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Una panchina rossa in undici giardini

donne mostra

La prima panchina è stata inaugurata in via San Gaetano da Thiene

 

Undici panchine rosse per ricordare le donne che non ci sono più, uccise dalla violenza feroce di compagni, mariti, amici, parenti, conoscenti, a volte sconosciuti.  L’iniziativa viene realizzata dalla Circoscrizione 6 con l’Associazione Acmos in altrettanti giardini di Barriera di Milano, Falchera, Barca, Regio Parco. Un’iniziativa di sensibilizzazione  per celebrare la Giornata internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne.  

 

La prima panchina è stata inaugurata in via San Gaetano da Thiene, un luogo significativo compreso tra il primo Centro Interculturale delle donne Alma Mater, la sede della Circoscrizione e l’Ecomuseo6. “Una donna che viene uccisa lascia un vuoto non solo nella sua cerchia di relazioni personale, ma nella società e nella comunità del suo territorio – spiegano Nadia Conticelli, Presidente della Circoscrizione, e Daniela Todarello, coordinatrice alla Cultura – di genere si muore, e a Torino più che nel resto d’Italia,  tutti dobbiamo sentirci chiamati in causa”. 

 

“Si tratta di un progetto di arte muraria. – spiega Marco Stranisci di Acmos –  Il writer, Karim Cherif, che realizzerà i murales sarà supportato operativamente da un gruppo di studenti delle scuole superiori presenti nella Circoscrizione 6”. 

 

Questo l’elenco dei giardini dove saranno dislocate le panchine rosse:

 

1.      via alla Chiesa – via San Gaetano da Thiene (fronte Ecomuseo);
2.      giardino Giuseppe Saragat  (ex Ceat);
3.      giardino Peppino Impastato;
4.      strada san Mauro tra i civici 34 e 42;
5.      via delle Betulle;
6.      via degli Ulivi;
7.      piazza Sofia;
8.      via Scotellaro (area gioco)
9.      piazza Rostagni
10.      piazza Bottesini
11.      via san Benigno 22 (fronte Circoscrizione)

 

(www.comune.torino.it)

No Tav, annullata l’accusa di terrorismo per altri tre anarchici

notavbs.org

Si trovano  in carcere per l’assalto avvenuto la notte del 14 maggio 2013 al cantiere della Torino-Lione

 

La parola fine sulla lunga querelle giudiziaria è stata posta dal Tribunale del Riesame di Torino  che ha annullato l’accusa di terrorismo della Procura della repubblica rivolta contro tre esponenti anarchici simpatizzanti no tav. Si tratta di Lucio Alberti, Graziano Mazzarelli, Francesco Sala. I tre si trovano  in carcere per l’assalto avvenuto la notte del 14 maggio 2013 al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte. Un”ordinanza di custodia contestava loro anche reato di terrorismo. Il 17 dicembre  scorso gli altri 4 anarchici, processati per lo stesso episodio, erano stati assolti da identica accusa ma condannati per altri reati. Ora si trovano ai domiciliari.

 

Capodanno da ballare in piazza San Carlo

piazza s carlo chiese notte

Un appassionante viaggio nella storia della musica dance degli ultimi 85 anni, dallo swing americano all’elettronica berlinese

 

Torino dedica il Capodanno a un appassionante viaggio nella storia della musica dance degli ultimi 85 anni, dallo swing americano all’elettronica berlinese; una notte tutta da ballare, condotta dal Maestro Matteo Negrin. Si parte dagli anni Trenta con il Lindy Hop, il ballo swing che è stato negli Stati Uniti un vero fenomeno di massa negli anni della Grande Depressione e che oggi a Torino è tornato di gran moda tra i giovani. Ci accompagna la Gatsby Orchestra: dieci musicisti con un programma interamente dedicato alla grande era delle dancing ballroom, da Duke Ellington a Count Basie, da Jimmie Lunceford a Andy Kirck. Lo spettacolo continua con la GianPaolo Petrini Big Band. Special guest Matteo Brancaleoni, uno dei nuovi talenti della scena internazionale, con uno stile sempre più personale e definito. Ad accompagnarci nel countdown verso il 2015, Paolo Belli & la Big Band di Ballando con le stelle, con una performance che dallo swing arriva ai giorni nostri. Ma Capodanno è anche l’occasione per raccontare i grandi appuntamenti del 2015, da Torino Capitale Europea dello Sport alle principali proposte culturali di Torino per Expo. La notte si conclude con un omaggio a Torino incontra Berlino e, per suggellare il connubio delle due città, i padrini dell’Electro Swing italiano The Sweet Life Society affiancano sul palco Louie Prima, pioniere del genere in terra tedesca.

Tempi di attesa, il direttore Asl To4 scrive ai sindaci

LETTO OSPEDALE

A partire dal 2012, per affrontare questa problematica non indifferente, sono stati costituiti tavoli di lavoro ospedale – territorio e tavoli di lavoro interaziendali per la verifica di appropriatezza di richieste interne di tipologie di esami

 

I tempi di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali dell’Asl TO4 (che ha competenza sul territorio canavesano tra Chivasso, Ivrea e Rivarolo) sono al centro di una lunga lettera che il direttore generale Flavio Boraso ha inviato ai sindaci dei comuni interessati dall’Azienda sanitaria. Il problema era emerso nel corso dell’ultima Conferenza dei sindaci ed il direttore generale nella sua missiva precisa che la direzione è impegnata costantemente nel trovare soluzioni ad una tematica che, di per sè, “non è facilmente risolvibile”. Boraso, come concause, punta il dito su numerose variabili che non sarebbero tutte modificabili: l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle patologie cronico – degenerative, l’esistenza della cosiddetta “domanda impropria”, ovvero la richiesta di prestazioni che non hanno effettiva utilità clinica, carenza di medici specialistici in alcuni settori (ad esempio oculistica ed allergologia) e la disponibilità di risorse limitate che impone delle priorità.

 

Il direttore generale ricorda poi che, a partire dal 2012, per affrontare questa problematica non indifferente, sono stati costituiti tavoli di lavoro ospedale – territorio e tavoli di lavoro interaziendali per la verifica di appropriatezza di richieste interne di tipologie di esami. Inoltre è stato attivato il regime di recall, modalità operativa che contatta il paziente chiedendone la conferma o la disdetta  per l’esecuzione della prestazione rendendo disponibile, dove ciò avvenga, il posto per un altro paziente in attesa. E per il prossimo futuro sono previste azioni che dovranno formare una cultura diversa del medico proscrittore ed una diversa sensibilità del cittadino. Boraso poi sottolinea che “al di là del percepito, l’analisi dei tempi di attesa, confrontando quelli del maggio 2012 con quelli del novembre 2014, evidenziano dati sostanzialmente simili, con criticità costanti per alcune discipline, oggi come allora”. Il che vale a dire che, pur con tutto l’impegno, quanto meno la situazione non è peggiorata,  in un quadro generale, però, che negli ultimi due anni è diventato via via più difficile.

 

Massimo Iaretti

 

 

Natale a Palazzo: quanti pacchi sotto l’albero di Piero e Sergio

regione natale

PAL CIVICIL GHINOTTO DELLA DOMENICA

Il nostro benamato sindaco aveva compilato la sua bella letterina a Babbo Natale, chiedendogli un vero miracolo, cioè di trovare finalmente un compratore per il 49 % di Gtt. Il Chiampa nazionale, si è invece rivolto a Gesù Bambino e ha ottenuto da Franceschini  che il suo antico compagno di università e neo-pensionato Alberto Vanelli rimanga ancora per un anno a fare il direttore-ombra di Venaria

 

Cosa hanno trovato sotto l’albero gli amministratori piemontesi? Purtroppo Ghinotto non dispone delle entrature e delle “spifferate” di chi può permettersi anticipazioni spesso clamorose (e qualche volta sbagliate, ma mai rettificate). Dobbiamo quindi accontentarci di aver dato, a posteriori, qualche sbirciatina nei salotti torinesi per rovistare nei pacchi … e nelle delusioni.

 

Cominciamo da “Filura”, il nostro benamato sindaco aveva compilato la sua bella letterina a Babbo Natale, chiedendogli un vero miracolo, cioè di trovare finalmente un compratore per il 49 % di Gtt. Non uno qualsiasi, bensì qualcuno che sia disponibile a cacciare svariate decine di milioni di euro, accomodandosi poi sullo strapuntino per non comandare un bel nulla. Eh sì, perché difficilmente la “casta” subalpina può lasciarsi sfuggire il controllo di quello che negli anni si è rivelato un bel serbatoio di voti e posti di lavoro. E pazienza che tutto sia avvenuto a scapito dell’efficienza, tanto i torinesi sono brontoloni tali che se anche tram e bus andassero al mille percento si lamenterebbero lo stesso.

 

Quindi possono ben sopportare qualche disagio, magari quando i tranvieri, persone davvero di fiducia, sono richiamati in massa a fare gli scrutatori e a controllare i seggi, e le linee vengono soppresse.Purtroppo per Fassino anche l’ipotetico compratore, la multinazionale Arriva, ha smentito il proprio nome e … non è arrivata! Ma Piero spera ancora nella Befana, però la vecchina abbonda col carbone e i tram vanno da sempre con l’elettricità.

 

Il super-governatore del Piemonte, il Chiampa nazionale, si è invece rivolto a Gesù Bambino e forse è stato più fortunato. Infatti, ha ottenuto da Franceschini – e si sa quanto siano “tirati” i ministri renziani con il Piemonte – che il suo antico compagno di università e neo-pensionato Alberto Vanelli rimanga ancora per un anno a fare il direttore-ombra di Venaria, a gratis, seppure affiancato dal rampante Turetta, ex-sovrintendente e a spasso. Quest’ultimo occuperà temporaneamente la poltrona di direttore ufficiale, in attesa di un bando il cui esito appare abbastanza scontato. Ma così la trasparenza e l’ipocrisia sono salve.

 

Natale fortunato anche per il capogruppo pentastellato in Regione, Giorgio Bertola – da non confondere con il comunale Vittorio, invece un po’ appannato – che nel pacco dono ha ricevuto un regalo molto raro nel suo movimento: l’armonia e la compattezza del gruppo. Visto quello che succede a Roma, pare davvero un miracolo che da sei mesi gli otto scudieri grillini si muovano come un sol uomo, giocando di squadra e passandosi la palla, senza neanche un litigio.

 

Degli altri consiglieri non si hanno notizie, ma sappiamo che alcuni hanno chiesto a Babbo Natale di differire il loro regalo per fine gennaio, quando aspettano un pacchettino da palazzo di Giustizia. Si è però saputo che il taciturno capogruppo della lista Chiamparino per il Piemonte, il farmacista Mario Giaccone, ha ricevuto un dono sospiratissimo: ha adottato Anna Maria Colella, direttrice della Agenzia per le adozioni internazionali, che salverà il posto e scamperà alla minacciata spending-review reschignana.

 

(Foto: il Torinese)

 Ghinotto

Il Metrò non dorme a Capodanno, treni attivi fino alle 3 di notte

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metro scioperometro 2In servizio anche i bus Night Buster, ideali per i nottambuli

 

La metropolitana torinese si adegua alle esigenze degli utenti e mercoledì, in occasione dei festeggiamenti notturni del capodanno, resterà aperta fino alle 3 del mattino (ultime partenze da Fermi alle ore 2.10 e da Lingotto alle ore 2.35). Così da consentire anche a chi festeggia in piazza San Carlo di poter rientrare a casa agevolmente. Quasi tutti i mezzi pubblici si fermeranno alle 20 del 31 dicembre ma diverse linee resteranno invece in funzione (vedere il sito www.gtt.to.it). In servizio anche i bus Night Buster, ideali per i nottambuli.

 

(Foto: il Torinese)

Neve sulle Alpi e freddo a Torino

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Sta nevicando su tutto l’arco alpino, per la gioia degli operatori turistici e degli sciatori

 

Bardonecchia e Sestriere innnevate. La bianca coltre sulle montagne piemontesi si è posata questa notte. Sta nevicando su tutto l’arco alpino, per la gioia degli operatori turistici e degli sciatori. In queste ore la perturbazione dovrebbe portare neve anche in pianura dove, a Torino, si è visto un leggero nevischio per pochi minuti nel pomeriggio di sabato. Domenica di sole in quasi tutto il Piemonte, ma  le correnti fredde provenienti dall’Artico faranno scendere in picchiata le temperature, con minime sotto zero di alcuni gradi.

Eraldo Monzeglio, calciatore in camicia nera

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Due volte campione del mondo. Poi a fine carriera allenatore e direttore tecnico sino agli anni Settanta quando chiuse la sua carriera oltre confine, a Chiasso in Svizzera, fu anche sulla panchina della Juventus, subentrando nella stagione 1963/64 a Paulo Amaral. E amico vero della famiglia Mussolini. Casale gli dedica una via

 

La giunta di Casale Monferrato, recentemente super – impegnata nella lotta all’amianto, ha trovato il tempo di intitolare alcune nuove vie della città. E una di queste è legata ad un personaggio di primo piano nella vita sportiva del Paese,  Eraldo Monzeglio. Calciatore di fama internazionale, nato nel 1906 a Vignale Monferrato (all’epoca non era ancora il “Paese della danza”) fu campione d’Italia con il Bologna negli anni Venti, poi due volte campione del mondo, come difensore della Nazionale di Vittorio Pozzo a Roma nel 1934 e a Parigi nel 1938. Poi a fine carriera allenatore e direttore tecnico sino agli anni Settanta quando chiuse la sua carriera oltre confine, a Chiasso in Svizzera, passando anche per Torino dove fu sulla panchina della Juventus, subentrando nella stagione 1963/64 a Paulo Amaral. Morì  a Torino il 3 novembre 1981.

 

Ma Eraldo Monzeglio fu anche fascista, ed intimo di Benito Mussolini e della sua famiglia, in particolare anche i figli.  Con il duce giocava anche a tennis, altro sport di cui era diventato istruttore. E come tale lo seguì anche a Salò, come recita questo brano estrapolato da un articolo pubblicato sul Corriere della Sera alla metà degli anni Novanta: “Eraldo Monzeglio, rimasto dai Mussolini fino all’ ultimo giorno. Monzeglio viveva a Villa Feltrinelli, mangiava a tavola con Rachele (Mussolini non veniva per pranzo, prendeva qualcosa sulla scrivania del suo ufficio alla Villa Orsoline, duecento metri piu’ in la’ ). Rachele lo mandava a Verona a procurare l’ olio e il burro fuoritessera, il famoso terzino era diventato l’ uomo tuttofare della famiglia”

 

Fin qui nulla di male, avere delle idee non è peccato. Ma è davvero singolare che l’amministrazione comunale di Casale, guidata da Titti Palazzetti, sindaco sostenuto dal centro – sinistra, abbia assegnato a ricordo di Monzeglio una vita, con una delibera  dell’11dicembre scorso, accogliendo il parere positivo espresso dalla commissione toponomastica. Eppure due anni orsono quando l’amministrazione di centro – destra, guidata da Giorgio Demezzi,  dopo un altrettanto parere favorevole della commissione toponomastica, aveva deciso di intitolare una via (poi vennero scelti i giardini davanti all’ospedale Santo Spirito) a Ugo Cavallero, maresciallo d’Italia, estensore dei piani di VittorioVeneto nella prima guerra mondiale, ma fortemente compromesso con il regime, tanto da essere stato capo di stato maggiore per un periodo della seconda guerra mondiale, nella “Guerra fascista”. Il caso scoppiò alla vigilia della cerimonia di intitolazione, improvvidamente fissata il 29 ottobre (proprio quasi in concomitanza con l’anniversario della marcia su Roma, evento che, al di là della sua effettiva portata reale storica è ancora ben radicato nella coscienza collettiva degli italiani) ci furono petizioni, proteste,  filmati e quant’altro messi in campo soprattutto dalla sinistra e dalle associazioni partigiane.  Che Casale abbia una vocazione particolare ad intitolare a personaggi di un passato ormai remoto vie, strade o piazze ? Chissà che in un futuro non lontano non ne arrivi una terza …

 

Intanto c’è da chiedersi se anche ora ci saranno cortei e richieste di revoca dell’intitolazione al calciatore – fascista, come è avvenuto con Cavallero, oppure se calerà il silenzio. Una cosa però è certa, i due personaggi erano diversissimi, ma entrambi erano fascisti. E questo è un dato di fatto incontrovertibile.

 

Massimo Iaretti

 

Meraviglie dal mondo naturale

museo scienze2museo scienzeAl Temporary Museum Torino fino al 31 dicembre 2014, si presenta come una vetrina evocativa del vasto patrimonio del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN)

 

Casse grezze da imballaggio, ingentilite da un rivestimento rosso, custodiscono alcuni reperti provenienti dal MRSN in una rappresentazione lillipuziana del mondo naturale: animali nostrani ed esotici: mammiferi e uccelli, ma anche minerali, conchiglie e fossili. Un grande affresco di insetti ed erbari riveste, invece, un’intera parete affiancata dalla riproduzione in resina di tre dinosauri argentini. Un lupo delle valli alpine piemontesi fa la guardia al prezioso carico di meraviglie dal mondo naturale. L’allestimento è un piccolo affaccio sulle collezioni storiche scientifiche custodite nella sede storica del MRSN, provenienti dai Musei Universitari torinesi, completate con altri esemplari e campioni, realizzati o acquisiti a partire dagli anni ottanta del Novecento.

 

 

Nelle sale storiche del MSRN, accanto all’elefante indiano Fritz e a all’imponente scheletro di balenottera spiaggiata a Bordighera nel 1844, convivono animali estinti e altri a rischio di estinzione. Lepidotteri, imenotteri e scarabeidi, provenienti da tutto il mondo, fanno parte delle più recenti collezioni entomologiche, arricchendo quelle storiche, tra le quali spicca quella ottocentesca di Massimiliano Spinola.  Gli erbari Abbà, Chartreuse, Sella, la cospicua raccolta di flora del Piemonte rappresentata da spermatofite, pteridofite, briofite e licheni, il ricco erbario di flora mondiale, emergono con il patrimonio conservato nella collezione botanica.

 

Tra gli esemplari della collezione di mineralogia e petrografia, una tra le più prestigiose d’Europa, un cristallo di dolomite dall’eccezionale lucentezza, reperto unico al mondo di altissimo valore mineralogico, e  la meteorite “Motta di Conti” del peso di 6,3 chilogrammiCrani di cervo megacero e di bisonte ritrovati nel 1776, rinoceronti, mastodonti, sirenidi e numerosi cetacei, fossili di invertebrati, oggetti provenienti da campagne di scavo nazionali e internazionali sono solo un piccolo esempio delle straordinarie raccolte paleontologiche.

 

Il patrimonio librario della Biblioteca del Museo, accanto a pubblicazioni moderne a soggetto naturalistico, comprende  un  fondo antico  di  grande  valore,  appartenuto  al marchese  Spinola,  in  cui  sono  presenti volumi,  riviste  e miscellanee,  tra  cui  la  “Description  de l’Egypte”, i memoriali di viaggi di Giovan Battista Ramusio, di Imperiale e di Cook, e la raccolta completa del “Curtis’s Botanical Magazine”.

 

Al Temporary Museum Torino da quasi un anno la collaborazione tra le istituzioni pubbliche e i privati è diventata realtà. La Regione Piemonte e il Gruppo BasicNet lavorano insieme per offrire cultura e approfondire i temi più importanti della società contemporanea. Nello spazio espositivo si assiste anche a un altro incontro, chiave di volta dell’età contemporanea: quello tra Natura e Tecnologia. Il Temporary Museum Torino ospita parte delle ricche collezioni del Museo Regionale di Scienze Naturali assieme a una selezione di vintage computer della collezione di BasicGallery, archivio storico del Gruppo BasicNet. Tra questi, il Santo Graal della Rivoluzione informatica: il celebre Apple-1, primo computer creato da Steve Jobs e Steve Wozniak nel 1976 nell’ormai celebre garage di Palo Alto (California).

E’ caduto l’uomo con la testa spaccata a Porta Nuova

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E’ stato subito ricoverato ed è in prognosi riservata al Cto con un trauma cranico e fratture facciali

 

Migliorate le condizioni del 36enne trovato privo di sensi sui binari della stazione di Porta Nuova. L’uomo è un tossicodipendente e pregiudicato. E’ stato subito ricoverato ed è in prognosi riservata al Cto con un trauma cranico e fratture facciali. La polizia ferroviaria  ha chiarito dalle stesse parole dell’uomo, risvegliatosi, che è caduto dopo essersi drogato.

 

(Foto: il Torinese)