ilTorinese

Torino, ma chi l’ha detto che non sei bella? Però…

Antonello Venditti cantava : Torino ma chi  l’ ha detto che non sei bella ?

Non dirlo a noi che in questa città ci siamo nati e continuiamo ad amarla nonostante tutto  e nonostante tutti.

Ma ammettiamolo fino in fondo : sei proprio peggiorata, dalla pulizia alla quotidiana vivibilità.

Ed ora un altro triste primato: perdiamo posti di lavoro, i nostri figli scappano per studiare o
lavorare ed importiamo malavita organizzata. Barriera di Milano è tra le capitali italiane della Mafia
Nigeriana. E giusto per non farci mancare nulla le bande sono due con tutti i conflitti relativi .

Non bisognava essere dei geni per intuire che qualcosa non andava. Corso Giulio Cesare e Corso
Vercelli sono divisi in territorio per spacciatori. Per anni abbiamo urlato allo scandalo.

Ci veniva risposto: spacciano perché i bianchi le droghe le
comprano e le consumano. Il che vuol dire: dove vai porto pesci. Vuol dire che non si vuole
capire per non contraddire le proprie  ideologiche convinzioni. Vuol dire negare il fenomeno
perché incapaci di affrontarlo.

Vuol dire anche  parlare di solidarietà quando si deve invece reprimere. Il Tribuno di Matteo Salvini aveva
preannunciato rimpatri e censimento dei campi dei Rom, parole parole … Chiara Appendino
aveva promesso: con noi le periferie rifioriranno … parole…parole,,,,
Problemi non solo di oggi. Dai primi anni ’90  centinaia e centinaia di prostitute di
colore ” avamposto ” di organizzazioni criminali. Non solo a Torino, s’ intende.

Tutti i grandi centri e non solo. In Emilia e Romagna con interi quartieri allo sbando nella convivenza civile.

O a Padova dove sono stati costruiti muri per isolare i tossici. Oramai storie di ordinaria follia. Saremmo
ingenerosi se imputassimo tutte le colpe ai politici. Anche di una società civile che pensa solo
ed esclusivamente ai fatti propri. Individui sempre meno preoccupati delle conseguenze dei
propri atti.

La legge non vuole ignoranza. Viceversa l’ ignoranza è portata a giustificazione delle
irregolarità dei propri atti. Mi ha colpito la notizia delle infrazioni elevate dai semafori agli incroci
più pericolosi a Torino. 3 in funzione e 600 multe elevate perché sono passati con il rosso.

Incredibile no ? Una volta si diceva uomo avvisato mezzo salvato. Ergo, ci sono 600 persone a
cui non interessa nulla delle loro infrazioni. Non interessa nulla delle conseguenze. Ignoranza
e mala fede vanno a  braccetto. Sono l’ humus della diffusione della droga e delle varie delinquenze.
Unico antidoto è il sapere.

L’Ocse ha stabilito che abbiamo tra le peggiori scuole d’ Europa e i conseguenti peggiori scolari.

Con il solito ed endemico divario tra Nord e Sud.
La Storia ci insegna, o per meglio dire lo studio della Storia ci insegna, che gli imperi
collassano.

L’impero romano ne è l’esempio. Collassando hanno prodotto nuovi sistemi. Difficile ,
ora, intravedere altre soluzioni sociali. Avviene il collasso e basta. Mi sa che la nostra Citta è sull’orlo del baratro.

Si possono fare altri esempi di ignoranza e di omissione. Si ha conoscenza dell’
immigrazione ma si omettono le sue conseguenze sul quadro democratico. Un esempio per tutti.

La comunità rumena a Torino è censita intorno a 85mila unità. Tre anni fa avrebbe potuto votare e in
massa non l’ ha fatto.

Probabilmente ( oramai ) il 50 % dei Torinesi non sono nati a Torino. Esagero ? Va bene,
diciamolo in altro modo, in molte zone periferiche nelle scuole dell’ obbligo gli studenti sono
non italiani. La cittadinanza  diventa un fatto non solo di principio universale ma , attraverso l’integrazione,

un fatto democratico dunque di sistema. Sarebbe anche una risposta al
decadimento sociale che porta con sé l’uso delle droghe e la criminalita.

Miseria chiama miseria. Miseria economica ed anche ( se non soprattutto) culturale. Troppa
ignoranza imperante. Troppa.  Invece una volta il non sapere era un disvalore. Ora un sub valore. E la
pochezza imperversa nella società civile e nella società politica.

Difficile uscirne. Collassano i ponti. Possono collassare le città intere.

 

Patrizio Tosetto

Scoprire i cantautori all’Unitre

Dal Piemonte

Due grandi cantautori, durante il corso di musica all’Unitre di Casale Monferrato, sono stati protagonisti di diverse approfondite lezioni tenute da Giorgio Belletti che ha riportato in vita Gianmaria Testa e Luigi Tenco attraverso precise ricostruzioni biografiche e significative testimonianze audiovisive.

Non famoso come Paolo Conte ma che in qualche modo gli può stare accanto, Gianmaria Testa (Cavallermaggiore 1958- Alba 2016) definito “Il cantante italiano che la Francia ci invidia” è stato ricordato sottolineandone la poliedrica personalità che lo ha consegnato a successi internazionali.


E’ bastato ascoltare alcuni brani di forte impegno sociale cantati con voce roca e vibrante oltre alla sincera semplice poesia di “Piccoli fiumi”, “Polvere di gesso”, “La tua voce” per cogliere l’alto livello di un cantautore dallo stile personalissimo e avvincente che ha intrecciato accenti di tango, habanera, bossa nova e jazz.

Più intimista, sommesso, intellettuale imbevuto di esistenzialismo e di poesia crepuscolare, fragile, seppur nei brani di protesta mostri un insolito fervore in nome della giustizia, della libertà e l’avversione alla guerra, Luigi Tenco(Cassine 1938- San Remo 1967) è stato ampiamente ricordato con belle emozionanti canzoni quali, tra le tante, “Se stasera sono qui”, “Lontano lontano”, “Mi sono innamorato di te “, “Vedrai vedrai” soffuse di malinconia, solitudine, rimpianto che hanno avuto il merito di rivoluzionare il modo di cantare i sentimenti con parole anticonvenzionali mai usate prima.

Attraverso collages audiovisivi, preparati dalla sapiente regia di Giorgio Belletti, è stato indagato ogni aspetto della vicenda umana e artistica del grande esponente della Scuola di Genova, che, come Fabrizio De Andre, Bruno Lauzi, Gino Paoli, ha portato le canzoni ad alto livello di spessore artistico tanto che, per sottolineare la differenza dalle banali canzonette, un giornalista del Corriere di Informazione definì, con una simpatica appropriata definizione, “Mica stupide”.

Ancora nel 1967 la differenza non fu capita se al festival sanremese furono preferite “ Io tu e le rose” e “La rivoluzione” senza premiare la superiorità di “Ciao amore ciao”.
A distanza di tempo, l’interessante lezione, è stata coinvolgente e illuminante sulla causa della cocente delusione di Tenco che ha visto in pochi minuti svanire il suo sogno ambizioso di educare il vasto pubblico alla canzone intelligente da non confinare esclusivamente nella nicchia.

L’ultimo scritto lasciato prima del suicidio ha documentato un atto di protesta talmente estremo da…… servire a chiarire le idee a qualcuno ….
Sicuramente al tragico gesto hanno concorso l’ipersensibilità, i traumi familiari, i sensi di colpa, il macerato compiacimento della solitudine, della sofferenza e della morte che lo avvicinano al clima dell’infelicità romantica ottocentesca, allo spleen del decadentismo e, in qualche modo, alla tipologia dell’artista maudit che tanto affascina da farlo entrare nel mito.

Giuliana Romano Bussola

Cromie, una festa coi fiocchi!

L’Associazione Culturale No Profit “Cromie – Vivere a colori “, che ha recentemente registrato un notevole incremento di iscritti, ha festeggiato i suoi primi due anni il 4 dicembre a Palazzo Cisterna, sede della Città Metropolitana, che l’ha ospitata nei suoi splendidi saloni aulici, offrendole il suo patrocinio. Questa è stata anche l’occasione per fare gli auguri di Natale con diverse sorprese e un ricco “ banco della cuccagna”.

La festa si è aperta con una lezione di make up “ Il trucco di tendenza per le feste “ a cura di Fedora Feltrin, per proseguire con letture tratte dal libro “ Natale a Torino “, quindici racconti al museo, a cura di Neos Edizioni. La “ Cuoca insolita “, alias Elsa Panini, ha offerto assaggi a tema di alcune delle sue ricette, su base salutista, contenute nei racconti. Il programma prevedeva poi il concerto di Reels e Jigs : dalle musiche tradizionali irlandesi alle loro evoluzioni country americane. Con un quartetto d’eccezione : Gabriele Cervia e Sara Setzu al violino; Camilla Maina alla viola ; Federica Mari al contrabbasso, tutti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Dopo la poesia sul Natale di Rosy Di Martino, si è dato il via a uno splendido buffet. La festa si è poi conclusa con i tradizionali brindisi augurali .


Fra le numerose iniziative organizzate da Cromie nell’anno in corso, ne ricordiamo alcune, particolarmente interessanti, come le conferenze del Prof. Piero Galeotti, illustre astrofisico, sul tema “ Esiste la vita nell’universo ? “, l’incontro con Steve Della Casa e Paolo Manera, Direttore di Film Commission, dal titolo “ Le residenze sabaude diventano set cinematografico “, corredato da immagini d’Archivio della Film Commission Torino Piemonte, la conferenza sul “ Benessere della colonna vertebrale “ a cura di Epicura , le numerose gite culturali , tra cui la visita guidata al Canale Cavour e, in particolare, alla presa d’acqua, considerata la più grande opera idraulica di tutto il Nord Italia, solitamente chiusa al pubblico ed eccezionalmente aperta ai soci di Cromie, la visita guidata alla Mostra di Monet ad Asti e molte altre.

Ricordiamo anche il ciclo “ Le vie del benessere”, una serie di conferenze programmate nel corso di un intero anno, tutte ospitate a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale . L’ultima in ordine cronologico è quella prevista per mercoledì 11 dicembre alle ore 18 con il Prof. Giacomo Dacquino, illustre neuro psichiatra e psicoterapeuta, sul tema “ Impara a dire ti amo ( prima che sia troppo tardi ).”: amore e affettività. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Prenotare al 3337877407

Mauro Reverberi

Bonifiche amianto: false lettere e minacce ai proprietari di case

COMUNICAZIONE FALSA CON I LOGHI DELLA REGIONE E DELLA CITTA’ DI TORINO

 

Alcune lettere con i loghi della Regione Piemonte e della Città di Torino invitano i proprietari di casa e amministratori di condominio a concludere tassativamente entro la fine dell’anno le opere di bonifica dall’amianto. Si tratta però di un falso, che ha costretto gli uffici della Direzione Servizi Ambientali della Regione a presentare un esposto querela alla Procura della Repubblica contro ignoti. La missiva fasulla ha raggiunto nei giorni scorsi alcuni cittadini della provincia di Torino. Nell’oggetto si legge «mappatura presenza amianto negli edifici», a cui segue l’invito ad accelerare le operazioni di messa in sicurezza indicando il 2020 come termine ultimo fissato dalla Regione per iniziare le attività. Le lettere contengono anche una richiesta di ottemperare agli obblighi indicati, pena la “segnalazione all’Asl e all’Arpa di riferimento”.

«Quale informazione chiaramente falsa – si legge nell’esposto della Regione alla Procura – non è vero che la L.R 30/2008 e il Piano Amianto pongano un limite temporale per la comunicazione e la mappatura degli edifici privati. L’affermazione in oggetto parrebbe piuttosto mirata ad accelerare attività di verifica e bonifica che richiedono il ricorso a imprese e figure qualificate». Una settimana fa le lettera fake aveva raggiunto, tra gli altri, lo studio di un amministratore di condominio di Grugliasco il quale ha allertato la Regione, la quale a sua volta ha poi lanciato l’allarme e sporto denuncia querela.

La Regione invita chiunque sia stato raggiunto da avvisi di questo tipo a contattare gli uffici del Settore Bonifiche Amianto.

Ecco  copia della lettera falsa

 

Operazione “Wanted”, arrestati due latitanti all’estero

La Squadra Mobile di Torino e il Servizio Centrale Operativo con la collaborazione dello S.C.I.P. (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia), nell’ambito del progetto “Wanted” hanno individuato ed arrestato due persone.

⦁  Antonio Rao , nato ad Anoia (RC) il 03.06.1952, residente a Rivalta (TO), destinatario dell’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 20.06.2019 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino, dovendo scontare la pena di  10 anni di reclusione, per reati concernenti la violazione della legge sugli stupefacenti e violenza sessuale su minore di anni 18;

⦁  Joseph Michel Bernard Dalmasso nato a Saint Laurent Du Var (Francia) il 22.03.1957, destinatario dell’Ordine di Carcerazione emesso il 26.11.2015 dalla Procura Generale della Repubblica di Torino, dovendo scontare la pena di  5 anni  e mesi 7 di reclusione per reati concernenti la violazione della legge sugli stupefacenti.

Rao è stato arrestato nel pomeriggio del 2 dicembre, ora locale, a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) dove aveva trovato rifugio presso una abitazione signorile poco lontana dal centro città.
All’atto dell’arresto era in possesso di un passaporto italiano contraffatto, intestato ad un cittadino italiano nato in Argentina che ne aveva denunciato lo smarrimento.
Il latitante in quel paese aveva trovato rifugio tramite la moglie di un pregiudicato Boliviano con il quale aveva condiviso un periodo di carcerazione in Italia.
L’intervento tempestivo della Polizia Italiana ha evitato che il latitante si sottraesse al provvedimento di arresto in quanto è stato trovato in possesso di un biglietto aereo per Madrid prenotato per il 15 dicembre con il nome falso.

Dalmasso, latitante dal 2015, è stato arrestato il 14 settembre scorso in Brasile e precisamente a Pindoretama, località costiera nei pressi della città di Fortaleza. Si era reso latitante dopo essere stato scarcerato ed affidato ad una comunità di recupero in questo capoluogo.

Entrambi i latitanti erano stati coimputati in una operazione antidroga condotta nel 2012 dalla Squadra Mobile di Torino denominata “Rewind” che aveva consentito di disarticolare un sodalizio criminoso dedito all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina. In quell’indagine Rao era il tramite tra i trafficanti brasiliani e quelli italiani. Tra i soggetti arrestati nell’ambito di quella operazione figuravano anche personaggi di spicco appartenenti alla ‘ndrangheta radicata in Piemonte.

Dopo la scarcerazione per quell’operazione Rao si era reso responsabile anche di violenza sessuale ai danni di una minore di origine romena costringendola con la forza ad assumere cocaina.

Le indagini per la cattura dei due latitanti, coordinate dalla Procura Generale della Repubblica di Torino, hanno consentito anche di individuare la rete di fiancheggiatori che, dalla provincia di Torino, hanno favorito il latitante Rao nel mettere in atto la fuga pochi giorni prima che venisse emesso il provvedimento di carcerazione dalla Corte di Cassazione.
In particolare sono stati indagati per favoreggiamento 3 persone (due donne ed un uomo tutti abitanti tra i comuni di Rivalta e Piossasco della cintura torinese) che, oltre ai congiunti, hanno con le loro azioni non solo eluso le investigazioni tese al suo rintraccio ma lo hanno di fatto accompagnato in Spagna da dove poi si è diretto in Bolivia. Durante la sua permanenza in quello Stato gli hanno, inoltre, procurato ed inviato il denaro necessario al suo sostentamento.

Sanità, Parco della Salute: è polemica dopo le dichiarazioni dell’assessore

 ICARDI: «FORSE E’ IL MOMENTO DI COSTRUIRE UNA TORRE PSICHIATRICA PER RICOVERARE I RESIDUATI BELLICI DEL PD TORINESE»

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in merito alle polemiche giornalistiche sul progetto del Parco della Salute di Torino, ieri ha dichiarato:

« mercoledì ho passato la giornata al Ministero, incontrando i massimi dirigenti della Sanità nazionale e nessuno mi ha posto questioni sul Parco della Salute. Ho parlato a lungo con il ministro di temi importanti, come il Patto della Salute, fondamentali per i prossimi tre anni della Sanità nazionale. In chiusura, sapendo dell’incontro dei consiglieri regionali Chiamparino e Salizzoni con lo stesso ministro, gli ho chiesto se ci fossero dei problemi e lui mi ha rassicurato, sostenendo che non gliene risultano e che rinnova la sua disponibilità a collaborare. Non vedo, quindi, cosa ci sia da dire, se non che, dopo anni di immobilismo, il progetto è stato finalmente sbloccato da questa nuova Giunta regionale, con l’accordo di tutti i soggetti istituzionali di competenza e ora va avanti per la sua strada, che non esclude una riflessione più ampia sulla migliore collocazione dei reparti dei bambini. Alla luce dei fatti e di quanto, invece, si legge sui giornali, sto pensando di modificare il Piano di edilizia sanitaria con la costruzione di una torre psichiatrica, nella quale ricoverare i residuati bellici della Sinistra torinese».

Gli replica Marco Grimaldi (Liberi Uguali Verdi) “Negli ultimi tre giorni due giorni l’Assessore alla sanità Icardi ci ha spiegato che, a suo dire, facciamo interrogazioni in stile Stasi, che siamo la Pravda e che vuole rinchiudere la sinistra torinese in un ospedale psichiatrico. Io non so – commenta Marco Grimaldi  – che intenzioni abbia davvero Icardi, certo non ci pare che sia nella condizione psicologica adatta ad affrontare il lavoro di confronto necessario al suo ruolo. La sanità impegna l’80% del bilancio regionale: Cirio ha davvero intenzione di lasciarne la gestione nelle mani di una persona che per giorni parla di persone che devono aiutarlo a decidere il futuro del Sant’Anna, salvo infine svelare che queste tre persone non esistono?”.

Welfare aziendale, ci pensa “Passepartout Salute”

Torino Castello, Agenzia Principale di Reale Mutua Assicurazioni, offre una nuova linea dedicata al welfare privato ed aziendale con Mynet, e la possibilità di effettuare il test del DNA

 

Nasce a Torino una nuova linea di servizi dedicati al welfare aziendale e personale dal nome emblematico di “Passepartout Salute”. Ad averla creata è stata Torino Castello, l’Agenzia Principale di Reale Mutua Assicurazioni, da sempre attenta alla qualità di vita dei propri soci. È stata presentata di fronte ad un pubblico interessato e selezionato giovedì 5 dicembre scorso, presso la sede della Turin Tower in piazza Castello 111/113.
“Risulta fondamentale – spiega il board di TORINO CASTELLO – nella società contemporanea fare prevenzione attraverso l’education e la ricerca di servizi innovativi, anche non assicurativi, capaci di favorire una sempre maggiore consapevolezza di quelli che sono i comportamenti a rischio e di come poter compiere scelte sane, che permettano di ottenere benefici immediati e a lungo termine.
Passepartout Salute rappresenta una soluzione chiara nell’ambito del welfare, in grado di garantire un elevato livello di servizio nei casi di necessità di tipo sanitario.
La linea prevede, attraverso l’assegnazione di un codice personale identificativo del gruppo familiare (sino ad un massimo di cinque persone), la possibilità di avvalersi di un network sanitario privato di Fascia TOP, quando si è alla ricerca di una prestazione dentistica, diagnostica o fisioterapica. Il tutto con un tariffario chiaro che offre risparmi importanti in termini economici (fino al 70%) e, soprattutto, uniti all’opportunità di avvalersi di una rete di professionisti e studi medici composta da circa 3000 centri odontoiatrici, cliniche, poliambulatori e fisioterapisti convenzionati sull’intero territorio nazionale. Passepartout Salute si configura, così, un modo semplice ed innovativo per avvalersi della sanità privata, con un servizio qualificato on demand, vale a dire utilizzato al momento del bisogno, anche in occasione delle visite di routine o di controllo, non solo in caso di infortunio o malattia”.
La qualità di questo servizio è garantita da Reale Mutua che, attraverso la controllata Blue Assistance con il servizio Mynet, è in grado di offrire un selezionato network di professionisti e strutture, grazie a vent’anni di esperienza nella ricerca della qualità del servizio sanitario da offrire ai propri associati.
Questo network sanitario convenzionato è, però, solo il programma “base” di un insieme di altre prestazioni, perché nasce con lo scopo di offrire servizi innovativi in grado di anticipare i tempi e fare prevenzione attraverso le ultime conquiste della medicina.
Primo fra questi è il TEST DNA per il welfare. Si tratta di un esame assolutamente non invasivo, che consente di ottenere un quadro dettagliato delle predisposizioni del singolo individuo rispetto ai principali campi del welfare. Un esame più che mai di attualità, in quanto il prossimo anno coincidera’ con il settantesimo anniversario della scoperta della struttura chimica del DNA, avvenuta nel 1950, per opera di un team composto da Francis Crick, James D. Watson, Maurice Wilkins e Rosalin Franklin, una squadra innovativa di origine britannica, che ha condotto alla Fondazione di una nuova area scientifica chiamata “biologia molecolare”.
Attraverso l’acquisto di un semplice KIT sarà possibile, infatti, individuare la correlazione tra DNA e nutrizione e tra metabolismo e performance fisica. Il test DNA WELFARE permette di scoprire, inoltre, il modo in cui ciascuno metabolizza le vitamine, i minerali e i nutrienti, e come le proprie predisposizioni genetiche possano interagire con le performance e la prevenzione dei traumi.
In particolare il test genetico DNA Welfare analizza l’espressivita’ nell’alimentazione, ossia il grado di assorbimento delle vitamine e dei sali minerali, e le intolleranze alimentari, come la celiachia; il metabolismo, ovvero la costituzione (indice di massa corporea, rischio di obesità …), gli ormoni (testosterone, leptina …) e il metabolismo lipidico (trigliceridi, LDL …); l’espressivita’ nelle performance, che si basa su segni vitali, traumi o patologie, quali la tendinopatia o i danni muscolari.
La procedura di utilizzo del test genetico del DNA è estremamente semplice; una volta acquistato il KIT, è possibile effettuare il test in pochissimi minuti, servendosi del tampone buccale. Grazie alle buste preaffrancate fornite, la consegna del campione al laboratorio è facile e veloce; chi vorrà potrà, infatti, lasciare la busta al più vicino ufficio postale o, in alternativa, telefonare al numero verde del corriere che verrà a ritirare il tutto direttamente a casa, a costo zero. Dopo circa un mese gli esiti saranno disponibili nella propria area RISERVATA del sito www.dnapro.it, dove saranno consultabili, in quanto espressi in chiave discorsiva o scaricati in chiave scientifica per essere consegnati al proprio medico di fiducia.

 

Mara Martellotta

Cronache dello sfascio

Attivato il Mose e sembra che funzioni. Domanda lecita: e farlo prima?
Per Ilva ed Alitalia il sindacato propone l’ intervento dello Stato salvaguardando l’occupazione.
Encomiabile. Domanda successiva: chi mette i soldi e dove li trovano? Piemonte senza sbocchi
al mare con Genova e Savona isolate. Sarà un caso, ma anche le esportazioni crollano in terra sabauda.

Embraco: salta l’ accordo  e Novi dolciaria è  in alto mare, mentre l’Ad di Unicredit comunica da Londra che ci sono 8000 esuberi di cui 6000 in Italia. Appunto, semplicemente comunica.

I ricercatori del Cnr sono disperati perché dal 2017 li avrebbero dovuti assumere e non ci
sono i soldi per la ricerca. In compenso sono stati spesi 9 miliardi per il  reddito di cittadinanza.
Complimenti Giggino, con la complicità di Salvini e Zingaretti. Purtroppo non finisce qui.
Si credeva che con Toninelli si fosse toccato il fondo. Errore. Parliamo di De Micheli, quota PD ed attuale
Ministro, partendo dalla non nomina del commissario italiano tav alle infrastrutture da
completare come Asti Cuneo. Il silenzio regna sovrano. Ed i No Tav rialzano la testa. Vero,
le opere vanno avanti, ma per forza d’ inerzia e perché l’Europa deve e vuole andare avanti.

Mamma mia. Non è finita. Taglio di treni dell’ alta velocità. Venezia e Roma rischiano di diventare
una lontana chimera. I parlamentari torinesi furibondi. Domanda: ammesso e non concesso che le Ferrovie
dello Stato siano private ( non è così  ma facciamo finta di crederci ) operano in concessione
statale. Il Ministro competente non ha nulla da dire? Niente di niente. Le ultime  discussioni
sul Salva Stati hanno riaperto (anche) la prospettiva di una bancarotta italiana.

Addirittura stanno rientrando imprenditori che avevano spostato le loro attività nei paesi dell’ Est. Si
sta aggravando e negativizzando tutto. Triste dirlo, triste ripeterlo, al problema Italia corrisponde
un problema più profondo in Piemonte, nella nostra regione, dove Torino oramai è sempre in fondo
alle classifiche. Illudersi è frustrante. Prepariamoci al peggio.

 

Patrizio Tosetto

Festival della Salsiccia di Bra, delizie ed eventi

Bra’s – Visite gratuite, treno a vapore, musei e acquisti gourmet

Enogastronomia, stelle ed eccellenze locali a “Bra’s”, ma non solo. Il Festival della Salsiccia di Bra
sarà anche l’occasione per scoprire la città e i suoi talenti: sabato 7 e domenica 8 dicembre tour
guidati gratuiti (su prenotazione, ore 11 e 17 con partenza dal Movicentro) condurranno i visitatori
alla scoperta della Bra Barocca, tra architettura e arte, mentre sarà possibile visitare anche le
storiche Cantine Giacomo Ascheri, situate a due passi dalla location di “Bra’s”. Per partecipare
all’esperienza – un inedito viaggio nella storia del vino che il mondo ci invidia – è necessario
presentarsi negli orari stabiliti (sabato ore 15, domenica ore 10.30 e ore 15) presso le Cantine, in
via Piumati 23. Ingresso libero, info al numero 0172.412394.

Nel fine settimana i Musei civici cittadini saranno aperti e visitabili ad ingresso libero dalle 15 alle
18, per scoprire le suggestioni artistiche e storiche di Palazzo Traversa, la collezione di balocchi
antichi del Museo del Giocattolo e le meraviglie naturalistiche del Museo “Craveri”.
Domenica 8 dicembre un treno storico in partenza da Torino raggiungerà Bra e il Festival della
Salsiccia, con formule promozionali che abbinano un emozionante viaggio di altri tempi alle
proposte degli chef stellati e alle iniziative in città. Si parte alle 9 da Torino Porta Nuova, con
fermate (e possibilità di salita) a Lingotto e Carmagnola. È possibile aderire alla giornata al costo di
35 euro (viaggio a/r su treno storico + un piatto stellato + un calice di vino), oppure usufruire del
solo viaggio di andata e ritorno (previsto con partenza da Bra intorno alle ore 18) in carrozza
storica, al costo di 25 euro. I bambini fino ai 4 anni non pagano. Info e prenotazioni al 0172.430185
oppure scrivendo all’indirizzo mail turismo@comune.bra.cn.it.
Per tutta la durata dell’evento, sarà possibile acquistare la Salsiccia di Bra nelle macellerie
cittadine. Musica d’autore e birre artigianali accompagneranno il Festival, con la diretta della radio
BraOnTheRock e le produzioni local di Stabrau. Nei ristoranti cittadini sarà possibile trovare menù
dedicati, per godere delle tipicità del territorio interpretate dagli chef braidesi. (em)

Khedira fermo per tre mesi

Non potrà giocare per circa tre mesi il bianconero Sami Khedira. Lo scrive il sito web della Juventus, parlando dei  tempi di recupero del centrocampista tedesco, che è stato operato   al ginocchio sinistro dal dottor Ulrich Boenisch, in presenza del medico sociale Nikos Tzouroudis, operazione  perfettamente riuscita. Il giocatore inizierà le cure riabilitative fin da subito, ma potrebbe saltare gli ottavi di Champions League di  fine febbraio.