ilTorinese

Schellino è vicesindaco, sostituisce Montanari

Le tensioni in casa M5S hanno partorito il nuovo vicesindaco che sostituisce da oggi il silurato Montanari, sacrificato dopo le polemiche sul Salone dell’Auto. Si tratta di Sonia Schellino, attuale assessore alle politiche sociali. “Un confronto sereno, si è ricostituito un clima di dialogo”, dice la sindaca  Chiara Appendino, al termine della riunione  con la sua maggioranza. “Lasciamo alle spalle quello che è accaduto – commenta la prima cittadina – abbiamo fatto passi avanti importanti. Lunedì riprendiamo”.

Cesana-Sestriere, mito intramontabile

Si è svolta nelle giornate del 13 e 14 luglio 2019 tra le montagne olimpiche dell’alta Valle di Susa la 38° Cesana-Sestriere – Trofeo Avvocato Giovanni Agnelli, cronoscalata organizzata dall’Automobile Club Torino, valida per il campionato Italiano Velocità in Salita Autostoriche ed Europeo.

Una edizione che ha visto la più alta partecipazione di concorrenti degli ultimi anni: 150 piloti nella gara di velocità e 120 nella Cesana-Sestriere Experience, concorso di eleganza dinamico che da anni vede la partecipazione di automobili di gran valore storico.

La 38° edizione è stata vinta da Stefano Peroni sulla monoposto Martini MK32 con un tempo di 4’50”30, miglior tempo assoluto di questa edizione. Il secondo  e terzo posto sono stati di Uberto Bonucci (4’51”42) e Walter Marelli (4’56”76),  ambedue i piloti alla guida della biposto Osella Sport PA/9 che negli ultimi anni si è imposta in modo tale da arrivare sempre a podio.

La partecipazione del pubblico e dei piloti non è mai cambiata, anzi è sempre stata crescente negli anni come il desiderio dei piloti di mettere sempre più alla prova le proprie capacità, i propri mezzi, i propri riflessi, di portare sempre più al limite le prestazioni delle vetture per cercare ogni anno di segnare un nuovo record di percorso. Questo ha permesso a Stefano Di Fulvio di percorrere il tracciato di 10 km e 400 metri in un tempo record di 4’30”06 segnando un nuovo record durante l’edizione 2016.

Il tracciato di gara si snoda lungo i 10,400 km che uniscono i due comuni montani, ed è sempre lo stesso dalla prima edizione, organizzata dell’Automobile Club Torino, che si svolse il 6 agosto 1961. La corsa venne desiderata dal Presidente dell’Ente Emanuele Nasi e dal Direttore Marcello Farina Sansone in occasione del centenario dell’Unità d’Italia per festeggiare tale ricorrenza con un evento automobilistico che potesse avere richiamo anche all’estero.

Prima della cronoscalata Cesana -Sestriere si è corsa dal 1950 per dieci edizioni consecutive il Rally del Sestriere, la cui undicesima edizione si sarebbe dovuta svolgere nel mese di febbraio 1960, ma che venne annullato poche ore prima della partenza a causa del divieto da parte delle autorità governative di svolgere le prove di velocità.

Arrivederci alla prossima edizione, con la speranza che le condizioni metereologiche e stradali permettano ai piloti di percorrere il tracciato in meno di  4’30”06.

Via D’Amelio, mai dimenticare

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Ricorre quest’anno il 27° anniversario di una delle più meste giornate della storia della nostra Repubblica: la strage di Via D’Amelio, Palermo 19 luglio 1992

Oltre ad essere un esemplare magistrato, Paolo Borsellino era un fermo promotore dell’educazione alla legalità. Sosteneva che solo una rivoluzione culturale potesse sconfiggere il male mafioso e, forse non a caso, tra le sue ultime parole v’è una missiva rivolta ad una scuola come a volerle “passare il testimone” della lotta alla mafia.Scriveva infatti di essere ottimista nel vedere che << verso di essa i giovani, siciliani e no, hanno oggi un’attenzione ben diversa da quella di colpevole indifferenza che io mantenni sino ai quarant’anni. Quando questi giovani saranno adulti avranno più forza di reagire di quanto io e la mia generazione ne abbiamo avuta>>.

La sua visione si fece realtà sin da subito. I funerali vennero trasmessi in tantissime scuole italiane e i quarantenni di oggi ricordano con nitidezza lo sgomento provato nel vedere le immagini della Via D’Amelio in fumo, dei palazzi sventrati, le auto carbonizzate e le bare che, a distanza di meno di due mesi, tornavano alla vista di preadolescenti del tutto ignari delle amarezze di una terra tanto armoniosa e bella. Fu così che quella che ai più sembrava una leggenda si fece d’improvviso materia, dolore, disgusto.

Il Coordinamento Nazionale dei docenti dei diritti umani da anni prosegue nella “staffetta” e mantiene vive le parole di Borsellino nelle aule di tutta Italia raccontando di un impavido servitore dello Stato che, assieme ad un gruppo di amici come gli piaceva definirli, ci ha insegnato che lo Stato siamo noi, che la mafia esiste anche se non si sente e non è un fenomeno territoriale, che per debellarla occorre una sinergia tra tutte le istituzioni dello Stato e la società civile e che la legalità non è solo rispetto della legge ma ligio rigore morale.

L’educazione alla legalità non prescinde dall’insegnamento del diritto o dell’educazione civica in tutte le scuole, quest’ultima purché affidata ai docenti delle discipline giuridiche ed economiche (classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche). Sono questi, infatti, i docenti da tenere in massima considerazione per l’attuazione della rivoluzione culturale e morale promossa da Paolo Borsellino e gli unici idonei ad assicurare un approccio approfondito alla tematica, anche attraverso l’interpretazione dei codici e delle leggi.Tuttavia, in controtendenza all’aumento degli indici di criminalità diffusa, non si registra ancora alcun incremento della didattica in tal senso e la classe di concorso A046 continua ad essere in esubero nazionale, con un sostanziale stallo delle mobilità e delle immissioni in ruolo.

Nell’ottica di potenziare l’effettiva educazione alla legalità, il CNDDU rinnova la proposta di introdurre l’insegnamento del diritto e/o dell’educazione educazione civica in tutte le scuole secondarie del primo e secondo ciclo affidandone l’insegnamento ai docenti delle discipline giuridiche ed economiche, accompagnata da una più appropriata regolamentazione della classe di concorso e la valorizzazione delle migliaia di docenti italiani che si sono formati, o si stanno formando, per accedere al ruolo della classe di concorso A046.
Ci teniamo inoltre a ricordare che quel pomeriggio di luglio, assieme a Paolo Borsellino, entrarono nell’eterna memoria degli italiani anche i compo

nenti della sua scorta: gli agenti Catalano, Cosina, Loi, Traina e Li Muli. Tra di loro una donna, Emanuela Loi, la prima poliziotta a prendere parte ad una scorta e la prima a morire in servizio. Fu una ragazza esemplare per coraggio e dedizione al lavoro che, nonostante la sua giovane età, divenne ispiratrice di una nuova coscienza di genere per un ruolo attivo delle donne nella pubblica sicurezza e nella lotta alla mafia.
Il CNDDU propone l’ingresso delle associazioni impegnate nella lotta alla mafia e delle forze dell’ordine nella “Rete di Polo” affinché nelle scuole si possa approfondire la conoscenza della vita degli agenti della scorta che, al pari del magistrato protetto, si sono impegnati in prima linea nella concreta lotta alla criminalità.

 

Prof.ssa Veronica Radici
Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

Il turismo di qualità si riconosce dalla bandiera arancione

Si è rinnovata con la VII edizione di Bandiere arancioni in Piemonte la collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione e il Touring Club Italiano

L’iniziativa è stata presentata in Regione dall’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio: “La strada che porta alla certificazione di comune Bandiera Arancione del Touring Club Italiano è un percorso di crescita e miglioramento fondamentale per i tanti e bellissimi piccoli borghi del nostro territorio. La Regione Piemonte sostiene questa iniziativa con forza ed entusiasmo, per permettere ad un numero sempre maggiore di comuni di entrare in questo circuito virtuoso, fregiandosi di una certificazione prestigiosa e per consentire a molti altri di avviare un percorso di analisi e miglioramento della propria offerta turistica”. Alla presentazione dell’ edizione di in Piemonte, l’assessore @vittoriapoggio ha spiegato che è importante continuare a sostenere l’iniziativa del @touring per far conoscere borghi meravigliosi con potenzialità turistiche ma anche con criticità da migliorare. Regione Piemonte e Touring Club Italiano condividono da 13 anni un percorso di valorizzazione dei centri minori piemontesi che si struttura nell’offrire al turista un’esperienza autentica e di qualità. Il marchio è anche uno strumento qualificante di valorizzazione del territorio e un elemento distintivo agli occhi dei turisti. Oggi i Comuni certificati sono 241 distribuiti in tutta Italia. Ideata nel 1998, la Bandiera arancione è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale del Turismo come unica esperienza italiana di successo nel campo del turismo sostenibile (www.bandierearancioni.it). I Comuni piemontesi con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti sono stati invitati a presentare la propria candidatura alla Bandiera arancione entro il 30 agosto. Le località saranno sottoposte all’analisi del Touring Club Italiano attraverso l’applicazione del Modello di Analisi Territoriale, che prevede una valutazione della qualità del territorio e dei servizi turistici, e che permette di elaborare dei Piani di miglioramento in un’ottica di sviluppo turistico sostenibile. Al termine del percorso di valutazione il marchio Bandiera arancione sarà assegnato ai Comuni che risulteranno in linea con gli standard di qualità turistica e ambientale Touring. La collaborazione tra Regione Piemonte e Touring Club Italiano ha portato all’analisi di circa 300 Comuni e alla certificazione di 31 località, facendo del Piemonte la seconda regione più “arancione” d’Italia: 3 in provincia di Vercelli, 4 in provincia di Torino, 11 nel Cuneese, 7 nel Verbano Cusio Ossola, 2 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Novara e 1 Comune a testa per le province di Biella e Asti.

Rifiuti porta a porta per altri 115mila torinesi

Entro la fine del 2019 

Al 30 aprile 2019 sono 513.912 gli abitanti di Torino raggiunti dal servizio di raccolta dei rifiuti “porta a porta” ed entro la fine dell’anno se ne aggiungeranno altri 115.390 (84.361 sono già nella fase di attivazione del servizio, 31.029 lo avranno entro il secondo trimestre del 2019), arrivando così a 629.302 torinesi entro la fine del 2019.

Lo hanno annunciato i rappresentanti di Amiat, duranti i lavori della VI Commissione, presieduta da Federico Mensio.

“Il progetto di estensione della raccolta rifiuti porta a porta va avanti – ha dichiarato Mensio – e da qui alla fine del mandato consiliare tutta la Città sarà coperta dal servizio, raggiungendo le performance previste dalla normativa nazionale. Ringraziamo Amiat per la collaborazione e per aver raccolto suggerimenti e osservazioni da parte di commissari consiliari e cittadini”.

Tra i nuovi quartieri che usufruiranno del porta a porta ci sono Santa Rita e Aurora. C’è anche la zona di corso Traiano, nel quadrilatero tra i corsi Traiano, Unione Sovietica, Croce e via Onorato Vigliani, dove è in corso una sperimentazione che ha previsto l’installazione di 29 ecoisole con apertura gestita da una tessera elettronica (consentendo così di controllare la quantità di rifiuti indifferenziati gettati da ogni singolo utente e, in futuro, di calibrare anche l’importo della tassa rifiuti in base all’effettivo conferimento degli stessi), in grado di servire 8mila abitanti, in una zona densamente popolata, caratterizzata da un’edilizia fortemente verticale.

I mondiali antirazzisti

Domenica 21 Luglio, dalle ore 15 alle ore 19,
presso lo Stadio Primo Nebiolo, parco Ruffini,
avranno luogo le finali di Balon Mundial 2019,
la Coppa del Mondo delle Comunità Migranti
più partecipata d’Europa: 32 squadre maschili
e 8 squadre femminili in rappresentanza di 32
comunità migranti.

Per il tredicesimo anno consecutivo la Coppa
del Mondo delle Comunità Migranti vede la
partecipazione attiva delle comunità residenti in Torino. Questo spazio e questo evento
condiviso permettono ai cittadini torinesi di
origini anche lontane di riunirsi e confrontarsi,
costruire e rafforzare relazioni interpersonali e associative.
Le comunità sono protagoniste non solo sul campo durante il torneo, ma per tutto l’anno, anche
grazie al supporto costante di A.S.D Balon Mundial Onlus, autonome nella formazione della propria
squadra, nell’organizzazione del team di atlete e atleti e nella ricerca attiva di partners commerciali
e non. Sono inoltre tantissimi i giocatori che partecipano tutto l’anno al campionato di calcio uisp in
diverse squadre e formazioni – Balon Mundial – La coppa del mondo delle comunità migranti, è un
evento gratuito per tutti i partecipanti, realizzato con uisp, è un momento fondamentale per le reti che
spontaneamente nascono, favorisce la coesione sociale e la conoscenza interculturale, crea integrazione

coinvolgendo più di 1000 atlete e atleti, più di 1000 persone tra pubblico, staff e volontari.
Lo slogan di quest’anno, “In campo le porte sono aperte per tutti e tutte”, è stato pronunciato da un

allenatore di Football Communities, il torneo
di qualificazione a Balon Mundial riservato ai
progetti di accoglienza torinesi appena concluso, che esemplifica bene la posizione, di
A.S.D Balon Mundial Onlus, dei partecipanti e
dei tifosi del torneo.
Quest’anno infatti A.S.D Balon Mundial Onlus
ha deciso di includere nella Coppa del Mondo
delle Comunità Migranti anche 3 squadre nate
nei progetti di accoglienza della provincia
torinese. Progettualità che, grazie alle recenti
leggi in materia, hanno visto ridursi in maniera
significativa il sostegno economico e gli spazi
dove mettere in atto strategie di integrazione.
Siamo orgogliosi di avere al nostro fianco, per
il secondo anno consecutivo, il Museo Egizio.
La Presidente Evelina Christillin consegnerà
i premi alle squadre vincitrici il giorno 21 alle ore 18, alla conclusione della tredicesima edizione di
Balon Mundial 2019. Balon Mundial 2019 ha il Patrocinio di Regione Piemonte, Comune di Torino,
Circoscrizione 7, F.A.R.E. Network, UNHCR e StreetFootballWorld.

La democrazia si costruisce attraverso la partecipazione e l’impegno di tutte e tutti. Nello sport come
luogo aggregativo, nella cultura un esempio di come il dialogo sia capace di creare bellezza e pace e
nell’aggregazione tra idee diverse l’humus per la crescita democratica della società.

Calendario delle finali
Domenica 21 Luglio
Finale Femminile 3°/4° posto – 15,00 | Finale Femminile 1°/2° posto – 16,00 | Finale Maschile 3°/4° posto – 17,00
Finale Maschile 1°/2° posto – 19,00
Stadio Primo Nebiolo – parco Ruffin

Morti due giovani torinesi: investiti mentre cambiavano pneumatico

L’incidente è avvenuto lungo la superstrada 450, tra Lazise e Calmasino, nel Veronese. Due giovani torinesi  sono stati investiti da un’auto una volta scesi dalla loro vettura, sul ciglio della strada, a causa di  un guasto. Un ragazzo è morto sul colpo, l’altro durante le fasi di soccorso del 118 giunto con l’elicottero. Erano in compagnia di un amico, ed erano scesi dalla loro auto per sostituire una gomma.

Allasia: “Codice rosso a difesa delle donne”

“Ritengo che lo Stato abbia fatto un importante passo avanti a difesa delle donne che hanno subito violenza domestica e di genere”. Così Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale, ha commentato l’approvazione al Senato del Ddl “Codice rosso”.

“È importante che l’iter giudiziario sia più breve a tutela delle vittime e l’inasprimento delle pene per i reati di violenza sessuale e stalking è un segnale politico e culturale ormai necessario. Allo stesso tempo l’introduzione di nuovi reati, quali il revenge porn e lo sfregio del volto, rappresentano un’azione legislativa concreta a tutela delle donne. Il provvedimento risponde a un problema reale, di grande attualità, che va però contrastato anche prevenendo gli atteggiamenti violenti e discriminatori. Consapevole di questa “emergenza” culturale ed educativa il Consiglio regionale si è già da tempo fatto promotore di alcune campagne sociali  e iniziative sul tema, attraverso gli hashtag #nemmenoconunfiore, #uomoimparaperdere e #nonsologgi. In questa nuova legislatura l’istituzione continuerà a dare il proprio contributo in tale direzione allo scopo di sensibilizzare tutti, ma soprattutto i giovani, affinché imparino che la violenza è sempre la scelta sbagliata e capiscano l’importanza di un linguaggio e soprattutto di modalità di relazione con l’altro incentrate sul rispetto e non sul sopruso”.

 

Il procuratore della Corte dei Conti in visita alla GdF

Oggi il nuovo Procuratore Regionale della Corte dei Conti per i l Piemonte, Dott. Quirino Lorelli , si è recato in visita al Comando Regionale Piemonte della Guardia di Finanza, presso la Caserma “Emanuele  Filiberto di Savoia Duca d’Aosta ” d i Tor ino, Corso IV Novembre 40, ove è stato accolto dal Comandante Regionale, Generale di Divisione Giuseppe Grassi .

 

Nel l’occasione, il Dott. Lorelli ha formulato parole di vivo apprezzamento per le attività di servizio che la Guardia di Finanza svolge in Piemonte, in particolare a tutela della finanza pubblica.

 

Espressioni preziose ed incentivanti per tutti i finanzieri piemontesi , chiamati ad approfondire quotidianamente anche le complesse tematiche afferenti la tutela della finanza pubblica, al fine di poter corrispondere prontamente e in maniera adeguata alle esigenze manifestate dalla Magistratura Contabile.

Polo strategico nazionale, c’è il Csi

Il data center del CSI è stato ufficialmente dichiarato da AgID candidabile all’utilizzo da parte di un Polo Strategico Nazionale (PSN). La conferma è arrivata direttamente dall’Agenzia per l’Italia Digitale, che ha concluso la prima fase di analisi delle risposte pervenute al sondaggio lanciato nel 2018 e indirizzato a tutte quelle realtà pubbliche in possesso di un proprio data center.

Ma cosa significa esattamente e cosa cambierà per il CSI? “Si tratta di un primo riconoscimento molto importante – spiega Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI – perché abbiamo superato il primo vero esame verso quel titolo che ci darebbe la possibilità di rivestire un ruolo di primo piano a livello nazionale”. L’iniziativa rientra infatti in pieno all’interno del “Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione”, lanciato da AgID per cambiare il volto del Paese e favorire la trasformazione digitale dell’Italia: dalla PA ai cittadini, dalle imprese al mondo della ricerca.

Uno dei punti previsti dal Piano riguarda proprio quello della centralizzazione dei data center pubblici, che punta sull’individuazione di alcune infrastrutture utilizzabili da un Polo Strategico Nazionale che servirà tutte le realtà pubbliche italiane, con una razionalizzazione delle risorse e risparmi sulla spesa pubblica stimati in circa 2 miliardi di euro all’anno.

“Si capisce quindi – continua Pietro Pacini – come questa candidatura rappresenti un passo avanti decisivo nel nostro percorso di crescita aziendale. Siamo entrati a far parte, infatti, di un primo gruppo ristretto di strutture potenzialmente adatte al ruolo. Anche se ora inizierà la fase più impegnativa, perché dovremo dimostrare coi fatti di meritarci questa possibilità. Per il CSI, che ha intrapreso un grande progetto di riorganizzazione e rilancio, si tratterebbe di un traguardo fondamentale, che andrebbe naturalmente ad aggiungersi a quello già ottenuto con la nomina a Cloud Servici Provider dello scorso marzo”.

Inizia adesso una nuova fase del processo di selezione, che porterà in autunno a percorsi di verifica che AgID effettuerà con audit mirati nelle realtà candidate. Fino ad arrivare alle nomine definitive delle infrastrutture che diventeranno il cuore dell’Italia digitale.

“Siamo orgogliosi per la candidatura del CSI quale Polo Strategico Nazionale”, commenta Matteo Marnati, Assessore all’Innovazione della Regione Piemonte. “Si consolida infatti l’impressione positiva maturata fin dai primi contatti della nostra Giunta con l’azienda. Inutile dire che, se confermato, questo risultato rappresenterebbe un grande valore per il Piemonte e per le sue capacità, posizionando una realtà pubblica regionale come il CSI fra i principali attori dell’innovazione a livello nazionale. Senza dimenticare che la realizzazione dei Polo Strategico ci permetterà di ridurre gli sprechi e di capitalizzare gli investimenti, liberando risorse cruciali che potranno essere ottimizzate per migliorare i servizi informatici dedicati ai cittadini e alle imprese, in modo da semplificare il loro lavoro e la loro vita quotidiana”.

Molto positivo anche il commento di Paola Pisano, Assessora all’Innovazione della Città di Torino: “Sono lieta di apprendere la notizia, il team di Pietro Pacini si è da sempre distinto e questa candidatura ne è la prova. Questo momento rappresenta sicuramente un importante passo avanti per il CSI Piemonte e per la Città di Torino. La crescita e l’integrazione della digitalizzazione nella PA è sempre stata rappresentata dalla collaborazione delle nostre due entità, la crescita di una comporta un supporto per tutto l’ecosistema della macchina della digitalizzazione, siamo quindi molto lieti di questa possibilità”.