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Stato di emergenza per i comuni alluvionati e arriva il piano del governo

Richiesta la possibilità  per i Comuni alluvionati di non essere vincolati dal patto di stabilità

 

alluvione

 

AGGIORNAMENTO

E’ in arrivo un piano del governo sul rischio idrogeologico. Lo ha annunciato ad Alessandria il sottosegretario Graziano Delrio. “Almeno potremo dire che abbiamo fatto tutto il possibile per proteggere un territorio tanto fragile come il nostro”, ha aggiunto Delrio all’Ansa. Intanto il governo concede ai Comuni danneggiati dal maltempo la dichiarazione di stato di emergenza

 

 

 

Dopo la tregua dei giorni scorsi è ancora pioggia incessante su tutto il  Piemonte. Nel Nord della regione si attende la nuova perturbazione e le province più colpite sono quelle di Biella, Alessandria e Verbania. E’ forte il rischio di  frane, e nel Vco si teme di nuovo per il livello dei  laghi Maggiore e Orta. Nell’Alessandrino si sta ripristinando la viabilità. Nel capoluogo si è intanto svolto l’incontro tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli.

 

Gli amministratori locali hanno chiesto il riconoscimento dello stato d’emergenza, con la possibilità  per i Comuni alluvionati di non essere vincolati dal patto di stabilità. Necessitano fondi per le opere urgenti. “In un mese siamo andati a bagno tre volte”, hanno dichiarato all’Ansa il sindaco di Alessandria e di Novi Ligure, Rita Rossa e Rocchino Muliere.

Disabile taglieggiato: due arrestati

La polizia ha arrestato due pregiudicati  di 21 e 28 anni. Il terzo, italiano come gli altri due, incensurato 50enne, è stato messo all’obbligo di firma

 

POLIZIA CROCETTA

Hanno taglieggiato un disabile con problemi psichici per 7 anni: lo hanno costretto a farsi consegnare denaro, auto e oggetti di valore. Il padre della vittima, li ha denunciati e così la polizia ha arrestato due pregiudicati  di 21 e 28 anni. Il terzo, italiano come gli altri due, incensurato 50enne, è stato messo all’obbligo di firma. Nell’abitazione dei tre uomini è stato trovato materiale legato all’estorsione. La polizia li ritiene responsabili di estorsione aggravata continuata in concorso e di circonvenzione di incapace per il caso del disabile.

 

(foto: il Torinese)

Frejus, ore 11,36: è caduto l’ultimo diaframma del secondo tunnel

frejus1frejus2Allo “storico” momento erano presenti  il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino

 

Abbattuto l’ultimo diaframma della seconda canna del traforo del Frejus. Ora è completato lo scavo della seconda galleria del tunnel autostradale di collegamento tra l’Italia e la  Francia.

 

Il progetto della  galleria di sicurezza parallela al traforo risale a 5 anni fa. Il costo complessivo dell’opera e’  pari a 407, milioni di euro, suddivisi tra i due Paesi. Nel maggio del 1979 era stato fatto cadere l’ultimo diaframma del traforo del Frejus, allora in costruzione.

 

Allo “storico” momento erano presenti  il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, i vertici delle due societa’ concessionarie, la nostra Sitaf e la francese Sftrf.

 

La seconda canna è lunga 12.878 metri, di cui oltre 6 mila sul territorio italiano. Il diametro è di 8 metri e disponedi 34 rifugi e 10 stazioni tecniche e di 9 bypass di cui 5 per la parte italiana che saranno terminati entro i prossimi due anni. Il traffico potrà circolare – o almeno così si prevede –  nel 2019, una volta finita la realizzazione degli impianti di ventilazione, illuminazione e antincendio.

 

(Foto: FMB – il Torinese)

 

Cacciatore d’arte e di emozioni

cacciatore1cacciatore2Ieri come oggi Franco Cacciatore continua a dipingere, vendere e spedire i suoi quadri in tutta Italia, con la particolarità che il laboratorio di un tempo non esiste più, sostituito da una vetrina “virtuale” come quella di Facebook su cui si trova la sua biografia, compresa la formazione artistica ed i riconoscimenti ottenuti nell’arco di una vita estremamente intensa

 

Chi ha avuto la fortuna di conoscere Franco Cacciatore nella sua Ortigia non lo dimentica per il resto della vita. Questo è ciò che è accaduto a me nel 2006 durante una breve vacanza a Siracusa. All’epoca era facile imbattersi in quest’uomo dalle mille risorse artistiche camminando per le strade di Ortigia, attratti dai dipinti esposti fuori dalla sua bottega, il laboratorio in cui dipingeva. La cosa per me insolita era l’uso della carta papiro originale di Siracusa come tela su cui il pittore raffigurava scene di vita quotidiana e scorci della splendida Sicilia. In quella circostanza rimasi affascinata da un dipinto che ritraeva un uomo ed una donna abbracciati nella Ortigia di Levante. Decisi di farmelo inviare a Torino tramite corriere.

 

Ieri come oggi Franco Cacciatore continua a dipingere, vendere e spedire i suoi quadri in tutta Italia, con la particolarità che il laboratorio di un tempo non esiste più, sostituito da una vetrina “virtuale” come quella di Facebook su cui si trova la sua biografia, compresa la formazione artistica ed i riconoscimenti ottenuti nell’arco di una vita estremamente intensa. A gestire la pagina è la nipote Giovanna, disponibile a dare qualsiasi genere di informazione sulle opere. Classe 1933, questo energico pittore siracusano continua a sorprendermi e ad affascinarmi non solo per le doti artistiche, ma soprattutto per la voglia di mettersi in gioco, avvalendosi di strumenti attuali, quali Facebook, per far parlare ancora di sé esponendo opere ricche di pathos, dai tipici contorni siciliani. Non si può non rimanere affascinati da un uomo di talento ed instancabile che tra meno di un mese festeggerà il suo ottantunesimo compleanno. Tanti auguri a Franco Cacciatore, pittore d’altri tempi!

 

Angela Barresi

Italia – Croazia, tre minuti per un pareggio

buffonUna clamorosa papera di Buffon consente alla Croazia un agevole e meritato pareggio

 

Doveva essere la partita che avrebbe potuto e dovuto consentire alla nostra nazionale di effettuare il sorpasso nella classifica del girone per la qualificazione ai prossimi campionati europei ai danni della Croazia. Così non è stato. Anzi, se c’è una squadra che può recriminare sul risultato questa è proprio la compagine dell’Est. Quest’ultima si è dimostrata un’ottima squadra che ci ha messo seriamente in difficoltà non solo fino a quando è rimasto in campo il “faro” del gioco croato, cioè Modric, ma per quasi tutto l’arco dei novanta minuti. Eppure, l’inizio di partita aveva fatto ben sperare, allorquando dopo una prima occasione assai propizia ma non sfruttata a dovere si sbloccava come d’incanto il risultato al quarto d’ora di gioco. Incursione in area di Zaza (futuro bianconero?), palla respinta fuori area e rasoiata a filo d’erba di Candreva che indovinava l’angolino basso a destra del portiere che non poteva nulla contro il tiro assai preciso. Italia 1 Croazia 0.

 

Ma da lì a pochi minuti, per la precisione tre, gli azzurri subivano immediatamente il pareggio della squadra allenata da Kovac. Azione che si sviluppava alla sinistra di Buffon, palla che arrivava al limite dell’area a Perisic, tiro non irresistibile che tagliava l’intera area piccola, transitava sotto la pancia dell’esterrefatto Buffon e finiva la sua corsa in fondo alla rete. Italia 1 Croazia 1. Da lì in avanti, fatto salvo qualche azione di alleggerimento, è stato un monologo croato con salvataggio sulla riga da parte di Ranocchia che ci ha consentito di portare a casa un prezioso pareggio.

 

Di Buffon abbiamo già detto. Che dire degli altri due juventini impegnati nella formazione titolare? Chiellini ha fatto a sportellate per tutto l’incontro con il centravanti dell’Atletico Madrid, Mandzukic, limitandone il raggio d’azione e non rendendolo quasi mai pericoloso, da parte di Marchisio, una prestazione senza infamia e senza lode, se non da evidenziare l’impegno costante a rincorrere gli avversari a centrocampo. Da registrare nel corso dell’incontro, la sospensione per ben due volte della partita, a causa del lancio di razzi scagliati dai tifosi croati, che ancora una volta si sono resi protagonisti di comportamenti anti sportivi.

 

                                                                                                                   Dario Barattin

Spose etniche o Anni Ruggenti?

wedd scarpeLa tendenza nasce da Idea Sposa, la fiera tenutasi al Lingotto di Torino

 

Wedding planner, preparatevi: nel 2015  sarà lo stile etnico a dominare i matrimoni,  affascinato da cultura e colori dell’India. La tendenza nasce da Idea Sposa, la fiera tenutasi al Lingotto di Torino. Protagonista la fantasia, con le nozze ispirate alle favole di Disney o agli Anni ruggenti del Grande Gatsby.

Salva Piemonte, Chiamparino torna da Roma soddisfatto

chiampa scrivaniaREGIONE PALAZZOIl Piemonte ha risparmiato già 100 milioni di euro rispetto al passato e potrà fare affidamento su altri 110 milioni che verranno incamerati grazie all’aumento dell’irpef e del bollo auto

 

 AGGIORNAMENTO

Chiamparino, di ritorno dalla capitale ha detto che l’incontro, seppur interlocutorio è stato positivo.”Nessuno dei nostri temi è stato respinto emi pare che gli sforzi prodotti sia sul piano della riqualificazione del taglio della spesa sia sul piano della rimodulazione fiscale siano stati compresi”.

 

 

Missione (im)possibile per Sergio Chiamparino, accompagnato dal fido Aldo Reschigna, assessore al Bilancio? Oggi pomeriggio a Roma incontrano il ministro dell’Economia Padoan per cercare di convincerlo a intervenire a favore dei conti regionali dissestati. Il governatore dice di non voler chiedere soldi al governo (“non andremo a Roma con il cappello in mano”, aveva dichiarato tempo fa) ma intende dimostrare che la Regione ha preso provvedimenti seri e credibili per tamponare l’emorragia di risorse.

 

Intanto i due rappresentanti regionali dimostreranno al ministro che il Piemonte ha risparmiato già 100 milioni di euro rispetto al passato e potrà fare affidamento su altri 110 milioni che verranno incamerati grazie all’aumento dell’irpef e del bollo auto. Insomma, c’è buona volontà da parte piemontese. In cambio la Regione chiede al governo di dilatare i tempi del rientro dal disavanzo (oggi fissati a tre anni), di mantenere i mutui “preammortati” per due anni e di definire l’impiego dello “sbloccacrediti” (oltre 4 miliardi che rischiano di essere inseriti nel disavanzo dalla Corte dei Conti”.

 

In serata si saprà se il  progetto Salva Piemonte sarà accolto dal governo, dando una boccata d’ossigeno alle casse regionali e un minimo di speranza ai cittadini colpiti dall’aumento delle tasse regionali , definito dal governatore “una scelta obbligata”. Del resto, ha dichiarato Chiamparino alla Stampa: “sapevo che in regione non sarei salito su un calesse dorato. Penso che i piemontesi mi abbiano scelto proprio per questo”.

Forum islamico, sotto la Mole i protagonisti dell’economia

islamA Torino sono circa 80mila le persone di religione islamica, vale a dire più o meno il 10% della popolazione

 

Sono sei i Paesi decisivi per la crescita  dell’economia e della finanza islamica: Qatar, Indonesia, Arabia Saudita, Turchia, Emirati Arabi e Malesia. Paesi destinati a far parte  delle venticinque economie mondiali a crescita rapida. Si stima che  raggiungeranno nel 2018 un Pil di 4.800 miliardi di dollari, avvantaggiati anche da una popolazione giovane di 420 milioni di persone circa, con flussi commerciali pari a 3.600 miliardi di dollari e attività bancarie per 6 mila miliardi. 

 

Come cambiano le cose. I nostri vecchi non lo avrebbero immaginato (e neppure noi, fino a pochi anni fa). A Torino sono circa 80mila le persone di religione islamica, vale a dire più o meno il 10% della popolazione. Il Comune – iniziativa unica al mondo nel suo genere – ha quindi pensato di promuovere il Turin Islamic Economic Forum (TIEF 2014), dedicato alle prospettive commerciali con l’economia islamica ispirata alla Shari’a (legge sacra). Un’economia che, va detto, rappresenta il 15% del Pil mondiale ed è molto attiva in settori tipicamente italiani quali la moda, il food e la cosmetica. 

 

Spiegano in municipio: “L’intermediazione finanziaria, secondo la Shari’a, deve essere legata alla presenza concreta di un’attività reale, indirizzata a finalità precise e il riferimento all’asset e alla condivisione del rischio contraddistinguono l’Islamic finance rispetto all’intermediazione finanziaria convenzionale.Torino, città in costante trasformazione, può assicurare a tutto il mondo finanziario numerose opportunità d’investimento e non intende perdere l’occasione di offrirle anche a un partner così importante, come lo è quello rappresentato dal mondo islamico”.

 

L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Camera di Commercio e l’Università. Saranno in città  i più importanti protagonisti della finanza e dell’economia dei paesi arabo-islamici. L’intento è di fare una panoramica sulla finanza islamica in Europa e sullo sviluppo dell’imprenditoria socialmente responsabile. Il forum si svolgerà sotto la Mole, al centro Torino Incontra di via Nino Costa  lunedì 17 e martedì 18 novembre. Polemiche sono state sollevate dai consiglieri di opposizione in Comune: Ricca (Lega), Magliano (Ncd), Marrone (Fdi) e Tronzano (Forza Italia) hanno sottolineato l’importanza di dedicare iniziative alle realtà produttive torinesi e piemontesi. Ma nel mondo qualcosa è cambiato.

 

(Foto: il Torinese)

Saitta: “Troppe asl in Piemonte”

LETTO OSPEDALEDove ci sono Asl piccole ci sono sprechi

 

Troppe le Asl in Piemonte, ha detto l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta: “sono 19 e sono tante. E dove ci sono Asl piccole ci sono sprechi. Se si facesse l’accorpamento delle Asl sarei felice”. Le dichiarazioni dell’assessore nel corso di una riunione nella sede regionale del Pd a Torino hanno creato malumori sul territorio. In particolare a Susa, sul cui ospedale Saitta ha dichiarato che è una struttura indifendibile. Per Saitta la sanità è in una situazione “drammatica”, ci sono sprechi per 300 milioni e presto “cambierà il rapporto con i direttori delle aziende sanitarie”.

Fabio Lavagno traghetta da Vendola a Renzi

lavagnoEx coordinatore piemontese di Sel era stato anche funzionario del gruppo regionale sino alla sua elezione a parlamentare

 

Da coordinatore piemontese di Sinistra Ecologia Libertà – Sel (ed anche funzionario del gruppo regionale) al Partito Democratico di Matteo Renzi. Così si chiude domani il “viaggio” iniziato qualche mese da dal deputato Fabio Lavagno. Se n’era andato, neppure tanto in sordina, insieme ad altri colleghi e aveva fondato il gruppo parlamentare di Libertà e Diritti – Socialisti Europei che ha fatto da traghetto dalla sponda di Nichi Vendola a quella di Matteo Renzi. Nei giorni scorsi gli aderenti a questa compagine parlamentare erano entrati di fatto a fare parte del gruppo Pd a Montecitorio ed avevano inoltrato domanda di iscrizione ai democratici. Questa è stata accettata e lunedì 17 novembre arriva l’ufficializzazione. Intanto Lavagno, recente firmatario di una proposta di legge per il recupero dalla “damnatio memoriae”  dei militari condannati a morte per diserzione o insubordinazione nella Grande Guerra è stato ospite di Radio Uno su questo argomento.

 

Massimo Iaretti