Con il grattacielo la Regione risparmierà

A Palazzo Lascaris in prima Commissione, l’assessore al patrimonio Andrea Tronzano ha riferito che “Il rapporto costi-benefici del Palazzo unico della Regione è positivo”. Secondo i calcoli degli uffici regionali, la differenza tra i costi complessivi del nuovo edificio e i risparmi provenienti dai canoni di locazione e di gestione degli edifici in affitto, insieme ai proventi delle alienazioni degli edifici di proprietà liberati, porta a un risultato positivo di 113,5 milioni di euro sui 20 anni, 5,67 milioni se si considera il dato annuale. “Era l’obbiettivo per cui si sta costruendo il Palazzo”, ha precisato Tronzano.

Secondo l’assessore il piano bonifiche nell’area della nuova costruzione – partito da uno “scenario catastrofico” – si sta attuando con ottimi risultati: i limiti degli inquinanti sono già sotto la soglia fissata dalla legge, tanto da aver richiesto un aggiornamento dello stesso piano. Finora per le bonifiche sono stati spesi 16 milioni di euro, 4 in più di quanto messo a bilancio.

Per il consigliere Giorgio Bertola (M5S) i costi del Palazzo unico non possono essere ancora definiti con precisione, tenendo conto anche delle pesanti riserve presentate dalle ditte che lo costruiscono.

Maurizio Marello (PD) ha sostenuto che indubbiamente la situazione è complessa, ma è in movimento e si intravede il completamento di un’opera che porterà con sé dei benefici.

Il consigliere Alberto Preioni (Lega) ha ribadito il sostegno del suo partito all’operato dell’assessore Tronzano, auspicando che si giunga finalmente alla fine di una  vicenda che va avanti da troppi anni.

Sul piano delle alienazioni, l’assessore Tronzano ha confermato che l’edificio di piazza Castello è ancora nel piano, anche se sulla sua vendita è in corso una riflessione.

Rispondendo infine a una sollecitazione del presidente della prima Commissione Carlo Riva Vercellotti, l’assessore ha comunicato che sono stati finora impegnati 64 milioni dei 65,7 messi a disposizione per il 2019 dal governo attraverso la legge di stabilità, in investimenti in diversi settori tra cui il dissesto idrogeologico, la sanità, i trasporti, il sostegno alle imprese, la ricerca e l’innovazione.

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