere vere e proprie imprese a tutela dei propri cittadini, da solo non basta” – prosegue l’assessore Valmaggia – “La richiesta al Governo del riconoscimento dello stato di calamità deve ottenere un’immediata risposta. Non dimentichiamoci, inoltre, che fra le tante denunce che giungono dal territorio, c’è anche quella dei Comuni che, forti di disponibilità di cassa che potrebbero essere utilizzate per opere a tutela del territorio, si trovano nell’impossibilità di impiegare le stesse a causa dei vincoli del patto di stabilità.

 

Occorre rivedere al più presto le regole generali con cui si fa tutela del territorio, perché tra pochi mesi celebreremo il triste ventennale dell’alluvione del 1994; un evento che ha messo in ginocchio il nostro territorio, ma che tuttavia si è rialzato più forte e preparato di prima, grazie a misure di pronto intervento e alla realizzazione di opere pubbliche di cui questa regione non può che andare fiera. Sarà proprio in quell’occasione che le rappresentanze del territorio, in primis la Regione, si faranno da portavoce di tutti i cittadini piemontesi per chiedere allo Stato di non essere lasciati soli nella difesa del proprio suolo e dei suoi cittadini. Perché se tanto è stato fatto da quel triste autunno di vent’anni fa, ancora tanto rimane da fare, e non possiamo più permetterci di trovaci timorosi di fronte a aventi come quelli appena verificatisi”.

 

(www.regione.piemonte.it) Foto: il Torinese

Ridere per far sorridere

rideereDopo aver avvicinato qualche passante con la scusa di chiedere  indicazioni stradali, scoppiano letteralmente a ridergli in faccia subito dopo che l’ignaro malcapitato ha cominciato a parlare

 

Li avevamo lasciati la scorsa volta intenti a cercare di “rubare” qualche bacio per le vie della città e, dopo averli visti impegnati in un singolare Ice Bucket Challenge nella turistica Alassio, i due “provocatori sociali” Marco e Nicola sono tornati per le vie di Torino con una nuova missione: ridere per far sorridere.

 

Può sembrare un bel gioco di parole, ma in realtà è proprio quello che avviene nel nuovo video dei due ragazzi che, dopo aver avvicinato qualche passante con la scusa di avere alcune indicazioni stradali, scoppiano letteralmente a ridergli in faccia subito dopo che l’ignaro malcapitato ha cominciato a parlare.

 

Ovviamente le reazioni non tardano ad arrivare e se c’è chi (magari riconoscendoli), si mette a ridere intuendo si tratti di una candid, c’è anche chi, spaventato, scappa il più lontano possibile lasciando gli stessi Nicola e Marco senza parole.

 

Insomma un altro esperimento ben riuscito, capace di mettere al centro dell’obbiettivo il talento e l’originalità di questi due giovani torinesi che hanno trovato la voglia e sopratutto il coraggio di “metterci la faccia”.

 

https://www.youtube.com/watch?v=vt_pLUTPnS0

 

Simona Pili Stella

Banzai: due ubriachi feriscono giovane con spade katana

spadeAggredito un giovane marocchino 23enne, colpito a un braccio

 

Erano decisamente ubriachi, i  due romeni di 23 e 24 anni che hanno provocato una lite in un bar di borgo San Paolo. Hanno pensato bene di aggredire  con due spade giapponesi katana un giovane marocchino 23enne, ferendolo a un braccio. Il ragazzo colpito è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria, la prognosi è di un mese. I carabinieri hanno rintracciato i due aggressori che sono stati arrestati.

Tutti a Oulx per scoprire la montagna

MONTAGNA PIEMONTECome avvicinare le famiglie alla cultura delle nostre montagne

 

Attività di avvicinamento alla montagna dedicata alle famiglie è la proposta di Bricotour per i giorni 6 e 7 settembre al Rifugio Rey. Sabato “ Nel mondo di Heidi” passeggiata nella natura e “Non ti vedo ma ti sento”, alle 21, escursione notturna tra larici,e pascoli assonnati. Domenica escursione e attività a nell’area di Chateau Beaulard. Prenotazione entro giovedì 4 settembre. Info: 333.9917498; www.Bricotour.it

Metrò Linea 2, Fassino chiama a rapporto i privati

metro 21metro 2metro scioperoUna volta che la nuova metropolitana sarà operativa, le imprese e i finanziatori che l’avranno realizzata saranno coinvolti nella gestione e potranno usufruire degli introiti che ne deriveranno

 

Il prossimo anno dovrebbero arrivare in città i 60 milioni di euro che il Governo ha destinato alla realizzazione della Linea 2 del Metrò. Risorse che serviranno per ralizzare i progetti  per l’avvio dell’opera. Poi, si tratterà di incominciare sul serio i lavori. Come reperire le risorse necessarie alla costruzione? Nel vertice in programma a Palazzo Civico nelle prossime ore si parlerà anche di questo.

 

Il sindaco Piero Fassino ha annunciato che sarà auspicabile, oltre che indispensabile, il coinvolgimento di realtà private. Le casse pubbliche sono allo stremo e sarebbe impossibile ipotizzare la realizzazione di una simile opera senza il coinvolgimento di grandi aziende. Una volta che la nuova metropolitana sarà operativa, le imprese e i finanziatori che l’avranno realizzata saranno coinvolti nella gestione e potranno usufruire degli introiti che ne deriveranno.

 

Il modello da seguire, insomma, è quello milanese del project financing: per costruire la Linea 5 della Metropolitana sono state chiamate le più importanti imprese specializzate nella realizzazione di grandi opere. I costruttori torinesi giudicano positivo il coinvolgimento dei privati, ma attendono di sapere dal Comune quali saranno le modalità di  finanziamento.

 

La speranza del sindaco è che, comunque, da Roma possano giungere anche altre risorse da destinare alla metropolitana. Il caso milanese ha visto i privati coinvolti nel finanziamento del 40% dell’opera, ma per il resto erano risorse pubbliche.

 

(Foto: il Torinese)

Questa moneta è proprio unica: è già nella Storia

parlamento europeoDieci anni della nostra storia recente. La rassegna intende celebrare la moneta adottata da diversi paesi della Comunità europea

 

Ultimo appuntamento con l’arte in Corte della Ristorazione grazie alla collaborazione tra il Consiglio regionale del Piemonte e 8 Gallery, che offre la possibilità di visitare gratuitamente le mostre di Palazzo Lascaris all’interno di un contesto insolito. Il Consiglio regionale offre, infatti, in comodato gratuito le mostre allestite nella propria struttura, una volta terminate. Dal 15 al 21 settembre l’appuntamento è con “Da moneta unica a unica moneta. Dieci anni di euro”.

 

La rassegna intende celebrare l’euro come moneta adottata da diversi paesi della Comunità europea. Vi sono esposte vignette e illustrazioni nazionali e internazionali sul tema, eseguite dalle migliori firme della satira e dell’umorismo nazionale e internazionale: tavole disegnate da un autore per ogni nazione che ha adottato l’euro.
Gli orari di apertura delle mostre in calendario sono il lunedì dalle 14 alle 21 e i rimanenti giorni dalle 10 alle 21. 

 

Per informazioni 011-6630768.

 

ctagliani – cr.piemonte.it

Il cuore intelligente di Torino Spiritualità

salvario chiesa2Presentata in Commissione Cultura a Palazzo Civico la decima edizione della manifestazione

 

Il presidente del Circolo dei Lettori, Luca Beatrice, ha presentato durante una seduta della Commissione Cultura presieduta da Luca Cassiani, l’edizione 2014 di Torino Spiritualità in programma dal 24 al 28 settembre. Giunta alla sua decima edizione, la rassegna coordinata come sempre dal Circolo dei Lettori, partendo dall’affermazione di Nelson Mandela che “Una buona testa e un buon cuore sono sempre una combinazione formidabile” propone quale filo conduttore dei cinque giorni di dibattito “Il cuore intelligente”.

 

Con l’auspicio di migliorare il buon risultato di pubblico del 2013, oltre 45mila le presenze registrate, il programma di Torino Spiritualità offre quest’anno 140 incontri con il coinvolgimento di 35 associazioni e la partecipazione di 150 ospiti. Fra questi spiccano il sociologo e filosofo polacco Zigmunt Bauman, a cui si deve tra l’altro la definizione “modernità liquida” e Shin Dong-hyuk, fuggito da un campo di prigionia della Corea del Nord e che ha raccontato l’impresa in un libro, “Fuga dal Campo 14, Codice 2014”, convincendo le Nazioni Unite ad aprire un’inchiesta sulle condizioni dei campi di prigionia del Paese asiatico.

 

Quaranta i luoghi interessati dagli eventi che, per la prima volta, usciranno dal centro città per approdare anche nei quartieri periferici. Prevista inoltre, sabato 27, una notte bianca della Spiritualità a San Salvario con l’intento di portare torinesi e turisti alla scoperta dei diversi luoghi di culto che rappresentano la varie anime religiose della nostra città. Nel quartiere San Salvario sono infatti presenti alcune chiese cattoliche, la Sinagoga, il Tempio Valdese e la Moschea di via Saluzzo.

 

Un avvenimento importante e di successo”, ha affermato al termine dell’incontro il presidente della commissione Cultura, Luca Cassiani. Che ha poi concluso il suo intervento plaudendo all’iniziativa della notte bianca: “Penso che la notte bianca a San Salvario, quale momento di riflessione che coinvolge le comunità religiose di Torino, rappresenti un esempio di come la Città intenda affrontare il tema dell’integrazione, delle differenze di cultura e di religione, di storia e di spiritualità che animano il territorio”.

 

(ML) – Ufficio stampa Consiglio comunale – www.comune.torino.it

(Foto: il Torinese)