ilTorinese

“Parlami d’amore”: Caldonazzo e Branchetti in scena

DI PHILIPPE CLAUDEL. NELLA TRADUZIONE DI  DAVID CONATI. REGIA DI FRANCESCO BRANCHETTI.

 LE MUSICHE ORIGINALI SONO DI PINO CANGIALOSI E LE SCENE DI ALESSANDRA RICCI

 

23 e 24 NOVEMBRE

TEATRO CARDINAL MASSAIA- TORINO

 

Dopo il debutto in prima nazionale assoluta a Roma, arriva a Torino, il 23 e il 24 novembre al Teatro Cardinal Massaia, l’emozionante spettacolo “PARLAMI D’AMORE” di Philippe Claudel, diretto da Francesco Branchetti e interpretato dallo stesso Branchetti con Nathalie Caldonazzo.

“Da anni mi occupo come regista e uomo di teatro di testi che mettono al centro del evento teatrale il rapporto tra uomo e donna – afferma il regista Francesco Branchetti – nelle sue sfaccettature più vere, profonde ed intime e il testo di Philippe Claudel è appunto straordinario nel raccontare una società e una coppia in crisi profonda di valori e di punti di riferimento ed è straordinario nel costruire dei caratteri di clamorosa rappresentatività di una certa società e di una concezione del rapporto di coppia che qui vede sgretolarsi i suoi punti cardine e le sue fondamenta. Claudel mostra come sottotraccia possano convivere moltitudini di sentimenti intrecciati, impulsi contrastanti e come sia denso e irto di ostacoli il cammino del dialogo tra uomo e donna. Non abbandonando mai uno sguardo profondamente umano  affonda la lama nelle pieghe più intime e a tratti inconfessabili di un rapporto di coppia  e  lo fa con uno straordinario acume psicologico e una capacità quasi antropologica di raccontare il nostro presente più dilaniato in tutto quello che riguarda i rapporti umani e affettivi. Clamorosa è la sua  capacità di fare questo viaggio nel rapporto tra i nostri protagonisti e nel mondo sociale, culturale e comportamentale che essi evocano, con l’arma dell’introspezione psicologica ma anche  attraverso una straordinaria e pungente ironia che accompagna  tutto il testo.”

 Fragilità, debolezze e addirittura in alcuni momenti candore, trovano spazio in un duetto di coppia a tratti terribile, ma sempre accompagnato da irresistibile humour e travolgente ironia. Le interpretazioni dei personaggi, tese a ricostruire due profili psicologici evocano il presente  e spingono a riflettere molto su quello che a volte un rapporto può diventare e  su quanto sia difficile uscire  da certi schemi comportamentali e a volte  anche sociali.

La regia restituisce al testo la straordinaria capacità d’indagare l’animo umano e le tortuose relazioni che abbiamo con noi stessi e  con gli altri: ansie, paure, malesseri, malinconie, dolori, solitudini si confondono in una danza  che muta di ritmo ad ogni scambio di battute tra i protagonisti; tra momenti di grande ironia e amarezze profonde ci muoviamo come investigatori alla ricerca di verità nel “privato” di un rapporto di coppia, di una relazione, di un incontro.

Scene e musiche, daranno un apporto fondamentale a questo viaggio nel mondo dei rapporti tra uomini e donne, nell’inconscio, nella psiche, di cui sono proiezioni.

Regione, assestamento bilancio: più di 700 emendamenti

Sono 713 gli emendamenti finora presentati in prima Commissione sull’Assestamento di bilancio: la quasi totalità arriva dall’opposizione. Si è avviato nei giorni scorsi l’esame degli articoli del provvedimento con la presidenza di Carlo Riva Vercellotti e la presenza dell’assessore al bilancio Andrea Tronzano.

Maggioranza e opposizione si sono confrontati sulle rispettive proposte. Sono stati approvati finora 13 articoli.

Tra gli emendamenti approvati, l’unanimità è andata a uno presentato da Forza Italia, primo firmatario Paolo Ruzzola, che iscrive tra le spese obbligatorie quelle destinate alla protezione civile. Approvato anche a maggioranza l’emendamento della Giunta che affida 150 milioni a Finpiemonte per l’estinzione di uno dei derivati acceso dalla Regione, nel momento più conveniente e comunque entro il 2022.

Un altro emendamento della Giunta approvato è quello che destina un milione di euro per consulenze ad aziende in difficoltà, in modo da evitarne il tracollo.

Tra gli emendamenti respinti, invece, uno presentato dal gruppo Pd, primo firmatario Domenico Ravetti, che chiedeva di incrementare di 4 milioni le risorse destinate al turismo sulla neve e di 800 mila euro la quota regionale per il rimborso dei danni prodotti dagli animali selvatici. “Le risorse sono disponibili nell’avanzo di bilancio, che altrimenti rischia di non essere totalmente utilizzato”, hanno sostenuto gli esponenti Pd. “È una proposta idealmente ragionevole, ma insostenibile sul piano contabile”, ha risposto Tronzano, motivando il no della giunta.

Nel dibattito sono intervenuti i rappresentanti di tutti i gruppi in Consiglio.

In precedenza sono state incardinati in Commissione una proposta di modifica dello Statuto e un disegno di legge, entrambi volti alla semplificazione legislativa. A presentarli brevemente in Commissione è stato l’assessore competente Roberto Rosso. Sono state decise le consultazioni pubbliche per entrambi i provvedimenti.

Espletate anche le prime determinazioni su una proposta di legge di Daniele Valle (Pd) sull’accessibilità delle camere mortuarie. Anche su questo provvedimento sono state decise le consultazioni pubbliche.

 

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Fondi europei, tre miliardi per il Piemonte

Al via la campagna della Regione Piemonte sulla nuova programmazione delle risorse 2021-2027

Il primo momento di preparazione e confronto si è tenuto il 13 novembre presso l’Environment Park di Torino ed è stato fortemente voluto dal presidente della Regione, Alberto Cirio, per avviare un percorso di concertazione e di condivisione operativa su una delle tematiche strategiche per il futuro del Piemonte.

“A più di un anno dall’avvio della nuova programmazione ci siamo già attivati per affrontare questa partita fondamentale – ha sottolineato il presidente nel suo intervento – La discussione a Bruxelles inizierà nella primavera del 2020 e il Piemonte sarà pronto, per la prima volta, a incidere sulle scelte dell’Europa senza doverle subire a posteriori. Per il nuovo settennato 2021-2027 la nostra Regione ha a disposizione complessivamente tre miliardi di euro. È una cifra enorme e dobbiamo fare in modo di usarla per ciò di cui il territorio ha davvero bisogno. Per questo andremo in tutte le province per incontrare il mondo delle istituzioni e delle categorie sociali e produttive. Costruiremo insieme una  proposta da presentare all’Europa cucita su misura sulle esigenze del Piemonte”.

 

Il presidente Cirio ha quindi presentato il percorso con il quale la Regione punta ad arrivare pronta a maggio 2020fino alla fine di febbraio si svolgeranno gli incontri sul territorio, quattro in programma nella provincia di Torino e uno in ogni altro capoluogo, a marzo la Regione elaborerà il proprio documento, in aprile verranno raccolte le osservazioni esito degli incontri nelle province e a maggio verrà ultimata la proposta da presentare in Europa. “Saremo molto rigorosi sui tempi e chiederemo a tutti concretezza – ha puntualizzato – Con Bruxelles bisogna essere seri: i fondi hanno un’impostazione che dobbiamo rispettare, ma i parametri sono talmente ampi che, se saremo bravi, riusciremo a inserire ciò che ci serve. Con le risorse dello Stato e della Regione noi possiamo garantire il funzionamento della macchina nell’ordinaria amministrazione, ma non abbiamo fiato per fare politiche di programmazione. Per questo è fondamentale saper usare bene i fondi europei, unica grande risorsa per garantire al Piemonte sviluppo economico e posti di lavoro”.

Gli interventi degli assessori

Il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e gli assessori Chiara Caucino (Politiche sociali), Matteo Marnati (Ambiente, Innovazione e Ricerca), Vittoria Poggio (Cultura, Turismo, Commercio), Marco Protopapa (Agricoltura) e Andrea Tronzano (Attività produttive) hanno puntualizzato le tematiche sulle quali hanno intenzione di basare la nuova programmazione.

Particolare risalto hanno dedicato alla piena valorizzazione dell’occupazione femminile, al contrasto delle forme di discriminazione e alla povertà, al raccordo delle politiche sociali con il lavoro e la formazione in una logica di rete, al consolidamento di forme di imprenditorialità capaci di favorire modelli di sperimentazione tra pubblico e privato, all’incremento delle potenzialità della cultura e del turismo come veicoli di coesione e sviluppo sociale e territoriale finanziare soprattutto interventi già dotati di una progettazione esecutiva, alla valorizzazione della montagna dal punto di vista del turismo estivo ed invernale e da quello delle aziende agricole. E ancora: allargare la platea delle imprese che entrano nel circuito di accesso ai fondi migliorando la cultura dell’innovazione, sviluppo della “green economy”, fornire certezze agli imprenditori accorciando la distanza tra loro e le istituzioni ed ascoltando le loro proposte, dare impulso alla logistica e alle infrastrutture, coinvolgere le aziende che fanno fatica a sopravvivere e crescere perché manca la dimensione umana, agire sul capitale umano facendo ritornare l’artigianato ad essere uno sbocco occupazionale che produce reddito, aumentare il numero dei giovani che sviluppano l’imprenditoria agricola, rafforzare il tessuto socio-economico delle aree rurali, produrre cibi sani e sicuri.

Gli interventi della Commissione Europea

A caratterizzare la mattinata anche gli interventi di Jan Dzieciolowski e Francesco de Rose, della Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana della Commissione Europea, e Marianna D’Angelo, del Coordinamento nazionale del Fondo sociale europeo per l’Anpal, che hanno posto l’accento sull’importanza della capacità amministrativa per cambiare il tessuto produttivo di un territorio, che occorre aiutare le imprese nella capacità di innovare, che sarà fondamentale sarà rendere la politica economica più verde inserendo quindi elementi di sostenibilità, di efficienza energetica, di utilizzo delle tecnologie a basso impatto ambientale. Hanno inoltre parlato della necessità di incrementare il numero dei giovani che fanno apprendistato nelle imprese quando sono ancora a scuola per poi essere assunti, in quanto la politica europea è un processo di cambiamento del territorio per la transizione verso i mestieri del futuro.

 

Troppa gente e troppi furti, sospesa licenza a discoteca

SOSPESA DAL QUESTORE DI TORINO PER 10 GIORNI 

Ieri sera, personale della Divisione PAS ha notificato al titolare di una discoteca cittadina ubicata in corso Massimo D’Azeglio 3/G, il provvedimento di sospensione della licenza per l’esercizio dei trattenimenti danzanti per 10 giorni emesso dal Questore di Torino.
Nel corso di un controllo effettuato da personale del Commissariato Barriera Nizza alcuni giorni fa, era stato accertato il superamento della soglia massima di persone presenti nel locale e la mancata predisposizione di un idoneo sistema di controllo del computo delle persone presenti così come prescritto dalla Commissione di vigilanza provinciale della Prefettura.
Inoltre, le Forze di Polizia sono state più volte chiamate a intervenire presso il locale per le segnalazioni di comportamenti violenti assunti da parte degli addetti alla sicurezza della discoteca.
In numerose occasioni, inoltre, le Forze di Polizia sono intervenute a causa di furti consumati a danno di giovani avventori. In molti casi, le vittime, spesso minorenni, si presentavano agli operatori di polizia in stato di ebbrezza alcolica. In un caso, la vittima, un diciassettenne, al suo rientro a casa accusò un malore dovuto al consumo di bevande superalcoliche somministrategli nel locale e venne trasportato presso il pronto soccorso di un ospedale cittadino.
Infine, nel corso di un controllo amministrativo effettuato a inizio anno da personale del commissariato Barriera Nizza e dalla Polizia Municipale, emersero diverse irregolarità tra le quali: la non interruzione della somministrazione di bevande alcoliche dalle 3 alle 6; la mancata predisposizione di un sistema di controllo in tempo reale del computo delle persone presenti nel locale; l’impiego di due addetti ai servizi di sicurezza non iscritti nell’elenco prefettizio. In un successivo controllo, si accertò anche che era stato consentito l’accesso in discoteca a minori di anni 16.
Dai fatti esposti, emerge come la discoteca incida sulla quiete e sicurezza pubblica creando una turbativa al normale svolgimento della vita collettiva. Alla luce di ciò, al fine di ripristinare le normali condizioni di sicurezza, il Questore ha emesso il provvedimento di chiusura per l’esercizio, già destinatario in passato di un provvedimento di sospensione della licenza. Nel marzo del 2017, infatti, al titolare fu sospesa la licenza in quanto in quanto la discoteca era teatro di litigi violenti, nonché luogo frequentato da soggetti pericolosi e/o pregiudicati.

Premio Umberto Agnelli al giornalismo a Yoko Uchida

Tokyo, Istituto italiano di Cultura

La giornalista e scrittrice giapponese Yoko Uchida, insignita del “Premio Umberto Agnelli al giornalismo 2019”, ama l’Italia, anche quella dei borghi, tuttora poco conosciuta presso il grande pubblico internazionale. Titolare dell’agenzia giornalistica e fotografica Uno Associates Inc., ha scritto numerosi articoli e libri sul nostro paese – da “Prego un cappuccino italiano” PHP Institute Inc., Tokyo, due volumi del 1995 e 1999, a “Venezia da un’altra fondamenta”, Shueisha Co.,Ltd., Tokyo, 2017 – esaminando i vari aspetti del Bel Paese con brio e maestria, tanto da meritare numerosi premi letterari. Tra le sue opere: il pluripremiato la “Casa di Gino” e “Montereggio. Vicissitudini dei librai viaggiatori da un paesino” Hojosha Publishing Co.,Ltd., Tokyo, 2018. Montereggio, i cui librai hanno dato origine al Premio Bancarella, si trova in Lunigiana. Con questo piccolo centro la scrittrice giapponese ha costruito un rapporto sentimentale intenso e profondo, tanto da promuovere un’iniziativa culturale tra gli scolari montereggini al fine di far loro conoscere l’arcipelago nipponico.
Il Premio Umberto Agnelli è stato consegnato a Tokyo, presso l’Istituto Italiano di Cultura, nel corso della XXXI sessione dell’Italy Japan Business Group il 15 novembre 2019 dal Presidente della Fondazione Italia Giappone, Vice Presidente e Presidente pro tempore dell’IJBG, Ambasciatore Umberto Vattani.
“Si tratta” – ha commentato l’Ambasciatore d’Italia in Giappone Giorgio Starace – “di un doveroso riconoscimento all’attività della Dott.ssa Uchida, brillante divulgatrice giapponese della cultura italiana e delle bellezze dei territori del nostro Paese”. “La visione che dell’Italia offre Yoko Uchida – rileva Umberto Vattani – è per molti versi interessante e talvolta sorprendente. In ogni caso utile e culturalmente rilevante”.Due anni fa il premio Umberto Agnelli andò a Takayuki Terashima, produttore della trasmissione televisiva “Storia dei borghi italiani” che ha sin qui raggiunto oltre trecento puntate.
Il Premio è stato istituito per volontà del Dr. Umberto Agnelli (1934 – 2004), Presidente della Fondazione Italia Giappone e del Segretariato Italiano dell’Italy Japan Business Group, per dare un segno di riconoscimento a professionisti italiani e giapponesi della carta stampata, del mondo dell’informazione e della divulgazione italiani e giapponesi che operano nel diffondere e approfondire la conoscenza dei due Paesi nei vari aspetti politici, economici, sociali e culturali. Organizzato dalla Fondazione Italia Giappone, e denominato inizialmente come “Premio Giornalistico Italia Giappone” è stato attribuito per la prima volta nel 1992. In seguito alla scomparsa del Dottor Agnelli, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha deliberato di dedicarlo alla sua memoria.
I premiati i delle precedenti edizioni: Marco Panara di Repubblica; Guido Busetto de Il Sole 24 Ore; Vittorio Zucconi del gruppo l’Espresso; Pino Di Salvo della Rai; Nello Puorto della Rai; Ernesto Toaldo dell’Ansa; Vittorio Volpi per i suoi articoli sul Corriere della Sera; Mauro Mazza direttore del TG2 Rai; Roberto Maggi dell’Ansa; Pio d’Emilia di Sky Tv; Stefano Carrer de Il Sole 24 Ore; Giulia Pompili de Il Foglio; Akira Kobayashi, corrispondente da Milano del quotidiano NihonKeizai (NIKKEI) il più importante giornale economico giapponese; Mario Sechi Direttore AGI, già direttore de Il Tempo; Shuichi Habu, già Direttore del Dipartimento Culturale e Corrispondente in Italia dello Yomiuri Shimbun, il principale quotidiano nazionale giapponese; Stefania Viti, autrice di articoli e libri su vari aspetti della cultura giapponese; Takayuki Terashima produttore del programma TV “Racconti dei borghi d’Italia” trasmesso dalla BS NTC; Antonio Moscatello corrispondente Aska News.

Calendari AIL con i disegni Mandala dei pazienti 

Ematologia dell’ospedale Mauriziano di Torino

 

Da venerdì 15 novembre 2019 saranno disponibili presso l’ospedale Mauriziano di Torino i calendari AIL con i disegni dei MANDALA elaborati dai pazienti del reparto di Ematologia.

I calendari saranno distribuiti dai volontari AIL presso il Day Hospital Ematologia dell’ospedale Mauriziano dal lunedi al venerdi. Il ricavato sarà devoluto all’AIL di Torino per realizzare progetti di umanizzazione nell’ambito dello stesso nosocomio.

Carroccio “all’assalto” a Chieri

E’ una Lega d’assalto quella che si prepara per il prossimo consiglio comunale a Chieri. Il gruppo del Carroccio ha infatti depositato alcuni documenti tra interrogazioni e mozioni. Il capogruppo Luigi Furgiuele ed il consigliere Emma Fasano interrogano l’amministrazione su posteggi e sicurezza in via Parini, in seguito alle segnalazioni di diversi residenti a 4 anni dai lavori eseguiti nel 2016, a causa dei parcheggi ‘selvaggi’ e della presenza in zona di soggetti definiti ‘non propriamente raccomandabili’. Di qui la richiesta di valutare un intervento di video sorveglianza. Richiesta di controlli da parte della polizia municipale è anche al centro di un’interrogazione relativa all’ex scuola Angelo Mosso dove, a quanto riferirebbero i residenti, soggetti non identificati scavalcano le recinzioni e bivaccano all’interno della struttura. In una mozione si impegna, invece, il sindaco e la giunta municipale affinché si valutino di presupposti o la volontà di adoperarsi con urgenza per risolvere le problematiche del liceo Monti, dove per infiltrazioni, risultano inagibili i servizi igienici ed una porzione di palestra. Ultimo documento è una mozione avente ad oggetto il ‘Traforo del Pino’. Qui si parte dal presupposto del fatto che attualmente sono in corso lavori nel centro di Pino Torinese, in centro paese, e in quel tratto di strada la circolazione risulta rallentata. Di qui la richiesta all’amministrazione di adoperarsi, attraverso un dialogo con la Città Metropolitana di Torino, il Comune di Pino Torinese ed il Comune di Torino affinché si renda agevole lo spostamento dei chieresi che, quotidianamente, usufruiscono di questo tratto di strada.

Massimo Iaretti

 

Murisengo chiude in bellezza con il tartufo

 SECONDO (E ULTIMO) FINE SETTIMANA DELLA FIERA NAZIONALE

Si chiude domenica 17 novembre l’edizione numero 52 della Fiera nazionale del Tartufo ‘Trifola d’Or’ di Murisengo, dopo il consueto successo della prima domenica, il 10 novembre. Sabato 16 ci sarà un prologo con la presentazione libraria di ‘Una giornata bellissima’ di Licia Braccini, in compagnia della scrittrice e del poeta Alessandro Boero. L’evento è alle 17.30 nel Salone Lavazza. Domenica, invece, dalle 8 alle 18 saranno presenti oltre 120 espositori, accuratamente selezionati, tra i produttori di qualità e di eccellenza certificata, e all’interno del Palatartufo di piazza della Vittoria, i trifulau e i commercianti garantiranno i tartufi bianchi pregiati (Tuber Magnatum Picus). Alle 15.30 è previsto un seminario di analisi sensoriale a cura del Cnst nella sala del consiglio comunale, mentre dalle 14 ci sarà uno spettacolo itinerante con i ‘Fora ‘d tuva & friends’, formazione rock piemontese composta da fisarmonica, clarinetto, tromba basso tuba, trombone rullante a cura di Archivio Teatralità Popolare di Casa Alfieri. Inoltre ci sono anche la Mostra sulla storia del tamburello di Murisengo e del Monferrato nel salone Lavazza, ‘A tu per tu con i rapaci’ in compagnia della Cascina delle Ali presso il Belvedere a tergo della chiesa di Sant’Antonio Abate (dalle 10 alle 16), la camminata guidata ‘Camminare il Monferrato’ sul percorso ‘Nei luoghi del tartufo’ alle 14.30 con partenza da piazza Boario, visite guidate del borgo antico a cura del Gal con partenza da piazza Lavazza alle 14.30 e alle 15.30, l’esibizione della banda musicale ‘La Bersagliera dalle 10 alle 12.30 e, infine la mostra pittorica, per tutto il giorno, ‘Emozioni della terra’ in via Umberto I.

Massimo Iaretti

 

I banchetti delle idee. FI Giovani raccoglie le proposte dei cittadini

I giovani di Forza Italia lanciano a Torino “I banchetti delle idee”. È partita questa mattina l’iniziativa del movimento giovanile di Forza Italia che vedrà, nei prossimi mesi, i giovani raccogliere in ogni circoscrizione idee e segnalazioni dei cittadini.

“Per ogni Circoscrizione il movimento giovanile ha individuato un referente, che insieme ai nostri consiglieri di circoscrizione, raccoglierà idee e proposte dei cittadini. Dopo anni di amministrazioni di sinistra e il disastro di quest’ultima Giunta Appendino la nostra Torino ha un grande bisogno di idee e persone che si impegnino quotidianamente per il suo rilancio. Una settimana fa eravamo, con un presidio, sotto la Prefettura di Torino per chiedere al Sindaco di escludere gli abusivi e i centri sociali dal futuro della Cavallerizza. Oggi siamo in piazza per ascoltare i cittadini. La prossima settimana saremo al Parco del Valentino per denunciare il degrado e l’abbandono di questa amministrazione. Torino merita molto di piú e noi siamo in campo per questo” così commenta, a margine dell’iniziativa, il Coordinatore dei giovani di FI Tommaso Varaldo.

Aggiunge, a supporto dell’iniziativa, il Coordinatore Regionale On. Paolo Zangrillo “La vera essenza dell’impegno politico sta nella volontà di dare un contributo alla comunità.Sapere che il nostro movimento giovanile impegna il weekend nell’ascolto dei cittadini, è segno di grande maturità e di buon auspicio per orientare in maniera consapevole le battaglie del nostro partito”

Conclude Emanuele Cicconi, vice coordinatore dei giovani di FI a Torino “Lavorare tra la gente, per la gente: partiamo da questo per costruire una realtà solida e radicata sul territorio. I nostri coordinatori: Gregorio Torchia (1), Federico Chiassa (4),Edoardo Faro (8),Giulia Zaccaro (7),Francesco Caria(7), Stefano Sicari(3)”

Se Renzi chiama “maestro” Chiamparino

Di Pier Franco Quaglieni
L’esordio torinese di Renzi appare ambiguo ed assai poco convincente. Tra una sala del “Principi di Piemonte”  per i vip e il teatro dei ragazzi per i fans . Certo non location per i grandi numeri. Le convention al Lingotto sono un pallido ricordo. Evelina Christillin , regina del protagonismo subalpino, ad esempio, si è ben guardata dall’esporsi. Le sarà sicuramente  costato parecchio stare a casa, almeno questa volta. Lei ambirebbe a farsi candidare sindaco, anzi sindaca, pensando di essere molto popolare. L’uomo che ha voluto al governo Pd e 5 stelle ,sostiene che a Torino sarà contro  tale alleanza .Con quale coerenza e credibilità  non si sa. Ma soprattutto inquieta la corte torinese raccolta attorno a Renzi. Se Fregolent e Marino sono due degne persone, le madamine, le industrialotte ed altri personaggi non sono proprio un segno di rinnovamento positivo, ma sono il simbolo di quel sistema Torino creato dal Pd e  che i 5 Stelle volevano abbattere, ma alla fine si sono arresi, ancor prima di combatterlo.
Davvero  Incredibile, immotivato  e persino indecente l’elogio servile  di Renzi a Chiamparino definito  niente di meno che un maestro. “Italia Viva” parte molto male ,come espressione di una “Torino morta”,vecchia,imbolsita che non può attrarre nessuno. Non è un fatto casuale che nessun uomo o donna di cultura fosse presente, malgrado Renzi abbia dimostrato sempre, almeno a parole,  attenzione verso la cultura. In compenso c’era il moderato Portas, uomo pronto ad ogni alleanza possibile, come ha dimostrato insieme ai suoi variegati  sostenitori che provengono dal trasformismo più sfacciato, gente che è passata in più partiti, cambiando tessera come la camicia che il vecchio Spadolini chiamava mutanda.