ilTorinese

Così finisce l’estate

Maltempo su Torino e sul Piemonte, con grandinate e forti raffiche di vento e piogge estese, da venerdì, in quantità superiori ai 50 mm. Le temperature sono in netto calo: massime a 16-19 gradi in pianura e bassa collina, zero gradi a quota 3000. Clima fresco domenica, la quota neve scenderà a 2000-2400 metri.  Smi (Società Meteorologica Italiana) prevede che la fase di calma anticiclonica si stia esaurendo. I rovesci e i temporali partono  dalle zone montane, in estensione a pianure e colline a cominciare da Cuneese, Torinese e Biellese. Possibili nubifragi con locali grandinate specialmente tra Cuneese e Torinese

Il treno parte e una bimba resta a terra. La polizia la riaffida alla mamma

Nei giorni scorsi, la mamma di una bambina minorenne di 6 anni aveva momentaneamente lasciato la piccola sulla banchina mentre si accingeva a caricare le numerose valigie sul treno; mentre era intenta ad effettuare tale operazione le porte del treno si richiudevano e la bambina restava da sola.

Sono stati attimi di panico, ma il pianto disperato della minore attirava l’attenzione di una pattuglia della Polizia Ferroviaria giunta in pochi attimi .

La minore, in forte stato di agitazione, veniva immediatamente rassicurata ed accolta dagli operatori e portata negli uffici della Polizia Ferroviaria di Porta Susa; è stata intrattenuta dagli agenti fino al ritorno della madre alla quale la stessa è stata riaffidata.

Una distrazione che ha procurato un grande spavento ma che fortunatamente ha avuto un esito felice senza gravi conseguenze, né per la piccola né per la famiglia.

Scuola in ospedale e istruzione domiciliare

Le nuove Linee di indirizzo nazionali del Miur per la formazione e l’istruzione dei giovani pazienti con gravi problemi di salute

 

Ogni scuola sarà tenuta a realizzare una didattica inclusiva per gli alunni ricoverati ed a garantire l’insegnamento domiciliare ai propri alunni malati, quando le assenze superano i trenta giorni per motivi di salute. Una vera e propria rivoluzione per la scuola italiana, delineata nelle nuove Linee di indirizzo nazionali del Miur per la scuola in ospedale e l’istruzione a domicilio, firmate dall’ex Ministro Bussetti in accordo con il Ministero della Salute.

In Piemonte, grazie ad un Piano di formazione organico, ideato dalla Direzione Generale per lo Studente del Miur e sostenuto dalla Rete nazionale delle scuole polo regionali e dagli Uffici scolastici regionali, si promuove la formazione degli insegnanti ospedalieri e domiciliari. Anche la Regione mira a garantire interventi di istruzione ai piccoli e giovani pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere piemontesi, oltre che presso l’ospedale Regina Margherita di Torino, finora capofila ed esempio di eccellenza in tale campo.

 

Queste sono le novità che verranno presentate in anteprima venerdì 6 settembre dalle 10,30 alle ore 20, presso l’Istituto “Amedeo Peyron” di Torino (via Ventimiglia 128), dove si svolgerà il primo Convegno nazionale sulla scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare dal titolo “I nuovi luoghi delle cure: scuola in ospedale e istruzione domiciliare”, organizzato dalla Scuola Polo “Amedeo Peyron” di Torino, capofila della Rete nazionale per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare, con il Miur, l’Ufficio scolastico regionale del Piemonte e l’Università di Torino, la Città della Salute e della Scienza di Torino e la Regione Piemonte.

 

Al Convegno, durante il quale verranno presentate le nuove Linee di indirizzo nazionali per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare (con importanti novità e responsabilità per le scuole e per la tutela dei minori), si sono iscritti oltre 300 dirigenti e docenti da tutt’Italia.

 

Nella città in cui tre anni fa è nato il primo Master nazionale universitario per la preparazione dei docenti ospedalieri e domiciliari, diretto dal professor Stefano Geuna, nuovo Rettore dal 1° ottobre, il Convegno rappresenterà non solo un’occasione formativa, incentrata sulle migliori prassi didattiche ed educative, utili ad aggiornare gli interventi della didattica ospedaliera e ad innovare gli ambienti di apprendimento ‘ibridi’, traghettando l’esperienza delle “extended classroom” alle classi tradizionali, ancorate a vecchi schemi d’insegnamento – apprendimento. Sarà anche l’occasione per affrontare finalmente tematiche urgenti: il reclutamento e la formazione specialistica degli insegnanti ospedalieri e domiciliari, poiché sono appena mille in Italia a prendersi in carico di circa 75 mila studenti ricoverati ogni anno: un forte disequilibrio, ancor più pesante in rapporto alla preparazione non specifica dei docenti ospedalieri, impegnati in un compito educativo di altissimo livello quanto arduo dal punto di vista umano e didattico, in un contesto a fortissima densità relazionale e comunicativa (in Piemonte, 60 docenti fanno lezione a circa 3 mila ragazzi ricoverati ogni anno nei presìdi pediatrici più grandi, quali l’ospedale Regina Margherita di Torino). Ed ancora, si approfondiranno aspetti legati al fabbisogno formativo dei bambini malati, al ruolo delle scuole polo regionali ed alle strategie delle reti territoriali. Come dovrebbe cambiare il Servizio e mutare l’intervento del docente ospedaliero, oltre che la presa in carico realizzata dalla sezione ospedaliera? La scuola ospedaliera, che ha raggiunto livelli di eccellenza, ‘fuori dalla scuola’ (perché costretta in contesti di cura, ospedalieri o domiciliari) dovrebbe imparare a realizzare azioni ancor più inclusive, integrate col territorio, a sostegno delle altre scuole, costruendo alleanze reali tra docenti ospedalieri e docenti delle classi di appartenenza, per contesti educativi allargati e molteplici, diversificati, contesti di cura educativa.

Infine i relatori discuteranno di quali interventi sia necessario avviare relativamente alla programmazione ed alla gestione del servizio, viste le emergenze educative dei territori. I docenti chiederanno anche un miglior coinvolgimento della Scuola in ospedale nella progettazione degli spazi riservati alle aule didattiche interne ai Presìdi ospedalieri e di lavorare ad una forte qualità degli ambienti di apprendimento, fondamentali per la riuscita degli interventi didattici, poiché anche gli ambienti ospedalieri dovrebbero essere spazi “pedagogicamente ben fatti”.

 

Autonomia, le nuove richieste del Piemonte

DA PALAZZO LASCARIS

Alla richiesta di autonomia differenziata della Regione Piemonte sono state aggiunte nuove materie: commercio estero, ricerca scientifica, tecnologica e sostegno all’innovazione, organizzazione dei giudici di pace, protezione della fauna e caccia, sport, comunicazione, casse di risparmio rurali e credito regionale, energia, sicurezza alimentare, sviluppo e promozione delle aree montane.

L’elenco delle nuove materie richieste è stato illustrato dal presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio, nel corso della riunione della prima Commissione presieduta da Carlo Riva Vercellotti, che nel suo intervento ha richiamato il concetto di autonomia e responsabilità come linea guida del dibattito.

Il gruppo Pd, intervenuto con Domenico Ravetti e Maurizio Marello, ha offerto la disponibilità a dare delega al presidente della Giunta per la discussione ai tavoli governativi sulle otto materie già deliberate nella precedente legislatura ma con un atteggiamento di apertura per valutare gli ampliamenti proposti dall’Esecutivo. Si auspica un esame in tempi rapidi, mentre viene negata la disponibilità alla proposta di istituire una commissione permanente ad hoc sui problemi dell’autonomia che comporterebbe modifiche regolamentari. È stata evidenziata anche la necessità di un rilancio del dibattito federalista sui vari livello di governo.

Il gruppo M5s, intervenuto con Francesca Frediani, ha dichiarato di voler offrire la stessa disponibilità data nella scorsa legislatura sul tema dell’autonomia: un atteggiamento attivo, propositivo e critico allo scopo di migliorare la vita dei piemontesi, delle aziende, dei giovani con particolare riguardo per i temi della scuola e dell’istruzione.

La maggioranza ha appoggiato con decisione il lavoro della Giunta regionale con gli interventi di Alberto PreioniRiccardo Lanzo (Lega) e Maurizio Marrone (Fdi). Pur ammettendo l’utilità del lavoro predisposto nella precedente legislatura, è stato rivendicato un ampliamento delle funzioni richieste di grande utilità per il territorio Sottolineata l’esigenza di portare il Piemonte al tavolo della trattativa a fianco di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Anche il tema del residuo fiscale del Piemonte di circa 10 miliardi è stato richiamato come un dato significativo della situazione piemontese.

Le materie già richieste dalla giunta Chiamparino e confermate nel documento Cirio, sono: governo del territorio e beni paesaggistici e culturali; protezione civile e infrastrutture; tutela del lavoro, istruzione tecnica e professionale, istruzione e formazione professionale e istruzione universitaria; politiche sanitarie; coordinamento della finanza pubblica; ambiente; previdenza complementare e integrativa finalizzata alla non autosufficienza; rapporti internazionali e con l’Unione europea.

 

ab – www.cr.piemonte.it

C’era una volta Pinocchio

Al Centro Ceramico Fornace Pagliero (fraz. Spineto di Castellamonte)

Dal 7 settembre al 6 ottobre

Verrà inaugurata il 7 settembre, alle 11, e resterà visitabile fino al 6 ottobre, presso la sede dell’Associazione Museo Centro Ceramico Fornace Pagliero, in frazione Spineto n°61, a Castellamonte (To), la rassegna “C’era una volta Pinocchio”, una serie di iniziative artistiche da non perdere.

Una parte degli spazi presso l’antico sito di lavorazione della locale terra rossa ospiterà alcuni fregi creati dall’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte a cui si affiancheranno le progettazioni grafiche degli architetti Paolo Recco e Bruno Nigra.   Interessanti le ipotesi di inserimento dei medesimi su edifici castellamontesi. Sono previste due conferenze domenicali in date e orari da definire: una tenuta dagli architetti e dedicata alla contemporaneità e l’altra, condotta dall’artista Maurizio Bertondatto, riguardante l’aspetto storico del fregio.

Alcuni artisti esporranno le loro opere presso gli spazi del Centro. Maria Teresa Rosa proporrà la sua recente collezione dal titolo “Il bianco e la luce”. Brenno Pesci sarà presente con “Sculture”. Giovanni Matano esporrà le sculture della serie “Artefizi” presso il giardino della fornace. La collettiva “Rebus Naturae” metterà armonicamente a confronto stili e proposte di un gruppo di artisti della ceramica di diversa origine e formazione.

A caratterizzare il periodo espositivo, tuttavia, saranno le opere dedicate alla storia ed ai personaggi di “Pinocchio”.   Nata dalla collaborazione tra l’Associazione Centro Ceramico e l’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte, la collettiva vedrà esposte circa venti opere a tema affiancate dai capolavori di artisti non appartenenti alle associazioni ma che hanno voluto comunque prendere parte a questo interessante progetto che unisce arte, letteratura e, soprattutto, fantasia!

Il momento clou della manifestazione avrà luogo il 29 settembre quando l’Associazione Culturale Itinerarte, proveniente da Viareggio, nota a livello internazionale per la bellezza dei costumi e le straordinarie scenografie e sceneggiature dedicate alla storia di Pinocchio, proporrà, per l’intero pomeriggio,   uno spettacolo da non perdere con i maggiori personaggi della storia: Pinocchio, il Grillo Parlante, la Fata Turchina, Geppetto e molti altri…

Durante il pomeriggio verrà proposta la nota versione cinematografica di Luigi Comencini e alcuni strumenti eseguiranno le musiche più famose.

Un evento imperdibile, dedicato ad adulti e bambini per far tornare piccoli i primi e per far conoscere questa storia indimenticabile alle nuove generazioni.

L’allestimento resterà visitabile fino al 6 ottobre venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19. Per informazioni contattare il numero 0124.582642. Il costo del biglietto d’ingresso è di 3 euro. Gratuito per gli abbonati di Torino Musei e del Touring Club.

Scirea “Libero e Gentiluomo”

Riceviamo e pubblichiamo
 L’Ussi con i giornalisti piemontesi ricorda Gaetano Scirea nel trentennale della sua scomparsa
Venerdì 6 settembre alle ore 17,30, presso il Circolo della Stampa di Torino (Palazzo Ceriana Mayneri) in Corso Stati Uniti 27, si svolgerà un incontro per ricordare il grande campione e uomo esemplare.
Sono invitati tutti i giornalisti specializzati della nostra Regione e gli appassionati. La stampa subalpina si stringe ancora intorno a Mariella e Riccardo Scirea per ricordare la dimensione eccezionale del calciatore e il valore dell’uomo.
Gaetano Scirea trent’anni fa, su un’autostrada polacca, perdeva la vita in un incidente d’auto. Il calcio italiano salutava suo malgrado uno degli uomini più amati e universalmente apprezzati della sua storia. Gaetano Scirea, leader e capitano della Juventus di Trapattoni.
Dopo tre decenni, la figura del campione del mondo 1982 è sempre viva nella memoria di chi lo ha visto giocare, ma anche nel cuore delle giovani generazioni.
Tra i numerosi amici e colleghi che lo ricorderanno, moderati dal presidente dell’Ussi subalpino Federico Calcagno, con la signora Mariella Scirea, ci saranno  per la Juventus Fc Gianluca Pessotto e il direttore comunicazione Claudio Albanese,  il direttore di Tuttosport Xavier Jacobelli, i giornalisti Piero Bianco ex capo ufficio stampa della Juve, Gian Paolo Ormezzano, Cesare Castellotti,e Toto Lo Presti tra gli ex  calciatori Claudio Sala e gli ex compagni di squadra Giuseppe Furino, Roberto Bettega e Domenico Marocchino.
Sarà proiettato un video con immagini del campione della Juventus e della nazionale, esposte alcune fotografie memorabili di Salvatore Giglio e Giuseppe Fulcheri canterà la canzone dedicata a Gaetano Scirea.

Con il grattacielo la Regione risparmierà

A Palazzo Lascaris in prima Commissione, l’assessore al patrimonio Andrea Tronzano ha riferito che “Il rapporto costi-benefici del Palazzo unico della Regione è positivo”. Secondo i calcoli degli uffici regionali, la differenza tra i costi complessivi del nuovo edificio e i risparmi provenienti dai canoni di locazione e di gestione degli edifici in affitto, insieme ai proventi delle alienazioni degli edifici di proprietà liberati, porta a un risultato positivo di 113,5 milioni di euro sui 20 anni, 5,67 milioni se si considera il dato annuale. “Era l’obbiettivo per cui si sta costruendo il Palazzo”, ha precisato Tronzano.

Secondo l’assessore il piano bonifiche nell’area della nuova costruzione – partito da uno “scenario catastrofico” – si sta attuando con ottimi risultati: i limiti degli inquinanti sono già sotto la soglia fissata dalla legge, tanto da aver richiesto un aggiornamento dello stesso piano. Finora per le bonifiche sono stati spesi 16 milioni di euro, 4 in più di quanto messo a bilancio.

Per il consigliere Giorgio Bertola (M5S) i costi del Palazzo unico non possono essere ancora definiti con precisione, tenendo conto anche delle pesanti riserve presentate dalle ditte che lo costruiscono.

Maurizio Marello (PD) ha sostenuto che indubbiamente la situazione è complessa, ma è in movimento e si intravede il completamento di un’opera che porterà con sé dei benefici.

Il consigliere Alberto Preioni (Lega) ha ribadito il sostegno del suo partito all’operato dell’assessore Tronzano, auspicando che si giunga finalmente alla fine di una  vicenda che va avanti da troppi anni.

Sul piano delle alienazioni, l’assessore Tronzano ha confermato che l’edificio di piazza Castello è ancora nel piano, anche se sulla sua vendita è in corso una riflessione.

Rispondendo infine a una sollecitazione del presidente della prima Commissione Carlo Riva Vercellotti, l’assessore ha comunicato che sono stati finora impegnati 64 milioni dei 65,7 messi a disposizione per il 2019 dal governo attraverso la legge di stabilità, in investimenti in diversi settori tra cui il dissesto idrogeologico, la sanità, i trasporti, il sostegno alle imprese, la ricerca e l’innovazione.

Controlli a San Salvario: chiuso un locale

OLTRE 44000 EURO DI SANZIONI

 

Ieri sera, poliziotti del Commissariato Barriera Nizza, insieme ad equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”, a personale della Polizia Municipale Sezione 8 San Salvario e dell’ASL S.I.A.N., nell’ambito dei controlli ad “alto impatto”, hanno controllato diversi esercizi pubblici.

In una gastronomia di via Sant’Anselmo, sono state riscontrate diverse violazioni amministrative che hanno portato la Polizia Municipale a sanzionare l’esercente per 11700 euro.

La titolare di un locale di via Nizza, invece, è stata denunciata in stato di libertà per la cattiva conservazione degli alimenti trovati in cucina e nel deposito adiacente. Nei congelatori erano presenti diverse confezioni di carne delle quali non è stato possibile verificare né la tipologia del prodotto né la provenienza. Inoltre, questi prodotti erano contenuti in buste non alimentari oppure aperti ed esposti al contatto con le pareti del congelatore e ricoperti di ghiaccio. Alcuni di questi alimenti, privi di involucro, erano a contatto tra di loro con l’impossibilità di stabilirne la tipologia. Complessivamente sono stati sequestrati più di 30 chili di prodotti alimentari di origine animale e vegetale. La Polizia Municipale, inoltre, ha riscontrato diverse violazioni amministrative, sanzionando la titolare per quasi 23000 euro. Quest’ultima è stata anche denunciata in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Durante il controllo, la donna, una cittadina cinese, ha spintonato più volte gli operatori colpendo al petto con un calcio uno di questi e provocando lesioni guaribili in tre giorni. Infine, personale, dell’ASL S.I.A.N. riscontrando numerose irregolarità igienico sanitarie non sanabili e vista la diffusa sporcizia accumulate nel tempo nel locale cucina ha intimato l’immediata chiusura dell’attività fino al completo ripristino degli ambienti.

Nel seguito dell’attività, personale della Polizia Municipale ha sanzionato per diverse violazioni altri due locali, uno ubicato in via Monti e l’altro in via Madama Cristina. Il primo è stato sanzionato per quasi 7500 euro, il secondo per più di 2100 euro. Dai controlli esperiti in un quinto esercizio, anch’esso ubicato in via Madama Cristina, non sono emerse irregolarità.

A Torino il record della cassa integrazione

Nei primi sette mesi dell’anno, in Piemonte sono state richieste 16.746.890 ore di cassa integrazione, – 4% rispetto allo stesso  periodo del 2018 (-4% ordinaria, -4% straordinaria, -69,5% deroga). In Italia, sono state autorizzate 163.013.587 ore, con un incremento del 18,1%. I dati della  UIL Nazionale evidenziano che nei primi sette mesi dell’anno, la media mensile dei lavoratori piemontesi tutelati è stata di 14.073, in diminuzione di 587 unità rispetto al periodo gennaio-luglio 2018. Il segretario generale Uil Piemonte Gianni Cortese: “I dati delle richieste di cassa integrazione in Italia, nei primi sette mesi dell’anno, confermano le difficoltà del Piemonte e, in particolare, di Torino che  si colloca al primo posto in Italia davanti a Roma e Napoli, con 11.549.211 ore richieste e un incremento sul 2018 del 17%”.

 

LE PROVINCE PIEMONTESI

Biella +123,9%, Novara +22,9%, Torino +17%, Alessandria -11,3%, Vercelli -37,7%, Cuneo -53,7%, Asti -65%, Verbania -77,3%. Torino, con 11.549.211 ore, è la provincia più cassaintegrata d’Italia, davanti a Roma e Napoli.

 

SETTORI PRODUTTIVI

In Piemonte questa la variazione percentuale delle ore di cassa integrazione per settori produttivi, nel confronto tra primi sette mesi del 2019 e del 2018:

Industria +3%, Edilizia -46,4%, Artigianato -53%, Commercio -43,9%, per un totale di -4%.

 

Furgone non si ferma all’alt e sperona l’auto dei Civich

La notte scorsa, tra martedì 3 e mercoledì 4 settembre, una pattuglia del VI Comando Barriera di Milano della Polizia Municipale intimava l’alt a un furgone Hyundai che transitava col semaforo rosso in corso Giulio Cesare ang. via Spontini.

Il furgone si dava alla fuga e, raggiunto, speronava l’auto degli Agenti, danneggiandola. Il veicolo veniva comunque fermato in corso Vercelli ang. via Germagnano.

Una delle 4 persone a bordo si dava alla fuga, le altre venivano fermate. Il conducente, italiano di anni 22, risultava positivo all’alcol test e reagiva colpendo gli Agenti e procurando a due di loro lesioni poi refertate al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni Bosco con 7 giorni di prognosi.

Gli altri due, uno di nazionalità albanese 19enne e l’altro rumeno 26enne, si dimostravano più collaborativi e venivano, dopo l’identificazione avvenuta al Comando di via Bologna 74, rilasciati.

Il conducente veniva arrestato per resistenza, lesioni e minacce e risultava, inoltre, senza patente. Il furgone, senza assicurazione, veniva posto sotto sequestro.