ilTorinese

Juve al fotofinish

Brutta Juve ieri sera in quel di Mosca, ma ancora una volta vincente , anche se ha dovuto aspettare il 92′ per avere la meglio sui russi, che erano riusciti a fermarla sull’1-1.
Applausi a Douglas Costa, che ha sbaragliato la difesa avversaria con una stupenda serpentina in area e riuscendo a metterla in rete, complice anche il tacco di Higuain.
Per il resto, tante ombre e pochissime luci: tra queste Ramsey, che ha dato sempre vivacità alle azioni bianconere, e ovviamente Costa, che, entrato al 69′, ha avuto il merito di provare a vincerla fino alla fine (appunto!!!), inventando all’ultimo l’azione vincente. Tra le ombre invece ancora una volta Ronaldo, che troppo spesso nelle ultime partite non ha ben figurato, e ieri sera Sarri lo ha fatto uscire all’80’ st per un affaticamento all’adduttore; comunque per tutta la gara il portoghese non ha fatto un granchè, nonostante il primo goal fosse suo (il primo alla Juve su punizione, tra l’altro) e Ramsey glielo abbia “rapinato”, tocccando la palla che sarebbe comunque finita in rete; ci ha poi ancora provato al 55′ st., con una sassata da centrocampo che il portiere avversario ha parato con un grande intervento. La partita di CR7 finisce qui. Dal punto di vista della formazione, non si comprende il perchè Sarri abbia lasciato fuori Cuadrado, uno dei migliori dall’inizio della stagione, per preferirgli Danilo, ancora una volta non all’altezza. Anche la scelta di Rugani in difesa non ha convinto: sempre impacciato, commette errori gravi e solo l’esperienza di Bonucci lo salva: forse occorrerebbe dare qualche chance in più a Demiral. Il Lokomotiv arriva in area bianconera con troppa facilità, le fasce non coprono abbastanza – specie dal lato destro – e la difesa arranca, tant’è che il pareggio dei russi nasce da un errore di Bonucci, che salta a vuoto e permette a Miranchuk di segnare. Meno male che poi Leonardo salva sulla linea di porta una rete fatta al 77′. Anche il centrocampo non funziona come dovrebbe, Pjanic & C. sono troppo lenti, cercano di dare ordine, ma nonostante il possesso palla sia di gran lunga superiore a quello del Lokomotiv, la percentuale dei passaggi sbagliati è davvero troppo alta, per una squadra come la Juventus. Certo la pioggia battente ed il freddo han complicato le cose, tuttavia non possono essere una scusante per ciò che si è visto ieri sera: gioco frammentato, a tratti confuso. Higuain ha due ottime occasioni al 33′ ed al 35 ‘ del primo tempo, ma il portiere avversario è molto attento e respinge bene; anche il Pipita ieri sera non era al meglio, salvo poi mandare in porta Costa con quel delizioso tacco.
Per ora quindi tutto a posto, qualificazione ai quarti conquistata su un campo difficile, tutti soddisfatti sulla carta…. ma la vera domanda è: basterà questa Juve ad andare avanti in coppa? Contro avversari più esperti e cinici, basteranno i lampi individuali?Il gioco di Sarri non è questo, lo sappiamo tutti. Anche in campionato la squadra sembra attraversare un periodo di pericolosa flessione; troppi uomini accusano cali fisici, altri sono ancora palesemente fuori condizione. Ma ormai la stagione è iniziata da un pezzo, serve più continuità di rendimento e chi non è in grado di assicurarla, per favore, si accomodi in panchina.
Ovunqueecomunque#finoallafine
Rugiada Gambaudo

Torino e il Canto degli Italiani, tra musica e storia

L’inno nazionale della nostra Repubblica e i suoi storici legami con la città di Torino celebrati al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

Sabato 9 novembre, ore 15,30

La prossima domenica, 10 novembre, compirà la bellezza di 172 anni. E il giorno prima, sabato 9 novembre (ore 15,30) per omaggiarne l’onorato genetliaco, a “Il Canto degli Italiani”, meglio noto come “Fratelli d’Italia” (quello che si canta a tutta voce con la mano destra sul cuore), il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – da sempre depositario e custode della memoria della nazione – dedicherà un importante evento celebrativo organizzato in collaborazione con la Fondazione Vittorio Bersezio e con il torinese Conservatorio Giuseppe Verdi. “Torino e il Canto degli Italiani, tra musica e storia”, il titolo pensato per un evento che si terrà nella Sala Cinema del Museo di   piazza Carlo Alberto e che nasce anche per ricordare il particolare legame storico che unisce in modo speciale l’Inno Nazionale della Repubblica Italiana alla città di Torino. Era infatti il 10 novembre del 1847, quando proprio nell’allora capitale del Regno di Sardegna, a casa di Lorenzo Valerio (deputato prima del Parlamento Subalpino e poi   del Regno d’Italia), venne recapitato a Michele Novaro, compositore e patriota genovese (che si trovava allora a Torino per lavorare come secondo tenore e maestro dei cori nei teatri Regio e Carignano), il testo de “Il Canto degli Italiani”. A mandarglielo – come ben si sa – era il giovane studente genovese e patriota mazziniano, Goffredo Mameli. Il suo testo commosse e ispirò fortemente il Novaro che, a quasi trent’anni di distanza, ancora ricordava: “Io sentii dentro di me qualche cosa di straordinario, che non saprei definire adesso. So che piansi, che ero agitato, e non potevo star fermo. Mi posi al cembalo, coi versi di Goffredo sul leggio, e strimpellavo, assassinavo colle dita convulse quel povero strumento, sempre cogli occhi all’inno, mettendo giù frasi melodiche, l’una sull’altra, ma lungi le mille miglia dall’idea che potessero adattarsi a quelle parole”. Al contrario, l’immediatezza dei versi e l’impeto della melodia diedero vita a quel miracolo musicale e poetico, in cui neppure il compositore genovese avrebbe mai sperato e che fece dell’Inno il più amato canto dell’Unificazione durante il Risorgimento e nei decenni successivi, tanto che il 12 ottobre 1946 venne riconosciuto Inno Nazionale della Repubblica Italiana da un decreto mai convertito in legge, fino a due anni fa, grazie all’impegno di un parlamentare torinese, Umberto D’Ottavio, promotore della legge 181 del 4 dicembre 2017 che ha reso finalmente ufficiale l’Inno di Mameli. Dalla cui partitura, il cui originale è conservato nel Museo, si avvieranno nel convegno di sabato prossimo le riflessioni di Cesare Chiesa, segretario generale della Fondazione Bersezio e di Mauro Bouvet, coordinatore delle Edizioni del Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Verrà poi proiettato il docufilm “Il Canto degli Italiani” del musicista Maurizio Benedetti. L’attore e regista Mario Brusa leggerà alcune poesie di Goffredo Mameli e il professor Paolo Bianchini dell’Università di Torino spiegherà la funzione educativa dell’Inno Nazionale. Umberto D’Ottavio, infine, interverrà per illustrare il tormentato iter legislativo che ha portato alla definitiva consacrazione de “Il Canto degli Italiani”.

  1. m.

“Torino e il Canto degli Italiani, tra musica e storia”

Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, piazza Carlo Alberto 8, Torino; tel. 011/5621147 o www.museorisorgimentotorino.it

Sabato 9 novembre, ore 15,30

L’assessore alla Sanità: “Il bimbo abbandonato non sarà lasciato solo”

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, interviene sul caso del bambino affetto da una malattia rara e incurabile, abbandonato dai genitori all’ospedale Sant’Anna di Torino.«Giovannino sta ricevendo all’ospedale Sant’Anna di Torino le migliori attenzioni sanitarie e umane possibili. I medici e gli infermieri che in questa tristissima vicenda stanno sostituendosi con encomiabile generosità ai genitori del bambino, devono poter contare sulla vicinanza solidale e concreta delle istituzioni, avendo l’assicurazione che la situazione verrà costantemente monitorata per garantire l’assistenza del bimbo in ospedale, fino a quando non si troverà un affidamento definitivo. La Regione certamente farà la sua parte, affinchè in questa battaglia nessuno rimanga solo».

 

Domani i funerali dei tre vigili del fuoco morti nell’esplosione

Dal Piemonte

Domani, venerdì 8 novembre,  nel Duomo di Alessandria si terranno i funerali di Antonio Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo, i tre vigili del fuoco  morti a Quargnento nell’esplosione che ha distrutto una cascina. Il comune di Alessandria ha proclamato il lutto cittadino, insieme con  quelli di Quargnento, di Valenza, dove risiedeva  Triches, e di Gavi, paese di origine di Gastaldo. La camera ardente sarà allestita nella sede del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Alessandria.

Ilaria Orsi di Trana al Parlamento europeo con un messaggio anti-povertà

Ilaria Orsi, 23 anni, attivista locale e Giovane Ambasciatrice di ONE di Trana si è recata al Parlamento europeo con altri 30 giovani volontari provenienti da tutta Europa per incontrare eurodeputati di diversi gruppi politici.

I giovani attivisti anti-povertà erano a Bruxelles per esortare i membri del Parlamento europeo a sostenere maggiori investimenti nella cooperazione allo sviluppo e a sottoscrivere una dichiarazione di intenti in supporto alla lotta contro la povertà estrema. Attraverso la firma della dichiarazione, la classe politica europea si è impegnata a garantire che l’Ue mantenga le sue promesse nei confronti dei più poveri del mondo con la prospettiva di raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030. Quasi un terzo dei membri del Parlamento europeo ha appoggiato la campagna dei Giovani Ambasciatori ONE. Se formassero un gruppo, i 201 eurodeputati firmatari supererebbero in numero il Partito Popolare Europeo (PPE), attualmente il gruppo politico più grande formato da 182 eurodeputati.

Nella loro azione contro la povertà estrema e per un mondo più equo, i Giovani Ambasciatori di ONE godono dell’appoggio dell’opinione pubblica: come dimostrato da un recente sondaggio condotto dall’Ue, l’86% dei cittadini europei crede, infatti, che sia importante sostenere le persone nei paesi in via di sviluppo.

Ilaria ha affermato: “Gli eurodeputati sanno che i fatti contano più delle parole. Il loro sostegno alla dichiarazione di intenti per mettere fine alla povertà estrema deve essere tradotto in misure concrete per accertarsi che l’Ue mantenga le promesse fatte e per garantire che nessuno sia lasciato indietro.”

Emily Wigens, Direttrice di ONE in Europa, ha aggiunto: “Ai leader europei si presenta un’opportunità da non sprecare per garantire un futuro libero dalla povertà estrema.  I membri del Parlamento europeo ci sostengono. Adesso sta ai leader europei e alle decisioni che vorranno prendere per il futuro del nostro pianeta e dei suoi abitanti. Noi li esortiamo ad agire adesso per porre fine alla povertà estrema entro la scadenza fissata dalla comunità internazionale al 2030. I leader europei devono ascoltare i loro cittadini e concordare un bilancio pluriennale europeo che possa contribuire a creare un mondo dove tutti, a prescindere dal paese di appartenenza, possano condurre una vita dignitosa e avere accesso a pari opportunità.”

Cos’è ONE

ONE è un’organizzazione che opera con campagne e attività di sensibilizzazione per combattere la povertà estrema e le malattie prevenibili, soprattutto in Africa. Apolitica, ONE mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a lavorare di concerto con i leader politici per combattere l’AIDS e le malattie prevenibili, aumentare gli investimenti per l’istruzione, l’agricoltura, la sanità e l’alimentazione e chiedere ai governi maggiore trasparenza nei programmi di lotta alla povertà. Per saperne di più visita: one.org

 

Programma “Youth Ambassador”

Gli ambasciatori ONE sono un gruppo di giovani volontari estremamente motivati, selezionati tramite bando pubblico, che conducono attività di sensibilizzazione in tutta Europa per porre fine alla povertà estrema. Sollecitano un impegno concreto dei responsabili politici, lavorano con i mezzi di comunicazione per aumentare la visibilità delle campagne ONE e incoraggiano il pubblico a sostenere le petizioni e le altre azioni ONE con attività online ed eventi locali. Per saperne di più visita: one.org/youthambassadors.

 

La Campagna “ONE Vote”
201 eurodeputati hanno firmato la dichiarazione di intenti per porre fine alla povertà estrema entro il 2030 appoggiando la campagna ONE Vote. Questa campagna, condotta dai giovani attivisti di ONE, fa appello ai leader europei, esortandoli ad agire per garantire un mondo dove nessuno sia lasciato indietro, in Europa e all’estero. I sostenitori della campagna hanno firmato una dichiarazione di intenti impegnandosi ad usare il loro mandato per portare avanti la lotta contro la povertà estrema. Per saperne di più visita: onevote2019.org

 

Arrestato ricercato per furto con scasso e guida in stato di ebbrezza

Dal Piemonte
I carabinieri della stazione di Trino Vercellese hanno tratto in arresto un rumeno ricercato per furto con scasso e guida in stato di ebbrezza.
Nelle ultime settimane, con il cambio dell’ora, sono state intensificate le pattuglie soprattutto in orario
serale per prevenire il fenomeno dei reati predatori, poiché le abitazioni spesso rimangono incustodite
anche con il buio che favorisce l’azione criminosa dei malfattori. Grazie a questi servizi nella serata di ieri a
Trino una pattuglia della locale stazione carabinieri ha controllato un soggetto che si aggirava con fare
sospetto. Si trattava di un 28 enne cittadino rumeno che dal controllo al terminale risultava ricercato poiché
era pendente un mandato di cattura europeo emesso dal Tribunale di Bucarest in quanto doveva scontare 4
anni di reclusione per furto con scasso e guida in stato di ebbrezza, reati commessi nel 2012 in quel centro.
T.H. veniva accompagnato in caserma e dichiarato in stato di arresto e successivamente veniva tradotto
presso la casa circondariale di Vercelli in attesa dell’estradizione.
L’invito che viene rivolto alla comunità vercellese è quello di segnalare attraverso la linea di emergenza 112
la presenza di persone o mezzi sospetti nei pressi delle abitazioni e/o attività produttive al fine di poter
intervenire efficacemente a difesa del bene comune

Al Lingotto il regno del camper

Torna a Torino “A Tutto Camper”, il salone del caravaning e dell’outdoor

 

Oltre 20 concessionari dei più grandi marchi, usato garantito, area esterna per test drive e tutti gli accessori per la perfetta vacanza all’aria aperta al Lingotto Fiere

Torna a Torino, nella cornice di Lingotto Fiere dall’8 al 10 novembre 2019, la terza edizione di “A Tutto Camper”, il salone del caravaning e dell’outdoor organizzato da BEA s.r.l. con il patrocinio di ASSOCAMP.

 

L’appuntamento all’insegna della vita all’aria aperta porterà in città appassionati, addetti ai lavori, media di settore per ammirare tutti i grandi marchi come, ad esempio, Hymer, Laika, Giottiline, Etrusco presenti grazie agli oltre 20 concessionari che esporranno le ultime novità tra camper mansardati, motorhome, furgonati e attrezzati. In esclusiva, anche uno stand Ford di 48mq con gli ultimi mezzi prodotti della casa americana.

 

Nei 25.000 mq di Lingotto Fiere sarà possibile trovare anche accessori per il mondo del caravaning e per la perfetta vita all’aria aperta. Dallo stand per le moto da enduro della Enduro Peak Touring, che propone noleggio moto ed abbigliamento per l’Off Road, alle bici con pedalata assistita di Etalybike, il salone apre le sue porte anche agli sportivi che decidono di vivere la propria passione nei campi gara a bordo dei loro camper e furgonati. Per chi vuole esplorare il mondo dell’usato, sarà poi presente un’intera area dedicata all’usato garantito ASSOCAMP.

 

Il mercato del turismo all’aria aperta continua a crescere – dichiara Alberto Gianoglio, organizzatore di A Tutto Camper -: lo dimostra il grande successo di pubblico della precedente edizione, che ha visto la partecipazione di oltre 12.000 visitatori. Per il 2019 abbiamo deciso di potenziare ancora di più la nostra Area Esterna, che prevede un’ampia zona destinata al test drive aperto a chi vorrà provare le ultime novità del settore, e l’area agility dog con un calendario di esibizioni organizzate dalla scuola cinofila “GARU”: 600 mq dedicati anche ai mezzi pensati per chi decide di non lasciare mai a casa il proprio amico a quattro zampe. Non mancherà inoltre una pista esterna per i più piccoli, dove provare macchine a pedali e bici”.

 

I turisti che scelgono questo tipo di vacanza sono in crescita. Secondo l’APC – Azione Produttori Camper e Caravan, nel 2018, tra giugno e agosto, oltre 1,5 milioni di viaggiatori italiani e stranieri hanno scelto di visitare l’Italia a bordo di un camper e per il 2019 le previsioni sono rosee. A questi numeri si aggiungono gli oltre 21.000 autocaravan prodotti nel 2018, di cui 6.135 nuovi immatricolati (+20,3% rispetto al 2017).

 

Sempre più persone, quindi, guardano con crescente interesse la vacanza all’aria aperta, che ben concilia costi, comodità, sicurezza, indipendenza e libertà di scegliere il proprio itinerario, anche all’ultimo minuto.

 

INFORMAZIONI UTILI

 

A Tutto Camper

8-10 novembre 2019

 

Orari

10.00 – 20.00

 

Biglietti

Intero: 7 euro

Ridotto: 5 euro

Ingresso gratuito: ragazzi fino a 12 anni, invalidi aventi diritto dell’accompagnatore (ingresso gratuito per entrambi previa esibizione del certificato)

 

www.atuttocamper.com

Con un milione di euro in più 500 nuovi alberi a Torino

Il Comune ha stanziato un milione di euro per gli alberi della città grazie al piano straordinario di ripristino e risanamento per gli alberi dei viali e dei giardini cittadini.

Il provvedimento è stato approvato dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore all’Ambiente Alberto Unia. Si potranno così mettere a dimora 500 nuovi alberi e consolidarne e contenerne 2 mila 600 già presenti. Nell’ultimo decennio molti alberi sono stati abbattuti per vari motivi e si è reso  necessario intensificare l’opera di cura e sostituzione. “E’ un investimento a favore della salute dell’ambiente urbano e quindi dei cittadini, un intervento  per contenere gli effetti del cambiamento climatico e favorire la cura della qualità dell’aria”, commenta Unia.

E a Orbassano arrivano 1000 nuove piante

Sarà presto realtà anche a Orbassano il progetto “Mosaico Verde”, un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Città di Orbassano e AzzeroCO2, società costituita da Legambiente e Kyoto Club che offre la possibilità di contribuire attivamente alla riduzione della quota di emissioni in atmosfera attraverso progetti mirati a neutralizzarne il carico ambientale.
L’accordo di collaborazione siglato tra Città di Orbassano e AzzeroCO2 prevede, in primo luogo, l’individuazione di un’area idonea alla realizzazione dell’intervento, che verrà effettuato a cura della AzzeroCO2 stessa. La società garantirà inoltre la manutenzione del bosco per i primi due anni, a partire dal termine della piantumazione.

 

Torna di moda l’ambiente, ma fa i conti con il realismo politico

Oggi ritorna di moda parlare di ambiente.
Direi quasi ciclicamente, visto e considerato che da molti decenni l’emergenza climatica ed
ambientale è sotto gli occhi di tutti ed anche è dentro i nostri malmessi polmoni. Eppure ancora
adesso sembra sempre difficile trovare la quadra ed i comportamenti inquinanti continuano.
La questione riguarda la salute dei nostri figli e nostra. Nel libro Gomorra di Roberto Saviano si
racconta di una riunione di camorristi all’ inizio degli anni ’90. Volevano sotterrare rifiuti tossici
nelle campagne del Salento, e l’ acqua inquinata era bevuta da tutti. Il capo rispose deciso: berremo acqua
minerale. Come se il problema non li riguardasse. Nel 1978 ero tra i fondatori della Coop Agriforest, con due obbiettivi. Primo occupazione giovanile . Secondo, pulizia del sottobosco, capendo che due
terzi del territorio italiano è collinare e montano.
Non lo hanno capito i nostri governanti degli ultimi 50 anni. Costruendo ed intubando i corsi d’
d’acqua. I disastri sono sotto gli occhi di tutti. Quando cadono pezzi interi di ghiacciai solo gli
stupidi credono che il tutto non ci riguarda. Eppure la mamma degli studiosi è sempre incinta,
almeno in Italia. I territorio alessandrino martoriato dalle alluvioni periodiche ora ha il problema
dell’ Ilva di Novi Ligure.
Due ministri del lavoro pentastellati e l’ emendamento dell ex ministro del Mezzogiorno sempre
pentastellato hanno realizzato il disastro. E’ stata ritirata l’offerta per il subentro degli
stabilimenti di Taranto, Genova e Novi Ligure. Risultato pratico.
Continuano ad inquinare, si sono persi posti di lavoro e la bonifica delle aree è compresa. E
complimenti ai deputati e senatori del pd e della maggioranza di sinistra che hanno votato l’
emendamento. Ovviamente sono stati costretti da un realismo politico. Ed ora vedrete la marcia
indietro del governo. Ma oramai la frittata è fatta. Forse quando Salvini arriverà all’ 80 % nei
sondaggi il PD si accorgerà che sta facendo un mare di stupidaggini. E forse, manco allora se
ne accorgerà. Mesi fa mi sono beccato dello stupido da un cattedratico che ( filo Trump) sui dati quantitativi negativi sull’ inquinamento .
La tesi di fondo è: fenomeni che ci sono sempre stati. Sono processi ondivaghi che si
ripetono. Ovviamente e volutamente non considerano un fattore : l’ aumento esponenziale della
popolazione mondiale. Aumento che riguarda i paesi in via di sviluppo e  del
terzo mondo. Con i problemi annessi e connessi. Ci vorrebbe un governo mondiale che, per l
appunto non c’è e difficilmente ci sarà.
Realisticamente si possono parare dei colpi e cercare di contenere il fenomeno.
Ma ecco che arrivano i pentastellati di turno che, con altisonanti proclami ed enunciazioni di
vittorie mai esistite aggravano la nostra situazione. Dicono di essere gli unici ecologisti. Si
autodefiniscono gli unici e veri ecologisti. Praticamente con leggi disastrose. Con un sospetto.
Barbara Rizzi ha proposto questo dannato emendamento per vendicarsi di non essere stata
riconfermata. Esagero?
Forse, ma viceversa l’ alternativa al tutto è che non sanno quali saranno le reazioni ai loro atti. Ed
è ovviamente grave comunque. I sindacati urlano disperati per la perdita di posti di lavoro .
Urlano anche le popolazioni locali perché appunto, non partono i lavori di bonifica. E sia
( purtroppo ) ben chiaro non partiranno. Tra burocrazia e mancanza di soldi. Oramai in molti
( compreso il sottoscritto ) pensano che le cifre del Bilancio del nostro Stato sono cifre messe lì
un po’ a casaccio.
1978, 10 anni dopo, inizi anni ’90 ed oggi sono le date di una sconfitta l’annunciata.
Come quel bellissimo romanzo di Marquez, Cronaca di una Morte annunciata. Dove tutti
sapevano chi e come voleva ammazzare il rivale in amore. Tutti sapevano ma non sono
intervenuti per godersi lo spettacolo.
Il nostro pianeta sta morendo e noi assistiamo impotenti e desiderosi di vedere fino a che punto
arriva lo spettacolo. Catastrofista? Forse. E spero di essere smentito dai fatti. Io ci tengo alla
mia pelle e più della mia pelle a quella dei nostri figli. Felice, felicissimo di sbagliarmi su tutto.

Grimaldi, Accossato e Todros: “Mantenere l’alta complessità di Sant’Anna e Regina Margherita”

Parco della Salute: “un obiettivo a cui non si può rinunciare. Basta giocare sul futuro di donne e bambini!”

“Garantire l’autonomia e l’elevata qualità delle cure in campo materno-infantile: questo era l’obiettivo per assicurare una sempre maggiore qualità del servizio sanitario, tramite un aumento dei posti letto e una maggiore integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali. Non si può rinunciare a questo traguardo. Quella a cui si è giunti mi sembra una soluzione di comodo che rischia di snaturare il progetto del Parco della Salute”.

Così il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi, e le esponenti di Articolo Uno Silvana Accossato e Tullia Todros commentano le notizie trapelate e rivelano che il Regina Margherita e Sant’Anna non saranno trasferiti nel nuovo polo sanitario.

“Avevamo chiesto un’attenzione particolare nei confronti di alcuni percorsi di cura, ma a quanto pare non c’è stata” – proseguono. – “La realtà unica di ‘policlinico pediatrico’ del Regina Margherita, ma soprattutto la ginecologia e l’ostetricia del Sant’Anna devono stare all’interno del Parco della Salute, perché soltanto la presenza di reparti specialistici medici e chirurgici nella stessa struttura garantisce la sicurezza delle donne, che altrimenti potrebbero vedersi costrette a essere trasportate in ambulanza dal Sant’Anna (che accoglie la maggioranza delle partorienti) al Parco della salute. Il Sant’Anna non ha tutte le specialità che gli permettono di farsi carico da solo della salute delle donne. Stiamo dunque dicendo che le donne non hanno diritto di accesso al Parco della Salute? L’assenza di una cabina di regia e di uno sguardo complessivo sulle cure del paziente non può che portare disagi e sprechi di risorse. La Regione non se lo può permettere, ma soprattutto le persone assistite non se lo meritano. Inoltre questa decisione rischia di essere una vera pietra tombale di tutto il processo che rischia di dover ricominciare da capo. Basta indiscrezioni, dopo aver negato le comunicazioni in aula chiederemo con un Question time cosa la Giunta ha in mente”.